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Tag: MISE

Incentivi per chi investe in startup innovative: atteso per fine anno il via libera della Commissione Europea

Potrebbe arrivare entro Natale il via libera da parte della Commissione Europea agli incentivi previsti dal Decreto Sviluppo bis per coloro che investono in startup innovative: si tratta di una buona notizia non soltanto per coloro che stanno attendendo la conclusione dell’intero iter legislativo, ma anche e soprattutto per chi ha già investito in questi mesi in capitale di startup. Il D. Lgs. 179/2012 è infatti una norma retroattiva, che coprirà in ogni caso anche le operazioni concluse prima dell’autorizzazione della Commissione.

Ricordiamo che il D. Lgs. 179/2012, entrato in vigore il 20 ottobre dello scorso anno, prevede incentivi destinati a chi investe in startup innovative: le detrazioni riguardano l’imposta lorda sul reddito ed è pari al 19% per investimenti effettuati da persone fisiche, al 20% per investimenti effettuati da società.
Inoltre, se la startup innovativa oggetto di investimento opera nel settore energetico e/o sociale, le percentuali di detrazione salgono al 25% (persone fisiche) e 27% (società): gli incentivi sono applicati anche in caso di investimenti effettuati attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio.
I vincoli previsti sono essenzialmente due: è necessario mantenere l’investimento per almeno 2 anni e l’importo detratto non può superare i 500.000 euro (per le persone fisiche) o 1,8 milioni di euro (per le società).

I meccanismi di incentivo previsti dal Decreto Sviluppo bis avrebbero già dovuto essere autorizzati dalla Commissione Europea, ma hanno seguito un percorso caratterizzato da alcuni ritardi.

Innanzitutto, i Ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico avrebbero dovuto pubblicare le modalità attuative entro il 19/12/2012, ma a causa del cambio di Governo ciò è avvenuto solo nel giugno di quest’anno, con il D.L. 76/2013.
Il lato positivo di tale ritardo è stata sicuramente l’estensione degli incentivi in questione fino al 2016 (inizialmente, erano previsti per il triennio 2013/2015).

La notifica per ottenere l’autorizzazione agli incentivi è stata inviata ai vertici europei ad agosto 2013: inizialmente ciò doveva significare che il via libera sarebbe arrivato entro metà ottobre di quest’anno, ma la Commissione Europea ha chiesto al Governo italiano ulteriori informazioni per prendere la propria decisione, facendo slittare tale termine di 60 giorni.

Ad ogni modo, il benestare della Commissione Europea dovrebbe arrivare entro dicembre 2013: in quel caso, agli investitori in startup innovative sarebbero riconosciute le detrazioni a partire dalle operazioni effettuate da gennaio 2013.

Fonte: IlSole24Ore

Napoli, 07/11/2013

Novità dal MISE: è possibile trasformare una Srl Unipersonale in Startup Innovativa

Al già ampio panorama legislativo nazionale dedicato alle startup innovative si è aggiunto nei giorni scorso un nuovo tassello: la nota n. 164029 emessa dal Ministero dello Sviluppo Economico in data 8 ottobre 2013, contenente il parere positivo sulla possibilità di trasformare una Srl Unipersonale in Startup Innovativa.

La nota risponde ad un quesito riguardante una società operante nell’ambito oggettivo dell’innovazione tecnologica, che tuttavia non disporrebbe del requisito soggettivo previsto dall’art. 25, comma 3, lett. g) del D.L. 179/2012 secondo cui una società può iscriversi alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese e acquisire lo status di startup innovativa quando “non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda”.

La società in questione, operante dal 2008, ha depositato un brevetto industriale nell’ottobre 2010 e, dopo pochi giorni, ha cambiato l’attività prevalente proprio in virtù della tecnologia derivante dal nuovo brevetto.
Un anno dopo, il 19 novembre 2011, l’imprenditore decide di costituire una Srl Unipersonale tramite conferimento in denaro ma, in seguito (il 21 dicembre 2011), con l’atto di cessione l’azienda dell’individuale viene trasferita alla società neocostituita.
Nella nota ministeriale si legge a questo punto un’osservazione fondamentale: nel nostro ordinamento, l’unico modo possibile per cambiare forma giuridica garantendo continuità ai rapporti giuridici preesistenti è la cessione di azienda, anche perchè è impossibile trasformare in società un’azienda individuiale.

