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Il Blog del CSI

Consigli alle startup: Quali sono le skills che un imprenditore di successo deve possedere?

Sujan Patel è founder e CEO di Single Grain, una delle più importanti agenzie di Digital Marketing con sede a San Francisco: con un post recentemente apparso sul sito Business2Community prova a delineare l’identikit del perfetto imprenditore, attraverso le skills che caratterizzano alcuni tra i migliori imprenditori della storia.

Secondo Patel, non esiste probabilmente un lavoro al mondo che richieda maggiori skills di quello dell’imprenditore: bisogna occuparsi di ogni aspetto dell’azienda, essere sì un visionario (come pensava Steve Jobs) ma anche un team leader, un project manager, un assistente amministrativo, un venditore e molto altro ancora.

Quali sono, quindi, le skills indispensabili per essere un buon imprenditore?

1. Never Be Satisfied

I migliori imprenditori non si accontentano mai dei risultati raggiunti: cercheranno sempre di migliorare e di innovare sè stessi e il proprio business. Mentre il resto del mondo pensa che i risultati raggiunti lo rendano un uomo di successo, l’imprenditore sta già pensando ai prossimi progetti da realizzare, che saranno più innovativi e sicuramente migliori di quelli già realizzati.

Esempio scelto da Patel per spiegare questa skill è Milton Hershey, fondatore della Hershey’s, la più grande azienda statunitense nella produzione del cioccolato. Fondata oltre un secolo fa, oggi vende i suoi prodotti sul mercato globale: ma non è da qui che è partito il suo fondatore. Nel 1900, infatti, Hershey ha venduto la sua prima azienda, The Lancaster Caramel Company, nonostante avesse un grosso successo. Secondo Patel, gli startuppers ed imprenditori dei giorni nostri dovrebbero imparare dal suo esempio proprio il fatto di non essere mai appagato dai risultati raggiunti, allo scopo di far raggiungere il top alla propria azienda.

2. Be Ambitious

Gli imprenditori non cambiano il mondo con piccole azioni: lo fanno attraverso progetti ambiziosi, che cambiano radicalmente lo status quo del mercato. Ecco perchè Patel definisce il “santo Graal” dell’imprenditore il prodotto/servizio definibile come “disruptive”, quello che cambia la visione del mondo delle persone.

Per spiegare questa skill, l’autore sceglie l’esempio di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook. Patel spiega che, con grossa probabilità, Zuckerberg non ha iniziato con il proposito di cambiare del tutto il mondo delle interazioni sociali trasportandole su internet. Ciò non toglie che, una volta intravisto il potenziale del suo progetto, l’ideatore di Facebook è stato ambizioso fino a trasformare il suo piccolo social network in un colosso che conta oggi milioni di iscritti.

3. Be Fearless

La paura non è d’aiuto a chi vuole iniziare il proprio business e portarlo al successo: certo, Patel ammette che a volte guidare un’azienda (soprattutto in fase di startup) può intimorire, ma bisogna assolutamente superare ogni timore per poter anticipare e cogliere le occasioni che porteranno un’azienda al successo.

E’ Sara Blakely, founder di Spanx (azienda di successo globale che ha rivoluzionato il mercato dell’intimo femminile), la scelta di Patel per dare un esempio reale ai lettori: quando la prima volta le è venuta in mente l’idea del suo prodotto principale, Sara non sapeva nulla di manifattura tessile, di processi produttivi e ancor meno di retail. Ma non ha lasciato che la paura la fermasse ed oggi è la più ricca e giovane imprenditrice nella storia.
Patel consiglia, quando si ha paura di qualcosa, di trovare un modo per superarla: la paura, infatti, può seriamente impedire al business di decollare, se non viene gestita correttamente.

4. Take Risks

Non è certamente una novità affermare che un imprenditore deve assumersi dei rischi: ma il punto che Patel vuole affermare, è che i migliori imprenditori non si assumono rischi a caso. Essi analizzano le situazioni e si assumono rischi dopo averli ben calcolati e considerati, senza esporre il proprio business a rischi inutili ma scegliendo solo le situazioni che possono portarli al successo.

E’ ciò che ha fatto Mark Pincus, founder di Zynga, famosa social gaming company milionaria: prima di fondare Zynga, Pincus si è assunto il rischio di rifiutare un finanziamento garantito per la sua prima azienda, Freeloader. Pincus ha preso questa decisione rischiosa perchè, acconsentendo, avrebbe dovuto assumere un CEO scelto dall’investitore. Il founder ha preferito assumersi il rischio di rifiutare il finanziamento, mandando a monte l’affare.

Alla fine, la scelta di Pincus si è rivelata vincente: è riuscito ad ottenere un finanziamento da un’altra fonte per Freeloader e in seguito a vendere la società per finanziare la startup Zynga.

5. Follow Your Intuition

Sicuramente chi ha una sorta di “sesto senso” innato è facilitato, ma ciò non toglie che gli imprenditori di maggior successo sono quelli che sanno seguire il proprio istinto, facendosi guidare nelle decisioni di business.

