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Tag: mobile

Regione Lazio, al via la Open Innovation challenge di Telsy in palio 20 mila euro e servizi specialistici per startup

La Call alla ricerca soluzioni innovative di autenticazione per dispositivi mobili.

La sfida, lanciata attraverso Lazio Innova, mette in palio 20 mila euro e servizi specialistici per startup, team imprenditoriali e spin off

La Regione Lazio, tramite Lazio Innova, lancia con Telsy, società del gruppo TIM che si occupa di sicurezza e servizi ICT, la challengeAutenticazione innovativa per dispositivi mobili“. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo di progetti innovativi che implementino metodi e tecnologie per l’autenticazione su dispositivi mobili. Ai partecipanti è richiesto in particolare di ideare soluzioni che pongano attenzione a parametri quali la sicurezza e l’affidabilità.

La Call si rivolge a:

  • Startup e PMI innovative registrate nelle apposite sezioni del Registro delle imprese
  • microimprese, startup e PMI
  • team informali composti da almeno tre persone
  • spin off universitari e di centri di ricerca.

Una giuria formata da rappresentati di Lazio Innova e di Telsy selezionerà 6 team che accederanno ad un percorso gratuito di mentorship per la definizione e validazione dei modelli di business. Al termine i partecipanti presenteranno i propri progetti nel corso di un apposito evento di premiazione.

Il primo classificato sì aggiudicherà un premio in denaro del valore di 20 mila euro e servizi specialistici. Al secondo e terzo classificato, servizi specialistici per lo sviluppo del proprio business.

Per partecipare alla challengeAutenticazione innovativa per dispositivi mobili“, la deadline è fissata entro il 3 giugno 2020, è possibile candidarsi compilando i moduli presenti al seguente link: https://bit.ly/2ZM9h5d ed inoltrare la propria candidatura all’indirizzo mail: roma.casilina@lazioinnova.it

E-qube Startup&idea Challenge: La Call a supporto dell’innovazione e dello sviluppo imprenditoriale con premi fino a 60 mila euro

Il laboratorio di ricerca e sviluppo nel settore dell’energia che utilizza le capacità e le energie delle Startup per portare sul mercato nuovi servizi e nuovi prodotti.

Estra – in collaborazione con StartupItalia e Nana Bianca – ha lanciato la terza edizione di E-qube Startup&idea Challenge, la Call con l’obiettivo di individuare e lanciare sul mercato le migliori idee del settore Digital & Energy, sostenendo e accelerando i progetti imprenditoriali più innovativi in tanti settori di business.

La Call è alla ricerca di progetti tecnologici e digitali con una priorità in 9 aree di interesse:

  1. Esperienza del clienteModelli di business innovativi e servizi a valore aggiunto per la base di clienti di Estra;
  2. Soluzioni per città intelligenti ed efficienza energeticaCittà intelligente, edificio intelligente, casa intelligente;
  3. Mobilità intelligente: Soluzioni e servizi per la mobilità sostenibile in un’economia verde e condivisa;
  4. Gestione dei rifiuti ed economia circolareSoluzioni di gestione e trattamento per la riduzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti;
  5. EnergiaGenerazione di energia e gestione dello stoccaggio innovative;
  6. Marcom: Soluzioni e servizi di intelligenza artificiale basati sui dati per un’interazione innovativa con i clienti;
  7. TelcoInnovazioni della sicurezza IT e tecnologie applicate per la rete di prossima generazione;
  8. Biocombustibile e Smart Grid multi – energiaintegrazione multi-energia nella rete e soluzioni per i biocarburanti di prossima generazione;
  9. Mobile, Retail e FintechPiattaforme basate su UX-UI per la gestione di oggetti intelligenti, pagamenti, contratti e relazioni con i clienti.

Nel particolare, lo scopo della E-qube Startup&idea Challenge è favorire un percorso di open innovation, con un grant complessivo di investimento di 60 mila euro, sostenendo la creazione di nuove imprese e l’accelerazione di Startup.

Le tre Startup selezionate, seguiranno un programma di 16 settimane che comprende anche moduli di formazione imprenditoriale e workshop. Durante tutto questo periodo i partecipanti saranno seguiti da mentor di Estra e Nana Bianca.

