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Tag: innovazione

Servizi gratuiti ad hoc per le startup green, con Cleanstart

Cleanstart è la nuova iniziativa nata nell’ambito del progetto Corrente, realizzato da GSE – Gestore Servizi Energetici con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e avviato tre anni fa con lo scopo di fornire servizi di promozione, aggregazione e supporto alle imprese italiane nel settore della green economy.

L’iniziativa Cleanstart è dedicata alle startup innovative italiane che operano nei settori delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile: possono aderire a Cleanstart tutte le startup regolarmente iscritte nell’apposita Sezione Speciale del Registro delle Imprese che si registreranno scrivendo all’indirizzo corrente.startup@gse.it

Le startup innovative che aderiscono a Cleanstart potranno beneficiare di una serie di nuovi servizi, tra cui:

ASSISTENZA
Rientrano le iniziative formative per la partecipazione ai bandi UE nel settore energia; le attività di supporto per la ricerca di partnership tecnologiche, finanziarie e commerciali; i servizi di affiancamento per lo sviluppo del piano di comunicazione aziendale; i servizi di scouting per ricercare eventuali mercati di sbocco.

VALORIZZAZIONE
Le imprese aderenti a Cleanstart potranno partecipare ad appositi seminari organizzati per le startup, che consentiranno ai team di incontrare investitori e venture capital.

PROMOZIONE
E’ prevista la realizzazione di una pubblicazione (in lingua italiana ed inglese) specializzata sulle startup attive in campo cleantech, distribuite all’estero attraverso gli uffici dell’ICE e durante le principali fiere internazionali del settore.

VISIBILITA’
Le startup di Cleanstart avranno uno spazio riservato all’interno della rubrica “Il Mondo di Corrente”, nella rivista quadrimestrale del GSE “Elementi”. In questo modo, potranno far conoscere i propri prodotti e tecnologie, attraverso una rivista specializzata sui temi dell’energia e delle fonti rinnovabili distribuita in Italia e all’estero in versione cartacea ed on-line.

Per tutte le informazioni su Cleanstart e sui servizi del Progetto Corrente, trovate qui il sito ufficiale dell’iniziativa.

Per registrarsi a Cleanstart: corrente.startup@gse.it

Il settore della green economy è uno dei più promettenti ambiti di sviluppo per le startup innovative italiane: tra i settori preferenziali indicati all’interno dell’Avviso Pubblico per VulcanicaMente2: dal talento all’impresa figurano infatti le Clean Technologies, ma VulcanicaMente2 premia le idee innovative in tutti i settori!

Se hai un’idea innovativa da proporre allo staff dei nostri tutor per provare a trasformarla in una vera startup, compila subito il modulo di prenotazione per il TechDay del 24/25 settembre 2013: trovi tutte le informazioni nella sezione Eventi & Iniziative del sito internet www.incubatorenapoliest.it

Napoli, 05/09/2013

Le migliori startup hardware in Cina e negli USA con il programma 2013 di Industrio Ventures

Industrio Ventures è un programma dedicato a startup specializzate nell’hardware, l’industria e la tecnologia nato grazie ad un gruppo di imprenditori e organizzazioni italiane ed internazionali che vogliono contribuire a sostenere un nuovo modello di innovazione Made in Italy.

Fino al 21 settembre 2013 sono aperte le candidature per il programma di accelerazione Industrio 2013: si tratta di un programma riservato a startup hardware che avrà una durata di 6 mesi, durante le quali i team saranno ospitati nella sede di Trento e saranno supportati da tutor internazionali e partner industriali.

I settori di riferimento del programma di accelerazione di Industrio Ventures sono meccatronica, elettronica, connected devices e smart systems: i team prescelti devono essere in grado di fornire un prodotto fisico innovativo, in qualsiasi stadio di sviluppo (dall’idea al prototipo funzionante).

Le startup selezionate per il programma Industrio 2013 riceveranno un fondo seed del valore di 50.000 euro, in parte in contanti ed in parte sotto forma di servizi e strumenti di prototipazione.

Un aspetto molto interessante di Industrio Ventures è il network di relazioni internazionali cui dà accesso: le startup selezionate avranno la possibilità di viaggiare per incontrare partner provenienti da Italia, Stati uniti e Cina e lavorare con loro (in particolare per la prototipazione hardware).

Inoltre, i mentors di fama internazionale di Industrio Ventures lavoreranno fianco a fianco con i team per aiutarli a costruire un business model sostenibile per le proprie startup, accompagnandoli nel lancio del proprio prodotto su un mercato di dimensioni globali.

