Loading...

Tag: finanziamenti

La call “Idea Challenge” per innovazioni ICT in Europa: fino a 40.000 euro per i migliori progetti di startup

EIT ICT Labs, organismo di ricerca specializzato in innovazione ed eccellenza, è un centro europeo nato allo scopo di favorire la crescita e la competitività degli Stati Membri e dell’Europa in generale nel settore delle innovazioni ICT finalizzate alla crescita economica e al miglioramento della qualità della vita.

Il network EIT ICT Labs si compone di otto “nodi” dislocati in altrettante città europee: ciascun nodo è specializzato in uno dei settori di cui si occupa l’organismo europeo di ricerca. Nello specifico, i settori e le sedi dei nodi sono i seguenti:

Health & Wellbeing, a Eindhoven;
Cyber-Physical Systems, a Monaco di Baviera;
Smart Spaces, a Helsinki;
Future Cloud, a Rennes;
Cyber Security and Privacy, a Trento;
Internet of Things, a Stoccolma;
Urban Life and Mobility, a Londra;
Smart Energy Systems, a Berlino.

A partire dall’11 marzo, EIT ICT Labs ha lanciato la call destinata a cittadini europei, team di imprenditori e startup con un’idea, un prototipo o un prodotto in beta version innovativo in uno degli otto settori: per ciascun settore, saranno selezionate le 3 migliori proposte che avranno diritto ad un premio in denaro: si tratta della call “Idea Challenge”.

Il budget totale di Idea Challenge, pari a 640.000 euro complessivi, sarà suddiviso con tre premi per ciascuna delle otto categorie: 40.000 euro al primo classificato, 25.000 euro al secondo e 15.000 euro al terzo.
Inoltre, i tre migliori progetti in ciascuna categoria avranno diritto ad uno spazio di lavoro e a un periodo di coaching e mentoring presso la sede di riferimento del network (il periodo previsto avrà una durata di 6 mesi).

La competition Idea Challenge è suddivisa in due fasi:

FASE 1: riguarda le categorie Health & Wellbeing, Smart Spaces, Cyber-Physical Systems e Future Cloud. Le candidature sono aperte dal 11/03/2014 fino al 20/04/2014. Tra maggio e giugno 2014, i candidati presenteranno il proprio pitch di fronte alla giuria di esperti e ai componenti del network di EIT ICT Labs.

FASE 2: riguarda le categorie Cyber Security and Privacy, Internet of Things, Urban Life and Mobility e Smart Energy Systems. Le candidature sono aperte dal 01/09/2014 fino al 30/09/2014. Tra ottobre e novembre 2014, i candidati presenteranno il proprio pitch di fronte alla giuria di esperti e ai componenti del network di EIT ICT Labs.

Per candidare il proprio progetto a Idea Challenge occorre registrarsi alla piattaforma e compilare l’Application Form: qui, il link di riferimento.

Per maggiori informazioni: http://ideachallenge.eitictlabs.eu/

Napoli, 14/03/2014

FED4FIRE – Innovative Experiments by SMEs: la call UE dedicata alle PMI innovative nel settore web offre finanziamenti fino a 25.000 euro

Il progetto europeo FED4FIRE lancia la sua prima call destinata alle PMI e a singoli cittadini degli Stati Membri dell’Unione Europea dal titolo “Innovative Experiments by SMEs”: i progetti candidabili dovranno riguardare esperimenti innovativi da parte di PMI con competenze tecnologiche innovative e di alta qualità nel settore del Future Internet (ad esempio, in settori come le Reti IP cablate e wireless, il cloud computing, i servizi internet innovativi).

Il progetto FED4FIRE nasce allo scopo di sostenere e promuovere nuovi approcci produttivi e occupazionali legati al web: in particolare, i progetti partecipanti alla call dovranno essere finalizzati a rendere le infrastrutture web più facilmente accessibili alle piccole e medie imprese.

Per la call “FED4FIRE – Innovative Experiments by SMEs” la Commissione Europea mette a disposizione un fondo complessivo di 100.000 euro: ciascun progetto potrà ottenere un contributo massimo pari a 25.000 euro, al quale potrà aggiungersi un ulteriore contributo di 10.000 euro se uno dei partner del Consorzio FED4FIRE assume il ruolo di capofila del progetto.

