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Tag: microimprese

Regione Lazio, al via la Open Innovation challenge di Telsy in palio 20 mila euro e servizi specialistici per startup

La Call alla ricerca soluzioni innovative di autenticazione per dispositivi mobili.

La sfida, lanciata attraverso Lazio Innova, mette in palio 20 mila euro e servizi specialistici per startup, team imprenditoriali e spin off

La Regione Lazio, tramite Lazio Innova, lancia con Telsy, società del gruppo TIM che si occupa di sicurezza e servizi ICT, la challengeAutenticazione innovativa per dispositivi mobili“. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo di progetti innovativi che implementino metodi e tecnologie per l’autenticazione su dispositivi mobili. Ai partecipanti è richiesto in particolare di ideare soluzioni che pongano attenzione a parametri quali la sicurezza e l’affidabilità.

La Call si rivolge a:

  • Startup e PMI innovative registrate nelle apposite sezioni del Registro delle imprese
  • microimprese, startup e PMI
  • team informali composti da almeno tre persone
  • spin off universitari e di centri di ricerca.

Una giuria formata da rappresentati di Lazio Innova e di Telsy selezionerà 6 team che accederanno ad un percorso gratuito di mentorship per la definizione e validazione dei modelli di business. Al termine i partecipanti presenteranno i propri progetti nel corso di un apposito evento di premiazione.

Il primo classificato sì aggiudicherà un premio in denaro del valore di 20 mila euro e servizi specialistici. Al secondo e terzo classificato, servizi specialistici per lo sviluppo del proprio business.

Per partecipare alla challengeAutenticazione innovativa per dispositivi mobili“, la deadline è fissata entro il 3 giugno 2020, è possibile candidarsi compilando i moduli presenti al seguente link: https://bit.ly/2ZM9h5d ed inoltrare la propria candidatura all’indirizzo mail: roma.casilina@lazioinnova.it

Regione Campania: 10 milioni per imprese e startup nel settore Cultura e Turismo

Prorogata la scadenza di “Cultura in Campania”: domande on-line entro il 15 ottobre.

Cultura in Campania è il bando della Regione Campania a sostegno delle imprese sul “Sistema produttivo della cultura” e sui “Nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale”.

L’obiettivo è quello di migliorare la qualità dell’offerta culturale esistente attraverso il sostegno alle imprese economiche di settore, ed allo stesso tempo stimolando la creazione di nuovi servizi.

Il programma di finanziamento complessivamente stanzia 10 milioni di euro suddivisi in:

  • AMBITO 1: 4 milioni di euro per interventi realtivi al “Sistema produttivo della Cultura”;
  • AMBITO 2: 6 milioni di euro per interventi relativi ai “Nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale”.

Le domande di agevolazione dovranno essere compilate esclusivamente on-line al sito http://sid2017.sviluppocampania.it/Pagine/Home-Portale.aspx, entro le ore 14.00 del 15 ottobre 2018.

I soggetti beneficiari sono Micro, Piccole o Medie Imprese (MPMI) indipendentemente dalla loro forma giuridica anche in forma di Rete, lavoratori autonomi, Consorzi o Società Consortili di imprese classificabili come MPMI che operano nella sfera del patrimonio culturale storico e artistico.

L’AMBITO 1 – “Sistema produttivo della cultura”, ha l’obiettivo di finanziare progetti che migliorino l’offerta culturale esistente valorizzando e rafforzando la fruizione degli stessi, rafforzando il legame tra identità e territorio, cultura e turismo sostenibile ed incrementando le attività economiche ad essi connesse. Le agevolazioni non potranno superare l’intensità massima dell’80% delle spese ammesse e l’importo massimo di 200.000 €.

L’AMBITO 2 – “Nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale”, ha invece l’obiettivo di supportare progetti che riguardano lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi a sostegno del turismo culturale realizzati in una logica di rete e che sfruttano le nuove tecnologie; e allo stesso tempo di valorizzare gli attrattori (culturali, naturali, di tradizione culturale locale) affinché ci sia un potenziamento di attività legate all’incremento della fruizione turistico-culturale.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 60% delle spese ammissibili, fino all’importo massimo di 200.000 € per progetti proposti da consorzi/società consortili o Reti-soggetto; di 80.000 € per progetti proposti da singole MPMI; di 100.000 € nel caso di impresa facente parte di una Rete-contratto. Alla stessa Rete-contratto non potrà essere attribuito un contributo complessivo superiore a 400.000 €.