Anche il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est è impegnato per lo sviluppo e la crescita dell’innovazione e del talento Made in Italy: sono aperte le iscrizioni per partecipare a VulcanicaMente2: dal talento all’impresa!

Puoi partecipare in pochi click, compilando il form di iscrizione per il TechDay: non perdere l’occasione di presentare la tua idea innovativa di impresa ai nostri tutor!

Ma attenzione, i posti sono limitati! Visita subito la sezione Eventi&Iniziative del sito internet www.incubatorenapoliest per tutte le informazioni su VulcanicaMente2: dal talento all’impresa

Napoli, 04/09/2013

 

 

Startup e coworking: quando la condivisione è un’opportunità

Il coworking è uno stile lavorativo che prevede la condivisione degli spazi di lavoro tra persone che fanno parte di organizzazioni differenti o che lavorano in maniera autonoma e indipendente.
Chi lavora in uno spazio di coworking condivide non soltanto gli spazi, ma anche i valori delle persone coinvolte, beneficiando delle sinergie che si creano quando persone talentuose e creative lavorano a stretto contatto.

Spesso incubatori e acceleratori di startup affiancano ai tradizionali servizi offerti (mentorship, networking, supporto allo sviluppo delle startup ospitate) elementi tipici del coworking, prevedendo appositi spazi destinati a tale modalità lavorativa: il coworking offre infatti una serie di vantaggi molto utili per startup all’inizio del proprio percorso.

Il vantaggio più immediato che il coworking consente di ottenere è ridurre in maniera significativa i costi operativi e delle utenze, senza rinunciare ai servizi più importanti per un office space.
Ma sono soprattutto le persone coinvolte a fare la differenza: in uno spazio di coworking è possibile stringere nuove amicizie e collaborazioni, costruire una vera e propria rete di professionisti e collaboratori, avere accesso ad una serie di nuove opportunità di business.

Una startup early stage può trovare molto utile muovere i primi passi in un ambiente del genere: si tratta di una situazione dinamica e flessibile, in cui il team entra in contatto con altre aziende e professionisti, creando situazioni sempre nuove per migliorare le proprie competenze, per trovare altri talenti con cui confrontarsi e a cui ispirarsi e per sviluppare al meglio la propria creatività.

Lavorare in uno spazio di coworking significa quindi fare continuamente esperienze di networking ed arricchimento: si entra a far parte di una grande community in cui esperienze e talenti sono condivisi con l’obbiettivo della crescita di tutti i partecipanti.

Molto diffuso nelle grandi capitali europee, in testa Berlino e Londra, il coworking negli ultimi tempi si sta diffondendo in maniera sempre più veloce e capillare anche in Italia: prima di tutto con iniziative private, ma negli ultimi mesi anche alcuni enti pubblici e locali hanno deciso di cogliere l’occasione di offrire spazi attrezzati a giovani talenti creativi per condividere un’esperienza lavorativa che consente ai partecipanti di accrescere profitti e creatività.

Ed è proprio tra questi enti che ritroviamo il Comune di Napoli, con l’iniziativa VulcanicaMente2: dal talento all’impresa. Tra tutte le idee innovative che saranno presentate allo staff dei tutor durante le selezioni, saranno individuate le migliori proposte che potranno usufruire gratuitamente degli spazi di coworking messi a disposizione dal CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est e di tutti i servizi che il CSI offre alle startup ospitate al suo interno.

Non perdere l’occasione di mettere in gioco il tuo talento! Puoi partecipare alle selezioni di VulcanicaMente2 compilando il form di prenotazione per il TechDay: l’appuntamento è per il 24 e il 25 settembre!

Tutte le informazioni su VulcanicaMente2 sono disponibili nella sezione Eventi & Iniziative del sito www.incubatorenapoliest.it

Napoli, 03/09/2013

A bordo dello StartupBus: talenti e idee in viaggio per Vienna

StartupBus Europe è un concorso internazionale per startup nato nel 2010 come un esperimento e che per la sua edizione 2013 arriva per la prima volta in Italia: con i sei bus messi a disposizione, StartupBus attraversa l’Europa con a bordo i migliori startuppers per accompagnare il vincitore al Pioneers Festival di Vienna, uno dei più importanti eventi internazionali dedicati al web e all’imprenditoria digitale che quest’anno si svolgerà il 30 e 31 ottobre.