Gli esperimenti presentati devono avere una durata breve (preferibilmente non oltre i 4 mesi) e possono riguardare, tra l’altro, la sperimentazione di nuovi protocolli o algoritmi, la misurazione delle prestazioni, esperimenti su servizi. Considerata la breve durata dei progetti, è preferibile che essi riguardino prodotti o servizi già esistenti piuttosto che nuove idee da sviluppare.

Sono considerati ammissibili i costi relativi al personale, i costi diretti (ad esempio materiali di consumo) e i costi indiretti, nel limite massimo di finanziamento previsto.
La proposta di esperimento dovrà seguire uno specifico template (per maggiori informazioni, qui il link di riferimento) con una serie di sezioni dedicate a: sintesi del progetto, descrizione dettagliata dei risultati attesi, strumenti e strutture richieste a FED4FIRE, controllo di conformità, team e competenze, feedback e informazioni utili per il Consorzio FED4FIRE, finanziamento richiesto.

I criteri di valutazione sono essenzialmente sette:

1) Grado di innovazione industriale e/o scientifica;
2) Grado di rilevanza industriale;
3) Chiarezza e metodologia applicata;
4) Scalabilità e grado di complessità dell’esperimento;
5) Rilevanza per FED4FIRE, dal punto di vista dell’utilizzo degli strumenti e di importanza dei feedback per il Consorzio;
6) Futuri follow-up e sostenibilità;
7) Competenze tecnologiche e livello di qualità del proponente.

Alle PMI selezionate sarà garantito il supporto dedicato dei membri di FED4FIRE. Inoltre, ciascuna PMI avrà il sostegno di un partner del Consorzio FED4FIRE (il “Patron”) che si incaricherà di fornire supporto avanzato all’esperimento. Sarà cura della PMI individuare il proprio Patron, mettendosi in contatto con il Consorzio all’indirizzo contact@fed4fire.eu

Le proposte, in lingua inglese, dovranno pervenire entro il 2 aprile 2014 compilando il form disponibile al seguente link: http://upload.fed4fire.eu/form.html

E’ prevista inoltre una scadenza intermedia per la verifica di fattibilità degli esperimenti, fissata per il 26 marzo 2014.

Per maggiori informazioni, il testo completo della call è disponibile in formato PDF al seguente link: http://www.fed4fire.eu/open-calls/1st-call-for-sme/full-call-in-pdf.html

Napoli, 11/03/2014

Europe 2020 Strategy for Growth: il 13 e 14 marzo la Conferenza UE, Regione Campania e EEN a Napoli

Giovedì 13 e venerdì 14 marzo 2014 il centro congressi della Mostra d’Oltremare di Napoli ospiterà “Europe 2020 Strategy for Growth”: la Missione per la crescita guidata da Antonio Tajani (Vicepresidente della Commissione UE) in collaborazione con la Regione Campania e con i partner campani di Enterprise Europe Network (la rete UE per accrescere competititvità e innovazione delle imprese comunitarie). Si tratta di un evento che offre alle imprese campane una possibilità concreta di crescita e sviluppo, grazie alle possibilità offerte dall’Unione Europea in tema di accesso al credito, ricerca e innovazione.

I lavori sono suddivisi in due parti:

– La giornata del 13 marzo si terrà la Conferenza dedicata agli incontri con rappresentanti europei ed autorità locali (saranno presenti, tra gli altri, Antonio Tajani e Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania) con due panel dedicati ai programmi UE a sostegno delle imprese (con focus particolare su COSME e Horizon 2020).

– La giornata del 14 marzo sarà invece dedicata a incontri bilaterali tra imprese B2B organizzati dai partner campani dell’Enterprise Europe Network. Il focus sarà particolarmente incentrato sui seguenti settori: aerospazio, biotecnologie, automotive, agroalimentare, patrimonio culturale, turismo, moda, energia, edilizia ecosostenibile, trasporti e logistica.