Il quesito nasce però nel marzo 2013, quando la Srl Unipersonale presenta istanza di iscrizione alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese per acquisire lo status di startup innovativa e non può firmare la dichiarazione sostituitiva in quanto non possiede il requisito previsto alla lettera g) di cui sopra.

Come accennato all’inizio del post, il Ministero dello Sviluppo Economico ha risolto il quesito con un parere positivo: la motivazione espressa nella nota si basa sulla volontà del legislatore e sullo spirito della normativa contenuta nell’intero D.L. 179/2012.
Nella nota si legge che la volontà del legislatore è chiaramente “diretta alla creazione del maggior numero di startup innovative, destinate al rilancio delle eccellenze imprenditoriali e di conseguenza alla crescita del sistema paese”.

Anche i limiti oggettivi e soggettivi posti all’accesso al regime speciale previsto per le startup innovativi vanno sempre e comunque considerati e valutati in maniera proporzionata alle finanlità di interesse pubblico generale.

Inoltre, considerato che il nostro ordinamento legislativo non prevede altra possibilità per trasformare un’impresa unipersonale in una società se non la cessione dell’impresa alla società neocostituita, vietare l’iscrizione alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese al soggetto in questione (tra l’altro, titolare di una privativa industriale che rappresenta uno dei tre “ulteriori requisiti” indicati dal D.L. 179/2012 per accedere allo status di startup innovativa) sarebbe una discriminazione.

Infine, il Ministero fa notare che discriminare tali soggetti ed estrometterli dal regime speciale per startup innovative non solo ritarderebbe il rilancio produttivo del Paese, ma potrebbe costringere queste persone ad emigrare all’Estero per sviluppare il proprio know-how.

Napoli, 21/10/2013

Destinazione Italia: il documento on-line per la consultazione pubblica fino al 9 novembre

Il 19 settembre 2013 il Governo, su iniziativa del Presidente del Consiglio e dei Ministri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico ha varato il documento “Destinazione Italia”: nato allo scopo di rendere l’Italia più attrattiva per gli investimenti dall’estero e per promuovere il nostro Paese nel mondo, Destinazione Italia contiene un elenco dei provvedimenti già adottati e le 50 misure che saranno attuate in futuro, indicizzate sulla base del tempo di attuazione (rapido, breve e medio periodo).

Tra le misure di particolare interesse per startup e imprese, ricordiamo la n. 18 che prevede di ampliare le fonti di finanziamento per le PMI oltre il sistema dei finanziamenti bancari, che attraversa ormai da tempo una fase di contrazione.

La misura n. 20 prevede l’istituzione di un Fondo “Invest in Made in Italy”, finalizzato all’investimento in equity di microimprese. Il Fondo, costituito con risorse pubbliche, private e quote di investitori istituzionali esteri, prevede ticket da 50 a 500 mila euro.

La misura successiva, la n. 21, è espressamente dedicata alle startup e prevede la creazione del “Fondo dei Fondi”: si tratta di uno strumento dedicato al co-investimento in fondi di venture capital, a supporto delle operazioni di investimento realizzate da altri attori dell’ecosistema startup (angel investor, incubatori ed acceleratori di impresa). Anche in questo caso si prevede la coesistenza di risorse pubbliche e private, e i fondi pubblici saranno attivati solo qualora almeno una parte delle risorse private provenga da capitali stranieri.

Interessante per le imprese e per le startup anche la misura n. 29, relativa al Credito d’imposta per la Ricerca&Sviluppo: l’idea proposta è quella di introdurre un credito d’imposta stabile e automatico sull’incremento, rispetto all’anno precedente, delle spese per attività di R&S.

