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Tag: innovazione

Nasce “IParcheggiatori”, la nuova App per segnalare i parcheggiatori abusivi in tutta Italia

E’ ufficialmente disponibile l’App iParcheggiatori, nata dal progetto omonimo di Pasquale Mauriello, founder di Prenoda, tra le sette startup attualmente insediate al CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est grazie alla prima edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa.

Il sistema permette di segnalare tramite il web (compilando il form disponibile all’indirizzo http://www.iparcheggiatori.it/ e grazie alla nuova App) i parcheggiatori abusivi in qualsiasi punto d’Italia ci si trovi.
Al sito iParcheggiatori sono già arrivate oltre 570 segnalazioni, e la notizia della nuova applicazione ha già suscitato interesse: qui, un articolo dal sito BadPug sull’argomento.

L’idea si basa sulla possibilità di sfruttare la tecnologia di geolocalizzazione per scovare e segnalare in via del tutto anonima il punto esatto della città in cui si trovano i parcheggiatori abusivi: permette, inoltre, di indicare se il pagamento è “a piacere” o se c’è una “tariffa fissa” e se si sono subite minacce o danni alla propria vettura.

L’app iParcheggiatori è stata sviluppata grazie alla collaborazione nata con Fabio Ranieri di Fingerlinks ed è attualmente disponibile per Android, al più presto sarà disponibile anche per Windows Phone e iPhone.

Per tutte le informazioni e per scaricare l’App iParcheggiatori, trovate qui il link di riferimento.

Napoli, 20/09/2013

Equity CrowdFunding: Italia e U.S.A. a confronto

Il mercato del CrowdFunding si conferma in netta espansione a livello globale: dopo l’Italia, primo Paese al mondo a dotarsi di una disciplina specifica in materia con l’apposito Regolamento della CONSOB, tra pochi giorni anche negli U.S.A. sarà possibile effettuare raccolta di capitali grazie a campagne on line di equity crowdfunding.

E’ stata infatti abrogata una norma di circa 80 anni fa che vietava alle imprese private di utilizzare la pubblicità per sollecitare gli investitori ad acquistare quote e diritti di proprietà delle società: dal prossimo 23 settembre entrerà in vigore nell’ordinamento legislativo americano la normativa in materia di equity crowdfunding prevista dal Jobs Act del 2012.

In precedenza, il Crowdfunding negli U.S.A. era riservato a realtà no profit, come dimostrano esempi celebri quali Kickstarter, che ha contribuito a lanci nel settore delle produzioni cinematografiche, musicali e documentaristiche. Con la nuova normativa, invece, saranno anche le startup in cerca di finanziatori a poter beneficiare degli strumenti del Crowdfunding.

Tra gli strumenti più recenti nati negli Stati Uniti ritroviamo la piattaforma JumpStartFund: si tratta di un vero e proprio laboratorio on-line che unisce crowdsourcing e crowdfunding: le idee e i prototipi saranno sviluppati attraverso una collaborazione open dai partecipanti alla community, che riceveranno in cambio quote di partecipazione nelle startup innovative che sviluppano il progetto.

In questo modo, i founders di JumpStartFund propongono la loro soluzione a un problema che si riscontra spesso nelle startup, e che spesso le porta al fallimento: la mancanza di esperienza e skills nei componenti del team (qui, il pensiero sull’argomento di Dirk Ahlborn, co-founder di JumpStartFund).

Ma il mercato del Crowdfunding è in netta crescita anche in Italia: grazie alle nuove norme contenute nel Regolamento CONSOB, sarà possibile la nascita di piattaforme on line di equity crowdfunding che dovranno iscriversi nell’apposito registro CONSOB, oppure di piattaforme gestite da banche e società di investimento: si tratta sicuramente di un settore che sta attraversando un’importante evoluzione, che aprirà nuovi scenari ed opportunità per le startup.

Già dallo scorso anno, si è evidenziato infatti un dato di rilievo: secondo una ricerca ICN, le piattaforme di Crowdfunding in Italia sono passate dalle 16 rilevate nel 2012 alle attuali 39.
Ed è previsto un aumento, proprio in virtù della nuova regolamentazione CONSOB che offre un quadro di riferimento meglio delineato e maggiori garanzie anche e soprattutto per gli investitori non professionali.