L’esempio più importante in questo caso è sicuramente Steve Jobs, una figura affascinante, che ha realizzato prodotti di successo ottenendo dei numeri impressionanti in termini di vendite. Secondo Patel è indubbio che il successo di Jobs dipenda in larga parte dalla sua capacità di affidarsi all’istinto, da cui dipende anche la sua famosa capacità di sviluppare prodotti che i clienti non avevano ancora realizzato di voler acquistare.

E’ il caso dell’iPad: prima del suo lancio sul mercato, il settore dei tablet si trovava in un momento di stagnazione. Ciò nonostante, Jobs ha lavorato duramente al suo prodotto, scatenando la curiosità dei clienti che inizialmente non erano interessati.
Lo stesso Jobs ha riconosciuto il ruolo fondamentale che le capacità intuitive hanno rivestito nel suo successo imprenditoriale: in un’intervista al New York Times, attribuiva lo sviluppo del suo intuito ad un viaggio in India quando aveva 19 anni.

“The people in the Indian countryside don’t use their intellect like we do, they use their intuition instead … Intuition is a very powerful thing, more powerful than intellect, in my opinion. That’s had a big impact on my work.”

6. Know Your Vision

Ultima skill fondamentale per l’imprenditore di successo è quella che permette, secondo Patel, di avere una propria visione del mondo e la voglia di trasformare la realtà secondo questa visione. Non accettano le cose così come sono, e lavorano per cambiarle.

Uno dei più grandi esempi di vision imprenditoriale è, secondo l’autore del post, Bill Gates: l’uomo che, assieme al suo socio Paul Allen, ha rivoluzionato il mondo dei computer lanciando il personal computer e il suo software.

Sarebbe stato impossibile fare una cosa del genere, senza una visione diversa e rivoluzionaria del computer rispetto a come era allora concepito: probabilmente, conclude Patel, non tutti gli aspiranti imprenditori e startuppers hanno una vision rivoluzionaria come la sua, ma ciò non significa che non debba essere una vision importante per sè stessi e per il proprio business.

Bisogna imparare a vedere ciò che ancora non c’è: si tratta probabilmente della più importante tra le skills che un imprenditore deve possedere per arrivare al successo.

Napoli, 21/11/2013

Napoli ospita la finale del Kublai Award: appuntamento sabato 30 novembre!

Si terrà a Napoli la finale di novembre del Kublai Award: sabato 30 sarà il Plart, Museo della Plastica con sede in Via Martucci 48, ad ospitare l’evento di premiazione durante il quale si sfideranno i sette progetti finalisti iscritti alla piattaforma entro il 15 novembre 2013.

Ricordiamo che Kublai è un ambiente collaborativo riservato a progetti di talenti creativi con un’idea da sviluppare, promosso dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del MISE, che si basa sulla collaborazione e la condivisione con la community (qui, il nostro approfondimento sull’argomento).

Attraverso il blog dedicato, Kublai presenta i suoi sette progetti finalisti che si contendono il premio finale, consistente in un pacchetto di servizi di training, consulenza ed affiancamento da parte di esperti altamente qualificati del valore di 5.000 euro.

Vediamo chi sono i sette finalisti:

  • App in Progress, progetto rivolto a studenti delle scuole medie inferiori e superiori che, attraverso un concorso a premi e un’app game, si propone di invogliare i partecipanti a scrivere le storie e diventare protagonisti del “loro” videogame.
  • La Fattoria Sociale La Mattonia si trova in provincia di Siena e svolge attività di tipo agricolo, ludico-ricreative, sociali e terapeutiche. Profondamente integrata con il territorio e la natura, si pone in un’ottica di rivalorizzazione dell’agricoltura in chiave moderna. Si propone inoltre di raggiungere obiettivi di inclusione sociale, impiegando lavoratori svantaggiati.
  • Home Visiting in Family si impegna a sostenere i neogenitori in tutte le sfide quotidiane che si propongono nei primi mesi di vita di un bambino, offrendo servizi e interventi mirati e personalizzati in base alle esigenze, i bisogni, le necessità di ciascuna famiglia.
  • Il Bel Paese Campania Felix è un videogiornale di arte, cultura e ricerca focalizzato sulle province campane, nato allo scopo di valorizzare gli aspetti storico-artistici, ambientali, paesaggistici, eno-gastronomici presenti sul territorio.
  • Omnibus è un’app per chi viaggia con i mezzi pubblici che fornisce la posizione degli autobus in tempo reale, attraverso un sistema gps integrato nella tecnologia RFID, che consente il pagamento via smartphone del titolo di viaggio. Si tratta di un progetto pilota per ora previsto nell’area urbana di Cosenza-Rende.
  • Pane e PC si basa sul trashware, ovvero la pratica di recuperare vecchio hardware, mettendo insieme anche pezzi di computer diversi, rendendolo di nuovo funzionante ed utile. L’obiettivo è quello dell’abbattimento del digital divide: il progetto parte dal Quartere Salinella della città di Taranto e prevede anche corsi di alfabetizzazione e seminari di informatica.
  • Spazio Wesuvio vuole conoscere, recuperare e valorizzare le realtà attive sul territorio vesuviano per creare una rete da cui generare dinamiche innovative di sviluppo sociale, culturale, turistico. In particolare, Spazio Wesuvio è un luogo fisico e virtuale all’interno del quale persone di varia estrazione professionale, artistica, imprenditoriale potranno lavorare e sviluppare le proprie competenze.

