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Tag: feedback

STARTUP WISE GUYS E CSI PER LE STARTUP: APPUNTAMENTO ON-LINE IL 7 settembre 2020

Il programma di Startup online volto ad aiutare a ri-energizzare l’ecosistema innovativo e Startup italiano.

Il 7 settembre 2020 alle ore 18:00 il nostro CSI – Incubatore Napoli Est supporta la tappa napoletana del programma online Startup Wise Guys Pitch Battle, alla ricerca delle migliori Startup SaaS B2B.

Nel particolare, le Startup B2B SaaS dall’Italia o le Startup desiderose di espandersi in Italia sono invitate a prendere parte a una battaglia Pitch per mostrare il loro prodotto di fronte al team e ai mentori di Startup Wise Guys e ricevere feedback 1-on-1 da esperti.

Programma:

ore 18:00 Benvenuto di SWG e partner – SWG;
ore 18:10 Presentazione di idee;
ore 18:40 Speed ​​mentoring di 20 minuti per ciascun team;
ore 20:20 Saluti finali.

Per partecipare alla Startup Wise Guys Pitch Battle è pssibile registrarsi al form online presente al seguente link: https://swgform.typeform.com/to/Pt90Br

“Digital HR Innovare per crescere”: la call for startup nel campo delle risorse umane

La Call per creare un progetto di open innovation nel campo delle risorse umane rivolgendosi ai talenti e agli innovatori di tutta Italia.

Eni, in collaborazione con Cariplo Factoryhub di innovazione che accompagna la crescita di talenti, innovatori e Startup italiane a elevato potenziale -, lancia la Call for StartupDigital HR: Innovare per crescere“, con l’obiettivo di per selezionare idee innovative su tre aree di interesse per Eni, che riguardano il processo di engagement e feedback, le soluzioni digitali per la gestione delle relazioni e il settore della formazione continua.

Nel particolare, Eni ha deciso di essere tra le prime aziende a lanciare un progetto di Open Innovation nel campo delle risorse umane.

Le tre aree di interesse del progetto:

  1. Engage yourself, give and receive feedback: con riferimento a soluzioni digitali per innovare il processo di engagement e feedback in un’ottica di continuous process. Tali soluzioni supporteranno valutazioni e decisioni in ambito HR grazie alla misurazione e all’analisi della qualità delle relazioni interne, del network organizzativo e della vita professionale, e alla raccolta e analisi dei feedback su comportamenti e performance;
  2. Let the others know more about you: con riferimento a soluzioni digitali volte al miglioramento delle relazioni tra persona e azienda e persona/persona attraverso la raccolta e una più efficace analisi e rappresentazione di informazioni relative a esperienze e competenze professionali e non, motivazioni e ambiti di interesse formativo e lavorativo. Lo scopo è quello di migliorare la relazione con altri colleghi e con l’azienda, anche per la promozione di percorsi di sviluppo professionale e personale;
  3. Learning and Training: proposte di soluzioni digitali nel settore della formazione continua, volte ad ottimizzare e innovare i tradizionali processi di learning e training aziendali.

Dopo la fase preliminare di screening, le Startup saranno coinvolte in un Selection Day che si svolgerà a Milano, in Cariplo Factory, il giorno 3 marzo 2020, dove nel corso di questo evento Eni valuterà le soluzioni più adatte alle proprie esigenze e si riserverà la possibilità di attivare un percorso di collaborazione congiunta.

Per partecipare alla Call for StartupDigital HR: Innovare per crescere“, la deadline è fissata entro il 21 dicembre 2019, è possibile attraverso la compilazione del form al seguente link: https://www.f6s.com/enicallforstartuphrdigital/apply

 

 

startup team

12 cose che renderanno il tuo team più felice e più produttivo

Come si deve comportare il founder di una startup per costruire il miglior team possibile? Ecco 12 consigli per rendere il tuo team più felice e produttivo.

Quando si costituisce il team di una startup bisogna focalizzarsi su due decisioni fondamentali: chi scegliere e come promuovere un ambiente di lavoro che faccia venir voglia alle persone di restare.

La scelta dei componenti del team è sicuramente una decisione critica, difficile da prendere e che va attentamente ponderata. Ma, se possibile, la seconda parte è anche più difficile: convincere chi hai scelto a rimanere in azienda.

In un certo senso, la gestione del team di una startup somiglia un po’ all’essere genitori: devi dare alle persone ali robuste per permettergli di volare da sole… e poi insegnare ad altri come volare. Come ha detto Tom Peters:

“I leader non creano seguaci, creano altri leader”

Ecco 12 cose che puoi fare per costruire il miglior team possibile per la tua startup e creare un ambiente di lavoro che convinca le persone a restare.