Non stupisce, quindi, il recente interesse che l’argomento sta suscitando nel nostro Paese: proprio pochi giorni fa, il CSI – Incubatore Napoli Est ha ospitato un Open Workshop sull’argomento a cura di Alberto Giusti.

L’evento rientra nelle attività di animazione e sensibilizzazione sul tema dell’imprenditoria giovanile organizzate dall’Incubatore: tra queste, ricordiamo le opportunità offerte dalla seconda edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa.

Grazie a VulcanicaMente, i talenti creativi ed innovativi campani possono provare a mettere in gioco le proprie idee e trasformare i propri progetti in una vera startup: tutte le informazioni sono nella sezione Eventi & Iniziative del sito www.incubatorenapoliest.it!

Per partecipare alle selezioni, basta prenotarsi per il TechDay che si terrà il 24 e 25 settembre: compila subito il form di iscrizione disponibile qui!

Altri link utili:

Napoli, 18/09/2013

Pushapp s.r.l. su Repubblica.it con la sua App “Check SUD”

L’App Check Sud sviluppata da Pushapp s.r.l. trova spazio oggi su La Repubblica: il quotidiano nazionale cita la startup attualmente insediata al CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est in questo articolo sul tema della spesa a chilometri zero, comparso oggi nella sezione “Ambiente”.

Pushapp è una giovane App Factory napoletana che opera da circa due anni nel settore mobile ideando, sviluppando e commercializzando applicazioni per smartphone e tablet.

Pushapp si distingue per la passione e la creatività con cui svolge il proprio lavoro: questo permette ai founders Ottavio Sgrosso, Marco Vladovich Relja e Ivan Paudice di seguire ogni giorno i propri prodotti con la massima cura ed attenzione.

Per saperne di più su Pushapp s.r.l. e sui componenti del suo team, trovate la scheda della startup nella sezione Portfolio del sito internet www.incubatorenapoliest.it

 

Napoli, 17/09/2013

Consigli alle startup: prodotto, leadership, team management

Deep Nishar è SVP of Products and User Experience a LinkedIn. E’ responsabile dell’impostazione e dell’esecuzione della strategia di prodotto globale dell’azienda e supervisiona la gestione del prodotto, l’analisi dei dati, le vendite online, il business development, la user experience e il design.

Nishar ha 20 anni di esperienza lavorativa nel settore, in aziende del calibro di Google e ha pubblicato recentemente nel suo blog su HBR – Harvard Business Review un post molto interessante in cui mette in relazione le politiche di realizzazione dei prodotto con il management del personale: secondo Nishar, infatti, le imprese del settore tecnologico e in particolare le startup partono spesso dall’errata convinzione che tutte le risorse ed energie debbano essere concentrare sul prodotto, trascurando la gestione del personale.

Dalla sua esperienza, Nishar ha imparato che migliorare la soddisfazione sul lavoro e la fidelizzazione del personale è indispensabile per ottenere un prodotto migliore, e di conseguenza per far funzionare al meglio l’intera azienda: investire nella gestione del personale diventa ancor più importante in un settore come quello tecnologico, dove la competizione delle aziende per accaparrarsi i migliori talenti in circolazione è molto sentita.

Per assicurarsi che i manager del personale che lavorano nella sua azienda riescano ad ottenere i risultati desiderati, Nishar ha costruito un elenco di sette principi da perseguire per gestire al meglio la produzione e, al contempo, il personale: vediamo nel dettaglio quali sono.

1) Conosci il tuo pubblico. Dal lato della gestione del prodotto, ciò significa capire chi sono i clienti/utenti e quali sono le caratteristiche che li contraddistinguono: per ottenere questo tipo di informazioni, è necessario aprire un dialogo significativo con loro in maniera tale da ottenere i feedback necessari ad eventuali aggiustamenti.
Dal lato del management del personale, invece, significa conoscere veramente i dipendenti e i membri del team, capire quali sono le preoccupazioni, le cose che li motivano e ciò che invece li infastidisce. Nishar suggerisce di favorire il più possibile le occasioni di incontro e di dialogo, organizzando meeting e riunioni con cadenza regolare. E’ fondamentale in queste occasioni impegnarsi ad ascoltare i dipendenti e i membri del team, e comunicare al meglio gli obiettivi aziendali.

