Loading...

Tag: imprenditorialità

La marcia in più di ogni startupper: credere in se stessi e nella propria idea

C’è una caratteristica che accomuna tutte le persone di successo: credi fermamente in te stesso e nella tua idea e arriverai in alto

In un post pubblicato su Startup Digest a cura di ChopDawg è trattato un argomento molto interessante per chiunque voglia fare startup: la capacità di credere in se stessi e nella propria idea, come caratteristica fondamentale per raggiungere il successo nel mondo dell’imprenditorialità.

Rispetto alla carriera di startupper, credere in se stessi significa essere convinti fino in fondo di potercela fare, avere la certezza di raggiungere il massimo del proprio potenziale per poi superarlo.

Si tratta di un vero e proprio istinto di successo, che il team di ChopDawg afferma di aver incontrato in tutte le startup che sono poi riuscite a realizzare grandi imprese sul mercato.

Quando si crede in se stessi, si passano più facilmente i primi tempi di una startup, quelli davvero difficili in cui ci sono pochi soldi, nessun cliente, nessuna prospettiva: si vivono come una semplice fase da oltrepassare senza paura per raggiungere il successo.

Ecco perchè chi sceglie di creare da zero una startup, basandosi su una propria idea, deve essere davvero convinto di volerlo fare: deve credere pienamente in se stesso e nella propria idea, mantenendo comunque l’apertura mentale necessaria a modificare ciò che non risponde alle esigenze del mercato pur di migliorare il prodotto offerto.

Per capire quanto sia importante credere in se stessi e nella propria idea per fondare una startup di successo esiste una matrice in quattro quadranti ideata da Tony Robbins.
Ciascuno dei quattro quadranti corrisponde ad un aspetto ben preciso: potenziale, azioni, risultati, fiducia in sè e nella propria idea.

Questi quattro aspetti sono strettamente connessi tra loro: immaginiamo uno scenario in cui il potenziale sia elevato. Quando intravediamo un alto potenziale, ci viene naturale impegnarci al massimo per realizzarlo: questo impegno si traduce in azioni ben precise. Le azioni, a loro volta, portano ai risultati che aumentano la fiducia in sè e nell’idea che si sta realizzando.

Ecco perché credere in se stessi e avere fiducia nella propria idea di startup è fondamentale per ottenere il successo: soltanto così è possibile vedere fin da subito il potenziale della propria startup, impegnarsi nell’azione necessaria ad implementare l’idea e ottenere i migliori risultati sul mercato.

FONTE: http://blog.startupdigest.com/2018/08/28/dear-entrepreneurs-if-you-believe-you-can-do-it-that-is-because-you-can/

Better Entrepreneurship Policy Tool, il nuovo strumento UE per sostenere l’imprenditorialità sociale e inclusiva

E’ appena nato “Better Entrepreneurship Policy Tool” il nuovo strumento dell’Unione Europea con l’obiettivo di sostenere l’imprenditorialità sociale e inclusiva

La Commissione Europea e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) hanno recentemente lanciato un nuovo strumento europeo per l’imprenditorialità.

Lo strumento è denominato Better Entrepreneurship Policy Tool e nasce allo scopo di rendere le politiche imprenditoriali dell’Unione Europea maggiormente inclusive e sociali, attraverso una vera e propria analisi delle risposte ai sondaggi (Assessment) per conoscere meglio l’attuale situazione in Europa per le imprese sociali e inclusive.

Il focus, quindi, è sulle politiche a sostegno dell’imprenditoria sociale e dell’imprenditorialità da parte di persone provenienti da gruppi sottorappresentati (giovani, donne, migranti, disoccupati), con l’obiettivo di raggiungere risultati migliori a livello europeo in termini di innovazione, creazione di nuovi posti di lavoro e crescita economica.

Lo strumento Better Entrepreneurship Policy Tool è disponibile on-line e offre ai decisori politici e agli altri stakeholder dei Paesi Membri UE (ad esempio associazioni e reti di imprese, camere di commercio, istituti di ricerca, ecc.) la possibilità di rispondere a un breve sondaggio per valutare l’ecosistema di riferimento e, sulla base dei risultati, considerare quali iniziative e migliori pratiche adottare.

