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Categoria: csi

StartupItalia! Open Summit 2015: l’ecosistema italiano delle startup si riunisce il 14 dicembre a Milano

C’è anche il CSI – Incubatore Napoli Est nella grande squadra che StartupItalia! sta mettendo su in vista dell’appuntamento con il primo StartupItalia! Open Summit: un grande evento, che nasce per chiamare a raccolta tutti i protagonisti dell’ecosistema italiano delle startup e dell’innovazione.

L’appuntamento con StartupItalia! Open Summit è previsto per il 14 dicembre 2015 a Milano, in via Giovanni Piranesi n. 14, a Palazzo del Ghiaccio: un’occasione importante per startupper ed aspiranti tali, finanziatori, business angels, venture capitalist, acceleratori ed incubatori.

A StartupItalia! Open Summit 2015 saranno presenti 1000 startupper, 100 startup, 50 giurati e 10 finalisti: il cuore dell’evento sarà infatti la premiazione della Startup dell’Anno.
Le startup possono presentare la propria candidatura compilando il form disponibile qui: http://startupitaliaopensummit.eu/candida-la-tua-startup/

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Le 100 migliori startup (selezionate entro il 30 novembre 2015) saranno presentate nel corso dell’evento ad una Giuria composta da 50 esperti di startup ed innovazione, che selezionerà le 10 startup finaliste, tra le quali i giudici sceglieranno la vincitrice.

Ma il programma di StartupItalia! Open Summit non si ferma soltanto alla competition: al termine delle 100 presentazioni, e prima della premiazione, si susseguiranno sul palco 12 workshop su alcune tematiche fondamentali per l’ecosistema di startup ed innovazione (tra cui il crowdfunding, la social innovation, l’evoluzione del mercato dei venture, etc).

Gli organizzatori pongono in particolare l’accento sulla natura totalmente “open” dell’evento: saranno resi disponibili 1.000 biglietti di ingresso gratuiti, di cui potranno fare richiesta altrettanti startupper e curiosi semplicemente prenotandosi a questo link: http://www.eventbrite.it/e/biglietti-startupitalia-open-summit-2015-18964964720
In questo modo, tutti i partecipanti avranno la stessa possibilità di entrare in contatto con investitori, mentor, angels per raccogliere feedback e contatti utili per la propria idea innovativa di impresa.

Il programma dell’evento è in continua fase di evoluzione, assieme all’elenco di speaker e giurati. Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito web dedicato all’iniziativa: http://startupitaliaopensummit.eu/

Napoli, 16/11/2015

Opportunità per startup nel settore Internet of Things: la call 2015 di Helsinki Ventures IoT Accelerator

Fino al 31 novembre 2015 è possibile inviare la propria candidatura per la call for startup “Helsinki Ventures IoT Accelerator 2015”, a cura dell’omonimo acceleratore per startup early stage che implementa un programma dedicato a soluzioni innovative uniche e rivoluzionarie nel settore dell’Internet of Things.

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Il programma di Helsinki Ventures Accelerator nasce in collaborazione con SIGFOX, leader a livello globale nel settore delle soluzioni IoT economicamente sostenibili e ad alta efficienza energetica.

La prossima edizione del programma partirà nel mese di gennaio 2016 ed avrà una durata minima di quattro settimane, con possibilità di estensione dei servizi fino ad un totale di 12 mesi.
Durante il percorso, le startup selezionate potranno beneficiare di un programma di mentorship IoT-focused, con l’aggiunta di una serie di opportunità:

accesso a spazi di coworking nella sede finlandese dell’acceleratore,
network internazionale con potenziali partner aziendali,
accesso all’ecosistema finlandese, ed in particolare di Helsinki, di potenziali clienti ed investitori,
supporto tecnologico specializzato degli esperti SIGFOX,
accesso alla community di riferimento, con opportunità di collaborazione con le altre startup del sistema,
possibilità di investimento da parte di Helsinki Ventures.

La call for startup per “Helsinki Ventures IoT Accelerator 2015” resterà aperta fino al 30/11/2015. Le application devono essere inviate attraverso il form disponibile al seguente link: https://www.f6s.com/iotaccelerator

Per ulteriori informazioni e dettagli: http://www.helsinkiventures.com/

Napoli, 16/11/2015

MundiLab: la call per l’acceleratore spagnolo con focus su startup Insurance & Tech

L’acceleratore spagnolo MundiLab è alla ricerca delle migliori startup nel settore Insurance & Tech da inserire nel suo programma di accelerazione per facilitare il go-to-market di aziende innovative con progetti disruptive nel mercato delle assicurazioni.

