Il Ministero dello Sviluppo Economico dà il via ad un nuovo strumento di incentivazione, ideato per stimolare gli investimenti produttivi delle aziende italiane: il Contratto di Sviluppo.
Dal 29 settembre 2011 le aziende italiane possono presentare le richieste di finanziamento per il Contratto di Sviluppo, istituito con l’articolo 43 del decreto‐legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, quale strumento per la concessione di agevolazioni finanziarie dirette a favorire la realizzazione di grandi investimenti. L’obiettivo principale è favorire l’attrazione di investimenti esteri e la realizzazione di Programmi di sviluppo in particolare nelle aree del Mezzogiorno.
Il Decreto attuativo del Ministro dello Sviluppo economico del 24/09/2010 ha provveduto a definire più concretamente lo strumento agevolativo, avvalendosi delle risorse del PON “Ricerca e Competitività” 2007-2013 . Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può articolarsi in uno o più progetti di investimento e, eventualmente, in progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro.
Il programma può essere:
– di tipo industriale per un importo minimo di spese ammissibili di 30 milioni di Euro ovvero 7,5 milioni di euro, qualora tali programmi riguardino esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
– di tipo turistico per un importo minimo di spese ammissibili di 22,5milioni di Euro
– di tipo commerciale per un importo minimo di spese ammissibili pari a 30 milioni di Euro.
L’Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, è preposta alla gestione dei contratti di Sviluppo, dalla fase di valutazione delle domande sino all’erogazione delle agevolazioni e al monitoraggio della realizzazione dell’investimento; l’Agenzia può inoltre partecipare al finanziamento di opere infrastrutturali complementari e funzionali al programma.
I beneficiari dell’agevolazione sono il soggetto che promuove l’iniziativa (proponente) e le eventuali altre imprese partecipanti all’investimento (aderenti); le istanze di accesso alle proposte di Contratto di Sviluppo vengono esaminate dall’Agenzia seguendo un ordine cronologico e basandosi sulle priorità di programma che, fermo restando quella fissata per le aree del Mezzogiorno, sono:
1. Previsione di recupero e riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate nell’ambito del programma;
2. Idoneità del Programma a realizzare/consolidare sistemi di filiera diretta ed allargata;
3. Capacità del Programma di miglioramento dell’impatto sull’ambiente;
4. Intensità dell’apporto finanziario dei soggetti beneficiari;
5. Entità dell’eventuale cofinanziamento regionale;
L’entità dell’agevolazione è fissata con la sottoscrizione del Contratto, sulla base della valutazione del progetto e la successiva negoziazione con il proponente, nei limiti consentiti dal Regolamento GBER (Regolamento CE n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008).
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono comunque obbligati ad apportare un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari almeno al 25% del totale delle spese ammissibili.
Per ulteriori informazioni:
5 ottobre 2011 ore 14:30: Presentazione dei Contratti di Sviluppo presso la Camera di Commercio di Napoli
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