2) Semplificazione. E’ una parola chiave che tutti i manager di successo conoscono: nel prodotto, significa impegnarsi per dare a quest’ultimo le caratteristiche veramente importanti per i clienti, ponendo molta attenzione sulle decisioni relative a ciò che va eliminato per non incorrere nei pericoli della complessità. L’autore fornisce a riguardo l’esempio di Microsoft Word: tra il 1984 e il 2003, il software è passato da 40 caratteristiche a oltre 1.500, con 35 barre degli strumenti: molti utenti, frastornati e sopraffatti da tale complessità, hanno optato per soluzioni alternative più semplici.
Allo stesso modo, bisogna semplificare il lavoro dei dipendenti e del team: i superiori devono fornire in maniera chiara la mission e gli obiettivi dell’azienda, ma devono poi uscire di scena per consentire a ciascuno di fare il proprio lavoro e prendere le proprie decisioni autonomamente ogni giorno.

3) Porre dei vincoli. Riguardo al prodotto, è indubbio che avere dei vincoli in termini di tempo e risorse contribuisca ad affinare la creatività e a rispondere meglio alle esigenze dei clienti. Basta pensare, scrive Nishar, al passaggio dal web-based al mobile, e a come le aziende abbiano completamente ripensato ed adattato i propri prodotti a uno schermo di piccole dimensioni, per venire incontro alle esigenze dei nuovi clienti del settore mobile.
Anche nella gestione del personale, è possibile porre dei vincoli utili ed accuratamente scelti per favorire la creatività: ad esempio, LinkedIn lancia periodicamente “venture bet” (scommesse rischiose). Attraverso queste “ideas competition” interne all’azienda, si dà al personale una determinata quantità di tempo e risorse per realizzare un’idea innovativa. Le migliori entreranno a far parte del portafoglio prodotti aziendale. Si tratta di una situazione che simula la realtà di molte startup in fase seed: i vincoli sono di grande aiuto per stimolare la creatività e cercare le soluzioni più efficaci per far progredire l’idea e far crescere l’azienda.

4) I dati devono essere la vostra guida. Essere in possesso di dati sulle esigenze e i bisogni del cliente è fondamentale per gestire al meglio le politiche aziendali di prodotto, ma è altrettanto importante per i responsabili della gestione del personale.
Le aziende dovrebbero adoperarsi per ottenere dati sui propri dipendenti, sulle loro necessità e su quello che pensano riguardo a ciò che accade in azienda. E’ importante implementare i metodi di gestione e le politiche del personale basandosi su dati misurabili anzichè su semplici “voci di corridoio”.

5) L’innovazione non è immediata. I prodotti migliori costruiscono la propria innovazione e la propria posizione sul mercato impegnandosi a perseguire l’innovazione nel tempo, con costanza, attenzione e tenacia. Allo stesso modo, ad oggi un buon leader deve impegnarsi per costruire pazientemente un rapporto continuativo di fiducia ed autenticità basato sulla comunicazione e la collaborazione con il personale: Nishar è convinto che, anche se la costruzione di questo tipo di relazioni richiede tempi più lunghi, si tratta di momenti ben spesi.

6) Essere veloci, flessibili e pronti ad adattarsi. Nishar fornisce alcuni esempi di come alcuni tra i prodotti di maggior successo in ambito tecnologico siano nati per determinate esigenze, e siano poi arrivati al successo globale attraverso modifiche ed adattamenti successivi applicati al momento giusto: PayPal, ad esempio, nace come prodotto per lo scambio di denaro tra due Palm Pilot. Riguardo al prodotto, quindi, è fondamentale essere molto aperti al momento del lancio sul mercato, in modo da poter recepire i feedback dei clienti ed applicare al prodotto gli eventuali, necessari adattamenti.
Allo stesso modo, un buon leader deve periodicamente “tastare il polso” del proprio team, e capire se è necessario modificare i propri atteggiamenti e le politiche di gestione del personale. Ad esempio, Nishar racconta un episodio recentemente avvenuto a LinkedIn: un alto dirigente ha appreso da un sondaggio tra i dipendenti che questi ultimi avevano poco chiare le modalità con cui viene misurata la loro performance. Sono state prese immediatamente delle misure correttive: nel giro di una settimana dalla ricezione dei dati, si è tenuta una riunione per spiegare in modo chiaro, dettagliato e trasparente il processo di misurazione delle performance. I risultati del team sono ora in crescita.