 

Per partecipare è necessario compilare il form di registrazione disponibile al seguente link:

http://ec.europa.eu/enterprise/initiatives/mission-growth/missions-for-growth/antonio-tajani/europe/italy-campania/registration-form_en.htm

selezionando l’opzione “Local Enterprise Europe Network (EEN) partner” in risposta all’ultima domanda (Where did you learn about this Mission?).

 

E’ prevista una diretta streaming dell’evento, che sarà trasmessa al seguente link: http://porfesr.regione.campania.it/it/media-center/streaming

 

Il programma dettagliato dell’evento è invece disponibile qui: il-programma-di-europe-2020-strategy-for-growth.

Napoli, 10/03/2014

Finanziamenti e contributi per PMI: dal 31 marzo sarà possibile presentare domanda per il Plafond Beni Strumentali (MISE – CDP)

Il D.L. n. 69 del 21/06/2014 ha istituito, nell’ambito delle Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia nazionale, un Plafond di provvista presso la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) destinato a finanziamenti e contributi a tasso agevolato per micro, piccole e medie imprese con sede in Italia.

Il Plafond ammonta a 2,5 miliardi di euro (è prevista l’eventualità di un innalzamento fino a 5 miliardi di euro) ripartiti negli anni nel modo seguente:

– Per il 2014: 7,5 milioni di euro,
– Per il 2015: 21 milioni di euro,
– Per gli anni 2016/2019: 35 milioni di euro l’anno,
– Per il 2020: 17 milioni di euro,
– Per il 2021: 6 milioni di euro.

Le agevolazioni sono composte da tre differenti strumenti: un finanziamento a copertura degli investimenti tramite la Cassa Depositi e Prestiti, un contributo del MISE a parziale copertura degli interessi e la possibilità di accesso al Fondo di Garanzia (fino all’80% dell’importo).

Gli investimenti coperti dal Plafond devono riguardare l’acquisto di macchinari, impianti, beni strutturali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché l’acquisto di hardware, software e tecnologie digitali.

Il finanziamento dovrà essere richiesto a una delle banche o degli intermediari finanziari che avranno stipulato un’apposita convenzione (l’elenco sarà disponibile sul sito del MISE e della CDP), e gli investimenti dovranno avere una durata massima di 5 anni e un importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro.
L’agevolazione potrà coprire fino al 100% dell’investimento, e l’importo sarà erogato in un’unica soluzione.

Con la Circolare n. 4567 del 10/02/2014, il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito termini e modalità di presentazione delle domande: sarà possibile presentare le richieste esclusivamente per via telematica attraverso la PEC della banca o dell’intermediario finanziario convenzionati, a partire dalle ore 9:00 del 31/03/2014.
La procedura sarà a sportello, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per maggiori informazioni, a questo link è possibile scaricare:

– Il testo integrale del D.L. 21/06/2013 n. 69, con il quale è stato istituito il Plafond;
– Il testo integrale del Decreto MISE 27/11/2013, che stabilisce i requisiti e le condizioni di accesso, nonchè le modalità di erogazione dei contributi;
– Il testo integrale della Circolare MISE n. 4567 del 10/02/2014, con i dettagli sulla documentazione e le modalità di presentazione delle domande, oltre agli schemi di domanda (allegati) e all’Appendice per le modalità tecniche di calcolo del contributo.

Inoltre, per maggiori dettagli e informazioni, la pagina dedicata dal sito ufficiale della Cassa Depositi e Prestiti al Plafond Beni Strumentali è disponibile al seguente link: http://portalecdp.cassaddpp.it/cdp/OperatoriFinanziari/PlafondBeniStrumentali/index.htm

Napoli, 10/03/2014

Eventi per imprese e startup a Napoli: il workshop di AmCham sulle opportunità del mercato U.S.A. per le aziende italiane

L’American Chamber of Commerce in Italia (AmCham) è un’organizzazione privata affiliata alla Chamber of Commerce di Washington D.C. (corrispondente alla Confindustria U.S.A.) che raccoglie oltre tre milioni di imprese allo scopo di favorire la crescita e lo sviluppo delle relazioni economico-culturali tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America.

