Loading...

Tag: venture capital

Startup Tips – Believers: il successo dipende dalle persone che credono nell’idea

Joseph Walla è CEO e co-founder della startup statunitense HelloSign, lanciata nel 2012 a San Francisco, che conta ad oggi oltre un milione di utenti: HelloSign consente di ottenere firme elettroniche legalmente valide, che eliminano i problemi di stampa, scansione, fax di documenti, offrendo un servizio utile anche e soprattutto alle aziende che ottengono un impatto sulle entrate e sulla customer experience.

Prima di lanciare HelloSign, Walla racconta di averla mostrata ad alcuni familiari: alcuni di loro erano colpiti favorevolmente, altri perdevano attenzione dopo un primo sguardo interessato, altri ancora non hanno mostrato alcun tipo di interesse ed entusiasmo. L’unico a credere, ad avere davvero fiducia nelle potenzialità di HelloSign era proprio Walla.

La fiducia è fondamentale per le grandi aziende: in un post pubblicato su LinkedIn, Joseph Walla scrive che i “believers”, coloro che credono nel business, sono indispensabili per il successo di un’azienda. Dropbox ne ha 100 milioni, Google addirittura un miliardo.

Quando una startup è agli inizi del suo sviluppo, ha un unico believer: il fondatore. Ecco perché, afferma Walla, il primo lavoro di un founder è creare i believersPer creare una community di persone che credono nella startup è necessario credere nel proprio prodotto, avere fiducia nelle sue potenzialità: questo è il primo passo per convicere altre persone a diventare believers. Una startup, per crescere, ha bisogno di differenti tipologie di believers. Vediamo quali sono quelli che Joseph Walla elenca nel suo post.

1) You have to believe

Come accennato, il founder deve essere il primo a credere nella startup. La domanda fondamentale da porsi, quando si ha un’idea di business, è “Voglio davvero lavorare a questa cosa?”. Bisogna capire se si tratta di un’idea per cui valga la pena investire tempo, impegno, risorse.

Un esempio di founders che hanno creduto nella propria idea fino a portarla al successo è Airbnb: hanno investito tutti i risparmi, hanno venduto cereali per restare a galla. Hanno atteso 999 giorni senza vedere un minimo di traction: ma non hanno mai smesso di credere nella propria idea, fino a raggiungere il successo a livello globale.

2) You need customers that believe.

I clienti sono coloro che investono risorse preziose, in termini di tempo e denaro, nel prodotto di una startup: è fondamentale, per invogliarli a farlo, che essi credano nel valore che il prodotto può portare nelle proprie vite.

Un esempio illustre citato da Walla è quello di Evernote, che si è trovato sulla soglia del fallimento: i suoi clienti ci credevano così tanto da investire nell’azienda e salvarla dalla bancarotta.

3) The press has to believe.

Cosa distingue le startup che ottengono spazi sulla stampa da quelle che non ne ottengono? Secondo Walla la risposta è molto semplice: la stampa crede più nelle prime che nelle seconde.

La stampa, ad esempio, ha sempre amato molto Twitter: ci hanno creduto prima della maggior parte delle persone che sono poi diventate suoi utenti. La stampa ci ha creduto, e ha convinto anche altre persone a crederci.

4) Investors have to believe.

Per far sì che gli investitori credano nella startup, bisogna dimostrare che riusciranno a compensare il finanziamento con un ritorno elevato. Bisogna che gli investitori credano nella startup, devono convincersi che abbia il potenziale per diventare un’azienda miliardaria.

Ad esempio, Dropbox ha faticato parecchio a trovare degli investitori, ma è riuscita comunque a raggiungere il successo grazie ad alcuni finanziatori che credevano davvero nel prodotto.

5) The team has to believe.

Il team deve credere davvero nel progetto per lavorare al massimo: in particolare, i migliori sviluppatori, venditori, marketers sono coloro che scelgono di investire il proprio talento in qualcosa per cui valga davvero la pena.

Pandora, ad esempio, ha rischiato la bancarotta nel 2001. Aveva un team di oltre 50 persone che hanno investito nella società oltre 1,5 milioni di dollari, che hanno rinunciato al proprio stipendio per 2 anni: lo hanno fatto perché credevano nell’azienda.

6) Your partners have to believe.

Le giuste partnership sono fondamentali per un business development che faccia crescere l’azienda su larga scala. Per ottenere questi risultati è necessario dimostrare ai potenziali partner di essere in grado di aggiungere valore per i loro utenti: nessuno è disposto ad inviare migliaia o milioni di clienti ad una startup in cui non crede.

Bill Gates, ad esempio, ha concesso i suoi software in licenza a IBM, costruendo un partenariato di successo: IBM, infatti, ha creduto che Microsoft avrebbe apportato valore aggiunto per i suoi clienti.