7) Costruire per scalare. Nel settore della tecnologia, si parla di architetture flessibili, costruire in modo da poter “scalare” e crescere in fretta: ciò dipende soprattutto dall’elevato rischio per le aziende del settore di diventare presto obsolete.
Per costruire un’azienda tecnologica in grado di durare nel tempo, secondo Nishar è fondamentale concentrarsi sula creazione si una cultura aziendale fatta di valori forti e sufficientemente flessibili da far fronte ai cambiamenti, adattandovisi.
Ciò significa, dal punto di vista del personale, assumere persone che siano in grado di concentrarsi sulla costruzione di prodotti di grande successo, sulla mission dell’azienda e sulla propria carriera.

La conclusione di Nishar è che le aziende, che siano già affermate o ancora in fase di startup, dovrebbero investire nelle capacità di leadership dei manager del personale per poter creare e sostenere una cultura dell’innovazione nell’ambito della quale i membri del team siano incoraggiati a prendere le migliori decisioni, ad assumersi rischi intelligenti e ad eseguire una strategia di business vincente.

Se anche tu hai un’idea innovativa e vuoi provare a metterla in gioco per trasformarla in una vera startup, partecipa alla seconda edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa!

Puoi prenotare subito il tuo posto per partecipare alle selezioni che si terranno il 24 e 25 settembre durante il TechDay, l’evento organizzato dal CSI – Incubatore Napoli Est che offre a tutti i partecipanti occasioni gratuite di mentorship, formazione e team building: potrai incontrare i nostri esperti, conoscere altri talenti creativi ed innovativi come te ed approfondire argomenti importanti come l’impostazione del pitch durante i workshop formativi della due giorni.

Ma attenzione: i posti per il TechDay sono limitati! Prenotati subito compilando il form di iscrizione. Inoltre, trovi tutte le informazioni su VulcanicaMente2, insieme all’Avviso Pubblico e al programma dettagliato del TechDay, nella sezione Eventi & Iniziative del sito www.incubatorenapoliest.it

Napoli, 17/09/2013

VulcanicaMente 2 e il crowdfunding: proseguono le attività del CSI

Mercoledì 11 settembre 2013, al CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est del Comune di Napoli, si è tenuto l’open workshop sul tema “Finanziare il tuo progetto con il CrowdFunding”: l’iniziativa rientra nelle attività di animazione e sensibilizzazione sui temi dell’imprenditorialità innovativa poste in essere dall’Incubatore.

Il tema del CrowdFunding è certamente di notevole interesse mondiale. Basti pensare che il mercato del CrowdFunding ha “raccolto” 2,8 miliardi di dollari nel 2012 e la tendenza è in netta crescita. L’Italia ha, per il momento, una normativa, recentemente emanata, unica al mondo, che conferisce un vantaggio competitivo per chi svilupperà progetti, competenze e servizi in questo settore. In tale ambito, il Comune di Napoli è stata una delle prime Amministrazioni in Italia a organizzare un incontro divulgativo sul tema del CrowdFunding.

L’evento si è aperto con due brevi interventi di Gaetano Camarda, dirigente del Servizio Mercato del Lavoro, Ricerca e Sviluppo del Comune di Napoli, il quale ha illustrato alcune delle attività in programma dell’Amministrazione comunale per supportare startuppers ed aspiranti imprenditori partenopei, e di Giampiero Bruno, referente del raggruppamento Soges Spa/dConsulting Srl che eroga le attività specialistiche del CSI. Nell’ambito di tali interventi sono state presentate le opportunità della seconda edizione di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa“, l’iniziativa che offre agli aspiranti startuppers e talenti creativi innovativi la possibilità di trasformare le proprie idee di business in startup nonché di accedere agli spazi e ai servizi del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est.

In seguito, il workshop è entrato nel vivo con l’intervento di Alberto Giusti, business angel, noto esperto italiano in materia di assistenza alle startup, che ha offerto ai partecipanti un’interessante panoramica sul mercato del CrowdFunding, prima di tutto a livello globale e poi con un focus particolare sulla situazione del fenomeno in Italia. Giusti ha, inoltre, analizzato con spiccato rilievo pratico il progetto di CrowdFunding in tutte le fasi che lo compongono (canali e strumenti, budget, attori ed execution), rispondendo alle domande e curiosità dei presenti.

