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Autore: Giampiero Bruno

Il 26 marzo Kublai in campo a Napoli, partecipa anche il CSI!

 

kublaicamp

Il 26 marzo 2013 a Napoli, al Riot Studio, uno spazio nato da un paio d’anni circa nel cuore antico di Napoli (presso Palazzo Marigliano), si terrà il “Kublai in campo”, iniziativa  del Ministero dello Sviluppo Economico nata con l’obiettivo di avviare e incentivare progetti di sviluppo locale.

Come si legge nel blog di Kublai: “L’idea è quella di dare più spazio ai progettisti e di farli interloquire non solo con il nostro coach Alfredo Fortunato, che chiaramente sarà presente anche Napoli, ma con tutti gli ospiti e gli  addetti ai lavori che parteciparanno alla giornata. Non ci sarà più una mattina “istituzionale” e di buone prassi e un pomeriggio di  barcamp  ma tutto in alternanza“.

La giornata del 26 sarà un’occasione unica per tanti progettisti in erba di  esporre e proporre le proprie idee di impresa alla presenza di Frieda Brioschi (Responsabile di Progetto di Kublai e Presidente di Wikimedia Italia) Edoardo Imperiale (Direttore Generale di  Campania Innovazione), Giuseppe Di Nicola (Premio Best Practices), Alessandro Messina (Federcasse), Vincenzo Caputo  (Presidente giovani imprenditori  e dell’Unione Industriali di Napoli), Pasquale Popolizio (Città della Scienza) Giampiero Bruno (Gestore CSI – l’Incubatore Napoli Est), Antonio Prigiobbo  (La community di Start-up sul territorio) e sopratutto Alfredo Fortunato, coach di Kublai.

Scarica qui il programma.

Tanti ragazzi, che si sono iscritti alla giornata, tra cui il team di Rehub, Startup insediata presso il CSI, si alterneranno con pitch e presentazioni dei loro progetti in un’intensa di giornata di confronto da cui si proverà a far emergere idee in grado di diventare imprese sostenibili. E’ possibile ancora iscriversi fino al 25 marzo inviando una mail a communitystaff@progettokublai.net.

 

Napoli, 22 marzo 2013

 

Nuove opportunità per le Startup: Seedlab 2013

È iniziata la seconda edizione di Seedlab, progetto di formazione e pre-incubazione dedicato a giovani imprenditori con idee innovative e in cerca di supporto formativo, finanziario ed organizzativo. Tra tutti coloro che parteciperanno, saranno scelte le 20 migliori start up per le quali Seedlab fornirà oltre 1,5 milioni di euro investiti in capitale, competenze e la possibilità di volare in Silicon Valley.
Gli aspiranti imprenditori devono presentare la propria candidatura entro il 31 marzo 2013, iscrivendosi al bando sul sito www.seedlab.com, nella sezione “Apply Now”.
I settori previsti dal Bando sono i seguenti:  Agroalimentare, Nuovi materiali, Tecnologie pulite, Scienze della vita, Informatica hardware, Meccanica e Robotica, Telecomunicazioni, Web-digitale-nuovi media, Informatica software.

SeedLab è il programma imprenditoriale realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, la Syracuse University in Florence, la Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna di Pisa, la Mib School of Management di Trieste che fornisce micro-seed di finanziamento, formazione manageriale e mentorship per aiutare promettenti start up a diventare aziende di successo. Il programma consiste in un percorso intensivo suddiviso in due moduli, con lo scopo di aiutare gli innovatori con una buona tecnologia o idea imprenditoriale nello sviluppo di un business model solido e credibile, nella costruzione di un valido team imprenditoriale e nella creazione di un network industriale di finanziatori in grado di implementare concretamente l’impresa.
La partecipazione delle idee selezionate è finanziata da TTVenture, il primo fondo italiano di seed e venture capital per il trasferimento tecnologico e da Nest Investimenti.

A dimostrazione della validità del progetto, alcune delle startup vincitrici della prima edizione stanno già facendo strada: Linkpass, già vincitori di “Vulcanica-Mente: dal talento all’impresa“, una app per smarthphone in grado di connettere espositori e visitatori di fiere commerciali sulla base di algoritmi complessi, ha ricevuto 1 milione di euro di finanziamento dal fondo Vertis Venture.  Milkyway, di Jacopo Vigna di Modena – un innovativo market place per gli sport estremi – è attualmente in negoziazione con due investitori istituzionali e lo stesso vale per  WIB – Warehouse In a Box di Nino Lo Iacono, giovane innovatore di Enna che ha creato un distributore automatico evoluto che, fra le altre cose, consegna i prodotti all’interno di una borsa per la spesa e consente, secondo l’ideatore, di aumentare l’efficienza di rifornimento e ridurre le perdite legate alla merce “out-of-stock”; mentre SME Plus, un layer multi-touch per schermi flessibili, sta cercando fortuna negli Usa, dove ha iniziato un round di fund raising con alcuni partner locali di Seedlab.

