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SMAU Berlino – 12 e 13 marzo: 12 startup dalla Regione Campania presenti all’evento

In chiusura oggi, con la sua seconda giornata di esposizione, l’esperienza di SMAU Berlino: sono ben 12 le startup innovative provenienti dalla Regione Campania, che ha mostrato alla platea internazionale di investitori ed imprenditori presente all’evento berlinese il suo volto più innovativo e tecnologico.

Delle 12 startup campane partecipanti a SMAU BERLINO, tre provengono dai percorsi del CSI – Incubatore Napoli Est: Paqos e PushApp, tra le sette startup vincitrici della prima edizione di VulcanicaMente dal talento all’impresa®, e Artrooms, risultata tra i cinque migliori progetti di VulcanicaMente2.

Durante la prima giornata di SMAU Berlino, che si è tenuta ieri 12 marzo, le 12 startup campane hanno partecipato (nel gruppo delle 50 aziende innovative italiane presenti all’evento) ad una serie di sessioni di pitching per presentare ai presenti le proprie idee di impresa.

La giornata di oggi, invece, sarà animata dalla premiazione delle migliori startup innovative presenti a SMAU Berlino con il Premio Startup Award.

Vediamo più nel dettaglio l’elenco delle 12 startup campane presenti a SMAU Berlino:

1) Apptripper, proveniente da Napoli, lavora ad un progetto innovativo per la creazione di nuove dinamiche nell’esperienza turistica. Lo scopo del team è quello di offrire nuovi modelli di interazione tra utenti dell’esperienza turistica, in un mercato sia italiano che europeo.

2) ArtRooms, proveniente da Napoli e tra i vincitori di VulcanicaMente2, è un servizio innovativo per vendita e noleggio di opere d’arte contemporanea. Si rivolge in particolare agli ArtLovers, persone che amano l’arte pur non avendo esperienza in collezionismo ed investimenti in arte.

3) Beesmart, proveniente da Caserta (oggi con sede a Londra), offre una soluzione integtata hardware/software per la gestione intelligente dei dispositivi elettrici di uso quotidiano. Consente di risparmiare energia e di disporre di un sistema domotico senza modificare l’impianto elettrico.

4) BSCube, proveniente da Salerno, la startup progetta e sviluppa sistemi multi biometrici su diverse piattaforme e per applicazioni specifich (es. automotive, home banking). Inoltre, BSCube sviluppa dispositivi emebedded di nuova generazione, con opportunità interattive e possibilità di combinazione ai dispositivi mobile.

5) Cambiomerci.com, proveniente da Napoli (oggi con sede a Milano), è un circuito di vendita B2B che affilia oggi oltre 550 aziende in Italia. Il sistema si basa sulla possibilità di credito e scambio attraverso tre tipologie di “baratto”: Barter, Corporate Barter or Barter Trading.

6) Cleanap, proveniente da Napoli. La sua mission è quella di rendere le città più smart e sostenibili, attraverso soluzioni di mobilità intelligenti e tecnologie ICT.

7) Pandora, proveniente da Napoli, è impegnata in attività di R&D e di industrializzazione di prodotto nel settore dell’edilizia e del design. La startup trasforma scarti e rifiuti in pannelli per prefabbricati orientati al risparmio energetico.

8) Paqos, proveniente da Napoli, tra i vincitori di VulcanicaMente1, si occupa di design, sviluppo e lancio di servizi web & mobile. Si propone come technology partner con un processo trasparente e iterativo, che coinvolge il cliente in tutte le sue fasi. Tra i progetti attualmente in sviluppo, segnaliamo La Tokue, applicazione che permette di organizzare cene a domicilio con i più quotati chef nei dintorni

9) Pushapp, proveniente da Napoli e tra i 7 progetti vincitori di VulcanicaMente1, è una startup che si propone come partner per imprese e startup che necessitano di supporto per la digitalizzazione. Tra i suoi progetti di punta, ricordiamo Appetitoo, che consente ai ristoratori di creare un’app personalizzata per il proprio ristorante.

10) Runtimate, proveniente da Napoli, lavora nel settore dello sport e in particolare su due tipologie di prodotto: cinture magnetiche e bracciali con accessori staccabili e mobile app. I clienti di Runtimate possono avere accesso ad una serie di soluzioni tecnologiche per migliorare le proprie prestazioni sportive, in particolare nella corsa amatoriale.

11) SmartDocu, proveniente da Napoli, è il primo aggregatore cloud intelligente che consente agi utenti di aggregare attraverso un’app tutti i propri cloud storage, come Dropbox e Google Drive. Gli utenti possono inoltre contrassegnare e indicizzare tutti i documenti con parole chiave e visual tags.

