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Tag: incubatore napoli est

Domani a Napoli, un evento sul tema del parcheggio abusivo: il Maschio Angioino ospita “Nu cafè a piacere, capo!”

Domani 19 giugno alle ore 20:30 il Maschio Angioino ospiterà l’evento “Nu cafè a piacere, capo!”, nato dall’iniziativa dell’Associazione Adda passà a nuttata e Aidacon Consumatori, in collaborazione con il Comune di Napoli. L’evento è infatti inserito all’interno del programma Giugno dei giovani, patrocinato dall’Assessore ai Giovani Creatività e Innovazione Alessandra Clemente, che presenzierà insieme al Sindaco Luigi De Magistris.

La serata sarà dedicata al tema del parcheggio selvaggio e dei parcheggiatori abusivi, un problema particolarmente vivo nella città di Napoli: sarà presente anche Pasquale Mauriello, founder di Prenoda, startup tra le vincitrici della prima edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa, attualmente insediata presso il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est.

Mauriello presenterà alle istituzioni, agli ospiti e ai cittadini coinvolti nella serata la sua soluzione al problema del parcheggio abusivo: si tratta del progetto I Parcheggiatori, sito web e applicazione per smartphone che aiuta a raccogliere su scala nazionale le segnalazione di episodi di incontro tra cittadini e parcheggiatori abusivi.

Attualmente I Parcheggiatori raccoglie oltre 1.200 segnalazioni in tutta Italia: l’idea si basa sulla possibilità di sfruttare la tecnologia di geolocalizzazione per scovare e segnalare in via del tutto anonima il punto esatto della città in cui si trovano i parcheggiatori abusivi, indicando se il pagamento è “a piacere” o se c’è una “tariffa fissa” e se si sono subite minacce o danni alla propria vettura.

Per tutte le informazioni su I Parcheggiatori e per scaricare l’app (disponibile per Android, Windows Phone e iPhone), il link di riferimento è: http://www.iparcheggiatori.it/

Per ulteriori informazioni sull’evento “Nu cafè a piacere, capo!”, la pagina facebook dell’Associazione Adda passà a nuttata è disponibile qui: https://www.facebook.com/addapassanuttata

Napoli, 18/06/2014

Le startup del CSI a Startup Expo 2014: i video dell’evento Go Global Now on line!

Sono on-line sul canale You Tube di Mind the Bridge – Connecting Talent i video delle startup partecipanti a Startup Expo 2014, vetrina destinata alle più promettenti imprese innovative che si è svolta durante l’evento internazionale Go Global Now ospitato a Napoli dal 10 al 13 maggio 2014.

Di seguito, link ai video dei team del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est che sono stati selezionati per esporre il proprio progetto all’evento:

Ai seguenti link, inoltre, è possibile leggere gli approfondimenti su Go Global Now! e Startup Expo 2014 pubblicati nel nostro blog:

– https://www.incubatorenapoliest.it/a-napoli-quattro-giornate-dedicate-al-panorama-internazionale-dellinnovazione-dal-13-al-13-maggio-il-go-global-now/

– https://www.incubatorenapoliest.it/go-global-now-tre-startup-del-csi-incubatore-napoli-est-selezionate-per-startup-expo-naples/

Per vedere tutti i video delle startup partecipanti a Startup Expo 2014http://goglobalnow.eu/startup-expo-2014/

Napoli, 12/06/2014

Anche SmartGo s.r.l., startup insediata al CSI, partecipa ai Green Days il 28 giugno a Napoli

Sabato 28 giugno 2014 (dalle ore 9 alle ore 15) il Lungomare Caracciolo di Napoli ospiterà la terza tappa dei “Green Days”, gli appuntamenti itineranti con l’Ecologia, la Mobilità Sostenibile e il Risparmio Energetico organizzati da ANEA (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) e dal Comune di Napoli nell’ambito delle attività di EnergyMed.

Si tratta di un’iniziativa con stand espositivi e infopoint di aziende, associazioni, enti operanti in alcuni settori chiave per l’innovazione sostenibile, tra cui: Agricolo/Alimentare, Bioedilizia, Commercio equo e solidale, Cosmesi naturale e biologica, Ecologia, Energie rinnovabili, Mobilità Sostenibile, Riciclo e Rifiuti, Risparmio Idrico, Turismo Sostenibile, Tutela dell’Ambiente.