 
Fonte: http://www.lastampa.it/2013/03/18/blogs/start-me-up/nuove-opportunita-da-seedlab-e-ideopoli-C5enF5bqsNpStc04y3bq6O/pagina.html

Napoli, 20 marzo 2013

 

Approfondimenti: Il Fondo per la Crescita Sostenibile

Con il Decreto interministeriale emanato l’8 marzo 2013 è definitivamente operativa la Riforma degli Incentivi alle imprese varata con il Decreto Sviluppo nel giugno 2012. Il provvedimento introduce una serie di misure di semplificazione nell’accesso agli incentivi per le imprese, allo scopo di stimolare la realizzazione di interventi che abbiano carattere di innovatività, favoriscano la crescita dell’occupazione e la competitività anche a livello internazionale delle aziende, disciplinando le modalità di intervento del nuovo Fondo per la Crescita Sostenibile, dell’ammontare di 600 milioni di euro, a cui potranno aggiungersi i finanziamenti agevolati di Cassa Depositi e Prestiti, il cui effettivo ammontare sarà determinato con un ulteriore decreto di concerto con il Ministero dell’Economia in corso di adozione.

Dal proprio sito internet, il MISE definisce il Fondo per la Crescita Sostenibile come uno strumento che consente di “avviare una innovativa modalità di interventi in favore della competitività delle imprese, introducendo profonde innovazioni dei meccanismi di intervento che consentono:

  • di focalizzare i finanziamenti su pochi obiettivi ritenuti strategici per lo sviluppo del Paese: ricerca, sviluppo e innovazione; rafforzamento della struttura produttiva; internazionalizzazione delle imprese. 
  • di concentrare le risorse disponibili su un’unica fonte finanziaria, evitandone la dispersione su una pluralità di interventi,  utilizzando come strumento prevalente di intervento il finanziamento agevolato ed eliminando i contributi a fondo perduto.”

Il tutto allo scopo di inquadrare la politica di incentivazione italiana all’interno di una cornice europea.

Il Ministero di propone di sostenere i programmi e progetti che le imprese beneficiarie non avrebbero svolto in mancanza delle risorse messe a disposizione dal Fondo in questione, in particolare al comma 2 dell’art. 3 elenca le tre tipologie di interventi finanziabili, e cioè interventi diretti:

  • alla promozione di progetti di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo, anche tramite il consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca e sviluppo delle imprese;
  • al rafforzamento della struttura produttiva del Paese, al riutilizzo degli impianti produttivi e al rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa di rilevanza nazionale;
  • alla promozione della presenza internazionale delle imprese e all’attrazione di investimenti all’estero.

Il Decreto stabilisce le seguenti quattro linee di intervento per l’utilizzo del Fondo:

  1. Interventi per la ricerca e sviluppo,
  2. Interventi per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese,
  3. Interventi per l’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero,
  4. Interventi per progetti speciali.

Gli interventi per la ricerca e sviluppo saranno indirizzati a progetti diretti ad introdurre significamenti avanzamenti tecnologici finalizzati alla realizzazione/al miglioramento di prodotti, processi e servizi tramite lo sviluppo delle tecnologie previste dal Decreto: innanzitutto le ITC, seguono poi le Nanotecnologie, i Materiali avanzati, le Biotecnologie, la Fabbricazione e trasformazione avanzate e lo Spazio. E’ prevista la possibilità di presentare progetti proposti in maniera congiunta da più soggetti, previa stipula di un apposito contratto di rete (o altra forma contrattuale di collaborazione), che permetta di individuare chiaramente la suddivisione delle competenze (in termini di costi, spese, utilizzo dei risultati) e identifichi un soggetto capofila. E’ da sottolineare, inoltre, la previsione di specifiche priorità per alcune tipologie di progetto: ricordiamo in particolare i progetti che prevedono lo sviluppo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Gli interventi previsti dal Titolo III del Decreto sono quelli per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese: Il Fondo interverrà per finanziare i progetti in grado di incrementare la produttività e l’innovatività in settori che necessitano di un riposizionamento competitivo e riqualificazione dei sistemi di produzione e dei relativi prodotti. Si fa riferimento a progetti in grado di potenziare la produttività nelle aree territoriali depresse con particolare riferimento alle Regioni del Mezzogiorno ed a quelle aree del Paese che versano in una situazione di crisi industriale complessa.  La priorità di intervento riguarda in qesto caso le Regioni Convergenza, le PMI, i programmi che abbiano effetti positivi sul livello di occupazione e quelli che siano in grado di minimizzare gli impatti ambientali.