1) Fidati delle persone che lavorano con te: soltanto se gli dai fiducia, risponderanno a loro volta con la fiducia in te e nella tua idea. Ci vorrà del tempo, ma dare fiducia è come un atto di fede che, il più delle volte, paga.

2) Stabilisci delle aspettative chiare e ben definite, in modo che tutti sappiano a cosa vanno incontro. Definire le aspettative significa stabilire obiettivi misurabili e metriche ben precise, per evitare inutili perdite di tempo.

3) Fornisci dei feedback ogni volta che puoi, festeggiando i risultati raggiunti o parlando immediatamente con il diretto interessato se c’è qualcosa che non va.

4) Agisci come un vero e proprio coach per il tuo team, incoraggiando e responsabilizzando le persone per invogliarli a raggiungere gli obiettivi. Questo tipo di attitudine alla leadership ripaga sempre, creando un team di persone appassionate e pronte a superare gli obiettivi prefissati.

5) Condividi la tua vision e la tua esperienza, compresi i tentativi finiti male e gli errori compiuti: raccontare le proprie storie di vita vissuta, soprattutto quelle di fallimento, è la chiave del successo perchè lo storytelling basato su esperienze dirette imprime le lezioni nella mente di chi ascolta.

6) Investi nelle persone prima possibile, quando ci sono ancora margini di crescita e miglioramento: un team composto da persone ben formate individualmente e a livello organizzativo raggiunge grandi risultati.

7) Proteggi il tuo team, rimboccandoti le maniche per primo quando i tempi si fanno difficili e il lavoro è più duro: un vero leader sa che deve essere il primo a rimuovere gli ostacoli quando si pone un problema.

8) Definisci chiaramente i percorsi per l’avanzamento di carriera, formando e facendo crescere le persone senza paura che possano trovare di meglio fuori dalla tua startup.

9) Quando qualcuno è pronto per assumersi maggiori responsabilità, togliti di mezzo e spiana la strada per lui: impara a delegare a chi ha raggiunto le competenze per nuove posizioni in azienda.

10) Considera il fallimento come un’opportunità di crescita, facendo capire alla tua squadra che le persone imparano solo facendo e che facendo può capitare anche di sbagliare: ciò che conta è imparare qualcosa di nuovo ogni volta.

11) Spingi le persone a uscire dalla propria comfort zone, a fare qualcosa di nuovo: la scarica di adrenalina che accompagna le nuove esperienze è la spinta migliore per massimizzare le prestazioni.

12) Mostrati sempre disponibile: il tuo team deve sapere che può rivolgersi a te quando ha bisogno di qualcosa, senza paura di essere incolpati per i problemi e aspettandosi in ogni caso un feedback costruttivo da parte tua.

FONTE: https://medium.com/swlh/do-these-12-things-and-youll-team-will-thrive-fb385f77b0a5

Startup Tips: 5 consigli fondamentali per prevenire ed evitare il fallimento

Come prevenire la possibilità di fallimento di una startup? Ecco 5 consigli fondamentali da mettere in pratica quando scegli di avviare un’impresa

Essere uno startupper è un lavoro impegnativo e spesso snervante, ma anche eccitante e gratificante: portare la tua startup dall’idea iniziale su carta a un’azienda reale, prospera e in crescita non può che essere un percorso affascinante da affrontare!

Dall’altro lato, però, è anche vero che essere il founder di una startup è un po’ come un viaggio sulle montagne russe: quando lanci il tuo prodotto sul mercato i problemi di natura legale, finanziaria, di marketing, relativi al personale o all’assistenza clienti sembrano non finire mai.

Gestire una startup può essere un vero e proprio campo minato e la dimostrazione delle difficoltà di una nuova impresa sembrano essere rispecchiate fedelmente dai numeri: secondo le statistiche, circa la metà delle startup falliscono entro i primi cinque anni di attività.

Ma esiste un modo per provare ad arrivare al successo con una startup ed evitarne il fallimento? Vi proponiamo 5 consigli fondamentali per prevenire ed evitare il fallimento della vostra startup.

1) La tua proposta deve essere unica

Il consiglio principale che i founder di una startup dovrebbero tenere sempre in mente riguarda l’unicità assoluta dei prodotti o servizi proposti sul mercato: identifica con precisione il problema da risolvere e costruisci una soluzione unica nel suo genere, che abbia un target di riferimento ben preciso.
E non dimenticare: il successo della tua startup dipende anche dal modo in cui saprai comunicare ai potenziali clienti l’unicità della tua offerta.