12) TiOne Technology, proveniente da Napoli, lavora alla progettazione e allo sviluppo di sistemi integrati di assistenza remota e telemedicina. Si rivolge in particolare alle problematiche di pazienti cerebrolesi e in stato vegetativo, in strutture pubbliche e private.

Napoli, 13/03/2015

Lo stage a San Francisco delle startup del CSI: un resoconto e alcuni consigli utili per chi vuole volare in Silicon Valley

Si è concluso da poco lo stage in San Francisco e nella Silicon Valley delle 7 startup insediate nel Centro Servizi Incubatore Napoli Est del Comune di Napoli, vincitrici della prima edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa: Prenoda (qui il link al progetto I Parcheggiatori), Pushapp (che ha presentato il progetto Appetitoo), Finwin (qui il link al suo ultimo prodotto Comprassieme), Paqos (società creatrice di ItDoes), Rehub (con l’omonima community destinata al mondo accademico), Zeesty (con il suo sistema multipiattaforma rivolto al mondo della ristorazione) e SmartGo (impegnata nel settore della mobilità alternativa e delle bici a pedalata assistita pieghevoli evolute).

E’ innegabile che la meta, riferimento mondiale per le startup, trasmette tutto il suo fascino e la sua energia fin dal primo contatto, e ben vengano le oltre 14 ore di volo necessarie per raggiungerla da Napoli.

Lo stage è stato realizzato in partnership con la Fondazione Mind The Bridge, avente sede nel cuore del financial district di San Francisco, con lo scopo di fornire ai nostri imprenditori gli elementi di base per conoscere e accedere all’ecosistema locale.
Le nostre startup hanno avuto, quindi, la possibilità di lavorare nel coworking space di Mind The Bridge e di interagire con imprenditori e professionisti locali su tematiche quali “Introduzione alla Silicon Valley”, “Le regole per lavorare negli Usa”, “Avviare rapporti bancari negli Usa”, “Value proposition”, “Comunication skills”, ecc.. Durante la settimana c’è stata anche occasione per conoscere ed interagire con il Console Italiano a San Francisco, Mauro Battocchi.
Molto interessante è stata, inoltre, la possibilità di visitare la sede di alcune delle icone della Silicon Valley, quali Google, Stanford e Mobile Iron. In questi luoghi si è potuto toccare con mano il segreto dell’ecosistema economico, basato su un mix di ingenti capitali, menti eccellenti (sono presenti due delle più prestigiose Università del mondo) e cultura imprenditoriale (elevata propensione al rischio, radicata cultura del fallimento come opportunità, ecc.).

San Francisco appare un po’ come “la Disneyland delle startup” (cit.), gli eventi finalizzati a creare occasioni di visibilità ai talenti sono giornalieri e numerosissimi, per farsene un’idea basta consultare i seguenti canali:

La vera difficoltà sta nel crearsi un’agenda giornaliera e nel saper distinguere gli eventi validi, ovvero dove sono fornite reali occasioni di networking, da quelli più commerciali, che sono purtroppo una deviazione del sistema.

Tanti sono i ragazzi italiani che in San Francisco cercano di far crescere la loro idea di startup, anche perché se si vuole avere accesso all’ecosistema bisogna necessariamente essere sul posto. Noi ne abbiamo conosciuti alcuni di questi ragazzi, ognuno con una storia differente, qualcuno ha avuto già fortuna (con finanziamenti di venture capital milionari) altri cercano di crearsi un accesso ai contatti giusti. Infatti, per chi decide di andar lì, uno dei primi passi da fare è proprio quello di accreditarsi nel sistema locale, trovando soggetti che possano fare da “advisor” ossia fornire referenze spendibili. In particolare, un suggerimento è quello di lavorare nei tanti coworking space presenti in città, e da qui iniziare a far crescere la propria rete di contatti. A tal proposito, al rientro dallo stage a San Francisco, abbiamo chiesto ai nostri team altri suggerimenti per aspiranti startupper che decidono di volare in Silicon Valley a conoscere l’ecosistema locale e trovare spunti e contatti utili allo sviluppo dei loro progetti di impresa.

