Loading...

Tag: equity

“Start-Up, Start-Hope”: un Bando da 4 milioni di € per imprese e startup innovative dalla Regione Abruzzo

E’ stato pubblicato oggi, 3 agosto 2015, il bando “Start-Up, Start-Hope” della Regione Abruzzo: con una dotazione finanziaria pari a 4 milioni di euro, si propone di finanziare piccole nuove imprese innovative localizzate nel territorio regionale abruzzese, attraverso sovvenzioni sotto forma di partecipazione nel capitale sociale da parte del Soggetto Gestore F.I.R.A. (si tratta, quindi, di investimenti in Equity).

starthope2

BENEFICIARI

Sono specificati all’art. 6 del Bando, e consistono in piccole imprese innovative (localizzate in Abruzzo) suddivise in:

costituite: in forma di società di capitali, non quotate fino a 5 anni dall’iscrizione nel Registro delle Imprese, che non abbiano ancora distribuito utili e non costituite a seguito di fusione;
costituende: in forma di società di capitali, con impegno di costituzione in società entro e non oltre 20 giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo di investimento.

Ulteriori requisiti sono specificati all’art. 6.2 del Bando.

INIZIATIVE FINANZIABILI E INTERVENTI AMMESSI

Come anticipato, il Bando è riservato a piccole e nuove imprese localizzate nella Regione Abruzzo. Le imprese finanziabili sono quelle che apportino un’innovazione volta all’individuazione di un vantaggio sostenibile nel tempo, in settori sia innovativi che tradizionali. Oltre che funzionali all’innovazione, i progetti finanziabili dovranno avere ricadute positive a livello occupazionale.
Le innovazioni finanziabili, elencate a titolo esemplificativo all’art. 7.3 del Bando, possono essere: di prodotto o servizio, di processo, organizzative, di sviluppo sperimentale, di trasferimento tecnologico, di ricerca industriale.

Per quanto riguarda, invece, gli interventi ammessi, l’art. 7.4 li elenca nella seguente maniera:

Seed Capital: investimenti in capitale di rischio concessi prima della fase di startup e finalizzati a studiare, valutare, sviluppare il progetto iniziale;
Start-Up Capital: investimenti in capitale di rischio per imprese che non hanno ancora commercializzato il prodotto/servizio e non hanno ancora generato profitto, finalizzati allo sviluppo e alla commercializzazione;
Expansion Capital: investimenti in capitale di rischio per la crescita ed espansione della società, finalizzati ad accrescere la capacità produttiva, favorire lo sviluppo di mercato, fornire capitale circolante aggiuntivo (l’impresa finanziata può andare o meno in pari o produrre utile);
Follow-On: investimenti supplementari per finanziare il rischio di una società che abbia già ricevuto un precedente investimento dal fondo stesso.

COSTI AMMISSIBILI E IMPORTO DELL’AIUTO

I finanziamenti concessi, come specificato all’art. 9 del Bando, appartengono alla categoria degli Aiuti di Stato senza costi ammessi individuabili: la valutazione è effettuata attraverso l’esame del Business Plan, dei costi di esercizio e per investimenti funzionali alla proposta progettuale.
In particolare, il Soggetto Gestore valuterà il capitale economico con metodi quali il Discounted Cash Flow Method e il Venture Capital Method, in base al Capitale Investito Netto e agli Asset tangibili e intangibili.

Riguardo all’importo dell’aiuto (art. 12), la sovvenzione consiste nella partecipazione del Soggetto Gestore al capitale della società (investimenti in Equity), che avverrà attraverso la sottoscrizione di quote di nuova emissione susseguente ad un aumento di capitale per le società già costituite. Per le società costituende, invece, ci sarà un versamento di denaro liquido. La partecipazione avrà le seguenti caratteristiche:

– sarà minoritaria (dal 15 al 45%) e con durata massima di 5 anni (più due di proroga per agevolare il disinvestimento),
– avrà un importo massimo pari a 800.000€ (elevabili a 1.200.000€ per imprese stabilite nelle aree territoriali previste dall’allegato B del Bando).