2) Migliora le capacità di leadership

Concentrarsi sulla crescita personale e sul miglioramento delle proprie skills in tema di leadership è fondamentale per uno startupper: se sei intenzionato a lavorare per il successo della tua startup devi rimboccarti le maniche e essere appassionato di ciò che fai, ma soprattutto devi avere la capacità di guidare in maniera sicura il tuo team attraverso tutte le tempeste che incontrete nel vostro viaggio.
Ricorda che essere un leader è una capacità che comprende tante sfaccettature: devi saper motivare, comunicare, delegare e canalizzare le energie del team nel percorso migliore verso il successo.

3) Guarda sempre al cliente

Quando il tuo prodotto/servizio è pronto per il mercato, dovrai lavorare per ottenere la fiducia dei tuoi clienti: aiutali a scegliere proprio te, concentrandoti su un particolare problema o bisogno da risolvere in maniera diversa e unica, quindi identifica il tuo target di riferimento e assicurati di dare ai clienti tutta l’assistenza necessaria.
Ascolta sempre con attenzione i feedback della clientela, positivi o negativi che siano, e impara a farne tesoro per migliorare l’offerta della tua startup.

4) Ingaggia il team giusto

Il talento è fondamentale per una startup, ma anche l’intelligenza e il buon lavoro di squadra sono ingredienti necessari a raggiungere il successo: assicurati di comporre il tuo team con i migliori compagni di squadra possibili, che siano davvero bravi nel loro ruolo.

5) Sii bravo con i numeri

Tutti gli aspiranti imprenditori devono saper testare la redditività dei loro prodotti e servizi prima di lanciarli sul mercato: un prodotto fantastico può fallire miseramente se il lancio non è supportato da adeguati sforzi di marketing e se dietro non si sono calcoli, numeri e stime il più accurati possibile.

In conclusione, l’avvio di una startup non è sicuramente una faccenda semplice e il fallimento è un rischio concreto che devi correre, cercando di essere il più possibile preparato ad affontare gli ostacoli con calma, saggezza e procedendo un passo alla volta.

FONTE: https://www.completeconnection.ca/prevent-startup-failure/

Ascoltare il cliente è la base per l’innovazione: l’approccio Lean Startup

L’ascolto del cliente come punto di partenza per implementare l’innovazione: parliamo di una delle basi fondamentali dell’approccio Lean Startup, la metodologia per startup ideata da Eric Ries

L’approccio Lean Startup rappresenta una delle colonne portanti del percorso di formazione teorico/pratica per lo startup creation a cui hanno avuto accesso le 20 idee di impresa selezionate per i Learning Days di #VulcanicaMente4R. Il percorso dei Learning Days si avvale, infatti, di un esclusivo approccio metodologico chiamato approccio scientifico – sperimentale che raccoglie contributi derivanti da svariate correnti sull’imprenditorialità innovativa e le startup.

Quello che vogliamo approfondire oggi in questo post è uno dei temi caratterizzanti dell’approccio Lean Startup, rappresentato dalla centralità del cliente e, in particolare, dall’importanza di ascoltare il cliente e i suoi feedback per costruire e migliorare il prodotto e/o il servizio offerto dalla propria startup.

Questa tematica è affrontata in un interessante post pubblicato di recente dal blog di leanstartup.co, intitolato “Innovate Better By Listening To Your Customers”. Il post descrive la conversazione avvenuta tra Elliot Susel (Lean Startup Co.) e Sonali Shetty (Kova Digital), incentrata proprio sul modo più efficace che le aziende dovrebbero implementare nel comunicare con i clienti.

La rivoluzione nella comunicazione azienda/cliente è iniziata circa dieci anni fa, quando Apple aveva aperto l’app store, i social media erano in enorme crescita e Facebook aveva aperto la propria API a sviluppatori di app di terze parti. Improvvisamente, le aziende avevano la possibilità di comunicare con i propri clienti e, più in generale, con il proprio target di potenziali clienti in una maniera diretta come mai era accaduto prima.

Shetty racconta come ha vissuto quel periodo: l’obiettivo della sua azienda era quello di far capire a startup e imprese cosa poteva significare per loro questo cambiamento, quanto fosse rivoluzionario e quanto fosse importante per la loro crescita prepararsi ad utilizzare al meglio tutto questo. Nel frattempo, la crescita esponenziale del mondo digital stava ampliando sempre di più gli orizzonti: non c’erano soltanto le app, ma anche nuovi prodotti in campo mobile, web, IoT, algoritmi e machine learning. Questa crescita non faceva altro che ampliare le opportunità derivanti dalla comunicazione diretta tra azienda e cliente.

