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Il Blog del CSI

Al World Wide Rome, “Open Science: Io sono la mente”. Il mondo della ricerca ricorda Rita Levi Montalcini

Lunedi 22 aprile, in occasione dell’anniversario della nascita di Rita Levi Montalcini, tutta la rete celebra la memoria del Premio Nobel per la medicina che ha avuto un ruolo chiave per i progressi nelle neuroscienze grazie alla scoperta del fattore di crescita delle cellule nervose (NGF) e ha fatto dell’Open Science il suo approccio. La Montalcini ha sempre lavorato partendo dal presupposto che la scienza debba essere aperta, pubblica e collettiva, anticipando il processo che il web sta perseguendo oggi: il mondo della ricerca, infatti, sta cambiando grazie alla condivisione dei risultati, che accelera il raggiungimento dei progressi.

Così come accaduto nel 2010, quando in occasione del 101mo compleanno della scienziata il web si è riunito per festeggiarla e dare spazio a centinaia di ricercatori e ricercatrici di tutto il mondo, anche quest’anno la rete ha organizzato una lunga maratona “a rete unificata” per la giornata del 22 aprile, che si terrà a Roma nella cornice del Tempio di Adriano.
Fu proprio nel 2012 che Rita Levi Montalcini, nell’intervista rilasciata a Riccardo Luna per Wired, pronunciò la frase che dà il nome all’evento di quest’anno: “Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo, io sono la mente“.

L’evento è organizzato da World Wide Rome in collaborazione con il Brain Forum, curato da Riccardo Luna e Viviana Kasam e promosso da Asset-Camera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma e Tecnopolo. Lo scopo è quello di promuovere la cultura dell’innovazione attraverso la rete e celebrare l’Open Science. Vi parteciperanno numerosi protagonisti del mondo scientifico internazionale, primo fra tutti il Premio Nobel per la Chimica Aaron Ciechanover e il vincitore del Premio Lasker 2010 Napoleone Ferrara.

Tra i relatori, anche Marco Meola, ideatore e founder di Rehub, uno dei progetti in fase di startup attualmente presenti al CSI – Incubatore Napoli Est.
Laureato in Architettura all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e Dottore di ricerca in Storia dell’Architettura e della Città, ha conseguito un Master in Progettazione e Pianificazione sostenibile delle aree portuali e si è sempre distinto per la spinta innovativa del proprio lavoro. Da sempre interessato ai processi creativi e di trasmissione del sapere, appassionato di saggi di divulgazione scientifica, Marco Meola è attualmente impegnato insieme al suo team nella realizzazione del nuovo progetto imprenditoriale Rehub: si tratta di una community destinata a ricercatori accademici, centri di ricerca pubblici, privati e aziendali, ai dottori di ricerca e ai dottorandi. La mission di Rehub è quella di offrire ai protagonisti della ricerca gli strumenti più adatti per comunicare le proprie ricerche autonomamente e aumentare la propria visibilità.
Lo scopo è quello di favorire la scienza aperta, sulla scia del processo di trasformazione che il mondo della ricerca scientifica, ed in particolare della produzione e comunicazione di quest’ultima, sta attraversando oggi: grazie al web, sono nati concetti come Open Science, Citizen Science e Open Access e Rehub si propone come un aggregatore di servizi destinati alla community dei ricercatori, che saranno accompagnati in tutte le fasi di lavoro, dalla creazione di nuove ricerche alla dissemination delle stesse.
La creazione di una community è inoltre il mezzo che Rehub offre allo scopo di incentivare la collaborative innovation, favorendo l’incontro interdisciplinare tra discipline schientifiche e umanistiche e offrendo terreno fertile per raggingere l’obiettivo finale della Smart Serendipity.

L’evento “Open Science – Io sono la mente” è previsto per lunedi 22 aprile 2013, dalle 10 alle 19. E’ possibile registrarsi qui.
L’evento verrà trasmesso in rete dalle maggiori piattaforme, e sarà possibile lasciare la propria testimonianza in video e via tweet sotto l’hashtag #GrazieRita.

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