L’analisi delle risposte ai sondaggi del Better Entrepreneurship Policy Tool consentirà di progettare le migliori politiche in tema di imprenditorialità sociale e inclusiva a livello locale, regionale e nazionale.

Gli utenti potranno, inoltre, invitare altre parti interessate a rispondere allo stesso sondaggio, stimolando la riflessione e il dibattito sulle tematiche in questione, rendendo possibile il passaggio all’azione con una consapevolezza maggiore della situazione di partenza.

Lo strumento UE Better Entrepreneurship Policy Tool sarà disponibile in 24 lingue. Collegandosi alla sezione “Assessment” è già possibile compilare i questionari di valutazione, che presto saranno resi disponibili anche in italiano.
Al momento, per la versione in inglese del sito è possibile fare riferimento al seguente link: https://www.betterentrepreneurship.eu/en

Tipologie di immaginazione e abilità imprenditoriali: consigli utili per la tua startup

Nei giorni scorsi, Forbes ha pubblicato un interessante articolo firmato da Dinah Wisenberg Brin intitolato “Three Types Of Imaginativeness Important In Entrepreneurship”. Il testo è incentrato sulle tre tipologie di immaginazione che risultano essere fondamentali nell’attività di un imprenditore.

Secondo un recente studio pubblicato dall’Academy of Management Journal, infatti, esistono tre differenti tipi di immaginazione che rappresentano un talento indispensabile per la nascita di nuove, preziose idee imprenditoriali: l’immaginazione creativa, l’immaginazione sociale e l’immaginazione pratica.

I ricercatori hanno misurato queste tre abilità di natura cognitiva su una apposita “scala immaginativa”, lavorando con oltre 500 persone negli Stati Uniti, in una fascia di età compresa tra i 19 e gli 88 anni. Il campione oggetto dello studio è composto da persone con vari livelli di esperienza nel settore imprenditoriale.Secondo i risultati dello studio in questione, le tre abilità immaginative analizzate variano da individuo a individuo, possono generare differenti idee di impresa (in termini sia qualitativi, sia quantitativi) e sono strettamente connessi a caratteristiche quali la motivazione, la conoscenza e l’esperienza.

In particolare, laddove i livelli di motivazione, conoscenza ed esperienza sono più elevati, i ricercatori hanno riscontrato le migliori performance in termini di quantità e di qualità di idee imprenditoriali generate.

Ciascuna delle tre abilità immaginative, inoltre, si combina con caratteristiche quali l’innovazione, le skills di natura comunicazionale, la capacità di gestione e di amministrazione: si tratta di una serie di fattori che si intersacano per simulare mentalmente, e quindi immaginare, gli scenari necessari a generare nuove e brillanti idee di impresa.Nello specifico, le tre abilità immaginative fondamentali per aspiranti imprenditori si identificano in:

1) IMMAGINAZIONE CREATIVA – consente alle persone di stabilire connessioni tra informazioni che sono apparentemente non correlate tra loro, per formare nuove relazioni tra mezzi e fini che si traducono in idee di impresa innovative.

2) IMMAGINAZIONE SOCIALE – consente agli individui di comprendere i bisogni degli altri, aumentando la possibilità di identificare i problemi che più di tutti necessitano di soluzione e, di conseguenza, idee utili per un’impresa o startup di successo.

3) IMMAGINAZIONE PRATICA – anche questa abilità consente alle persone di inviduare i problemi che necessitano di soluzioni, senza passare però dalla comprensione dei bisogni altrui, bensì individuando le idee imprenditoriali più utili in termini essenzialmente quantitativi.

Poiché queste tre tipologie di immaginazione sono indipendenti tra loro, gli esperti suggeriscono di costruire il team della propria startup componendolo di individui in possesso di un livello elevato anche di una soltanto delle abilità in questione, in maniera tale che il lavoro di squadra possa compensare le mancanze reciproche tra i founder.