Fino alla deadline fissata al 22 novembre 2015, infatti, è possibile presentare la propria application per la selezione delle migliori 10 startup in qualsiasi ambito tecnologico (Big Data, Digital Insurance, Internet of Things, E-Health, data analytics, wearables, lifestyle programs, mobile, etc.) con un progetto focalizzato nel settore Insurance & Tech.

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Le 10 startup selezionate attraverso la call di MundiLab accedono al programma di accelerazione in partenza il 29 febbraio 2016 a Madrid: la prima fase del programma ha una durata di 5 settimane, al termine delle quali si svolgerà il DemoDay finale per la presentazione dei progressi di ciascun progetto (l’evento è previsto l’8 aprile 2016).

Tra le 10 startup accelerate a MundiLab, saranno selezionate le più promettenti che avranno accesso alla seconda fase del programma: dopo le prime 5 settimane di formazione, infatti, i migliori progetti avranno l’opportunità di partecipare al programma pilota di Munich Re, compagnia leader a livello globale nel settore delle assicurazioni, per la parte dedicata allo sviluppo e alla validazione dei progetti.

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Napoli, 13/11/2015

SME Instrument: Innovare per Competere. Il 19 novembre a Napoli, quarto appuntamento con Inno4SMEDays

Giunge al quarto appuntamento l’iniziativa Inno4SMEDays, con il workshop intitolato “SME Instrument: Innovare per Competere. Dall’esperienza del primo biennio, consigli utili per redigere una proposta vincente” che si svolgerà a Napoli (Auditorium Palazzo PICO, Via Terracina n. 230) giovedì 19 novembre 2015 a partire dalle ore 10:00.

Il workshop “SME Instrument: Innovare per competere” nasce dalla collaborazione tra la Regione Campania (Assessorato all’Internazionalizzazione, Startup e Innovazione), Sviluppo Campania, Technapoli/APRE Campania, APSTI e ODCEC Napoli e prevede la possibilità di attribuzione di 3 crediti formativi per la formazione continua obbligatoria di commercialisti ed esperti contabili (Ordine di Napoli).

Obiettivo dell’evento è quello di fornire elementi concreti, basati sull’esperienza, utili per la preparazione di proposte da presentare alle calls dello SME Instrument.

Ricordiamo che lo SME Instrument è lo schema di finanziamento europeo facente parte del programma Horizon 2020 dedicato a PMI che sviluppano prodotti e servizi innovativi, finalizzato a sostenere la competitività delle imprese su mercati nazionali ed internazionali.

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In particolare, il Programma del workshop previsto il 19 novembre prevede il susseguirsi dei seguenti interventi:

ORE 10:00 Introduzione e cenni sulla programmazione regionale a sostegno delle PMI innovative – A cura di Giuseppe Russo (Regione Campania)

ORE 10:20 La collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti nel progetto Inno4SME – A cura di Carmen Padula (ODCEC Napoli)

ORE 10:30 SME Instrument: Work Programme 2016/2017 – A cura di Chiara Manai (EASME – Commissione Europea)

ORE 11:10 La partecipazione italiana: analisi dei punti di forza delle proposte finanziate – A cura di Antonio Carbone (APRE)

ORE 11:40 Opportunità della programmazione nazionale per le PMI innovative – A cura dell’Agenzia per la Coesione Territoriale

ORE 12:00 Aspetti e ricadute operative per il sistema delle imprese – A cura di Andrea Benassi (ICCREA Holding)

ORE 12:20 Best Practice Fase 1 – A cura di Giuseppe Manco (Detoxizymes Srl)

ORE 12:40 Conclusioni – A cura di Marco Matarese (Technapoli/APRE Campania)

A partire dalle 13:30, inoltre, sarà possibile effettuare degli incontri one-to-one di approfondimento con gli esperti di APRE, da prenotare attraverso l’apposito modulo di registrazione.