La metafora del fiume, utilizzata da Shetty per spiegare quanto accadeva in quel periodo di crescita e di cambiamento, aiuta a comprendere meglio la situazione: è come quando attraversi il fiume e senti le pietre sotto ai piedi. L’obiettivo resta attraversare il fiume, ma mentre prosegui il tuo percorso, sentire che le pietre danno stabilità al tuo cammino ti aiuta a capire quanto il percorso stia procedendo su un terreno sempre più solido e sensato.

Facendo perno proprio sulle nuove possibilità in termini di prodotto offerte dal panorama in continua evoluzione, Shetty con la sua Kova Digital si è concentrato sull’innovazione e sulla consulenza alle imprese che desideravano implementarla. Il punto di forza del progetto stava nel fatto che tutte le aziende, prima o poi, hanno bisogno di innovarsi.

L’innovazione però, spiega Shetty, non è mai un lavoro facile: nella maggior parte dei casi, le aziende hanno serie difficoltà a implementare il cambiamento. Spesso vedono dei rischi troppo grandi, o hanno paura di fallire, o ancora non vogliono investire le risorse necessarie. Per questo motivo, Shetty consiglia di affidare ad una persona il compito di innovare, facendone un lavoro vero e proprio.

Questa persona deve impegnarsi nell’attività di ascolto del cliente: lo scopo è conoscerlo, capirlo, capire quale sia il suo percorso di acquisto e se ci sono (e dove) delle lacune o delle opportunità da studiare, eliminare o sfruttare.
Non bisogna mai cercare di copiare l’innovazione di altre aziende: l’innovazione giusta è diversa per ciascun progetto, perché è legata indissolubilmente all’ascolto delle esigenze, dei bisogni, dei feedback raccolti dai clienti effettivi e potenziali.

Lo scopo deve essere quello di individuare e fornire al cliente ciò che egli ritiene essere un valore aggiunto. Per questo motivo, imparare a comunicare efficacemente con il cliente è un’attività che bisognerebbe imparare a fare prima possibile. Ed è altrettanto fondamentale imparare ad implementare rapidamente i miglioramenti a prodotti e servizi, testarli e ripartire da capo ogni volta che sarà necessario, in quello che l’approccio Lean definisce il feedback loop.

Questo approccio, cuore pulsante del Lean Startup, è quello che ogni startup deve imparare a mettere in pratica fin dall’inizio della sua attività di business, per permettere all’idea di crescere e di arrivare sul mercato con migliori opportunità di successo. Occorre fare attenzione, però, perché (come spiega Shetty per esperienza) spesso le startup tendono a voler saltare immediatamente alla costruzione di un prodotto, che vivono come qualcosa di più semplice e immediato, senza trascorrere abbastanza tempo nell’attività di comunicazione e conoscenza del cliente.

La lezione più importante per una startup, quindi, è quella di imparare prima possibile ad ascoltare il cliente e i suoi bisogni, in maniera tale da apportare al prodotto / servizio offerto i miglioramenti suggeriti e da testare quanto prima il nuovo prodotto / servizio ottenuto. E, naturalmente, non dimenticare mai l’insegnamento più importante: il concetto di fallimento va rimodulato, perché

un errore ben compreso e sfruttato non è altro che una forma di apprendimento

Vi ricordiamo che l’approccio Lean Startup è una delle basi teoriche del percorso di formazione e mentorship ad approccio scientifico – sperimentale dei Learning Days di #VulcanicaMente4R, riservato ai 20 migliori team che hanno partecipato alla call for ideas.

I 6 workshop dei Learning Days, della durata di due giorni ciascuno, saranno ospitati dal CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est. Il percorso ha preso il via lo scorso 30 ottobre, con la partecipazione dei 20 team selezionati nella prima fase del percorso di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded”.

Il programma e il calendario dei Learning Days sono disponibili qui: 

Vulcanicamente 4 learning days

vm4r

Scouting Day – 19/20 ottobre: ci saranno anche LUISS ENLABS e LVenture

 

Si arricchisce di nuove opportunità il Programma del secondo e ultimo Scouting Day di #VulcanicaMente4R, in programma il 19 e 20 ottobre.

Lo Scouting Day di “VulcanicaMente 4: dal talento all’impresa – Reloaded” è sempre più vicino: a partire dalle 9:30 e fino alle 19:00 del 19 e 20 ottobre, i partecipanti all’evento organizzato presso il CSI – Incubatore Napoli Est avranno la possibilità di perfezionare le proprie idee con i nostri mentor e di conoscere altri talenti innovativi con cui costituire team vulcanici per provare a trasformare la propria idea in una vera startup.