Collegata alle startup anche la misura successiva (n. 30), che contiene le misure per favorire ed incentivare lo sviluppo di spin-off accademici e la capacità di questi ultimi di attrarre capitali: l’idea è quella di prevedere una programmazione condivisa università-impresa e creare un sistema di incentivi ad hoc per le grandi aziende che decideranno di affiancare le aziende spin-off nel loro ingresso sul mercato.

Da segnalare infine la misura n. 44: nell’ottica di utilizzare i visti come strumento di attrazione di aspiranti startuppers e di investitori sul territorio nazionale, è prevista la possibilità di istituire un visto specifico per le startup e gli investitori (sulla scia degli Startup VISA). Tale misura potrebbe incentivare non solo la nascita di nuove imprese e l’accesso di nuovi capitali, ma anche contribuire alla generazione di nuova occupazione.

Nelle intenzioni del Governo, il documento del 19 settembre va considerato come una “versione 0.5” ed è pertanto attualmente oggetto di una consultazione pubblica: è possibile per i cittadini partecipare attivamente alla redazione del piano per l’attrazione degli investimenti esteri e la promozione della competitività delle imprese italiane a livello globale fino al 9 novembre 2013 (qui il link di riferimento).

Al termine della consultazione pubblica, i risultati verranno pubblicati in un report e integrati nella versione finale 1.0 del documento Destinazione Italia, con l’attuazione delle misure in esso contenute nel corso della legislatura.

La consultazione aperta al pubblico permette un’ampia possibilità di partecipazione, sotto tre differenti modalità:

– proposta di commenti, integrazioni e segnalazioni per discutere ed arricchire ogni singola misura (in ciascuna pagina del documento);
– segnalazione delle priorità da assegnare alle 50 misure previste;
– proposta di ulteriori azioni complementari a quelle già previste dal documento.

Napoli, 17/10/2013

Dal MISE, nuove agevolazioni per l’Innovazione delle imprese del Mezzogiorno

Con Decreto Ministeriale del 29/07/2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto un nuovo regime di agevolazioni destinato alle imprese delle Regioni Convergenza che intendano effettuare investimenti innovativi: la dotazione finanziaria messa a disposizione è di 150 milioni di euro, di cui il 60% riservato alle PMI.

Possono presentare domanda le imprese regolarmente costituite da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda che abbiano sede legale ed operativa nei territori delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che si trovino in regime contabile ordinario e, in caso di imprese di servizi, siano costituite sotto forma di società.

Per accedere alle agevolazioni, le imprese devono presentare dei programmi di investimento che siano finalizzati all’acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali avanzate da un punto di vista tecnologico e in grado di accrescere i livelli di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento del business.

Tali miglioramenti dovranno essere valutabili in termini di:

– riduzione dei costi,
– aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi,
– aumento della capacità produttiva,
– introduzione di nuovi prodotti e/o servizi,
– riduzione dell’impatto ambientale,
– miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.

In particolare, il secondo comma dell’art. 5 elenca una serie di investimenti che sono considerati innovativi e che pertanto possono ottenere le agevolazioni previste dal Decreto: tra questi, segnaliamo l’acquisto di apparecchiature elettroniche per la gestione e lo svolgimento di attività legate al ciclo produttivo, di sistemi di automazione industriale che utilizzino algoritmi per l’interazione tra parti meccaniche ed elettroniche, di computer e programmi informatici.

Riguardo ai settori economici, saranno ammissibili programmi di investimento relativi a:

– attività manifatturiere;
– produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore;
– attività di servizi (specificate in allegato al Decreto in questione).

Le spese ammissibili oggetto di agevolazione dovranno essere comprese tra i 200.000,00 e i 3.000.000,00 di euro, e il programma di investimento dovrà avere una durata temporale non superiore ai 12 mesi. Riguardo, invece, alla tipologia di spese ammissibili, l’art. 6 specifica che si tratta di quelle “relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, (…) che riguardano i macchinari, gli impianti, le attrezzature e i programmi informatici”.

Il regime di agevolazioni introdotto dal Decreto MISE 29/07/2013 si sostanzia in una sovvenzione rimborsabile: l’impresa beneficiaria deve restituire una percentuale dell’importo ricevuto, con percentuali che variano a seconda delle dimensioni (70% per le piccole imprese, 80% per le medie imprese, 90% per le grandi imprese).