La giornata dedicata al fenomeno del CrowdFunding è proseguita con una sessione pomeridiana espressamente riservata all’approfondimento dei progetti delle sette startup innovative attualmente insediate negli spazi dell’Incubatore del Comune di Napoli.

Gli iscritti all’evento sono stati oltre 35, tra cui rappresentanti di Enti istituzionali come ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, insieme a rappresentanti del mondo associazionistico e, naturalmente, agli aspiranti startuppers napoletani.

Ricordiamo che l’Open Workshop “Finanziare il tuo progetto con il CrowdFunding” rappresenta il primo esempio degli eventi ed opportunità che il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est ha in calendario per il mese di settembre 2013: per tutte le informazioni sui prossimi appuntamenti basta visitare la sezione Eventi&Iniziative del sito www.incubatorenapoliest.it

Napoli, 16/09/2013

Pronto il programma del TechDay di VulcanicaMente 2!

Pubblicato sul sito del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est il programma del TechDay, il secondo e ultimo degli eventi di scouting per partecipare a VulcanicaMente: dal talento all’impresa 2!

La due giorni, che si terrà il 24 e 25 settembre, prevede gli interventi di Gianluca Dettori e Giovanni De Caro (Atlante Ventures) e le testimonianze di alcune startup protagoniste della prima edizione di VulcanicaMente (DeRev, Linkpass, ReHub, FinWin, SmartGo, ecc.).

Saranno realizzati, inoltre, gli incontri one-to-one tra gli aspiranti startuppers e lo staff dei mentor, per coloro che si saranno prenotati per concorrere a VulcanicaMente 2 semplicemente compilando il form disponibile nella pagina dell’evento.

Clicca qui, per consultare subito il programma dettagliato del TechDay!

Il TechDay è una grande opportunità per tutti i talenti creativi ed innovativi: non è indispensabile avere un progetto già strutturato, perché l’idea verrà focalizzata grazie al supporto dei nostri mentor!

Inoltre, i keynote formativi saranno indispensabili per capire come impostare il pitch, strumento fondamentale per gli startuppers che vogliono presentare il progetto a potenziali investitori, e per aspiranti startuppers che decidono di partecipare a competition come VulcanicaMente.

Infine, il TechDay è un’occasione di networking e team building: anche chi non ha un’idea imprenditoriale ben definita o un gruppo di lavoro con cui realizzare un progetto innovativo, può entrare a far parte della community per trovare, con il sostegno dei mentor, nuovi talenti creativi, provando ad unire le competenze e le skills per dar vita a nuove startup.

Ma attenzione: i posti sono limitati! Non perdere l’occasione di partecipare a VulcanicaMente 2, prenota al più presto il tuo posto al TechDay!

Tutte le informazioni su VulcanicaMente 2: dal talento all’impresa sono disponibili nella sezione Eventi & Iniziative del sito www.incubatorenapoliest.it

Napoli, 13/09/2013

Presenta la tua idea innovativa a potenziali investitori con Startup Opportunity 2013

Startup Opportunity 2013 è il concorso promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Pordenone, il Polo Tecnologico di Pordenone e Pordenone Fiere giunto alla sua seconda edizione.

Scopo del concorso è quello di sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali da parte di giovani talenti italiani che abbiano un progetto innovativo di business ad elevato potenziale di crescita.

La partecipazione a Startup Opportunity 2013 è riservata a:

– persone fisiche di età compresa tra 18 e 40 anni, che vogliano avviare una startup nei settori dell’industria o dei servizi sul territorio italiano;
– startup ad elevato potenziale di crescita già costituite, con un fatturato compreso tra 0 e 2 milioni di euro.

I progetti selezionati per Startup Opportunity 2013 dovranno essere incentrati su iniziative originali e ad alto contenuto innovativo: per partecipare, occorre registrarsi alla piattaforma http://www.startupopportunity.it/ e compilare il form di iscrizione. Inoltre, i team dovranno allegare il proprio progetto ed un pitch di 7 minuti (che sarà disponibile attraverso il canale Youtube dell’iniziativa). La deadline è fissata per le ore 17:00 del 15 ottobre 2013.