L’evento finale di Kublai Award Novembre sarà un’importante momento di scambio, condivisione e networking per tutti i partecipanti: per saperne di più, il sito ufficiale del progetto è http://www.progettokublai.net/.

Napoli, 21/11/2013

Startup product-based: una serie di consigli per le migliori strategie di pricing

E’ tutto pronto: hai l’idea, il business plan e il prototipo del tuo prodotto. Ma sai come gestire al meglio le strategie di pricing? Alex Mitchell, co-founder di Young Brits Network (impresa sociale che si occupa di costruire un network per la promozione e il sostegno dei giovani talenti imprenditoriali britannici a livello internazionale) e tra i più influenti collaboratori di IoD (Institute of Directors), organizzazione fondata nel 1903 nel Regno Unito allo scopo di stabilire standard e direttive per le imprese, ha pubblicato sul sito www.iod.com una serie di interessanti consigli alle startup per stabilire il prezzo giusto per i propri prodotti.

1. Se il tuo business si basa su un prodotto, controlla attentamente i prezzi dei tuoi concorrenti

Un’impresa business-to-consumer deve sapere esattamente quanto i propri potenziali clienti sono disposti a pagare, quindi è necessario mettere sul mercato il proprio prodotto e fare domande a riguardo. Non basta una foto, la gente deve poter vedere, sentire, gustare, toccare il prodotto e solo allora sarà possibile chiedere quanto sarebbero disposti a pagare per averlo.

2. I sondaggi on-line possono aiutarti a sondare l’opinione dei consumatori

E’ possibile affidarsi a servizi gratuiti come quelli offerti da Survey Monkey, oppure controllare i risultati dei sondaggi di LinkedIn. Si può anche provare a chiedere l’opinione di parenti e amici, ma Mitchell racconta che nella propria esperienza questi ultimi sono propensi a dare pareri positivi. Quindi, il consiglio è quello di assicurarsi di chiedere risposte e pareri alle persone giuste: solo i potenziali clienti potranno dare risposte veritiere ed utili a stabilire i livelli di prezzo.

3. Assicurati di coprire i costi al di là di quelli di produzione

Non basta tener conto dei costi di produzione nel determinare i prezzi di un nuovo prodotto: è indispensabile tenere in considerazione anche i costi in termini di tempo, di marketing, di progettazione e non dimenticare spese di spedizione ed imballaggio.

4. Mantenere la mente aperta

Quando un business di basa sulla proprietà intellettuale o sulla fornitura di servizi, o quando si ha a disposizione una certa esperienza, secondo Mitchell è più facile trovare un livello di prezzo adeguato. Ma questo non è il caso di una startup product-based: bisogna quindi essere creativi anche nella definizione delle strategie di pricing.
L’autore del post consiglia, ad esempio, di mantenere all’inizio un prezzo un po’ più basso di quello dei concorrenti, oppure di affidarsi sinceramente ai clienti chiedendo loro di pagare quanto ritengono meriti il prodotto offerto. Si tratta di una possibilità basata sulla fiducia dei clienti, che si ricollega al punto seguente.

5. Costruire la customer loyalty

Ci sono aziende (Mitchell cita a titolo di esempio King of Shaves e Bean & Ground) che hanno costruito un rapporto di fiducia con i propri clienti assicurandosene la fedeltà a lungo termine, basandosi anche e soprattutto sulla stabilità di prezzi e costi.
King of Shaves, ad esempio, è una società che vende rasoi ed altri prodotti per la rasatura: ha creato un club per i propri clienti, che pagano un abbonamento mensile. In maniera simile, Mitchell racconta di come Bean & Ground consegni caffè a domicilio ai propri clienti grazie ad una piattaforma basata su abbonamenti mensili. Iniziative di questo genere permettono all’azienda di sapere in anticipo di che quantità di prodotto avranno bisogno per soddisfare la domanda e il risparmio conseguente viene trasferito ai clienti, che beneficiano di prezzi più convenienti.
In tal modo, la startup può costruire fiducia, lealtà e valore per se stessa e per i propri clienti e, allo stesso tempo, stabilire un’efficace strategia di pricing.

Napoli, 21/11/2013

 

 

Una serie di eventi interessanti per startup, imprese ed innovatori: gli EEN DAYS in Campania dal 25 al 30 novembre

Sono in programma dal 25 al 30 novembre gli EEN DAYS: una settimana di eventi promossa da ENEA Enterprise Europe Network dedicata ad imprese ed enti di ricerca.

Gli incontri si incentreranno sui temi dell’innovazione, della competitività, della ricerca e dei nuovi mercati, con un focus particolare sugli strumenti e i finanziamenti della nuova programmazione dell’Unione Europea (2014-2020) e momenti dedicati all’internazionalizzazione, al networking e ad opportunità riservate alle startup.

Il Calendario degli eventi previsti in Campania prevede seminari, rassegne, incontri formativi, momenti di aggregazione e confronto ed incontri gratuiti one-to-one di assistenza specialistica.