Per partecipare alla Call E-qube Startup&idea Challenge, la deadline è fissata entro il 16 gennaio 2020 ore 23:59, attraverso la compilazione del form al seguente link: https://www.f6s.com/e-qube-2019

Per maggiori informazioni è possibile consultare il regolamento al seguente link: https://res.cloudinary.com/estra/image/upload/v1570030997/e-qube/2019/regolamento/E-QUBE_2019_REGOLAMENTO_DEFINITIVO_INGLESE_rev_02102019

Ascoltare il cliente è la base per l’innovazione: l’approccio Lean Startup

L’ascolto del cliente come punto di partenza per implementare l’innovazione: parliamo di una delle basi fondamentali dell’approccio Lean Startup, la metodologia per startup ideata da Eric Ries

L’approccio Lean Startup rappresenta una delle colonne portanti del percorso di formazione teorico/pratica per lo startup creation a cui hanno avuto accesso le 20 idee di impresa selezionate per i Learning Days di #VulcanicaMente4R. Il percorso dei Learning Days si avvale, infatti, di un esclusivo approccio metodologico chiamato approccio scientifico – sperimentale che raccoglie contributi derivanti da svariate correnti sull’imprenditorialità innovativa e le startup.

Quello che vogliamo approfondire oggi in questo post è uno dei temi caratterizzanti dell’approccio Lean Startup, rappresentato dalla centralità del cliente e, in particolare, dall’importanza di ascoltare il cliente e i suoi feedback per costruire e migliorare il prodotto e/o il servizio offerto dalla propria startup.

Questa tematica è affrontata in un interessante post pubblicato di recente dal blog di leanstartup.co, intitolato “Innovate Better By Listening To Your Customers”. Il post descrive la conversazione avvenuta tra Elliot Susel (Lean Startup Co.) e Sonali Shetty (Kova Digital), incentrata proprio sul modo più efficace che le aziende dovrebbero implementare nel comunicare con i clienti.

La rivoluzione nella comunicazione azienda/cliente è iniziata circa dieci anni fa, quando Apple aveva aperto l’app store, i social media erano in enorme crescita e Facebook aveva aperto la propria API a sviluppatori di app di terze parti. Improvvisamente, le aziende avevano la possibilità di comunicare con i propri clienti e, più in generale, con il proprio target di potenziali clienti in una maniera diretta come mai era accaduto prima.

Shetty racconta come ha vissuto quel periodo: l’obiettivo della sua azienda era quello di far capire a startup e imprese cosa poteva significare per loro questo cambiamento, quanto fosse rivoluzionario e quanto fosse importante per la loro crescita prepararsi ad utilizzare al meglio tutto questo. Nel frattempo, la crescita esponenziale del mondo digital stava ampliando sempre di più gli orizzonti: non c’erano soltanto le app, ma anche nuovi prodotti in campo mobile, web, IoT, algoritmi e machine learning. Questa crescita non faceva altro che ampliare le opportunità derivanti dalla comunicazione diretta tra azienda e cliente.

La metafora del fiume, utilizzata da Shetty per spiegare quanto accadeva in quel periodo di crescita e di cambiamento, aiuta a comprendere meglio la situazione: è come quando attraversi il fiume e senti le pietre sotto ai piedi. L’obiettivo resta attraversare il fiume, ma mentre prosegui il tuo percorso, sentire che le pietre danno stabilità al tuo cammino ti aiuta a capire quanto il percorso stia procedendo su un terreno sempre più solido e sensato.

Facendo perno proprio sulle nuove possibilità in termini di prodotto offerte dal panorama in continua evoluzione, Shetty con la sua Kova Digital si è concentrato sull’innovazione e sulla consulenza alle imprese che desideravano implementarla. Il punto di forza del progetto stava nel fatto che tutte le aziende, prima o poi, hanno bisogno di innovarsi.

L’innovazione però, spiega Shetty, non è mai un lavoro facile: nella maggior parte dei casi, le aziende hanno serie difficoltà a implementare il cambiamento. Spesso vedono dei rischi troppo grandi, o hanno paura di fallire, o ancora non vogliono investire le risorse necessarie. Per questo motivo, Shetty consiglia di affidare ad una persona il compito di innovare, facendone un lavoro vero e proprio.