Tra i progetti pervenuti tramite la piattaforma on-line, la Commissione di Valutazione selezionerà i migliori 5: i team prescelti saranno invitati a partecipare all’evento dell’8 novembre 2013 durante la manifestazione “Punto d’incontro” dove presenteranno il proprio progetto alla platea appositamente selezionata di rappresentanti del mondo dell’imprenditoria, business angel, venture capitalist, istituti di credito e società finanziarie.

Ciascun team avrà a disposizione 15 minuti per la propria presentazione, più 5 minuti per eventuali domande e chiarimenti. Obiettivo dell’evento dell’8 novembre, trovare finanziamenti per realizzare i progetti presentati: sarà possibile ottenere un finanziamento da 300.000 a 800.000 euro, con disponibilità a partecipare in coinvestimento a round fino a 2 milioni di euro.

  • Per tutte le informazioni, è possibile scrivere all’indirizzo info@startupopportunity.it oppure telefonare ai numeri 0434 232208/232111.
  • Il Bando 2013 di Startup Opportunity è invece scaricabile dal seguente link: http://www.incontropordenone.it/startup-opportunity/bando-2013
  • Per tutte le informazioni sulla manifestazione Punto d’incontro, trovate qui il sito ufficiale dell’iniziativa.

Ricordiamo inoltre che gli aspiranti startuppers hanno a disposizione un’altra importante opportunità per presentare il proprio pitch ad una platea di investitori ed esperti di imprese innovative: sono aperte le iscrizioni per il TechDay, l’evento di scouting per partecipare a VulcanicaMente 2: dal talento all’impresa.

Tutte le informazioni su VulcanicaMente 2, insieme al form di iscrizione per partecipare al TechDay, sono disponibili nella sezione Eventi & Iniziative del sito internet www.incubatorenapoliest.it

Napoli, 12/09/2013

 

VulcanicaMente 2 e Università Federico II: “Verso una nuova imprenditorialità”

Il programma degli eventi del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est in calendario per il mese di settembre si arricchisce ulteriormente: le opportunità di VulcanicaMente 2: dal talento all’impresa saranno infatti tra i temi trattati durante il seminario “Verso una nuova imprenditorialità”, che si terrà mercoledì 18 settembre presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica “Alberto Calza Bini” del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

L’evento rappresenta un importante momento di incontro tra il mondo dell’imprenditoria giovanile, l’Università e le Istituzioni: parteciperanno infatti il prof. Mario Losasso (Direttore del Dipartimento di Architettura), l’Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive del Comune di Napoli Enrico Panini, il prof. Luigi Fusco Girard (Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica Alberto Calza Bini), con un intervento dedicato al tema dell’imprenditorialità giovanile creativa.

Seguirà la presentazione dell’Avviso VulcanicaMente 2, la seconda edizione dell’iniziativa del Comune di Napoli dedicata ai giovani talenti creativi ed innovativi che vogliono provare a trasformare un’idea imprenditoriale in startup.

Ultimo intervento previsto, quello di Marco Meola, CEO & Fouder della startup ReHub S.r.l.c.r., attualmente insediata presso il CSI – Incubatore Napoli Est: la sua sarà una testimonianza importante per raccontare a chi ha voglia di mettersi in gioco l’esperienza di chi è riuscito a trasformare la propria idea e il proprio sogno in una vera startup innovativa. Marco racconterà ai presenti il suo percorso, iniziato proprio con la partecipazione alla prima edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa.

Il seminario si chiuderà con uno spazio dedicato ai giovani aspiranti startuppers, che potranno confrontarsi con i presenti e parlare delle proprie proposte e suggerimenti.

Qui puoi visualizzare il programma dell’evento.

Scarica qui la locandina.

Vi ricordiamo che il seminario “Verso una nuova imprenditorialità” è un’iniziativa totalmente gratuita: l’appuntamento è fissato per mercoledi 18/09/2013 alle ore 9:30 presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica “Alberto Calza Bini” (Napoli, Via Forno Vecchio, 36 – IV piano).

Per tutte le informazioni su VulcanicaMente 2, inoltre, è possibile visitare la sezione Eventi & Iniziative del sito internet www.incubatorenapoliest.it

Napoli, 11/09/2013

Approccio Lean, Storytelling e Raccolta di Capitali: gli ingredienti per una Startup di successo

Nel suo post pubblicato su Instigator Blog, Ben Yoskovitz (imprenditore seriale canadese, consulente e mentor specializzato in tema startup) offre alcuni spunti molto interessanti per startuppers e aspiranti tali, partendo da un confronto tra l’approccio “Lean Startup” (qui, uno dei post sull’argomento pubblicati nel nostro blog) e la raccolta di capitali.