La composizione del team è un aspetto fondamentale per la nascita di una startup di successo: ecco perché è importante incontrare e conoscere nuovi talenti, con competenze differenti e complementari, per raggiungere una squadra di eccellenza.E tu, hai già costruito il team ideale per dar vita alla tua startup? Vuoi incontrare altri talenti, in possesso di competenze di natura tecnica o imprenditoriale?

Se vuoi partecipare ad un evento gratuito di networking e mentorship per la tua idea innovativa, lo Scouting Day di #VulcanicaMente4R è l’occasione che fa per te: compila subito il form di partecipazione! L’appuntamento è per il 28 e 29 settembre.

Business Stories: fino a 4.000€ in palio per il miglior video sull’imprenditorialità con il contest di Invitalia

Si è aperto alle 12:00 di ieri, 9 novembre 2015, il Video Contest “Business Stories” lanciato da Invitalia in occasione della partenza dei nuovi incentivi per giovani e donne “Nuove imprese a tasso zero” (qui, il nostro approfondimento sulle nuove agevolazioni).

video contest 1024 x 128

Il Video Contest “Business Stories” è aperto a giovani, donne, video maker, creativi, innovatori ed esperti digitali con la possibilità di partecipare sia singolarmente che in gruppo. Per partecipare occorre compilare il form di iscrizione (scaricabile qui), indicando il link per scaricare il video, ed inviarlo all’indirizzo videocontest@invitalia.it

Le iscrizioni a Business Stories resteranno aperte fino alle ore 12:00 del 9 dicembre 2015, mentre a partire dal 16 novembre 2015 i video dei partecipanti saranno caricati sul canale YouTube dedicato all’iniziativa.

I video partecipanti al contest dovranno avere una durata massima di 3 minuti ed essere incentrati sulle tematiche dell’imprenditorialità e del fare impresa, con le leve della creatività e dell’innovazione. Saranno ammesse tutte le tecniche audiovisive: cartoni animati, keep/stop motion, filmati amatoriali, video in alta risoluzione, etc.

I video di Business Stories saranno sottoposti prima di tutto alla votazione della community: fino al 9/12/2015 sarà possibile votare i video dal canale YouTube con un like al proprio video preferito. La votazione della community avrà un peso del 40% sulla graduatoria finale.

Alla votazione della community si affiancherà quella della Commissione (composta da due rappresentanti di Invitalia e da un esperto esterno), che potrà assegnare a ciascun video un punteggio sulla base dei seguenti criteri:

40 punti al video che avrà ottenuto il maggior numero di like su YouTube,
fino a 20 punti per l’originalità,
fino a 20 punti per la creatività,
fino a 20 punti per la coerenza con le finalità ed il tema del contest.

Al termine delle valutazioni, saranno assegnati i seguenti premi ai tre video vincitori:

Primo classificato: 4.000€
Secondo classificato: 2.000€
Terzo classificato: 1.000€

Per ulteriori informazioni e dettagli, è possibile scaricare il Regolamento completo dal sito web dedicato all’iniziativa: http://www.invitalia.it/site/new/home/video-contest.html

Napoli, 10/11/2015

Crescere in Digitale: 3.000 tirocini formativi per giovani italiani nel settore digital

E’ partita nei giorni scorsi l’iniziativa “Crescere in Digitale”, nata nell’ambito del progetto “Garanzia Giovani” e su iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la collaborazione di Google e Unioncamere.
L’iniziativa “Crescere in Digitale” prende spunto dal successo dell’esperienza di Google e Unioncamere con “Eccellenze in Digitale”, programma per la digitalizzazione delle PMI attraverso l’offerta di borse di studio a giovani neolaureati, che giunge quest’anno alla sua seconda edizione (ne abbiamo parlato di recente in questo post del nostro blog).

cresceredig1

Crescere in Digitale si rivolge da un lato a tutti i giovani iscritti a Garanzia Giovani, e dall’altro alle imprese italiane interessate ad ospitare giovani tirocinanti per implementare la digitalizzazione nel proprio business.

Il progetto si propone di garantire la formazione di giovani in cerca di occupazione, favorendone l’inserimento nel mondo del lavoro.