In particolare, l’appuntamento del 28 giugno si svolgerà all’interno della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile e coinvolgerà direttamente i cittadini con una serie di iniziative speciali: tra le imprese coinvolte, anche SmartGo, startup tra le vincitrici di VulcanicaMente: dal talento all’impresa attualmente insediata presso il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est.

SmartGo si occupa di fornire soluzioni efficienti e sostenibili per la mobilità urbana, offrendo ai clienti bici a pedalata assistita, bici pieghevoli e kit per l’elettrificazione.
Durante la tappa dei Green Days del 28 giugno il team di SmartGo offrirà la possibilità di provare gratuitamente le biciclette ai partecipanti dell’evento.

Per ulteriori informazioni sui Green Days 2014 e per scaricare la locandina dell’iniziativa: http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/24148

Per informazioni e contatti con SmartGo: http://www.smartgo.it/

smartgo

Napoli, 12/06/2014

Netspeed è tra i 5 finalisti del Premio Start Up Sociali – “Giovani Idee per il Social Business”: la finale il 13 giugno all’LH Forum

Complimenti al team di Netspeed, tra i 10 progetti selezionati per il coworking di VulcanicaMente 2: la piattaforma di Local Eco E-Commerce con un’occhio di riguardo per il sociale (offre gratuitamente il servizio a diversamente abili e anziani over 70) è infatti tra i 5 progetti finalisti del Premio Start Up Sociali – “Giovani Idee per il Social Business”.

Dopo aver superato la fase di selezione nazionale, ed essere arrivata tra le prime cinque migliori startup finalizzate al raggiungimento di impatti sociali positivi misurabili, Netspeed partecipa infatti all’evento finale di premiazione ospitato all’interno di LH Forum San Patrignano (12 e 13 giugno 2014).

L’evento si terrà presso la sede della Comunità San Patrignano (in provincia di Rimini) e si propone di rappresentare il primo Forum sull’Economia Positiva Italiana: tra gli ospiti previsti, interverranno Jaques Attali, Presidente di PlaNet Finance Group e del movimento per l’Economia Positiva; Letizia Moratti, Cofondatrice della Fondazione San Patrignano; il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e importanti rappresentanti del mondo dell’imprenditoria e della managerialità italiana ed internazionale (Andrea Illy, Gino Lugli, Victor Massiah, Enzo Manes, Renzo Rosso).

La pitch session dei 5 finalisti del Premio Start Up Sociali è prevista nel pomeriggio di venerdì 13 giugno, dove Netspeed e gli altri team selezionati presenteranno il proprio progetto di fronte alla Giuria di Esperti: i primi tre classificati avranno la possibilità di aggiudicarsi un finanziamento bancario (fino ad un massimo di 25.000 euro) e un percorso di supporto e monitoraggio per le prime fasi di startup aziendale.

Da parte del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est, un grande in bocca al lupo al team di Netspeed!

Per saperne di più su Netspeed, qui il nostro post sul lancio del progetto pilota: https://www.incubatorenapoliest.it/netspeed-tra-i-team-selezionati-per-vulcanicamente-2-presenta-il-suo-progetto-pilota/

Per saperne di più sul Premio Start Up Sociali, qui il nostro post sull’argomento: https://www.incubatorenapoliest.it/premio-start-up-sociali-finanziamenti-fino-a-25-000-euro-per-idee-dimpresa-ad-utilita-sociale-da-giovani-universitari/

Per saperne di più su LH Forum San Patrignano e scaricare il Programma dell’evento: http://www.sanpatrignano.org/it/lhforum_sanpatrignano

Napoli, 10/06/2014

Eventi per startup, imprese e innovazione – “Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese”: la tappa dell’Innovation Day a Napoli il 30 maggio

Venerdì 30 maggio 2014 è in programma una nuova tappa dell’Innovation Day Tour dedicata al tema delle Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese: l’appuntamento è per le 9:30 presso il Renaissance Naples Hotel Mediterraneo (Via Ponte di Tappia 25, Napoli).