Si parte lunedì 25 novembre con due workshop ospitati dalla Camera di Commercio di Napoli (Via S. Aspreno 2):

– ore 9-13: “Le nuove opportunità della programmazione europea 2014-2020: crescere, competere, innovare”. Il tema centrale del workshop sarà presentato alle imprese campane anche con un collegamento streaming con la Camera di Commercio di Torino.

– ore 14:30-16:30: “Standing EEN-ovation”. Si tratta di una rassegna di esperienze di successo in materia di internazionalizzazione ed innovazione.

Il 25 novembre parte inoltre il Corso di Europrogettazione (5 giornate dal 25 al 29 novembre) presso il Palazzo Borsa Merci di Napoli (Corso Meridionale 58), destinato a chi voglia approfondire il proprio approccio al tema dei finanziamenti UE.

Martedì 26 novembre sarà ancora il Palazzo Borsa Merci ad ospitare dalle 9 alle 13:30 la Tavola Rotonda “Orizzonte Campania. Quali aree di specializzazione intelligente per la Campania in prospettiva del traguardo 2020”. L’evento sarà occasione di incontro e confronto con istituzioni e stakeholders regionali, per identificare i driver di sviluppo regionale in prospettiva del traguardo 2020.

Lo stesso giorno parte anche il percorso formativo aziendale di Assisistenza Specialistica “Gli Standard BRC e IFS per l’accesso alla GDO europea: opportunità e primi elementi per l’applicazione”: ancora una volta presso il Palazzo Borsa Merci, si tratta di 4 mezze giornate (dal 26 al 29 novembre) in collaborazione con Agroqualità e Unioncamere Campania.

Nelle stesse giornate (dal 26 al 29 novembre) e nella stessa sede (Palazzo Borsa Merci) sarà inoltre possibile ottenere degli incontri one-to-one su temi di fondamentale interesse per aziende aperte all’internazionalizzazione, tra i quali ad esempio i contratti di rete, la contrattualistica internazionale, il marketing internazionale.

Mercoledì 27 novembre il Palazzo Borsa Merci sarà inoltre sede del Seminario “AGISCI. REAGISCI. DECIDI – Scegli tu il nuovo Parlamento Europeo”, con un focus particolare dedicato ai giovani che voteranno per la prima volta i rappresentanti italiani al Parlamento UE.

Il Centro Ricerche Enea di Portici (P.zza E. Fermi 1) sarà invece sede del workshop previsto per giovedi 28 (ore 14:30-17:30) sul tema “Investire in Cina: proprietà intellettuale e buone pratiche”, nato dalla collaborazione con IPR CHINA HELPDESK.
Il rapporto commerciale tra Cina e UE in generale, e tra Italia e Cina in particolare rappresenta il punto di partenza e il filo conduttore dell’evento dedicato in particolare alle PMI, che potranno approfondire temi centrali per i rapporti tecnico-commerciali con il colosso cinese.

Gli ultimi due eventi in programma per gli EEN DAYS si terranno nella mattinata del 29 novembre 2013: Unioncamere Campania presenta la Company Mission di imprese canadesi nella nostra regione in occasione di “Countdown on Horizon 2020 International Information and Brokerage Event”, incontro con il distretto aerospaziale campano e visita del CIRA. L’evento sarà ospitato dal CIRA di Capua (CE) dalle ore 10:00 alle ore 16:00.
Il secondo evento previsto venerdì 29 è il Seminario “reACT: EU in the world”, dedicato a startuppers e imprenditori interessati agli strumenti dell’Unione Europea per l’internazionalizzazione delle imprese: l’appuntamento è al Maschio Angioino dalle 9:30 alle 13:30.

Infine, tutti i giorni dal 26 al 29 novembre, il Centro Ricerche Enea di Portici ospiterà incontri one-to-one gratuiti con le PMI che ne faranno richiesta: durante questi appuntamenti verrà fornita assistenza specialistica sull’innovazione e i servizi gratuiti offerti da Enterprise Europe Network.

Napoli, 20/11/2013

Ritorna il Microcredito per progetti di persone fisiche, imprese e startup: la Regione Campania investe 70 milioni di euro per prestiti a tasso zero

Nel BURC n. 63 del 18 novembre 2013, la Regione Campania ha pubblicato l’avviso per la selezione di progetti da finanziare attraverso il Microcredito: sarà possibile presentare domanda dal 16 dicembre 2013 al 16 gennaio 2014.

Attraverso l’avviso in questione, l’ente mette a disposizione 70 milioni di euro dell’apposito Fondo (FSE 2007-2013) con una serie di obiettivi:

– sostenere lo sviluppo di spin-off di impresa;
– sostenere la creazione di impresa, con focus particolare sulle proposte progettuali di giovani e donne;
– sostenere l’uscita da condizioni di povertà attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro;
– favorire l’accesso al credito da parte delle microimprese;
– agevolare l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego.

Il Fondo Microcredito FSE consente la concessione di un prestito compreso tra 5.000 e 25.000 euro, da restituire a tasso zero entro un massimo di 60 mesi. Il rimborso avviene in rate costanti mensili a partire dal settimo mese successivo alla stipula del contratto di finanziamento.