La competition si svolge a bordo del bus, che parte da Roma il 27 ottobre per raggiungere Vienna il 30: durante le tappe intermedie (il programma prevede Torino il 28, Milano il 29, e la finale a Venezia il 30 presso H-Farm) i 25 candidati selezionati per il viaggio si confronteranno mostrando di volta in volta i progressi delle loro idee e progetti da trasformare in vere startup con l’aiuto del team di mentors a bordo. Il vincitore avrà diritto ad un ingresso gratuito al Pioneers Festival di Vienna, dove potrà incontrare le personalità internazionali più importanti del mondo dell’imprenditoria, del web e dell’innovazione.

Sono tanti i motivi per partecipare a StartupBus: la competition è innanzitutto un’occasione formativa che, essendo concentrata in soli tre giorni, permette agli aspiranti imprenditori di focalizzare i propri sforzi nella creazione del minimum viable product.
Inoltre, consente ai partecipanti di entrare in contatto non solo con i mentors, ma anche e soprattutto con altri talenti creativi ed aspiranti startuppers, fornendo continui momenti di networking.
Con StartupBus i partecipanti hanno poi la possibilità di viaggiare attraverso l’Europa mentre si impegnano a migliorare il proprio Pitch e la propria abilità nel presentarlo in pubblico.

Per partecipare a StartupBus Europe 2013 basta iscriversi al link che trovate qui, dopo aver effettuato la registrazione al sito: c’è tempo per inviare la propria candidatura fino al 20 ottobre 2013.
Inoltre, è possibile restare aggiornati sul concorso attraverso i principali social network: StartupBus è su facebook e su twitter.

Per maggiori informazioni su StartupBus: http://europe.startupbus.com/
Per saperne di più sul Pioneers Festival: http://pioneers.io/festival

Anche il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est è in prima linea per offrire agli aspiranti startuppers occasioni imperdibili e gratuite di formazione, mentorship, networking: è aperta la call per VulcanicaMente 2: dal talento all’impresa, l’iniziativa del Comune di Napoli che offre ai partecipanti la possibilità di mettersi in gioco con le proprie idee imprenditoriali innovative e trasformarle in startup vulcaniche!

Tutte le informazioni per partecipare a VulcanicaMente 2, assieme ai form di iscrizione per i nostri eventi di scouting (qui tutti gli eventi del mese di settembre), sono disponibili nella sezione Eventi & Iniziative del sito www.incubatorenapoliest.it!

Napoli, 02 settembre 2013

InnoApps 2013: la sfida che premia le migliori Apps d’Europa

InnoApps Challenge è la competition ideata da due colossi mondiali, Microsoft e Huawei, nata allo scopo di premiare le migliori applicazioni per Windows Phone sviluppate da giovani cittadini residenti nei Paesi dell’Unione Europea di età massima pari a 26 anni.

L’iniziativa si propone di selezionare le migliori Apps proposte dai giovani partecipanti, per fornire sostegno, networking e mentorship in tutte le fasi dallo sviluppo alla commercializzazione, offrendo inoltre ai partecipanti la possibilità di lavorare in un contesto internazionale.

Il tema scelto per l’edizione 2013 di InnoApps Challenge è la “Social Inclusion”, declinata in tre settori:

  • E-skills: apps per aiutare le aziende ad incrementare l’acquisizione di conoscenze nel settore ICT da parte dei lavoratori, partendo dal presupposto che tali conoscenze siano sempre più importanti e richieste nel mercato del lavoro;
  • Imprenditoria: idee che possano diffondere la mentalità imprenditoriale e le startup in Europa, in particolare nei giovani, basandosi sulla necessità di rilanciare lo spirito imprenditoriale come risposta ai problemi della disoccupazione giovanile;
  • E-partecipation: apps in grado di migliorare il dialogo e la collaborazione nei processi decisionali tra le diverse culture in territorio europeo, attraverso la condivisione e la diffusione delle conoscenze grazie alle tecnologie digitali.

InnoApps Challenge 2013 prevede quattro fasi:

FASE 1 – APPLY: le iscrizioni sono aperte fino al 15 settembre 2013, attraverso l’apposito form che trovate qui. Dal momento dell’iscrizione sarà possibile iniziare a lavorare sull’idea attraverso l’utilizzo degli strumenti di sviluppo on-line messi a disposizione da Microsoft. Al termine della fase 1 saranno valutate tutte le idee presentate, ed entro il 18 settembre 2013 i partecipanti ammessi alla fase successiva riceveranno apposita comunicazione dagli organizzatori.