Questa persona deve impegnarsi nell’attività di ascolto del cliente: lo scopo è conoscerlo, capirlo, capire quale sia il suo percorso di acquisto e se ci sono (e dove) delle lacune o delle opportunità da studiare, eliminare o sfruttare.
Non bisogna mai cercare di copiare l’innovazione di altre aziende: l’innovazione giusta è diversa per ciascun progetto, perché è legata indissolubilmente all’ascolto delle esigenze, dei bisogni, dei feedback raccolti dai clienti effettivi e potenziali.

Lo scopo deve essere quello di individuare e fornire al cliente ciò che egli ritiene essere un valore aggiunto. Per questo motivo, imparare a comunicare efficacemente con il cliente è un’attività che bisognerebbe imparare a fare prima possibile. Ed è altrettanto fondamentale imparare ad implementare rapidamente i miglioramenti a prodotti e servizi, testarli e ripartire da capo ogni volta che sarà necessario, in quello che l’approccio Lean definisce il feedback loop.

Questo approccio, cuore pulsante del Lean Startup, è quello che ogni startup deve imparare a mettere in pratica fin dall’inizio della sua attività di business, per permettere all’idea di crescere e di arrivare sul mercato con migliori opportunità di successo. Occorre fare attenzione, però, perché (come spiega Shetty per esperienza) spesso le startup tendono a voler saltare immediatamente alla costruzione di un prodotto, che vivono come qualcosa di più semplice e immediato, senza trascorrere abbastanza tempo nell’attività di comunicazione e conoscenza del cliente.

La lezione più importante per una startup, quindi, è quella di imparare prima possibile ad ascoltare il cliente e i suoi bisogni, in maniera tale da apportare al prodotto / servizio offerto i miglioramenti suggeriti e da testare quanto prima il nuovo prodotto / servizio ottenuto. E, naturalmente, non dimenticare mai l’insegnamento più importante: il concetto di fallimento va rimodulato, perché

un errore ben compreso e sfruttato non è altro che una forma di apprendimento

Vi ricordiamo che l’approccio Lean Startup è una delle basi teoriche del percorso di formazione e mentorship ad approccio scientifico – sperimentale dei Learning Days di #VulcanicaMente4R, riservato ai 20 migliori team che hanno partecipato alla call for ideas.

I 6 workshop dei Learning Days, della durata di due giorni ciascuno, saranno ospitati dal CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est. Il percorso ha preso il via lo scorso 30 ottobre, con la partecipazione dei 20 team selezionati nella prima fase del percorso di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded”.

Il programma e il calendario dei Learning Days sono disponibili qui: 

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Growth Hacking per startup con prodotti SaaS: alcune tecniche fondamentali già in fase Early Stage

Darius Lahoutifard è founder di Business Hangouts e imprenditore seriale specializzato in aziende SaaS: l’acronimo sta per “Software as a Service” e si riferisce ad un modello di distribuzione in cui un software viene messo a disposizione dei clienti via internet, direttamente dall’azienda che lo ha sviluppato (si parla di un servizio di Cloud Computing).
Quando si parla di un software Saas, il cliente paga per utilizzare il prodotto (e non per possederlo): questo tipo di software è spesso utilizzato dai clienti B2B per esternalizzare alcune attività del proprio business, ma oggi è molto diffuso anche nel mercato B2C.

In quanto esperto di imprese SaaS, Lahoutifard pubblica sul portale VentureBeat una serie di articoli relativi a questo particolare segmento di business: di recente, ad esempio, si è occupato della tematica relativa alla crescita di una startup SaaS e, nello specifico, ad alcune tecniche di growth hacking utilizzate dai founder di imprese in questa tipologia di mercato. In particolare, Lahoutifard descrive quattro tecniche di growth hacking per startup Saas: vediamole più in dettaglio.

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1. Piccole App su grandi mercati

Nelle primissime fasi, tutte le startup sognano partnership con grandi nomi in modo tale da avere una referenza forte da utilizzare per piazzarsi meglio sul mercato o per raccogliere capitali. Ma questo tipo di pratica è spesso estremamente costosa, e non riesce a produrre sempre i risultati sperati.

