Loading...

Tag: CCIAA

Il Fondo di Garanzia per PMI e professionisti: tutte le opportunità previste dal MISE

Ci sono interessanti novità sul fronte delle agevolazioni per imprese e professionisti, e in particolare riguardano il Fondo di Garanzia per le PMI e i professionisti previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico: con Circolare n. 11/2015 del 6 luglio 2015, infatti, la Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale Spa ha comunicato l’estensione delle agevolazioni previste dal Fondo anche alle professioniste iscritte ad ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali (inclusi in apposito elenco del MISE).

Ad oggi, quindi, la Garanzia del Fondo è accessibile a due tipologie di beneficiari:

Imprese di micro, piccole e medie dimensioni regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della CCIAA di riferimento (comprese le startup, che saranno valutate sulla base di piani previsionali),

Professionisti e professioniste iscritte agli ordini o aderenti alle associazioni professionali dell’elenco di cui sopra.

La Garanzia del Fondo è un’agevolazione che può essere richiesta ed attivata solo in caso di finanziamenti concessi da banche, società di leasing ed altri intermediari finanziari. Le caratteristiche del finanziamento concesso (ad es. tasso di interesse, condizioni di rimborso, etc.) sono regolate in base a contrattazione tra le parti, per cui il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra la banca e il soggetto finanziato.

L’intervento del Fondo di Garanzia offre la possibilità a PMI e professionisti di avere a disposizione una garanzia pubblica, che si sostituisce alle garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento bancario e che spesso presentano costi proibitivi per i soggetti in questione.

La Garanzia del Fondo del MISE può coprire fino all’80% dei finanziamenti, per un importo massimo di 2,5 milioni di euro per ciascuna impresa o professionista, per operazioni di finanziamento a breve, medio e lungo termine (sia in caso di liquidità che di investimenti).
Il plafond accordato dal Fondo di Garanzia per le PMI e i professionisti può essere utilizzato per una o più operazioni di finanziamento, fino al raggiungimento del tetto massimo stabilito.
Il limite di 2,5 milioni di euro si riferisce esclusivamente all’importo garantito, mentre non sono previsti limiti per il finanziamento nel suo complesso.

Esistono delle limitazioni riguardo ai settori economici di appartenenza delle imprese e dei professionisti che possono richiedere le agevolazioni previste dal Fondo: sono infatti esclusi l’industria automobilistica, quella della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dell’industria carboniera, della siderurgia, le attività finanziarie.
Per il settore agricolo è possibile avvalersi esclusivamente dello strumento di controgaranzia, attraverso confidi che operano nei settori agricolo, agroalimentare, della pesca.

Riguardo alla presentazione delle domande di agevolazione, esse non possono essere presentate direttamente al Fondo: al momento della richiesta di finanziamento in banca va richiesta (contestualmente) anche la garanzia diretta.
E’ inoltre prevista la possibilità di rivolgersi ad un Confidi, che gestirà l’operazione richiedendo la controgaranzia al Fondo.
Le operazioni di garanzia diretta sono attivabili da tutte le banche, mentre per i Confidi è previsto un elenco di soggetti accreditati.

Per maggiori informazioni e dettagli, il sito web ufficiale di riferimento è disponibile al seguente link: http://www.fondidigaranzia.it/imprese.html

Napoli, 02/09/2015

Valore Assoluto 3.0: dalla CCIAA di Bari, 500.000 euro per il concorso dedicato alle startup innovative

La Camera di Commercio di Bari investe 500.000 € per le startup innovative con la terza edizione del concorso di idee “Valore Assoluto”: le idee di impresa potranno beneficiare da un lato di un percorso di supporto e tutoraggio per la fase iniziale di attività, dall’altro di un sostegno economico con grant da 10.000€ per ciascuno dei team vincitori.