Per questo Bando la Regione Campania ha previsto una azione dedicata di accompagnamento tecnico-amministrativo attraverso attività di sportelli di orientamento ed attività di informazione, i quali posso essere richiesti essere richiesti a mezzo e-mail all’indirizzo: impreseculturali@regione.campania.it

Per ulteriori dettagli e informazioni si rimanda alla lettura del Bando in versione integrale, disponibile a questo link: http://www.regione.campania.it/regione/it/tematiche/magazine-turismo-e-cultura/incentivi-al-sistema-produttivo-della-cultura?page=1vm4rA proposito di opportunità per startup e idee di impresa innovative, dedicate ai talenti imprenditoriali campani (e non solo), vi ricordiamo che fino al 22 ottobre 2018 sarà possibile partecipare alla call for ideas di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded”, con tanti premi in denaro e servizi per le migliori startup.

Tutte le informazioni su #VulcanicaMente4R sono disponibili qui: https://www.incubatorenapoliest.it/vulcanicamente-4-reloaded/

Per conoscere tutte le opportunità della call for ideas di #VulcanicaMente4R, per incontrare nuovi talenti con cui costruire nuovi team vulcanici, per un supporto tecnico ed esperto nello sviluppo della propria idea, è possibile partecipare al secondo e ultimo Scouting Day di #VM4R: l’evento, totalmente gratuito, si svolgerà il 19 e 20 ottobre al CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est.

Per partecipare allo #ScoutingDay basta compilare il modulo di iscrizione a questo link: https://www.incubatorenapoliest.it/events/scouting-day-2/

“Reti di impresa per l’artigianato digitale”: oltre 9 milioni di euro a disposizione dal MISE per reti di imprese e startup

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato (con Decreto Direttoriale dell’11 maggio 2015) le misure attuative e i termini per la presentazione delle istanze per la richiesta di finanziamenti a favore dello sviluppo dell’artigianato digitale e della manifattura sostenibile.

La misura in questione nasce con Decreto MISE del 17 febbraio 2015 (pubblicato in GU n. 82 del 9 aprile 2015) con il nome “Reti di impresa per l’artigianato digitale” e prevede lo stanziamento di oltre 9 milioni di euro, destinati al finanziamento di programmi innovativi realizzati da reti di imprese sul territorio nazionale, che prevedano opportunità di diffusione, condivisione e sviluppo produttivo delle tecnologie di fabbricazione digitale.

Ingresso di Via Molise, 2

Con il decreto attuativo pubblicato nei giorni scorsi (GU n. 115 del 20 maggio 2015), sono state fissate le date per la trasmissione on-line delle domande di agevolazione: sarà possibile inviarle tramite PEC all’indirizzo dgiai.artigianatodigitale@pec.mise.gov.it dalle ore 10:00 del 1°luglio 2015 alle ore 12:00 del 25 settembre 2015.

Possono beneficiare delle agevolazioni reti di imprese (Associazioni temporanee di imprese, Raggruppamenti temporanei di imprese, Contratti di rete) o consorzi in possesso dei seguenti requisiti:

1) costituiti da almeno 15 imprese,
2) caratterizzati dalla presenza di imprese/microimprese artigiane per almeno il 50% dei partecipanti.

Sarà possibile richiedere il finanziamento per programmi innovativi finalizzati al conseguimento di uno o più degli obiettivi previsti dalla normativa, e in particolare:

creazione di centri di sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di conoscenze alle scuole, alla cittadinanza, agli artigiani e alle microimprese;
creazione di centri per l’incubazione di realtà innovative nel mondo dell’artigianato digitale;
creazione di centri per servizi di fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese;
messa a disposizione di tecnologie di fabbricazione digitale;
creazione di nuove realtà artigianali o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitale.

Inoltre, i programmi di investimento dovranno prevedere spese ammissibili per un ammontare compreso tra 100.000 e 1.400.000€ (al netto dell’IVA). La durata degli investimenti dovrà invece essere non inferiore a 24 mesi e non superiore a 36 mesi dalla concessione del finanziamento.

I programmi di investimento finanziabili dovranno infine prevedere forme di collaborazione con Istituti di ricerca pubblici, Università, Istituzioni scolastiche autonome, Imprese ed Enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo.