L’incontro nasce con l’obiettivo di analizzare le opportunità di cui l’Italia può beneficiare, attuando le linee guida del Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali, promuovendo lo sviluppo delle competenze digitali per i cittadini, i professionisti, le aziende e la Pubblica Amministrazione, seguita da una tavola rotonda cui prenderanno parte esponenti del mondo professionale, associativo, aziendale. Anche il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est partecipa all’evento con un intervento di Giampiero Bruno (A.T. Centro Servizi Incubatore Napoli Est).

Il primo volume del Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali sarà presentato domani, 28 maggio, al Forum PA di Roma. Il Programma nasce come il risultato dei punti programmatici dell’Agenda Digitale e consiste in un Tavolo di Coordinamento permanente cui partecipano attori tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero dei Beni e le attività culturali e turismo, il Ministero della Giustizia, il Ministero dell’Economia e Finanze, il Ministero del Lavoro e Politiche sociali, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero della Salute, la Camera dei deputati, alcuni rappresentanti del mondo accademico e universitario, realtà quali INAIL, INPS, CNR, ENEA, ISTAT, ISFOL, ANCI, Scuola nazionale per l’Amministrazione, Formez-PA, ABI, Confcommercio, Confartigianato, Unioncamere, Confindustria Digitale, Federmanager, i principali sindacati, etc.

Con la tappa dell’Innovation Day Tour dedicata al tema delle Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese Napoli si propone come una delle prime città in Italia a dare spazio al nuovo Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali.

Nel dettaglio il Programma della giornata prevede un primo momento (dalle ore 10:00 alle ore 11:00) dedicato alla presentazione degli obiettivi e delle linee guida del Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali attraverso le relazioni di:

Rosamaria Barrese, responsabile AgID Agenzia per l’Italia Digitale per il Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali
Pasquale Popolizio, vicepresidente IWA Italy e coordinatore Gruppo Web Skills Profiles
Mario Raffa, Università degli Studi di Napoli Federico II

La seconda parte della giornata, dalle ore 11:00 alle ore 13:00, sarà incentrata invece sulla Tavola Rotonda moderata da Tommaso Ederoclite, giornalista e blogger, che prevede i seguenti partecipanti:

Giampiero Bruno, A.T. Centro Servizi Incubatore Napoli Est
Gaetano Cafiero, presidente sezione ICT Unione Industriali di Napoli
Daniele Chieffi, Online Media Relations manager ENI
Giuseppe Contino, dirigente servizio del Portale Web e social media del Comune di Napoli
Umberto Costantini, Università Suor Orsola Benincasa
Raffaele Crispino, vicepresidente AISM
Alessandra Estate, Intesa San Paolo Formazione
Giancarlo Panico, Ferpi
Nino Ragosta, Fondatore Fantagazzetta e amministratore Quadronica
Rappresentanti del Comune di Napoli, della Regione Campania e dell’Università.

Per partecipare a Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese bisogna effettuare la registrazione al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-competenze-digitali-per-lo-sviluppo-dellitalia-11733291591?ref=ebtn

Maggiori informazioni sull’evento sono disponibili al seguente link: http://www.innovationday.info/2014/05/23/competenze-digitali-sviluppo-italia/

Per saperne di più sul Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali: http://www.agid.gov.it/competenze-digitali/programma-nazionale-competenze-digitali

Napoli, 27/05/2014

Go Global Now! – Tre startup del CSI – Incubatore Napoli Est selezionate per Startup EXPO @ Naples

Si sta svolgendo in questi giorni a Napoli l’evento internazionale dedicato all’ecosistema startup “Go Global Now!”: dopo i primi due giorni (10 e 11 maggio) dedicati al MtB BootCamp, le giornate di oggi e domani vedranno il susseguirsi di sessioni dedicate a importanti temi ed iniziative legati al panorama dell’imprenditoria innovativa (qui, il nostro post dedicato alle iniziative in programma).

La mattinata di oggi è stata dedicata a Entrepreneurship 360°, un momento di incontro e diffusione delle Best Practices nell’ecosistema startup a livello globale, cui hanno partecipato con un intervento sul tema dell’innovazione e dei modelli di sviluppo innovativi anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l’assessore al Lavoro e alle Attività Produttive del Comune di Napoli Enrico Panini.