Possono partecipare a Valore Assoluto 3.0 gruppi informali costituiti da almeno tre persone fisiche, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che intendano avviare un’attività imprenditoriale con sede legale e/o operativa nel territorio di competenza della Camera di Commercio di Bari. L’iniziativa è aperta, inoltre, ad imprese innovative costituite dopo il 1° gennaio 2014, con sede legale e/o operativa nel territorio di competenza della Camera di Commercio di Bari, anch’esse costituite da almeno tre persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

I progetti candidabili devono presentare innanzitutto un significativo carattere innovativo: il prodotto, servizio, processo e modello organizzativo dovranno essere originali, riconducibili alle capacità e competenze del team proponente e in grado di generare un significativo impatto positivo in termini di cambiamento a livello economico/sociale del territorio (impatto occupazionale e/o di crescita economica).

va30

L’iniziativa Valore Assoluto 3.0 è alla ricerca di idee di impresa innovative nei seguenti cinque settori economici:

ICT, in particolare sistemi software, inclusi web e mobile;
Healthcare, ossia biotecnologie e tecnologie robotiche, farmaceutiche, biomedicali per migliorare la salute e la qualità della vita delle persone;
Green & Cleantech, che ricomprende energie pulite e rinnovabili, sistemi innovativi per la produzione alimentare e per la sostenibilità ambientale;
Social Innovation, con progetti per l’integrazione sociale e per il miglioramento della qualità della vita di persone svantaggiate o in condizioni di emarginazione;
Industrial & Automation, intesa come meccanica, elettronica e tecnologia a supporto di industria, logistica e produzione.

Le candidature dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo PEC entro le ore 12:00 del 29 maggio 2015, all’indirizzo promozioni@ba.legalmail.camcom.it con oggetto “VALORE ASSOLUTO – Nome del progetto candidato”.
La candidatura dovrà contenere il modulo di iscrizione scaricabile al seguente link: http://www.ba.camcom.it/?cat=Al+via+Valore+Assoluto+3.0%3A+la+Camera+di+Commercio+di+Bari+investe+500mila+euro+per+le+start+up+innovative&id_articolo=1867&id_categoria=0&id_sottocategoria1=0&id_sottocategoria2=0&tasto=150&cancella_ricerca=ok

Inoltre, alla mail andranno andranno allegati i documenti di identità di ciascun membro del team e, facoltativamente, un business plan del progetto redatto in forma libera.

Valore Assoluto 3.0 prevede, dopo la fase dedicata alla raccolta e valutazione delle candidature (denominata Project Competition), le seguenti fasi successive:

1) Innovation Training: i migliori 30 progetti partecipano ad un percorso di formazione d’aula e orientamento per affinare l’idea e produrre un Business Model, un piano di impresa ed un pitch;
2) Pitch Competition: i migliori 15 progetti, scelti tra i 30 della fase precedente, vengono ammessi ad una pitch session pubblica per la selezione dei 5 progetti vincitori;
3) Due Diligence: i 5 team vincitori di Valore Assoluto 3.0 ricevono un grant da 10.000€ e possono a questo punto negoziare un ulteriore contributo a fondo perduto per sviluppare il proprio progetto di startup.

Per maggiori informazioni e dettagli, si rimanda alla lettura del Bando: http://www.ba.camcom.it/articoli/allegato/2015/04/Bando_VA_3.0.pdf

Napoli, 04/05/2015

La call for ideas di FORUM PA Challenge: PoliHub e FORUM PA alla ricerca startup per l’innovazione nel settore pubblico

PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano, assieme alla Camera di Commercio di Roma, sono i promotori della Call4Ideas 2015 per FORUM PA: l’iniziativa è rivolta a progetti di impresa innovativi in grado di digitalizzare la Pubblica Amministrazione italiana.

Entro il 30 aprile 2015, infatti, sarà possibile inviare la propria candidatura per partecipare alle selezioni, compilando il form di iscrizione disponibile a questo link: http://www.forumpachallenge.it/exposition/exposition/4/proponi

PAChallenge

FORUM PA Call4Ideas 2015 è dedicata a soluzioni innovative per favorire lo switch al digitale della Pubblica Amministrazione, nei seguenti ambiti:

Cloud computing e razionalizzazione del patrimonio infrastrutturale
Dematerializzazione e digitalizzazione dei processi amministrativi
Controllo e monitoraggio spesa pubblica
Il digitale per la promozione del settore turistico
Internet of Things
Mobile Payment & Commerce
Sanità elettronica

L’iniziativa è aperta a persone fisiche, sviluppatori (con un prodotto/servizio anche in fase di test) e startup (avviate negli ultimi 5 anni). E’ possibile presentare la propria candidatura anche in team, indicando un referente principale all’atto di compilazione della domanda.