Gli interventi per l’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero saranno sostenuti dal Fondo attraverso forme di raccordo con L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese (ICE). I programmi realizzati dalle imprese devono essere volti a sviluppare piattaforme di e-commerce e di frinchising per le PMI, diffondere e tutelare il made in Italy nei mercati esteri, partecipare a menifestazioni, gare, fiere internazionali per la promozione delle eccellenze produttive italiane. Anche in questo caso, è prevista priorità per coloro che ricorrono allo strumento del contratto di rete, e in ogni caso per i programmi che coinvolgano in modo significativo le piccole e medie imprese.

Il Decreto prevede infine i cosiddetti Progetti Speciali: essi devono innanzitutto avere come ambito di riferimento specifiche aree tecnologiche-produttive ritenute strategiche per la competitvità del Paese. In secondo luogo, devono essere diretti alla riqualificazione competitiva di tali aree e devono sostenere la creazione di nuova occupazione e/o salvaguardare il livello occupazionale esistente. Il Ministero definirà un’apposita Proposta di Progetto Speciale che verrà sottoposta all’attenzione delle associazioni di categoria rappresentative delle imprese e degli altri soggetti nazionali, che daranno il proprio parere insieme ad altri soggetti pubblici e privati interessati. Tale Proposta verrà poi attuata dal MISE attraverso apposito decreto.

Il Decreto dell’8 marzo 2013 stabilisce, infine, la creazione di apposite sezioni del Fondo per ciascuna delle linee di intervento analizzate.

Riguardo alle modalità di accesso al Fondo, gli interventi previsti dal decreto verranno attuati con bandi e direttive pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico. Essi prevederanno l’ammontare delle risorse destinate a ciascun intervento, i requisiti di accesso dei beneficiari, le condizioni di ammissibilità e presentazione delle proposte di progetto, i termini di presentazione delle domande.  Normalmente le risorse verranno assegnate  con procedure di tipo negoziale salvo il ricorso a procedure valutative. In quest’ultimo caso il decreto impone di prevedere specifiche riserve di risorse a favore esclusivo delle micro, piccole e medie imprese e reti d’imprese. Da segnalare, inoltre, che gli interventi previsti sono tutti sotto forma di finanziamento agevolato: non sono previsti aiuti a fondo perduto, anche questo in vista dell’inquadramento della normativa italiana nel contesto di regolamentazione dell’Unione Europea.

Il testo integrale del Decreto 8 Marzo 2013 è disponibile al seguente link: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/decreto-8marzo2013.pdf

Napoli, 19 marzo 2013

Approfondimenti: Il Credito d’Imposta per PMI e #Startup

La Legge di Stabilità 2013 (Legge n. 228 del 24/12/2012) ha istituito, ai commi 95, 96 e 97 dell’art. 1, un Fondo per la concessione del Credito d’imposta per la Ricerca e Sviluppo, destinato in particolare alle piccole e medie imprese e con lo scopo di ridurre il cuneo fiscale.

Istituito presso la Presidenza del Consiglio, il Fondo è finanziato dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle imprese. Nello specifico, il credito d’imposta è riservato alle imprese e alle reti d’impresa che affidano progetti di ricerca e sviluppo a università ed enti/organismi di ricerca o che realizzano investimenti nel settore.

L’istituzione del fondo avviene secondo criteri e modalità definiti di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo economico: i Ministri sono tenuti a riferire alle Commissioni parlamentari competenti circa l’individuazione e la quantificazione dei trasferimenti e dei contributi concessi, ai fini dell’adozione delle conseguenti iniziative di carattere normativo. In attesa di queste ultime, facciamo il punto della situazione sulla recente normativa sul tema di che trattasi.

Il Fondo per il Credito d’imposta prevede due differenti agevolazioni:

  • Deduzione ai fini IRAP dei costi sostenuti per il personale addetto all’attività di ricerca e sviluppo;
  • Deduzione ai fini IRES dei costi sostenuti per attività di ricerca e sviluppo.

Il beneficio sarà assegnato fino a concorrenza delle risorse disponibili, pari a 25 milioni di euro per il 2012 e 50 milioni di euro per il 2013 e per gli anni seguenti. Sono previste agevolazioni per l’assegnazione dei fondi alle imprese che hanno sede nei territori colpiti dal terremoto del 2012 (con l’istituzione di una specifica riserva), ma soprattutto delle “corsie preferenziali” per le start-up innovative e gli incubatori certificati (così come definite all’art. 25 del Dl 179/2012), per i quali è introdotto un vincolo di destinazione delle somme stanziate nel momento in cui si avvicina il loro esaurimento.

