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ItaliaLab 2015: a marzo, startup e imprese si incontrano a Milano per nuove partnership nei settori Digital e ICT

Nei giorni 10, 11 e 12 marzo 2015 la città di Milano ospita la terza edizione di ItaliaLab: l’evento promosso da ECS – Elis Corporate School ha lo scopo di far incontrare le idee innovative di giovani talenti imprenditoriali italiani con grandi imprese già consolidate, allo scopo di costruire interessanti partnership per lo sviluppo di nuovi business.

L’evento ospiterà non soltanto startup e imprese, ma anche altri stakeholders del mondo della ricerca e dell’innovazione: saranno presenti, infatti, rappresentanti di parchi scientifici e centri di ricerca pronti a valutare idee e progetti innovativi con particolare riferimento al settore delle tecnologie digitali e ICT.

ItaliaLab apre quindi la sua Call for Technologies, attraverso la quale progettisti (anche di aziende non ancora costituite), startup (già costituite e operanti) e team con progetti di ricerca (da laboratori industriali, pubblici o accademici) possono candidarsi per partecipare a uno dei due giorni messi a disposizione per gli espositori (10 e 11 marzo).

Le domande possono essere inoltrate entro il 15 febbraio 2015, attraverso la pagina dedicata su EventBrite rintracciabile al seguente link: http://www.eventbrite.it/e/registrazione-italialab-2015-call-for-technologies-15531997623?ref=ebtn

ItaliaLab è un evento che si propone come laboratorio di Open Innovation e Technology Transfer, che per l’edizione 2015 prevede un programma di 18 giornate distribuite tra marzo e giugno 2015 a Milano e Roma.
L’evento di apertura del 10, 11 e 12 marzo rappresenta infatti il primo di una serie di appuntamenti: il calendario completo è disponibile qui.

Nelle sue edizioni precedenti, ItaliaLab ha visto la partecipazione di grandi imprese a livello internazionale, tra cui figurano nomi come Enel, Cisco, Ericsson, Fastweb, Huawei, Microsoft, Telecom Italia e Nokia.

L’evento di Milano del 10, 11 e 12 marzo sarà dedicato alla fase denominata “Inspiration” cui seguiranno, nei mesi successivi, momenti dedicati a: Idea Generation, Idea Evaluation, Business Model & Business Case, Hackathon & Pitch, CEO Panel.

Napoli, 04/02/2015

Premio Start Up Sociali: finanziamenti fino a 25.000€ per le migliori idee di impresa sociale da giovani under 35

Anche per il 2015, la Fondazione San Patrignano e Banca Prossima, in collaborazione con IdeaTRE60, lanciano l’iniziativa “Premio Start Up Sociali: Giovani Idee per il Social Business”: si tratta di un concorso dedicato a idee di impresa sociale proposte da giovani universitari italiani under 35, che consente ai tre vincitori di accedere ad un programma di microcredito per finanziamenti fino a 25.000 €.

Il Premio Start Up Sociali è aperto a idee di impresa caratterizzate dal fatto di perseguire scopi di utilità sociale, e in particolare:

1) Progetti per l’avvio, il rilancio o l’ampliamento di attività di impresa con finalità sociale, svolte attraverso società (di persone, di capitali, cooperative). Non saranno ammesse candidature proposte da singoli proponenti o imprese individuali.

2) L’obiettivo primario perseguito attraverso l’attività imprenditoriale deve essere il raggiungimento di impatti sociali positivi.

3) I progetti devono prevedere l’impiego in via esclusiva o prioritaria degli utili per raggiungere l’obiettivo sociale primario.

4) Le attività di impresa devono essere basate su strategie responsabili e trasparenti.

5) I progetti devono essere ecosostenibili.

Possono presentare la propria candidatura al Premio Start Up Sociali 2015 studenti universitari che non abbiano ancora compiuto il 35° anno di età e in possesso dei seguenti requisiti:

  • laureandi, se iscritti a corsi di laurea triennale, e studenti del biennio, se iscritti a corsi di laurea magistrale.
  • laureati del corso magistrale che abbiano in corso il dottorato di ricerca con una università italiana o straniera;
  • laureati che abbiano in corso un master di primo o secondo livello.