In conclusione, afferma Walla, tutto ciò ci riporta all’inizio della storia, quando il founder è l’unico believer della startup: il primo lavoro da svolgere è quello di creare nuovi believers, perché la startup ha bisogno di clienti, dell’appoggio della stampa, di investitori, di un team e di partner che credano davvero nelle sue potenzialità.

 

startup-business-concept

L’articolo originale è disponibile qui: https://www.linkedin.com/pulse/your-job-founder-create-believers-joseph-walla

Napoli, 28/08/2015

ItaliaRestartsUp: da ICE, Smau e MISE l’evento che fa incontrare startup innovative italiane e investitori esteri

Abbiamo parlato ieri, in questo post del nostro blog, della prossima edizione della BIAT – Borsa dell’Innovazione e dell’Alta Tecnologia, prevista a Bari nel febbraio 2016. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’ICE Italian Trade Agency, che rientra tra le attività implementate in favore delle startup e imprese innovative con potenzialità di espansione sul mercato internazionale. La partecipazione alla BIAT è riservata a startup e imprese con sede operativa in una delle Regioni Convergenza.

Per attori di tutte le altre Regioni d’Italia, invece, l’ICE organizza l’evento ItaliaRestartsUp: la manifestazione, nata dalla collaborazione tra ICE, Ministero dello Sviluppo Economico e Smau, si svolgerà a Milano il 22 e 23 ottobre presso Smau Internazionale e nasce allo scopo di offrire agli attori dell’ecosistema innovativo italiano la possibilità di incontrare investitori internazionali.

smaumilano2012b1-300x199

La partecipazione a ItaliaRestartsUp è gratuita, ma con posti limitati: le iscrizioni alle selezioni sono aperte fino al 4 settembre 2015. (N.B. iscrizioni prorogate al 9 settembre 2015) Possono partecipare:

1) Startup in possesso dei seguenti requisiti: impegnate nello sviluppo di un prodotto o servizio innovativo, in attività da non oltre 6 anni, che abbiano ottenuto finanziamenti per almeno 100.000€, con un piano di espansione di almeno 500.000€.

2) Investitori in startup

3) Enti di sviluppo territoriale attivi nel sostegno alle startup

ICE

Per le startup, il modulo di iscrizione on-line è disponibile qui: https://docs.google.com/forms/d/1gR7BrgWbE_-ejysSzD7SyHu0C4cKE8VeKCJRq1xPD3o/viewform

Per gli investitori e gli enti, il modulo di iscrizione on-line è disponibile qui: https://docs.google.com/forms/d/1Iil8gLho0N8ZKcSW4TlA54MY5nWgax4y8eIuYn5FRfc/viewform

Ingresso di Via Molise, 2

Il programma dell’evento prevede, nella prima giornata (22 ottobre) una sessione plenaria e una serie di seminari tematici, mentre nel pomeriggio si terranno i primi incontri B2B tra startup italiane e investitori esteri.
La seconda giornata (23 ottobre) sarà invece dedicata agli incontri B2B tra investitori esteri, investitori italiani, enti di sviluppo territoriale.
Saranno inoltre organizzati eventi di netwroking riservati ai partecipanti.

Per maggiori informazioni, la Circolare Informativa è disponibile al seguente link: http://www.innovationitaly.it/attachments/article/132/ItaliaRestartsUp%202015%20circolare%20partecipanti%20italiani.pdf

Napoli, 27/08/2015

35K e 4 mesi di accelerazione a San Francisco: fino al 1° settembre, la call for startup di Momentum

Momentum è un acceleratore e un fondo seed-stage specializzato in startup del settore mobile, con sede a San Francisco, che propone ogni anno due programmi di accelerazione (Summer e Winter).
Fino al 1° settembre 2015, è aperta la call per l’accesso al prossimo programma invernale, che si svolgerà tra ottobre 2015 e febbraio 2016.

momentum1

In ciascuna delle startup selezionate, Momentum investe 35.000$ a fronte del 5% di Equity, oltre ad offrire la possibilità di investimenti aggiuntivi al termine del percorso di accelerazione.
In caso di accesso al programma, i founder (e, se possibile, l’intero team) dovranno partecipare assiduamente ed attivamente agli eventi e alle sessioni di mentorship settimanali previste: per questo motivo è necessario trasferirsi a San Francisco per la durata del percorso di accelerazione (per startup non statunitensi è prevista assistenza per ricevere il visto).