Oggi, si può ottenere una grande visibilità semplicemente proponendo un’app in uno dei marketplace disponibili, come App Store e Google Play (in caso di applicazioni mobile), o su altre piattaforme specifiche per desktop app. L’App Store di Google Chrome, ad esempio, è piuttosto facilmente accessibile per sviluppatori di qualsiasi applicazione che sia eseguibile sul browser Chrome.
Ancora, se si dispone di un’app in qualche modo integrata con uno dei prodotti Google Apps è possibile accedere al Google Apps Marketplace.
Secondo l’autore, è davvero sorprendente il modo in cui la presenza in uno di questi store riesce ad attrarre utenti: il consiglio è quello di sviluppare un’app semplice e veloce, con funzioni di base ma con un eccellente design, in maniera tale da catturare i primi numeri in termini di lead sul mercato del mobile.

2. Modelli freemium

Il popolare ed efficace modello freemium funziona bene anche per le imprese SaaS: è sempre possibile creare un numero di caratteristiche di base da concedere gratuitamente al cliente, piuttosto che offrire l’utilizzo del software per un numero limitato di volte, o soltanto in determinati casi. Inoltre, è sempre possibile monitorare i clienti che utilizzano il software gratuitamente e modificare la portata del modello freemium quando diventano troppi, e bisogna che qualcuno di essi inizi a pagare.

Quando si sceglie il modello freemium, secondo Lahoutifard, la decisione migliore è quella di concedere prove gratuite per un periodo di tempo limitato: in questo modo, il cliente può sviluppare un rapporto più stabile con l’azienda ed aumentano le possibilità che decida di effettuare l’aggiornamento a pagamento (upgrade).

3. Utilizzare prima possibile strumenti di Marketing Automation

Una volta che si inizia a generare traffico con gli account gratuiti, il passo successivo è quello di scalare fino a raggiungere gli account a pagamento. Non bisogna aspettare troppo per implementare i primi strumenti di marketing automation, come HubSpot e Marketo: è infatti possibile utilizzare fin da subito alcuni auto-responder di base, che automaticamente diano il benvenuto e guidino nei primi passi gli utenti che utilizzano la versione freemium.

Appena effettuata l’iscrizione è buona norma inviare del materiale gratuito, come ad esempio video, white paper, case study ed altre tipologie di supporti didattici. Gli invii possono essere programmati in maniera sequenziale, basati su specifici eventi o un tot di volte a settimana.

4. Concierge onboarding

L’automazione è sicuramente utile, ma non potrà mai sostituire fino in fondo l’interazione umana: gli strumenti di marketing automation non possono competere con il concierge onboarding, e quindi con una telefonata (o meglio ancora una videochiamata) di benvenuto al nuovo cliente.

Per svolgere al meglio questo lavoro (le chiamate possono essere effettuate, in caso di prodotti di fascia alta, anche ai clienti freemium) va prevista una persona dedicata (o un team in caso di numeri particolarmente elevati) che si occupi di queste attività di accoglienza: la scelta dovrebbe ricadere su persone che siano addestrate alle vendite e al rapporto con la clientela, e che abbiano al contempo un background tecnico di conoscenza del prodotto.

SaaS

Ora che abbiamo analizzato più nel dettaglio le quattro tecniche proposte da Lahoutifard, vediamo come esse possono essere applicate nelle primissime fasi di una startup SaaS (per intenderci, nella fase denominata Early Stage). Ad una prima occhiata, può sembrare che questo tipo di consigli sia applicabile a startup in fase più avanzata, che ha già delle metriche rilevanti in tema di vendite… Ma è assolutamente sbagliato!

Le riflessioni sulle vendite devono iniziare fin dagli albori della vita di una startup. Non possono essere prese in considerazione direttamente quando si hanno numeri rilevanti, altrimenti significherebbe aver perso delle opportunità: naturalmente, non è il caso di assumere un team dedicato alle vendite fino a che non si sarà arrivati alla convalida del proprio processo. Ma per capire come riuscire a convalidare e padroneggiare l’intero processo e iniziare a veder crescere le vendite, le tecniche di growth hacking sono assolutamente indispensabili già in fase early stage.