Le domande di partecipazione dovranno essere inviate per via esclusivamente telematica attraverso la piattaforma IdeaTRE60, e in particolare compilando il form rintracciabile dalla sezione “Partecipa al Concorso” al seguente link: http://social.startup.ideatre60.it/. La deadline è fissata per le ore 12:00 del 13 marzo 2015.

Tra tutte le candidature ricevute, la Commissione di Valutazione sceglierà i migliori 10 progetti di impresa che saranno inseriti in un’apposita graduatoria. I finalisti saranno invitati a Rimini il 10 aprile 2015 per partecipare al Positive Economy Forum della Fondazione San Patrignano.

I primi tre classificati saranno i vincitori del Premio Start Up Sociali e potranno presentare il proprio progetto durante l’evento: a ciascuno dei team saranno dedicati 8 minuti ed un pitch di massimo 10 slide.

I tre vincitori, inoltre, avranno accesso ad un finanziamento messo a disposizione da Banca Prossima fino a un massimo di 25.000 € da utilizzare per la realizzazione dell’idea imprenditoriale. Il finanziamento dovrà essere restituito in 5 anni (più un anno di preammortamento) ad un tasso d’interesse annuo del 4,5%.

Ai tre vincitori del Premio Start Up Sociali sarà infine offerto un percorso di supporto amministrativo per le fasi di avvio del progetto.

E’ possibile saperne di più sui progetti vincitori della scorsa edizione, tra cui figura anche NetSpeed, tra i 10 migliori team di VulcanicaMente: dal talento all’impresa 2. Qui, il link di riferimento: http://social.startup.ideatre60.it/edizioni/socialstartup2014

Il testo completo del Regolamento è disponibile qui: http://social.startup.ideatre60.it/upl/ckuploads/files/Regolamento%20Premio%20Social%20Start%20Up%202015%281%29.pdf

Napoli, 02/02/2015

Il SEP Investor Forum apre le porte alle 4 migliori startup UE: la call è aperta fino al 10 febbraio

Il 25 e 26 marzo a Bruxelles si terrà Net Futures 2015, la conferenza organizzata dalla Commissione Europea per incentivare la competitività dell’UE nel settore tecnologico: per l’occasione, si riuniranno oltre 700 partecipanti tra aziende, organizzazione e stakeholders della community tecnologica internazionale.

I temi sui quali si focalizza Net Futures 2015 sono focalizzati su quattro aree di interesse:

Ricerca & Innovazione,
Market Validation & Living Lab Research,
Business Development, Imprenditorialità e Strategie d’impresa;
Policy Making.

Lo scopo è quello di creare un vero e proprio ponte per avvicinare le community di queste aree, cercando in questo modo di facilitare lo sviluppo dell’innovazione e l’accesso delle novità tecnologiche al mercato internazionale.

Nell’ambito di Net Futures 2015 sarà ospitato un evento di rilevanza internazionale per le startup europee: il SEP Investors Forum.
Il Forum nasce allo scopo di avvicinare il mondo della ricerca e dell’innovazione alle startup e alle aziende, attraverso il matching tra ricercatori, scienziati e imprenditori.
Lo scopo è quello di capire in che modo i progetti innovativi di università, ricercatori e PMI possono trasformarsi in startup e spin off di successo.

Attraverso la partecipazione al SEP Investors Forum è infatti possibile conoscere i criteri in base ai quali gli investitori scelgono le imprese da finanziare: in particolare, ai 4 migliori progetti selezionati attraverso un’apposita call sarà offerta la possibilità di partecipare alla Gym Session riservata alle startup.

Le startup della Gym Session saranno affidate ad un mentor esperto e avranno l’opportunità di presentare il proprio pitch di fronte alla platea di investitori del SEP Investors Forum, ricevendo i feedback e i consigli dei presenti all’evento.