Momentum si rivolge, come accennato, a startup del settore mobile preferibilmente già in possesso di un prodotto e dei primi clienti. Le startup devono essere fondate da team con ottime abilità tecniche ed esperienza nel settore, portatori di idee con potenziale di crescita a livello internazionale.

momentum2

Le candidature possono essere inviate entro il 1° settembre 2015 attraverso il form disponibile qui: https://www.f6s.com/momentummobileaccelerator2015batch4/apply

Per maggiori informazioni, il sito web di Momentum è disponibile a questo link: http://momentum.vc/

Napoli, 24/08/2015

In partenza lo StartupBus: 72 ore di viaggio in Europa per ideare la tua startup

Riparte con la sua terza edizione la competition europea StartupBus, con un viaggio attraverso l’Europa per ideare, sviluppare e lanciare una startup in 72 ore: sono 6 i bus che affronteranno il viaggio, partendo da altrettanti Paesi (Italia, Germania, Spagna, Inghilterra, Estonia e Belgio), per incontrarsi all’evento finale previsto a Colonia il 3 settembre 2015.

bus

Il percorso dedicato agli startupper italiani inizia il 29 agosto a Bologna, per fare poi tappa a Milano: il viaggio prosegue toccando la sede di Impact Hub a Zurigo (Svizzera) il 30 agosto, Amsterdam e Aachen (Olanda e Germania) il 31 agosto, Colonia (Germania) dove arriverà il 1 settembre e resterà fino alla finale prevista giovedì 3.

Le tre giornate di Colonia saranno incentrate sul Pirate Summit, evento finale internazionale cui avranno accesso gratuito i vincitori della competition StartupBus.

Saranno 25 i buspreneur selezionati per accedere allo StartupBus italiano, scelti tra coloro che avranno presentato la propria candidatura on-line entro il 26 agosto 2015 compilando il form disponibile a questo link: https://www.f6s.com/startupbusitaly2015/apply

In particolare, il team di StartupBus Italia è alla ricerca di sviluppatori, designer e figure con competenze in materia di business.

Durante le tappe previste dal percorso dello StartupBus, gli aspiranti startupper avranno l’opportunità di incontrare mentor, esperti, imprenditori di successo e personalità di spicco dell’ecosistema imprenditoriale locale.
Per maggiori informazioni, il sito web è disponibile qui: http://europe.startupbus.com/buses/italy-2015/

Napoli, 05/08/2015

“Start-Up, Start-Hope”: un Bando da 4 milioni di € per imprese e startup innovative dalla Regione Abruzzo

E’ stato pubblicato oggi, 3 agosto 2015, il bando “Start-Up, Start-Hope” della Regione Abruzzo: con una dotazione finanziaria pari a 4 milioni di euro, si propone di finanziare piccole nuove imprese innovative localizzate nel territorio regionale abruzzese, attraverso sovvenzioni sotto forma di partecipazione nel capitale sociale da parte del Soggetto Gestore F.I.R.A. (si tratta, quindi, di investimenti in Equity).

starthope2

BENEFICIARI

Sono specificati all’art. 6 del Bando, e consistono in piccole imprese innovative (localizzate in Abruzzo) suddivise in:

costituite: in forma di società di capitali, non quotate fino a 5 anni dall’iscrizione nel Registro delle Imprese, che non abbiano ancora distribuito utili e non costituite a seguito di fusione;
costituende: in forma di società di capitali, con impegno di costituzione in società entro e non oltre 20 giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo di investimento.

Ulteriori requisiti sono specificati all’art. 6.2 del Bando.

INIZIATIVE FINANZIABILI E INTERVENTI AMMESSI

Come anticipato, il Bando è riservato a piccole e nuove imprese localizzate nella Regione Abruzzo. Le imprese finanziabili sono quelle che apportino un’innovazione volta all’individuazione di un vantaggio sostenibile nel tempo, in settori sia innovativi che tradizionali. Oltre che funzionali all’innovazione, i progetti finanziabili dovranno avere ricadute positive a livello occupazionale.
Le innovazioni finanziabili, elencate a titolo esemplificativo all’art. 7.3 del Bando, possono essere: di prodotto o servizio, di processo, organizzative, di sviluppo sperimentale, di trasferimento tecnologico, di ricerca industriale.

Per quanto riguarda, invece, gli interventi ammessi, l’art. 7.4 li elenca nella seguente maniera:

Seed Capital: investimenti in capitale di rischio concessi prima della fase di startup e finalizzati a studiare, valutare, sviluppare il progetto iniziale;
Start-Up Capital: investimenti in capitale di rischio per imprese che non hanno ancora commercializzato il prodotto/servizio e non hanno ancora generato profitto, finalizzati allo sviluppo e alla commercializzazione;
Expansion Capital: investimenti in capitale di rischio per la crescita ed espansione della società, finalizzati ad accrescere la capacità produttiva, favorire lo sviluppo di mercato, fornire capitale circolante aggiuntivo (l’impresa finanziata può andare o meno in pari o produrre utile);
Follow-On: investimenti supplementari per finanziare il rischio di una società che abbia già ricevuto un precedente investimento dal fondo stesso.