Possono presentare domanda sia persone fisiche (maggiorenni cittadini di Paesi UE o si altri Paesi, purchè in possesso di regolare permesso di soggiorno) che imprese, purchè in possesso dei seguenti requisiti:

microimprese costituende o costituite, anche mediante spin-off da imprese;
– imprese del terzo settore, anche associazioni e cooperative sociali, costituende o costituite;
– in cui almeno un soggetto sia in possesso di uno o più dei seguenti requisiti: disoccupato, inoccupato, o inattivo; lavoratore in CIG, CIGS o in mobilità; giovani under 35; donne; immigrati; disabili; studenti universitari; lavoratori svantaggiati.

Se ammesse al finanziamento, le imprese costituende avranno l’obbligo di costituirsi entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento di concessione. L’erogazione del finanziamento avviene in un’unica soluzione, dopo la stipula di un apposito contratto.

Le proposte di finanziamento dovranno riguardare preferibilmente i seguenti ambiti di attività:

– servizi al turismo (servizi, ristorazione, alloggio);
– tutela dell’ambiente;
– servizi sociali alle persone;
– servizi culturali;
ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);
risparmio energetico ed energie rinnovabili;
manifatturiero;
artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali;
attività professionali in genere;
commercio di prossimità.

Per quanto riguarda invece le spese ammissibili, descritte nel dettaglio dall’art. 6 dell’Avviso, saranno considerate tali solo quelle sostenute dopo la presentazione del progetto. Tali spese, coerenti con il piano di impresa presentato, dovranno rispettare la tempistica descritta nel piano di realizzazione degli investimenti ed essere sostenute entro e non oltre 6 mesi dalla data di valuta di erogazione del prestito.
Le spese considerate ammissibili sono quelle strettamente inerenti il ciclo economico, tra cui l’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature; eventuali opere murarie per adeguamento e messa a norma dei locali; beni immateriali tra cui brevetti, licenze, piani di sviluppo e di marketing; i piani di internazionalizzazione per l’ampliamento della base produttiva; gli acquisti relativi a materie prime, semilavorati, materiali di consumo e scorte; utenze e canoni di locazione; spese per aggiornamento dei software; consulenze professionali; spese per il personale.

I progetti saranno valutati in base ad una serie di criteri riassumibili in tre categorie: contenuto del progetto, ambiti di intervento, modalità organizzativa. Particolare attenzione è riservata alla validità tecnica, economica e finanziaria del progetto, ma anche ad aspetti quali la creazione di nuova occupazione e l’integrazione sociale derivante dal progetto.

La presentazione delle domande avviene esclusivamente on-line: come accennato, la finestra temporale è compresa tra le ore 9:00 del 16/12/2013 e le ore 12:00 del 16/01/2014. A partire dal 9 dicembre sarà comunque possibile registrarsi, senza possibilità di compilare la domanda, a uno dei due siti dedicati:

http://www.sviluppocampania.it/
http://www.fse.regione.campania.it/

E’ previsto, per tutti i partecipanti, un servizio di accompagnamento pre e post domanda offerto da Sviluppo Campania SpA. Sono inoltre disponibili diversi punti informativi, elencati all’art. 19 del Bando (disponibile in formato PDF a questo link).

Napoli, 20/11/2013

Nuove opportunità per startup con Sodalitas Challenge: innovazione e occupazione per giovani under 35

La piattaforma digital Ideatre60 presenta alla community di iscritti una nuova opportunità dedicata a giovani italiani (o residenti in Italia) under 35, laureati o diplomati, in cerca di un lavoro o con un lavoro precario: si tratta del concorso Sodalitas Challenge, dedicato a business ideas innovative e sostenibili che contribuiscano a raggiungere gli obiettivi di crescita imprenditoriale e aumento dell’occupazione sul territorio nazionale.

La partecipazione a Sodalitas Challenge è aperta a singoli candidati o team composti da massimo 4 persone, che potranno presentare la propria idea inerente a uno solo dei seguenti ambiti:

Innovazione tecnologica: i progetti dovranno applicare al mondo imprenditoriale le tecnologie innovative in modo tale da produrre un miglioramento significativo, ad esempio nei processi e nell’organizzazione del lavoro, oppure nello sviluppo e utilizzo di nuovi prodotti o materiali.

Expo 2015: progetti innovativi e sostenibili legati all’evento di Milano e all’alimentazione (agricoltura, trasformazione e conservazione, consumo, ristorazione ed enologia, made in Italy, cibo KM 0, dieta mediterranea, alimentazione come stile di vita sostenibile, combattere la fame nel mondo.

Ambiente ed ecosostenibilità: progetti rivolti ad obiettivi quali risparmio di acqua, energia e territorio, utilizzo di energie rinnovabili e tutela dell’ambiente, mobilità sostenibile, raccolta, smaltimento e riciclo dei rifiuti, stili di vita ecosostenibili, miglioramento della qualità della vita nei centri urbani.

Lavoro, Salute e Benessere delle persone: progetti di formazione, education, inserimento lavorativo delle fasce deboli, servizi alla persona per la promozione della salute e del benessere, servizi per facilitare la conciliazione vita-lavoro.