Gli strumenti di cui si avvale l’iniziativa in questione sono infatti:

1) Formazione on-line: ciascuno dei giovani coinvolti in Crescere in Digitale potrà avvalersi di 50 ore di formazione erogate attraverso un’apposita piattaforma offerta da Google;

2) Laboratori di gruppo sul territorio: saranno organizzati 120 laboratori da 50 persone ciascuno, grazie ad Unioncamere, che offriranno formazione sulle professioni digitali in diverse città italiane. I laboratori avranno lo scopo di avviare i giovani partecipanti al tirocinio oppure ad attività imprenditoriale;

3) Tirocini in PMI italiane: fino a 3.000 giovani potranno avere accesso ad un tirocinio della durata di 6 mesi (con retribuzione pari a 500€ mensili) finanziati dal programma Garanzia Giovani. Le imprese che intendono ospitare uno o più giovani digitalizzatori possono fare domanda sul portale dedicato all’iniziativa () senza nessun costo. Inoltre, le PMI che sceglieranno di assumere il giovane dopo il tirocinio riceveranno un bonus fino a 6.000€.

cresceredig2

Grazie a Crescere in Digitale sarà quindi possibile formare nuovi professionisti nel settore digitale, avviando alla professione i giovani in cerca di occupazione, riconducibili alla categoria NEET (Not engaged in Education, Employment or Training). Inoltre, le imprese coinvolte avranno la possibilità di avere nella propria squadra di lavoro giovani qualificati per digitalizzare il business e avvicinarsi al potenziale offerto da Internet.

Per partecipare, i giovani devono iscriversi al programma Garanzia Giovani: http://www.garanziagiovani.gov.it/Pagine/default.aspx
Ricordiamo che l’iscrizione al programma è aperta a residenti in Italia di età compresa tra i 15 e i 29 anni, non impegnati in un’attività lavorativa nè inseriti in un corso scolastico o formativo (NEET).

Le imprese interessate ad ospitare i tirocinanti, invece, devono compilare la domanda disponibile sul portale Crescere in Digitale: http://www.crescereindigitale.it/

Napoli, 07/05/2015

“Verso una nuova imprenditorialità: ricerca, sperimentazione, innovazione” il 1° aprile a Napoli, seminario con focus sulle startup innovative

Mercoledì 1° aprile 2015, a partire dalle 9:30, il Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica Alberto Calza Bini dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Via Forno Vecchio, 36 – IV piano, Scala C) ospita il seminario intitolato “Verso una nuova imprenditorialità: ricerca, sperimentazione, innovazione”.

Il seminario nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est e rappresenta il secondo appuntamento sul tema dopo quello organizzato lo scorso anno.
Lo scopo dell’incontro è quello di approfondire le tematiche dell’imprenditorialità giovanile ed innovativa, e delle relazioni che intercorrono tra il mondo accademico, istituzionale e delle imprese.

Il focus di “Verso una nuova imprenditorialità: ricerca, sperimentazione, innovazione” sarà anche per quest’anno particolarmente incentrato sulle startup innovative: il programma della la mattinata, infatti, prevede un momento dedicato alla presentazione del nuovo Avviso Pubblico di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa ® 3”, a cura di Giampiero Bruno (A.T. CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est).

Sempre in tema di startup e di “VulcanicaMente”, ricordiamo inoltre gli interventi di Marco Meola (CEO & founder di ReHub, tra le startup vincitrici della prima edizione) dal titolo “Startup, Ricerca, Sperimentazione” e di Simona Panaro e Federica Russillo, vincitrici della seconda edizione di VulcanicaMente, che racconteranno l’esperienza del loro progetto Agritettura 2.0.

Inoltre, il Programma prevede, dopo i saluti affidati al prof. Mario Losasso (Direttore del Dipartimento di Architettura), un’introduzione delle tematiche al centro del seminario affidata all’Assessore al Lavoro e Attività produttive del Comune di Napoli Enrico Panini.

A seguire, il prof. Luigi Fusco Girard (Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica Alberto Calza Bini) presenta un intervento sul tema “Verso una imprenditorialità creativa e innovativa”.

Seguirà l’intervento di Alessia Guernaccia (PANDORA GROUP), con il suo intervento intitolato “La capacità di visione per un imprenditore e i vantaggi di essere architetto”.