Anche le startup del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est partecipano all’evento: in particolare, sono tre i progetti selezionati per la sessione dedicata a Startup EXPO @ Naples.
Artrooms, Nettronix (Sleeping Volcano Entertainment) e Pushapp (con Appetitoo) sono infatti state selezionate tra le venti startup campane che già da questa mattina hanno la possibilità di esporre il proprio rollup nell’area dedicata al networking.

Inoltre, domani pomeriggio i team selezionati per Startup EXPO @ Naples realizzeranno delle video interviste e presenteranno il proprio pitch ai mentor di Mind The Bridge, ricevendo importanti feedback per il miglioramento del business model.

goglobalnow

Napoli, 12/05/2014

A Napoli quattro giornate dedicate al panorama internazionale dell’innovazione: dal 10 al 13 maggio il Go Global Now!

Dal 10 al 13 maggio 2014 si terrà a Napoli (Castel dell’Ovo) l’evento internazionale dedicato al tema dell’innovazione “Go Global Now!”: si tratta di quattro giornate per startup, aziende, incubatori, mentor ed investitori che avranno la possibilità di creare nuove opportunità per il mondo dell’imprenditoria innovativa grazie a una serie di meeting, tavole rotonde, incontri su alcuni argomenti di interesse fondamentale per l’impresa innovativa.

Go Global Now! nasce dalla collaborazione tra Mind The Bridge, Startup Europe Partnership e l’iniziativa Unite The Two Bays: tra gli sponsor, la Regione Campania e il Comune di Napoli, con l’iniziativa “VulcanicaMente: dal talento all’impresa” realizzata tramite il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est.

Ecco gli appuntamenti centrali previsti dal programma del Go Global Now!:

10 e 11 maggio: MtB Boot Camp (solo su invito)

Si tratta di un programma intensivo di accelerazione dedicato alle 15 startup selezionate per il MTS Seed Program (nato dalla collaborazione tra Mind The Bridge e il Fondo MTS della Silicon Valley, per aziende innovative con prodotti focalizzati sul mercato statunitense), che parteciperanno a due giornate dedicate a training, mentorship e tavole rotonde con esperti internazionali in materia di imprenditorialità.
Pubblico di riferimento del MtB Boot Camp sono anche incubatori, acceleratori, ricercatori, imprenditori e investitori: lo scopo è quello di favorire l’interazione e la contaminazione con l’ecosistema startup della Silicon Valley.
Tra i mentor saranno presenti Marco Marinucci e Alberto Onetti della Mind the Bridge Foundation.

12 maggio: Entrepreneurship 360° / From Vesuvio to Silicon Valley and back 2014

La mattinata sarà dedicata a Entrepreneurship 360°, meeting internazionale per aziende, startup, incubatori, mentor ed investitori che avranno l’opportunità di condividere best practices, esperienze di successo e modelli di sviluppo creando nuove opportunità e collaborazioni.
Saranno inoltre discussi gli strumenti messi a disposizione dal programma UE Horizon2020 in tema di impresa, ricerca e innovazione. Non mancheranno, infine, occasioni di networking con stakeholders di rilevanza internazionale.
Oltre agli attori citati, saranno presenti anche organizzazioni profit e no profit, istituzioni, università e policy makers: tra questi, Campania In Hub, Commissione Europea, Startupbootcamp Rome, Università di Salerno.

Il pomeriggio del 12 maggio è dedicato invece all’appuntamento con il contest From Vesuvio to Silicon Valley and back 2014, organizzato nell’ambito dell’iniziativa “Unite the two Bays“ nato dalla collaborazione tra Mind The Bridge Foundation, Campania Felix e Associazione SKILLPOINT con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Campania e del Comune di Napoli.
L’appuntamento è dedicato alla finale del concorso, durante la quale saranno presentati i pitch finalisti e selezionati i vincitori delle borse di studio messe in palio per la MtB Startup Business School e il MtB Intrapreneurship Program.

13 maggio: Startup Europe Partnership

Si tratta del primo Matching Event per il lancio e la presentazione di SEP – Startup Europe Partnership, la piattaforma pan-europea nata grazie alla Commissione Europea e a Mind The Bridge allo scopo di sostenere la crescita e lo sviluppo sostenibile delle startup europee a livello mondiale.
Guidata dagli esperti di Mind The Bridge e composta da partner del calibro di Telefonica, European Investment Fund e Cambridge University, il progetto della Startup Europe Partnership è parte della Startup Europe Initiative lanciata in ambito UE allo scopo di rafforzare la posizione del nostro continente nell’ecosistema economico mondiale, in particolare nel campo dell’innovazione.