COSTI AMMISSIBILI E IMPORTO DELL’AIUTO

I finanziamenti concessi, come specificato all’art. 9 del Bando, appartengono alla categoria degli Aiuti di Stato senza costi ammessi individuabili: la valutazione è effettuata attraverso l’esame del Business Plan, dei costi di esercizio e per investimenti funzionali alla proposta progettuale.
In particolare, il Soggetto Gestore valuterà il capitale economico con metodi quali il Discounted Cash Flow Method e il Venture Capital Method, in base al Capitale Investito Netto e agli Asset tangibili e intangibili.

Riguardo all’importo dell’aiuto (art. 12), la sovvenzione consiste nella partecipazione del Soggetto Gestore al capitale della società (investimenti in Equity), che avverrà attraverso la sottoscrizione di quote di nuova emissione susseguente ad un aumento di capitale per le società già costituite. Per le società costituende, invece, ci sarà un versamento di denaro liquido. La partecipazione avrà le seguenti caratteristiche:

– sarà minoritaria (dal 15 al 45%) e con durata massima di 5 anni (più due di proroga per agevolare il disinvestimento),
– avrà un importo massimo pari a 800.000€ (elevabili a 1.200.000€ per imprese stabilite nelle aree territoriali previste dall’allegato B del Bando).

MODALITA’ DI CONCESSIONE E LIQUIDAZIONE

L’istruttoria per la concessione dell’aiuto segue le quattro fasi previste dall’art. 13.1:

1) Pre-Screening formale: verifica formale della documentazione e accertamento della sussistenza dei requisiti richiesti. Prevede la possibilità di richiesta di integrazione documentale.

2) Pre-Screening di merito: valutazione formale dei progetti da parte del Soggetto Gestore, in vista della valutazione da parte della Commissione. In questa fase si prevede un primo colloquio con i proponenti, per approfondire il Business Plan e stabilire punti di forza e di debolezza dei progetti.

3) Screening: valutazione di merito effettuata dalla Commissione di Valutazione per individuare i migliori progetti in termini di innovatività, vantaggio competitivo, team proponente, ulteriori criteri elencati all’art. 11. In questa fase è previsto un ulteriore colloquio con il team proponente, con presentazione del pitch.

4) Negoziale e Closing: trattativa privata tra Soggetto Gestore e proponenti per definire i dettagli dell’operazione e analizzare le modalità di disinvestimento. In caso di esito positivo della trattativa, saranno prodotti l’Accordo di investimento, il Patto parasociale, il nuovo Statuto della società ed altri documenti specifici (vedi art. 13.6.3).

La liquidazione avviene in una o più tranche e al raggiungimento degli obiettivi specifici fissati nel Business Plan (milestone).

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Come previsto all’art. 8 del Bando, la domanda potrà essere presentata fino al 31/10/2015 attraverso apposita procedura on-line disponibile sul sito web StartHope.

Entro 5 giorni dalla data di presentazione on-line, l’Application Form e gli allegati andranno stampati, firmati ed inviati a mezzo raccomandata, posta celere o corriere espresso al seguente indirizzo:

Soggetto Gestore del Fondo di Rotazione POR FESR Abruzzo (2007/2013) – RTI F.I.R.A. SPA – Finanziaria Regionale Abruzzese
Via Enzo Ferrari, 155 – 65124 Pescara

LINK E DOCUMENTI UTILI

Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando e degli allegati, disponibili qui: http://bura.regione.abruzzo.it/singolodoc.aspx?link=2015/Speciale_73_0.html

Napoli, 03/08/2015

Affrontare il fallimento e ripartire verso il successo: i consigli alle startup di Neil Patel

Neil Patel è co-founder di Crazy Egg, Hello Bar e KISSmetrics e si occupa di consulenza in tema di revenue per grandi colossi quali Amazon, NBC, HP e Viacom. Inserito dal Wall Street Journal tra i top influencer del web, ha pubblicato un articolo molto interessante su Forbes relativo alle problematiche che possono portare una startup al fallimento, elencando una serie di spunti utili per evitarlo.

I consigli di Patel sono basati sulle sue esperienze come co-founder di startup di successo, e partono da un assunto fondamentale: le startup falliscono. I numeri citati da Patel parlano di 3 startup fallite su 4, e secondo il suo punto di vista alla base di questi dati negativi c’è la credenza diffusa dell’inevitabilità del fallimento per una startup. Secondo Patel, anche a causa delle statistiche negative, gli startupper lavorano inconsciamente in maniera tale da causare il fallimento, in un vero e proprio circolo vizioso basato su una sorta di “profezia che si auto-avvera”.