La call per la Gym Session del SEP Investors Forum 2015 resterà aperta fino al 10 febbraio 2015: le startup interessate possono presentare la propria candidatura inviando una mail all’indirizzo netfutures@iminds.be

Il template per l’application è disponibile in formato PDF e word al seguente link: http://netfutures2015.eu/programme/sep-investors-forum/

Entro il 20 febbraio, il Team di Coordinamento dell’Investor Forum sceglierà le 10 migliori startup che saranno affiancate da mentor esperti per migliorare il proprio pitch. Tra i 10 progetti finalisti, saranno poi individuati i migliori 4 che avranno accesso alla Gym Session del SEP Investor Forum.

I progetti della Gym Session saranno inoltre valutati da Mind The Bridge per l’eventuale partecipazione alla Mind the Bridge Startup School, programma di accelerazione della durata di 3 settimane organizzato a San Francisco.

Per maggiori informazioni:

Napoli, 30/01/2015

L’Arena di TechHub: venerdì 23 a Napoli, 25 startup presentano i loro progetti per decretare i 7 vincitori

Venerdì 23 gennaio a partire dalle ore 9:00 la sede della Camera di Commercio di Napoli (Via S. Aspreno) ospita l’Arena finale di TechHub, il percorso di accelerazione per startup tecnologico nato dalla collaborazione tra CCIAA Napoli, Banco di Napoli e Università degli Studi di Napoli Federico II.

Dopo aver affrontato le selezioni (con quasi 100 idee innovative di impresa che si sono proposte per entrare nella “palestra per startup” di TechHub) e aver partecipato ad un percorso formativo con esperti e docenti di materie afferenti le tematiche principali dell’impreditorialità innovativa, le25 startup finaliste si sfideranno con il proprio pitch di fronte ad una platea di investitori, aziende e potenziali partner per provare a vincere uno dei sette premi in denaro messi a disposizione dalla Camera di Commercio.

Come previsto dal Bando per l’accesso a TechHub, infatti, le sette migliori startup tra i finalisti che partecipano all’Arena avranno la possibilità di accedere a contributi a fondo perduto per cifre comprese tra i 30.000 e i 50.000€.

Tra le 25 startup dell’Arena finale di TechHub, 5 sono i progetti che sono risultati tra i vincitori di VulcanicaMente: dal talento all’impresa e che, tra la prima e la seconda edizione della competition, hanno partecipato ai percorsi di incubazione del CSI – Incubatore Napoli Est:

1) ARTROOMS: marketplace di opere d’arte che raccoglie già oltre 600 opere di un centinaio di artisti contemporanei, tra i cinque vincitori del TechGarage finale di VulcanicaMente 2. Il portale Artrooms consente l’acquisto e il noleggio delle opere a tutti gli artlovers che desiderano avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea, offrendo nel contempo agli artisti l’opportunità di una vetrina on-line e un canale di vendita innovativo sul web.

2) APPETITOO: il progetto di punta di PushApp s.r.l., app factory napoletana tra le sette startup vincitrici della prima edizione di VulcanicaMente, è un appbuilder per il settore della ristorazione. Appetitoo consente ai ristoratori di creare un’app personalizzata per offrire una serie di servizi alla clientela del proprio ristorante.

3) PIZZA NOW: il team al lavoro su Pizza Now è stato tra i 9 migliori progetti che hanno partecipato al percorso di coworking e al TechGarage finale di VulcanicaMente 2, con la sua idea innovativa per ottimizzare il settore della consegna a domicilio delle pizze. Pizza Now è infatti un’app mobile multipiattaforma per smartphone e tablet geolocalizzata che permette ai clienti di ordinare la propria pizza e alle pizzerie di usufruire di un ulteriore canale di vendita con sistema di gestione degli ordini che consente un feedback immediato con il cliente.

4) REHUB: nata come web community rivolta a ricercatori e accademici per favorire l’incontro interdisciplinare tra materie umanistiche e scientifiche, Rehub è stata tra i vincitori di VulcanicaMente 1. Oggi il progetto si presenta come un vero e proprio aggregatore di profili che consente ai ricercatori di avere un biglietto da visita digitale: scopo del progetto è quello di favorire l’Open Science.

5) ZEESTY: il progetto Zeesty si inserisce nel settore della ristorazione, con sito web e app mobile per cercare e scegliere un ristorante in base ai gusti dell’utente. Grazie all’app, è possibile digitalizzare i menù di ristoranti, locali, pub e pizzerie. Zeesty è tra le sette startup vincitrici della prima edizione di VulcanicaMente.