Per partecipare al Go Global Now!: http://goglobalnow.eu/meeting-registration/

Per il programma dettagliato delle giornate: http://goglobalnow.eu/event/agenda/

Napoli, 02/05/2014

Scalabilità, crescita e team building: i consigli di Ronnie Castro alle startup

Ronnie Castro è il co-founder di Porch.com, una startup che aiuta i propri clienti a gestire nel modo migliore la propria casa. Nelle sue precedenti esperienze lavorative, si è occupato di revenue generation e customer acquisition presso aziende del calibro di Google e Expedia.

Di recente, Castro ha pubblicato un articolo su Nibletz dedicato alla tematica del team building in una startup, intesa come la costruzione del team attraverso l’assunzione di nuovi componenti: il suo punto di partenza è proprio l’esperienza di team building in grandi aziende del settore tech come Google. In una situazione del genere, è facile poter assumere laureati delle migliori università e costruire team composti da persone di grande talento.

In una startup, spesso, la situazione è molto diversa: l’azienda, soprattutto quando è in fase di crescita, si trova a dover gestire cambiamenti rapidi e continui per affrontare l’improvviso successo del business. Quando arriva il momento di scalare, in particolare, diventa indispensabile assumere nuove persone all’interno del team e occorre farlo rapidamente: questa può essere una vera e propria sfida per una startup.

Occorre muoversi con molta attenzione e consapevolezza quando si assume un nuovo componente nel team: in una startup i dipendenti sono pochi, se ad esempio il team è composto da 9 persone e si decide di assumerne un’altra, questa persona andrà a rappresentare il 10% dell’intero team.
Castro sottolinea, infatti, che assumere la persona sbagliata in una situazione del genere può rappresentare un errore fatale.

Ecco perché l’autore consiglia, quando si valutano i candidati, di tenere attentamente in considerazione le referenze e i precedenti successi: il processo di assunzione in una startup deve seguire criteri molto più rigidi e occorre essere molto esigenti. A questo scopo è utile servirsi della metodologia lean startup per gestire il processo di assunzione.

Ciò significa cercare e trovare le persone che presentano determinate caratteristiche: in particolare, Castro tiene conto della flessibilità e delle capacità di problem solving.
In una startup le cose cambiano a ritmi vorticosi e spesso ci si ritrova a dover fronteggiare situazioni in cui occorre trovare risposta a domande che apparentemente sono impossibili da decifrare: proprio per questo la flessibilità e le capacità di problem solving sono indispensabili.

Inoltre, Castro consiglia di costruire il team tenendo ben a mente la struttura dell’organizzazione aziendale: spesso accade, infatti, che quando una startup inizia a crescere e ad aumentare il numero di componenti del team e di reparti la gestione inizia a rallentare e compaiono alcune caratteristiche “burocratiche”. Il problema di queste startup è che non hanno studiato bene la struttura organizzativa, e per questo la comunicazione all’interno dell’azienda diventa complicata e poco efficace.

Il consiglio di Castro è quello di stabilire fin da subito quali sono i servizi indispensabili per accorciare i tempi di produzione, e trovare il modo di collegarli in maniera efficace per far sì che le decisioni possano essere prese velocemente e autonomamente dal team. Costruire una struttura organizzativa aziendale efficiente è un compito difficoltoso, per il quale è indispensabile un’attenta pianificazione e un costante monitoraggio da parte della leadership.

Strettamente collegato al tema del team building per una startup in fase di crescita è il problema dello spazio di lavoro: l’ideale, secondo Castro, sarebbe quello di trovare uno spazio “flessibile” in termini di possibilità di espansione, cercando un grande spazio vuoto e negoziando condizioni tali da pagare esclusivamente per i metri quadrati realmente occupati.
In questo modo, la startup può occupare progressivamente gli uffici evitando costosi traslochi.

Infine, Castro conclude affermando che scalare una startup non è sicuramente un compito facile: ma è un bel problema da avere, perché significa che l’azienda sta crescendo nel modo giusto. Ed è proprio in questa fase che occorre perseverare, scegliendo le persone giuste per costruire il team e offrendo loro l’ambiente di lavoro più appropriato (in senso figurato e letterale) per continuare a crescere.