Il rimborso dovrà essere effettuato secondo un piano di ammortamento con rate semestrali, per una durata massima di 7 anni a partire dalla data di erogazione dell’ultima quota della sovvenzione. Il piano di restituzione non prevede il pagamento degli interessi.

La procedura di valutazione delle domande di agevolazione sarà gestita con modalità a sportello, sulla base dei criteri elencati dall’art. 8 e consistenti in aspetti relativi a:

– caratteristiche dell’impresa (copertura ed indipendenza finanziaria, spese in Ricerca e Sviluppo, personale qualificato);
– fattibilità tecnica e sostenibilità economico-finanziaria (tenendo conto anche dell’incidenza della gestione caratteristica e degli oneri finanziari del programma di investimento);
– qualità della proposta.

Non sono ancora stati comunicati i termini di apertura della procedura a sportello e le modalità di presentazione delle domande, il MISE precisa che saranno definite da un successivo decreto direttoriale della Direzione generale per l’incentivazione alle attività imprenditoriali.

Per ulteriori informazioni, la pagina dedicata sul sito ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico è disponibile a questo link.

Napoli, 11/10/2013

Terminata la fase di scouting per VulcanicaMente2: dal talento all’impresa

Le ultime due settimane sono state caratterizzate da giornate intense per la community di talenti creativi e aspiranti startuppers napoletani. Un magma di idee imprenditoriali innovative e vulcaniche è emerso dagli eventi di scouting di VulcanicaMente: dal talento all’impresa 2, l’iniziativa del Comune di Napoli, giunta alla sua seconda edizione, con lo scopo di trovare e supportare i migliori progetti da trasformare in vere startup innovative.

Sono state ben 45 le idee innovative di impresa pervenute per le selezioni di VulcanicaMente 2, con progetti innovativi e creativi dedicati a temi e settori di grande attualità. Tra questi, segnaliamo progetti caratterizzati da potenziali ricadute positive sull’economia territoriale, ad esempio nell’ambito del turismo e della sostenibilità ambientale o ancora della vivibilità urbana, nonché dalle ultime tendenze tecnologiche, come la stampa 3D ed il mondo dei makers. Da notare anche una forte presenza di team interamente composti da donne, in linea con una tendenza globale che sta vedendo crescere la presenza femminile nel mondo delle startup.

Lo scouting di VulcanicaMente2 si è svolto attraverso due eventi: il Barcamper (17 settembre 2013) ed il TechDay (24/25 settembre 2013).

Il 17 settembre, per il primo evento di scouting, il Barcamper, un vero e proprio ufficio mobile, è stato posizionato per tutta la giornata in Piazza Dante. Prenotando uno slot per il Barcamper, i partecipanti alle selezioni di VulcanicaMente 2 hanno avuto l’opportunità di incontrare per un colloquio one-to-one lo staff dei mentor del CSI, ricevendo preziosi feedback e consigli esperti per focalizzare meglio i loro progetti.
Ma la presenza del Barcamper è stata anche un’occasione di informazione e sensibilizzazione: alcuni talenti creativi hanno deciso di mettersi in gioco e partecipare a VulcanicaMente 2 proprio grazie alle risposte alle proprie curiosità ottenute in Piazza Dante.