Tutte le soluzioni idonee saranno pubblicate entro la scadenza del 30 aprile sul portale FORUM PA Challenge, in modo da amplificare la comunicazione e la visibilità del progetto.

La Giuria (composta da esperti di PoliHub e FORUM PA) selezionerà i migliori 10 progetti, che saranno presenti all’evento nazionale annuale dedicato al settore pubblico FORUM PA, programmato dal 26 al 28 maggio presso il Palazzo dei Congressi di Roma.

FORUMPA

Durante il FORUM PA, i 10 team finalisti potranno presentare il proprio progetto innovativo ad un pubblico composto da potenziali clienti ed investitori e avere accesso ad appositi spazi di networking previsti all’interno della manifestazione.

Inoltre, tra i 10 finalisti, PoliHub e FORUM PA potranno scegliere quelli più interessanti che potranno:

accedere al programma di accelerazione “Startup Program” del MIP – Politecnico di Milano;
essere presentati ai principali attori del Venture Capital italiano;
beneficiare della visibilità dei canali di comunicazione di FORUM PA e PoliHub;
attivare delle partnership per i progetti innovativi implementati da FORUM PA nel corso dell’anno.

Per maggiori informazioni: http://www.forumpachallenge.it/pagine/forum-pa-call4ideas-2015?utm_source=newsletter&utm_medium=COMUNICAZIONE_MAIL&utm_campaign=MAILUP

Napoli, 23/04/2015

Eccellenze in Digitale 2015: 92 nuove borse di studio per la digitalizzazione da Google e UnionCamere

Dopo l’edizione del 2014, che ha riscontrato grande successo sul territorio nazionale, torna l’iniziativa di Google e UnionCamere “Made in Italy – Eccellenze in digitale”, nata con la collaborazione delle Camere di Commercio allo scopo di favorire la digitalizzazione delle imprese italiane.

Il Bando “Made in Italy – Eccellenze in Digitale 2015” prevede l’assegnazione di 92 borse di studio destinate a giovani neolaureati o laureandi (e, in alcune CCIAA, diplomati) in possesso di competenze in ambito economico, di marketing e di management, competenze digitali orientate al web marketing, conoscenza dei processi di internazionalizzazione, padronanza della lingua inglese.

In particolare, le borse di studio di Eccellenze in Digitale 2015 (due per ciascun territorio) sono disponibili per le seguenti Camere di Commercio italiane: Alessandria, Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Biella, Campobasso, Caserta, Catania, Catanzaro, Cosenza, Cuneo, Fermo, Firenze, Foggia, Frosinone, Genova, La Spezia, Latina, Lecce, Lucca, Macerata, Monza e Brianza, Novara, Nuoro, Padova, Pavia, Pesaro e Urbino, Piacenza, Potenza, Prato, Ragusa, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Sassari, Savona, Sondrio, Taranto, Terni, Torino, Trento, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Verona, Viterbo.

Eccellenze-in-digitale

Riguardo ai requisiti di partecipazione, possono presentare la propria candidatura giovani nati a partire dal 1° gennaio 1986, maggiorenni, con cittadinanza italiana o di un altro Stato dell’Unione Europea.

I giovani candidati dovranno avere la residenza nella Regione in cui ricade la provincia per cui si effettua candidatura, e aver conseguito la laurea con votazione non inferiore a 95/110.

In alternativa alla laurea, sono ammessi gli studenti iscritti ad un corso di laurea con certificato universitario attestante il possesso di almeno: 121 CFU per la Laurea Triennale, 81 CFU per la Laurea Magistrale/Specialistica, 201 CFU per il percorso a Ciclo Unico.