Sviluppo del Territorio e della Comunità: progetti a favore di nuove povertà e fragilità sociali, assistenza ad anziani ed ammalati, ricerca scientifica e salute, social housing, cultura e turismo sostenibile.

Produzione e Consumo sostenibile: progetti con processo produttivo ecosostenibile, iniziative che promuovano stili di consumo sostenibili, marketing sostenibile, strumenti per la gestione sostenibile della supply chain.

Per partecipare al concorso è necessario registrarsi alla piattaforma IdeaTre60 (attraverso questo link) e compilare il form di partecipazione. In caso di candidatura di un team, la registrazione andrà fatta da tutti i componenti che dovranno scegliere un capo progetto.

La deadline per iscriversi a Sodalitas Challenge è fissata per le ore 10:00 del 31 gennaio 2014. Successivamente, si aprirà il processo di valutazione che prevede le seguenti fasi:

1. Prima Valutazione: dal 31/01 al 28/02/2014
Verranno costituite apposite commissioni di valutazione (composte da esperti appartenenti alla Fondazione Sodalitas, promotrice del progetto, e da manager provenienti dal network di Partner Tecnici, tra cui figurano LUISS EnLabs, H-Farm, PoliHub e Oltre Capital Ventures). Al termine della fase 1 saranno selezionati i progetti finalisti che proseguono il percorso.

2. Formazione e Coaching: dal 01/03 al 30/04/2014
I progetti selezionati parteciperanno ad un percorso di formazione e coaching con gli esperti della Fondazione Sodalitas per migliorare e completare le proprie business ideas al fine di presentare un elevator pitch che andrà caricato sulla piattaforma IdeaTre60 entro il 30 aprile 2014. I finalisti che completeranno la formazione accederanno alla fase successiva e riceveranno un attestato di partecipazione.

3. Valutazione finale: dal 01/05 al 01/06/2014
Il Comitato Esecutivo, composto da esperti del mondo imprenditoriale italiano e da esperti della Fondazione Sodalitas e del network di Partner Tecnici, valuterà i progetti finalisti sulla base degli elevator pitch e annuncerà fino a un massimo di 7 progetti vincitori nel corso di un evento pubblico.

Da giugno 2014 in poi è prevista la fase di Avvio Startup, durante la quale i progetti vincitori beneficeranno dei premi assegnati durante l’evento finale messi a disposizione dai partner tecnici. I Premi previsti sono i seguenti:

Premio H-FARM: programma di incubazione della durata di 3 mesi, con la possibilità di usufruire degli spazi di lavoro di H-Farm, di partecipare agli eventi, di accedere al network per la mentorship e di beneficiare della consulenza legale e finanziaria del Venture Incubator,

Premio LUISS EnLabs: programma di incubazione della durata di 3 mesi con utilizzo degli spazi di lavoro, affiancamento dei mentor, partecipazione all’Investor Day di LUISS EnLabs e agli altri eventi di networking, valutazione di un investimento seed a fine percorso.

Premio MAKE A CUBE3: programma di incubazione per startup a finalità sociale della durata massima di 6 mesi, durante i quali è previsto l’accesso agli spazi di lavoro di Make a Cube, un percorso di affiancamento e mentorship, la partecipazione ad eventi di networking e la visibilità presso aziende e potenziali investitori.

Premio POLIHUB: programma di incubazione della durata di 12 mesi in modalità open space, con tutoring e mentoring da parte degli esperti di PoliHub. Oltre alla partecipazione agli eventi di networking, il percorso prevede l’accesso al networking di ricercatori del Politecnico di Milano, il supporto di partner finanziari e la possibilità di incontrare partner industriali e imprese interessate al progetto.

Premio Speciale TALENT GARDEN: il premio consiste nella possibilità di accesso (per due persone) ad uno spazio di lavoro in uno dei TAG presenti sul territorio nazionale per un periodo di tre mesi, con accesso agli eventi in tutte le sedi TAG e al network dell’acceleratore. Inoltre sarà possibile partecipare ad uno degli Startup Weekend organizzati da TAG.

Premio Speciale UNICREDIT: prevede l’assegnazione di un tutor con confronti periodici sullo stato di avanzamento del progetto e di un Relationship Manager di Unicredit per seguire le esigenze bancarie della startup, la partecipazione alla Startup Academy con accesso al network di partner internazionali di UniCredit, la possibilità di entrare in contatto con potenziali investitori.

A tutti i partecipanti, inoltre, sarà garantita la possbilità di essere valutati dalle aziende aderenti a Sodalitas Challenge per eventuali opportunità di lavoro.

Per maggiori informazioni, il Bando Sodalitas Challenge è disponibile in formato PDF al seguente link: http://sodalitas.challenge.ideatre60partner.it/upl/ckuploads/files/BANDO_SODALITAS_CHALLENGE%281%29.pdf

Napoli, 19/11/2013

Startup a SMAU Napoli: candidature entro il 20 novembre

Come anticipato qualche giorno fa in questo post del nostro blog, il 12 e 13 dicembre 2013 il capoluogo partenopeo ospiterà per la prima volta SMAU, l’evento nazionale dedicato all’innovazione e all’utilizzo delle tecnologie digitali nelle imprese: l’edizione napoletana dell’evento prevede un focus particolare sui distretti industriali regionali.