Ma in che modo è possibile difendersi? Il primo passo è , secondo l’autore, identificare bene quali, tra le startup considerate nelle statistiche, sono effettivamente da annoverare tra quelle fallite. Il termine stesso “fallimento” ha dei contorni decisamente sfocati: che cosa significa, esattamente, fallire? Dopo quanto tempo si può parlare di fallimento? Quanto deve essere grave la situazione? Come si fa a capire se la crisi è ormai a livelli irrecuperabili?

success-failure

Quello che bisogna fare, dice Patel, è identificare il più possibile i “fatti”, analizzare le attività e le situazioni nel dettaglio. Ad esempio, in un’accezione piuttosto ampia del termine, una startup potrebbe essere definita fallita quando scompare a causa di una fusione o di una acquisizione: ma in questi casi, il fatto che non ci sia più fatturato, non è definibile fallimento e pertanto non andrebbe calcolato all’interno delle statistiche.

Un’altro aspetto rilevante riguarda le tempistiche: secondo il Commerce Department degli Stati Uniti, il 50% delle startup sopravvive oltre i primi cinque anni. Un terzo delle nuove imprese arriva a superare i primi dieci. Ma se una statistica è basata sul calcolo delle startup chiuse senza considerare un lasso di tempo specifico, bisogna capire bene quante siano effettivamente le startup da considerare fallite tra quelle conteggiate.

Il secondo modo per difendersi dal fallimento è quello di cedere ad esso, per poi rimettersi in gioco e ricominciare. L’esperienza insegna che gli imprenditori che hanno fallito con la prima startup hanno molte più probabilità di successo con la seconda. In sostanza, è possibile affermare che il successo è spesso frutto del fallimento: se hai fallito, sei in grado di ripartire da capo tenendo conto degli errori commessi e di tutto quello che è stato possibile imparare sul business.

Purtroppo, la realtà è che la maggioranza degli startupper (secondo Bloomerang Business addirittura il 71%) si ferma al primo fallimento, senza provare a lanciarsi di nuovo sul mercato. Ma l’esperienza di chi ha avuto successo (Patel cita a proposito il caso di Nathan Blecharczyk, multimilionario co-founder di Airbnb) insegna invece che “ci vuole un gran numero di tentativi falliti per raggiungere il successo”.

Lo stesso Patel ha affrontato più volte l’esperienza del fallimento: sono stati proprio gli errori fatti a rendere possibile il successo dell’autore, che non si è mai arreso ed ha sempre riprovato, si è rimesso in gioco, startup dopo startup.

Ecco quindi, in sintesi, il consiglio di Patel per aspiranti startupper: non temere il fallimento, ma provare, provare, provare ancora.

Per leggere il post originale: http://www.forbes.com/sites/neilpatel/2015/06/25/heres-why-your-startup-will-fail-and-what-to-do-about-it/

Napoli, 16/07/2015

Techstars METRO Accelerator. le migliori startup per hotel e ristoranti a Berlino, con finanziamenti fino a 120K

Fino al 3 agosto 2015 è possibile partecipare alla call for startup per l’accesso al programma di Techstars METRO Accelerator, aperto a progetti imprenditoriali innovativi technology-based con focus nel settore HORECA (hotel, ristorazione, bar e catering).

Le nuove soluzioni dovranno essere proposte da startup in attività da non oltre 3 anni, e potranno riguardare (a titolo esemplificativo): pagamenti, ordini, delivery, inventory management, food tech, big data, mobile, soluzioni B2B, etc.

METRO

Le application possono essere inviate esclusivamente on-line, entro la scadenza fissata al prossimo 3 agosto, al seguente link: https://www.f6s.com/techstarsmetroprogram/apply

Tra tutte le domande pervenute, saranno selezionate le migliori 10 startup che avranno accesso ad un programma di accelerazione della durata di 3 mesi.
Il programma di Techstars METRO Accelerator si svolgerà presso la sede di Berlino, inizierà ad ottobre 2015 per concludersi a gennaio 2016.

Nel corso del programma di accelerazione le 10 startup selezionate avranno l’opportunità di sviluppare il proprio progetto con il supporto di mentor di fama internazionale e potranno accedere a finanziamenti fino a 120.000€, in cambio del 7-10% in Equity.

berlin2-e1431340205472

Inoltre, al termine del programma di Techstars METRO Accelerator è previsto un evento finale denominato Demo Day, nel corso del quale le startup presenteranno i propri progetti innovativi di impresa ad una platea composta da potenziali investitori.