Tra le spese ammissibili al finanziamento, il Decreto dell’11 maggio 2015 elenca (art. 5):

a) beni strumentali nuovi di fabbrica,
b) componenti hardware e software strettamente funzionali al programma di investimento,
c) personale tecnico dipendente del beneficiario (e delle imprese che lo costituiscono), adibito alle attività di ricerca e sviluppo oggetto del programma,
d) consulenze tecnico-specialistiche e servizi equivalenti (fino al 30% dell’importo complessivo),
e) canoni di locazione degli immobili destinati alla realizzazione del programma,
f) oneri finanziari su finanziamenti bancari (fino al 10% dell’importo complessivo),
g) prestazioni di servizi per la realizzazione di prodotti editoriali finalizzati alla diffusione delle nuove tecnologie di fabbricazione e vendita digitale,
h) opere murarie ed assimilabili (fino al 10% dell’importo complessivo).

Le agevolazioni previste dall’intervento “Reti di impresa per l’artigianato digitale” consistono in una sovvenzione parzialmente rimborsabile di importo pari al 70% delle spese ammissibili, da restituire in misura pari all’85% della sovvenzione.
La somma dovrà essere restituita dal beneficiario secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti, senza interessi, in un massimo di 5 anni (10 rate).

Per maggiori informazioni e dettagli e per scaricare la modulistica si rimanda alla pagina web del MISE dedicata a “Reti di impresa per l’artigianato digitale”: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/reti-di-impresa-per-artigianato-digitale

Napoli, 03/06/2015

Al via il nuovo Microcredito del Fondo di Garanzia: fino a 25.000€ in 7 giorni per startup e professionisti

Con un Comunicato Stampa diffuso giovedì 5 marzo 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico rende noto che è in fase di completamento il quadro normativo per l’avvio della sezione del Fondo Centrale di Garanzia dedicata al Microcredito: si tratta di un fondo di 40 milioni di euro dedicato, in particolare, a giovani imprenditori e professionisti privi delle garanzie necessarie a richiedere un prestito per l’avvio della propria attività di microimpresa attraverso il tradizionale circuito bancario.

In particolare, il nuovo Microcredito del Fondo Centrale di Garanzia si rivolgerà a startup e lavoratori autonomi, titolari di partita IVA da meno di cinque anni e con meno di cinque dipendenti. Riguardo alle tipologie di società, saranno ammissibili imprese individuali, società di persone, srl semplificate e società cooperative.

Tutte le novità saranno contenute nel Decreto Attuativo che il MISE pubblicherà la prossima settimana: al momento, si sa che l’accesso al Fondo di Garanzia del Microcredito da parte dei beneficiari sarà diretto. Gli interessati, infatti, potranno prenotare la garanzia direttamente tramite il sito istituzionale del Fondo per poi recarsi da uno degli operatori del Microcredito sul territorio nazionale.

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Il nuovo Microcredito del Fondo di Garanzia: 25K in 7 giorni

 

Il finanziamento del Microcredito potrà coprire fino a 25.000 € per ciascun beneficiario, e in alcuni casi particolari il tetto massimo sarà elevabile di ulteriori 10.000 €. Il prestito dovrà essere restituito in 7/10 anni, con un piano di rimborso a rate trimestrali.
Il tasso di interesse sarà calcolato moltiplicando il coefficiente pari a 0,8 per il tasso di interesse massimo rilevato dall’ultima rilevazione trimestrale: attualmente, ad esempio, il tasso non potrebbe essere superiore a 8,47%.

Grazie alle novità normative introdotte sul Microcredito del Fondo Centrale di Garanzia sarà possibile ricevere il finanziamento in tempi brevissimi, circa 6/7 giorni dalla richiesta.

Infine, le spese ammissibili saranno relative ad acquisto di beni e servizi strumentali all’attività di impresa, retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori, pagamento di corsi di formazione per i dipendenti e i soci.

Per tutte le informazioni è possibile consultare:

FONTE: ItaliaOggi

Napoli, 09/03/2015

Dalla Regione Campania, il Bando per il Sostegno allo sviluppo delle Imprese Artigiane: finanziamenti fino a 15.000 €

Con Decreto Dirigenziale n. 135 del 05/02/2015, la Regione Campania ha pubblicato un nuovo Bando per il Sostegno allo sviluppo delle Imprese Artigiane, per il quale sono state messe a disposizione risorse finanziarie per un totale di 2 milioni di euro.

