Loading...

Tag: intelligence

I-Tech Innovation 2021: tre call per startup innovative con investimenti per oltre 1,6 milioni di euro

La Call volta a favorire la creazione di una nuova imprenditorialità ad alto contenuto innovativo e tecnologico, investendo sui settori di eccellenza italiani.

Al via I-Tech Innovation 2021, il programma promosso da Fondaz- azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information e Fondazione Golinelli – holding filantropica particolarmente attiva nei settori dell’istruzione e dell’innovazione con la partecipazione dell’incubatore – acceleratore  G-Factor.

Il programma prevede 3 distinte Call rivolti a Startup innovative nei settori:

Obiettivo è quello di selezionare 13 Startup, che parteciperanno a un programma di mentorship e di supporto allo sviluppo dei loro modelli di business della durata di 8 mesi, che prevede giornate di formazione in presenza a Bologna alle quali si alternano incontri di mentoring a distanza.

1. Call for Innovation Life Science/Digital Health
Per la call dedicata al settore Life Science/Digital Health, che può contare su un budget complessivo di 450.000 euro, il focus è sui settori terapeutici, dei dispositivi medici e diagnostici, della bioingegneria e bioinformatica, in particolare soluzioni in cui le convergenze tra le discipline scientifiche e la tecnologia digitale possano generare innovazioni potenzialmente disruptive rispetto all’esistente.
Le risorse saranno destinate a supportare 5 progetti imprenditoriali in un percorso di incubazione-accelerazione della durata di 8 mesi.

2. Call FinTech & InsurTech
400.000 euro a disposizione per il secondo bando, focalizzato su:

  • Alternative Evaluation of Risk: sistemi alternativi di valutazione del rischio assicurativo e finanziario, mediante l’utilizzo di fonte dati alternative nel rispetto della normativa GDPR e mediante l’utilizzo di algoritmi o metodologie innovativi;
  • New and improved customer experience in the post COVID world: nuovi sistemi e processi per la gestione del cliente in modo digitale;
  • Robo Advisor: sistemi automatici ed intelligenti di analisi dei bisogni assicurativi e finanziari, analisi semantica delle condizioni in essere e gap analysis per fornire all’utente finale consigli personalizzati;
  • IoT for Insurance (Motor, Home, Health, Engineering, Construction): supporto al cliente grazie a processi innovativi basati su IoT che abilitino le compagnie alla prevenzione dei rischi, alla gestione di interventi immediati ed all’analisi dei dati successiva per determinare le cause ed i relativi rimborsi assicurativi.
  • IoT for Banking: modalità innovative in cui i dati dei dispositivi IoT (sia Industry 4.0 che in altri settori) possano contribuire ai processi di gestione finanziaria;
  • Innovation in Claims management: miglioramento ed automatizzazione nella gestione dei Claims su tutti i segmenti assicurativi (Motor, Non-Motor / Consumer, Industry);
  • Alternative Banking Services: servizi e soluzioni connesse alla gestione di prestiti, finanziamenti e micro credito al di fuori del circuito bancario, supporto del mondo finanziario al tema del Green finance e della Circular e Sharing Economy.
    Anche in questo caso, le risorse saranno destinate a supportare fino ad un massimo di 5 progetti imprenditoriali in un percorso di incubazione-accelerazione della durata di 8 mesi.

3. Call for Innovation FoodTech/Agritech
Al settore FoodTech/Agritech sono dedicati 240.000 euro per progetti negli ambiti:

  • Farm management software: Sistemi di decisioning per l’agricoltura (gestione, organizzazione e ottimizzazione), in campo e in ufficio;
  • Satelliti, droni e altri dispositivi (IOT): Nuovi strumenti per la raccolta dei dati in agricoltura a supporto del decisioning e del miglioramento dell’efficienza;
  • Marketplace: piattaforme per acquisto/vendita di input (fitofarmaci, sementi, fertilizzanti, ecc.) e output (commodity, ortofrutta, vino, ecc.);
  • Market intelligence: identificazione delle quotazioni, analisi su andamenti di mercato e previsioni su scenari futuri (prezzi e quantità);
  • Traceability: tecnologie e software per risalire alle origini e ai metodi di produzione di un prodotto alimentare.

Per partecipare alle Call del programma I-Tech Innovation 2021, la deadline è fissata entro il 3 dicembre 2020, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://www.fondazionegolinelli.it/it/area-impresa/g-factor

 

 

Consigli per startup: la scelta dei co-founder per costruire un team vincente

Atish Davda (CEO di EquityZen) si occupa da diversi anni di startup e, in particolare, degli aspetti riguardanti la creazione di valore per tutti gli stakeholders di una nuova impresa: clienti, imprenditori, investitori. Di recente, il portale WeWork ha pubblicato un suo contributo incentrato al tema della creazione del miglior team per una startup di successo.