La partecipazione è estesa a diplomati presso Istituti Professionali o Tecnici con votazione non inferiore a 70/100 solo nelle seguenti Camere di Commercio: Bari, Biella, Campobasso, Catanzaro, Cosenza, Cuneo, Fermo, Foggia, Genova, Latina, Lecce, Monza e Brianza, Novara, Pavia, Pesaro e Urbino, Piacenza, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Sassari, Savona, Sondrio, Taranto, Torino, Trento, Verbano Cusio Ossola, Verona, Viterbo.

Le domande di partecipazione possono essere inviate entro le ore 12:00 del 30 aprile 2015, attraverso il form on-line disponibile al seguente link: https://www.eccellenzeindigitale.it/formeid2015

I candidati ammessi alla selezione sosterranno una prova selettiva scritta (test a risposta multipla) e orale (colloquio individuale motivazionale), e per ciascuna Camera di Commercio coinvolta nell’iniziativa avranno accesso alla Borsa di Studio i primi due candidati in graduatoria.

La Borsa di Studio per i vincitori di “Made in Italy – Eccellenze in Digitale 2015” ha un valore di 9.000 € e una durata complessiva di 9 mesi (da giugno 2015 ad aprile 2016): i vincitori svolgeranno la propria attività secondo un piano di lavoro individuale e concordato.

Tra le attività previste per i borsisti, il Bando elenca:

a) organizzazione di un evento di presentazione del progetto per le PMI del territorio;
b) analisi delle possibilità offerte dal contesto produttivo locale alla digitalizzazione;
c) definizione di un numero minimo di aziende in cui diffondere l’utilizzo del web;
d) definizione di un numero minimo di aziende off line con cui sviluppare una prima presenza in rete;
e) definizione di un numero minimo di aziende on line con cui elaborare una strategia digitale per l’export.

Per saperne di più, il Bando “Made in Italy – Eccellenze in Digitale 2015” è scaricabile al seguente link: http://www.unioncamere.gov.it/P42A2639C1924S1919/Procedure-selettive-per-l-assegnazione-di-92-borse-di-studio-destinate-a-giovani-laureati-e-o-diplomati-di-scuola-secondaria-superiore-finalizzate-ad-accompagnare-le-pmi-italiane-alla-scoperta-delle-opportunita-offerte-dall-economia-digitale.htm

Il sito web dedicato all’iniziativa è disponibile qui: https://www.eccellenzeindigitale.it/home

Napoli, 22/04/2015

Bando Internazionalizzazione: dalla Regione Campania, 30 milioni di euro per MPMI con progetti su mercati esteri

La Regione Campania ha emesso un Bando a valere sul fondo regionale per lo sviluppo delle PMI campane relativo alla misura “Internazionalizzazione”: lo stanziamento complessivo è pari a 30 milioni di euro e si rivolge a micro, piccole e medie imprese con un progetto di investimento per l’internazionalizzazione, riguardante mercati europei ed extra-europei.

campania_logo

In particolare, possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni MPMI in forma singola o associata (ATS, ATI, Reti di imprese, Consorzi, Società consortili) in possesso dei seguenti requisiti:

almeno una sede operativa in territorio della Regione Campania,
iscrizione al Registro delle Imprese di una delle CCIAA campane da almeno due anni all’atto di presentazione della domanda.

Gli ulteriori requisiti sono elencati all’art. 6 del Bando, disponibile qui: http://www.sviluppocampania.it/public/allegati/SVILUPPO_CAMPANIA_INTERNAZIONALIZZAZIONE_BANDI_DI_GARA1.pdf

Il Bando Internazionalizzazione della Regione Campania prevede un regime di aiuto che consiste nella concessione di agevolazioni sotto forma di finanziamento a tasso agevolato, per un importo compreso tra un minimo di 50.000 e un massimo di 280.000 €, a copertura del 100% del progetto di investimento.

Il finanziamento avrà una durata di 7 anni con un periodo di pre-ammortamento di 12 mesi, e un rimborso a rate trimestrali (a quote capitali costanti) con un tasso d’interesse dello 0,50%. All’atto della sottoscrizione del Contratto di finanziamento i beneficiari dovranno inoltre presentare a garanzia una fideiussione come previsto dall’art. 12 del Bando.