Il secondo ed ultimo evento dedicato allo scouting di VulcanicaMente2 è stato il TechDay (24 e 25 settembre al PAN di Napoli): due giornate ricche di momenti importanti, con ospiti d’eccezione e testimonianze significative.
Il TechDay ha visto tre momenti fondamentali: la presentazione delle idee in sala con Gianluca Dettori, che ha consigliato a ciascuno dei talenti le modifiche e gli aggiustamenti; la fase di colloqui one-to-one con lo staff dei mentor, per focalizzare e mettere a punto le modifiche ai progetti; ed infine la presentazione finale alla sala dei pitch da parte dei candidati.
Altri due momenti importanti e di alto valore formativo per i partecipanti su temi di rilevanza per aspiranti startuppers sono stati gli interventi di Giovanni De Caro (Atlante Ventures) e di Annalisa Clavari (Invitalia). De Caro ha parlato ai presenti del Venture Capital, con un focus particolare sulla situazione italiana dei finanziamenti alle imprese, rendendo il suo discorso ancora più prezioso grazie alla sua disponibilità e all’aperto confronto con i partecipanti; mentre Annalisa Clavari ha offerto una panoramica completa sugli incentivi previsti dal Bando Smart&Start del Ministero dello Sviluppo, che consente alle nuove imprese di ottenere finanziamenti fino a 200.000 euro. Anche in questo caso, c’è stato un interessante momento di scambio con i partecipanti, i quali hanno potuto avere risposte e chiarimenti, in modalità one-to-one, sul sistema di incentivi di Invitalia dedicato alle startup.
Un importante valore aggiunto del TechDay è stato offerto dalle testimonianze delle startup partecipanti alla prima edizione di VulcanicaMente: tra queste, alcuni rappresentanti dei team delle startup attualmente insediate al CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est. Hanno partecipato al TechDay, infatti, Marco Meola (Rehub), Pier Giuseppe Meo (FinWin), Ottavio Sgrosso e Marco Vladovich Relja (Pushapp), Alessandro Schirio (SmartGo) e Pasquale Mauriello (Prenoda): ciascuno di loro, con le testimonianze e i racconti su differenti aspetti della vita quotidiana di uno startupper, ha permesso ai nuovi aspiranti imprenditori di carpire consigli, suggerimenti ed esperienze utili di chi sta lavorando per trasformare in una realtà imprenditoriale di successo la propria idea innovativa.

Special guest del TechDay sono stati anche Angelo Romano (Linkpass) e Roberto Esposito (DeRev). Poco più di un anno fa Linkpass e DeRev erano due solide idee di business emerse durante gli eventi di VulcanicaMente, oggi, anche grazie ad un finanziamento di un importante fondo di Venture Capital partenopeo, sono realtà significative dell’imprenditoria innovativa che nascono da Napoli e si proiettano verso un mercato internazionale.

In conclusione, lo scouting di VulcanicaMente 2 è stato un processo virtuoso di formazione e networking tra i partecipanti, gli esperti, i mentor e gli startupper. Il risultato più interessante è stata l’attivazione di un meccanismo concreto di sviluppo partecipativo e di team building attorno alle idee presentate. Ciò in piena armonia con i contenuti del percorso di coworking, presso il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est del Comune di Napoli, cui beneficeranno le migliori 10 idee risultanti dalla selezione.

Napoli, 30/09/2013

Invitalia al TechDay con il bando Smart&Start!

Si arricchisce il programma del TechDay di VulcanicaMente 2, in corso di svolgimento al PAN di Napoli.

Il 25 settembre intorno alle 15:00, nell’ambito del programma di attività del TechDay, si terrà l’intervento di Annalisa Clavari, Responsabile Promozione Finanza ed Impresa di Invitalia che illustrerà le opportunità del bando Smart&Start del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il bando rappresenta una concreta opportunità di finanziamento per idee innovative d’impresa, e l’intervento di Invitalia rientra nelle occasioni di networking offerte dal CSI – Centro Servizi Incubatore d’Impresa agli aspiranti startupper.

La partecipazione all’evento è gratuita e aperta anche a coloro che non concorrono allo scouting di VulcanicaMente.

Napoli, 24 settembre 2013

 

 

Servizi gratuiti ad hoc per le startup green, con Cleanstart

Cleanstart è la nuova iniziativa nata nell’ambito del progetto Corrente, realizzato da GSE – Gestore Servizi Energetici con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e avviato tre anni fa con lo scopo di fornire servizi di promozione, aggregazione e supporto alle imprese italiane nel settore della green economy.

