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Tag: innovazione

Steve Blank: le sei tipologie di startup

In un articolo comparso recentemente su The Accelerators, il blog sulle startup del Wall Street JournalSteve Blank spiega come non tutte le startup sono uguali: esistono almeno sei tipologie differenti di startup, e per ciascuna di esse ci sono caratteristiche peculiari di cui tener conto.

Secondo Blank, infatti, le tipologie di startup sono: lifestyle, di piccole dimensioni, scalabile, acquisibile, sociale e all’interno di una grande azienda. I fondatori di queste aziende sono tutti imprenditori, ma ci sono differenze significative tra le persone da coinvolgere, gli strumenti di finanziamento e le strategie da mettere in pratica. Se non si tengono presenti queste differenze, scrive Blank, è probabile che si vadano ad abbassare le probabilità di successo della startup.

Nel suo articolo, Blank analizza uno alla volta le sei tipologie, partendo con quella che definisce Lifestyle Startups: Work to Live Their Passion. Gli imprenditori lifestyle sono paragonati ai surfisti californiani, che danno lezioni di surf per pagare le bollette in modo da poter stare un po’ di più in acqua. queste persone vivono la vita che amano, non lavorano per nessuno, ma per se stessi per perseguire la loro passione personale. Quello che Blank indica come “l’equivalente in Silicon Valley” è il programmatore o web designer dipendente, che ama la tecnologia e accetta lavori di coding e U/I, per poter perseguire con tali incarichi la sua passione.

La seconda “categoria” è quella che Blank definisce “Small-Business Startups: Work to Feed the Family”. Si tratta della maggioranza delle startup presenti attualmente negli Stati Uniti, nelle quali l’imprenditore è colui che gestisce direttamente l’attività. Si tratta di persone che investono il proprio capitale nel business (o quello preso in prestito da familiari e amici, o dalle banche), assumendo spesso familiari o persone del luogo come dipendenti. Spesso queste attività sono a malapena redditizie, ma nella maggior parte dei casi questi imprenditori sono quelli che Blank definisce più rappresentativi del concetto di “imprenditorialità”, in quanto lavorano con passione e dedizione creando nuovi posti di lavoro a livello locale.

Blank prosegue con le Scalable Startups: Born to Be Big: è questo terzo tipo di startup quello che tutti gli imprenditori e venture capitalist della Silicon Valley sognano. Esempi di questo tipo di startup sono nomi come Google, Twitter, Skype e Facebook: startup in cui i founders lavorano fin dal primo giorno con il desiderio di cambiare il mondo. Il loro scopo finale non è quello di guadagnarsi da vivere, bensì quello di scalare il proprio business e costruire un’azienda che verrà quotata in Borsa o acquisita con profitti di svariati milioni di dollari. Per funzionare davvero, le startup scalabili necessitano secondo Blank di venture capitalist che siano folli almeno quanto i founders: questi ultimi hanno infatti bisogno di ingenti quantità di capitale di rischio per costruire il proprio modello di business ripetibile e scalabile.

Dopo le startup scalabili, Blank esamina quelle che definisce “Buyable Startups: Acquisition Targets”. Blank spiega come negli ultimi anni i costi e i tempi per avviare una produzione nel settore delle applicazioni web e mobile sono diminuiti vertiginosamente. Ciò significa per le startup la possibilità di bypassare i VC tradizionali e rivolgersi a business angels o al crowdfunding per finanziare il proprio avvio. Il rischio per questo tipo di startup è quello di vendere per cifre tra i 5 e i 50 milioni di dollari delle imprese che in realtà potrebbero fruttare miliardi di dollari di profitti.

Blank dedica a questo punto la propria attenzione alle “Social Startups: Driven to Make a Difference”. Le startup sociali sono guidate da imprenditori che non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi di altri settori, in termini di ambizione, passione e voglia di raggiungere gli obiettivi prefissati. La differenza rispetto alle startup scalabili sta nel fatto che il loro obiettivo è quello di rendere il mondo un posto migliore, non gli interessa prendere quote di mercato o creare ricchezza per i fondatori. Queste startup possono essere senza scopo di lucro, a scopo di lucro o ibride.

