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Il Blog del CSI

Startup Tips: 3 suggerimenti per trovare il fornitore dei tuoi sogni

Scegliere un fornitore, per una startup o un’impresa consolidata, è quasi come scegliere un partner per la vita: ecco come fare per essere sicuri di non sbagliare

Will Koffel, responsabile del Google Cloud Startup Program, ha scritto di recente un’interessante articolo pubblicato dal portale Entrepreneur dedicato al tema della scelta dei fornitori in una startup early stage. Il suo punto di partenza è che questa scelta rappresenta un momento di importanza cruciale per un’azienda giovane e in fase di sviluppo, per cui è importante riuscire a limitare al minimo possibile il margine di errore.

Una startup alle fasi iniziali della sua crescita deve evolversi in maniera rapida e mantenersi allo stesso tempo più flessibile che può, per adattarsi a un futuro incerto e in continuo cambiamento. Per poter fare un lavoro di questo tipo, moltissime startup si affidano all’utilizzo di app “preconfezionate” che solitamente sono di grande aiuto: la startup può risparmiare tempo e iniziare a lavorare partendo da una prima base tecnologica, a cui poi aggiungere man mano funzioni specifiche e miglioramenti personalizzati.

Ovviamente, diventa indispensabile riuscire a scegliere un buon fornitore di tecnologia e app preconfezionate di partenza: da qui, i 3 suggerimenti che Koffel dedica ai lettori.

1. Dai la priorità a ciò che serve agli sviluppatori

Uno sviluppatore felice è uno sviluppatore che lavora meglio: secondo uno studio del Dipartimento di Economia dell’Università di Warwick, i lavoratori felici superano del 12% il livello di rendomento medio dei loro colleghi.
Nel caso degli sviluppatori, scegliere uno strumento che garantisca una modalità di lavoro semplice e veloce a fronte di un ottimo risultato è la strada per la felicità.

2. Non reinventare nulla

Affidarsi a uno strumento tecnologico stile “coltellino svizzero”, in grado di risolvere tutti i problemi con una sola tecnologia è di solito causa di un output di qualità inferiore.
Meglio orientare la propria scelta su uno strumento che offra soluzioni specifiche, magari di tipologia modulare e open source per offrire la giusta flessibilità man mano che le esigenze cambiano e si evolvono.

Non è consigliabile, dunque, affidarsi a una tecnologia per poi modellarla praticamente ex novo per adattarla al proprio progetto: meglio scegliere più moduli e framework da poter aggiungere o eliminare a seconda delle necessità.

3. Utilizza un “possibility-driven development”

Di solito ci si affida a uno sviluppo basato su test empirici e sul comportamento, ma raramente si pensa di basarsi su un altro aspetto fondamentale: lo sviluppo basato sulle possibilità. Questa modalità è invece molto utile per una startup alla ricerca del successo, perché si basa su ciò che è effettivamente possibile raggiungere in una situazione specifica.

Gli sviluppatori dovrebbero lavorare a partire da ciò che hanno a disposizione, tenendo un occhio sulle tendenze tecnologiche del momento e l’altro su ciò che rilasciano grandi startup e colossi tecnologici che possano fornire nuovi strumenti utili: osservare tutto, per poi focalizzare l’attenzione e il lavoro esclusivamente su ciò che è possibile realizzare senza inseguire sogni luccicanti e impossibili.

FONTE: https://www.entrepreneur.com/article/343494