La scheda di registrazione all’evento e quella per la prenotazione dell’incontro one-to-one sono scaricabili al seguente link: http://www.technapoli.it/wps/wcm/connect/libreria_technapoli/technapoli/home/homepage/press/info/sme+instrument?stile=f21e29804e87d44f8cff8ef40ab40081/stile1.css?MOD=AJPERES&CACHEID=f21e29804e87d44f8cff8ef40ab40081

Napoli, 13/11/2015

MergeLane Accelerator: 20K e 12 settimane di mentorship per startup con leadership al femminile

MergeLane è un acceleratore statunitense (con sede a Boulder, in Colorado) specializzato nelle startup con leadership al femminile: ogni anno investe nelle startup selezionate attraverso le sue call 20.000$ (a fronte del 6% Equity) con possibilità di ulteriori finanziamenti fino a 100K per ciascun team.

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Attualmente, e fino alla deadline fissata per il 23 novembre 2015, MergeLane accetta le application per il programma di accelerazione 2016: al termine della call, saranno selezionati i migliori 10 progetti che avranno accesso ad un percorso della durata di 12 settimane (dal 1° febbraio al 22 aprile 2016): è previsto obbligo di frequenza soltanto per le prime due e per l’ultima settimana di accelerazione.

Possono partecipare alla call for startup 2016 di MergeLane Accelerator team a composizione mista, nei quali almeno una delle posizioni di leadership sia ricoperta da una donna: dietro questa scelta, è prevista una duplice motivazione.

Il team di MergeLane afferma infatti che le startup guidate da imprenditrici siano in netta minoranza nel panorama internazionale, e ritiene opportuno contribuire a ridurre questo gap. Inoltre, i dati e le statistiche dimostrano che le startup guidate da donne riescono a produrre ritorni più elevati a fronte di investimenti di venture capital.

L’acceleratore MergeLane non prevede particolari settori di riferimento per le startup da includere nel proprio programma: per partecipare alle selezioni occorre compilare il form disponibile a questo link.

Per maggiori informazioni: http://mergelane.com/

Napoli, 12/11/2015

Startup e Video Marketing: alcuni consigli utili e una serie di attività strategiche da implementare

Dianna Labrien è una formatrice esperta in applicazioni mobile, viral media trends, content strategies e product localization che attualmente collabora con diverse aziende in Francia. Di recente, il portale Tech.co ha pubblicato un suo articolo dedicato al Video Marketing e ai consigli più utili per imparare ad utilizzare al meglio le opportunità che esso offre alle startup.

Il 2015 è stato decisamente un anno d’oro per il Video Marketing e si prevede un ulteriore sviluppo per il 2016: per questo motivo, anche se non si dispone di grandi budget, delle migliori attrezzature o di un testimonial di successo, startup e PMI non dovrebbero lasciarsi sfuggire l’occasione di sfruttare le opportunità che questo tipo di strategia può offrire.

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Vediamo quindi quali sono i tre consigli fondamentali per startup alle prese con il Video Marketing che Dianna Labrien elenca nel suo articolo:

1. Essere autentici

Uno degli errori più comuni commessi da startup e piccole aziende alle prese con il Video Marketing è quello di cercare di imitare gli spot televisivi dei grandi brand. La verità è che anche un video girato con un iPhone può portare ottimi risultati in termini di impatto e valore: a tal proposito, l’autrice cita Marcus Sheridan, secondo il quale “But in the world we live today, there is a place for amateur video of all levels”.

Un esempio lampante sono le YouTubers più popolari: raggiungono numeri elevatissimi di fan senza aver speso capitali per attrezzature professionali, registi, sceneggiatori: anzi, i loro video sono decisamente amatoriali, e proprio per questo risultano ancora più accattivanti.

Una startup dovrebbe adottare questo tipo di strategia: anziché cercare di produrre video professionali, concentrarsi sul mostrare “il lato umano” del proprio business. Per mostrare il proprio ufficio e il proprio prodotto “dietro le quinte” basta girare un breve video in grado di spiegare qualcosa di nuovo ai clienti, raccontando la propria storia e parlando dei propri valori aziendali.

2. Ottimizzazione per i motori di ricerca

Per far sì che gli sforzi di Video Marketing siano fruttuosi, naturalmente, i contenuti video devono raggiungere il target di riferimento della startup: ecco perché è necessario avere una buona strategia SEO per posizionare e promuovere i video.