MODALITA’ DI CONCESSIONE E LIQUIDAZIONE

L’istruttoria per la concessione dell’aiuto segue le quattro fasi previste dall’art. 13.1:

1) Pre-Screening formale: verifica formale della documentazione e accertamento della sussistenza dei requisiti richiesti. Prevede la possibilità di richiesta di integrazione documentale.

2) Pre-Screening di merito: valutazione formale dei progetti da parte del Soggetto Gestore, in vista della valutazione da parte della Commissione. In questa fase si prevede un primo colloquio con i proponenti, per approfondire il Business Plan e stabilire punti di forza e di debolezza dei progetti.

3) Screening: valutazione di merito effettuata dalla Commissione di Valutazione per individuare i migliori progetti in termini di innovatività, vantaggio competitivo, team proponente, ulteriori criteri elencati all’art. 11. In questa fase è previsto un ulteriore colloquio con il team proponente, con presentazione del pitch.

4) Negoziale e Closing: trattativa privata tra Soggetto Gestore e proponenti per definire i dettagli dell’operazione e analizzare le modalità di disinvestimento. In caso di esito positivo della trattativa, saranno prodotti l’Accordo di investimento, il Patto parasociale, il nuovo Statuto della società ed altri documenti specifici (vedi art. 13.6.3).

La liquidazione avviene in una o più tranche e al raggiungimento degli obiettivi specifici fissati nel Business Plan (milestone).

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Come previsto all’art. 8 del Bando, la domanda potrà essere presentata fino al 31/10/2015 attraverso apposita procedura on-line disponibile sul sito web StartHope.

Entro 5 giorni dalla data di presentazione on-line, l’Application Form e gli allegati andranno stampati, firmati ed inviati a mezzo raccomandata, posta celere o corriere espresso al seguente indirizzo:

Soggetto Gestore del Fondo di Rotazione POR FESR Abruzzo (2007/2013) – RTI F.I.R.A. SPA – Finanziaria Regionale Abruzzese
Via Enzo Ferrari, 155 – 65124 Pescara

LINK E DOCUMENTI UTILI

Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando e degli allegati, disponibili qui: http://bura.regione.abruzzo.it/singolodoc.aspx?link=2015/Speciale_73_0.html

Napoli, 03/08/2015

YC Fellowship: 12K e 8 settimane di mentorship per le migliori startup, dagli esperti di Y-Combinator

Resteranno aperte soltanto per pochi giorni le application per partecipare a YC Fellowship, il nuovo programma sperimentale di Y-Combinator della durata di 8 settimane (da metà settembre a metà novembre 2015) che si propone di accompagnare le startup in fase di idea e prototipazione.

Le iscrizioni possono essere inviate entro il 27 luglio 2015 al seguente link: http://fellowship.ycombinator.com/apply/
Entro il prossimo 15 agosto, saranno selezionate le migliori startup candidate che affronteranno il secondo step di selezione: dal 24 al 28 agosto, infatti, si svolgeranno delle interviste conoscitive con il team di YC Fellowship.

YCFellowship

Al termine delle interviste, saranno scelte le startup che parteciperanno al programma: innanzitutto, le startup selezionate riceveranno un grant equity-free di 12.000$ ciascuna.
Inoltre, a partire da metà settembre e per le successive 8 settimane, le startup avranno l’opportunità di partecipare al programma intensivo di mentorship proposto da Y-Combinator: l’accesso al programma sarà possibile sia trasferendosi per l’intera durata del percorso all’interno della Bay Area, sia da remoto.

I team partecipanti a YC Fellowship dovranno lavorare all’idea di startup full time, e non dovranno essere ancora state finanziate da investitori.