Dopo la chiusura delle candidature per il Premio Innovazione ICT Campania, un’altra scadenza importante per le startup del Mezzogiorno: entro il 20 novembre è infatti possibile inviare la propria candidatura per partecipare gratuitamente allo SMAU Napoli.

Per partecipare alle selezioni ed ottenere uno stand gratuito, è sufficiente compilare il form disponibile al seguente link: http://www.smau.it/inquiry/questionnaire/candidatura-startup/ selezionando la tappa di interesse.

Dopo l’ultimo evento del 2013 a Napoli, infatti, SMAU sarà presente nel 2014 a Roma, Torino, Firenze, Bari, Padova, Bologna e Milano.

Napoli, 18/11/2013

 

Dal MISE, il nuovo Bando nell’ambito del progetto europeo ETB: 5 milioni a disposizione per ricerca, sviluppo e innovazione nelle PMI in ambito biotech

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, con apposito decreto in data 30 ottobre 2013, un nuovo bando che mette a disposizione 5 milioni di euro a sostegno di progetti sperimentali e di ricerca industriale realizzati da PMI italiane in collaborazione con altre imprese europee: si tratta dell’iniziativa di partecipazione del nostro Paese al Programma Europeo EuroTransBio (ETB), dedicato alla cooperazione comunitaria in ambito biotech.

La call è aperta a raggruppamenti composti da almeno 2 due imprese provenienti da almeno due Paesi partecipanti al Programma ETB, coordinati da una PMI e con l’eventuale collaborazione di organismi di ricerca: oltre all’Italia, gli Stati Membri in cui è possibile individuare partner per presentare domanda sono Austria, Finlandia, Germania, Belgio (Regioni delle Fiandre e della Vallonia), Francia (Regione dell’Alsazia), Russia e Spagna (Regioni dell’Andalusia e dei Paesi Baschi).

Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 gennaio 2014: il progetto va presentato attraverso l’Application Form di ETB e, contestualmente, al MISE inviando l’apposita domanda di accesso alle agevolazioni esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo dps.iai.div8@pec.sviluppoeconomico.gov.it (la modulistica è disponibile on line a questo link).

Riguardo ai progetti ammissibili, essi devono operare nell’ambito della ricerca e sviluppo nel settore delle biotecnologie, e presentare caratteri di eccellenza ed innovatività.

La valutazione dei progetti sarà effettuata sulla base di criteri di innovazione tecnico-scientifica, impatto socio-economico, aspetti gestionali e inerenti al raggruppamento proponente, risorse impiegate (intese sia in termini occupazionali, sia finanziari, sia di impiego di impianti ed attrezzature). Inoltre, i progetti devono presentare i seguenti requisiti:

– il totale delle spese ammissibili per ciascun partecipante italiano deve essere compreso tra 200.000 e 500.000 euro. In ogni caso, il totale previsto per i partecipanti italiani di ciascuna singola proposta non può superare il limite di 1.500.000 euro;

– essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione;

– avere una durata compresa tra 18 e 36 mesi. E’ prevista la possibilità di proroga da parte del Ministero, che non potrà in ogni caso essere maggiore di 12 mesi.

L’intensità delle agevolazioni concesse dipende dalle dimensioni dell’impresa richiedente: le piccole imprese godranno di un’agevolazione pari al 70% delle spese ammissibili, che si ridurrà al 60% per imprese di medie dimensioni e al 50% in caso di grandi imprese.

Per maggiori informazioni, il Bando è reperibile in formato pdf al seguente link: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/Bandi/Capitolato_tecnico_etb_2013.pdf.

Napoli, 18/11/2013

Come presentare al meglio una startup ai VC: i consigli di Tomasz Tunguz di Redpoint Ventures

Tomasz Tunguz è partner di Redpoint Ventures, società di venture capital californiana specializzata in startup tecnologiche. Tra i post del suo blog, uno dei più interessanti è dedicato agli strumenti per poter analizzare la propria startup con gli occhi di un investitore in meno di 15 minuti: qui, il link per leggere il post originale.

Nella sua esperienza di venture capitalist, Tunguz ha identificato tre strumenti a suo parere indispensabili per valutare una startup sulla quale investire:

1. Il Business Model Canvas, che permette di capire in maniera immediata ed efficace in che modo opera l’impresa;
2. Il modello delle 5 forze di Porter, grazie al quale è possibile valutare il livello di concorrenza che la startup si troverà a dover affrontare sul mercato;
3. La Value Chain Analysis, cioè l’analisi della catena del valore, per capire dove si inserisce l’azienda all’interno dell’ecosistema in cui opera.