Per leggere il post originale: http://nibletz.com/2014/04/17/startup-hire/

Napoli, 24/04/2014

Quali sono gli errori più frequenti per una startup alle prese con il fundraising?

Sam Altman è un imprenditore, attualmente presidente di Y Combinator e precedentemente co-founder e CEO della startup Loopt, applicazione mobile per il social networking, acquisita nel 2012 dalla Green Dot Corporation.

In un post pubblicato qualche tempo fa sul suo blog, Altman ha analizzato una fase fondamentale per una startup in crescita: la fase del fundraising. L’obiettivo del suo post è quello di individuare alcuni degli errori più frequenti che i founder di una startup possono fare quando si affacciano alla fase di fundraising.

1) Rendere il processo “iper-ottimizzato”

Moltissimi founder cercano strade difficili per la raccolta di capitali, mettendo spesso in pratica dei “trucchi” che pensano siano utili ma in realtà non fanno che complicare le cose. In realtà, scrive Altman, è tutto piuttosto semplice: se l’azienda funziona bene, otterrà dei buoni risultati in termini di fundraising. L’unica strada da percorrere, quindi, è quella di lavorare per migliorare il più possibile l’azienda, il suo funzionamento e i suoi risultati.

Il processo di fundraising, infatti, è molto semplice: innanzitutto bisogna trovare il modo di ottenere un incontro con i potenziali investitori. Dopodichè, occore spiegare loro in che modo la startup può riuscire a fargli ottenere guadagni elevati. Ciò significa spiegare agli investitori la mission aziendale, il prodotto, la traction, la visione futura, il mercato, la concorrenza, quale sarà il vantaggio competitivo nel lungo periodo, come hai intenzione di ottenere dei ricavi e come si compone il team.

Occorre riuscire a implementare un vero e proprio ambiente competitivo: le migliori condizioni in termini di raccolta capitali si ottengono quando più investitori sono in concorrenza tra loro per finanziare una startup. Secondo Altman, è questa l’unica “regola del gioco” valida.

Non bisogna, quindi, ricorrere a piccoli e grandi trucchi: l’unica strada percorribile è quella di lavorare sodo per far funzionare il business nel migliore dei modi, gli investitori decidono di finanziare una startup solo se sentono di poterlo fare con fiducia.

2) Numeri, richieste e valutazioni troppo alti

Quando si cerca di ottenere dei finanziamenti, è importante mantenere quelli che Altman definisce “clean terms”: spesso le startup alla ricerca di capitali tendono infatti a valutare per eccesso i numeri, facendo richieste più elevate di quanto sia realmente necessario.

Alla base di questo errore c’è la convinzione dei founder di “impressionare” i potenziali investitori: in realtà questo atteggiamento allontana gli investors, mentre chiedere semplicemente ciò di cui si ha effettivamente bisogno è l’atteggiamento vincente nel fundraising.

3) Non riuscire a creare un ambiente competitivo

Si tratta di una fase critica del “gioco” del fundraising. Come accennato più sopra, secondo Altman è fondamentale mettere “in competizione” più potenziali investitori.

La parte più difficile da gestire è sicuramente quando arriva la prima offerta: una volta ottenuta un’offerta, infatti, se non ne arrivano altre in tempi stretti si corre il rischio di voler aspettare troppo ad accettare (in attesa che altri investitori facciano una proposta) e di perdere quella che potenzialmente potrebbe essere una buona opportunità.

La cosa migliore, sarebbe trovare un investitore che ama davvero ciò che la startup sta facendo e che sia totalmente disposto a finanziarla: quando c’è una prima offerta di questo tipo, la startup può aspettare più tranquillamente e cercare di ottenere altre offerte.
Naturalmente occorre ricompensare il primo investitore, assicurandogli priorità o quanto meno la sicurezza di rientrare nel round di investimento.

Quando si riesce a creare un buon ambiente competitivo tra potenziali investitori, il processo di fundraising diventa davvero in discesa e spesso anche chi in precendenza non aveva mostrato interesse a finanziare il progetto inizia a considerare un possibile investimento.