Per maggiori informazioni, è possibile leggere le FAQ a questo link: http://fellowship.ycombinator.com/faq/

Napoli, 21/07/2015

Techstars METRO Accelerator. le migliori startup per hotel e ristoranti a Berlino, con finanziamenti fino a 120K

Fino al 3 agosto 2015 è possibile partecipare alla call for startup per l’accesso al programma di Techstars METRO Accelerator, aperto a progetti imprenditoriali innovativi technology-based con focus nel settore HORECA (hotel, ristorazione, bar e catering).

Le nuove soluzioni dovranno essere proposte da startup in attività da non oltre 3 anni, e potranno riguardare (a titolo esemplificativo): pagamenti, ordini, delivery, inventory management, food tech, big data, mobile, soluzioni B2B, etc.

METRO

Le application possono essere inviate esclusivamente on-line, entro la scadenza fissata al prossimo 3 agosto, al seguente link: https://www.f6s.com/techstarsmetroprogram/apply

Tra tutte le domande pervenute, saranno selezionate le migliori 10 startup che avranno accesso ad un programma di accelerazione della durata di 3 mesi.
Il programma di Techstars METRO Accelerator si svolgerà presso la sede di Berlino, inizierà ad ottobre 2015 per concludersi a gennaio 2016.

Nel corso del programma di accelerazione le 10 startup selezionate avranno l’opportunità di sviluppare il proprio progetto con il supporto di mentor di fama internazionale e potranno accedere a finanziamenti fino a 120.000€, in cambio del 7-10% in Equity.

berlin2-e1431340205472

Inoltre, al termine del programma di Techstars METRO Accelerator è previsto un evento finale denominato Demo Day, nel corso del quale le startup presenteranno i propri progetti innovativi di impresa ad una platea composta da potenziali investitori.

Per maggiori informazioni: http://www.techstarsmetro.com/

Napoli, 16/07/2015

25K e 3 mesi negli USA per startup nel settore della logistica: la call di EPICenter

EPICenter è un acceleratore di startup che propongono progetti e idee innovative nel settore della logistica, con sede nella città statunitense di Memphis: fino al 22 giugno è possibile presentare la propria application per provare ad entrare a far parte del prossimo programma di accelerazione, dedicato alle migliori 6 startup del mondo con business ad alto potenziale di crescita.

Il programma di EPICenter ha una durata di 3 mesi e prevede un percorso di mentorship imprenditoriale per l’innovazione tecnologica applicata al campo della logistica: grazie ad una serie di step improntati sul format del BootCamp, EPICenter offre alle startup insediate un percorso per perfezionare il business model, migliorare il prodotto e raggiungere in maniera rapida ed efficace il maggior numero possibile di potenziali clienti.

EPIcenter1

EPICenter si caratterizza per tre aspetti fondamentali:

FOCUS: il programma di accelerazione è strettamente focalizzato su progetti di business innovativi nel settore della logistica. Questo focus così preciso consente ad EPICenter di posizionarsi come un programma di accelerazione per startup estremamente specializzato.

ACCESS: le 6 startup che avranno accesso al programma di accelerazione avranno a disposizione un network di mentor, professionisti, investitori, esperti, aziende e risorse molto ampio e di respiro internazionale. I team saranno supportati dal network in tutte le attività utili per far crescere l’idea fino a trasformarla in un’impresa vera e propria.

LOCATION: la città di Memphis è definita dagli organizzatori come un vero e proprio Hub degli U.S.A., situata in una posizione strategica in termini di vicinanza ad infrastrutture di trasporto (aeroporto, ferrovia, fiume Mississippi, autostrade) che la rendono il luogo ideale per lanciare nuove startup nel settore della logistica.