La Regione Campania finanzia le Imprese Artigiane
La Regione Campania finanzia le Imprese Artigiane

Il Bando per le Imprese Artigiane nasce allo scopo di migliorare la competitività del sistema produttivo artigiano regionale attuale, alle prese con limiti strutturali derivanti in particolare dalla presenza di numerose micro imprese con deficit finanziari, spesso poco coinvolte nei processi di innovazione e con forte orientamento al mercato locale, a discapito delle possibilità di proiettarsi sui mercati esteri.

Per migliorare la situazione attuale, la Regione Campania prevede la possibilità di accedere ad agevolazioni sotto forma di sovvenzione diretta, a titolo di contributo in conto capitale, per finanziamenti fino a un massimo di 15.000 €.

Possono presentare domanda di agevolazione le micro imprese artigiane, impegnate in attività artigianali di produzione e in possesso di una serie di requisiti, elencati all’art. 1.7 del Bando. Tra i requisiti necessari per accedere ai finanziamenti, che le imprese dovranno possedere alla data di presentazione della domanda, ricordiamo:

sede legale e operativa nell’ambito del territorio della Regione Campania;
regolare iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane di una delle CCIAA regionali;
realizzazione dell’investimento in proprie unità produttive locali, ubicate nel territorio regionale campano.

I finanziamenti saranno concessi a copertura delle spese ammissibili, fino alla misura massima del 50%. Tra le spese ammissibili, elencate all’art. 1.8 del Bando, figurano due macrovoci:

1) Immobilizzazioni materiali: Impianti, macchinari ed attrezzature, mezzi di trasporto strettamente funzionali allo svolgimento dell’attività.
2) Immobilizzazioni immateriali: software finalizzati alla gestione dell’impresa ed al commercio elettronico, siti web, adesioni a sistemi di certificazione.

Le domande di accesso alle agevolazioni del Bando per le Imprese Artigiane potranno essere presentate esclusivamente on-line, attraverso la procedura disponibile sul portale http://www.regione.campania.it/
La procedura per la presentazione delle domande sarà attiva dal 24 marzo 2015 all’8 aprile 2015.

I finanziamenti saranno concessi per programmi di investimento non inferiori a 5.000 €, in base ai seguenti criteri di valutazione:

Progetti realizzati in settori protetti (artigianato artistico e tradizionale);
– Progetto innovativo (almeno il 40% dell’investimento dovrà essere finalizzato all’introduzione di tecnologie informatiche e web-based, o per iniziative riguardanti la certificazione di qualità, del prodotto o del processo);
Progetti presentati da giovani (di età compresa tra 18 e 35 anni);
Progetti presentati da donne;
Premialità aggiuntiva, prevista per imprese che non hanno ancora usufruito di alcun contributo nazionale e/o regionale.

Tutte le spese previste dal programma di investimento dovranno essere realizzate entro gli 8 mesi successivi alla comunicazione di assegnazione del contributo.

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando, disponibile a questo link: http://www.regione.campania.it/it/news/regione-informa/bando-artigianato-2015

Per le rettifiche introdotte successivamente dalla Regione Campania: http://redazione.regione.campania.it/rcnews_ce/showDocumentsNletter.php?04e2cb8004f27fa7b8d0af5c5f9d0e39=1a3461e29ff165000797826dc84ba681&nletter=nletter&num_newsletter=328&pgCode=G6I56R6156&refresh=on

N.B. Avviso Regione Campania per le domande inviate entro le ore 24 del giorno 25 marzo 2015: http://redazione.regione.campania.it/rcnews_ce/showDocumentsNletter.php?04e2cb8004f27fa7b8d0af5c5f9d0e39=ee5f63e2f9de331d0edd2707f5def8e0&nletter=nletter&num_newsletter=330&pgCode=G6I56R6191&refresh=on

Napoli, 13/02/2015

Opportunità di finanziamento per nuove imprese e startup: vocher fino a 15.000€ dalla Regione Toscana

La Regione Toscana ha pubblicato di recente il Bando “Start Up House – Azione 1.2 Voucher Imprese Giovanili”: si tratta di un provvedimento finalizzato al sostegno di imprese di nuova costituzione da parte di giovani under 40 che garantisce ai beneficiari la possibilità di usufruire di finanziamenti, spazi attrezzati e servizi di affiancamento e tutoraggio per le attività di impresa.