I punti sui quali ci siamo focalizzati sono essenzialmente tre:

1. L’elemento dell’ecosistema startup locale che l’Italia dovrebbe replicare al più presto
2. Il consiglio, l’insegnamento, l’esperienza più utile che hai ricevuto per lo sviluppo futuro del tuo progetto
3. Qualche consiglio utile per gli startupper italiani che vorrebbero andare a San Francisco: un luogo da visitare, un’esperienza da vivere, una persona da incontrare…)

Riguardo all’ecosistema locale e agli elementi più importanti da replicare nel nostro Paese, sembrano essere quasi tutti d’accordo sul fatto che sia alquanto difficile scegliere un singolo elemento. Il sistema Silicon Valley funziona in quanto insieme complesso e variegato, basato su una cultura d’impresa e non solo, che cresce e si autoalimenta in un circolo virtuoso tra gli elementi che lo compongono. Segnaliamo tra le risposte la mentalità basata sull’idea di “vincere assieme”, la necessità di aumentare gli spazi di coworking per consentire a startup diverse di confrontarsi e crescere insieme e quella di lavorare e migliorare l’integrazione tra Università e Ricerca, l’esigenza di accrescere i finanziamenti privati nel nostro Paese e di intervenire sulle politiche riguardanti i costi contributivi e fiscali per le startup.

Sul secondo punto, i team hanno risposto in maniera variegata: qualcuno ha segnalato momenti formativi, come la possibilità di seguire corsi su temi importanti ed innovativi quali l’Inbound Marketing e Autonomation, altri hanno posto l’accento sull’importanza fondamentale di seguire la metodologia Lean per il proprio business, con focus costante al mercato. In merito, l’esperienza a San Francisco ha rafforzato nei ns. startupper la consapevolezza che non tutti i mercati e i clienti sono uguali, ed è fondamentale osservarli per capire come impostare il proprio progetto di impresa. In tal senso, anche uno dei motti della Silicon Valley: “Make it real” ovvero agisci sempre per rendere reale il tuo progetto. Infine, ancora una volta torna il tema del confronto e della condivisione: l’esperienza negli spazi di coworking di San Francisco ha dato molto ai ragazzi, facendogli capire l’importanza dell’incontro e della collaborazione per la crescita di una startup.

Infine, una serie di piccoli e grandi suggerimenti e consigli utili per chi è deciso a visitare la Silicon Valley e trarre dall’esperienza il meglio per la propria idea di impresa: confrontarsi con chi dall’Italia adesso vive in Silicon Valley, per conoscere la sua esperienza e per conoscere i contatti e i posti giusti da frequentare; organizzare al meglio prima di partire una vera e propria agenda (consigliata la già citata piattaforma Meetup, ritenuta uno strumento indispensabile per individuare gli eventi migliori per startupper); partecipare agli eventi di networking serali, dove è possibile presentare il proprio progetto ricevendo feedback e partecipando a contest con la votazione dei partecipanti, visitare alcune tra le aziende più importanti al mondo tra cui Twitter (attenzione: ricordatevi di prenotare la visita con qualche giorno di anticipo!), Autodesk e Mozilla; ma è importante anche ritagliare dei momenti per godersi la vera città, magari salendo su un autobus e scendendo all’ultima fermata. San Francisco è un luogo dove è possibile incontrare persone che possono aiutarti (o che tu puoi aiutare), dove ad ogni angolo si può scoprire qualcosa che dà ispirazione, dove c’è un entusiasmo e una voglia di fare che si traducono in opportunità continue.

Se desiderate ulteriori informazioni sulla nostra esperienza in San Francisco, scriveteci pure a info@incubatorenapoliest.it.

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Napoli, 17/12/2013

Paqos, startup insediata al CSI, partecipa a InnovAction Camp 2013

Pasquale Simonetti è il founder di Paqos s.r.l., una delle società attualmente inserite nel processo di incubazione del CSI – Incubatore Napoli Est con il progetto ItDoes: la piattaforma nasce allo scopo di offrire un servizio che coinvolga una comunità di persone a condividere specifiche esigenze e a collaborare per risolverle.

Pasquale ha superato le selezioni e da oggi fino al 12 luglio parteciperà all’edizione 2013 di InnovAction Camp: si tratta del percorso formativo ideato da InnovAction Lab che si svolge in una ex base NATO immersa in un bosco riserva naturale del Lazio.

Il programma garantisce ai 20 partecipanti selezionati la possibilità di incontrarsi e condividere un’esperienza formativa fatta di coworking, seminari, pitch session per poter affinare la propria business idea in un progetto da presentare ad un panel di investitori.

Un’ottima occasione di crescita e formazione per aspiranti startuppers e innovatori, riservata solo a pochi partecipanti: complimenti e in bocca al lupo a Paqos!

  • Per saperne di più su Paqos s.r.l. e sul progetto ItDoes, qui il link nel nostro Portfolio.
  • Per saperne di più su InnovAction Camp, qui la pagina con le informazioni e il programma.

Napoli, 08/07/2013