Lo Scouting Day prevede una serie di momenti dedicati alla formazione, alle attività di mentoring, al networking e all’approfondimento di tutte le opportunità e i premi previsti dalla call for ideas di #VulcanicaMente4R, in scadenza il prossimo 22 ottobre.

Tra le grandi opportunità riservate ai partecipanti, lo staff del CSI ha il piacere di poter confermare la presenza di Matteo Paradisi, direttamente dalla squadra di LVenture e LUISS ENLABS: nella grande realtà internazionale dell’innovazione con sede a Roma, Matteo ricopre il ruolo di Open Innovation Specialist / Business Analyst e sarà presente allo Scouting Day con un interessante speech dedicato al tema The Entrepreneurial Ecosystem e per ascoltare le idee di startup dei partecipanti e fornire il suo prezioso feedback a riguardo.

Partecipare allo Scouting Day è semplicissimo: basta compilare il form di iscrizione disponibile qui. L’evento è totalmente gratuito, previa registrazione obbligatoria (attenzione: i posti sono limitati!).

Per approfondire le opportunità della call for ideas di #VulcanicaMente4R: https://www.incubatorenapoliest.it/vulcanicamente-4-reloaded/

Startup e Pivot: ascolta il mercato e non aver paura di cambiare i tuoi programmi!

Nell’ultimo post pubblicato qui nel nostro blog, dal titolo “Startup Tips: 6 suggerimenti utili in materia di Customer Service”, abbiamo affrontato il tema del servizio clienti e dell’importanza fondamentale che il feedback dei clienti assume nel processo di sviluppo del prodotto.

Il Customer Service è quindi una funzione tanto delicata quanto critica per lo sviluppo della startup, perché rappresenta una fonte di informazioni indispensabili per la definizione dei pivot necessari alla crescita di un business nelle sue prime fasi di sviluppo.

Il portale Forbes ha pubblicato un’interessante testimonianza sull’argomento, raccontando l’esperienza di Sinan Ozdemir e Jamasen Rodriguez, co-founder di Kylie.ai, sistema che sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale (AI) allo scopo di automatizzare le comunicazioni delle grandi aziende in tema, appunto, di assistenza clienti.

Nell’intervista, Ozdemir racconta l’esperienza di startupper concentrandosi su quanto i vari pivot affrontati per migliorare il business siano stati la chiave del successo internazionale di Kylie.ai: il messaggio di base che il co-founder vuole trasmettere a startupper e aspiranti tali è di non aver paura di affrontare uno o più pivot, perché sono proprio questi ultimi a dare il via al percorso di una startup verso il successo.

Prima di trovare la perfetta combinazione in termini di Product-Market Fit, il team ha dovuto affrontare molti pivot, di natura differente: da un cambio di nome, a cambiamenti legati al marketing e al mercato di riferimento, Kylie.ai ha attraversato grandi cambiamenti prima di raggiungere la sua attuale conformazione.

Qualsiasi founder di startup ti dirà che l’azienda che sta portando avanti ora non è quella che gestiva un anno fa, o addirittura qualche mese fa.

Il punto di partenza per il team di una startup early stage è comprendere l’importanza fondamentale del chiedere ai propri clienti cosa vogliono realmente. Bisogna chiedere feedback ai clienti, continuamente, con costanza: per sapere cosa vogliono davvero le persone, non c’è altro modo che chiederlo direttamente a loro.

L’ascolto attento e costante del mercato, spiega Ozdemir, è l’unica strada percorribile per raccogliere le informazioni necessarie a rimettere in discussione la roadmap della propria startup, per programmare il pivot più adatto alla situazione contingente, per individuare i problemi e le soluzioni.

Ma quindi, come si diventa founder “customer-centric”? Ascoltando il cliente, è possibile comprendere in maniera intuitiva quali sono i problemi da risolvere? Oppure è necessario eseguire delle analisi quantitative più approfondite?

Ozdemir racconta la sua esperienza di startupper in un mercato essenzialmente B2B: il processo di vendita di Kylie.ai prevede la raccolta dei dati dei clienti, necessari ad eseguire delle analisi quantitative ad hoc. Secondo Ozdemir, infatti, la cosa migliore nel processo di raccolta dei feedback della clientela è cercare di andare più a fondo possibile, evitando di affidarsi semplicemente all’intuizione.

E come di arriva alla decisione di implementare un pivot? Naturalmente, la scelta di pivotare deve essere guidata dalla decisione di cosa è meglio per l’azienda. La domanda di base dell’intero processo deve essere: cosa è meglio per la startup? Subito dopo, bisogna assicurarsi di avere le risorse necessarie per affrontare il cambiamento: in altre parole, occorre domandarsi “ne vale davvero la pena?”.