FASE 2: Oltre agli strumenti on-line disponibili nella fase 1, i partecipanti selezionati per questa fase potranno ad uno dei workshop gratuiti di app development organizzati da Microsoft in diversi paesi UE. La fase di sviluppo e di coding delle applicazioni deve terminare entro il 20 ottobre 2013, termine ultimo per presentare la versione finale del proprio progetto.

Entro il 4 novembre 2013, i finalisti ammessi alla fase 3 saranno contattati dagli organizzatori e potranno lavorare al perfezionamento del proprio pitch, da presentare durante la fase successiva.

FASE 3: I finalisti saranno invitati all’evento finale del 20 e 21 novembre a Bruxelles, dove potranno partecipare ad un workshop con esperti del settore e presentare il proprio pitch e la propria app alla giuria di InnoApps, composta da esperti di Huawei (Arne Herkelmann), Microsoft (Ruud De Jonge) e dal presidente dello European Young Innovators Forum, Kumardev Chatterjee. Durante la finale di Bruxelles saranno proclamati i vincitori che accederanno ai premi e alla quarta e ultima fase della competition.

FASE 4: Il primo e secondo classificato e la vincitrice del Female Developer Prize parteciperanno ad un viaggio in Cina, finalizzato ad ispirare e stimolare la creatività dei partecipanti in un contesto economico e culturale unico al mondo. Il vincitore del primo premio, inoltre, riceverà un premio di 5.000 euro e assistenza personalizzata per la commercializzazione della sua applicazione (per una durata temporale che verrà concordata con gli organizzatori).

Tutte le informazioni, il Regolamento ed il form di iscrizione per InnoApps Challenge 2013 sono disponibili all’indirizzo: http://innoapps.eu/ . Inoltre, è possibile inviare qualsiasi richiesta all’indirizzo e-mail innoapps@eyif.eu.

Vi ricordiamo che anche il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est offre ai giovani talenti creativi ed aspiranti startuppers tante nuove occasioni di formazione, mentorship e networking grazie all’iniziativa VulcanicaMente 2: dal talento all’impresa. Le migliori idee innovative selezionate attraverso gli eventi di scouting in programma per settembre (qui tutti gli appuntamenti) avranno inoltre l’opportunità di presentare il proprio pitch ai nostri esperti.

Per partecipare a VulcanicaMente 2 basta prenotarsi per le selezioni: tutte le informazioni ed i form di iscrizione sono disponibili nella sezione Eventi & Iniziative del sito internet www.incubatorenapoliest.it!

Napoli, 30/08/2013 

 

 

 

Incubatore Napoli Est – Un settembre ricco di occasioni per startupper!

Il rientro dalle vacanze si preannuncia ricco di appuntamenti ed opportunità per i talenti innovativi e gli aspiranti imprenditori campani: il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est ha già in programma per il mese di settembre tre eventi dedicati al mondo delle startup!

11 SETTEMBRE 2013 – Open workshop “Finanziare il tuo progetto con il CrowdFunding”

Si parte mercoledì 11 con il workshop dal titolo “Finanziare il tuo progetto con il CrowdFunding”: un appuntamento gratuito aperto a startuppers, imprenditori, professionisti e a chiunque sia interessato ad approfondire il tema del CrowdFunding.
Si tratta di un’occasione imperdibile per saperne di più sul mercato che nel 2012 ha raccolto quasi 3 miliardi di dollari a livello globale e che si conferma una realtà in forte espansione anche in Italia, primo paese al mondo ad aver adottato una specifica normativa in materia.
Il workshop sarà tenuto da Alberto Giusti, Managerial engineering, business angel, internet expert e start-up founder: per partecipare al workshop gratuito “Finanziare il tuo progetto con il CrowdFunding” è obbligatoria la prenotazione: sono disponibili ancora pochissimi posti, è possibile iscriversi cliccando qui!

17 SETTEMBRE 2013 – VULCANICAMENTE 2: BARCAMPER

La seconda data da segnare in agenda è martedì 17: partono le selezioni di VulcanicaMente 2: dal talento all’impresa con il Barcamper per il primo degli eventi di scouting!
Prenotando un appuntamento per un colloquio one-to-one, i partecipanti avranno la possibilità di presentare allo staff dei tutor la propria idea innovativa, inoltre potranno accedere alle selezioni per la fase successiva di VulcanicaMente 2 e ricevere i feedback sul proprio progetto dagli esperti di dPixel: il Barcamper diventa così un’occasione imperdibile per focalizzare e migliorare il proprio progetto di impresa.
La partecipazione alle selezioni tramite Barcamper è totalmente gratuita, basta prenotare uno degli ultimi 3 slot ancora disponibili: bastano pochi minuti per compilare il form di iscrizione!