Riguardo alle tipologie di attività finanziabili, il Bando prevede cinque tipologie:

A.1) Partecipazione a fiere e saloni a valenza internazionale;
A.2) Promozione di prodotti e servizi su mercati internazionali mediante utilizzo temporaneo di uffici o sale espositive all’estero, strutture logistiche, centri di assistenza post-vendita e centri servizi;
A.3) Servizi promozionali;
A.4) Supporto specialistico all’internazionalizzazione ivi compreso il supporto gestionale mediante coinvolgimento di temporary export manager (TEM);
A.5) Servizi di supporto per decisioni di alleanze all’estero (joint venture di tipo equity e non equity, alleanze strategiche, etc).

Per ciascuna delle cinque tipologie di attività finanziabili, il Bando prevede un elenco di spese ammissibili riportare all’art. 9.

Le attività ammissibili alle agevolazioni dovranno essere avviate successivamente alla presentazione della domanda, in ogni caso dovranno essere avviate entro il 31/12/2015 e completate e rendicontate entro il 30/09/2016.

internazionalizza

Le domande di accesso ai finanziamenti dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica sul sito www.sviluppocampania.it, a partire dalle ore 10:00 del 20 aprile 2015 ed entro il 31 luglio 2015.
La valutazione sarà effettuata sulla base di una procedura a sportello, in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande.

Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando.

Napoli, 30/03/2015

Dalla Regione Campania, il Bando per il Sostegno allo sviluppo delle Imprese Artigiane: finanziamenti fino a 15.000 €

Con Decreto Dirigenziale n. 135 del 05/02/2015, la Regione Campania ha pubblicato un nuovo Bando per il Sostegno allo sviluppo delle Imprese Artigiane, per il quale sono state messe a disposizione risorse finanziarie per un totale di 2 milioni di euro.

La Regione Campania finanzia le Imprese Artigiane
La Regione Campania finanzia le Imprese Artigiane

Il Bando per le Imprese Artigiane nasce allo scopo di migliorare la competitività del sistema produttivo artigiano regionale attuale, alle prese con limiti strutturali derivanti in particolare dalla presenza di numerose micro imprese con deficit finanziari, spesso poco coinvolte nei processi di innovazione e con forte orientamento al mercato locale, a discapito delle possibilità di proiettarsi sui mercati esteri.

Per migliorare la situazione attuale, la Regione Campania prevede la possibilità di accedere ad agevolazioni sotto forma di sovvenzione diretta, a titolo di contributo in conto capitale, per finanziamenti fino a un massimo di 15.000 €.

Possono presentare domanda di agevolazione le micro imprese artigiane, impegnate in attività artigianali di produzione e in possesso di una serie di requisiti, elencati all’art. 1.7 del Bando. Tra i requisiti necessari per accedere ai finanziamenti, che le imprese dovranno possedere alla data di presentazione della domanda, ricordiamo:

sede legale e operativa nell’ambito del territorio della Regione Campania;
regolare iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane di una delle CCIAA regionali;
realizzazione dell’investimento in proprie unità produttive locali, ubicate nel territorio regionale campano.

I finanziamenti saranno concessi a copertura delle spese ammissibili, fino alla misura massima del 50%. Tra le spese ammissibili, elencate all’art. 1.8 del Bando, figurano due macrovoci:

1) Immobilizzazioni materiali: Impianti, macchinari ed attrezzature, mezzi di trasporto strettamente funzionali allo svolgimento dell’attività.
2) Immobilizzazioni immateriali: software finalizzati alla gestione dell’impresa ed al commercio elettronico, siti web, adesioni a sistemi di certificazione.

Le domande di accesso alle agevolazioni del Bando per le Imprese Artigiane potranno essere presentate esclusivamente on-line, attraverso la procedura disponibile sul portale http://www.regione.campania.it/
La procedura per la presentazione delle domande sarà attiva dal 24 marzo 2015 all’8 aprile 2015.

I finanziamenti saranno concessi per programmi di investimento non inferiori a 5.000 €, in base ai seguenti criteri di valutazione:

Progetti realizzati in settori protetti (artigianato artistico e tradizionale);
– Progetto innovativo (almeno il 40% dell’investimento dovrà essere finalizzato all’introduzione di tecnologie informatiche e web-based, o per iniziative riguardanti la certificazione di qualità, del prodotto o del processo);
Progetti presentati da giovani (di età compresa tra 18 e 35 anni);
Progetti presentati da donne;
Premialità aggiuntiva, prevista per imprese che non hanno ancora usufruito di alcun contributo nazionale e/o regionale.