Su questo punto entrano in gioco anche delle dinamiche relative alle caratteristiche personali dei componenti del team. Bisogna sempre circondarsi di compagni di viaggio appassionati a ciò che fanno, ricordando che l’azienda è più grande della somma delle sue singole parti, e che spesso una startup racchiude in sé delle risorse inaspettate quando si tratta di impegnarsi e lavorare sodo in fase di pivot.

Se ci si rende conto che val la pena perseguire gli sforzi necessari ad implementare un pivot nel proprio business, allora si va avanti: si torna dal cliente e gli si chiede cosa c’è che non va nel nostro attuale prodotto.

In conclusione, Ozdemir racchiude il suo messaggio in un consiglio a tutti i founder alle prese con la necessità di un pivot. Alla domanda “Lo faccio o non lo faccio?” la sua risposta è semplicemente: “Provaci! In fondo, qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere?”.

FONTE: https://www.forbes.com/sites/frederickdaso/2018/09/06/this-founder-says-to-not-be-afraid-to-pivot-your-startup/#3376ba042cefE tu, hai un’idea innovativa che vorresti trasformare in una startup di successo? 

Vuoi ascoltare altre testimonianze di startupper che hanno già creato un business innovativo?

Hai un progetto in testa e vorresti confrontarti con degli esperti per capire come svilupparlo?

Hai bisogno di completare il tuo team con altri talenti in possesso di competenze tecniche o imprenditoriali?

Partecipa al nostro Scouting Day, il 28 e 29 settembre, prenota subito il tuo posto compilando il modulo di iscrizione!

Startup Tips: 6 suggerimenti utili in materia di Customer Service

Quando si avvia una startup, non ci si può aspettare che il livello di efficienza del Customer Service sia uniforme in tutte le fasi di sviluppo del business: il servizio clienti cresce, proprio come tutti gli aspetti di una startup, ed è fondamentale che il livello sia adatto alla fase di crescita che l’azienda sta attraversando.

In un interessante post pubblicato dal blog di HubSpot (azienda di rilevanza internazionale che ha sviluppato un noto software per l’Inbound Marketing) con la firma di Michael Redbord (Vicepresidente di HubSpot), si approfondisce la tematica delle caratteristiche che il servizio clienti deve assumere all’inizio della vita di una startup, quello che l’autore definisce il “livello base” di Customer Service e che corrisponde alla fase di fondazione del business (da 0 a 5 dipendenti).

Al momento della fondazione, per una startup il servizio di assistenza clienti è molto in fondo alla lista delle priorità, ed è giusto che sia così: più che preoccuparsi dei clienti, i founders in questa fase devono concentrarsi sul raggiungimento dell’obiettivo principale: il product-market fit.

A questo livello, il contributo più grande che la startup può ricevere dai propri clienti risponde ad un solo nome: feedback. In questa fase di test, la startup che si approccia al cliente e risponde alle richieste di supporto deve concentrarsi costantemente sull’ottenere e l’applicare il feedback. La domanda da porsi è: in che modo il feedback che ho appena ricevuto può essere utile allo sviluppo del prodotto? Bisogna sempre avere ben presente, infatti, che nella fase di fondazione l’obiettivo principale del team di una startup è quello di ottenere un prodotto che si adatti perfettamente alle esigenze del mercato di riferimento.

Una volta chiarito questo quadro di riferimento, Redbord elenca 6 consigli utili in tema di Customer Service per startup nella fase di fondazione:

1) Configurare un flusso di lavoro semplice per gestire le richieste dei clienti. Non dimenticare mai che il business di una startup di successo è destinato a scalare: un processo complesso può essere gestibile all’inizio, ma è destinato a fallire quando il volume di affari crescerà. Pertanto, mantieni un flusso semplice e concentrati esclusivamente sull’obiettivo di imparare dai tuoi clienti e dai loro feedback.

2) Incontrarsi regolarmente per rivedere i problemi più comuni tra i clienti e apportare le correzioni necessarie alla roadmap di sviluppo del prodotto. Ascoltare i clienti fornisce una vera e propria miniera d’oro di spunti per comprendere con precisione cosa vogliono i clienti dal tuo prodotto. La startup che ascolta i propri clienti e il proprio mercato capisce con chiarezza come deve essere sviluppato il prodotto per incontrare il favore della clientela. Inoltre, ascoltare con attenzione i primi clienti significa ripagarli per averti dato fiducia fin dall’inizio, e questo può farli trasformare nei tuoi più affezionati testimonial.

3) Coinvolgere tutto il team per aiutare a risolvere i problemi dei clienti. Il coinvolgimento di tutto il team mentre il business scala consente di ottenere due risultati: la concentrazione sui bisogni del cliente e la creazione di un team specializzato.