Al momento è stato emanato il decreto interministeriale previsto per dare attuazione al credito d’imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato (art. 24 Dl 22 giugno 2012, n. 83), ovvero dei soggetti in possesso di un dottorato di ricerca universitario o di una laurea magistrale, purché, in questo secondo caso, impiegato in specifiche attività di ricerca e sviluppo. Il provvedimento, oltre a disciplinare alcuni aspetti specifici del meccanismo agevolativo, ha chiarito definitivamente che il beneficio potrà essere richiesto e fruito per tutte le assunzioni a tempo indeterminato effettuate a partire dal 26 giugno 2012, data di entrata in vigore del già richiamato decreto. Per gli anni successivi sono, invece, agevolabili i costi sostenuti per le medesime finalità a partire dal 1° gennaio di ciascuno di essi. Nel decreto si stabilisce che il beneficio si applica a tutte le assunzioni a tempo indeterminato, anche in caso di trasformazione di contratti a tempo determinato o di apprendistato.

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 35% di tutti i costi aziendali sostenuti per il lavoratore (per esempio oneri fiscali e previdenziali), ma può essere fruito solo nel limite di 200.000,00 euro per anno. Il credito di imposta spettante deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta nel quale il beneficio è maturato e va utilizzato in compensazione, in base al Dlgs 241/1997, attraverso il modello F24. Il bonus non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile Irap e ai fini del calcolo del rapporto citato negli articoli 61 e 109, comma 5 del Tuir. Non è, inoltre, soggetto al limite annuale di utilizzo (pari a 250 mila euro).

Nonostante il decreto, però, l’incentivo non può ancora essere utilizzato o richiesto: sarà, infatti, necessario un ulteriore provvedimento del Ministero dello Sviluppo economico, con cui definire i contenuti della domanda di accesso all’agevolazione e rese note le procedure per la sua presentazione. L’aiuto sarà assegnato mediante la procedura del “click day“, un’apposita piattaforma informatica creata per la gestione del Credito d’imposta, ma al momento non è stato ancora emanato il decreto che dovrà disciplinare nel dettaglio i contenuti delle domande e la procedura di inoltro delle stesse.

Approfondimenti: il Fondo di Garanzia a supporto delle imprese

Il Fondo di Garanzia per le PMI rappresenta uno strumento di intervento pubblico di Garanzia sul credito alle imprese italiane a fronte di finanziamenti concessi dalle banche e dagli intermediari finanziari. Si tratta di uno strumento introdotto dal Ministero per lo Sviluppo Economico con la Legge 622/1996, che ha subito negli anni una serie di integrazioni e modifiche, fino all’ultimo ampliamento con la Circolare MCC n. 639 del 11/03/2013 riguardante il raggio d’azione della Riserva PON, dedicata alle imprese delle Regioni Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia). Grazie al Fondo, l’impresa che ha bisogno di un finanziamento può chiedere alla banca di garantire l’operazione mediante una serie di strumenti, primo fra tutti la Garanzia Diretta: in questo modo il finanziamento è a rischio zero per la Banca che, in caso di insolvenza dell’impresa, viene risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato. Il secondo strumento previsto dal Fondo è la cosiddetta Controgaranzia, con la quale l’impresa si rivolge ad un Confidi o ad altro fondo di garanzia che provvederanno ad inviare la domanda di controgaranzia al Fondo. In sostanza è il Confidi a garantire il finanziamento concesso dall’Istituto di Credito e a garantirsi a sua volta grazie all’intervento del Fondo. Ultimo strumento previsto è la Cogaranzia, destinato però ai Confidi e gli altri fondi di garanzia che abbiano stipulato apposita convenzione con il Gestore del Fondo (MedioCredito Centrale S.p.A.).

L’aspetto più interessante in materia di Startup riguarda la possibilità di accesso al Fondo in modalità semplificata, gratuita e diretta così come previsto dall’art. 30 della Legge n. 221 del 17/12/2012, che ha convertito in legge il Decreto Sviluppo bis n. 179 del 18/10/2012 introducendo una serie di norme specifiche per le Startup innovative.

Tornando agli strumenti previsti dal Fondo, ci soffermeremo in particolare sulla Garanzia Diretta: è importante sottolineare come il vantaggio fondamentale di questo strumento sia la possibilità di ottenere dalle banche condizioni economiche migliori riguardo tassi e commissioni o nell’erogazione di maggior credito, pur mantenendo la libera contrattazione tra banche e imprese (il Fondo di garanzia, infatti, non interviene direttamente nel rapporto Banca/Impresa).

Lo strumento della Garanzia Diretta è riservato alle imprese regolarmente iscritte nell’apposito Registro della CCIAA che rispettino innanzitutto i requisiti dimensionali previsti dalla normativa vigente in materia: sono ammesse piccole, medie e micro imprese. In ottica del settore di appartenenza dei soggetti beneficiari, sono ammessi praticamente tutti i settori, con alcune limitazioni riguardanti l’Estrazione di minerali, le Attività manifatturiere e i Trasporti. Sono totalmente esclusi il settore delle Attività finanziarie e della Pubblica Amministrazione. Ulteriore fondamentale requisito è che l’impresa sia economicamente e finanziariamente sana: a riguardo sono previsti una serie di condizioni ed indici di riferimento, tra cui dei requisiti previsti esclusivamente per le nuove imprese (Startup), che vengono approfonditi attentamente nelle Disposizioni Operative e cambiano a seconda della tipologia di procedura attivata.

