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Innovazione, Social Network e Open Data: il Progetto “Human Ecosystems”

Salvatore Iaconesi ed Oriana Persico hanno messo a punto un interessante progetto dal titolo “Human Ecosystems”, che raccoglie una famiglia di sotto-progetti tra cui i primi arrivati sono stati:

EC(m1): sviluppato in sinergia con il 1°Municipio di Roma ed il suo Assessorato alla Cultura, è un sistema tecnologico nato allo scopo di studiare l’Ecosistema della Cultura della città di Roma.

Innovation Ecology: presentato in occasione dell’Internet Festival 2013 di Pisa, il progetto rappresenta l’Ecosistema dell’Innovazione in Italia, suddiviso in base alle città principali del nostro Paese e ai temi chiave riguardanti l’Innovazione.

In entrambi i casi, Iaconesi e Persico hanno applicato una metodologia ecologica di osservazione dei dati provenienti dai contenuti pubblici dei social network: una vera fonte di preziose informazioni sulla nostra vita quotidiana, che opportunamente aggregate e riproposte sotto forma di Open Data possono essere utili ad operatori pubblici e privati per prendere decisioni, elaborare piani, comunicare, collaborare.

Per spiegare il progetto Human Ecosystems è utile partire dalla definizione del termine “ecosistema”: si tratta dell’insieme di esseri viventi ed entità non viventi che abitano un determinato spazio/tempo e delle relazioni che li collegano, osservati attraverso un approccio relazionale e metodologico tipico dell’ecologia. Tale approccio viene applicato in questo caso ai dati ricavati dai social network.

I dati raccolti ed osservati da Human Ecosystems vengono sottoposti ad un processo metodico che segue una serie di fasi ben precise, e fa larghissimo uso delle più moderne tecnologie.

1. Si identifica innanzitutto un territorio di riferimento per l’analisi;

2. Si procede alla raccolta dei dati, che non sarà mai invasiva della privacy in quanto prende in considerazione esclusivamente i contenuti pubblici. L’analisi deve essere necessariamente multi-linguistica: si pensi, ad esempio, che nell’esperimento condotto a Roma si trattava di una città in cui ogni giorno si parlano 18 lingue diverse.

3. La terza fase è la Natural Language Analysis: una complessa tecnica che consente di ottenere la comprensione del testo, lo stato emozionale sotteso a ciascun contenuto, il tema trattato.

4. Successivamente si procede con la Network Analysis: questo approccio restituisce informazioni riguardanti la geografia, la toponomastica umana e le relazioni che intercorrono tra gli utenti. In particolare, è interessante porre l’accento sull’analisi delle relazioni: questo aspetto consente di identificare il “ruolo” degli attori del sistema, che possono essere hubs, influencers, amplifiers, etc.

5. Una volta analizzati i dati, è possibile visualizzarli attraverso infoestetiche che rendono accessibili e usabili le informazioni. Per avere un’idea di come avvenga tale visualizzazione, trovate qui alcuni dei video e delle immagini proiettate durante l’Internet Festival di Pisa.

6. Il passaggio finale è anche il più importante e delicato dell’intero procedimento: ci si domanda in che modo è possibile utilizzare i dati per elaborare processi e strategie, cercando di trasformare i dati in informazione, conoscenza e infine in consapevolezza. In quest’ottica è fondamentale ricordare che i dati elaborati da Human Ecosystems sono restituiti alla comunità sotto forma di Open Data, rendendo fruibile a tutti un importante patrimonio informativo precedentemente di dominio dei policy makers o dei gestori delle grandi piattaforme social.

Osservando più da vicino i risultati visti a Pisa riguardo l’Ecosistema italiano dell’Innovazione (Fonte: IlSole24Ore), è interessante innanzitutto vedere quali sono i termini-chiave che rappresentano i temi estrapolati dalle conversazioni sui social network: Startup, Innovazione Sociale, Tecnologia, Makers & Sharing Economy, Innovazione, Business & Mercati, Ambiente.

“Tecnologia” è sicuramente la parola chiave dell’Innovazione in Italia: è la parola più ricorrente in città come Roma, Napoli, Torino, Bari e Cosenza.
Seguono i temi legati alle Startup (primo tema a Salerno e Pisa), all’Ambiente (primo a Catania e Palermo), all’Innovazione Sociale (Trento e Bologna).

Il sistema alla base di Human Ecosystems è pensato per aggiornamenti in tempo reale: per maggiori informazioni e per conoscere gli upgrade del progetto il link di riferimento è http://www.artisopensource.net/projects/human-ecosystems.html.

Napoli, 16/10/2013