L’iniziativa Cleanstart è dedicata alle startup innovative italiane che operano nei settori delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile: possono aderire a Cleanstart tutte le startup regolarmente iscritte nell’apposita Sezione Speciale del Registro delle Imprese che si registreranno scrivendo all’indirizzo corrente.startup@gse.it

Le startup innovative che aderiscono a Cleanstart potranno beneficiare di una serie di nuovi servizi, tra cui:

ASSISTENZA
Rientrano le iniziative formative per la partecipazione ai bandi UE nel settore energia; le attività di supporto per la ricerca di partnership tecnologiche, finanziarie e commerciali; i servizi di affiancamento per lo sviluppo del piano di comunicazione aziendale; i servizi di scouting per ricercare eventuali mercati di sbocco.

VALORIZZAZIONE
Le imprese aderenti a Cleanstart potranno partecipare ad appositi seminari organizzati per le startup, che consentiranno ai team di incontrare investitori e venture capital.

PROMOZIONE
E’ prevista la realizzazione di una pubblicazione (in lingua italiana ed inglese) specializzata sulle startup attive in campo cleantech, distribuite all’estero attraverso gli uffici dell’ICE e durante le principali fiere internazionali del settore.

VISIBILITA’
Le startup di Cleanstart avranno uno spazio riservato all’interno della rubrica “Il Mondo di Corrente”, nella rivista quadrimestrale del GSE “Elementi”. In questo modo, potranno far conoscere i propri prodotti e tecnologie, attraverso una rivista specializzata sui temi dell’energia e delle fonti rinnovabili distribuita in Italia e all’estero in versione cartacea ed on-line.

Per tutte le informazioni su Cleanstart e sui servizi del Progetto Corrente, trovate qui il sito ufficiale dell’iniziativa.

Per registrarsi a Cleanstart: corrente.startup@gse.it

Il settore della green economy è uno dei più promettenti ambiti di sviluppo per le startup innovative italiane: tra i settori preferenziali indicati all’interno dell’Avviso Pubblico per VulcanicaMente2: dal talento all’impresa figurano infatti le Clean Technologies, ma VulcanicaMente2 premia le idee innovative in tutti i settori!

Se hai un’idea innovativa da proporre allo staff dei nostri tutor per provare a trasformarla in una vera startup, compila subito il modulo di prenotazione per il TechDay del 24/25 settembre 2013: trovi tutte le informazioni nella sezione Eventi & Iniziative del sito internet www.incubatorenapoliest.it

Napoli, 05/09/2013

On-line i moduli per Smart&Start: dal MISE, 190 milioni di euro per le startup del Mezzogiorno

Sono scaricabili dal sito www.smartstart.invitalia.it i moduli per inoltrare domanda di partecipazione al Bando Smart&Start, che mette a disposizione delle startup innovative del Mezzogiorno un fondo di 190 milioni.

Si ricorda che il bando del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il soggetto gestore Invitalia, permette a persone fisiche (non è quindi necessario avere già una società costituita all’atto di presentazione della domanda) e a startup di recente costituzione di ottenere agevolazioni di due tipologie:

Smart, per i costi di gestione sostenuti nei primi anni di attività aziendale – si tratta dei cosiddetti “Aiuti a favore delle piccole imprese di nuova costituzione (Titolo II del Decreto MISE 06/03/2013)”,

Start, per le spese per l’investimento iniziale – si tratta delle “Azioni di sostegno ai programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o ad alto contenuto tecnologico (Titolo III del Decreto MISE 06/03/2013)”.

Sarà possibile inviare le domande di partecipazione (esclusivamente attraverso l’apposita procedura on-line) a partire dalle ore 12:00 del 4 settembre 2013: la procedura di valutazione sarà effettuata attraverso la modalità a sportello, seguendo l’ordine cronologico di invio telematico delle domande. Sarà possibile effettuare l’invio delle candidature fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

Per maggiori informazioni, trovate qui il nostro approfondimento più recente sull’argomento. Inoltre, da qui è possibile raggiungere la pagina ufficiale di Smart&Start, con tutte le informazioni ufficiali, i moduli per le domande di partecipazione, gli allegati e la guida alla compilazione.