Sappiamo che l’approccio Lean è focalizzato su concetti come la sperimentazione e l’apprendimento, declinati secondo un approccio metodico che prevede un lento cammino, fatto di pivot e ripensamenti, che porterà ad una crescita esponenziale della startup. L’approccio Lean è quindi particolarmente adatto a sviluppare un business model che sia incentrato su un processo di sviluppo del prodotto che tenga conto continuamente dei feedback dei clienti, sulla base dei quali il team può decidere di applicare modifiche (i cosiddetti pivot).

Oltre all’approccio Lean, Yoskovitz prende in considerazione la raccolta di capitali, nella quale il team deve dimostrare di essere in grado di convincere gli investitori: si tratta quindi di essere in possesso di abilità di comunicazione, della capacità di saper presentare il proprio progetto spiegando nel dettaglio quale problema la nostra startup è in grado di risolvere, per chi, ed in che modo.

La domanda che l’autore si pone è “come si fa a bilanciare i due approcci?”

Secondo Yoskovitz, infatti, negli ultimi anni si è verificata la tendenza in molte startup di presentarsi agli investitori per la raccolta fondi puntando sul fatto di essere delle “Lean Startup”: l’approccio Lean è infatti molto popolare ed apprezzato dagli investitori perché meticoloso e rigoroso.

Il problema è nato quando, a un certo punto, molte startup che si autodefinivano “Lean” hanno iniziato a perdere smalto, deludendo le aspettative di chi aveva investito capitali nel loro progetto: spesso si trattava di team senza una visione aziendale precisa, che si improvvisavano imprenditori. In realtà, per raccogliere fondi presso gli investitori, Yoskovitz è assolutamente convinto che gli startuppers debbano essere dei bravi storytellers, in grado di saper spiegare la vision e la mission della propria startup, di saper “vendere” la propria idea.

Nello stesso tempo, gli startuppers devono avere dei contenuti da raccontare: non basta saper parlare in pubblico o di fronte ai potenziali investitori, è fondamentale avere una presentazione ben fatta, dettagliata, che si soffermi sulle sperimentazioni e su ciò che il team ha imparato lavorando al proprio progetto.

Per usare le parole di Yoskovitz, gli imprenditori di successo devono “vendere il proprio sogno e convincere/dimostrare agli investitori che la loro startup è in grado di realizzarlo”. Si tratta quindi di dosare sapientemente le abilità di storytelling con l’approccio Lean.

Se anche tu vuoi imparare a presentare la tua idea imprenditoriale a potenziali investitori, o se vuoi semplicemente ricevere feedback e consigli dallo staff dei tutor del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est, non perdere l’opportunità di partecipare a VulcanicaMente2: dal talento all’impresa! Sono ancora aperte le prenotazioni per il TechDay, l’evento di scouting che si terrà il 24 e 25 settembre (qui, il form di iscrizione, da compilare in pochi click).

Per tutte le informazioni su VulcanicaMente2 e sul TechDay, puoi visitare la sezione Eventi & Iniziative del sito www.incubatorenapoliest.it!

Napoli, 10/09/2013

Startup Manifesto: programmi, azioni e politiche UE per le startup

Durante il suo intervento all’edizione 2013 del Campus Party (Londra, 2/7 settembre 2013), il Commissario dell’Agenda Europea Neelie Kroes ha presentato lo Startup Europe Manifesto: si tratta di una piattaforma europea nata allo scopo di sintetizzare e mettere in pratica la politica UE dedicata alle startup.

Alla base del Manifesto c’è la convinzione dei vertici comunitari che l’unico modo per risalire dalla crisi economica che ha portato alla caduta del PIL nel vecchio continente sia quello di investire nella Internet Economy, per la quale si prevede una crescita annua pari all’8% nei prossimi 5 anni.