In pratica, il processo di vendita SaaS inizia nel momento in cui si inizia a sviluppare il prodotto per poi proseguire attraverso le seguenti fasi:

– MVP demo (secondo il Lean Startup Model), che alcuni chiamano MSP (Minimum Sellable Product),
– Feedback del cliente,
– MVP migliorato e primi introiti fatturati,
– Ripetere i passaggi precedenti con altri clienti,
– Automatizzare le vendite ed il processo di apprendimento con strumenti di marketing automation,
– Costruire app gratuite per sfruttare il traffico in entrata dai grandi marketplace,
– Prevedere un piccolo team di vendita per implementare tecniche di concierge onboarding,
– Prevedere account executives per chiudere ulteriori vendite,
– Scalare il processo di vendita.

Per leggere il post originale: http://venturebeat.com/2015/11/08/growth-hack-your-enterprise-saas-startup/

Napoli, 09/11/2015

Startup Braga: 4 mesi di accelerazione in Portogallo e un Roadshow negli USA

Startup Braga è un innovation hub che si occupa di sostegno e sviluppo di nuove realtà imprenditoriali ad alto potenziale di crescita sul mercato internazionale, in collaborazione con Microsoft Ventures. La sede di Startup Braga è nell’omonima città portoghese, e l’acceleratore è attualmente alla ricerca di nuove startup da inserire nel suo programma 2016.

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Fino al 30 ottobre 2015, infatti, è aperta la call for startup per 2016 Startup Braga / FLAD Acceleration Program: il form di iscrizione è disponibile qui.

La call è focalizzata su cinque ambiti di intervento:

Mobile
Internet of Things
eCommerce
MedTech
Nanotecnologie

Startup Braga selezionerà le migliori 10 proposte progettuali, che potranno partecipare al percorso di accelerazione in Portogallo dal 14 gennaio al 31 maggio 2016.

Alle 10 startup selezionate, Startup Braga garantisce postazioni di lavoro 24/7, accesso al network internazionale di fornitori, imprenditori, esperti e potenziali partner ed investitori, workshop e opportunità di coworking con altre 30 startup. Inoltre, le startup del programma avranno l’opportunità di partecipare al Roadshow organizzato da Startup Braga negli USA, da Boston alla Silicon Valley.

Per maggiori informazioni: http://www.investbraga.com/startup/

Napoli, 16/10/2015

Appathon 2015: da UniCredit un montepremi da 18.000€ per una maratona da 24h di sviluppo app fintech

UniCredit lancia il contest “Appathon 2015”, una maratona di 24 ore che si svolgerà il 7-8 novembre a Milano aperta a team composti da App Developer, Web Designer e Marketing Specialist con un progetto per lo sviluppo di un’app focalizzata nel settore finanziario.

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Nello specifico, Appathon 2015 prevede tre tipologie di sfida:

1. Customer Centric Wallet: app in grado di arricchire e migliorare l’attuale esperienza di pagamenti mobile, con nuove funzionalità da implementare su devices quali Apple Watch, New Samsung Gear, dispositivi indossabili Android. La sfida consiste nel riuscire a sviluppare nuove informazioni e funzionalità aggiuntive per smart watches, come ad esempio la possibilità di trasferimento di denaro.

2. Social Media & UniCredit Mobile Banking: si tratta di creare nuove soluzioni per integrare i pagamenti mobile con i più importanti social network, da implementare attraverso app mobile (iOS e Android) sia per smartphone che per Apple Watch. Da tenere in considerazione nello sviluppo delle app le limitazioni imposte dalla normativa sulla privacy e sulle informazioni sensibili.

3. Value Added Services: si tratta di implementare nuovi servizi “a valore aggiunto”, che non siano strettamente inerenti il settore bancario, da affiancare a quelli dello stesso genere che UniCredit offre attualmente ai propri clienti. Ad esempio, esiste attualmente un servizio attraverso il quale i clienti UniCredit possono accedere alle offerte immobiliari e sottoscrivere un mutuo. Le soluzioni dovranno essere app mobile (iOS e Android) per Apple Watch, New Samsung Gear, dispositivi indossabili Android.