Nello svolgimento della sua funzione di vero e proprio ponte di collegamento tra business italiani e statunitensi, AmCham organizza una serie di eventi in varie città italiane: tra questi, segnaliamo il prossimo evento ospitato a Napoli.

Martedì 11 marzo (a partire dalle 9:30) sarà l’Unione degli Industriali di Napoli ad ospitare nella Sala Cenzato (Piazza dei Martiri 58) il Workshop sul tema “Stati Uniti d’America: un mercato in forte ripresa sul quale investire”.

Tra gli interventi previsti, segnaliamo quelli sul TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), sull’ICE (Agenzia per l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane all’Estero) ed un’interessante panoramica sugli strumenti europei e bancari per agevolare l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

La partecipazione al workshop è gratuita, previa registrazione obbligatoria: per registrarsi occorre scaricare il modulo di adesione (disponibile a questo link http://www.amcham.it/detail.asp?c=1&p=11&id=7604) che va compilato ed inviato all’indirizzo eventi@amcham.it entro il 5 marzo 2014.

Il programma dettagliato del workshop è invece disponibile qui: http://www.amcham.it/detail.asp?c=1&p=11&id=7680

Per maggiori informazioni: http://www.amcham.it/

Napoli, 04/03/2014

I consigli di Reid Hoffman, co-founder di LinkedIn, per presentare il pitch ai potenziali investitori

Reid Hoffman è il co-founder di LinkedIn ed è attualmente uno dei più importanti imprenditori e venture capitalist americani. Il suo blog ospita una serie di interessanti post su temi legati al mondo dell’imprenditoria web e delle startup, tra i quali quello da cui prende spunto questo articolo. Il post in questione elenca 7 tra i principali “miti” legati alla preparazione del pitch da presentare ai potenziali investitori, con altrettante “verità” spiegate agli startuppers che si apprestano ad affrontare un round di finanziamento.

Mito: Il financing process di una startup riguarda solo i soldi
Verità: Un financing process di successo per una startup ha come risultato una partnership che offre benefici che vanno oltre i soldi

Ovviamente, scopo del financing process per una startup è la raccolta di capitali: ci sono però altri importanti risultati che i founders dovrebbero sperare di ottenere attraverso il financing process. Gli investitori, ad esempio, possono incrementare significativamente il network di una startup, offrendo nuove possibilità per reclutare dipendenti o acquisire clienti. I migliori investitori, inoltre, possono essere una fonte di intelligence con cui prepararsi al meglio per affrontare le prossime sfide e cogliere le opportunità future.

In altre parole, un partner finaziario può essere visto come un co-founder che migliora le relazioni e il network della startup: purtroppo ci sono casi in cui un investitore ha valore aggiunto negativo, o ancora casi in cui non apporta alcun valore (l’autore parla di “dumb money”, denaro muto) e infine ci sono casi in cui l’investitore offre un valore aggiunto proattivo (il cosiddetto “smart money”).

Per capire se l’investitore con cui siamo in contatto potrà apportare valore aggiunto al di là del capitale, è importante capire se proviene dal settore in cui la nostra startup opera. Occorre inoltre domandarsi se capiscono il nostro mercato di riferimento, se i loro feedback sono utili alla startup, se sono interessati al problema che la nostra startup cerca di risolvere.

Mito: Se il tuo team è forte, metti all’inizio del pitch la slide “Team”
Verità: Il pitch deve aprirsi con la slide “Investment Thesis”

Il livello di attenzione degli investitori è al massimo per i primi 60 secondi della presentazione del pitch: la prima slide è quindi fondamentale, e va scelta con attenzione. La maggior parte dei pitch inizia con la slide sul team, soprattutto se il team è uno dei maggiori punti di forza della startup. Ma iniziare così non è una buona idea: occorre sfruttare al massimo i primi 60 secondi facendo capire al potenziale investitore perchè devono voler essere soci della nostra azienda (Investment Thesis).

La prima slide del pitch dovrebbe articolare tale Invetment Thesis in un elenco da 3/8 punti: il pitch dovrebbe poi proseguire su temi che possano accrescere la fiducia dei potenziali investitori nel vostro progetto, compreso il team.

