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Tag: accelleratori

ROADSHOW OPEN ITALY 2020: il viaggio di contatto e confronto con il territorio che dona valore alla community – 25 febbraio 2020 Terna Innovation Hub Napoli

Il programma che vuole diffondere i valori della contaminazione, dell’innovazione applicata e dell’attenzione ad iniziative d’impatto sociale grazie all’approccio collaborativo dato dall’Open Innovation.

OPEN ITALY il programma di Open & Collaborative Innovation del Consorzio ELIS presenta l’edizione 2020 nel roadshow che andrà in molte città italiane, ospiti dei partner della community, per incontrare le Startup più valide che realizzeranno insieme alle Corporate i progetti di co-innovazione della nuova edizione.

L’obiettivo di OPEN ITALY è favorire il dialogo e la collaborazione tra grandi imprese, Startup italiane/PMI e abilitatori d’innovazione quali acceleratori, centri di ricerca, Venture Capitalist e giovani talenti attraverso concreti progetti di innovazione.

OPEN ITALY ha nel tempo costruito “uno spazio” dove stakeholder eterogenei si confrontano e lavorano insieme per incentivare l’introduzione e lo sviluppo di soluzioni innovative nel tessuto economico italiano favorendo la cultura dell’open innovation in Italia.

Numerose le tappe del Roadshow di OPEN ITALY, la prossima è il 25 febbraio 2020 a partire dalle ore 15:00 presso Terna Innovation hub

PROGRAMMA

  • ore 15:00 Registrazione
  • ore 15:30 Intro Terna e presentazione OPEN ITALY 2020 Luciano De Propris Head of Open Innovation Consorzio ELIS
  • ore 16:10 La Community di OPEN ITALY: parola alle Corporate e Startup

Terna e Tolemaica raccontano il progetto 2019
RFI e Syenmaint raccontano il progetto 2019

  • ore 16:40 Q&A
  • ore 17:10 Aperitivo di Networking
  • ore 18:00 Termine evento

Per partecipare al ROADSHOW OPEN ITALY 2020 è possibile iscriversi entro il 24 febbraio 2020, attraverso la compilazione del form al seguente link: https://bit.ly/32ga7Xq

 

 

The Startup Training: il programma di accelerazione online alla ricerca di 100 startup

Il percorso di accelerazione rivolto a Imprenditori e Startup.

The Startup Training – il pre-acceleratore Startup più grande d’Italia -, riparte il 22 novembre 2019 con la sua IV edizione. È alla ricerca delle migliori 100 Startup early-stage che aiuterà in 12 incontri – suddivisi in 3 incontri fisici a Milano e 9 online -, ad ottenere la traction necessaria per raccogliere il proprio primo round di finanziamenti.

Le Startup selezionate verranno divise in classi da 5-10 Startup omogenee per settore e stadio di sviluppo e seguite da mentors specializzati nel loro verticale. Un modello peer-to-peer, dove i mentors sono startupper di successo, che hanno raccolto fondi, fatto exit o lavorano per fondi di investimento.

Il lavoro sarà organizzato su 12 sabati, facendo brainstorming, condividendo problemi e soluzioni e seguendo un percorso che le porterà a raggiungere 4 milestones:

  1. ottimizzazione del modello di business;
  2. fine-tuning della go-to-market strategy;
  3. raggiungimento di una traction forte sulle 1-2 metriche di maggior rilievo per la Startup;
  4. preparazione agli investitori con la redazione di un pitch, investor deck e financial plan.

Per massimizzare l’opportunità di crescita delle Startup  e raccolta fondi per le Startup, alla fine del programma ci sarà un Investor Day con i migliori acceleratori, investitori, corporate e giornalisti, assisteranno le Startup presentare il progetto e i risultati raccolti sul mercato.

Nel particolare, saranno presenti i più importanti acceleratori e gruppi di business angels in Italia, come: Boost Heroes, Nuvolab, LVenture, Nana Bianca, Italian Angels for Growth, Seedble e tutte le realtà interessate a supportare progetti di talento con una forte validazione di mercato.

Per partecipare alla Call The Startup Training, la deadline è fissata entro il 30 ottobre 2019, è possibile attraverso la compilazione del form al seguente link: https://www.thestartuptraining.com/candidati?fbclid=IwAR02DipRzNL2RlTFxTZoYVr7HBHcKKjCByGMRReCqklurnBdfHibcT9ya90

Smau: la call per le startup e spin-off campane che volano a Londra e Berlino

Un’occasione importante per le startup che sono alla ricerca di sviluppi commerciali e industriali nei due ecosistemi più vivaci in Europa.

Smau, la piattaforma internazionale di incontro e matching dedicata all’innovazione per le imprese, offre la possibilità a 8 tra startup e spin-off e a 2 soggetti individuati tra organismi di ricerca, uffici di trasferimento tecnologico delle Università, incubatori, acceleratori, abilitatori della Regione Campania di partecipare alle tappe Smau 2019 di Londra, in programma il 10, 11 e 12 aprile e Smau 2019 di Berlino il 19, 20 e 21 giugno 2019.

Le Startup selezionate per ciascuno dei due eventi, avranno l’occasione di partecipare ai momenti di networking con corporate e investitori organizzati nei tre giorni, di presentare i propri prodotti e servizi all’interno di uno spazio dedicato e nell’ambito di uno speed pitching e di partecipare al tour dei luoghi dell’innovazione che si svolgerà nella terza giornata di ciascun evento.