Infine, Blank spiega quali sono le caratteristiche delle “Large-Company Startups: Innovate or Evaporate”: esse nascono dalla constatazione che il ciclo di vita di una grande azienda è finito e, negli ultimi anni, si è fatto decisamente sempre più breve. Ormai è chiaro che l’approccio “Lean” non è più da riservare esclusivamente alle startup: si tratta di regole e politiche che sono molto utili anche per le grandi aziende già consolidate. Non è più sufficiente, infatti, concentrarsi sull’esecuzione e il miglioramento del modello di business esistente: per sopravvivere nel nuovo contesto economico, le grandi aziende devono puntare ad un approccio innovativo, che riesca a dar vita a nuovi modelli di business attraverso il ricorso a nuovi modelli organizzativi e nuove competenze (trovate qui un altro articolo del nostro blog su questo argomento).

In conclusione, Blank afferma che tra tutte queste tipologie di startup, differenti in termini di obiettivi di mercato, team di lavoro e strumenti di finanziamento, c’è un punto in comune: bisogna cambiare il punto di vista “classico” secondo cui le startup vanno trattate come versioni “in piccolo” delle aziende consolidate e prevedere approcci e strategie innovative che si adattino al nuovo contesto economico e siano il più possibile ripetibili e scalabili.

Napoli, 03/07/2013

 

 

Startup Focus Program: il contest di PoliHub e SAP dedicato alle startup

Startup Focus Program è un’iniziativa dedicata alle idee di business innovative nel settore ICT, organizzata da PoliHub (l’incubatore del Politecnico di Milano) e SAP, azienda leader a livello globale nel settore software per il business.

Gli organizzatori sono alla ricerca di idee imprenditoriali innovative in ambito Big Data, Real Time e Predictive Analysis: possono partecipare persone fisiche con un’idea di business, Startup già costituite ed aziende operanti nel settore ICT.

Tra le idee innovative partecipanti verranno selezionati i 20 progetti più interessanti che parteciperanno allo Startup Forum che si terrà a Milano il 26 settembre 2013 all’interno del SAP Innovation Forum: i partecipanti avranno la possibilità di presentare il proprio pitch di fronte al Comitato di Valutazione (composto da docenti universitari esperti del settore, Executive di SAP e Venture Capitalist), a rappresentanti del network di SAP e a Venture Capitalist: al termine della Pitch Session, verranno selezionati i 3 progetti vincitori.

Il premio riservato ai tre vincitori di Startup Focus Program si compone di una serie di vantaggi: innanzitutto, un periodo di 6 mesi di incubazione presso gli spazi del PoliHub, con la possibilità di entrare a far parte dello Startup Program, il programma di empowerment imprenditoriale offerto dalla business school del Politecnico di Milano.

Inoltre, i tre vincitori entrano a far parte di due programmi di SAP: Startup Focus Program, che permette l’utilizzo gratuito della piattaforma SAP HANA, e HANA Tech Academy, un percorso formativo completo con gli esperti dell’azienda di software.
Altro momento formativo sarà l’evento Teched 2013, cui i vincitori di Startup Focus Program potranno partecipare gratuitamente, durante il quale avranno possibilità di accesso a oltre 1000 ore di formazione sulle tecnologie SAP. SAP garantisce inoltre ai vincitori l’opportunità di entrare a far parte della community internazionale dei suoi esperti e di fare networking con le startup che già partecipano al programma.

Infine, i progetti vincitori di Startup Focus Program concorreranno per un finanziamento di 25.000 euro offerto da Club Italia Investimenti 2, e avranno la possibilità di essere presentati al fondo di Venture Capital SAP Ventures.

Per partecipare occorre compilare il Form di registrazione (disponibile a questo link) entro il 22 settembre 2013: i progetti saranno valutati dal Comitato sulla base di criteri di innovatività, qualità e competenze del team, mercato e potenzialità di business, fattibilità tecnica.