A ciascuna delle sei startup che avranno accesso al programma di accelerazione, EPICenter garantisce un grant iniziale da 25.000$ a fronte del 7% di equity.

memphis_bridge_at_sunset1.jpeg

 

Le application per EPICenter possono essere inviate entro la deadline fissata al 22 giugno 2015 a questo link: https://www.f6s.com/epicenterlogisticsaccelerator2015

Per maggiori informazioni: http://www.epimemphis.com/logistics-accelerator/

Napoli, 18/06/2015

Splitting Equity: come suddividere nel modo giusto le quote di una startup

Il portale Entrepreneur ha recentemente pubblicato un post firmato da Drew Handricks (Startup Advisor, specializzato in Marketing) che racchiude alcuni consigli utili per i founder di startup alle prese con un momento caratteristico della vita delle nuove imprese: si tratta della suddivisione dell’Equity, che diventa fondamentale nella fase di passaggio dalla nascita dell’idea al momento in cui quest’ultima sta diventando effettivamente redditizia e remunerativa.

In genere, spiega Handricks, in questa fase capita che tutti coloro che hanno in qualche modo avuto un ruolo nel processo di nascita e crescita dall’idea alla startup cominciano a battersi per avere un pezzetto di quest’ultima, sotto forma di Equity.
Di fronte a questa situazione sono i founder a doversi assumere la responsabilità di suddivisione dell’Equity, tenendo presente sia il principio di giusta suddivisione tra tutti coloro che hanno contribuito alla creazione della startup, sia le necessità e le esigenze fondamentali dell’azienda per raggiungere e mantenere un successo di lungo termine.

equity

Il problema dell’attività di “Splitting Equity” è rappresentato, secondo l’autore del post, dall’impossibilità di effettuare una suddivisione basata su tagli netti e uguali per tutti: nella maggioranza dei casi sono infatti coinvolte più di due persone ed esplodono disaccordi, dovuti al fatto che alcuni erano coinvolti fin dall’inizio nel progetto e altri sono attivati in seguito, etc. Ecco perchè è consigliabile avere alcune linee guida di riferimento, che Handricks elenca nel modo seguente:

1) Avvantaggiarsi grazie a tools e risorse

Non è possibile affidarsi ad un approccio interamente manuale nella suddivisione dell’Equity di una startup: avere un ruolo importante nelle decisioni da prendere non significa pretendere di controllare manualmente l’intero processo. In altre parole, è utile utilizzare tools automatici (l’autore cita come esempio eShares) per semplificare il processo e risparmiare tempo e risorse. Esistono una serie di tools e risorse sofisticate che possono essere decisamente più utili di un foglio di calcolo in Excel, e vale la pena utilizzarli.

2) Porre l’accento sullo “sweat equity”

Sicuramente i contributi sotto forma di capitale sono indispensabili (e possono e devono essere ricompensati), ma ciò che bisogna veramente premiare è il lavoro offerto e non retribuito (il così detto “sweat equity”). L’Equity va distribuito tra coloro che più di tutti hanno lavorato all’idea, e tra coloro che continueranno a farlo in futuro.
Su quest’ultimo punto è importante capire come intendono proseguire la propria carriera i collaboratori: chi ha intenzione di lasciare il proprio lavoro per proseguire a collaborare full-time con la nostra startup si assume un rischio elevato, che va retribuito in maniera differente rispetto a chi sceglie, ad esempio, di proseguire la propria esperienza nella nostra startup con una collaborazione part-time.

3) Non agire troppo in fretta

Sicuramente è impensabile ritardare troppo la suddivisione dell’Equity, ma al tempo stesso occorre fare attenzione a non incorrere nell’errore contrario, correndo troppo. La parola chiave nell’attività di Splitting Equity è, secondo Handricks, “pazienza”: i founder devono prendersi il tempo necessario per ascoltare tutti i componenti del team, rispondere a tutte le domande, riflettere sulle proprie decisioni. Se l’azienda dovesse riuscire ad avere grande successo, anche un solo punto percentuale in futuro potrà fare un’enorme differenza.

equity1

4) Evitare di essere troppo coinvolti nell’idea originale

Mentre per alcuni il peso maggiore e, di conseguenza, la quota più grande di Equity dovrebbe essere data al co-founder che ha avuto l’idea, Handricks sostiene che questo fattore non deve essere di primaria importanza quando si prendono le decisioni di Splitting Equity. I contributi effettivi in termini di lavoro svolto devono avere la priorità (si tratta dello “sweat equity” di cui si parla al punto 2), tranne nei casi in cui chi ha avuto l’idea iniziale è anche colui che ha lavorato di più.