4) Presentarsi agli investitori in maniera arrogante, irrispettosa, ecc.

Presentarsi ai potenziali investitori con un’aura da “nerdy founder” è un vezzo inutile e controproducente: occorre essere sempre rispettosi quando si incontrano gli investors. Questo significa, avverte Altman, che non bisogna mai pretendere una decisione dopo il primo incontro (a meno che non si stia davvero per chiudere il round di finanziamento).

Altman consiglia di ricordare sempre che gli investitori sono persone che vogliono essere amate, bisogna fargli sapere che si desidera davvero lavorare insieme a loro per renderli più inclini ad investire nella vostra startup.

5) Non ascoltare

Gli investitori sono preoccupati di non rischiare di perdere i propri capitali, mentre i founder sono persone ottimiste per eccellenza. Questo significa che, molto spesso, quella che per un investor è una versione “carina” di un no viene recepita dal founder come un “con un paio di ulteriori incontri, possiamo arrivare ad un sì”.

Bisogna imparare ad ascoltare con molta attenzione, e capire se è il caso di insistere ulteriormente o è più saggio e fruttuoso andare avanti e incontrare altri potenziali finanziatori.

6) Non avere un “lead investor”

Altman spiega che spesso i founder che raccolgono capitali da più investitori si compiacciono del fatto che nessuno di questi ha un particolare “potere” rispetto agli altri. La realtà, però, è che un investitore con poco potere nelle aziende che finanzia non si sente veramente coinvolto e non si adopera per il successo della startup.

Sarebbe invece davvero utile avere un “lead investor”, con il quale organizzare regolari incontri mensili per metterlo al corrente dei progressi: questi incontri fissi creano infatti una tensione positiva nella startup, soprattutto a livello operativo e di raggiungimento dei risultati prefissati.

7) Avere un pitch scarno

Spesso i founder si fanno prendere dalla voglia di seguire alla perfezione un template, spiegando tutto ciò che sanno sui concorrenti, sull’evoluzione del mercato, ecc. Ma altrettanto spesso, sono i primi ad annoiarsi e questa noia è palese anche all’esterno.

Il consiglio di Altman per un pitch vincente da presentare agli investitori è quello di concentrarsi sulle parti del business che davvero ti entusiasmano: ciò renderà entusiasti anche gli investitori. Trasmettere la passione per il proprio business è fondamentale, ed è quasi impossibile mentire a riguardo.

Gli investitori vogliono ascoltare una vera e propria storia, che racconta come il team ha deciso di lavorare all’idea, come si sono incontrati i co-founder, ecc.: sono aspetti da non tralasciare nel proprio pitch.

Inoltre, gli investitori intelligenti sono alla ricerca di progetti che possano realmente avere successo: occorre quindi concentrarsi sugli aspetti fondamentali che facciano capire che si sta davvero costruendo una grande azienda.

8) Non chiedere delle referenze sugli investitori

I grandi investor possono apportare una quantità enorme di valore aggiunto, nella stessa misura in cui i cattivi investitori possono rendere davvero la vita difficile ai founder di una startup: ecco perché Altman succerisce di chiedere sempre informazioni a chi ha già ottenuto finanziamenti, cercando di ottenere delle vere e proprie referenze sugli investitori con cui ci si prepara a collaborare.

9) Non avere una vision sufficientemente chiara

Se non si è fermamente convinti di ciò che si fa, e si è sempre d’accordo con i suggerimenti dell’investitore, significa che la vision della startup non è sufficientemente chiara. Altman sostiene che, pur dovendo sempre ascoltare ciò che l’investitore ha da dire, si dovrebbe rimanere sempre fermi su ciò in cui si crede davvero.

I founder che hanno una vision aziendale chiara riescono a spiegare ciò che stanno facendo e perché il loro progetto è importante in poche e semplici parole: una vision chiara implica solitamente una grande idea. Fermo restando che esistono sempre delle incognite: anche se non è possibile avere tutte le risposte, prima di iniziare la fase di fundraising è fondamentale avere una vision chiara.