Nell’immagine seguente, una panoramica di tutti i finalisti dell’Arena di TechHub:

techhubfinalisti

L’appuntamento con l’Arena Finale di TechHub è quindi fissato per venerdì 23 a partire dalle 9: dal CSI – Incubatore Napoli Est, un grosso in bocca al lupo a tutti!

Napoli, 21/01/2015

BAC – Club degli Investitori: l’evento per startup il 22 gennaio a Napoli (Città della Scienza)

Giovedì 22 Gennaio alle ore 18 Città della Scienza ospita un evento dedicato a startup e investitori: si tratta della II edizione del BAC – Club degli Investitori, il club per la promozione ed il supporto delle imprese innovative del Sud Italia nato dall’iniziativa congiunta di Digital Magics (incubatore certificato di startup innovative quotato sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana), Fondazione Idis-Città della Scienza (incubatore napoletano di startup e spinoff innovative), 012Factory ( acceleratore e Startup Academy con sede a Caserta) e TechHub (il percorso di accelerazione nato dalla collaborazione di Banco di Napoli, Camera di Commercio di Napoli e Università degli Studi di Napoli Federico II).

Il BAC – Business Angel Club nasce come hub di collegamento tra investitori e startup locali e si propone di sostenere e accrescere gli investimenti in progetti innovativi che contribuiscono alla crescita economica del Sud e all’occupazione per i giovani nel Mezzogiorno.
La partecipazione al BAC consente a manager, business angel, imprenditori del territorio e startup innovative ad elevato tasso di crescita di partecipare ad un evento di incontro con cadenza bimestrale in tutte le regioni del Sud Italia: per ciascuna appuntamento è prevista la presentazione di 4 startup selezionate dai soggetti promotori dell’iniziativa cui sarà possibile far conoscere il proprio progetto ai potenziali investitori presenti.

Il Programma dell’evento prevede alle ore 17:00 una Sessione tecnica facoltativa di approfondimento per investitori durante la quale i partecipanti saranno informati sulle opportunità, i vantaggi e le modalità di investimento in una startup.

Alle ore 18:00, invece, la II Edizione del BAC – Business Angel Club entra nel vivo con i saluti di benvenuto a cura di Città della Scienza, seguiti dall’introduzione ai lavori affidata a Gennaro Tesone (Digital Magics). Seguirà un intervento di Philippe Vanrie (EBN Innovation Network) sul tema Start-up, Scale-up, Surf-up across wild wide ecosystems

A seguire, la Presentazione delle 4 startup scelte dagli organizzatori dell’evento:

  •  3D Factory: presentata da Città della Scienza, è una startup nel settore della stampa tridimensionale. 3D Factory offre e sviluppa prodotti e servizi nella stampa 3D e, in particolare, nei campi della Prototipazione rapida per le industrie, della Realizzazione di modelli ed oggetti tridimensionali personalizzati, dell’e-commerce di progetti, prodotti e strumenti legati alla stampa 3D. Scopo del team di 3D Factory, composto da membri specializzati in Ingegneria, Architettura, Sviluppo e Programmazione Informatica, è quello di realizzare rapidamente ed in modo personalizzato prototipi di alta qualità che possano sensibilmente migliorare i tempi di pre-produzione industriale ed abbattere quindi i relativi costi. L’azienda ha la propria sede a Napoli.
  •  XoKo: presentata da Digital Magics, la startup sviluppa prodotti tecnologici e digitali per il settore turistico. Il primo prodotto implementato e commercializzato da XoKo è  Hotelbrand, una suite di strumenti sviluppata per l’analisi, la comparazione e l’ottimizzazione delle tariffe, delle recensioni, e della brand reputation per le strutture alberghiere. Il prodotto si concentra sul settore alberghiero ma si sviluppa anche in settori contingenti, tra cui la ristorazione.
  •  Selframes: la startup, presentata da 012 Factory, è focalizzata sul settore dell’arredo e del design. Grazie ad un sistema costruttivo brevettato, Selframes produce oggetti di arredo di uso quotidiano caratterizzati per essere modulari, componibili ed intercambiabili: tra gli articoli prodotti, sono già disponibili tavoli, sedie, scaffali e piccole coperture dal design originale, che possono essere venduti in kit “fai da te”. L’intercambiabilità conferisce ai prodotti di Selframes infinite possibilità di applicazioni a costi di produzione contenuti, senza intaccare la qualità degli oggetti.
  •  Youbiquo: si tratta del progetto presentato da TechHub e si occupa di creare un sistema integrato di prodotti e servizi a contenuto tecnologico flessibile e avanzato per l’utilizzo di contenuti in forma di realtà aumentata su dispositivi indossabili, gli occhiali (“SmartGlasses”). Il progetto di startup prevede la realizzazione di una piattaforma che garantisce la gestione della configurazione del parco dispositivi e l’ottimizzazione della presentazione dei contenuti. Inoltre, il team è al lavoro su un’applicazione informatica da installare sugli SmartGlasses con funzioni di realtà aumentata e di Personal Assistant – interpretazione del linguaggio, multilingua oltre che su un modello di SmartGlasses per uso industriale.