24/25 SETTEMBRE 2013: VULCANICAMENTE 2: TECHDAY

Le selezioni per VulcanicaMente 2 continuano con il TechDay, la due giorni che si terrà il 24 e 25 settembre 2013.
Anche il TechDay offre ai partecipanti una serie di occasioni ed opportunità: durante il TechDay sarà infatti possibile innanzitutto presentare la propria idea imprenditoriale allo staff dei tutor, che aiuteranno i partecipanti a focalizzare meglio il proprio progetto.
Ma il TechDay è anche un’occasione di formazione, networking e team building, con due giornate dedicate a tutti i partecipanti (anche i prenotati per il Barcamper) che si incontreranno per unire le forze e creare nuovi team di lavoro, scambiarsi idee ed opinioni e partecipare al momento più importante per gli aspiranti startuppers: la presentazione finale delle idee, sotto forma di una vera e propria sessione di pitch ad un Venture Capital.
Anche per il TechDay, la partecipazione è totalmente gratuita: puoi prenotarti in pochi istanti compilando il form di iscrizione!

Vi aspettiamo! 

Napoli, 29/08/2013

I primi passi di una startup: errori da evitare e consigli utili secondo Paul Graham

Paul Graham ha raccolto in un interessante post apparso qualche settimana fa sul suo blog una serie di consigli ed aneddoti utili per le startup agli inizi del loro percorso imprenditoriale. Il titolo, “Do Things That Don’t Scale”, suggerisce il concetto di partenza dell’autore: spesso i founders sono convinti che una startup o decolla immediatamente, oppure non lo farà mai.

In realtà una startup decolla perchè sono i suoi fondatori, con il proprio lavoro, a renderlo possibile: occorre una spinta per dare origine al processo di crescita, che passa innanzitutto per l’acquisizione dei primi clienti attraverso attività non scalabili.

Ciò si traduce in modalità di acquisizione dei primi clienti che Graham definisce “manuali”: bisogna uscire e andare di persona a proporre ai potenziali interessati il proprio prodotto, non ci si può permettere di restare fermi ad aspettare che siano loro ad avvicinarsi.

Spesso i founders pensano che i numeri ottenibili da un percorso di questo tipo siano troppo piccoli e non valgano lo sforzo: Graham fa un esempio molto efficace per smentirli. Se si parte da un bacino di potenziali clienti pari a 100, basta proporsi un incremento settimanale del 10%: dopo 7 giorni saranno 110, dopo un anno 14.000, dopo due anni il bacino potrebbe essere di 2 milioni.

Altra convinzione errata, che spesso Graham ha ritrovato nei founders incontrati nella sua carriera, è guardare alla fragilità iniziale tipica di ogni startup agli inizi come ad un ostacolo impossibile da superare: il rischio è che siano gli stessi fondatori a non credere più nella propria idea. L’autore racconta che persino Bill Gates, dopo aver fondato Microsoft, era tornato per un semestre ad Harvard: se fosse stato consapevole del successo che ha poi ottenuto, probabilmente non sarebbe tornato nemmeno per un giorno, ma all’inizio è facile scoraggiarsi.

Graham suggerisce agli startuppers agli inizi della carriera di ridimensionare la loro visione, non bisogna domandarsi “la mia azienda è in grado di conquistare il mondo?”, ma “quanto grande questa azienda potrebbe diventare se i fondatori faranno le cose come si deve?”.

Quando si entra in quest’ottica, si può iniziare ad acquisire il primo, piccolo bacino di clienti: ed è in questo momento che i founders devono impegnarsi al massimo per renderli felici. Graham sottolinea l’importanza di puntare sull’aspetto esperienziale, sul rendere il cliente felice e sul farlo sentire speciale per aver scelto proprio il nostro prodotto: cosa che probabilmente non sarà più possibile fare quando la startup avrà scalato e i clienti saranno troppi per essere seguiti in questo modo.

Ma quando una startup è agli inizi, non è il momento di preoccuparsene: i founders devono impegnarsi e concentrare tutti i propri sforzi sul rendere i primi clienti felici, sul soddisfare il più possibile i loro bisogni, mantenendo alti gli standard di servizio.

