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Il Blog del CSI

Startup Tel Aviv Bootcamp 2014: fino al 30 giugno è possibile partecipare alla call della terza edizione

E’ aperta la call per la terza edizione di Startup Tel Aviv Bootcamp, il contest internazionale per startup creative ed innovative organizzato dal Ministero degli Affari Esteri israeliano, la città di Tel Aviv e Google Israel.

L’edizione italiana è promossa dall’Ambasciata di Israele e da LUISS EnLabs, possono partecipare alla call founder e CEO di startup in possesso di tre requisiti:

– età compresa tra 25 e 35 anni;
– startup attiva in uno dei seguenti settori di appartenenza: ICT, web, mobile, security;
– aver ricevuto un finanziamento seed.

Per proporre la propria candidatura bisogna inviare entro il 30 giugno 2014 un’e-mail all’indirizzo startelaviv@roma.mfa.gov.il corredata da:

– il link ad un video pitch in lingua inglese della durata massima di 5 minuti;
– un executive summary in lingua inglese di 500 parole (massimo una pagina);
CV del founder in lingua inglese.

In via opzionale, è possibile allegare alla domanda di partecipazione il link ad una demo del prodotto.
La giuria sceglierà la startup vincitrice che sarà comunicata durante l’evento di chiusura del concorso, previsto per il 16 luglio.

I founder delle 20 startup vincitrici, provenienti da tutti i Paesi coinvolti a livello globale, avranno diritto ad un viaggio in Israele e alla partecipazione a Startup Tel Aviv Bootcamp 2014: l’evento internazionale, durante il quale si svolgeranno conferenze, seminari e workshop, offre la possibilità di incontro e networking con imprenditori, professionisti ed investitori israeliani leader dell’ecosistema startup locale.

Quest’anno Startup Tel Aviv Bootcamp 2014 si svolgerà dal 14 al 19 settembre 2014, all’interno del Festival DLD Tel Aviv (Digital Life Design) e in concomitanza con altri importanti eventi dedicati al mondo delle startup, della tecnologia e dell’innovazione, tra cui Codemotion Tel Aviv.

Si tratta di un’interessante opportunità per startupper di entrare in contatto con la realtà israeliana che si sta affermando sempre di più come il secondo posto migliore al mondo, dopo la Silicon Valley, di aprire una startup: la città conta al momento oltre 5.000 startup attive e circa 400.000 dollari di finanziamenti pubblici all’anno destinati alle startup.

Per maggiori informazioni: http://www.luissenlabs.com/events/startup-tel-aviv-bootcamp-contest-for-startups.html

Napoli, 30/05/2014

Consigli per startup early stage: come presentare il pitch ad un business angel o a un venture capitalist?

L’incontro con potenziali investitori rappresenta un momento chiave per una startup in fase early stage: Inc.com ha pubblicato qualche tempo fa un’interessante vademecum utile per capire quali sono gli step essenziali per sfruttare al meglio l’occasione e presentare il proprio pitch in maniera efficace per convincere un business angel o un venture capitalist.

La guida si apre con il punto di vista sull’argomento di Mike Levinson, co-founder di DreamIt Ventures, programma di accelerazione per startup di Philadelphia: “Non andare oltre la prima base se non sei in grado di affrontare le quattro aree“. Secondo Levinson, infatti, un potenziale investitore focalizza la propria attenzione su quattro punti essenziali:

1) La business idea è abbastanza semplice perché io possa comprenderla e decidere di investire in essa?
2) La business idea risolve un problema o soddisfa un bisogno?
3) Esiste un mercato o una base di clientela abbastanza grande per la business idea?
4) L’imprenditore che propone l’idea ha le persone giuste nel team per realizzarla?

In sostanza, quando un founder incontra un business angel o un venture capitalist cerca di vendere la propria vision e il proprio team. Occorre però tener presente una differenza: gli angel tendono ad essere più interessati ad ascoltare una storia dietro all’idea, alle emozioni che essa può suscitare, mentre il venture capitalist solitamente presta maggiore attenzione ai numeri, le prestazioni e la traction.

Riguardo ai contenuti essenziali da inserire nel pitch agli investitori, bisogna innanzitutto avere un business plan con una strategia di marketing ben definita e solidi dati di bilancio. Ma ciò che può davvero fare la differenza quando si tratta di ottenere un finanziamento, è il modo di presentarsi, di parlare, e quali sono le informazioni aggiuntive che il pitch contiene.

Vediamo quindi alcuni consigli fondamentali che la guida di Inc.com offre ad aspiranti imprenditori per preparare e presentare il proprio pitch agli investitori:

– Alcuni investor sono molto attenti a cercare l’entusiasmo che gli startupper mettono nel proprio lavoro: la passione è quindi un aspetto fondamentale e che “non si può fingere”, come afferma Barbara Corcoran (investor e magnate nel settore immobiliare).

– Uno degli errori più frequenti dei founder che presentano il proprio pitch è quello di spendere troppo tempo a spiegare la tecnologia o il prodotto anziché focalizzarsi sulle motivazioni per cui un investitore dovrebbe finanziare la startup. Quando incontrano una startup, i potenziali investor partono dal presupposto che la tecnologia funzioni: meglio concentrare la presentazione sui dati, sui numeri, sul patrimonio netto. Qualora l’investitore abbia dei dubbi sulla tecnologia o sul prodotto sarà egli stesso a fare delle domande.