Le candidature sono aperte fino al 15 marzo 2019 e possono essere inviate presentando il proprio progetto alla mail startup@smau.it

Come convincere gli investitori a finanziare la tua startup? I consigli di Richard Branson

Uno dei momenti più importanti per la crescita di una startup innovativa è sicuramente l’incontro con gli investitori: diventa fondamentale cercare di capire cosa venture capitalist e business angels cercano in un’azienda e su quali aspetti basano le proprie scelte di investimento.
Prendendo spunto dal suo ultimo post nel blog della rivista Entrepreuner, vediamo quali sono i consigli di Richard Branson per convincere gli investitori a finanziare una startup del settore tech, cercando gli spunti di riflessione per le startup in cerca di finanziamenti.

Richard Branson è il fondatore del Gruppo Virgin e di aziende tra cui Virgin Atlantic, Virgin America, Virgin Mobile e Virgin Active. E’ anche l’autore del libro “Business Stripped Bare: Adventures of a Global Entrepreneur“, in cui racconta aneddoti ed esperienze della sua intensa vita da imprenditore con un’alta propensione al rischio.
Nel suo post spiega che negli ultimi anni il Gruppo Virgin, grazie al lavoro di due team di investimento con base a Londra e New York, ha investito in alcune startup del settore web basandosi su alcune caratteristiche che riassume in cinque punti: si tratta sostanzialmente di cinque domande, cui secondo Branson i founder di una startup in cerca di investitori devono essere in grado di rispondere “Sì!”. Per ogni aspetto individuato, Branson cita inoltre esempi di startup in cui il Gruppo Virgin ha investito negli ultimi anni.

1. La vostra azienda offre una soluzione semplice ed intelligente in grado di migliorare la vita dei clienti?

Secondo Branson, questa è la chiave per capire se un prodotto o servizio avrà potenzialmente dei clienti interessati ad acquistarlo. L’esempio che riporta è quello di Square, che ha risolto il problema dei pagamenti con carta di credito rendendoli possibili attraverso lo smartphone. L’azienda oggi dichiara di effettuare transazioni per 12 miliardi di dollari all’anno.
Vediamo che ancora una volta l’attenzione alle esigenze del cliente rappresenta il focus fondamentale per qualsiasi startup, proprio come nel Customer Development Model di Steve Blank di cui abbiamo parlato in un recente articolo del blog.

2. La tecnologia offerta dalla vostra azienda è “disruptive“?

Disruptivesignifica letteralmente “dirompente“. Con questo termine si identifica un’innovazione tecnologica in grado di surclassare la tecnologia presente sul mercato, e di creare un nuovo mercato e una nuova catena del valore. Un esempio storico e rivoluzionario di innovazione “disruptive” è l’invenzione dell’automobile.
Una startup che offre prodotto basato su una tecnologia “disruptive”, secondo Branson, ha la capacità di offrire una soluzione che faccia veramente la differenza nella vita quotidiana dei propri clienti, così che questi ultimi siano propensi ad acquistare il prodotto una seconda volta.
L’esempio citato è Hailo, la taxi app che consente ai passeggeri di trovare gratuitamente il taxi più vicino e allo stesso tempo offre un servizio ai tassisti, che trascorrono il 40% del loro tempo in strada a cercare clienti.

3. La vostra azienda è in grado di offrire ai clienti scelte più ampie e migliori possibilità di accesso?

Qui l’attenzione è incentrata sul concetto di accessibilità, anch’esso fondamentale quando si parla di startup e non solo: si tratta di un aspetto che a parere di Branson è importantissimo per tutte le aziende, in qualsiasi momento della propria vita imprenditoriale. La startup che porta ad esempio è Codecademy, che consente a chiunque abbia una connessione internet la possibilità di accedere gratuitamente alle competenze di programmazione di base servendosi di un’interfaccia semplice che ha sbaragliato i possibili concorrenti.

4. Il vostro prodotto/servizio incoraggia i clienti a condividere il proprio lavoro e le proprie esperienze?

A questo punto Branson introduce un altro argomento molto importante per la tecnologia e l’innovazione: la condivisione è un aspetto cruciale nel mondo delle tecnologie web e digitali. Ne è esempio lampante Pinterest, famosissima piattaforma di condivisione per le fotografie, che ha fatto della condivisione divertente la propria marcia in più.

5. La vostra azienda si prende cura delle persone e del pianeta, lavorando in maniera sostenibile?

Lo sviluppo sostenibile è un ulteriore punto cruciale per lo sviluppo economico globale ai giorni nostri. Nella visione del Gruppo Virgin, ogni azienda può fare la differenza: le imprese più giovani possono affrontare i problemi locali, le aziende in crescita possono affrontare i problemi nazionali, le grandi imprese possono affrontare problemi globali. Basti pensare a esempi come Twitter e Tumblr, che hanno aperto nuove frontiere per la comunicazione e la condivisione a livello globale.

Ricapitolando, anche nella visione del Gruppo Virgin ritroviamo concetti come l’attenzione al cliente, l’innovazione tecnologica, l’accessibilità, la condivisione e la sostenibilità: la conclusione di Branson è che le startup in grado di fornire prodotti e servizi con tali caratteristiche avranno più probabilità di costruire imprese di lunga durata e saranno influenti sui mercati in futuro.

La domanda che Branson pone ai lettori è: la vostra impresa è tra queste?

Napoli, 23 aprile 2013