La partecipazione ad Appathon 2015 è aperta a team composti da un minimo di tre fino ad un massimo di 5 membri, che dovranno essere maggiorenni e residenti in Italia.
Le domande di partecipazione possono essere inviate entro la deadline fissata al 18 ottobre 2015, compilando il form di iscrizione disponibile al seguente link: https://www.appathon.eu/it/applynow.html

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UniCredit selezionerà 25 team per partecipare all’Appathon 2015, che dovranno sviluppare nel corso di 24 ore un’app inerente una delle tre sfide esposte in precedenza. Le app andranno sviluppate in uno dei tre seguenti sistemi operativi: iOS, Android, Windows Mobile.

La Giuria di Appathon 2015 sceglierà i tre vincitori del contest sulla base di criteri inerenti l’innovazione, la user experience, il graphic design, l’attinenza al tema prescelto e sulla base di una valutazione di tipo tecnico.

Ai tre team vincitori di Appathon 2015 anrà un montepremi in denaro di 18.000€ così suddiviso:

1° Team classificato: 10.000€
2° Team classificato 6.000€
3° Team classificato: 2.000€

Inoltre, per tutti i team partecipanti al contest che rispettano i requisiti di partecipazione, è previsto l’invito ad una serie di incontri informativi propedeutici alle selezioni per il Programma UniCredit Startlab Fintech Accelerator.

Per maggiori informazioni: https://www.appathon.eu/it.html

Napoli, 02/10/2015

Programma Ego Ericsson 2015/2017: un’opportunità per startup e progetti innovativi nel settore ICT

Sono aperte le application per partecipare alla call for projects del Programma Ego 2015/2017, nato dall’iniziativa della Fondazione Lars Magnus Ericsson (ente no-profit di Ericsson Telecomunicazioni SpA) allo scopo di ricercare, selezionare e supportare soluzioni innovative nel campo ICT proposte da giovani under 35 e startup innovative. In particolare, il tema della settima edizione del Programma Ego è “Change-makers per la Società Connessa”.

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Riguardo ai candidati ammissibili, il Programma Ego si rivolge a progetti imprenditoriali proposti da:

startup e imprese innovative ai sensi della Legge n.221/2012 e successive modifiche ed integrazioni;
persone fisiche (individualmente o in team) con meno di 35 anni di età che si impegnano a costituirsi in impresa in caso di accesso ai premi in palio.

I progetti ammessi alla call per il Programma Ego devono caratterizzarsi per i seguenti requisiti:

1) essere attinenti al settore ICT,
2) presentare caratteristiche innovative in termini di prodotto o processo,
3) essere proponibili sul mercato.

Inoltre, le proposte progettuali dovranno ricadere in una delle seguenti aree di intervento:

Internet of Things e M2M
Cybersecurity
Turismo e Cultura
M-Commerce
Mobilità e Trasporto
Ambiente e Innovazione Sociale

E’ possibile presentare la propria candidatura entro la deadline fissata al 30 ottobre 2015, inviando il form scaricabile a questo link all’indirizzo e-mail ego.project@ericsson.com

La domanda di partecipazione deve essere corredata da una presentazione in PPT o PDF del progetto (anche tramite un video, della lunghezza massima di 3 minuti), il curriculum vitae dei proponenti, un Business Plan sintetico del progetto.

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Il Comitato Organizzativo del Programma Ego, assieme al Comitato Tecnico-Scientifico e al Consiglio di Amministrazione della Fondazione, provvederanno alla valutazione delle domande pervenute sulla base dei seguenti criteri:

1) originalità dell’idea di business,
2) innovatività e fattibilità tecnologica del progetto,
3) consistenza economica del business plan,
4) capacità e competenze del proponente.

I primi quattro progetti classificati avranno accesso al Programma Ego per due anni (2016 e 2017), con la possibilità di utilizzare gli spazi del campus Ericsson Telecomunicazioni di Roma (ufficio attrezzato, sala riunioni, supporti informatici di base e servizi specifici).
Inoltre, per i vincitori sarà possibile entrare a far parte del network internazionale di clienti e partner Ericsson e avvalersi del supporto in ambito organizzativo, commerciale, tecnologico, legale e finanziario del colosso svedese.