Il Bando prevede una dotazione finanziaria complessiva pari a 500.000€ ed è aperto a progetti legati alle tematiche di ICT e fotonica, fabbrica intelligente, chimica e nanotecnologia: si tratta delle priorità tecnologiche in tema di Ricerca e Innovazione stabiliti dalla strategia della Regione per la “Smart Specialisation in Toscana“.

La partecipazione è aperta a nuove imprese giovanili, definite secondo i requisiti indicati dall’art. 2 del Bando: si tratta quindi di micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata (reti di imprese, consorzi) costituite da rappresentanti legali e soci (in questo caso almeno il 50%) di età non superiore ai 40 anni al momento della costituzione della società.

Inoltre, la sede (o l’unità locale) destinataria dell’intervento deve essere situata in territorio regionale toscano: per le imprese che non abbiano sede in Toscana al momento della presentazione della domanda, il requisito deve sussistere al momento dell’eventuale erogazione del pagamento a titolo di saldo.

I progetti ammissibili al Bando prevedono un investimento minimo differente a seconda della dimensione dell’impresa:

– microimprese: 10.000€;
– piccole imprese: 12.500€;
– medie imprese, consorzi, reti di imprese: 20.000€

L’investimento massimo ammissibile, invece, non può superare in nessun caso il limite di 36.000€.

L’agevolazione prevista dal Bando consiste in aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento nella forma di voucher, quale contributo in conto capitale di entità massima non superiore a 15.000€: il voucher potrà essere utilizzato come delega di pagamento entro 18 mesi dal momento dell’insediamento, ossia della pubblicazione del provvedimento di concessione dell’aiuto.

Tra le spese ammissibili (art. 3.4) ricordiamo i costi per servizi di consulenza e sostegno all’innovazione e i servizi di affiancamento e tutoraggio: per maggiori dettagli è utile consultare le “Linee Guida delle spese ammissibili e per la relativa rendicontazione” scaricabili, assieme al Bando e agli altri allegati, dal sito ufficiale della Regione Toscana.

Le domande per l’accesso alle agevolazioni devono essere inoltrate per via telematica attraverso il sistema informatico della Regione Toscana, disponibile al seguente link:
https://sviluppo.toscana.it/bandi/

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato per le ore 17:00 del 16 febbraio 2015.

Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando.

Il Bando e gli allegati sono disponibili al seguente link: http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiD.xml?codprat=2014AD00000007445

Napoli, 29/01/2015

Finanziamenti per nuove imprese e lavoratori autonomi: pubblicato in G.U. il Decreto per la disciplina del Microcredito

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 279 del 1° dicembre 2014 il testo del Decreto 17 ottobre 2014 n. 176 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dedicato alla disciplina del Microcredito per il finanziamento di nuove attività imprenditoriali e di lavoro autonomo.

La disciplina in questione entrerà in vigore a partire dal prossimo 16 dicembre, e sarà finalizzata al sostegno di attività di microimpresa e lavoro autonomo svolte in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa. Lo strumento del Ministero, inoltre, si propone l’obiettivo di promuovere l’inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro.

I finanziamenti del Microcredito sono destinati a persone fisiche che si trovino in condizioni di “particolare vulnerabilità economica o sociale”: disoccupazione, sospensione o riduzione dell’orario lavorativo, condizioni di non sufficienza di un componente del nucleo familiare, significativa contrazione del reddito.
Sono inoltre esclusi dai finanziamenti i soggetti elencati all’art. 1 del Decreto, tra cui ricordiamo:

a) lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da più di cinque anni;
b) lavoratori autonomi o imprese individuali con un numero di dipendenti superiore alle 5 unità;
c) società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, o società cooperative con un numero di dipendenti non soci superiore alle 10 unità.

I finanziamenti del Microcredito possono raggiungere un importo massimo di 25.000 euro, che può essere aumentato di 10.000 euro nel caso di erogazione frazionata, in cui i versamenti successivi saranno subordinati al verificarsi di due condizioni: il pagamento puntuale di almeno sei rate pregresse e il raggiungimento dei risultati intermedi stabiliti dal contratto di finanziamento.
Il rimborso del finanziamento di Microcredito avviene in base ad un piano di rate a cadenza massima trimestrale, per una durata non superiore a sette anni.