Proprio come Google, anche YouTube ha dei “rancking factors”, degli indici utili per capire se la strategia di Video Marketing implementata sta ottenendo risultati: tra questi, Dianna Labrien ricorda quelli di Video Retention (% di persone che tendono a guardare il video), Commenti, Subscribes after whatching (la metrica più importante), Social Shares, Favorites e Pollice Su/Giù.

L’autrice elenca, inoltre, una serie di attività da implementare per ottenere la crescita degli indici indicati:

a) Caricare video di almeno 5 minuti: così come per i contenuti, la lunghezza del video è fondamentale per ottenere risultati migliori;

b) Aggiungere delle keywords al nome del file video: ciò aiuta ad identificare meglio il video nelle ricerche su YouTube;

c) Il titolo del video deve essere composto da almeno 5 parole: questa accortenza rende il titolo descrittivo (non dimenticare di includere nel video le keywords!);

d) Ottimizzare la descrizione: è questo il valore aggiunto più importante. Occorre assicurarsi che le keyword compaiano nelle prime 25 parole della descrizione, in generale è buona norma che la keyword fondamentale compaia almeno 3/4 volte su una descrizione composta da 250 parole circa. Per massimizzare l’ottimizzazione è inoltre utile inserire il link al proprio sito web nella descrizione, così come i link ai profili social della startup;

e) Non dimenticare i Tag, che rappresentano un’opportunità per classificare meglio le keywords ma anche e soprattutto aiutano a pubblicare il video nella lista dei “Related” quando si visualizzano altri video inerenti all’argomento.

Ancora, è importante promuovere il video su altri canali social e piattaforme pertinenti (il blog aziendale, altri blog, etc).

3. Utilizzo strategico di Facebook

Da quando Facebook ha implementato la propria piattaforma video, ha ottenuto una crescita costante che l’ha portato, nel 2014, a superare YouTube per numero di video caricati. La maggior parte dei brand ha smesso di postare i propri contenuti video su YouTube, preferendo la pubblicazione diretta sulle proprie pagine aziendali su Facebook.

Ecco perché imparare ad utilizzare Facebook a vantaggio della propria startup rappresenta una svolta fondamentale in termini di Video Marketing. Sempre più spesso, infatti, le grandi aziende optano per pubblicare brevi video, puntando sulla creatività, l’ironia e su un rapporto quotidiano con i propri clienti.

Il post originale è disponibile qui: http://tech.co/video-marketing-tips-startup-know-2015-11

Napoli, 11/11/2015

Business Stories: fino a 4.000€ in palio per il miglior video sull’imprenditorialità con il contest di Invitalia

Si è aperto alle 12:00 di ieri, 9 novembre 2015, il Video Contest “Business Stories” lanciato da Invitalia in occasione della partenza dei nuovi incentivi per giovani e donne “Nuove imprese a tasso zero” (qui, il nostro approfondimento sulle nuove agevolazioni).

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Il Video Contest “Business Stories” è aperto a giovani, donne, video maker, creativi, innovatori ed esperti digitali con la possibilità di partecipare sia singolarmente che in gruppo. Per partecipare occorre compilare il form di iscrizione (scaricabile qui), indicando il link per scaricare il video, ed inviarlo all’indirizzo videocontest@invitalia.it

Le iscrizioni a Business Stories resteranno aperte fino alle ore 12:00 del 9 dicembre 2015, mentre a partire dal 16 novembre 2015 i video dei partecipanti saranno caricati sul canale YouTube dedicato all’iniziativa.

I video partecipanti al contest dovranno avere una durata massima di 3 minuti ed essere incentrati sulle tematiche dell’imprenditorialità e del fare impresa, con le leve della creatività e dell’innovazione. Saranno ammesse tutte le tecniche audiovisive: cartoni animati, keep/stop motion, filmati amatoriali, video in alta risoluzione, etc.

I video di Business Stories saranno sottoposti prima di tutto alla votazione della community: fino al 9/12/2015 sarà possibile votare i video dal canale YouTube con un like al proprio video preferito. La votazione della community avrà un peso del 40% sulla graduatoria finale.

Alla votazione della community si affiancherà quella della Commissione (composta da due rappresentanti di Invitalia e da un esperto esterno), che potrà assegnare a ciascun video un punteggio sulla base dei seguenti criteri:

40 punti al video che avrà ottenuto il maggior numero di like su YouTube,
fino a 20 punti per l’originalità,
fino a 20 punti per la creatività,
fino a 20 punti per la coerenza con le finalità ed il tema del contest.