Tutte le spese previste dal programma di investimento dovranno essere realizzate entro gli 8 mesi successivi alla comunicazione di assegnazione del contributo.

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando, disponibile a questo link: http://www.regione.campania.it/it/news/regione-informa/bando-artigianato-2015

Per le rettifiche introdotte successivamente dalla Regione Campania: http://redazione.regione.campania.it/rcnews_ce/showDocumentsNletter.php?04e2cb8004f27fa7b8d0af5c5f9d0e39=1a3461e29ff165000797826dc84ba681&nletter=nletter&num_newsletter=328&pgCode=G6I56R6156&refresh=on

N.B. Avviso Regione Campania per le domande inviate entro le ore 24 del giorno 25 marzo 2015: http://redazione.regione.campania.it/rcnews_ce/showDocumentsNletter.php?04e2cb8004f27fa7b8d0af5c5f9d0e39=ee5f63e2f9de331d0edd2707f5def8e0&nletter=nletter&num_newsletter=330&pgCode=G6I56R6191&refresh=on

Napoli, 13/02/2015

Il DL “Investment Compact” e le PMI innovative: nuove agevolazioni per l’innovazione d’impresa in Italia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 20 gennaio il Decreto Legge “Investment Compact”, che contiene alcune novità molto interessanti per il mondo dell’imprenditoria innovativa: il nuovo provvedimento prevede infatti l’istituzione delle PMI Innovative, che si vanno ad affiancare alle startup innovative (istituite nel 2012 con il Decreto Sviluppo Bis) e rientrano in buona parte nel regime di agevolazione previsto per queste ultime.

Possono avvalersi dello status di PMI innovativa e del relativo regime di agevolazioni le PMI non quotate, residenti in Italia o in uno degli Stati Membri UE (o aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché con una sede produttiva o filiale in territorio italiano) che abbianol’ultimo bilancio certificato. La PMI dovrà essere costituita da non oltre sette anni.
Inoltre, la PMI deve rispettare almeno due dei cosiddetti requisiti di capacità innovativa, e nello specifico:

– volume di spesa in ricerca e sviluppo in misura uguale o superiore al 3% del maggior valore fra costo e valore totale della produzione della PMI innovativa;
– impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al quinto della forza lavoro complessiva, dipersonale “altamente qualificato”, ossia in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno 3 anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a un terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale;
– titolarità, anche quale depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale, relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato, purché tale privativa sia direttamente afferente all’oggetto sociale e all’attività d’impresa.

Per accedere allo status di PMI innovativa, l’impresa dovrà iscriversi all’apposita Sezione Speciale del Registro delle Imprese che sarà istituita presso le Camere di Commercio: la domanda di iscrizione va effettuata esclusivamente per via telematica.
Le informazioni obbligatorie contenute nella domanda di iscrizione alla Sezione Speciale andranno poi aggiornate due volte all’anno (entro il 30 giugno ed entro il 31 dicembre), pena la cancellazione d’ufficio.

Le PMI innovative possono beneficiare del regime di agevolazioni previste per le startup innovative, ad eccezione degli aspetti riguardanti le disposizioni di diritto fallimentare e quelle di regolamentazione del mercato del lavoro. Le agevolazioni previste per le PMI innovative, quindi, sono le seguenti:

1) Esonero dal pagamento dei diritti camerali e delle imposte di bollo;

2) Deroghe alle disposizioni civilistiche in tema di perdite che intaccano il capitale sociale: se si verifica una perdita che riduce di oltre 1/3 il capitale sociale, il termine entro il quale la perdita stessa deve risultare diminuita a meno di un terzo per evitare la riduzione del capitale stesso in proporzione delle perdite accertate è fissato alla fine del secondo esercizio successivo a quello in cui sono state rilevate le perdite (e non, come previsto nel regime ordinario, l’esercizio successivo);

3) Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale: i collaboratori possono essere pagati con tali strumenti (es. stock option) e i fornitori di servizi esterni con sistemi di work for equity;

4) Incentivi fiscali per gli investimenti da persone fisiche e giuridiche: detrazioni IRPEF del 19% e deduzioni imponibile IRES del 20%. Le percentuali previste non cambiano, come accade per le startup, in caso di PMI a vocazione sociale.