A seguito delle presentazioni, dopo una sessione dedicata alle domande della platea, si terrà un momento dedicato al Networking & Aperitivo.

L’evento sarà ospitato presso la sede di Città della Scienza, in via Coroglio, 104, Napoli – Spazio “Art Food”.

La partecipazione all’incontro è gratuita e su invito: per maggiori informazioni, http://www.cittadellascienza.it/notizie/bac-club-degli-investitori-ii-edizione/ 

Napoli, 19/01/2015

Consigli per startup: come affrontare al meglio l’attività di Product Validation

In un interessante post pubblicato di recente dal portale on-line Medium, l’imprenditore seriale e mentor di startup di origini indiane Ripul Kumar affronta un tema di rilevanza centrale per un’impresa alle prime fasi di sviluppo: il tema della Product Validation, ossia dell’incontro del prodotto di una startup con il “mondo reale”, e quindi con il mercato vero e proprio e i consumatori.

Il lancio di un nuovo prodotto sul mercato è un momento cruciale per una startup, e nella maggioranza dei casi (Kumar parla addirittura del 90%) questo incontro si rivela fallimentare: a volte i consumatori non ritengono utile il prodotto, altre volte non lo reputano abbastanza valido, altre ancora il prodotto si rivela essere “un capriccio” del CEO, altre ancora il prodotto viene lanciato al momento sbagliato (troppo presto o troppo tardi rispetto alle reali esigenze dei consumatori). In altri casi, ancora, il prodotto non risolve alcun problema al cliente oppure è estremamente difficile da usare.

Il ruolo del Product Manager di una startup è quindi quello di capire come costruire un prodotto che risponda ai comportamenti e alle esigenze della clientela. Per fare questo, bisogna convalidare le ipotesi ed essere pronti a pivot e modifiche quando necessario, cercando di essere il più possibile rapidi e reattivi ai feedback ricevuti dal mercato.
Nel processo di Product Validation la precocità è fondamentale: modificare un prodotto quando si è già troppo avanti nel processo, infatti, rappresenta un costo molto elevato.

Nel suo post, Kumar cerca di analizzare alcuni degli strumenti più utilizzati per la Product Validation nell’arco del ciclo di sviluppo del prodotto di una startup, cercando di capire quali possono essere i problemi e gli errori più frequenti.

1) Focus Group

I Focus Group possono essere uno strumento davvero difficile da usare nel processo di Product Validation: lo stesso Steve Jobs ha affermato che “Nella maggior parte dei casi, le persone non sanno ciò che vogliono finché non glielo si mostra”.

Nelle ricerche di mercato si utilizzano i Focus Group partendo dal presupposto che siano un’arma fondamentale per capire quale sia il comportamento del cliente di fronte ad un nuovo prodotto: in realtà, secondo Kumar, questo strumento non è assolutamente utile.

Innanzitutto, i Focus Group sono nati quando la gente aveva poco tempo a disposizione e più ricerche da fare, e le interviste one-to-one rappresentavano uno strumento dispendioso in termini di tempo e denaro: mettere 3/8 persone in una stanza nello stesso momento sembrava una strada più veloce e meno costosa per capire di più in termini di Product Validation.