Le spese ammissibili ai finanziamenti del Microcredito sono elencate all’art. 2 del Decreto. Nello specifico, possono essere finanziati progetti relativi a:

a) acquisto di beni e servizi strumentali allo svolgimento dell’attività;
b) retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori;
c) pagamento di corsi di formazione per accrescere la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali dell’imprenditore e dei lavoratori (nel caso di finanziamenti per l’inserimento nel mercato del lavoro, la formazione può essere anche universitaria o post-universitaria).

Secondo quanto previsto dall’art. 111 del T.U.B. (Testo Unico Bancario), i finanziamenti del Microcredito sono erogati attraverso specifici operatori iscritti in un elenco ad hoc gestito dalla Banca d’Italia, i quali presteranno ai beneficiari dei servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio sia in fase istruttoria che di rimborso.
Tali servizi riguarderanno, tra l’altro, il supporto alla definizione della strategia di sviluppo del progetto e la formazione su svariati aspetti della gestione aziendale (amministrativo, contabile, tecnologico, etc).

Per ulteriori informazioni e approfondimenti:

Qui, il testo del Decreto n. 176 del 17/10/2014

Qui, il testo del T.U.B. – Testo Unico Bancario

Napoli, 09/12/2014

Pubblicato il Bando del Comune di Napoli per agevolazioni e contributi alle imprese partenopee

Durante una Conferenza Stampa tenutasi stamattina nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo è stato presentato il Bando dell’Assessorato al Lavoro – Direzione Centrale Sviluppo, Ricerca, Mercato del Lavoro – Servizio Mercato del Lavoro, Ricerca e Sviluppo Economico del Comune di Napoli per le agevolazioni a piccole e micro imprese e il sostegno di progetti imprenditoriali, ai sensi della legge 266/97.

I contributi saranno concessi per il 50% a fondo perduto, mentre il restante 50% sarà soggetto a rimborso attraverso un piano di ammortamento in rate trimestrali della durata massima di 3 anni.

Il Bando si articola in tre linee di intervento per una dotazione finanziaria complessiva pari 5.600.000 euro: la seguente tabella raccoglie alcune informazioni utili su ciascuna linea. Si rimanda alla pagina dedicata del sito ufficiale del Comune di Napoli per il testo integrale del Bando, gli allegati e ulteriori dettagli ed approfondimenti.

Linea d’intervento 1 – Promozione di Reti d’Impresa formali e permanenti Linea d’intervento 2 – Sostegno a processi di consolidamento e di innovazione Linea d’intervento 3 – Sostegno al sistema delle piccole e micro imprese nei settori del commercio, dell’artigianato e del turismo nei Borghi

Tipologia di interventi

(Art. 1 – 2)

Le Reti, già costituite o di nuova costituzione, dovranno essere composte da almeno 3 imprese ed essere finalizzate alla collaborazione produttiva, alla progettazione, alla fornitura di servizi sui mercati locali, all’internazionalizzazione. Destinata a rafforzare la competitività e la capacità produttiva piccole e micro imprese, con investimenti per il potenziamento delle capacità commerciali, produttive e gestionali; l’aggiornamento tecnologico; la riduzione dell’impatto ambientale; l’innovazione di processo e/o di prodotto L’intervento prevede politiche di supporto a specifiche attività, tradizioni, vocazioni e potenzialità dei Borghi, con particolare attenzione ai settori del commercio, del turismo e dell’artigianato.

Dotazione finanziaria

(Art. 5)

3.000.000,00 1.800.000,00 800.000,00

Destinatari e Requisiti

(Art. 4)

Imprese già esistenti/nuove imprese (1) che svolgono la propria attività in una delle seguenti forme giuridiche: individuale, societaria, cooperativa.

L’attività di impresa dovrà rientrare tra i codici ammissibili della

classificazione ATECO 2007 previsti nell’allegato 1 al Bando.

L’attività di impresa dovrà rientrare tra i codici ammissibili della

classificazione ATECO 2007 previsti nell’allegato 1 al Bando.

L’attività di impresa dovrà rientrare tra i codici ammissibili della

classificazione ATECO 2007 previsti nell’allegato 2 al Bando.