Questo consiglio si presta bene a round di seed funding, anche se per una startup early stage è risaputo che l’idea subirà molti cambiamenti nel corso dello sviluppo e dell’implementazione del progetto. Occorre convincere gli investitori che il progetto è intrigante, e mostrargli come è possibile metterlo in pratica.

Mito: Tutti i pitch hanno la stessa struttura
Verità: Bisogna decidere di volta in volta se presentare un pitch basato sui dati o sul concept

Un’Investment Thesis può essere data-driven o concept-driven: di conseguenza, il pitch cambia.

In un pitch basato sui dati, sono questi ultimi a dover essere messi in primo piano perchè dimostrano con i numeri quanto il progetto sia valido. Gli investitori dovranno quindi valutare la startup basandosi proprio sui dati.

Un concept pitch, invece, può anche contenere dei dati ma essi riguarderanno un concept non ancora sviluppato: il pitch di un progetto di questo tipo mostra la vision di come sarà la situazione in futuro, e di come si pensa di arrivare a tale risultato. Gli investitori dovranno servirsi invogliati a far parte di quel futuro, per cui i dati saranno più che altro delle promesse.

Mito: Bisogna evitare di inserire nel pitch qualsiasi cosa che possa evidenziare un rischio e diminuire la fiducia degli investitori nel progetto 
Verità: Identificare e specificare i fattori di rischio del progetto

Gli investitori esperti sanno che c’è sempre un rischio insito in qualsiasi business: se ti chiedono quali siano i fattori di rischio del progetto, non è possibile rispondere che non ce ne sono. In questo modo si rischia di apparire poco credibili, disonesti o ingenui: occorre sempre identificare almeno un paio di fattori di rischio del proprio progetto.

Mito: Sostenere che non esistono potenziali concorrenti è un punto di forza
Verità: Individua tutti i possibili competitors e spiega qual è il vostro vantaggio competitivo

Spesso gli aspiranti imprenditori dicono di non avere concorrenti nel mercato che intendono ricoprire: ma ciò equivale a dire che il mercato è completamente inefficiente o che nessun altro pensa che quella fetta di mercato sia appetibile.

In ogni caso, un’affermazione del genere non rende credibili di fronte ai potenziali investitori: al contrario, si dimostra di non aver compreso i rischi derivanti dalla concorrenza e di non aver capito come affrontarli.

Bisogna invece individuare e comunicare efficacemente il proprio vantaggio competitivo: se non ci si dimostra chiari e decisi, gli investitori penseranno che non siamo convinti di poter avere successo con la nostra startup.

Mito: Non paragonarti ad altre aziende, perché tu pensi di essere unico
Verità: Basa il tuo pitch sulle analogie con altre realtà aziendali

Qualsiasi grande azienda, soprattutto nel settore web, cresce fino a diventare un’azienda unica nel suo genere. Ma una startup agli inizi deve utilizzare le analogie tra i propri risultati positivi e quelli delle altre aziende di successo, in modo tale da far capire agli investitori quali sono le potenzialità del progetto. Avendo poco tempo a disposizione, è fondamentale far leva su casi che l’ascoltatore conosce già.

Mito: Il focus del pitch deve essere sul presente
Verità: Pensate anche al round di finanziamento successivo

Ogni volta che ci si presenta a un potenziale investitore, si dovrebbe pensare sempre al successivo round di finanziamento: supponendo che questo round abbia successo, come si potranno raccogliere i successivi finanziamenti? Chi saranno i prossimi investitori cui presenteremo il pitch? Quali saranno le loro domande, e come potremmo rispondere?

Aspettatevi sempre che gli investitori del round B vi chiedano di vedere alcune diapositive del pitch presentato al round A. Nella preparazione del pitch bisogna tener conto di questo: ad esempio, se prevedo una certa curva di crescita, nel pitch per il successivo round di finanziamento devo essere in grado di dimostrare quali risultati avevo previsto di raggiungere e in che modo sono riuscito a farlo o addirittura ad ottenere risultati migliori. Ciò accresce la fiducia dei potenziali investitori, perché nel round di finanziamento precedente siamo riusciti a rispettare o addirittura superare le aspettative.