Tuttavia, le dinamiche di gruppo portano molti pregiudizi e comportamenti inconsci: i partecipanti assumono spesso dei comportamenti finalizzati ad ottenere l’accettazione sociale del resto del gruppo, fornendo affermazioni e feedback falsati. Spesso, infatti, all’interno di un Focus Group emerge un leader che inconsapevolmente guida il comportamento degli altri partecipanti (fenomeno del “Group Think”). Il risultato è che i dati della ricerca sono irrimediabilmente falsati.

Secondo Kumar, quindi, i Focus Group sono uno strumento poco adatto in fase di Product Validation, mentre possono essere molto utili per una startup in fase di ideazione del prodotto.

2) Sondaggi

I sondaggi sono una delle tecniche più utilizzate dal Product Manager, che si basa sulla convinzione secondo cui tali strumenti possono fornire informazioni utili per la segmentazione, per l’analisi dei comportamenti e per prevedere i comportamenti futuri del cliente. Le ricerche di mercato, in passato, si sono basate molto speso sui sondaggi per cercare di capire come le persone di sarebbero comportate di fronte a nuovi prodotti o servizi.

In realtà, i sondaggi sono efficaci solo per la comprensione di dati noti (ad esempio, per i dati demografici) o per analizzare comportamenti specifici e relativi al passato, mentre per la Product Validation è fondamentale analizzare i comportamenti in via previsionale. I sondaggi forniscono opinioni, e come è noto le opinioni possono essere facilmente distorte.

3) Beta Release

Le versioni Beta vengono spesso utilizzate per risolvere eventuali bug di prodotto che sono sfuggite in fase di testing: in pratica, i componenti del team si aspettano che siano i clienti a trovare eventuali bug al posto loro. Ma questo discorso è possibile solo per alcune tipologie di prodotto: come afferma l’autore, infatti, non si può pretendere che siano i clienti a trovare eventuali difetti in prodotti come aerei, medicinali o automobili, come avviene invece per i software.

Spesso il Product Manager di una startup pensa sia meglio aspettare il rilascio della Beta per iniziare l’attività di Product Validation: in realtà, spiega Kumar, questa convinzione è errata e può essere fallimentare. La strada più giusta per una startup, invece, è testare il prodotto con gli early adopters, per evitare modifiche difficili e dispendiose quando ormai il processo è in fase avanzata.

4) Product Feedback

Effettuare le attività di Product Validation in una fase ancora successiva, dopo la Beta e quando il prodotto definitivo è ormai sul mercato, è un’altra situazione che la startup dovrebbe evitare: si tratta di una situazione di attesa, per la quale occorre aspettare le vendite effettive per poi ricevere i feedback dei compratori.

Il metodo più utile per una startup, al contrario, è quello di chiedere i feedback agli utenti quando i problemi possono ancora essere risolti in maniera ragionevole: inoltre, una volta delusi dall’acquisto, i clienti sono difficilmente propensi ad inviare il proprio feedback. Preferiscono, invece, semplicemente abbandonare il prodotto.

Quando il prodotto definitivo è sul mercato, infatti, i feedback di clienti delusi si trasformano in recensioni negative su blog e social media. Inoltre, se il prodotto non è ancora ampiamente diffuso sul mercato e le vendite stentano a crescere, saranno davvero pochi i feedback che la startup potrà ricevere.

5) Analytics

Nell’attuale situazione globale, in cui i dati sono universalmente e liberamente disponibili a chiunque, è facile pensare di poter analizzare le informazioni ottenendo numeri e metriche da utilizzare per la Product Validation.

Sicuramente l’analisi dei dati attraverso Analytics è fondamentale per capire da dove arrivano gli utenti e cosa fanno: si tratta di uno strumento molto utile per individuare dove sono i problemi.
Tuttavia, è impossibile utilizzare Analytics come strumento per capire le motivazioni alla base del comportamento degli utenti: ecco il motivo per cui è uno strumento poco adatto alla Product Validation, dove invece si ricercano i perché del comportamento dei consumatori.

In conclusione, come è possibile convalidare al meglio il prodotto?