Ambito territoriale

(Art. 3)

Le imprese devono essere localizzate nei seguenti quartieri:

Municipalità 2 – Mercato, Pendino, Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe, Porto

Municipalità 3 – Stella, San Carlo all’Arena

Municipalità 4 – San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale

Municipalità 6 – Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio

Municipalità 7 – Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno

Municipalità 8 – Piscinola, Chiaiano, Scampia

Municipalità 9 – Soccavo, Pianura

Municipalità 10 – Bagnoli, Fuorigrotta

Ammontare del contributo (2)

(Art. 6)

30.000 per ciascuna impresa beneficiaria, per progetti d’investimento pari ad almeno € 46.153,85

60.000 per ciascuna impresa beneficiaria, per progetti d’investimento pari ad almeno € 92.307,69

60.000 per ciascuna impresa beneficiaria, per progetti d’investimento pari ad almeno € 92.307,69

Tempi di realizzazione dell’investimento

(Art. 4)

Entro 8 mesi dalla data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione ed Obbligo

Entro 12 mesi dalla data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione ed Obbligo

Entro 12 mesi dalla data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione ed Obbligo

Spese ammissibili

(Art. 7)

Macchinari, attrezzature ed attività immateriali; Servizi reali (max 10% totale spese ammissibili).

Opere assimilate alle murarie (max 30% totale spese ammissibili); Macchinari, attrezzature ed attività immateriali; Servizi reali (max 10% totale spese ammissibili).

Opere murarie e assimilate alle murarie (max 30% totale spese ammissibili); Macchinari, attrezzature ed attività immateriali; Servizi reali (max 10% totale spese ammissibili).

Termini e modalità di presentazione delle domande

(Art. 9)

Formulario di progetto e documentazione amministrativa e tecnica da presentare dal 28/02/2014 al 13/06/2014 (ore 12:00) al Comune di Napoli – Servizio Mercato del Lavoro, Ricerca e Sviluppo Economico (nel dettaglio, le modalità di presentazione sono previste dall’art. 9 del Bando)

Procedura di selezione

(Art. 10)

Procedura di tipo valutativo fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Al termine delle valutazioni saranno pubblicate tre graduatorie (una per ciascuna linea di intervento). Sarà inoltre eventualmente costituita una graduatoria generale nella quale confluiranno tutti i progetti delle linee di intervento ammessi e non finanziati per indisponibilità dei fondi, per eventuali e successive riassegnazioni.

Premialità speciali (3)

(Art. 10)

Saranno assegnati 10 punti in caso di provenienza delle compagini o delle imprese dagli Incubatori di impresa del Comune di Napoli.

Saranno assegnati 10 punti in caso di provenienza delle compagini o delle imprese dagli Incubatori di impresa del Comune di Napoli.

Saranno assegnati 10 punti a interventi localizzati nei quartieri dell’Intervento Borghi.

Modalità di erogazione del contributo

(Art. 13)

Le agevolazioni sono erogate in due quote:

a) previa presentazione dello stato d’avanzamento obbligatorio a 120 giorni dalla data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo;

b) previa presentazione della richiesta di saldo, ad ultimazione dell’investimento.

In alternativa, la quota descritta al punto a) può essere sostituita dalla presentazione di una richiesta di erogazione del contributo a titolo di anticipazione.

NOTE

(1) Per imprese già esistenti si intende si intendono quelle regolarmente iscritte alla CCIAA da almeno sei mesi prima della data di pubblicazione del Bando, per nuove imprese si intendono quelle ancora da costituire e quelle iscritte alla CCIAA da meno di sei mesi alla data di pubblicazione del Bando.

(2) Per tutte e tre le linee di intervento, il contributo massimo erogabile va inteso nel rispetto del limite de minimis previsto dalla normativa comunitaria. Inoltre, il contributo non potrà superare il 65% delle spese ammissibili: le imprese dovranno infatti sostenere il 35% dell’investimento complessivo ammissibile.

(3) Le premialità speciali saranno riservate, per le linee di intervento 1 e 2, a compagini e imprese provenienti dal CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est (in incubazione o in coworking alla data di pubblicazione del Bando) e dalla Casa della Socialità (imprese che abbiano concluso positivamente la fase di way out). Per la linea di intervento 3, i quartieri dell’Intervento Borghi (elencati all’art. 3 del Bando) sono i seguenti: Pendino, Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe, Stella, San Lorenzo, San Pietro a Patierno.