Sono previste infatti differenti procedure, tra cui in particolare la Procedura Ordinaria, la Procedura Semplificata (o Microcredito) e quella definita “Importo Ridotto“. Nel primo, la valutazione dei dati economico/finanziari per stabilire l’ammissibilità dell’impresa al Fondo si basa sull’analisi dei dati di bilancio sulla base di modelli standardizzati di calcolo (SCORING) che consentono l’assegnazione di un punteggio su una scala da 0 a 3 per ciascuno dei quattro indici calcolati. Sulla base del punteggio totale, l’impresa verrà inserita in una delle tre fasce di valutazione previste:

  • Fascia 1: Esito positivo dell’istruttoria e conseguente ammissibilità al Fondo;
  • Fascia 2: Rientrano in questa fascia le domande che il Comitato andrà a valutare “caso per caso“, con un’analisi personalizzata;
  • Fascia 3: Esito negativo dell’istruttoria e conseguente inammissibilità al Fondo.

La procedura semplificata (il cosiddetto Microcredito) è riservata alle operazioni finanziarie non assistite da garanzie reali, assicurative e dalle garanzie prestate dalle banche. Possono accedere a tale procedura i beneficiari che presentino una certificazione che dichiari la sussistenza di una serie di condizioni, anch’esse specificate nelle Disposizioni Operative, con l’ulteriore vantaggio di avere la priorità rispetto alle altre domande sottoposte all’Istruttoria del Comitato.

La procedura “Importo ridotto” è applicabile alle operazioni finanziarie di importo ridotto non assistite da altre garanzie diverse dalle garanzie concesse dai Confidi e dagli altri Fondi di garanzia. Le operazioni in questione devono avere un importo base non superiore a 20.000,00 euro, che può essere incrementato fino ad un massimo di 100.000,00 euro, sulla base di una serie di elementi, tra cui l’anzianità dell’impresa, il numero di addetti, la crescita del fatturato, la proprietà/acquisto/locazione di immobili aziendali. La stessa procedura può essere applicata alle nuove imprese per finanziamenti di importo inferiore ai 10.000,00 euro che prevedano un piano di rimborso a rate mensili e con un preammortamento massimo di 6 mesi. Anche in questo caso le imprese possono presentare una certificazione al posto dei modelli di scoring previsti per la Procedura Ordinaria, e avranno diritto alla priorità nell’ordine di Istruttoria.

Le operazioni finanziare ammissibili coprono un range molto ampio, purchè siano operazioni con una scadenza e/o durata stabilita e certa e non riguardino attività connesse all’esportazione.

Riguardo alle percentuali di copertura e agli importi massimi garantiti, le Disposizioni Operative prevedono diverse possibilità. Le percentuali di copertura vanno dal 30% al 80% dell’importo finanziato. La percentuale massima prevista riguarda le Imprese del Mezzogiorno, le Imprese Femminili, i soggetti rientranti nelle riserve PON e POIn e le Imprese colpite dal sisma del maggio 2012. Gli importi massimi garantiti sono due:

  • 2.500.000,00 euro per le operazioni sul capitale di rischio, per coloro che accedono alle riserve PON e POIn, per le Imprese colpite dal sisma del maggio 2012, per le operazioni di anticipazione dei crediti verso la P.A. e per le operazioni di durata non inferiore a 36 mesi.
  • 1.500.000,00 euro per le operazioni di consolidamento delle passività a breve termine, per le operazioni a favore di piccole imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non inferiore a 5 anni e per tutte le altre operazioni finanziarie previste.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti http://www.fondidigaranzia.it/fondo_di_garanzia.html

#Innovazione: tre nuovi bandi e 30 milioni per imprese e #Startup

Presentati il 13 marzo 2013 dai ministri Francesco Profumo e Corrado Passera tre bandi, del valore complessivo di 256,5 milioni di euro, finalizzati a tre obiettivi fondamentali:

  • potenziare le infrastrutture di ricerca delle Università e degli Enti Pubblici di Ricerca nelle Regioni della Convergenza (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania);
  • elaborare progetti di innovazione della Pubblica Amministrazione per garantire servizi di elevata qualità ai cittadini;
  • sostenere la competitività delle imprese, anche a livello di start up, attraverso quattro iniziative di ricerca e innovazione.

Miur e Mise hanno individuato, grazie a questi bandi, una serie di interventi in grado di sostenere la competitività delle imprese e il sistema della ricerca pubblica e privata nel Mezzogiorno, utilizzando le risorse del Piano di Azione e Coesione – a cui Miur e Mise hanno aderito nel corso del 2012 – elaborato dal governo per velocizzare la spesa dei Fondi Strutturali a favore delle Regioni della Convergenza, indirizzando così questi ultimi verso obiettivi più coerenti con l’attuale situazione di crisi socio-economica.