Al termine delle valutazioni, saranno assegnati i seguenti premi ai tre video vincitori:

Primo classificato: 4.000€
Secondo classificato: 2.000€
Terzo classificato: 1.000€

Per ulteriori informazioni e dettagli, è possibile scaricare il Regolamento completo dal sito web dedicato all’iniziativa: http://www.invitalia.it/site/new/home/video-contest.html

Napoli, 10/11/2015

1440 Accelerator: 30K e 4 mesi negli USA per startup nell’editoria

1440 Accelerator è l’acceleratore di Ingram Content Group con sede a Nashville (Tennessee, USA) specializzato su startup con progetti innovativi in ambito editoriale. Il 1440, infatti, è l’anno in cui Gutenberg ha perfezionato la stampa a caratteri mobili, invenzione che ha cambiato per sempre il mondo: sulla scia di quest’innovazione epocale, 1440 Accelerator è alla ricerca di progetti disruptive per il settore editoriale da inserire nel suo programma 2016.

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La deadline per partecipare alle selezioni è fissata al 30 novembre 2015, per iscriversi è necessario compilare l’application al seguente link: https://www.f6s.com/1440accelerator2015

Tra tutte le application pervenute, 1440 Accelerator sceglierà le 10 startup più promettenti con progetti innovativi nel settore dell’editoria e in particolare nei seguenti ambiti:

innovazione per la creazione, distribuzione e consumo di contenuti per la stampa o per e-book,
supporto a editori o dettaglianti (librerie, biblioteche, educatori, etc),
piattaforme di creazione e distribuzione di contenuti,
servizi di demand generation,
strumenti per l’analisi dei dati (vendite, mercato, clienti).

Le startup selezionate per 1440 Accelerator avranno accesso ad un programma intensivo della durata di 14 settimane, che si svolgerà a Nashville a partire dal 31 gennaio al 6 maggio 2016.
Oltre al percorso di accelerazione, le startup potranno beneficiare dell’accesso agli spazi di lavoro e al network internazionale di partner di Ingram Content Group.

Infine, le startup di 1440 Accelerator hanno diritto ad un finanziamento da 30.000$ (a fronte del 10% di equity).

Per maggiori informazioni e dettagli: http://www.fourteenforty.co/#intro

Napoli, 09/11/2015

Growth Hacking per startup con prodotti SaaS: alcune tecniche fondamentali già in fase Early Stage

Darius Lahoutifard è founder di Business Hangouts e imprenditore seriale specializzato in aziende SaaS: l’acronimo sta per “Software as a Service” e si riferisce ad un modello di distribuzione in cui un software viene messo a disposizione dei clienti via internet, direttamente dall’azienda che lo ha sviluppato (si parla di un servizio di Cloud Computing).
Quando si parla di un software Saas, il cliente paga per utilizzare il prodotto (e non per possederlo): questo tipo di software è spesso utilizzato dai clienti B2B per esternalizzare alcune attività del proprio business, ma oggi è molto diffuso anche nel mercato B2C.

In quanto esperto di imprese SaaS, Lahoutifard pubblica sul portale VentureBeat una serie di articoli relativi a questo particolare segmento di business: di recente, ad esempio, si è occupato della tematica relativa alla crescita di una startup SaaS e, nello specifico, ad alcune tecniche di growth hacking utilizzate dai founder di imprese in questa tipologia di mercato. In particolare, Lahoutifard descrive quattro tecniche di growth hacking per startup Saas: vediamole più in dettaglio.

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1. Piccole App su grandi mercati

Nelle primissime fasi, tutte le startup sognano partnership con grandi nomi in modo tale da avere una referenza forte da utilizzare per piazzarsi meglio sul mercato o per raccogliere capitali. Ma questo tipo di pratica è spesso estremamente costosa, e non riesce a produrre sempre i risultati sperati.