Graham prende in prestito il pensiero di Steve Jobs per definire il tipo di sforzo che la startup deve intraprendere per rendere felice il cliente: deve essere uno sforzo “follemente grande”, nel senso letterale del termine. La soddisfazione del cliente deve essere lo scopo primario, tutti gli sforzi devono essere indirizzati a questo obbiettivo: l’autore spiega anche perché, dicendo che i feedback ottenuti dai primi clienti sono i più utili che qualsiasi azienda possa ottenere nell’intero arco della sua vita.

Tutto ciò è possibile, secondo Graham, soltanto se la startup si rivolge ad una piccola quota di mercato: un po’ come Facebook, che agli inizi era esclusivamente agli studenti di Harvard, per poi rivolgersi agli studenti di altri istituti fino ad espandersi a livello globale.
Il metodo consigliato da Graham è di concentrarsi inizialmente su un sottoinsieme del mercato, in cui ottenere rapidamente una massa critica di utenti per testare il prodotto. Solo più tardi sarà possibile rivolgersi ad un mercato più ampio: spesso questo processo è seguito dai founders in maniera inconscia, ma funziona nella maggioranza dei casi.

L’importanza di iniziare “dal basso” è alla base del prossimo consiglio dell’autore del post: una startup agli inizi deve cercare il più possibile di provvedere autonomamente a realizzare il proprio prodotto, evitando di sostenere costi per i fornitori.
Questo aspetto si ricollega ancora una volta all’importanza di acquisire i primi clienti e concentrarsi al massimo sulla loro soddisfazione: se la realizzazione del prodotto avviene direttamente ad opera della startup, sarà più semplice ed immediato apportare le eventuali modifiche necessarie dall’ascolto dei feedback della clientela.

Da questo punto di vista, Graham afferma che i primi clienti che la startup acquisisce vanno visti come dei veri e propri consulenti, che possono comunicare i propri bisogni e problemi su cui i founders possono lavorare per migliorare il proprio prodotto.

Come si può intuire, tutte le azioni suggerite per gli inizi di un’impresa sono sicuramente non-scalabili: anzi, secondo Graham, è fondamentale svolgere manualmente, direttamente, per poter ottenere i massimi livelli di soddisfazione dei primi clienti.

La conclusione di Graham, quindi, è che potrebbe essere utile smettere di guardare alla startup come a un’azienda per la quale l’unica cosa che conta è avere un modello di business scalabile: occorre un duplice punto di vista, che insieme alla scalabilità prenda in considerazione l’importanza di svolgere azioni non scalabili per raggiungere il traguardo di una startup di successo globale.

 

Paul Graham è il fondatore di Y Combinator, incubatore rivoluzionario nato nel 2005 che ad oggi ha fondato oltre 500 startup. Per saperne di più:

 

Anche il CSI – Incubatore Napoli Est offre ai talenti creativi con un’idea imprenditoriale in mente l’opportunità di mettersi in gioco e provare a trasformarla in una startup vulcanica!

Sono aperte le iscrizioni a VulcanicaMente 2: dal talento all’impresa. Compila subito il form di iscrizione per i nostri eventi di scouting: trovi tutte le informazioni nella sezione Eventi & Iniziative del nostro sito www.incubatorenapoliest.it!

Napoli, 28/08/2013

Startup italiane nel Regno Unito: l’edizione 2013 di “UK – Italy Springboard”

Sono aperte fino al 18 ottobre le iscrizioni per l’edizione 2013 di UK – Italy Springboard, la competition riservata a startup italiane ad elevato potenziale di crescita nel settore hi-tech interessate a sviluppare il proprio business nel Regno Unito e a livello internazionale organizzata da UK Trade & Investment, agenzia governativa che offre servizi di assistenza e consulenza gratuiti per società estere che vogliano investire o stabilirsi nel Regno Unito.

L’iniziativa prevede la collaborazione di diversi partner, tra i quali l’Ambasciata Britannica di Roma e il Consolato Generale Britannico di Milano, Banca Intesa Sanpaolo con la sua Start-Up Initiative e SETsquared Incubators, il network che comprende gli incubatori di 5 delle maggiori università britanniche (Bath, Bristol, Exeter, Southampton e Surrey).

Le startup selezionate per il programma UK – Italy Springboard saranno ammesse all’Investor Readiness Boot Camp, l’evento della durata di due giorni che si terrà a Milano il 28 e 29 ottobre 2013, durante il quale avranno l’occasione di incontrare mentors ed esperti a livello internazionale. I finalisti del Boot Camp potranno inoltre presentare il proprio pitch di fronte ad una giuria internazionale composta da venture capitalist, investitori e protagonisti del mondo dell’imprenditoria e dell’innovazione.