Per maggiori informazioni: http://www.techstarsmetro.com/

Napoli, 16/07/2015

Sfide e difficoltà delle prime fasi di startup: come utilizzare questi momenti per diventare un imprenditore di successo

Andrew Medal è un imprenditore seriale, digital strategist e web designer, che ha di recente pubblicato un interessante post su Entrepreneur in cui racconta la sua personale esperienza di startupper traendone alcuni consigli utili per affrontare i problemi che la fase di avvio di un’impresa comporta.

Nella sua esperienza di vita, infatti, Medal ha affrontato una serie di sfide traendone lezioni importanti: il suo racconto parte dal 2011, anno nel quale stava lavorando ad una delle sue startup. Medal racconta di essersi trovato in serie difficoltà durante la fase di fundraising, arrivando ad utilizzare tutti i suoi risparmi e con una serie di fatture e conti da pagare. Proprio quando tutto sembrava perduto, ha ricevuto un investimento milionario.
Nello stesso anno, quando le sue startup dopo oltre due anni sembravano finalmente decollare, ha nuovamente attraversato un periodo difficile: è stato mandato in carcere e ha perso tutto.
Ma, nel 2013, era di nuovo pronto a ripartire: con soli 200$ in tasca e moltissima ambizione ha riprovato a mettersi in gioco. Anche qui, però, si è presto ritrovato in difficoltà con il suo socio: il rapporto lavorativo è finito male, i clienti e i fondi di cui disponeva sono scomparsi. E’ stato in quel momento che ha capito di dover perseverare, anche di fronte a circostanze così negative.

startup-notebook

Secondo Medal, una startup è una vera e propria sfida per cui combattere: uno startupper deve quindi avere forza, tenacia, resilienza, coraggio e motivazione a livelli sempre elevati, per poter affrontare i momenti di difficoltà più e meno gravi che si presenteranno. Vediamo quali sono i suoi consigli:

1) Realizzare di essere in buona compagnia

Henry Ford si ridusse sul lastrico ben cinque volte, prima di fondare la Ford Motor Company e raggiungere il successo. Anche Bill Gates e Steve Jobs hanno dovuto fallire prima di sfondare con Microsoft e Apple. Leggere le storie di imprenditori di successo è sempre incoraggiante: tutti hanno dovuto affrontare momenti di difficoltà e fallimenti. Questa consapevolezza fa sentire meno soli e in un certo senso allevia la pressione quando le circostanze si fanno difficili.

2) Abbracciare il cambiamento

Ci sono tantissimi esempi di imprenditori, tecnologie ed aziende che anno spiazzato concorrenti, modelli di business e interi settori. Un esempio è quello che è successo a MySpace con l’avvento di Facebook, o quello che sono stati Napster e Amazon rispettivamente per l’industria musicale e per le librerie. Il cambiamento “disruption” si verifica quando le aziende non riescono ad accettare il cambiamento, e muoiono quando arriva qualcuno a rompere gli schemi, rivoluzionando il mercato.

Come aspiranti imprenditori, bisogna rendersi conto che in tempi di cambiamento le opportunità crescono a dismisura: il cambiamento non va vissuto come una minaccia. Se qualcosa (una situazione, un concorrente, una tecnologia) interviene a minacciare il business, non abbracciare il cambiamento rappresenta la strada certa per il fallimento totale.

3) Essere creativi

Non tutti sanno che il collante utilizzato per i Post-it è stato creato per puro caso, mentre gli scienziati lavoravano alla produzione di un adesivo dalle eccellenti prestazioni che sarebbe stato utilizzato per l’esplorazione spaziale.

Essere creativi è un vero obbligo per chi si affaccia al mercato con una startup innovativa: questo perchè occorre sfidare la situazione attuale e cercare di modificarla, e la creatività è la base di qualsiasi innovazione.

4) Sviluppare la resilienza

Mark Suster, venture capitalist di Los Angeles ad Upfront Ventures, ha raccontato la sua personale storia di resilienza quando la sua azienda era in passivo e ha rimescolato le carte per capire quali sarebbero stati i prossimi passi per riportarla sulla strada del successo.

Secondo molti esperti, la resilienza è la caratteristica più importante per un imprenditore. La resilienza non è innata, è una caratteristica che si impara e che può essere il risultato delle esperienze personali e professionali vissute da ciascuno.

Quando si affrontano momenti di difficoltà, è decisamente più probabile sviluppare la resilienza.

5) Concentrarsi sulla “big vision”

La storia di Elon Musk e della nascita e successo di Tesla è un esempio di quanto sia importante per uno startupper concentrarsi sulla sua vision, senza mai perdere di vista l’obiettivo finale.
La società, infatti, ha vissuto momenti di difficoltà fino a trovare finalmente la sua posizione sul mercato: Musk, però, non ha mai dubitato della sua vision ed è riuscito a raggiungere il suo obiettivo.