5) Non lasciare che le emozioni controllino le decisioni

Spesso i co-founder di una startup sono legati tra loro personalmente (per amicizia, legami familiari o precedenti esperienze lavorative). Ciò significa, nella maggioranza dei casi, che si tratta di persone abituate ad interagire non soltanto al lavoro, ma anche negli altri ambiti della vita. Questo aspetto può risultare particolarmente ingombrante nelle decisioni di suddivisione dell’Equity: si cerca infatti di non rovinare le relazioni interpersonali esistenti.
Per questo motivo, l’autore consiglia di mettere in atto uno sforzo supplementare per evitare che le emozioni prendano il sopravvento nelle decisioni di Splitting Equity.

6) Prevedere un periodo di maturazione per le azioni

Sarebbe opportuno, infatti, prevedere per le azioni della startup un periodo di “vesting”, ossia di maturazione per l’acquisizione definitiva delle stesse. Questo perchè ciò che è vero oggi, potrebbe cambiare tra sei mesi o un anno: non si sa mai se un co-founder deciderà di lasciare la startup, e c’è il rischio concreto che vada via continuando a detenere una quota importante della società.

In conclusione, afferma Drew Handricks, l’attività di Splitting Equity può rappresentare uno dei momenti più difficili che i co-founder di una startup deve affrontare: bisogna prendere delle decisioni difficili ed essere pronti ad affrontarne le conseguenze. I consigli contenuti in questo post possono essere un buon punto di partenza.

Per leggere il post originale: http://www.entrepreneur.com/article/245037

Napoli, 27/04/2015

100K e 6 mesi di accelerazione per le migliori startup europee: la seconda call di IMPACT Accelerator

IMPACT Accelerator lancia la sua seconda call da 2,5 milioni di euro, per selezionare le 25 migliori startup europee con idee e progetti innovativi basati sulla tecnologia FIWARE e relative il settore Mobile Internet: le application possono essere effettuate entro la deadline fissata al 30 aprile 2015 al link http://www.fundingbox.com/p/impact-accelerator/

La call lanciata nei giorni scorsi è la seconda delle tre previste da IMPACT Accelerator, che prevede di investire in totale 6.400.000€ in 64 startup: dopo la prima call chiusa nell’ottobre 2014, e l’attuale call in corso, la terza e ultima chiamata di idee dovrebbe essere lanciata il prossimo ottobre.

IMPACT-LINK-POST-FB.fw_

Possono partecipare alla call di IMPACT Accelerator progetti Internet Mobile sviluppati con le tecnologie FIWARE, la piattaforma cloud e open source dell’Unione Europea, utile allo sviluppo di applicazioni smart in una serie di settori: le applicazioni mobile o i business models potranno infatti riguardare Comunicazione, Social, Video, Media&Advertising, Design, Devices, Education, Entertrainment, Infrastrutture, Sicurezza, SBM, Produttività, E-Commerce, Smart Cities, Connected TV, Finanza e Social Networks.

Riguardo alla fase di sviluppo del progetto, IMPACT è alla ricerca di idee in fase di startup e in fase di crescita.

  • Le idee in fase di startup sono progetti con un prototipo funzionante, valutati meno di un milione di euro e con almeno due founder che lavorano a tempo pieno al progetto di startup. L’obiettivo deve essere quello di lanciare il prodotto sul mercato entro i successivi sei mesi.
  • Le idee in fase di crescita sono quelle proposte da aziende già presenti sul mercato da non più di sette anni, con fatturato inferiore a due milioni di euro e in cui i founder possiedono ancora il 51% di Equity. I proponenti devono essere in grado di dimostrare una potenziale crescita esponenziale del progetto, e l’obiettivo è quello della globalizzazione della società, o del consolidamento / cambio di focus del business.