Il post originale dal blog di Hoffman è disponibile a questo link: http://reidhoffman.org/what-i-wish-i-knew-before-pitching-linkedin-to-vcs/

Napoli, 03/03/2014

 

 

 

 

Cresce l’ecosistema campano dell’innovazione: nasce a Caserta “012 Factory”, centro di contaminazione per startup

E’ appena nata in Campania una nuova realtà dedicata all’imprenditoria innovativa: si tratta di 012 Factory, centro di contaminazione per startup, talenti e idee creative di impresa che offre un percorso formativo gratuito sui temi dell’imprenditoria innovativa: 012 Academy.

Il centro 012 Factory si trova a Caserta ed sarà inaugurato ufficialmente oggi, 27 febbraio, con un evento che si terrà a Villa Vitrone (Via Fulvio Renella, 89 – Caserta) a partire dalle 17:30.
Nel frattempo, sono già aperte le iscrizioni per il programma formativo 012 Academy 2014: è possibile inviare la propria candidatura on-line entro il 31 marzo 2014 compilando il form di iscrizione disponibile al link http://www.012factory.com/academy.php .

Tra tutte le candidature saranno selezionate le migliori 30 che potranno accedere gratuitamente al percorso di formazione semestrale (che si terrà tra maggio e novembre 2014): il focus è su progetti innovativi e ad alto potenziale di crescita, e la partecipazione è aperta a talenti creativi, studenti, aspiranti imprenditori già in possesso di un’idea imprenditoriale o semplicemente con molta voglia di mettersi alla prova. E’ prevista inoltre un’attività di team building ad aprile 2014, prima dell’inizio dell’Academy.

Il percorso 012 Academy si struttura in 12 moduli dedicati ad altrettanti temi fondamentali per startup e imprese: Analisi dei Bisogni, Competitor e Best Practices, Analisi di Mercato, Processi di Produzione, Piano Commerciale e Pricing, Comunicazione, Risorse Umane, Aspetti Legali e Societari, Proprietà Intellettuale, Business Model, Finance e Piano Economico, Pitch Development.

Al termine del percorso formativo, la migliore idea di impresa riceverà un premio consistente in un Seed Funding di 20.000 euro e potrà accedere all’Incubatore di 012 Factory per un percorso della durata di altri 6 mesi.

Per maggiori informazioni: http://www.012factory.com/

Napoli, 27/02/2014

Opportunità per startup: aperte fino al 30/06 le candidature per UniCredit Start Lab 2014

UniCredit Start Lab è il programma di accelerazione dedicato ai migliori progetti imprenditoriali innovativi creato nel 2009 da UniCredit, che ha sostenuto negli ultimi anni oltre 100 startup ed è attualmente alla ricerca delle idee di impresa più interessanti per l’edizione 2014 del Programma: le candidature on-line resteranno aperte fino al 30 giugno 2014 (è possibile registrarsi alla piattaforma on-line dedicata al Programma UniCredit Start Lab a questo link).

UniCredit Start Lab è un programma multisettoriale, che accoglie progetti innovativi di impresa riguardanti i seguenti ambiti:

Life Science: Biotecnologie, Pharma, Medical Devices, Servizi di Health Care;
ICT/Web/Digital: Digital Design, Mobile Apps, Hardware;
CleanTech: Energie rinnovabili, Efficienza energetica, Mobilità sostenibile;
Innovative Made in Italy: Fashion, Materiali innovativi, Nanotecnologie, Robotica.

Tra tutti i Business Plan ricevuti entro il 30 giugno 2014, UniCredit Start Lab selezionerà 10 startup per ciascuna delle categorie elencate che saranno ammesse al Programma. Il Programma Start Lab ha una durata di 12 mesi e prevede la partecipazione alla Startup Academy 2014 di UniCredit, un percorso di formazione sui temi dell’imprenditorialità, e al programma di mentoring personalizzato di UniCredit per ciascun team inserito nel programma UniCredit Start Lab.