Alle PMI innovative, infine, viene estesa la possibilità di accedere ai portali on-line di crowdfunding per la raccolta di capitale di rischio.

FONTI: Il Sole 24 Ore, IPSOA

Napoli, 27/01/2015

NEWS: Chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate in tema di agevolazioni per chi investe in startup innovative

Il 22 gennaio 2015 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Risoluzione 9/E incentrata sul tema delle agevolazioni fiscali riservate a chi effettua conferimenti in denaro in startup innovative ai sensi del D.L. 179/2012 (Decreto Sviluppo Bis).

Come previsto dall’art. 29 del Decreto Sviluppo Bis, infatti, coloro che effettuano conferimenti in denaro (capitale sociale) in startup innovative ha diritto ad un’agevolazione fiscale ai fini delle imposte sui redditi, e nello specifico sotto forma di detrazione di imposta (IRPEF) o deduzione dal reddito complessivo (IRES).

La Risoluzione 9/E analizza due casi specifici:

1) Conferimento in denaro in una startup innovativa in cui le quote siano sottoscritte tramite società fiduciaria;

2) Conferimento in denaro in una startup innovativa che perfezioni l’iscrizione alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese successivamente all’iscrizione nella sezione ordinaria.

CASO 1

L’Agenzia delle Entrate osserva che in generale, anche se il conferimento avviene attraverso l’interposizione di una società fiduciaria, non si modifica in nessun caso l’effettivo proprietario dei beni: l’investitore che effettua il conferimento, quindi, resta comunque colui che si è rivolto alla fiduciaria.

Di conseguenza, l’Agenzia afferma che le agevolazioni fiscali ai sensi dell’art. 29 D.L. 179/2012 restano valide e applicabili a tutti gli effetti.

CASO 2

Nella seconda parte della Risoluzione, l’Agenzia delle Entrate osserva che il perfezionamento successivo dell’iscrizione alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese non va ad inficiare il fatto che il conferimento in denaro sia finalizzato ad un investimento in startup innovative.

Pertanto, il regime fiscale di agevolazioni previsto dall’art. 29 del Decreto Sviluppo Bis è applicabile a tutti gli effetti.

Per maggiori dettagli e approfondimenti, il testo della Risoluzione 9/E è disponibile al seguente link:http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/documentazione/provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/risoluzioni/archivio+risoluzioni/risoluzioni+2015/gennaio+2015+risoluzioni/risoluzione+n+9e+del+22+gennaio+2015/RIS+9e+del+22+01+15.pdf

FONTE: Fiscal Focus

Napoli, 26/01/2015

Startup innovative a vocazione sociale: la nuova procedura semplificata per l’accesso al regime di agevolazione

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha elaborato una nuova procedura per le nuove imprese a vocazione sociale: si tratta di una semplificazione che rende più leggeri e flessibili i meccanismi e le attività di riconoscimento e comunicazione dei requisiti necessari ad accedere ai vantaggi derivanti dallo status di startup innovativa a vocazione sociale (SIAVS), introdotta nel nostro sistema legislativo dal DL 179/2012 che stabiliscono i requisiti di startup innovative ed incubatori certificati.

La nuova procedura semplificata è stata introdotta dalla Circolare MISE n. 3677/C (20 gennaio 2015, prot. 6957), e viene spiegata nel dettaglio nella Guida per startup innovative a vocazione sociale alla redazione del “Documento di Descrizione dell’Impatto Sociale”(pubblicata dallo stesso Dicastero il 21 gennaio 2015).

Secondo la nuova procedura, per effettuare l’iscrizione alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese ed accedere, di conseguenza, ai vantaggi del regime per startup innovative a vocazione sociale, le nuove imprese devono presentare un’apposita Autocertificazione alla CCIAA competente.