Dopo la presentazione dell’Avviso Pubblico di “VulcanicaMente 3”, la mattinata prosegue con l’intervento di Vincenzo Quagliano (QS & Partners) incentrato sui progetti e le attività di “Think Thank Sassano”.

Il seminario si chiude infine con gli interventi di Marco Meola, Simona Panaro e Federica Russillo.

LocandinaSeminarioUniNA

Napoli, 27/03/2015

Da ingegnere a startupper: i consigli utili per gestire al meglio un business di successo

Chris Thornham è co-founder di FLO Cycling, azienda specializzata nella produzione di ruote per bicicletta aerodinamiche che, nel giro di tre anni, ha venduto oltre 10.000 prodotti in 51 Paesi in tutto il mondo: di recente, il portale WeWork ha pubblicato un suo articolo con alcuni interessanti consigli appresi durante la sua esperienza di startup, e in particolare dal suo “passaggio” da ingegnere ad imprenditore.

Secondo Thornham, infatti, l’attitudine al pensiero logico-razionale e all’execution veloce dei piani sono due aspetti tipici degli ingegneri che lo hanno aiutato molto nell’attività imprenditoriale: la pianificazione è infatti di fondamentale importanza, soprattutto in un mondo come quello delle startup in cui i problemi e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.

business-engineer-
Consigli di business per startup: da ingegnere a imprenditore

 

La capacità di problem solving di matrice ingegneristica e tecnica rappresenta una skill di vitale importanza quando si tratta di dover affrontare alcuni imprevisti della vita da startupper: nel primo anno di attività di FLO Cycling, ad esempio, i founder hanno dovuto far fronte a piccole e grandi emergenze, dalle continue cadute del server all’incidente di una nave container che trasportava i prodotti dell’azienda.

Dalle sfide affrontate nei primi tempi della sua startup, Thornham ha tratto alcune importanti lezioni che condivide con i lettori del suo post: vediamo quali sono i suoi consigli.

1) Seguire sempre la tua passione

Un imprenditore di successo non si concentra soltanto sui soldi: è necessario avere passione per il proprio prodotto o servizio. Quando si riesce a fare della propria passione il proprio lavoro, tutto diventa più facile e si riescono ad affrontare meglio anche le difficoltà.

2) Elaborare un piano B

Nel tentativo di seguire la propria passione e i propri sogni occorre sempre essere intelligenti: una startup può incorrere in una serie di imprevisti e difficoltà, per cui è necessario predisporre una strategia alternativa che possa funzionare da piano B.

Dover cambiare programma e dedicarsi ad altro non significa aver fallito: significa semplicemente imparare le lezioni dal fallimento e applicare gli insegnamenti alla prossima occasione. Lo stesso Thornham racconta che il suo primo business è stato un flop totale: il team era particolarmente bravo negli aspetti tecnici, di design e di pianificazione, ma aveva scarso senso degli affari. Riconoscere le proprie mancanze è servito a capire dove bisognava lavorare e migliorare, per poi affrontare con nuove competenze l’impresa successiva.

3) Non avere fretta

Per costruire e coltivare un business di successo ci vuole il tempo giusto: essere impazienti non paga, quando si tratta di startup. Per far funzionare al meglio FLO Cycling sono serviti 5 anni di lavoro: il successo arriva lavorando sodo, e tenendo duro anche quando sembra non ci siano progressi.

Un suggerimento pratico dell’autore è quello di fare sempre attenzione agli aspetti finanziari: per far fronte ad eventuali spese impreviste è importante poter contare su un sostegno economico di base.

4) Collaborare con i clienti

A volte gli startupper pensano che la strada migliore sia quella di mantenere il segreto sul proprio business: questo atteggiamento, invece, è controproducente per raggiungere l’obiettivo finale di diffondere il brand e ampliare la base di potenziali clienti.

Quando si ha una buona idea per una startup, è importante invece chiedere alle persone cosa ne pensano e capire se sarebbero disposti ad acquistare il prodotto. I founder di una startup devono impegnarsi molto nella collaborazione e nel confronto con la potenziale clientela, cercando di capire quali siano le caratteristiche e i benefici che cercano in un prodotto o servizio.