Il punto di partenza è, secondo la Kroes, cambiare radicalmente la mentalità nel mondo dell’imprenditoria in generale e in particolare rispetto alle politiche di sostegno alle startup: la soluzione offerta dal Manifesto è quella di fornire soluzioni utili ai neo-imprenditori ed aspiranti startuppers basate sull’open source, sulla diffusione delle best practices e sulla mentorship di grandi imprenditori ed esperti del settore digitale.

Tra i firmatari del Manifesto, infatti, figurano nomi di spicco tra i quali Daniel Ek di Spotify, Niklas Zennström di Atomico, Boris Veldhuijzen van Zarten di The Next Web e Reshma Sohoni di Seedcamp.
C’è tempo fino al 20 ottobre 2013 per aderire allo Startup Manifesto, accedendo alla pagina ufficiale dell’iniziativa.

Il piano dello Startup Manifesto si concretizza su cinque linee d’azione fondamentali:

1. Education & Skills

Oggi le tecnologie digitali rientrano in tutti gli aspetti della nostra vita: è perciò indispensabile che nei percorsi di formazione scolastica dei Paesi UE ci siano programmi adeguati in materia. Inoltre, è necessario aggiornare le competenze digitali dei docenti.

2. Access to talent

Da un lato, la maggior parte dei datori di lavoro europei ha difficoltà a trovare le competenze di cui ha bisogno. Dall’altro, sempre più aspiranti imprenditori lasciano l’Europa per fondare le proprie startup in Silicon Valley. Infine, gli investitori al di fuori dell’UE non sono invogliati a portare nell’area europea i propri capitali e i propri business: per questi motivi, bisogna adoperarsi per rendere l’UE un ecosistema startup all’avanguardia, che aiuti i propri talenti a trovare lavoro e a fondare la propria impresa restando nel vecchio continente e renda più semplice per gli investitori esteri avviare le proprie aziende in territorio UE.

3. Access to capital

Per rispondere al calo degli investimenti VC nell’area UE, bisogna aumentare gli investimenti privati ed istituzionali in startup. Il suggerimento del gruppo aderente al Manifesto Europeo delle Startup è quello di basarsi sul “Modello Israele”, che permette di considerare come perdita l’investimento in una startup per il primo anno e defiscalizza quello degli anni successivi. L’azione dovrebbe quindi essere su due fronti: privato ed istituzionale.

4. Data policy, Protection & Privacy

E’ di fondamentale importanza aggiornare le regolamentazioni sulla protezione dei dati, una materia che nell’area comunitaria è particolarmente arretrata: il cloud potrebbe essere una soluzione per le aziende, ma bisogna agire anche sulla digitalizzazione e pubblicazione dei dati pubblici. In particolare, la digitalizzazione degli enti pubblici consentirebbe di ridurre significativamente i costi migliorando il servizio fornito ai cittadini.

5. Thougth Leadership

L’Europa è ricca di imprenditori con storie di successo e talenti creativi ed innovativi di primo livello, ma manca ancora una vera cultura dell’imprenditoria e della leadership: è necessario avviare un vero e proprio rinnovo della mentalità europea, in termini di definizione del successo.
Un primo passo suggerito dal Manifesto è la creazione di un repository (per ciascuno Stato Membro e centrale) delle best practices. Inoltre, sarebbe auspicabile creare un Digital Forum Europeo in cui gli enti a livello locale e nazionale possano condividere in maniera immediata le risorse.

Il Manifesto Europeo delle Startup è un’iniziativa fondamentale per riunire i leader e i decisori degli Stati Membri allo scopo di comprendere e condividere necessità, obiettivi e risorse comuni: l’auspicio dei sottoscrittori è quello di concretizzare al più presto le linee guida attraverso azioni reali.

Per saperne di più sul Manifesto e per firmare (entro il 20/10/2013): http://startupmanifesto.eu/

Tra le occasioni per aspiranti startuppers, al fine di migliorare l’ecosistema italiano per startup, ricordiamo a tutti la nuova call per VulcanicaMente2: dal talento all’impresa. I talenti creativi ed innovativi partenopei (e non solo) possono provare a mettersi in gioco e trasformare la propria idea di impresa in un vero business grazie alla seconda edizione dell’iniziativa del Comune di Napoli presso il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est.

Per saperne di più, basta visitare la sezione Eventi & Iniziative del sito www.incubatorenapoliest.it: sono ancora aperte le prenotazioni per il TechDay! Compila subito il form di iscrizione!

Napoli, 06/09/2013

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