4) Rimanere concentrati sull’utilizzo del Customer Service come strumento di apprendimento. L’attività di ascolto del feedback dei clienti per migliorare il prodotto è fondamentale e va svolta con attenzione e costanza.

5) Non ottimizzare il servizio… almeno, non ancora. L’obiettivo iniziale è quello di raggiungere il successo: sembra molto allettante spendere tempo e risorse per ottimizzare il servizio clienti e renderlo sempre più efficiente. Senza dubbio, questo tipo di lavoro sarà utile quando la startup sarà cresciuta abbastanza da apprezzare il risultato in termini di miglioramento dell’efficienza, ma fino ad allora ciò che conta davvero è che il tuo servizio clienti sia in grado di soddisfare appieno il cliente, differenziandoti dalla concorrenza. In una startup alle fasi iniziali, non importa risolvere un problema il 2% più velocemente rispetto al mese scorso: è importante concentrarsi sul cliente e su ciò che lo rende felice.

6) Non permettere ai tuoi ingegneri di lavorare a soluzioni alternative che non potranno essere mantenute in futuro. Al contrario, falli impegnare su soluzioni utili ai problemi reali che il prodotto presenta attualmente. Bisogna implementare soluzioni sostenibili, senza pensare soltanto alla rapidità di risoluzione dei problemi: l’impegno deve essere teso a trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità e velocità, ascoltando con attenzione la voce dei clienti. In questi termini, bisogna assicurarsi che esista un dialogo efficace tra Customer Service e team di sviluppo, per trovare il miglior modo di venire incontro alle esigenze dei clienti e del mercato.

In sintesi, il servizio clienti deve essere gestito da una startup come un lavoro di squadra indispensabile per il futuro successo del business: il feedback dei clienti va trattato come un’opportunità per migliorare il prodotto e, in quanto tale, come uno dei beni più preziosi per la tua azienda.

Fonte: https://blog.hubspot.com/service/customer-service-startups

E la tua startup, in quale fase si trova? Hai già iniziato a sviluppare la tua idea?
Se hai un’idea di impresa e vuoi trasformarla in una startup, non perdere l’occasione di confrontarti con mentor ed esperti e di incontrare altri talenti innovativi come te: partecipa allo Scouting Day di #VulcanicaMente4R!
L’appuntamento è per il 28 e 29 settembre: compila subito il modulo di iscrizione disponibile qui, lo staff del CSI – Incubatore Napoli Est ti aspetta!

Napoli, 10/09/2018

Perché le startup falliscono? L’importanza della strategia di distribuzione per la crescita del business

Jim Huffman è CEO e co-founder dell’agenzia di Growth Marketing “GrowthHit”, con sede a Seattle. Huffman ha recentemente firmato il libro “The Growth Marketer’s Playbook”, del quale il portale Geekwike ha pubblicato un interessante estratto, per rispondere alla domanda: “Qual’è la vera ragione per cui le startup falliscono?” .

Nel libro di Huffman si legge che la prima causa di fallimento per una startup è da ricercare non tanto nel prodotto, quanto nella strategia di distribuzione di quest’ultimo: secondo CB Insights, infatti, ben il 42% delle startup non riesce a sopravvivere perché non esiste alcun bisogno corrispondente al prodotto o servizio offerto sul mercato.

Huffman sostiene che, in questi casi, la startup ha sbagliato il prodotto o ha mirato ai consumatori sbagliati: non è vero, infatti, che un ottimo prodotto si vende da solo. Il prodotto vince se soddisfa il mercato giusto: ecco perché è fondamentale porre la stessa attenzione che si pone nella creazione del prodotto alla strategia di distribuzione dello stesso.

Ma quali possono essere gli errori nella strategia di distribuzione di una startup? Il problema potrebbe essere nel modo in cui si cerca di raggiungere i potenziali clienti. Il piano di distribuzione, in questi casi, è errato o pensato male in origine.
Ancora, la startup potrebbe cadere nell’errore di proporre il prodotto ai clienti sbagliati e, di conseguenza, ricevere feedback falsati o comunque non utili.
Potrebbe esserci, infine, anche un problema riguardante la strategia di acquisizione clienti o la comunicazione.

Huffman propone ai lettori una formula matematica per capire se la startup sta procedendo sulla strada giusta e avrà margini di crescita: la regola di base relativa alle grandezze di costo acquisizione clienti (CAC) e lifetime value del cliente (LTV), l’indicatore che misura i profitti prevedibili in base alla relazione con i clienti, a partire dal loro comportamento d’acquisto.
La relazione tra CAC e LTV deve essere in rapporto 3:1, con LTV pari a tre volte il CAC (ad esempio, spendi 30€ per ottenerne 90€).