Nell’Autocertificazione, la SIAVS dovrà per prima cosa dichiarare di operare in via esclusiva in uno o più settori tra quelli stabiliti dal D.Lgs. 155/2006 (art. 2 comma 1), ossia:

– assistenza sociale;
– assistenza sanitaria;
– educazione, istruzione e formazione;
– tutela dell’ambiente e dell’ecosistema;
– valorizzazione del patrimonio culturale;
– turismo sociale;
– formazione universitaria e post-universitaria;
– ricerca ed erogazione di servizi culturali;
– formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo;
– servizi strumentali alle imprese sociali, resi da enti composti in misura superiore al 70% da organizzazioni che esercitano un’impresa sociale.

La startup, inoltre, deve dichiarare nell’autocertificazione di realizzare, attraverso la propria attività in tale/i settore/i, una finalità di interesse generale e impegnarsi a dare evidenza dell’impatto sociale prodotto.

In particolare sull’ultimo punto, la dichiarazione di impegno va espressa attraverso la redazione di un apposito “Documento di descrizione di impatto sociale”: il Documento ha la funzione di descrivere e dare conto all’esterno degli impatti sociali prodotti, attraverso il ricorso ad indicatori quantitativi e qualitativi. Le linee guida per compilare il Documento, che comprende una parte descrittiva e una dedicata alla griglia degli indicatori, sono contenute nella già citata Guida pubblicata dal MISE.

Si ricorda, infine, che sia l’Autocertificazione che il Documento di dichiarazione di impatto sociale vanno presentati alla CCIAA con cadenza annuale, per garantire il rinnovo dello status di startup innovativa fino a un massimo di 4 anni.

Per maggiori dettagli e approfondimenti:

– Circolare MISE n. 3677/C
– Guida per startup innovative a vocazione sociale alla redazione del “Documento di Descrizione dell’Impatto Sociale”

Napoli, 22/01/2015

Eventi per startup e imprese in Campania: domani, due appuntamenti sulle opportunità di finanziamento da EEN e Unioncamere Campania

Segnaliamo per la giornata di domani, martedì 16 dicembre, due interessanti appuntamenti dedicati a imprese e startup campane in cerca di opportunità di finanziamento: si tratta di due iniziative organizzate da Enterprise Europe Network e Unioncamere Campania, con differenti partner per ciascuno dei due seminari.

In mattinata, a partire dalle 9:30, l’appuntamento è a Salerno (Hotel Mediterranea – Via S. Allende n.8) per il Seminario Informativo sull’Accesso al Credito per le PMI nato dalla collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno e Invitalia.
I relatori previsti dal Programma dell’evento (consultabile qui) sono Ciro Di Leva (Presidente CCIAA Salerno), Beatrice Pernarella (Invitalia – Incentivi per le Imprese), Stefano Immune (Invitalia – Procedure per la presentazione delle domande ed introduzione alla stesura di un business plan).
La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione obbligatoria (il link per la registrazione è http://www.unioncamere.campania.it/index.phtml?Id_VMenu=349).
La conclusione dell’evento è prevista per le ore 13:00.

Nel pomeriggio, invece, è previsto per le 15:30 l’inizio del Tavolo Operativo sulle Opportunità per le PMI dall’Unione Europea – “Innovazione, Competitività, Mercato”. L’evento è organizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Caserta ed ENEA.
Dopo il benvenuto di Francesco Geremia, componente di Giunta della CCIAA di Caserta, gli interventi previsti dal Programma saranno affidati a Michele Di Natale (Preside della Facoltà di Ingegneria SUN – L’innovazione nel comparto produttivo in Campania), Filippo Ammirati (ENEA Unità Trasferimento Tecnologico – H2020 e COSME: focus sulle PMI), Simone Sparano (Unioncamere Campania – I servizi di Enterprise Europe Network alle PMI).
Anche per questo appuntamento, la registrazione è obbligatoria ed è effettuabile a questo link: http://www.unioncamere.campania.it/index.phtml?Id_VMenu=349
La chiusura del Tavolo Operativo è prevista per le ore 17:30.

Napoli, 15/12/2014

1 2