Il team dei founder di una startup è infatti un fattore chiave di successo, in quanto rappresenta la base di partenza per affrontare e risolvere tutti i piccoli e grandi intoppi che un nuovo progetto imprenditoriale si trova ad affrontare fin dall’inizio delle attività di business: nel suo post, Davda elenca alcuni dei punti fondamentali da tenere a mente quando si costituisce il team.

Prima di tutto, è fondamentale che una startup abbia un team costituito da più founder: secondo le statistiche, la maggior parte delle aziende di successo ha un team costituito da più talenti, in media 2,4. Ciò vuol dire che la ricerca di co-founder è un’attività fondamentale per costruire una startup.
Nelle fasi più difficili della vita aziendale, infatti, avere almeno un’altra persona su cui contare diventa indispensabile: lo sanno bene gli investitori, che preferiscono finanziare startup con un team di fondatori piuttosto che “solo founder”.

Una volta costituito il team, i founder devono avere ben chiaro che si tratta di una situazione simile a un matrimonio: creare e gestire una startup è un’attività che durerà nel tempo, per cui è importante scegliere co-founder che abbiano le stesse ispirazioni, aspettative, motivazioni e passione per il progetto. La scelta va quindi effettuata tenendo ben presente la condivisione e la compatibilità tra i componenti.

Dalla sua esperienza come founder, in particolare dalla ricerca dei co-founder per il progetto EquityZen, Davda ha ricavato una serie di aspetti a suo parere fondamentali, da tenere in attenta considerazione quando si cercano i componenti per il proprio team:

Determinazione: è probabilmente l’aspetto più importante per un co-founder, e secondo l’autore è uno dei maggiori segnali di intelligenza in una persona;

Commitment: bisogna capire se la persona sarà in grado di restare concentrata e mantenere gli impegni durante i periodi altalenanti che la startup dovrà affrontare;

Etica sul lavoro: strettamente legata all’aspetto precedente, indispensabile in una startup in cui bisogna essere pronti a lavorare anche di notte e nei weekend;

Umiltà: occorre scegliere compagni di viaggio in grado di rimboccarsi le maniche quando necessario;

Convinction: la scelta deve ricadere su individui che credono fermamente nella vision aziendale;

Fiducia: in un team di co-founder è fondamentale che le persone possano fidarsi l’una dell’altra;

Il “Salto di Fede”: la creazione di una startup richiede spesso il coraggio per affrontare quelli che Davda definisce veri e propri “Salti di Fede” e bisogna assicurarsi che i co-founder abbiano questo tipo di coraggio;

Affidabilità: bisogna scegliere un team composto da persone affidabili, di cui si possa essere certi che facciano ciò che hanno detto di fare;

Personal compatibility: i co-founder devono essere amici e condividere interessi anche al di fuori degli aspetti strettamente legati al business;

Rational compatibility: questo aspetto riguarda la compatibilità tra i componenti del team nel ragionare insieme per risolvere i problemi;

Technical compatibility: la compatibilità in questo senso riguarda gli aspetti tecnici, e la possibilità di delegare e scambiarsi le incombenze di lavoro;

Leadership;

Disponibilità all’apprendimento;

Principi: i co-founder devono agire nel rispetto delle regole e dei principi da un punto di vista legale, etico e morale;

Width & Depth Intelligence: i co-founder devono essere molto intelligenti, anche rispetto agli altri “candidati” presi in considerazione;

Audacia: si tratta di quella che Paul Graham definisce “cattiveria”, un aspetto che l’autore spiega con la capacità di “chiedere scusa ogni tanto, anziché chiedere permesso”;

Resolve: si tratta della capacità, di fronte a un errore, di rialzarsi e tornare a lavorare scrollandosi di dosso la frustazione per lo sbaglio compiuto;

Ispirazione;

Rispetto;

Network: bisogna fare attenzione a scegliere co-founder con reti di contatti professionali e personali compatibili;

Passione: non può essere trasmessa, né insegnata, ma è un aspetto innato e fondamentale per una startup;

Divertimento: lavorare con il proprio team deve essere piacevole e divertente per far funzionare una startup;

Invincibilità: con l’ultimo aspetto, Davda fornisce l’immagine di un team che si sente invincibile quando lavora in gruppo.

Per leggere l’articolo originale: https://www.wework.com/magazine/knowledge/can-build-incredible-founding-team/

Napoli, 23/12/2014