  1. POTENZIAMENTO INFRASTRUTTURALE DEL SISTEMA DELLA RICERCA Il bando, finanziato con una cifra di 76,5 milioni di euro, ha l’obiettivo di individuare nuovi investimenti e iniziative a sostegno dello sviluppo del sistema della ricerca e dell’istruzione nelle Regioni della Convergenza, attraverso il potenziamento delle strutture di servizio. Le linee di intervento sono tre: la prima prevede la creazione, l’adeguamento, il rafforzamento e consolidamento strutturale di reti telematiche e infrastrutture digitali, sul modello di quelle esistenti, mediante lo sviluppo e l’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate. La seconda linea di intervento riguarda il potenziamento di strumentazioni e dotazioni logistiche e infrastrutturali, necessarie per il monitoraggio ambientale e territoriale. Infine, il bando contempla la realizzazione strutturale di sistemi di gestione dell’archiviazione digitale di libri e archivi attraverso soluzioni standard aperte, nella logica dell’open government e open access.
  2. LA PA COME FATTORE DI INNOVAZIONE. I BANDI PRECOMMERCIALI Mise e Miur hanno pure stanziato 150 milioni di euro per favorire la ricerca e lo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi di pubblica utilità, al momento non presenti sul mercato. Tali risorse saranno impiegate attraverso lo strumento dei bandi pre-commerciali, a cui potranno partecipare tutte le amministrazioni pubbliche delle Regioni Convergenza. Attraverso un’apposita “Chiamata di idee”, le PA interessate potranno descrivere il proprio fabbisogno di servizi innovativi e progetti tecnologici e di ricerca che, in linea con le indicazioni del VIII Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon 2020, comportino una ricaduta positiva sul tessuto industriale della propria comunità di riferimento. Una commissione mista Mise-Miur vaglierà le proposte avanzate dalle PA, formando un’apposita graduatoria. Le proposte migliori saranno poi utilizzate come base dei bandi precommerciali veri e propri, attraverso i quali saranno selezionate le imprese incaricate di svolgere, tramite il finanziamento pubblico, le attività di ricerca e sviluppo necessarie alle esigenze delle amministrazioni pubbliche. Attraverso questa iniziativa sperimentale, le amministrazioni locali potranno svolgere un ruolo importante nella promozione e nella realizzazione di prodotti e servizi di ricerca oggi non esistenti e che, una volta funzionanti, potranno supportare sensibilmente lo sviluppo industriale ed economico del territorio.
  3. PROGETTI PER IL SOSTEGNO DI STARTUP Il bando ha l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese, in particolare delle micro, piccole e medie imprese delle regioni della Convergenza, attive da meno sei anni (start up o spin-off), in collaborazione con università, centri di ricerca, amministrazioni pubbliche e grandi imprese. I progetti avranno a disposizione 30 milioni di euro e si articoleranno su quattro direttrici: valorizzazione e gestione dell’imponente flusso di dati generati dalle tecnologie digitali (Big Data, 8 milioni); utilizzo di tecnologie digitali per innovare le modalità di produzione, fruizione e distribuzione dei contenuti culturali (Cultura a impatto aumentato, 14 milioni); valorizzazione di iniziative di innovazione in ambito sociale (Social Innovation Cluster, 7 milioni); sviluppo all’interno delle Università italiane di luoghi di contaminazione fra studenti di discipline diverse per promuovere la cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione (Contamination Labs, 1 milione).

“L’investimento, di oltre 250 milioni – spiega Profumo – è finalizzato a un nuovo modello di sviluppo, più solido e duraturo per il Paese. Con i bandi precommerciali si intende dare centralità alla PA, intesa come driver dell’innovazione. Partendo dalle sue richieste, sollecitate dai cittadini, vogliamo generare nuovi prodotti e innovazione di sistema. Con gli investimenti nelle infrastrutture del sistema della ricerca invece – continua – si intende portare innovazione tecnologica e di processo nella filiera della formazione. Infine, sia il Miur che il Mise si impegnano a sostenere la competitività di nuove imprese in settori fortemente strategici per l’Italia, quali la valorizzazione e gestione dei grandi dati, l’uso di tecnologie ditali per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale, e la valorizzazione di innovazione in ambito sociale. Per la prima volta in Italia – conclude Profumo – si fa un investimento anche in luoghi di contaminazione tra studenti di discipline diverse, per promuovere la cultura, l’imprenditorialità e l’innovazione”. “Oggi, grazie alla collaborazione tra Mise e Miur – dichiara Passera – abbiamo fatto un importante passo in avanti sul sostegno alla competitività delle tantissime aziende, in particolar modo Pmi, che operano nel Sud e ogni giorno investono sul fronte della tecnologia e della ricerca. Mettere al centro l’innovazione, avvicinare concretamente l’università all’impresa, sviluppare infrastrutture tecnologiche all’avanguardia, è la priorità per riprendere la strada della crescita. In questo senso – continua –  nel corso di quest’anno abbiamo costruito una normativa organica e di respiro per rendere l’Italia un Paese più accogliente per le imprese startup. Nel giro di poche settimane, sono già più di 300 le startup registrate. È la dimostrazione della voglia di fare e di innovare che c’è nel nostro Paese e su cui bisogna continuare a investire” conclude Passera.

