A partire dal 23 giugno 2014 sono entrate in vigore le nuove regole del MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione), che modificano alcuni aspetti della procedura e in particolare i requisiti di accesso per le imprese: tali modifiche rendono molto più semplice l’accesso al MEPA per le PMI e le startup, che potranno lavorare con lo Stato aprendosi così ad un ampio ventaglio di opportunità.
Il MEPA è la piattaforma telematica del Ministero dell’Economia e delle Finanze gestita da Consip che rappresenta il mercato virtuale nel quale le amministrazioni pubbliche presentano le proprie richieste. Le imprese che accedono al MEPA possono presentare la propria proposta e l’ente pubblico in questione sceglie la migliore offerta, seguendo il sistema dell’asta on line.
Il MEPA è riservato agli acquisti delle pubbliche amministrazioni che siano per importi inferiori alla soglia di rilievo stabilita a livello UE: tali limiti sono fissati nelle cifre di 133.000 euro per gli enti centrali, e 206.000 per quelli locali (fonte: http://www.consip.it/attivita_e_risultati/acquisti_in_rete/mercato_elettronico/).
Prima dell’entrata in vigore delle nuove regole, i requisiti di accesso al MEPA prevedevano limiti di fatturato annuo delle imprese fissati a 25.000 euro. Tale requisito è stato adesso eliminato, rendendo così più facile l’accesso a startup e imprese di piccole e medie dimensioni.
Non ci sono invece grosse modifiche alle procedure di accesso alla piattaforma: per accedere al MEPA l’impresa deve registrarsi al sito https://www.acquistinretepa.it/ e avrà accesso ai bandi di abilitazione pubblicati da Consip nelle 17 categorie merceologiche che compongono il MEPA.
Per startup e PMI sono inoltre richieste alcune dichiarazioni da rilasciare seguendo un’apposita procedura guidata gestibile dal proprio profilo all’interno della piattaforma dedicata.
Una volta individuato il bando, l’impresa iscritta al MEPA può presentare la propria offerta e procedere all’abilitazione. Le proposte saranno quindi valutate da una Commissione di Valutazione.
Tra le nuove regole del MEPA, c’è l’abolizione dell’obbligo di pubblicazione del catalogo: finora, infatti, le imprese abilitate dovevano pubblicare un catalogo dei prodotti e servizi offerti. Si tratta di un’obbligo potenzialmente troppo impegnativo soprattutto per le startup che, a inizio attività, potrebbero non disporre di un catalogo. Resta tuttavia la possibilità che la pubblica amministrazione richieda comunque il catalogo: in tal caso l’obbligo sarà specificato dal Bando.
Ultima modifica introdotta dalle nuove regole in vigore riguarda infine le Reti di impresa: a partire dal 23 giugno 2014, anche le reti di impresa e altri soggetti economici associati potranno abilitarsi al MEPA, offrendo così l’opportunità a soggetti imprenditoriali di piccole dimensioni di “unire le forze” per beneficiare delle opportunità offerte dal mercato degli enti pubblici.
Infine, è importante segnalare le intenzioni future di Consip: la scelta sembra essere quella di continuare ad accrescere le opportunità e gli spazi per le startup e le PMI all’interno del MEPA. L’ad di Consip, Domenico Casalino, ha infatti affermato che “tra le prossime sfide, vi è quella di veder convergere gli sforzi di diversi attori istituzionali che lavorano allo sviluppo e alla valorizzazione delle startup affinché si diffonda e si potenzi la piattaforma MEPA, grande volano per l’accesso al mercato. Sono fondamentali, in tal senso, le collaborazioni che Consip ha avviato da molti anni con tutte le Associazioni di categoria e le Confederazioni, al fine di sensibilizzare startup e PMI ad accedere al mercato elettronico della Pa” (Fonte: http://www.economyup.it/startup/1291_startup-ora-e-piu-facile-lavorare-con-lo-stato.htm).
Napoli, 01/07/2014