A volte, le grandi aziende spendono molte risorse per costose ricerche di mercato tralasciando l’aspetto fondamentale: parlare direttamente con i clienti. Valutare l’interesse del pubblico è, invece, il modo migliore per sapere se impegnarsi nella costruzione di un prototipo per proseguire con l’attività di impresa.

In conclusione, gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione secondo Thornham quando si crea una startup risultano essere:

  • cercare sempre il feedback dei clienti, lasciandogli un ruolo attivo nel processo di Product Development;

  • svolgere una corretta ed efficace attività di pianificazione, che contempli anche un piano B (elasticità e flessibilità);

  • farsi guidare dalla propria passione nella gestione del business, cercando di imparare tutto il necessario per portare al successo la propria startup.

Il post originale è disponibile qui: https://magazine.wework.com/inspiration/engineer-entrepreneur-discovered-start-business/

Napoli, 24/02/2015

50K pre-seed e 200K di contributi per le 10 migliori startup di #VulcanicaMente3!

“VulcanicaMente dal talento all’impresa®” è la competition del Centro Servizi Incubatore d’Impresa Napoli Est finalizzata ad individuare talenti e portatori di idee imprenditoriali ad elevato contenuto innovativo, da inserire in percorsi di formazione e accelerazione nei propri spazi. “VulcanicaMente dal talento all’impresa®” è un marchio registrato del Comune di Napoli.

L’obiettivo è quello di sostenere idee di business innovative ed originali, attraverso un percorso selettivo che, indipendentemente dai vincitori dell’iniziativa, possa offrire a tutti i partecipanti occasioni di formazione, crescita professionale, opportunità di contatti professionali e incontri di divulgazione della cultura d’impresa.

Giunta alla sua terza edizione, “VulcanicaMente dal talento all’impresa®” è pronta ad accogliere i nuovi team di talenti e le loro idee imprenditoriali innovative con la nuova call…

… la più completa e ricca di sempre!

MARCHIO VM3 - def

 

“VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3” rappresenta un’opportunità unica per mettere in gioco il tuo talento e le tue competenze e provare a trasformare la tua idea di impresa in una vera startup! La Competition, presentata oggi durante una Conferenza Stampa ad hoc a Palazzo San Giacomo, si svolge in tre fasi. Nel corso di ciascuna fase potrai cogliere occasioni di mentorship, formazione e networking per far crescere il tuo progetto imprenditoriale innovativo.

Le tre fasi di #VulcanicaMente3 sono:

  1. Animazione e Orientamento, per tutti gli interessati a partecipare alla Competition
  2. Selezione e Valutazione delle idee, per chi avrà compilato la domanda di partecipazione entro la deadline fissata per la call
  3. Percorso di Accelerazione ed erogazione dei Premi in denaro, per i 10 vincitori

Ai 10 vincitori saranno assegnati premi in denaro, postazioni di lavoro attrezzate presso il CSI e un percorso di accelerazione completo per sviluppare e far crescere la tua impresa. I migliori team di #VulcanicaMente3, inoltre, avranno possibilità di accedere ad ulteriori contributi messi a disposizione del Comune di Napoli e avranno priorità di accesso alle iniziative a sostegno dell’imprenditorialità implementate dall’Amministrazione.

Per saperne di più, visita la sezione dedicata al Programma Generale:

“VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3” offre ai partecipanti un percorso completo e ricco di opportunità, fin dalla prima fase di animazione e orientamento. Per prepararti al meglio alla Competition, potrai infatti registrarti ad uno dei nostri TECHDAY: due eventi di formazione, mentorship e networking della durata di due giornate ciascuno per focalizzare al meglio la tua idea e costruire il miglior team per accedere alle selezioni!

Per saperne di più, visita la sezione dedicata ai TECHDAY:

Per partecipare alla Call di “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3” bisogna compilare la DOMANDA DI PARTECIPAZIONE on-line, entro la deadline fissata per il 17 aprile 2015. Alla domanda di partecipazione dovrai allegare il pitch della tua idea.