Tra tutti i progetti candidati entro la scadenza del 30 aprile, IMPACT selezionerà i migliori 25 che andranno ad aggiungersi ai 19 selezionati con la prima call: i 25 team saranno premiati con 100.000 € (di cui 90.000 funding e 10.000 in servizi) e un programma di Mentoring & Training della durata di sei mesi.

Al termine dei sei mesi del percorso di accelerazione, infine, i progetti più meritevoli avranno la possibilità di accedere ad ulteriori finanziamenti fino a 250.000€, a fronte della cessione del 10% di Equity.

Per ulteriori informazioni: http://www.impact-accelerator.com/#

Napoli, 03/04/2015

Bando Internazionalizzazione: dalla Regione Campania, 30 milioni di euro per MPMI con progetti su mercati esteri

La Regione Campania ha emesso un Bando a valere sul fondo regionale per lo sviluppo delle PMI campane relativo alla misura “Internazionalizzazione”: lo stanziamento complessivo è pari a 30 milioni di euro e si rivolge a micro, piccole e medie imprese con un progetto di investimento per l’internazionalizzazione, riguardante mercati europei ed extra-europei.

campania_logo

In particolare, possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni MPMI in forma singola o associata (ATS, ATI, Reti di imprese, Consorzi, Società consortili) in possesso dei seguenti requisiti:

almeno una sede operativa in territorio della Regione Campania,
iscrizione al Registro delle Imprese di una delle CCIAA campane da almeno due anni all’atto di presentazione della domanda.

Gli ulteriori requisiti sono elencati all’art. 6 del Bando, disponibile qui: http://www.sviluppocampania.it/public/allegati/SVILUPPO_CAMPANIA_INTERNAZIONALIZZAZIONE_BANDI_DI_GARA1.pdf

Il Bando Internazionalizzazione della Regione Campania prevede un regime di aiuto che consiste nella concessione di agevolazioni sotto forma di finanziamento a tasso agevolato, per un importo compreso tra un minimo di 50.000 e un massimo di 280.000 €, a copertura del 100% del progetto di investimento.

Il finanziamento avrà una durata di 7 anni con un periodo di pre-ammortamento di 12 mesi, e un rimborso a rate trimestrali (a quote capitali costanti) con un tasso d’interesse dello 0,50%. All’atto della sottoscrizione del Contratto di finanziamento i beneficiari dovranno inoltre presentare a garanzia una fideiussione come previsto dall’art. 12 del Bando.

Riguardo alle tipologie di attività finanziabili, il Bando prevede cinque tipologie:

A.1) Partecipazione a fiere e saloni a valenza internazionale;
A.2) Promozione di prodotti e servizi su mercati internazionali mediante utilizzo temporaneo di uffici o sale espositive all’estero, strutture logistiche, centri di assistenza post-vendita e centri servizi;
A.3) Servizi promozionali;
A.4) Supporto specialistico all’internazionalizzazione ivi compreso il supporto gestionale mediante coinvolgimento di temporary export manager (TEM);
A.5) Servizi di supporto per decisioni di alleanze all’estero (joint venture di tipo equity e non equity, alleanze strategiche, etc).

Per ciascuna delle cinque tipologie di attività finanziabili, il Bando prevede un elenco di spese ammissibili riportare all’art. 9.

Le attività ammissibili alle agevolazioni dovranno essere avviate successivamente alla presentazione della domanda, in ogni caso dovranno essere avviate entro il 31/12/2015 e completate e rendicontate entro il 30/09/2016.

internazionalizza

Le domande di accesso ai finanziamenti dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica sul sito www.sviluppocampania.it, a partire dalle ore 10:00 del 20 aprile 2015 ed entro il 31 luglio 2015.
La valutazione sarà effettuata sulla base di una procedura a sportello, in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande.

Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando.

Napoli, 30/03/2015

Techstars è a caccia di startup per il programma Summer 2015 a Berlino

Mancano ancora pochi giorni alla chiusura della call for startup per accedere al programma Summer 2015 del nuovo incubatore Techstars di Berlino: la deadline è infatti fissata al 15 marzo 2015.

Il programma di accelerazione Techstars Berlin Summer 2015 partirà il 15 giugno per concludersi a settembre 2015: i mentors e gli esperti di Techstars saranno a disposizione delle migliori startup internazionali selezionate tra tutte quelle che avranno effettuato l’application.

techstars_door
Techstars Berlin – Summer 2015

 

Techstars Berlin è alla ricerca di progetti imprenditoriali innovativi da inserire nel proprio programma di accelerazione seed stage, che riceveranno un finanziamento seed di 18.000$. A fronte di tale finanziamento, le startup dovranno cedere tra il 6 e il 10% in equity.

Inoltre, i team selezionati attraverso la call for ideas avranno accesso ad un programma di mentorship e ad un network internazionale con investitori, venture capitalist e business angel.

Berlin
Techstars Berlin: la call for startup chiude il 15/03

 

La lingua ufficiale del programma Techstars Berlin è l’inglese e i settori prioritari per Techstars sono hardware, mobile, web.

Napoli, 11/03/2015

Il DL “Investment Compact” e le PMI innovative: nuove agevolazioni per l’innovazione d’impresa in Italia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 20 gennaio il Decreto Legge “Investment Compact”, che contiene alcune novità molto interessanti per il mondo dell’imprenditoria innovativa: il nuovo provvedimento prevede infatti l’istituzione delle PMI Innovative, che si vanno ad affiancare alle startup innovative (istituite nel 2012 con il Decreto Sviluppo Bis) e rientrano in buona parte nel regime di agevolazione previsto per queste ultime.

Possono avvalersi dello status di PMI innovativa e del relativo regime di agevolazioni le PMI non quotate, residenti in Italia o in uno degli Stati Membri UE (o aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché con una sede produttiva o filiale in territorio italiano) che abbianol’ultimo bilancio certificato. La PMI dovrà essere costituita da non oltre sette anni.
Inoltre, la PMI deve rispettare almeno due dei cosiddetti requisiti di capacità innovativa, e nello specifico:

– volume di spesa in ricerca e sviluppo in misura uguale o superiore al 3% del maggior valore fra costo e valore totale della produzione della PMI innovativa;
– impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al quinto della forza lavoro complessiva, dipersonale “altamente qualificato”, ossia in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno 3 anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a un terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale;
– titolarità, anche quale depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale, relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato, purché tale privativa sia direttamente afferente all’oggetto sociale e all’attività d’impresa.

Per accedere allo status di PMI innovativa, l’impresa dovrà iscriversi all’apposita Sezione Speciale del Registro delle Imprese che sarà istituita presso le Camere di Commercio: la domanda di iscrizione va effettuata esclusivamente per via telematica.
Le informazioni obbligatorie contenute nella domanda di iscrizione alla Sezione Speciale andranno poi aggiornate due volte all’anno (entro il 30 giugno ed entro il 31 dicembre), pena la cancellazione d’ufficio.

Le PMI innovative possono beneficiare del regime di agevolazioni previste per le startup innovative, ad eccezione degli aspetti riguardanti le disposizioni di diritto fallimentare e quelle di regolamentazione del mercato del lavoro. Le agevolazioni previste per le PMI innovative, quindi, sono le seguenti:

1) Esonero dal pagamento dei diritti camerali e delle imposte di bollo;