Nei mesi di luglio e settembre 2013, inoltre, saranno organizzati workshop (presso il Politecnico di Milano) e sessioni virtuali di Q&A per offrire ai partecipanti maggiori informazioni: il calendario e i form per l’iscrizione sono reperibili a questo link.

Napoli 02/07/2013

I prossimi eventi in agenda per startup, imprese ed innovatori campani

Ecco alcune date importanti da segnare in agenda, dedicate a startuppers e innovatori campani:

3 luglio 2013 – HUB Startup & Maker Day
Lo spazio HUBspa di Giugliano (NA) ospita dalle 10 alle 19 una giornata ricca di appuntamenti interessanti.

– ore 10: Il Barcamper del team dpixel effettua le selezioni per WCAP, il programma di accelerazione di Working Capital. Per partecipare occorre registrarsi compilando qui l’apposito repository

– ore 11: Seminario su Arduino e la Digital Fabrication con Filippo Sessa e Antonio Grillo di FabLabNapoli

– ore 16: Workshop sul tema “Startup e Innovazione in Campania: stato dell’arte”, con interventi di Gianluca Dettori e Antonello Bartiromo (dpixel), Antonio Romano (Telecom Italia), Edoardo Imperiale (Campania Innovazione), Pierluigi Vasquez (Italian Business Angel Network Campania) e Giovanni Caturano (Spinvector). Modera Antonio Savarese.
La partecipazione è gratuita, ma occorre registrarsi a questo link

– ore 17:30 Tavola Rotonda sul tema “Esperienze di Innovazione in Campania”, con interventi di Armando Di Nardo (HUBspa), Bruno Uccello (TBIZ), Giuseppe De Nicola (Premio Best Practice), Nicola Formichella (Italiani in mente). Modera Gianluca Dettori.

– ore 18: Pitching Session

9 luglio 2013 – La Campania e le reti di imprese: Strategie, Normativa, Casi di successo
Il PICO (Palazzo dell’Innovazione e della Conoscenza) di Napoli ospita, a partire dalle 9:30, un’iniziativa di TBIZ e Campania Innovazione destinata a supportare le aziende campane nell’accrescimento della propria competitività a livello internazionale.

Sono previste innanzitutto tre conferenze:
La strategia delle reti di imprese, a cura di Prancesco Izzo (Seconda Università di Napoli);
La programmazione regionale per le reti di imprese, a cura di Massimo Varrone (Campania Innovazione);
Il diritto delle reti di imprese, a cura di Gianluigi Oranges (Campania Innovazione).

La giornata prosegue con momenti dedicati alle opportunità per le reti di imprese, case studies e un forum sul tema delle politiche a supporto delle reti di imprese che vedrà la partecipazione,tra gli altri, del Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.

Per partecipare all’iniziativa è necessario registrarsi a questo link, entro l’8 luglio 2013 (i posti sono limitati).

Si ricorda inoltre che l’8 luglio è anche l’ultimo giorno utile per candidarsi alla partecipazione al Coaching Day “Access to Finance” organizzato da ENEA il 12 luglio 2013, trovate qui l’approfondimento pubblicato qualche giorno fa nel nostro blog.

Napoli, 28/06/2013

Una speranza sempre più concreta, l’Italia terra di startup

Il fenomeno delle startup in Italia sembra assumere dimensioni sempre maggiori e contorni sempre meglio definiti: in 6 mesi dall’emanazione del Decreto Sviluppo Bis, che ha formalizzato per la prima volta la definizione ed i requisiti della startup innovativa, sono oltre 800 le imprese iscritte nell’apposita Sezione Speciale del Registro delle Imprese.

Insomma, sembra proprio che l’Italia sia un Paese di aspiranti imprenditori: è quanto risulta dalla Ricerca commissionata da Italia Startup ad Human Highway, uno studio sulla propensione all’imprenditorialità degli italiani che dimostra come l’idea di fondare una startup non è più soltanto un sogno, ma un’opportunità sempre più concreta.