Napoli, 06/08/2013

Buone notizie per startup e incubatori: Accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia Italiano

Con la Circolare n. 652 del 26 luglio 2013, MCC (MicroCredito Centrale) ha stabilito i criteri e le modalità per l’accesso gratuito e semplificato di startup innovative e incubatori certificati al Fondo di Garanzia per piccole e medie imprese: da oggi, per startup e incubatori l’accesso al sistema delle garanzie è ancora più semplice e conveniente.

La previsione di una procedura semplificata era prevista dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, datato 26 aprile 2013: trovate qui il nostro post sull’argomento.

La Circolare di MCC rappresenta l’ultimo tassello necessario al completamento dell’iter legislativo iniziato con l’art. 30, comma 6 del Decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012), secondo cui l’accesso al Fondo di Garanzia è gratuito e con modalità semplificate sia per le startup innovative che per gli incubatori certificati.

Il tassello precedente, per definire le modalità e le condizioni, è stato il DM 26/04/2013, il quale ha stabilito che la procedura di accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia:

– è riservata a startup e incubatori regolarmente iscritti all’apposita Sezione Speciale del Registro delle Imprese;
– prevede un importo massimo garantito per ciascuna domanda pari a 2,5 milioni di euro, con una copertura fino all’80% del rischio di esposizione;
– è concessa senza valutazione dei dati contabili di bilancio;
– alle domande che seguono tale procedura è concessa la priorità di istruttoria da parte del Comitato di Valutazione.

La Circolare di MCC ribadisce i contenuti del DM 26/04/2013 e introduce due condizioni necessarie per accedere al sistema gratuito e semplificato:

1. l’operazione non deve essere assistita da garanzie diverse da quelle del Fondo;
2. viene ribadito l’obbligo di presentazione della dichiarazione di iscrizione della startup o dell’incubatore alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese.

Qualora tali condizioni non vengano rispettate, la domanda di accesso al Fondo di Garanzia non potrà beneficiare della procedura semplificata e dei vantaggi di cui sopra, ma sarà valutata secondo la procedura ordinaria. Nel caso in cui vengano acquisite garanzie diverse (punto 1), l’accesso al Fondo di Garanzia sarà comunque gratuito.

Un piccolo ma significativo passo in avanti per la creazione di un ecosistema italiano a favore della nascita di startup.

Anche il ns. incubatore, tramite la nuova edizione di VulcanicaMente dal Talento all’impresa, cerca di dare il suo contributo all’ecosistema offrendo gratuitamente spazi, mentorship e networking a chiunque abbia un’idea o le competenze per creare un’impresa innovativa. Puoi partecipare subito e in pochi passi da qui.

Napoli, 30 luglio 2013

1° Agosto: Webinar e incontro informativo a Salerno sul Bando MISE “Smart & Start”

Giovedì 1° agosto, il Premio Best Practices per l’Innovazione organizza a partire dalle 15:30 un webinar, con possibilità di partecipazione anche dal vivo nella sede di Confindustria Salerno, per informare sulle opportunità offerte con il bando Smart & Start del MISE, che mette a disposizione un fondo di 190 milioni di euro destinato alla creazione di start up innovative nelle Regioni del Mezzogiorno.

Il Bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per spese di investimento e di gestione dedicati alle start up innovative: sarà possibile presentare le domande a partire dal 4 settembre, con procedura telematica a sportello che prevede una valutazione in ordine di protocollo fino ad esaurimento fondi (qui il nostro approfondimento più recente sull’argomento).

Il webinar sarà tenuto da Massimo Di Filippo, coordinatore della sezione uPsTart del Premio Best Practices per l’Innovazione, e ha due obiettivi

1) informare sulle opportunità del bando
2) facilitare la creazione di reti e di progetti condivisi tra gli attori del Premio.

Ai partecipanti a mezzo web, che non dovranno superare il numero di 100, sarà data possibilità interagire a mezzo chat. C’è inoltre la possibilità di assistere ai lavori presso la sede di Confindustria Salerno, in via Madonna di Fatima, 194.

In entrambi i casi per poter partecipare è necessario iscriversi inviando una mail a premiobp@confindustria.sa.it .

Napoli, 26/07/2013

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