Secondo Kumar, ci sono tre punti fondamentali per una buona attività di Product Validation che ogni startup dovrebbe tenere ben presenti:

– Convalidare il prodotto con utenti reali e nelle primissime fasi del ciclo di vita del prodotto, a partire dalla fase di ideazione. Non aspettare il rilascio della Beta o della versione definitiva.

– Convalidare ininterrottamente il prodotto in tutte le fasi del suo ciclo di vita, per poter effettuare le correzioni in maniera rapida e tempestiva.

– Convalidare il prodotto utilizzando strumenti e tecniche comportamentali (Usability Testing), lasciando perdere metodi come i sondaggi e i Focus Group.

Per leggere il post originale: https://medium.com/start-up-vision/5-product-validation-disasters-751fe61a26b4

Napoli, 14/01/2015

Global Entrepreneurship Congress 2015: arriva a Milano nel mese di marzo l’appuntamento mondiale per startup e imprese

Arriva quest’anno per la prima volta in Italia l’evento internazionale dedicato a startup e innovazione “Global Entrepreneurship Congress”, durante il quale le nuove imprese possono entrare in contatto diretto con investitori di tutto il mondo: l’appuntamento è dal 16 al 19 marzo 2015 a Milano e le registrazioni on-line sono già aperte sul portale dedicato all’iniziativa (qui il link per registrarsi).

Il GEC – Global Entrepreneurship Congress è un evento che rientra nell’ambito della Global Entrepreneurship Week, nato nel 2009 ad opera della Kauffman Foundation e dedicato a imprese, startup, investitori, ricercatori, amministrazioni pubbliche e politici con l’obiettivo di promuovere la nascita di nuove attività di impresa, sostenendo la crescita economica a livello globale.

Lo scopo principale del GEC è quello di implementare un ecosistema globale per garantire l’incontro e la condivisione tra gli imprenditori di tutto il mondo, superando i confini geografici tra gli Stati in vista dell’obiettivo finale comune a qualsiasi impresa: sviluppare una strategia per promuovere le migliori idee di business.

Durante il GEC imprese e startup potranno assistere ad una serie di sessioni ed interventi tra cui quelli, già confermati, di personalità di spicco mondiale come Richard Branson (Virgin Group) e Jeff Hoffman (Priceline.com).

In particolare, il Global Entrepreneurship Congress rappresenta un’occasione importante di networking per startup e aspiranti imprenditori, che possono trovare ispirazione, feedback e costruire importanti relazioni con potenziali partner ed investitori.

Questi sono i temi principali che saranno affrontati durante i tre giorni del Congresso:

– strategie imprenditoriali per l’occupazione giovanile e la crescita sostenibile;
– il ruolo delle industrie creative e dei business angel;
– soluzioni per una crescita inclusiva;
– promozione dell’imprenditoria in Africa.

La sede dell’evento sarà presso il MiCo – Milano Congressi (Piazzale Carlo Magno, 1 – 20149 Milano).

Per maggiori informazioni, per registrarsi e per restare aggiornati sul programma dell’evento: http://gec.co/

Napoli, 09/01/2015

La tua startup a Detroit con il programma targato Ford “Techstars Mobility”

Ford e Techstars hanno annunciato nelle scorse settimane la nascita del programma di incubazione per startup “Techstars Mobility, driven by Detroit”, in partnership con Magna International e Verizon Telematics. Il programma si propone di affrontare alcune sfide caratterizzanti le Smart Cities e, in particolare, problemi legati al traffico, all’inquinamento, alle disponibilità di parcheggio.

Il programma di incubazione Techstars Mobility, driven by Detroit è alla ricerca di progetti innovativi incentrati su soluzioni di business nel settore dei trasporti e delle infrastrutture ed è aperto a startup provenienti da tutto il mondo.
I progetti innovativi potranno essere incentrati, ad esempio, su soluzioni offerte attraverso tecnologie mobile, connessioni wireless e cloud.

Le startup selezionate saranno in totale 30: ogni anno, a partire dal 2015, sarà lanciata una call che garantirà ai 10 migliori progetti la possibilità di partecipare ad un programma di incubazione a Detroit. Il programma prevede mentorship, training e assistenza da parte di esperti del settore: a ciascuna delle startup selezionate sarà garantito un finanziamento di 120.000$.