La Ricerca di Human Highway per Startup Italia (che potrete trovare qui) si pone l’obiettivo di stimare il numero di potenziali imprenditori in Italia, restringendo sempre di più il campo ai potenziali “veri” imprenditori passando attraverso una serie di domande che rappresentano altrettanti check point.

La domanda iniziale, per scremare i soggetti potenzialmente interessati ad investire del capitale in un’idea imprenditoriale, riguarda la destinazione di utilizzo di una fortuna inattesa: agli intervistati viene chiesto in che modo spenderebbero un’improvvisa eredità di 200.000 euro. Da questa domanda, il dato relativo al potenziale di imprenditoria si ottiene sommando due risposte:
– Il 16,5% (pari a circa 4,7M di persone) dichiara che li userebbe in un proprio progetto imprenditoriale;
– Il 2,3% (pari a circa 0,6M di persone) li investirebbe nell’impresa di amici/conoscenti.

Il primo check point è nella domanda successiva, che riguarda il Committment dell’aspirante imprenditore: sono da considerarsi “veri” aspiranti imprenditori soltanto coloro che userebbero almeno la metà della cifra in questione (in questo caso almeno 100.000 euro) per finanziare il proprio progetto di business.
Introducendo il Committment, il numero di potenziali imprenditori italiani inizia a diminuire: da 5,3 milioni di individui, passiamo infatti a 3,5 milioni di aspiranti imprenditori, che corrispondono al 12,2%.

Con il secondo check point si valuta la Maturità dell’idea, ossia lo stato di sviluppo del progetto: si ha solo un’idea vaga, è appena abbozzata, o siamo di fronte ad un progetto preciso e dettagliato? O addirittura è un progetto già partito?
Eliminando coloro che hanno soltanto un’idea vaga del proprio business, il numero di potenziali imprenditori in Italia diminuisce e arriva a 380.000 persone, corrispondenti all’1,3%.

Il terzo e ultimo check point riguarda la presentazione dell’idea: vengono considerati potenziali imprenditori soltanto coloro che sono in grado di offrire una descrizione sintetica della propria business idea.
Con quest’ultimo passaggio, il numero scende a 300.000 aspiranti imprenditori in Italia, circa l’1,1% della popolazione.

Agli aspiranti imprenditori è stato poi chiesto quali sono i motivi per i quali non mettono in pratica la propria business idea: i tre motivi principali sono risultati la mancanza di capitali (78,9%), non aver trovato le persone giuste (20,6%), paura che l’attuale momento storico sia troppo rischioso (11,1%). Da notare che agli intervistati è stata data la possibilità di indicare fino a due risposte.

Se ne deduce la necessità di venire incontro a coloro che lamentano la scarsa disponibilità di capitali di rischio: proprio da Italia Startup, e nello specifico dalle parole di Federico Barilli (segretario generale dell’associazione) a Il Sole 24 Ore, vengono tre suggerimenti fondamentali per le autorità nazionali che si occupano di legiferare in materia di startup ed incentivi.

  1. Approvare quanto prima il Regolamento per lo sgravio fiscale di chi investe in imprese innovative (a riguardo ricordiamo questo post nel nostro blog);
  2. Approvare, con alcune revisioni, il Regolamento CONSOB sul crowdfunding (qui il più recente dei nostri approfondimenti in materia di Crowdfunding);
  3. Mettere a punto un provvedimento riguardante il cosiddetto “Fondo dei fondi“: si tratta di uno strumento già diffuso e collaudato in altri Paesi, ancora non previsto dal nostro Ordinamento, che consiste in un fondo di garanzia pubblico a parziale copertura dei rischi per chi investe in startup.

Come sempre, l’auspicio è che i meccanismi già messi in moto in Italia in direzione di un ecosistema per le startup possano procedere il più velocemente possibile.