10) Non conoscere le metriche chiave

Le possibili domande degli investitori per una startup in fase di early stage sono essenzialmente due: “Il team sa cosa fare?” e “Il team è in grado di farlo?”.
La risposta alla prima domanda è nel punto 9: occorre avere una vision aziendale chiara e definita.
Per la seconda domanda, invece, occorre essere in grado di dimostrare la qualità operativa attraverso i numeri e le metriche chiave: Altman afferma che è davvero sorprendente come spesso le aziende si rivolgano ai potenziali investitori senza conoscere queste informazioni.

Per leggere il post originale di Sam Altman: http://blog.samaltman.com/fundraising-mistakes-founder-make

Napoli, 17/04/2014

Il 16 aprile a Napoli, Mobile Innovation Day 2014 di GDG Campania: tra i progetti presentati anche Pizza Now!

GDG Campania (Google Developer Group Campania) è la community campana dedicata a sviluppatori, aziende, studenti ed appassionati di tecnologie Google che nasce allo scopo di condividere tra i partecipanti discussioni ed esperienze anche attraverso l’organizzazione di eventi dedicati.

Il prossimo evento di GDG Campania è Mobile Innovation Day 2014 – Napoli, in programma per il 16 aprile presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” (Isola C4 – Centro Direzionale di Napoli).

L’inizio dell’evento è fissato per le ore 10:00 con l’intervento di apertura affidato a Fabrizio Lapiello (Founder e Group Lead di GDG Campania), il quale si occuperà dei saluti istituzionali e dell’introduzione e presentazione della giornata e dei nuovi partner della community.

Seguirà l’intervento di Raffaele Montella (Università Parthenope) sul tema “Nell’era dei server inossidabili”: si parlerà dello smartphone e delle prossime evoluzioni della tecnologia, verso il web 3.0 e “the next big fat thing”.

A seguire, Salvatore Carotenuto (Open Maker Day) parlerà ai presenti del tema “Making in action: facciamo il caffè con Android ed Arduino”, per spiegare le possibilità di automatizzazione degli elettrodomestici casalinghi attraverso Android e Bluetooth.

La giornata del Mobile Innovation Day prosegue con Francesco Baldassarri (Intel) e il suo intervento dedicato a “Android* on Intel platforms …and what it means for you, developers”, seguito da Vincenzo Chianese (MobOz Technology Srl) con una presentazione dedicata all’applicazione “TEMPUS, nel sottosuolo di napoli in realtà aumentata”.

Prossimo intervento in programma quello di Valentina Lipari (GDG Campania) dedicato a “Chromecast. The easiest way to watch online video on your tv”: si tratta di un dispositivo di streaming multimediale per il televisore controllabile da smartphone, tablet o computer portatile.

Seguirà la presentazione dedicata a “LibrEye, la prima app per comprare e vendere i tuoi libri usati”, proposta dal team composto da A. Nunziante (COO), C. Di Monaco (CTO) e S. Ranucci (CEO).

Dopo la pausa pranzo, il Mobile Innovation Day riprende alle 14:00 con l’intervento di Giovanni Meo (GDG Campania) intitolato “Google Glass: l’intelligenza elegante”: una presentazione per conoscere meglio il discusso dispositivo e per capire come una tecnologia di questo dipo possa entrare a far parte della vita quotidiana dell’utente.

Ancora, il programma prevede l’intervento di Luigi Carabiniere (0 Infinito) con “TheUndroid”, progetto dedicato al Development Mobile Device basato su un’evoluzione di Android OS.

A seguire, Alessandro Ionni (PizzaNow) presenta “PizzaNow – pizza a portata di app”: tra i progetti finalisti di VulcanicaMente: dal talento all’impresa 2, si pone l’obiettivo di “spostare l’intero mondo degli ordini dall’analogico al digitale” tenendo in considerazione i bisogni degli utenti e dei venditori.

Ultimo intervento in programma è quello di Valentina Pelliccia e Alessio Piromallo (GDG Campania) che presentano OR.C.HE.S.T.R.A. “Organization of Cultural Heritage for Smart Tourism and Real‐time Accesibility”. Si trata di un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che offre a turisti e residenti soluzioni tecnologiche per valorizzare il patrimonio culturale del centro storico di Napoli.

Per partecipare al Mobile Innovation Day 2014 – Napoli, il form di registrazione è disponibile a questo link: http://www.eventbrite.it/e/biglietti-mobile-innovation-day-2014-napoli-11087865103

Napoli, 04/04/2014

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