Il primo classificato avrà infine diritto, oltre alla partecipazione al Programma Ego, ad un contributo economico di 4.000€ e alla partecipazione al Mobile World Congress 2016 a Barcellona (dal 22 al 25 febbraio 2016, con rimborso spese di viaggio e soggiorno).

Per maggiori informazioni, per scaricare il Bando ed il form di iscrizione: http://www.fondazione-ericsson.org/programma_ego.php

Napoli, 30/09/2015

Techstars Sprint Mobile Accelerator 2016: fino a 120K e 3 mesi a Kansas City per le 10 migliori startup mobile

Resteranno aperte fino al prossimo 22 novembre le application per il programma di accelerazione 2016 dello Sprint Mobile Accelerator, l’acceleratore TechStars con sede a Kansas City (Missouri – USA) che offre a 10 startup provenienti da tutto il mondo l’opportunità di un premio in funding fino a 120.000$.

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Sprint Mobile Accelerator e Techstars sono alla ricerca di startup (in qualsiasi stage) in possesso di un prodotto o servizio mobile-focused. Le startup possono rientrare in qualsiasi settore, tra cui (a titolo esemplificativo):

Wereables (dispositivi indossabili),
App nell’area enterteinment o lifestyle,
Education,
Health,
Internet of Things.

Saranno selezionate le migliori 10 tra tutte le startup che presenteranno il proprio progetto entro la deadline (che, ricordiamo, è fissata al 22/11/2015) compilando il form di iscrizione disponibile a questo link: https://www.f6s.com/sprintaccelerator2016

Gli organizzatori raccomandano di essere il più possibile precisi e dettagliati nell’esposizione del progetto: il form dell’application rappresenta infatti il principale elemento di valutazione per i selezionatori.

Alle 10 startup selezionate sarà erogato un premio consistente in:

percorso di accelerazione Techstars della durata di 3 mesi (dal 22/02 al 24/05 2016), presso la sede americana di Sprint Mobile Accelerator. La partecipazione al percorso (che si svolgerà dal lunedi al venerdi, dalle ore 9 alle ore 17) è obbligatoria, pertanto le startup dovranno trasferirsi a Kansas City per l’intera durata del programma.

funding fino a 120.000$, di cui i primo 20K saranno erogati all’inizio del programma di accelerazione (a fronte della cessione del 6% in equity). Gli altri 100K rappresentano una quota opzionale, che sarà erogata in convertible note e dietro cessione di una percentuale di equity compresa tra il 7 e il 10%.

Per maggiori informazioni, si consiglia di consultare le FAQ disponibili qui: http://sprintaccel.com/f-a-q/

Il sito web ufficiale di Sprint Mobile Accelerator è invece disponibile a questo link: http://sprintaccel.com/

Napoli, 21/09/2015

35K e 4 mesi di accelerazione a San Francisco: fino al 1° settembre, la call for startup di Momentum

Momentum è un acceleratore e un fondo seed-stage specializzato in startup del settore mobile, con sede a San Francisco, che propone ogni anno due programmi di accelerazione (Summer e Winter).
Fino al 1° settembre 2015, è aperta la call per l’accesso al prossimo programma invernale, che si svolgerà tra ottobre 2015 e febbraio 2016.

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In ciascuna delle startup selezionate, Momentum investe 35.000$ a fronte del 5% di Equity, oltre ad offrire la possibilità di investimenti aggiuntivi al termine del percorso di accelerazione.
In caso di accesso al programma, i founder (e, se possibile, l’intero team) dovranno partecipare assiduamente ed attivamente agli eventi e alle sessioni di mentorship settimanali previste: per questo motivo è necessario trasferirsi a San Francisco per la durata del percorso di accelerazione (per startup non statunitensi è prevista assistenza per ricevere il visto).

Momentum si rivolge, come accennato, a startup del settore mobile preferibilmente già in possesso di un prodotto e dei primi clienti. Le startup devono essere fondate da team con ottime abilità tecniche ed esperienza nel settore, portatori di idee con potenziale di crescita a livello internazionale.

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Le candidature possono essere inviate entro il 1° settembre 2015 attraverso il form disponibile qui: https://www.f6s.com/momentummobileaccelerator2015batch4/apply

Per maggiori informazioni, il sito web di Momentum è disponibile a questo link: http://momentum.vc/

Napoli, 24/08/2015

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