Il programma annuale Unicredit Start Lab offre quindi una serie di opportunità, servizi e attività per le startup selezionate:

Valutazione: incontri one-to-one con gli esperti della commissione specializzata nel proprio ambito di riferimento, che permetteranno al team di confrontarsi e ottenere feedback utili allo sviluppo e la crescita della startup;
Mentoring: una volta effettuata la valutazione, a ciascun team saranno assegnati uno o più mentor del network UniCredit che seguiranno il team nell’evoluzione nel progetto e in particolare nei momenti chiave per la crescita della startup. Sono previsti almeno quattro incontri durante i 12 mesi di durata del programma.
Formazione: erogata essenzialmente attraverso la Startup Academy, si svolgerà presso gli spazi di UniCredit a Milano e sarà dedicata a temi specifici legati alla realizzazione e l’accelerazione dei progetti imprenditoriali (es. Go To Market, Business Plan, Governance).
Networking: i partecipanti al Programma entreranno in contatto con il network internazionale di UniCredit, e quindi con aziende, professionisti, partner, soggetti istituzionali e manager protagonisti del mondo dell’imprenditorialità e dell’innovazione.

Inoltre, i team selezionati per il Programma UniCredit Start Lab 2014 parteciperanno all’evento finale “Pitch Day”, durante il quale avranno la possibilità di incontrare potenziali investitori (Business Angel, Fondi Early Stage, Venture Capitalist, ecc.). Al termine del Programma saranno selezionati 4 vincitori (uno per ciascuno dei settori di riferimento) i quali riceveranno un premio in denaro di 10.000 euro: i migliori progetti saranno scelti sulla base di criteri quali l’innovatività, le potenzialità di mercato, la completezza del team e le prospettive economico-finanziarie del business.

Per maggiori informazioni:

– La pagina ufficiale dedicata al Programma UniCredit Start Lab: https://www.unicreditgroup.eu/startlab/it/startlab/programma.html

– Il Regolamento del Programma UniCredit Start Lab: https://www.unicreditgroup.eu/startlab/it/startup/regolamento.html

Napoli, 27/02/2014

Aperte le candidature per TechHub: formazione e contributi per progetti imprenditoriali basati su tecnologia e innovazione

E’ stato pubblicato l’Avviso Pubblico con cui si aprono le selezioni per il Progetto TechHub: come spiegato in questo post del nostro blog (in occasione della presentazione del Progetto tenutasi lo scorso gennaio), si tratta di un’iniziativa riservata alle nuove imprese e agli aspiranti imprenditori con idee innovative e a forte contenuto tecnologico nata dalla collaborazione tra Camera di Commercio di Napoli, Università degli Studi di Napoli Federico II e Banco di Napoli.

La partecipazione a TechHub è aperta ad aspiranti imprenditori e a imprese già costituite da non oltre 48 mesi. Per le imprese già costituite sono previsti una serie di requisiti (elencati all’art. 3 dell’Avviso Pubblico), tra cui ricordiamo l’obbligo di avere sede operativa nella provincia di Napoli (o l’impegno a trasferire la propria sede in provincia di Napoli entro 30 giorni dall’eventuale comunicazione di ammissione ai benefici).

Il programma di TechHub prevede la selezione dei migliori progetti (da un minimo da 15 a un massimo di 30) che potranno partecipare alla prima fase consistente in un Programma Formativo della durata di 10 giornate formative dedicate ad argomenti fondamentali per le nuove imprese, tra cui aspetti relativi alla Costituzione e Amministrazione, Gestione delle Risorse Umane, Business Modelling (l’elenco completo è riportato all’art. 5.1 dell’Avviso Pubblico).

Il Percorso Formativo sarà erogato da specialisti del Banco di Napoli (per i temi riguardanti il Venture Capital e lo Start Up aziendale) e da esperti selezionati tra professionisti del settore e docenti della Federico II.

Al termine delle 10 giornate formative, i beneficiari che avranno partecipato almeno all’80% delle ore di formazione accederanno ad un ulteriore Percorso di Approfondimento, composto da 5 giornate formative dedicate a tematiche più strettamente connesse agli aspetti finanziari, gestionali e di fund raising. Durante il Percorso di Approfondimento i team svilupperanno il proprio Business Plan che presenteranno all’evento finale di TechHub: l’Arena con gli investitori.