FONTE: www.agi.it

Tecnologia e sostenibilità per la Global Impact Competition 2013

La Global Impact Competition 2013 è il concorso promosso da Axelera in collaborazione con la Singularity University e Intesa San Paolo dedicato a idee imprenditoriali innovative basate su tecnologie in crescita esponenziale che presentino caratteristiche di sostenibilità: l’obiettivo, come recita lo slogan, è quello di creare prodotti e servizi che possano “migliorare la vita di tre milioni di italiani nei prossimi tre anni”, spaziando in aree problematiche quali educazione, energia, salute, prosperità, sicurezza, spazio, urbanizzazione, trasporti, riciclo/rifiuti, salute e benessere della terza età, pace nel mediterraneo.

Il premio riservato ai partecipanti (minimo 21 anni e cittadini/residenti italiani) è una borsa di studio del valore di 30.000 $ per la partecipazione al Graduate Studies Program 2013 della Singularity University, un programma interdisciplinare di 10 settimane presso il centro di ricerca NASA Ames in California. Il vincitore sarà inoltre affiancato da mentor di eccezione nel percorso di realizzazione del suo progetto. Inoltre, tra i progetti partecipanti i migliori saranno segnalati al programma Start Up Italia di Intesa San Paolo: avranno così la possibilità di accedere al fast track di training/coaching sull’avviamento di nuove iniziative imprenditoriali.

Il termine ultimo per la presentazione dei progetti è fissato per il 15/03/2013. Per il regolamento e tutte le informazioni http://axelera.eu/globalimpactcompetition/

 

Codemotion 2013: Roma, Berlino, Madrid

Codemotion è l’evento più atteso dalla community dei programmatori e sviluppatori, che quest’anno si terrà a Roma il 22 e 23 marzo, per poi raggiungere Berlino (9 – 11 maggio) e Madrid (16 – 19 ottobre). Una conferenza itinerante dedicata all’arte di programmare, incentrata sull’idea che lo sviluppo software non sia un’attività meccanica e senza stimoli, ma che richiede cuore e fantasia.

La tappa romana di Codemotion 2013 sarà una vera e propria maratona informatica di due giorni consecutivi: 36 ore no stop di talk, hackaton, laboratori, contest, networking e soprattutto condivisione di idee, esperienze, energia. Tra le tematiche in programma, ricordiamo Big Data, web, maker, sviluppo Gaming, Mobile, Enterprise, Javascript, Cloud, linguaggi, metodi, Opensource e innovazione.

All’interno di Codemotion anche quest’anno un evento speciale sarà dedicato al mondo delle Startup: si tratta di “Startup in Action”, organizzato in collaborazione con InnovAction Lab, che offre ai partecipanti la possibilità di avere un desk gratuito all’interno di Codemotion dove poter presentare la propria Startup a migliaia di sviluppatori provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo è quello di dare visibilità alle Startup che cercano personale e co-founder. Tra tutte le startup partecipanti, sono state selezionate 8 finaliste che usufruiranno del desk e, tra queste, le migliori 5 potranno presentare il proprio pitch all’interno di Codemotion il 22 marzo.

Il Codemotion Roma verrà ospitato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma Tre. L’evento è gratuito, previa registrazione all’indirizzo http://rome.codemotionworld.com/

 

Sali a bordo del #Barcamper… In partenza due nuovi tour!

Barcamper è un programma per Startup basato su una metodologia assolutamente innovativa: si tratta di un tour sul territorio nazionale alla ricerca di idee innovative ad elevato impatto, un progetto che si propone di favorire la cultura dell’innovazione individuando le migliori idee da inserire in un programma di eccellenza di accelerazione e creazione di impresa. La partecipazione è aperta a chiunque abbia un idea imprenditoriale rivoluzionaria: talenti, ricercatori, manager o liberi pensatori caratterizzati da uno spirito libero, tanta voglia di fare e un po’ di coraggio per mettere in pratica la propria idea.