Napoli, 27/06/2013

.ITCUP: le startup incontrano gli investitori a Pisa

.IT CUP è la business competition per startup e idee innovative nel settore ICT promossa da Registro.it, il Cnr di Pisa e il Polo Tecnologico di Navacchio allo scopo di favorire l’incontro tra nuove idee imprenditoriali e potenziali investitori.

Giunta alla sua seconda edizione, l’iniziativa è aperta a startup in fase di ricerca SEED (con un business plan già esistente, completo o solo abbozzato) e a idee innovative di business in fase di ricerca PRE SEED (per le quali non sia ancora stato elaborato un business plan).

La selezione verrà effettuata tra i progetti che presenteranno la propria candidatura on line entro il 7 settembre 2013: per partecipare, sono previsti due form di iscrizione (uno per le startup in fase SEED, l’altro per le idee in fase PRE SEED) scaricabili da questo link.

I progetti verranno valutati prima di tutto secondo i criteri di originalità ed innovatività, tenendo conto poi di aspetti inerenti il mercato, il team, la chiarezza e completezza nell’esposizione dell’idea, il potenziale interesse degli investitori.

Entro il 16 settembre 2013 saranno selezionati 8 progetti SEED e altri 8 PRE SEED, che avranno diritto ad un percorso gratuito e personalizzato di training e coaching: tale percorso ha l’obiettivo di migliorare, perfezionare e formalizzare le idee dei partecipanti per prepararli al meglio a presentarsi agli investitori durante l’arena meeting: si tratta dell’.ItCup Day un evento che avrà luogo durante l’Internet Festival 2013 previsto a Pisa dal 10 al 13 ottobre.

L’.ItCup Day si svolgerà in due parti: la prima parte, “a porte chiuse”, sarà dedicata ad una sessione di pitching per le startup selezionate nella categoria SEED, che avranno a disposizione 10 minuti per presentare la propria idea agli investitori. Si continua con un momento dedicato al videopitch (di tre minuti) per i progetti PRE SEED. Al termine ci sarà uno spazio dedicato al networking e alla discussione dei progetti presentati agli investitori.

La seconda parte dell’.ItCup Day è un evento aperto al pubblico, durante la quale sarà data la possibilità a chi lo vorrà di presentare i pitch. La giornata si conclude con il ripescaggio di altre 8 idee della categoria PRE SEED, che avevano presentato domanda di partecipazione ma non erano state ammesse alla sessione di pitching di fronte agli investitori.

L’evento .ItCup Day si chiude con l’annuncio del progetto vincitore, che avrà diritto ad un percorso di incubazione della durata di 12 mesi presso il Polo Tecnologico di Navacchio.

Per informazioni è possibile scrivere a segreteria@itcupregistro.it

Napoli, 26 giugno 2013

Access to Finance per PMI innovative, il 12 luglio al Centro ENEA di Portici

Il 12 luglio 2013 il Centro Ricerche ENEA organizza nella sede di Portici il Coaching Day “Access to Finance”, dedicato al tema dell’Accesso al Credito per l’innovazione rivolto alle PMI.

Si tratta di un evento organizzato nell’ambito del progetto Enterprise Europe Network, la rete di servizi gratuita istituita dalla Commissione Europea a sostegno della competitività e dell’innovazione delle PMI che opera fin dal 2008 in 54 Paesi dell’Europa e del Mondo.

Il Coaching Day “Access to Finance” offre alle imprese partecipanti una giornata di approfondimento sugli strumenti finanziari per l’innovazione, dedicati alle PMI dall’ordinamento nazionale e da quello europeo. Tra le PMI che avranno la possibilità di essere presenti all’evento, verranno inoltre selezionate alcune imprese che potranno beneficiare in maniera totalmente gratuita del Servizio Specialistico Avanzato “Audit for Finance”, grazie al quale sarà analizzato il fabbisogno finanziario della società allo scopo di individuare le soluzioni di finanziamento più idonee.