Il primo strumento analizzato nel dettaglio da Tunguz è proprio il Business Model Canvas (BMC): si tratta di un modello molto famoso nel mondo delle startup, ideato da Alexander Osterwalder nel suo libro “Business Model Generation”. Il BMC è una modalità di rappresentazione che descrive le modalità di creazione del valore di un’azienda utilizzando un linguaggio visuale.
Si tratta di uno strumento particolarmente indicato per i business model di aziende innovative, per questo è molto utilizzato dalle startup. Il BMC si compone di 9 riquadri che rappresentano altrettanti elementi costituitivi di un’azienda: the Value Proposition, the Key (Operating) Activities, Partners, Assets/Resources, Customer Relationships, Go-To-Market Channels, Customer Segments, Cost Structure and Revenue Streams.
Grazie al BMC è possibile spiegare graficamente cosa offre il business, come l’azienda raggiunge i propri clienti e in che modo tutto ciò produce valore.

Per presentare una startup ai potenziali investitori, secondo Tunguz, sono altrettanto fondamentali gli altri due strumenti indicati dall’autore nel suo post: il modello delle 5 forze di Porter e la Catena del valore. Il consiglio di Tunguz è quello di unire questi due strumenti in un’unica matrice, che definisce “Grand Unifying Framework” (GUF).

Partendo dalla convinzione che per impostare correttamente il business di una startup è fondamentale capire in che tipo di mercato l’azienda si affaccia, Tunguz costruisce una matrice nella quale la catena del valore rappresenta le categorie orizzontali, mentre le cinque forze di Porter vanno a costituire le categorie verticali.

Di conseguenza, sull’asse orizzontale ritroviamo le attività/i processi primari e quelli di supporto, mentre sull’asse verticale le cinque forze competitive che Porter identifica in: Concorrenti diretti, Fornitori, Clienti, Potenziali entranti, Produttori di beni sostitutivi.

Il GUF consente, secondo Tunguz, di ottenere tre informazioni indispensabili per una startup che entra sul mercato: prima di tutto, identificare le attività che compongono la catena del valore. In secondo luogo, consente di capire quali sono le motivazioni che muovono tutti i giocatori coinvolti nell’ecosistema. Infine, la matrice offre la possibilità di vedere chi detiene il maggior potere e controlla il capitale all’interno del mercato.

Nell’ultima parte del post, infine, Tunguz suggerisce come utilizzare questi strumenti e cosa osservare in particolare per dedurre informazioni importanti.

Nella matrice GUF, per capire quale sia il giocatore con maggior potere (e, di conseguenza, che detta le leggi all’interno del mercato), bisogna guardare la colonna che contiene i clienti e fornitori con livello più basso di potere, nessun prodotto sostitutivo e la più alta barriera all’entrata. Inoltre, la matrice GUF consente di percepire immediatamente quanta concorrenza esiste per ciascun livello della catena del valore, osservando la riga dei concorrenti diretti.

Il BMC, invece, descrive il “go-to-market” di un’impresa: nel compilarlo, Tunguz suggerisce particolare attenzione alla Value Proposition (deve essere ben definita). Altri due aspetti fondamentali sono le Customer Relationships e la segmentazione dei clienti, seguiti dalla struttura dei costi dell’azienda. Quest’ultimo aspetto, infatti, determina il burn rate e i requisiti patrimoniali.

In chiusura del post Tunguz specifica che, per una startup in fase early stage, può essere difficile definire in maniera dettagliata tutte le aree del Business Model Canvas: ciò nonostante, esso rappresenta, assieme alla matrice GUF, uno strumento indispensabile per presentare il proprio business ad un potenziale investitore e devono essere curati al meglio.

Napoli, 15/11/2013

Il Premio Perotto – Zucca 2013: fino a 10.000 euro per giovani innovatori nell’ICT

Resteranno aperte fino alle ore 12 del 13 gennaio 2014 le candidature per l’edizione 2013 del Premio Nazionale per l’Innovazione dell’ICT “Perotto Zucca – Plug Your Mind”, destinato a giovani italiani (di età inferiore ai 30 anni) con un’idea basata sull’utilizzo innovativo dell’ICT.

E’ possibile partecipare con una tesi di laurea, un documento di ricerca, un prototipo o un business plan imprenditoriale, presentati da un singolo proponente o da un team, attraverso il format disponibile al seguente link: http://www.premioperottozucca.it/cms/index.php/candidatura.

Le domande pervenute saranno esaminate da un’apposita Commissione di Valutazione, composta da rappresentanti di enti ed organizzazioni tra cui figurano AICA, Confindustria Genova, ASPHI, Unione Industriale di Torino, le Regioni Liguria e Piemonte. I componenti della Commissione valuteranno i progetti sulla base dei seguenti criteri:

– Originalità
– Innovatività
– Applicabilità
– Impatto sociale ed economico
– Valore scientifico e/o industriale
– Attualità
– Visione futura

Durante la manifestazione finale, saranno premiati i primi tre classificati con altrettanti premi in denaro (al primo classificato un premio di 10.000 euro, al secondo e al terzo rispettivamente 5.000 e 3.000 euro). Si prevede inoltre l’assegnazione di un Premio Speciale ASPHI di 4.000 euro, destinato al progetto più in linea con la missione della Fondazione, che consiste nel promuovere la partecipazione delle persone con disabilità in tutti i contesti attraverso il ricorso all’ICT.

Per scaricare il Bando in formato PDF, il link di riferimento è: http://www.premioperottozucca.it/cms/index.php/bando.

Napoli, 14/11/2013