Oggi, si può ottenere una grande visibilità semplicemente proponendo un’app in uno dei marketplace disponibili, come App Store e Google Play (in caso di applicazioni mobile), o su altre piattaforme specifiche per desktop app. L’App Store di Google Chrome, ad esempio, è piuttosto facilmente accessibile per sviluppatori di qualsiasi applicazione che sia eseguibile sul browser Chrome.
Ancora, se si dispone di un’app in qualche modo integrata con uno dei prodotti Google Apps è possibile accedere al Google Apps Marketplace.
Secondo l’autore, è davvero sorprendente il modo in cui la presenza in uno di questi store riesce ad attrarre utenti: il consiglio è quello di sviluppare un’app semplice e veloce, con funzioni di base ma con un eccellente design, in maniera tale da catturare i primi numeri in termini di lead sul mercato del mobile.

2. Modelli freemium

Il popolare ed efficace modello freemium funziona bene anche per le imprese SaaS: è sempre possibile creare un numero di caratteristiche di base da concedere gratuitamente al cliente, piuttosto che offrire l’utilizzo del software per un numero limitato di volte, o soltanto in determinati casi. Inoltre, è sempre possibile monitorare i clienti che utilizzano il software gratuitamente e modificare la portata del modello freemium quando diventano troppi, e bisogna che qualcuno di essi inizi a pagare.

Quando si sceglie il modello freemium, secondo Lahoutifard, la decisione migliore è quella di concedere prove gratuite per un periodo di tempo limitato: in questo modo, il cliente può sviluppare un rapporto più stabile con l’azienda ed aumentano le possibilità che decida di effettuare l’aggiornamento a pagamento (upgrade).

3. Utilizzare prima possibile strumenti di Marketing Automation

Una volta che si inizia a generare traffico con gli account gratuiti, il passo successivo è quello di scalare fino a raggiungere gli account a pagamento. Non bisogna aspettare troppo per implementare i primi strumenti di marketing automation, come HubSpot e Marketo: è infatti possibile utilizzare fin da subito alcuni auto-responder di base, che automaticamente diano il benvenuto e guidino nei primi passi gli utenti che utilizzano la versione freemium.

Appena effettuata l’iscrizione è buona norma inviare del materiale gratuito, come ad esempio video, white paper, case study ed altre tipologie di supporti didattici. Gli invii possono essere programmati in maniera sequenziale, basati su specifici eventi o un tot di volte a settimana.

4. Concierge onboarding

L’automazione è sicuramente utile, ma non potrà mai sostituire fino in fondo l’interazione umana: gli strumenti di marketing automation non possono competere con il concierge onboarding, e quindi con una telefonata (o meglio ancora una videochiamata) di benvenuto al nuovo cliente.

Per svolgere al meglio questo lavoro (le chiamate possono essere effettuate, in caso di prodotti di fascia alta, anche ai clienti freemium) va prevista una persona dedicata (o un team in caso di numeri particolarmente elevati) che si occupi di queste attività di accoglienza: la scelta dovrebbe ricadere su persone che siano addestrate alle vendite e al rapporto con la clientela, e che abbiano al contempo un background tecnico di conoscenza del prodotto.

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Ora che abbiamo analizzato più nel dettaglio le quattro tecniche proposte da Lahoutifard, vediamo come esse possono essere applicate nelle primissime fasi di una startup SaaS (per intenderci, nella fase denominata Early Stage). Ad una prima occhiata, può sembrare che questo tipo di consigli sia applicabile a startup in fase più avanzata, che ha già delle metriche rilevanti in tema di vendite… Ma è assolutamente sbagliato!

Le riflessioni sulle vendite devono iniziare fin dagli albori della vita di una startup. Non possono essere prese in considerazione direttamente quando si hanno numeri rilevanti, altrimenti significherebbe aver perso delle opportunità: naturalmente, non è il caso di assumere un team dedicato alle vendite fino a che non si sarà arrivati alla convalida del proprio processo. Ma per capire come riuscire a convalidare e padroneggiare l’intero processo e iniziare a veder crescere le vendite, le tecniche di growth hacking sono assolutamente indispensabili già in fase early stage.

In pratica, il processo di vendita SaaS inizia nel momento in cui si inizia a sviluppare il prodotto per poi proseguire attraverso le seguenti fasi:

– MVP demo (secondo il Lean Startup Model), che alcuni chiamano MSP (Minimum Sellable Product),
– Feedback del cliente,
– MVP migliorato e primi introiti fatturati,
– Ripetere i passaggi precedenti con altri clienti,
– Automatizzare le vendite ed il processo di apprendimento con strumenti di marketing automation,
– Costruire app gratuite per sfruttare il traffico in entrata dai grandi marketplace,
– Prevedere un piccolo team di vendita per implementare tecniche di concierge onboarding,
– Prevedere account executives per chiudere ulteriori vendite,
– Scalare il processo di vendita.