Gli argomenti affrontati sono suddivisi in sette moduli, e spazieranno dalla definizione ed analisi previsionale dei fabbisogni finanziari fino all’analisi degli strumenti finanziari ordinari e straordinari, passando per tematiche di grande interesse come il sistema delle garanzie pubbliche (il Programma dell’evento è disponibile qui).

Per candidarsi alla partecipazione al Coaching Day “Access to Finance” occorre compilare il modulo on line disponibile a questo link, entro l’8 luglio 2013.

Napoli, 26 giugno 2013

 

Programma 101: un nuovo operatore di Venture Capital per le startup digitali italiane

Il Fondo Italiano di Investimento è una SGR nata da un progetto condiviso tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ABI – Associazione Bancaria Italiana, Confindustria, Cassa Depositi e Presititi S.p.A., Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banca Monte dei Paschi di Siena: lo scopo dei promotori è creare uno strumento per il sostegno finanziario a favore delle piccole e medie imprese italiane, sia in fase di startup che in fase di crescita.

E’ degli ultimi giorni la notizia di una nuova collaborazione tra il Fondo e il Gruppo Azimut, per il lancio del Programma 101: si tratta di un progetto che lancia nel panorama italiano un nuovo operatore del venture capital, specializzato in investimenti nel settore digitale.

Il team del Programma 101 sarà guidato da Andrea Di Camillo, co-fondatore di Banzai e Vitaminic, uno dei maggiori esperti italiani in materia di imprenditoria ed investimenti.

Un segnale importante viene anche dal coinvolgimento di un grande gruppo come Azimut: tra i valori di base della società, infatti, ci sono l’innovazione, la dinamicità, l’indipendenza. Il Gruppo Azimut ha già investito nel Programma 101 una cifra pari a 15 milioni di euro.

Lo scopo finale dei promotori dell’iniziativa, dichiarato nel Comunicato Stampa diffuso pochi giorni fa, è contribuire attivamente alla creazione di un ecosistema favorevole allo sviluppo delle startup innovative italiane.

Il Programma 101 parte con una dotazione iniziale di 35 milioni di euro, ma ha una dimensione-obiettivo di 50 milioni di euro, che verranno utilizzati per interventi in capitale di rischio compresi tra 500.000 e 1,5 milioni di euro.

La novità più interessante del Programma 101 è il ruolo fondamentale previsto per gli incubatori e acceleratori di impresa. I gestori stanno lavorando alla costruzione di una vera e propria rete di incubatori partecipanti al Programma (attualmente hanno aderito già 4 incubatori, tra cui H-Farm), che avranno un ruolo fondamentale di collegamento tra startup e investitori: saranno gli incubatori a scegliere le startup più promettenti tra quelle ospitate nei loro spazi, che saranno poi presentate al team del Programma 101.

Il Comitato d’investimento, composto dai gestori del Fondo ma anche da rappresentanti degli incubatori, sceglierà i progetti innovativi in cui investire il proprio capitale.

Come dichiarato dai promotori dell’iniziativa, il Programma 101 è solo il primo tassello di un progetto di investimento nelle startup dell’ecosistema italiano: sono attualmente in preparazione due programmi analoghi destinati rispettivamente a startup del settore biotech e del settore della meccatronica.

Napoli, 25/06/2013

190 milioni per le imprese e startup del Mezzogiorno: il MISE pubblica la Circolare attuativa

E’ stata pubblicata la Circolare attuativa del Decreto 6 marzo 2013 del MISE, che ha istituito un Fondo di 190 milioni di euro destinato alla nascita di nuove imprese nel Mezzogiorno (con sede operativa e/o legale in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) che abbiamo presentato qualche tempo fa in questo post nel nostro blog.

La Circolare ha sostanzialmente confermato e dettagliato la normativa prevista dal Decreto, che prevede due tipologie di agevolazioni:

  • Aiuti a favore delle piccole imprese di nuova costituzione (Titolo II del Decreto MISE 06/03/2013);
  • Azioni di sostegno ai programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o ad alto contenuto tecnologico (Titolo III del Decreto MISE 06/03/2013).