Durante l’Arena, una Giuria di esperti in materia di investimento nel capitale di rischio e di trasferimento tecnologico selezionerà i sette migliori progetti che accederanno ai premi finali.
I premi consistono nella concessione di un contributo a fondo perduto della CCIAA di Napoli per il finanziamento e l’implementazione dell’idea progettuale: i primi due classificati beneficeranno di un contributo pari a 50.000 euro, mentre agli altri sarà riconosciuto un contributo di 30.000 euro per ciascun progetto.

Per partecipare a TechHub, la domanda di partecipazione dovrà pervenire alla Camera di Commercio di Napoli entro le ore 12:00 del 27 marzo 2014: la domanda potrà essere compilata e stampata registrandosi alla piattaforma dedicata a TechHub (qui, il link di riferimento), per poi essere consegnata alla CCIAA di Napoli secondo le modalità indicate all’art. 7 dell’Avviso Pubblico.

Per ulteriori dettagli ed informazioni, l’Avviso Pubblico per l’accesso a TechHub è disponibile a questo link: http://www.na.camcom.it/wps/wcm/connect/9e94f800430ca514a666f71d1e4fabb1/Avviso+con+allegati.pdf?MOD=AJPERES

Napoli, 25/02/2014

Aperta la call per “CheBanca! GrandPrix Fin – Startup Program”: in palio 25.000 euro e 12 mesi di incubazione per startup nel settore Tech-Fin

E’ stata appena presentata l’iniziativa promossa da CheBanca! in collaborazione con PoliHub e StartupItalia! chiamata “CheBanca! GrandPrix Fin – Startup Program”, dedicata al sostegno e al finanziamento dei migliori progetti innovativi nel settore Fin-Tech.

Il Contest è aperto a persone fisiche (con una business idea innovativa già delineata in un business plan), aziende in fase di startup (società avviate dal 2010 in poi con un business innovativo nel settore finanziario) e imprese già avviate in possesso di un progetto innovativo nel settore Fin-Tech con potenziale spin-off.

Le candidature dovranno pervenire entro il 21/05/2014 compilando il form di registrazione on-line (disponibile al seguente link: http://www.polihub.it/parte-il-contest-chebanca-grandprix-fin-startup-program/) e allegando la documentazione richiesta (in italiano o in inglese).
Ciascun partecipante (in team o come singolo individuo) può candidare fino a un massimo di due proposte progettuali.

I progetti dovranno riguardare in particolare prodotti e/o servizi nel settore dei servizi finanziari e di pagamento retail, inoltre possono partecipare idee relative a piattaforme on-line strettamente collegate all’erogazione di queste tipologie di servizi.

Un apposito Comitato di Valutazione, composto da esperti di CheBanca!, docenti del Politecnico di Milano e Venture Capitalist, selezionerà i 10 migliori progetti sulla base dei seguenti criteri:

– qualità e competenze del team imprenditoriale;
– innovatività del progetto;
– mercato e potenzialità di business;
– fattibilità tecnica.

I 10 progetti selezionati saranno invitati a partecipare al CheBanca! GrandPrix Fin – Startup Program, il programma di empowerment imprenditoriale della durata di 5 giorni full-time che si terrà dal 16 al 20 giugno 2014. Al termine del programma, i 10 finalisti presenteranno il proprio pitch al Comitato di Valutazione che sceglierà i 4 progetti vincitori.

Ai progetti vincitori saranno riconosciuti:
– un premio da 25.000 euro stanziato da CheBanca!;
12 mesi di incubazione presso PoliHub a Milano;
– programma di mentorship sui temi relativi alla finanza, al management e alla comunicazione social.

Per maggiori informazioni, il Regolamento della Call4Ideas è disponibile al seguente link: http://www.polihub.it/wp-content/uploads/2014/02/CheBancaRegolamento-Call4ideas-v-5.pdf

Napoli, 21/02/2014

1 39 40 41 42 43 49