Il primo classificato tra i finalisti di UK – Italy Springboard 2013 avrà inoltre la possibilità di soggiornare per un periodo di 6 mesi in uno degli incubatori del network SETsquared nel Regno Unito, con una propria postazione di lavoro, incontri di mentorship e accesso alla rete SETsquared US per poter migliorare la propria business strategy con una visione d’eccezione sul mercato statunitense.

Il secondo premio consiste invece in un mese di soggiorno all’interno di uno degli incubatori della rete SETsquared. Sia il primo che il secondo premio, inoltre, comprendono la possibilità di partecipare alle sessioni di training con lo studio GRM Law (uno dei più antichi e famosi studi legali di Londra, specializzato in startup e multinazionali) e l’accesso ad almeno una delle tappe previste dall’Intesa Sanpaolo Start-Up Initiative.

Infine, sono previsti dei Premi Speciali riservati a particolari settori, tra cui Digital e Aerospaziale.

I progetti saranno valutati sulla base di criteri quali Prodotto/Tecnologia, Business Model, Dimensione del mercato e scalabilità, Barriere all’entrata e vantaggio competitivo, Team e Sostenibilità finanziaria.

Per partecipare all’edizione 2013 di UK – Italy Springboard, bisogna compilare il form di iscrizione (disponibile qui) entro il 30 settembre 2013 (ATTENZIONE: deadline prorogata al 18 ottobre 2013!)

Il Regolamento della competition e tutte le informazioni sono disponibili al sito: http://www.uk-italybusinessawards.it/

Ricordiamo inoltre che sono attualmente aperte le iscrizioni per la partecipazione alla competition VulcanicaMente 2, trovate tutte le informazioni utili ed i form di iscrizione nella sezione Eventi e Iniziative del sito www.incubatorenapoliest.it.

Napoli, 27/08/2013

 

Come costituire un team di successo con i consigli di Steve Blank

In un post recentemente pubblicato sul suo blog, Steve Blank affronta un argomento di cui si parla poco: le caratteristiche che un team di founders deve possedere per creare una grande startup.
Il presupposto di partenza di Blank è che esistono tre figure fondamentali in una startup, con differenti caratteristiche: il founder, il team dei founders e il founding CEO.
Vediamo quali sono le definizioni di Blank e le caratteristiche che ciascuna di queste figure deve possedere a suo parere per costruire una startup di successo.

1) Il Founder: l’idea
Il founder è, secondo Blank, colui che è in possesso di un’idea originale, una scoperta scientifica, un’innovazione tecnologica, un’intuizione, una passione: il founder recluta i co-fondatori, che coinvolge giorno per giorno nel processo di creazione della propria startup.

Blank pone l’accento su due aspetti che ritiene fondamentali: il primo, riguarda la capacità di distinguere tra un’idea innovativa che potrà effettivamente trasformarsi in un’impresa di successo e un’idea che non potrà mai essere commercializzata .
Il secondo aspetto fondamentale è che bisogna essere consapevoli che, nel momento in cui si costituisce un team, non è detto che il founder che ha avuto l’idea debba necessariamente assumere la leadership: è qui che Blank anticipa la differenza fondamentale tra founder e CEO, che sarà spiegata meglio più avanti.

2) Il Founding Team: the rock on which to build the company
Il gruppo che costituisce la società (che Blank definisce come la roccia su cui costruire la società) è formato dal founder e da un ristretto team di co-fondatori in possesso di competenze complementari a quelle del founder.
Si tratta del team che dovrà assicurarsi di partire dall’idea originale per trovare il miglior modello di business ripetibile e scalabile, con un product/market fit, dopo aver effettuato tutti i test necessari su ogni aspetto del business model (pricing, canali distributivi, partner, costi, etc.).
Secondo Blank non esiste un “numero magico” per i componenti di un team, ciò che conta davvero sono le competenze in possesso dei fondatori: queste ultime devono essere quelle più adatte a mettere in pratica l’idea imprenditoriale, e devono essere complementari tra loro.
Blank consiglia agli aspiranti startuppers di porsi due domande per decidere se una persona debba essere o meno un co-founder: bisogna chiedersi se è possibile avviare la società senza quella persona, e se è possibile trovare qualcun altro simile. Se entrambe le risposte sono negative, quella persona sarà un co-founder. Secondo Blank, inoltre, se la risposta ad una delle due domande è “sì”, quella persona dovrà essere assunta in seguito tra i primi dipendenti della startup.