Lo Sportello Telematico per la presentazione delle domande sarà aperto a partire dalle ore 12:00 del 04 Settembre 2013. Come già accennato, la procedura prevista è a sportello, in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, e in particolare la Circolare specifica che non verranno prese in considerazione domande inviate precedentemente alla data indicata.

Confermati dalla Circolare i soggetti beneficiari delle agevolazioni già previsti dal Decreto: possono presentare domanda le piccole imprese, incluse le startup innovative (ai sensi dell’art. 25, comma 2, DL 179/2012) e le persone fisiche che intendano costituire una nuova impresa (in tal caso, dovranno costituire la società entro 30 giorni successivi dall’eventuale concessione dell’agevolazione).

Da notare che, tra i requisiti necessari per accedere alle agevolazioni, la Circolare specifica la condizione secondo cui le imprese/startup debbano essere costituite da non oltre 6 mesi dalla data di presentazione della domanda.

Inoltre, le società possono presentare domanda soltanto se composte da una maggioranza assoluta di persone fisiche (per le cooperative, i soci devono essere esclusivamente persone fisiche). A tale proposito, per le startup innovative è interessante evidenziare che alla determinazione del predetto requisito non concorrono le partecipazioni di minoranza (inferiori al 50%) da parte di Università, Centri di Ricerca pubblici e privati e investitori istituzionali. Con questi ultimi si intendono i soggetti la cui attività di investimento in strumenti finanziari è subordinata a previa autorizzazione o comunque sottoposta ad apposita regolamentazione: rientrano tra essi, quindi, banche, SGR, fondi di sviluppo e tutti i soggetti per cui sussiste l’obbligo di iscrizione all’albo unico degli intermediari finanziari (ai sensi dell’art. 106 del Testo Unico Bancario).

Tra le previsioni specifiche per le startup, la Circolare conferma l’istituzione di un apposito Comitato Tecnico che assisterà Invitalia (il soggetto gestore) nella valutazione delle domande provenienti da startup innovative.

Allo stesso modo, è confermata la possibilità di innalzamento dell’importo massimo degli aiuti concessi dal Titolo II del Decreto alle startup innovative in due casi:

– spese di Ricerca e Sviluppo per una percentuale pari o superiore al 30% del maggiore valore tra costo e valore della produzione;
– spese per la retribuzione “di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero“, qualora tale forza lavoro sia in percentuale pari o superiore al 40% della forza lavoro complessiva.

A questo proposito, la Circolare stabilisce che le startup innovative indichino, nell’apposita sezione del piano di impresa della domanda di agevolazione, le spese in Ricerca e Sviluppo e quelle per l’impiego di dipendenti e collaboratori.

Confermata anche la revoca del maggiore importo in questione, qualora l’impresa perda i requisiti di startup innovativa.

Per maggiori informazioni, si rimanda alla pagina dedicata all’argomento nel sito web del MISE.

Napoli, 21/06/2013

Startup, marketing, ICT e innovazione: i temi dei prossimi eventi a Napoli

Segnaliamo alcuni eventi interessanti dedicati a impresa, startup, innovazione ed occupazione che si terranno a Napoli nei prossimi giorni.

Lunedì 24 Giugno

Città della Scienza ospita, a partire dalle 9:30 in Sala Saffo, un seminario sul web marketing a cura di Alessandro Mazzù (Quadra.net).
Il seminario rientra tra le attività formative dedicate alla community dello Smart Lab Incubator,  è a ingresso gratuito e non è necessaria alcuna registrazione/prenotazione.
Per maggiori informazioni, la pagina facebook dello Smart Lab Incubator è disponibile qui.