2) Deroghe alle disposizioni civilistiche in tema di perdite che intaccano il capitale sociale: se si verifica una perdita che riduce di oltre 1/3 il capitale sociale, il termine entro il quale la perdita stessa deve risultare diminuita a meno di un terzo per evitare la riduzione del capitale stesso in proporzione delle perdite accertate è fissato alla fine del secondo esercizio successivo a quello in cui sono state rilevate le perdite (e non, come previsto nel regime ordinario, l’esercizio successivo);

3) Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale: i collaboratori possono essere pagati con tali strumenti (es. stock option) e i fornitori di servizi esterni con sistemi di work for equity;

4) Incentivi fiscali per gli investimenti da persone fisiche e giuridiche: detrazioni IRPEF del 19% e deduzioni imponibile IRES del 20%. Le percentuali previste non cambiano, come accade per le startup, in caso di PMI a vocazione sociale.

Alle PMI innovative, infine, viene estesa la possibilità di accedere ai portali on-line di crowdfunding per la raccolta di capitale di rischio.

FONTI: Il Sole 24 Ore, IPSOA

Napoli, 27/01/2015

Arch Grants Global Startup Competition: il contest internazionale per portare la tua startup a St. Louis

A partire dal 1° gennaio 2015 è possibile inviare la propria candidatura per partecipare al contest internazionale Arch Grants Global Startup Competition, organizzata dall’incubatore e venture capital statunitense con sede a St. Louis Arch Grants. Dal 2012, anno di inizio della sua attività, Arch Grants svolge la sua attività di sostegno e tutoraggio per startup innovative assegnando ai team selezionati grant da 50.000$ cash e percorsi di incubazione con esperti in materie legate all’imprenditorialità innovativa, con particolare riferimento ai business in fase early stage.

Per il 2015 Arch Grants ha previsto una Competition internazionale suddivisa in due tranche: a partire dal 1° gennaio è possibile candidarsi alla prima “tornata”, con deadline fissata per il 31 marzo 2015.
Le startup interessate a partecipare alla Arch Grants Global Startup Competition devono avere un progetto basato sulle tecnologie innovative, o su prodotti e servizi innovativi, con particolare preferenza per business scalabili e di potenziale impatto a livello internazionale.
Gli organizzatori del contest non prevedono particolari limitazioni riguardo ai settori di riferimento dei progetti, ma le aree in cui Arch Grants ha già finanziato startup in passato sono:

Information Technology
Hardware Technology
Consumer Products
Manufacturing
Fashion
Medical Devices
Bio-Technology
Ag-Tech / Clean-Tech
Social Ventures

Per partecipare, le startup dovranno inviare la propria candidatura attraverso la procedura di iscrizione on-line disponibile al seguente link: https://app2.pitchburner.com/s1/site//ArchGrants
Le startup dovranno allegare una serie di documenti, tra cui l’Executive Summary, il Pitch Deck e, in via opzionale, Video, Business Plan e referenze (questi ultimi documenti dovranno essere obbligatoriamente prodotti in caso di accesso alla fase finale).
Possono partecipare candidati che abbiano compiuto il 18° anno di età e che siano disponibili a stabilirsi a St. Louis almeno per un anno.

I team selezionati per l’accesso alla fase finale saranno invitati a presentare la propria startup ad un Pitch Day Finalist, che si svolgerà in tre appuntamenti: 3 marzo, 2 aprile e 7 maggio 2015.
Entro la metà di maggio saranno scelti i vincitori, che inizieranno il proprio percorso di incubazione a St. Louis il 18 giugno 2015.

Le startup vincitrici avranno diritto ad un grant di 50.000$ in contanti (no equity) e a un percorso di incubazione con servizi di metorship e tutoraggio nelle aree più importanti per un business in fase early stage (contabilità, consulenza legale, marketing & design, comunicazione, consulenza finanziaria e bancaria, consulenza tecnologica, risorse umane).
Inoltre, i team avranno accesso al network internazionale di Arch Grant composto da potenziali investitori, venture capitalist e business angel.

Per maggiori informazioni: http://archgrants.org/competition/

Napoli, 02/01/2015

1 2 3 4