Spesso gli startupper sono convinti che, concentrando al massimo tutte le risorse e gli sforzi per ottenere il miglior prodotto possibile, i clienti arriveranno automaticamante, quasi come per magia. Questo non è assolutamente vero!
Non esistono tattiche o trucchi per acquisire clienti: l’unica strada praticabile per ottenere una startup di successo è seguire un approccio ben preciso che consenta di allineare il prodotto ai potenziali clienti ideali.

Huffman sostiene che esiste una strategia ben precisa per assicurarsi di imboccare la strada giusta per la crescita e il successo di una startup: la cosiddetta strategia di crescita sostenibile. La domanda chiave da porsi è: stai investendo nel marketing la stessa cura e attenzione che investi per costruire il tuo prodotto?
La strategia di marketing utile e ricca di contenuti rappresenta, infatti, il modo migliore per assicurarsi che la strategia di distribuzione sia davvero efficace.

Una strategia di marketing di successo si basa sulla giusta combinazione di canali di marketing, sull’analisi dei dati e sulla strategia di crescita. Bisogna poi definire accuratamente una serie di regole per decidere come e quando apportare eventuali modifiche e aggiustamenti al modello di business, cosa che è possibile fare soltanto testando il prodotto sul mercato e imparando a conoscere alla perfezione il settore in cui si opera. Ancora, è importante eseguire una costante attività di controllo e di verifica, per assicurarsi di essere al passo con la programmazione dei propri obiettivi.

Ecco, quindi, che diventa fondamentale fare una ricerca preventiva per capire chi è il cliente target, dove si trova, come può essere raggiunto.
Una ricerca di questo tipo rappresenta il primo passo per trovare la strategia di distribuzione più efficace, in grado di mettere in contatto il tuo prodotto con le persone che ne hanno bisogno.

La giusta strategia di distribuzione può davvero salvare una startup!

Fonte: https://www.geekwire.com/2018/real-reason-startups-fail-right-distribution-strategy-can-save-company/

Vuoi avere l’opportunità di conoscere meglio le strategie e gli strumenti più utili per trasformare la tua idea di impresa in una startup? Scopri tutte le opportunità di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 Reloaded”: https://www.incubatorenapoliest.it/vulcanicamente-4-reloaded/

Napoli, 30/08/2018

Il CSI vi augura buone vacanze con la sfida FactorYmpresa Turismo: premi da 10K per startup e imprese nel Food&Wine

FactorYmpresa Turismo è i programma promosso dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e Invitalia che permette a startup e imprese nel settore turistico di crescere sul mercato nazionale ed internazionale, grazie alla concessione di contributi e servizi di tutoraggio.

Per il 2018, il tema della nuova sfida di Factoryimpresa è “Food&Wine Tourism”: la call per la presentazione dei progetti è aperta fino alle ore 12:00 del 10 settembre 2018.

La sfida prevista dalla call consiste in “Innovare, integrare e connettere imprese, professioni, servizi e mercati del turismo e dell’enogastronomia”: in particolare, i progetti dovranno declinare la tematica del “Food&Wine Tourism” su tre assi principali: Territorio, Esperienza e Marketing.

Possono partecipare alla call le persone fisiche (individualmente o in team) che si impegnano a costituire un’impresa in caso di ammissione alle agevolazioni, le imprese costituite entro il 1° gennaio 2014 e le startup innovative regolarmente iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese (ex DL n. 179/2012).

Per partecipare occorre caricare la documentazione richiesta dal Regolamento nella sezione dedicata del sito FactorYmpresa, entro la deadline fissata al 10 settembre 2018 (ore 12:00).

Saranno selezionate le migliori 20 idee di impresa, che beneficeranno dei servizi di accompagnamento e mentoring propedeutici all’accesso alla seconda fase del concorso: l’Accelerathon.

L’Accelerathon è un evento full immersion della durata di 24 ore in cui i 20 finalisti avranno la possibilità di presentare il proprio pitch e ricevere consigli e feedback per il loro miglioramento. Al termine della giornata, la Giuria selezionerà i 10 progetti vincitori che avranno diritto ad un premio in denaro pari a 10K.

Per tutte le informazioni, gli approfondimenti e la documentazione è possibile visitare il seguente link: http://www.factorympresa.invitalia.it/factory-turismo/sfide-2018/sfide

Con il post di oggi, lo staff del CSI vi saluta e vi augura buone vacanze! Ci rivediamo lunedì 20 agosto, con una grande novità 🙂
Stay Tuned!!!

Napoli, 06/08/2018

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