Martedi 25 Giugno

La Sala Conferenze della Regione Campania (Centro Direzionale di Napoli, auditorium Isola C3) ospita il Seminario internazionale dedicato al progetto europeo Youth4Job sul tema “L’apprendimento derivante dalla mobilità internazionale come fattore chiave che espande gli orizzonti nell’istruzione, formazione ed impiego“.
Tra gli scopi del programma Youth4Job, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica dei Paesi membri dell’UE alla relazione virtuosa tra mobilità sul territorio comunitario e occupazione giovanile.
Di particolare interesse per le startup, l’intervento di Tina Iglicar dell’AIEC (AIEC–Agency for Innovation and European Cooperation) sul tema ICT – Information & Communication Technologies.
Per maggiori informazioni e per iscriversi all’evento: http://www.giovani.regione.campania.it/index.cfm?id=3278

Martedi è anche il giorno in cui Mind The Bridge arriva a Napoli con il suo MTB Job Creator Tour per il progetto Unite the Two Bays: From Vesuvio to Silicon Valley and Back.
L’evento, durante il quale saranno proclamati i vincitori della Business Idea Competition che partiranno per le tre settimane di Business School a San Francisco, sarà ospitato al PICO a partire dalle 8:30.
L’appuntamento più atteso della giornata è la Startup Gym Session, durante la quale le startup selezionate potranno presentare il proprio pitch a un panel di investitori internazionali (tra cui Atlante Ventures, Vertis SGR e Mind The Seed Fund).
E’ previsto inoltre l’intervento di Riccardo Luna che presenta le storie di successo del suo ultimo libro “Cambiamo Tutto!“.
Per informazioni: http://unitethetwobays.com/it/

Napoli, 21/06/2013

Startup creative a Copenaghen con la Creative Business Cup

Anche quest’anno si apre la call for ideas di Creative Business Cup, la competizione internazionale dedicata agli imprenditori operanti nel campo dell’industria creativa nell’ambito della GEW-Global Entrepreneurship Week, l’evento mondiale dedicato a startupper e giovani imprenditori dell’innovazione che quest’anno sarà ospitato a Copenhagen (18/24 novembre 2013).

E’ previsto un host per ciascun Paese partecipante, che coordinerà l’edizione nazionale della Creative Business Cup (per l’Italia se ne occupa META Group): ciascun Paese partecipante sceglierà i migliori imprenditori dell’industria creativa, che parteciperanno alla finale dell’evento internazionale di Copenaghen.

I vincitori della competizione internazionale saranno premiati in Danimarca con cash e/o servizi per 50.000 dollari, mentre per i vincitori delle competizioni a livello nazionale saranno stabiliti premi dai singoli host.

Per partecipare alla Creative Business Cup è indispensabile avere una business idea ed esperienza nel campo delle industrie creative: è possibile iscriversi come singolo o come membro di un team. Inoltre, il requisito fondamentale è che il singolo partecipante o il team siano legalmente proprietari o autorizzati allo sfruttamento della business idea con la quale ci si iscrive alla competizione.

Le business idea dovranno riguardare i seguenti settori dell’industria creativa:

  • Design
  • Architettura
  • Produzione di contenuti (es. gaming)
  • Advertising Libri e stampa
  • Musica Film & Video
  • Artigianato Radio & TV
  • Parchi di intrattenimento
  • Scenografie Gastronomia

Le business idea partecipanti a Creative Business Cup devono rispondere a tre caratteristiche fondamentali: originalità, creatività e potenzialità di mercato. Sono questi i criteri di valutazione che la commissione di esperti terrà in considerazione nella scelta dei vincitori.

In ogni Paese verrà infatti selezionata una Giuria di Esperti in materia di finanza e mercato provenienti dall’industria creativa, selezionati tra i partner aderenti all’iniziativa: META Group in Italia ha già stretto accordi, tra gli altri, con Campania Innovazione, Trentino Sviluppo, Confindustria Catania.

Le domande di partecipazione dovranno essere redatte (in italiano o in inglese) sulla base del Template for Business Concept (scaricabile da qui) entro le ore 18:00 del 15 luglio 2013 all’indirizzo e-mail metagroup@legalmail.it

Per maggiori informazioni: http://www.gewitaly.com/SitePages/default.aspx

Napoli, 19 giugno 2013

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