Una big vision rappresenta la base su cui guardare agli ostacoli e alle circostanze difficil icome a qualcosa da superare, in vista del successo.

In conclusione, Medal afferma che il successo di una startup è frutto del duro lavoro e dell’impegno dei suoi founder: non è una strada facile, ma ne vale la pena. Lo startupper deve imparare ad affrontare le sfide e le difficoltà come un periodo utile per sviluppare le competenze necessarie che alla fine lo porteranno al successo.

Il post originale è disponibile qui: http://www.entrepreneur.com/article/247868

Napoli, 10/07/2015

WELCOME Silicon Valley + Roadshow UE Trip: le 8 migliori startup d’Europa in tour in USA e nei più importanti ecosistemi UE

Mancano ancora pochi giorni alla chiusura delle application per accedere al programma WELCOME Silicon Valley + Roadshow UE Trip: sarà possibile presentare domanda di partecipazione fino a venerdì 5 luglio 2015.
Il progetto WELCOME nasce nell’ambito dell’iniziativa Startup Europe e grazie alla Commissione Europea, con lo scopo di sostenere giovani imprese tecnologiche ed innovative nel percorso di crescita e accesso alle migliori opportunità di finanziamento internazionali.

WELCOME Silicon Valley + Roadshow UE Trip permetterà ad un totale di otto startup (che partiranno da Berlino, Dublino, Milano, Madrid/Salamanca) di partecipare ad un percorso full immersion della durata di tre settimana presso la Startup School di Mind The Bridge a San Francisco, dove potranno accedere al programma di formazione e ad una serie di opportunità di networking nell’ecosistema della Silicon Valley.

Al termine delle tre settimane, le otto startup selezionate partiranno per un vero e proprio tour della durata di due settimane che attraverserà i migliori ecosistemi startup d’Europa, incontando investitori, business angels, altre aziende e media.

welcome

La call è aperta a imprenditori innovativi di alto profilo tecnologico, pronti ad accettare la sfida che porterà la loro startup al livello successivo: per partecipare al contest, è necessario che le startup abbiano sede (o siano in procinto di averla) in uno dei quattro ecosistemi d’Europa collegati al progetto WELCOME (Germania, Irlanda, Italia e Spagna).

Per partecipare alla call bisogna compilare il form di iscrizione disponibile al seguente link: https://www.f6s.com/siliconvalleyroadshow2015
La deadline è fissata, come anticipato, al 5 luglio 2015.

I progetti saranno selezionati in base ad una serie di criteri di valutazione, e in particolare:

Value Proposition: i selezionatori si domanderanno se investirebbero o meno nelle startup che andranno a valutare. Ecco perchè è importante capire bene quale problema la startup vuole risolvere e in che modo, quanto è grande il mercato di riferimento, quali sono le previsioni in termini di costi e ricavi, etc.

Management Team: è importante che i team siano composti da talenti in possesso di competenze complementari, dove siano particolarmente rilevanti le core competences per lo specifico settore di riferimento della startup.

Sector: non sono previsti settori specifici di riferimento, tuttavia è fondamentale che le startup siano potenzialmente scalabili, in grado di raggiungere un mercato di dimensioni rilevanti e in possesso di un vantaggio competitivo significativo.

Per maggiori informazioni: http://welcomestartup.eu/svr/

Napoli, 02/07/2015

Opportunità per startup e imprese: tanti bandi e contest in scadenza nei prossimi tre giorni

A partire da oggi e per i prossimi tre giorni, sono molteplici le opportunità per startup e imprese innovative in scadenza.

business man writing the start up plan concepts on a black board

29 GIUGNO 2015

Si parte infatti con la deadline dello Start-Up Contest, prevista per oggi 29 giugno 2015: organizzato da Selezione di Elettronica, Digi-Key e Superpartes Innovation Campus, il concorso è aperto a Progettisti indipendenti, startup e spin-off universitari con un progetto innovativo nel settore dell’Internet of Things.

Start-Up Contest accoglie progetti in fase iniziale, di prototipazione o di sviluppo e prevede per i vincitori un percorso di accelerazione della durata di 6 mesi presso Superpartes Innovation Campus, con un montepremi del valore complessivo di 25.000€.

Per maggiori informazioni, qui il link all’articolo del nostro blog: https://www.incubatorenapoliest.it/start-up-contest-2015-unopportunita-per-startup-e-progetti-nellinternet-of-things/

30 GIUGNO 2015

Anche la giornata di domani, 30 giugno 2015, si caratterizza per la scadenza di tre interessanti opportunità per startupper ed innovatori: Petroleum, la call for solution di Social Roots e il Premio Internazionale UNIDO 2015.