Nel suo articolo di oggi su Che Futuro!, Gialuca Dettori spiega che dPixel ha creato il progetto Barcamper lo scorso anno quasi per scherzo, e in soli sei mesi il tour ha toccato 15 città e 10 Università, incontrando face-to-face ben 220 team di Startup: un risultato eccezionale, che ha convinto dPixel a ripetere l’esperienza anche quest’anno, facendo di Barcamper uno strumento del formato di accelerazione per Startup innovativo e immediato, molto più semplice del “classico” business plan e con una caratteristica fondamentale: la possibilità di incontrare i team personalmente, con il grande valore aggiunto del contatto diretto, aspetto che viene a mancare nel metodo di reclutamento tradizionale.

Attualmente sono in partenza due tour:

Startup Revolutionary Road Tour 2013: Nasce nell’ambito dell’omonimo progetto promosso da StartupItalia e dPixel in collaborazione con Fondazione Cariplo, Microsoft, LUISS e Fondazione Filarete, presentato lo scorso 29 gennaio allo scopo di offrire una concreta opportunità di formazione tecnica e di business a giovani talenti italiani che vogliano fare impresa nel settore ICT. Il tour toccherà tutte le regioni italiane e quest’anno prevede anche alcune tappe all’estero (a Berlino, Amsterdam e Barcellona), fermandosi in ben 40 città e 30 Università, con l’obiettivo di incontrare circa 1.000 Startup. Lo Startup Revolutionary Road Tour 2013 si concluderà con un evento finale, Techgarage, in cui le migliori 10 Startup incontrate presenteranno il proprio progetto ai principali venture capital italiani per accedere ai finanziamenti. La prima tappa è fissata per domani 13 marzo a Milano presso il Campus Microsoft a Peschiera Borromeo, è possibile prenotare un appuntamento al seguente link: http://barcamper.it/stops/milano-youthspark/.

Innautic Barcamper Challenge: E’ una business plan competition riservata a idee imprenditoriali ad alto contenuto innovativo nel settore della nautica da diporto, che in Italia rappresenta un mercato del valore di oltre 3 miliardi di euro. La prima delle cinque tappe previste è fissata per il 25 marzo a La Spezia, l’iniziativa prosegue poi con una TechWeek e l’evento finale TechGarage, dove le Startup selezionate presenteranno il proprio progetto a potenziali finanziatori.

Per ulteriori informazioni http://barcamper.it/

SMAU Business 2013: tecnologie digitali, ricerca e innovazione

Appuntamento il 20 e 21 Marzo 2013 presso il Padiglione 3 della Nuova Fiera di Roma per la tappa dello SMAU Business 2013, il Salone Italiano dell’Informatica e delle nuove tecnologie per il quale sono attesi quest’anno oltre 5000 visitatori. I riflettori sono puntati su tre elementi fondamentali: le tecnologie digitali, la ricerca e l’innovazione, per favorire il cambiamento culturale necessario alla crescita delle imprese. Un format collaudato, basato sulla condivisione di conoscenze ed esperienze tra imprese operanti nel settore, professionisti ICT, startup e pubblica amministrazione, allo scopo di garantire nuova linfa vitale al tessuto produttivo italiano.

Le aziende già operanti sul mercato potranno conoscere le novità e avvalersi delle consulenze business proposte da aziende e vendor ICT del calibro di Cisco, Fujitsu, Intel, Microsoft, SAP, Aruba e tanti altri.

Le Startup potranno invece beneficiare dell’iniziativa “Percorsi dell’Innovazione – dall’Idea al Business“. Si tratta di una vetrina qualificata dedicata ai rappresentanti del “genio made in Italy” dove verrà offerta la possibilità di presentare progetti e prototipi all’avanguardia ed entrare in contatto con potenziali finanziatori e business angels. Di grande importanza anche i premi che saranno assegnati nel corso della due giorni: primo fra tutti il Premio Lamarck, realizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria e da SMAU, è dedicato proprio alle Startup che hanno saputo ideare e sviluppare nuovi progetti, in qualsiasi settore, adattandosi alle mutate condizioni ambientali.

Tra gli altri premi, ricordiamo SmartCityRoma, che offre un riconoscimento ai progetti più innovativi del Centro Italia in tema di smatr cities, il Mob App Awards, dedicato alle migliori applicazioni per Smartphone e tablet, e la quarta edizione del Premio Innovazione ICT, promosso dall’Osservatorio SMAU – School of Management del Politecnico di Milano e destinato alle imprese che si sono distinte nello sviluppo delle tecnologie digitali.

Molti gli appuntamenti e i workshop di grande su temi di grande interesse, tra cui spiccano il laboratorio “Cloud & ICT as a Service” e il laboratorio “Smart Working“.

COME PARTECIPARE Bisogna pre-registrarsi compilando il form: si riceverà una mail di conferma da stampare e presentare all’ingresso della fiera per ottenere un pass gratuito. La registrazione al portale consente di costruire la propria agenda personalizzata, selezionando in anticipo workshop e stand da visitare, costruendo il proprio percorso sulla base dei propri interessi e della propria attività.

 

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