Per saperne di più, visita la sezione dedicata alla DOMANDA DI PARTECIPAZIONE:

Una volta chiusa la call, “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3” entra nel vivo con la fase di selezione e valutazione delle idee: tra tutte le domande di partecipazione pervenute, saranno selezionati i 20 migliori team proponenti che parteciperanno alla TECHWEEK.

La TECHWEEK consiste in 5 giornate full immersion di mentorship e formazione sui temi centrali dell’imprenditorialità innovativa, con focus particolare sul BUSINESS PLAN. Durante la TECHWEEK, i team di #VulcanicaMente3 saranno affiancati dai nostri mentor per raggiungere l’obiettivo finale: costruire un pitch di successo da presentare alla Commissione di Valutazione per accedere alla fase successiva.

Per saperne di più, visita la sezione dedicata alla TECHWEEK:

La fase di selezione e valutazione delle idee di “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3” si chiude con il DEMODAY: un evento pubblico realizzato secondo il format del TechGarage che sarà aperto ai 10 migliori progetti selezionati tra i partecipanti alla TECHWEEK. Nel corso del DEMODAY i team finalisti presenteranno il proprio pitch ad una Giuria di esperti, potenziali investitori, imprenditori e media che, insieme alla Commissione di Valutazione, valuteranno le idee di impresa di #VulcanicaMente3 e stabiliranno la Graduatoria Finale dei vincitori.

Per saperne di più, visita la sezione dedicata al DEMODAY:

In base alla Graduatoria Finale del DEMODAY, i 10 team vincitori di “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3” avranno accesso ai premi finali. Ciascun team avrà diritto al PERCORSO DI ACCELERAZIONE presso il CSI e ad un PREMIO IN DENARO da utilizzare per lo sviluppo dell’idea.

Per saperne di più, visita le sezioni dedicate al PERCORSO DI ACCELERAZIONE e ai PREMI E CONTRIBUTI:

Infine, ai migliori team che avranno superato il percorso di accelerazione e saranno stati ammessi all’Evento Finale di “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3”, sarà offerta la possibilità di accedere ad ulteriori contributi messi a disposizione del Comune di Napoli per sostenere la crescita delle nuove imprese che avranno deciso di costituirsi: un finanziamento per metà a fondo perduto e per metà sotto forma di prestito a tasso agevolato che può arrivare fino ad un importo massimo di 20.000 €.

Per saperne di più, visita la sezione CONTRIBUTI:

Un percorso completo e più ricco che mai per la tua startup! Cosa aspetti? Cogli al volo l’occasione e partecipa alla nuova call di “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3”!

Napoli, 18/02/2015

TEDx Caserta: a febbraio in Campania la conferenza sulla Global Contamination – Iscrizioni entro il 19/01

Arriva quest’anno anche a Caserta la conferenza globale TED, che per il 2015 ha scelto come tema centrale quello della Global Contamination: gli appuntamenti di TEDx Caserta sono fissati per il 2 febbraio (con l’inizio del workshop intensivo TEDx Adventures) e per la notte del 6 febbraio, con la conferenza TEDx Caserta.

TED è l’organizzazione americana no-profit che da circa trent’anni permette a protagonisti della ricerca, dell’innovazione e di tutti i campi del sapere di presentare le proprie idee, nel rispetto del motto “Idee che meritano di essere diffuse”.
La conferenza mondiale TED si svolge ogni anno in California e ha visto la partecipazione in passato di grandi nomi tra cui Bill Gates, Al Gore e Richard Branson.

TEDx rappresenta invece gli eventi locali organizzati in modo indipendente in tutto il mondo, tra cui il TEDx Caserta di cui parliamo oggi: come accennato, il tema centrale scelto quest’anno è la Global Contamination, per cui il focus sarà sulla condivisione, l’integrazione, lo scambio reciproco di idee allo scopo di creare una visione comune dall’incontro tra persone e sistemi diversi.