PETROLEUM: la call for ideas voluta da Fondazione Obiettivo Lavoro e Fondazione Italiana Accenture attraverso la piattaforma IdeaTre60 si rivolge a idee innovative in grado di valorizzare le eccellenze italiane.
In particolare, si tratta di progetti caratterizzati da innovatività, sostenibilità e capacità di creare lavoro inerenti il Patrimonio culturale, ambientale, eno-gastronomico, artistico e turistico del nostro Paese.

Petroleum offre ai cinque progetti vincitori un montepremi complessivo di 200.000€, suddivisi tra contributi finanziari e servizi di consulenza manageriale.
Il link di riferimento all’articolo del nostro blog è: https://www.incubatorenapoliest.it/la-call-for-ideas-di-petroleum-e-alla-ricerca-di-startup-per-la-valorizzazione-delle-eccellenze-italiane/

SOCIAL ROOTS: piattaforma di innovazione sociale incentrata sull’Agrifood, ha lanciato una call for solutions internazionale incentrata sulle tematiche di fondo di Expo Milano 2015.
Attraverso la call, saranno selezionati i 20 migliori progetti che parteciperanno all’EXPO Camp: una settimana di workshop, seminari e networking interamente dedicati all’Agrifood.

Infine, tra le 20 idee finaliste di EXPO Camp, saranno scelti i tre progetti vincitori che accederanno ad un percorso di accelerazione della durata di tre mesi previsto a Milano negli spazi di FabriQ e Alimenta.

Per maggiori approfondimenti: https://www.incubatorenapoliest.it/la-call-for-solutions-di-social-roots-per-startup-di-innovazione-sociale-nel-settore-agrifood/

PREMIO UNIDO 2015: in questo caso il settore è quello per l’innovazione nell’Agribusiness con particolare riferimento ai progetti implementabili nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS). Il Premio è aperto sia a tecnologie già esistenti che a idee innovative da sviluppare.

Per i vincitori del Premio è prevista una valutazione professionale completa del progetto attraverso lo strumento COMFAR (Computer Model for Feasibility Analysis and Reporting), oltre ad una serie di attività per garantire visibilità e diffusione al progetto di fronte a potenziali partner ed investitori.

L’articolo del nostro blog sul Premio Internazionale UNIDO 2015 è disponibile qui: https://www.incubatorenapoliest.it/premio-internazionale-unido-2015-innovazione-per-pvs-nellagribusiness/

1° LUGLIO 2015

Infine, la giornata di mercoledì 1° luglio prevede due opportunità in scadenza e una in apertura. Si tratta di CheFare3, StartupBootcamp Istanbul e il Bando MISE dedicato alle Reti di Impresa per l’Artigianato Digitale.

CHEFARE3: giunto alla sua terza edizione, il Bando CheFare mette in palio un montepremi da 150.000€ da distribuire tra i tre migliori progetti per l’innovazione sostenibile nel settore culturale.

I progetti dovranno rispondere ad una serie di caratteristiche, tra cui spiccano il valore in termini di impatto sociale, l’importanza della collaborazione e il coinvolgimento delle comunità di riferimento.

Maggiori informazioni sono disponibili qui: https://www.incubatorenapoliest.it/il-bando-chefare3-150-000e-per-i-migliori-progetti-di-innovazione-sostenibile-nel-settore-culturale/

STARTUPBOOTCAMP ISTANBUL: la call è finalizzata alla selezione delle migliori startup a livello internazionale, che saranno inserite nel percorso di accelerazione di 6 mesi presso uno dei tre spazi dell’incubatore turco a Istanbul.

Oltre all’accesso al percorso di accelerazione, le startup selezionate avranno diritto ad un grant da 15.000€ a fronte di un equity dell’8%.

Per maggiori informazioni, qui l’articolo del nostro blog: https://www.incubatorenapoliest.it/startupbootcamp-istanbul-la-call-for-startup-e-un-evento-a-roma-il-9-giugno/

BANDO RETI DI IMPRESA PER L’ARTIGIANATO DIGITALE: a partire dal 1° luglio e fino al 25 settembre 2015 è possibile inviare domanda per beneficiare delle agevolazioni previste dal MISE, che mette a disposizione 9 milioni di euro per imprese e microimprese (riunite in forma di rete) con progetti innovativi per lo sviluppo dell’artigianato digitale e della manifattura sostenibile.

Il Bando prevede una serie di requisiti che possono essere approfonditi partendo dalla lettura del nostro articolo a riguardo: https://www.incubatorenapoliest.it/reti-di-impresa-per-lartigianato-digitale-oltre-9-milioni-di-euro-a-disposizione-dal-mise-per-reti-di-imprese-e-startup/

Napoli, 29/06/2015

1 7 8 9 10 11 23