Per leggere il post originale: http://venturebeat.com/2015/11/08/growth-hack-your-enterprise-saas-startup/

Napoli, 09/11/2015

Nuovo appuntamento al CSI: il 14 novembre, Fabio Lalli a Napoli con il suo workshop in tema App Marketing!

Continua la serie di incontri ed approfondimenti dedicati a startup ed innovazione del CSI – Incubatore Napoli Est: la prossima data da segnare in agenda è sabato 14 novembre 2015, giornata scelta per l’imperdibile appuntamento con Fabio Lalli (CEO di IQUII srl) dedicato al tema “App Marketing: dallo sviluppo al lancio”.

L’evento, gratuito ed aperto al pubblico previa registrazione (è possibile registrarsi compilando il form disponibile qui), prevede un’intera mattinata dedicata al mondo delle App Mobile con tutte le ultime novità ed informazioni utili per chi voglia imparare a gestire al meglio l’intero processo che va dalla fase di studio per il lancio, al lancio dell’applicazione fino al monitoraggio e alla gestione delle performance delle applicazioni pubblicate negli App Store.

Il Programma della giornata prevede:

  • ORE 09:00 Registrazione Partecipanti e Welcome Coffee
  • ORE 09:30 Workshop “App Marketing: dallo sviluppo al lancio” a cura di Fabio Lalli

  • ORE 11:30 Casi di Studio

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La tematica dell’App Marketing rappresenta uno degli argomenti più importanti per chi lavora nel mondo delle applicazioni mobile: Fabio Lalli ed il suo team di IQUII hanno imparato dalla propria esperienza di tutti i giorni che oggi non ci si può fermare al semplice sviluppo di app.

Gli App Store, infatti, sono ormai sovraffolati di applicazioni proposte agli utenti in tutti i settori: sono attualmente oltre 3 milioni le app disponibili negli store Google Play, App Store, Amazon App Store e Windows Phone Store.

Il lavoro deve quindi arricchirsi e completarsi con una serie di attività di App Strategy ed App Marketing, per capire in che modo riuscire a posizionare e diffondere nella maniera più efficace le proprie applicazioni mobile. In quest’ottica diventa inoltre fondamentale imparare a conoscere, quantificare ed analizzare i numeri e le metriche più rilevanti.

L’evento “App Marketing: dallo sviluppo al lancio” nasce proprio allo scopo di affrontare questo tipo di tematiche, con un approccio interattivo e pratico basato su un Workshop della durata di due ore ed altre due ore dedicate all’approfondimento attraverso l’analisi di Casi di Studio.

I Casi di Studio approfonditi insieme a Fabio Lalli saranno scelti tra le App proposte dai partecipanti: per proporre il tuo progetto, è necessario segnalare al momento dell’iscrizione il nome e il settore di riferimento della tua App assieme al tuo ruolo (Sviluppatore o Marketing) nel campo dedicato ai Commenti.

Per chi voglia iniziare a conoscere le tematiche dell’App Marketing, il team di IQUII ha messo a disposizione unebook gratuito intitolato “Guida all’App Marketing- Edizione 2015″, scaricabile al seguente link: http://iquii.com/2015/07/20/guida-app-marketing-2015/

L’appuntamento con l’evento pubblico e gratuito “App Marketing: dallo sviluppo al lancio” è per sabato 14 novembre 2015, a partire dalle 09:30 presso il CSI – Incubatore Napoli Est.

ATTENZIONE: Sono disponibili ancora pochi posti! Per partecipare, basta compilare il form di registrazione disponibile qui: https://www.incubatorenapoliest.it/events/fabio-lalli-al-csi-con-app-marketing-dallo-sviluppo-al-lancio/

N.B.: Se hai già un progetto di App Mobile, non dimenticare di segnalarlo nel campo del form dedicato ai Commenti: tra tutti i progetti dei partecipanti saranno scelti i Casi di Studio da approfondire nella seconda parte della mattinata insieme a Fabio Lalli.

Napoli, 06/11/2015

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