Sono essenzialmente due i momenti fondamentali che ospiterà la città di Caserta, organizzati dal team di 012 Factory (il primo centro di contaminazione di impresa d’Italia, con la sua Academy che ha sede proprio a Caserta):

TEDx Adventures, dal 2 al 4 febbraio, è un workshop intensivo della durata di tre giorni dedicato al tema “The Future of Work”. L’evento è a cura di Antonio Cesare Iadarola, Vincenzo Di Maria e Alfredo Carlo, tre designer di esperienza internazionale che lavoreranno con i giovani partecipanti su aspetti di grande attualità nell’attuale e iperconnesso mondo del lavoro: micro imprenditorialità, attivismo civico, forme di hacking, agricoltura 2.0 e artigianato digitale sono alcuni degli argomenti che verranno trattati. L’intero workshop sarà incentrato sul framework delle nuove economie dei servizi, della condivisione e dell’innovazione sociale.

Per partecipare a TEDx Adventures occorre compilare entro il 19 gennaio 2015 il modulo di iscrizione disponibile al seguente link: http://www.tedxcaserta.it/?page_id=20
I candidati selezionati per partecipare all’evento saranno contattati dagli organizzatori entro il 26 gennaio.

TEDx Caserta, in programma per la notte del 6 febbraio al Centro Commerciale Campania di Marcianise (CE) a partire dalle ore 21:00, è invece una Conferenza durante la quale si alterneranno gli interventi di 10 speaker italiani e internazionali sul tema della Global Contamination.
Tra gli speaker presenti a Caserta, ricordiamo Steve Dubin (docente della Columbia University) e il fotografo Fabiano Ventura.

La partecipazione alla conferenza TEDx Caserta è gratuita, ma i posti sono limitati: per candidarsi occorre compilare il modulo di iscrizione disponibile al seguente link: http://www.tedxcaserta.it/?page_id=40
L’iscrizione va effettuata anche in questo caso entro il 19/01/2015, e i candidati selezionati saranno avvisati entro il 26 gennaio.

Per maggiori informazioni:

Napoli, 08/01/2015

La call for startup dell’incubatore JCube: alla ricerca di idee innovative ad alto contenuto tecnologico

L’incubatore d’impresa JCube ha aperto la nuova call for startup per l’accesso ai servizi della struttura: è possibile inviare le candidature entro la deadline fissata per il 30 settembre 2014.

JCube nasce dalla collaborazione tra il Comune di Jesi, l’Università Politecnica delle Marche e il Gruppo Industriale Maccaferri con lo scopo di far nascere e crescere nuove imprese attraverso una serie di servizi di accelerazione specifici per business innovativi.

Possono partecipare alla call for startup sia imprese già costituite (preferibilmente da non più di tre anni) che progetti di impresa ad alto contenuto tecnologico, che dovranno costituirsi in impresa entro i 60 giorni successivi all’eventuale ammissione.

JCube non prevede settori specifici di riferimento, basta che il progetto sia altamente innovativo, ad alto contenuto tecnologico e inserito in un panorama science based.
Tra i requisiti preferenziali, il Regolamento prevede:

– possesso dei requisiti di startup innovativa ai sensi della legge 221/2012;
– l’appartenenza a uno dei seguenti settori: biotecnologie, agro-alimentare, energie rinnovabili, logistica, Information Technology;
– particolare corrispondenza alle caratteristiche ed esigenze del sistema produttivo locale.

Per le startup ammesse al programma di incubazione sono previsti servizi di base (uffici, laboratori, spazi comuni e servizi generali) e servizi a valore aggiunto (per una durata massima di tre anni) che consistono in un percorso d’incubazione reale o virtuale.

Per inviare la propria candidatura bisogna compilare il form di iscrizione disponibile al seguente link: http://www.jcube.org/it/signin.html
Al form va allegato inoltre il business plan redatto secondo le indicazioni scaricabili al seguente link: http://www.jcube.org/it/accesso.html

Il Comitato Paritetico dello JCube provvederà a valutare le candidature sulla base di una serie di criteri, tra cui il carattere innovativo della proposta progettuale, la validità economico/finanziaria del progetto e le capacità imprenditoriali del team proponente.

Per maggiori informazioni: http://www.jcube.org/

Napoli, 31/07/2014

1 2 3 4 5