Tra le caratteristiche chiave che Blank elenca per un team di founders vincente, ritroviamo la passione, la determinazione, la tenacia, la curiosità ed il rispetto reciproco: è fondamentale che i co-founders valutino la loro capacità di lavorare insieme come un gruppo affiatato, con coraggio e fiducia per gli altri membri del team.

3) Founding CEO: Reality Distortion Field e Comfort in Chaos
Secondo Blank, la visione idealista della leadership collettiva, senza una persona responsabile di prendere le decisioni, è il modo più veloce perchè la startup esca dal mercato. Nel mondo delle startup, la velocità, il ritmo e le decisioni prese senza timore sono fondamentali per mantenere il vantaggio competitivo: per questo, è fondamentale che ci sia un CEO che prenda le decisioni in maniera rapida ed immediata.

Il Founding CEO è il “primo tra uguali” in un team di fondatori, e secondo Blank spesso non è il più intelligente del gruppo: ciò che distingue un Founding CEO dai co-founders è la loro capacità di guardare la realtà in una maniera distorta, caratterizzata dalla totale assenza di paura che essi usano per mandare avanti la società.
Tra le caratteristiche più importanti del Founding CEO, Blank elenca la passione, la dedizione totale alla mission della società e l’abilità di comunicare la loro idea che, seppur apparentemente folle, è in grado di cambiare il mondo.
Inoltre, Blank spiega che il Founding CEO è totalmente a proprio agio nel caos e nell’incertezza: ciò è fondamentale in una startup, dove bisogna affrontare quotidianamente i problemi di sviluppo del prodotto, o le difficoltà di acquisizione dei primi clienti. Si tratta di situazioni in continua evoluzione che spesso sfociano improvvisamente in scenari imprevedibili: per dirlo con le parole di Blank, il Founding CEO cerca ogni giorno di risolvere un’equazione in cui quasi tutte le variabili sono ignote.
Un grande Founding CEO è in grado agire per modificare lo status della situazione, senza stare ad aspettare che qualcuno gli dica cosa fare.

La conclusione di Blank è che conoscere le differenze tra Founder, Founding Team e Founding CEO è fondamentale per gli aspiranti startuppers che potranno costruire il proprio team scegliendo i compagni di viaggio con cui costruire una startup di successo.

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Napoli, 26/08/2013

Innovazione per l’agricoltura: 30.000 euro in palio con Linfas

La piattaforma IdeaTRE60 ospita Linfas, la call for solution lanciata da Fondazione Italiana Accenture e Fondazione Collegio delle Università Milanesi, in collaborazione con Fondazione UniVerde e Greenjobs.it.

Linfas è una competition dedicata alle migliori idee e proposte progettuali per accrescere l’innovazione tecnologica e la sostenibilità nel settore dell’agricoltura: il vincitore, selezionato tra quelli pervenuti entro le ore 15:00 del 17 settembre 2013, riceverà un premio di 30.000 euro da destinare alla realizzazione del progetto.

Possono concorrere al premio di 30.000 euro i progetti finalizzati alla realizzazione di prodotti e/o servizi per la ricerca dell’equilibrio di produzione nei seguenti settori: agro-forestale, allevamento, pesca e itticoltura.
I progetti devono utilizzare in maniera innovativa la tecnologia, essere caratterizzati da sostenibilità economica e ambientale, rispettare la biodiversità, valorizzare la filiera corta e, soprattutto, essere finalizzati alla creazione di nuove opportunità occupazionali. Particolare attenzione sarà inoltre riservata ai progetti che riusciranno a garantire una graduale aggregazione tra soggetti pubblici e privati ed organizzazioni non profit.

La partecipazione è aperta a cittadini italiani e stranieri residenti o domiciliati in Italia, in forma singola o in team, di età compresa tra i 18 e i 35 anni e che abbiano conseguito la laurea in Italia o all’estero tra il 2008 e il 2012 (riguardo agli ultimi due requisiti, è sufficiente che siano posseduti dal portavoce del team).

Per partecipare a Linfas è necessario compilare il form di partecipazione rintracciabile da questo link, previa registrazione al sito www.ideaTRE60.it, entro il 17 settembre 2013.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare qui il Regolamento.

Ricordiamo infine che anche il CSI – Incubatore Napoli Est offre imperdibili opportunità ai talenti creativi e alle loro idee innovative e tecnologiche con la seconda edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa: visita la sezione Eventi&Iniziative del nostro sito internet www.incubatorenapoliest.it e prenota subito per partecipare ai nostri eventi di scouting: puoi scegliere tra il Barcamper e il TechDay!

Napoli, 06/08/2013

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