Il primo programma di accelerazione partirà il 9 giugno 2015 e si concluderà con un evento denominato “Demo Day”, previsto per il 10 settembre 2015, durante il quale le startup finaliste presenteranno il proprio progetto a investitori ed esperti del settore in un appuntamento di rilevanza internazionale.

Per partecipare alla call 2015 di Techstars Mobility, driven by Detroit è necessario compilare il form di iscrizione disponibile al seguente link: https://apply.techstars.com/#/apply
La deadline è fissata per il 15 marzo 2015.

Per maggiori informazioni: http://www.techstars.com/techstars-announces-techstars-mobility-driven-by-detroit/

Napoli, 08/01/2015

TEDx Caserta: a febbraio in Campania la conferenza sulla Global Contamination – Iscrizioni entro il 19/01

Arriva quest’anno anche a Caserta la conferenza globale TED, che per il 2015 ha scelto come tema centrale quello della Global Contamination: gli appuntamenti di TEDx Caserta sono fissati per il 2 febbraio (con l’inizio del workshop intensivo TEDx Adventures) e per la notte del 6 febbraio, con la conferenza TEDx Caserta.

TED è l’organizzazione americana no-profit che da circa trent’anni permette a protagonisti della ricerca, dell’innovazione e di tutti i campi del sapere di presentare le proprie idee, nel rispetto del motto “Idee che meritano di essere diffuse”.
La conferenza mondiale TED si svolge ogni anno in California e ha visto la partecipazione in passato di grandi nomi tra cui Bill Gates, Al Gore e Richard Branson.

TEDx rappresenta invece gli eventi locali organizzati in modo indipendente in tutto il mondo, tra cui il TEDx Caserta di cui parliamo oggi: come accennato, il tema centrale scelto quest’anno è la Global Contamination, per cui il focus sarà sulla condivisione, l’integrazione, lo scambio reciproco di idee allo scopo di creare una visione comune dall’incontro tra persone e sistemi diversi.

Sono essenzialmente due i momenti fondamentali che ospiterà la città di Caserta, organizzati dal team di 012 Factory (il primo centro di contaminazione di impresa d’Italia, con la sua Academy che ha sede proprio a Caserta):

TEDx Adventures, dal 2 al 4 febbraio, è un workshop intensivo della durata di tre giorni dedicato al tema “The Future of Work”. L’evento è a cura di Antonio Cesare Iadarola, Vincenzo Di Maria e Alfredo Carlo, tre designer di esperienza internazionale che lavoreranno con i giovani partecipanti su aspetti di grande attualità nell’attuale e iperconnesso mondo del lavoro: micro imprenditorialità, attivismo civico, forme di hacking, agricoltura 2.0 e artigianato digitale sono alcuni degli argomenti che verranno trattati. L’intero workshop sarà incentrato sul framework delle nuove economie dei servizi, della condivisione e dell’innovazione sociale.

Per partecipare a TEDx Adventures occorre compilare entro il 19 gennaio 2015 il modulo di iscrizione disponibile al seguente link: http://www.tedxcaserta.it/?page_id=20
I candidati selezionati per partecipare all’evento saranno contattati dagli organizzatori entro il 26 gennaio.

TEDx Caserta, in programma per la notte del 6 febbraio al Centro Commerciale Campania di Marcianise (CE) a partire dalle ore 21:00, è invece una Conferenza durante la quale si alterneranno gli interventi di 10 speaker italiani e internazionali sul tema della Global Contamination.
Tra gli speaker presenti a Caserta, ricordiamo Steve Dubin (docente della Columbia University) e il fotografo Fabiano Ventura.

La partecipazione alla conferenza TEDx Caserta è gratuita, ma i posti sono limitati: per candidarsi occorre compilare il modulo di iscrizione disponibile al seguente link: http://www.tedxcaserta.it/?page_id=40
L’iscrizione va effettuata anche in questo caso entro il 19/01/2015, e i candidati selezionati saranno avvisati entro il 26 gennaio.

Per maggiori informazioni:

Napoli, 08/01/2015

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