– Un aspetto spesso trascurato è il modo in cui ci si presenta agli investitori: la prima impressione, il primo sguardo, contano molto per costruire la fiducia. Occorre quindi fare attenzione a presentarsi ben curati, mantenere il contatto visivo diretto con l’interlocutore, controllare alcuni aspetti della comunicazione non verbale. Ad esempio, alcuni gesti da evitare sono mettere le mani in tasca o torcersi le dita: si tratta di gesti che tradiscono l’ansia e il nervosismo, mentre è importante dimostrare una certa sicurezza.

– La chiarezza è fondamentale: occorre esprimersi in maniera concisa ma efficace, trasmettendo la passione e l’entusiasmo del team. Occorre comunicare chiaramente l’idea, il mercato, i fattori distintivi, le basi del successo finanziario e perchè si dovrebbe investire nell’idea.

– Presentare il pitch con una presentazione PowerPoint di 12 slide è piuttosto standard, soprattutto per una startup nel settore tecnologico. Se c’è un prototipo funzionante è una buona idea quella di mostrarlo agli investor durante l’incontro, in modo da mostrare effettivamente come è fatto il prodotto e come dovrebbe funzionare. Ancora, un punto in più potrebbe essere presentare dati sulle vendite e gli ordini previsti, e risultati di ricerche di mercato, sondaggi, focus group e test di prodotto.

– Un altro aspetto importante è prepararsi ad anticipare le domande che gli investitori potrebbero porre. Alcuni esempi sono: Quanto è grande il vostro mercato? Chi sono i vostri concorrenti? Perchè il vostro prodotto è migliore di quello che è già sul mercato? Qual è la vostra strategia di acquisizione di nuovi clienti? Allo stesso tempo, è importante essere pronti a fornire strategie alternative, una sorta di “piano B” qualora la strategia ufficiale non dovesse permettere il raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, quando un investor pone una domanda, è importante mostrarsi calmi e sicuri di sè, prendendosi il tempo per riflettere prima di rispondere. In questo modo si dimostra anche la propria capacità di reagire in maniera efficace e costruttiva quando di è sotto pressione.

– E’ inoltre fondamentale avere già pronta una exit strategy. L’investitore deve sapere come guadagnerà in futuro i propri soldi, forndendo proiezioni a uno e a tre anni. Occorre inoltre tener presente che la maggior parte degli investimenti di business angel restano nel capitale sociale per circa 7/8 anni, prima di procedere con l’exit e vendere ad un’altra compagnia.

– Tenere sempre presente che alcune delle motivazioni più comuni per respingere un accordo tra investor e startup sono: valuation troppo alta, team con poca esperienza, mancanza di vantaggio competitivo, potenziale di crescita insufficiente, indebitamento troppo alto.

– Infine, non pensare che perché il pitch è andato bene, e l’investitore sembra disposto a finanziare il business, l’affare sia ormai concluso: la parte difficile inizia proprio nella fase di follow-up. E’ fondamentale in questa fare mantenere i contatti per ottenere prima possibile un secondo incontro e, al momento di rivedersi, chiedere un accordo scritto. Naturalmente è necessario presentarsi al secondo incontro con la risposta a tutti i dubbi, le domande e le preoccupazioni che l’investor aveva sollevato e avere a disposizione il business plan e i documenti necessari a sottoscrivere l’accordo.

Per leggere l’articolo originale da cui è tratto questo post: http://www.inc.com/guides/2010/10/how-to-pitch-to-angel-investors.html

Napoli, 29/05/2014

BBVA Open Talent: il contest internazionale per startup innovative technology-based con in premio un contributo di 30.000 euro e una settimana di accelerazione a New York City

BBVA Open Talent è una startup competition internazionale giunta alla sua sesta edizione e promossa da BBVA – Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (Madrid) allo scopo di fornire supporto a progetti e imprese in fase di startup. Il focus è su progetti imprenditoriali basati sulle tecnologie innovative, che favoriscano lo sviluppo economico e sociale.

La competition BBVA Open Talent si compone di tre contest regionali simultanei: BBVA Open Talent Europe, BBVA Open Talent Central and South America e BBVA Open Talent North America. Possono partecipare alle selezioni imprese nate a partire dal mese di Aprile 2010, che non abbiano raccolto capitali per oltre 1,5 milioni di euro negli ultimi 12 mesi e con un fatturato annuo inferiore a 1 milione di euro.

I progetti dovranno rientrare in una delle due categorie in gara: New Banking e Digital Life.

New Banking: la categoria comprende progetti che utilizzano le nuove tecnologie per creare modalità innovative di concepire e fornire servizi finanziari customer-oriented. Possono riguardare nuovi servizi, tecnologie e soluzioni B2C, B2B o B2B2C. Tra i progetti possono rientrare quelli relativi a: retail banking, corporate banking, pagamenti, assicurazioni, gestione patrimoniale e degli investimenti, trading and market.

Digital Life: di questa categoria fanno parte i progetti che sviluppano tecnologie innovative riguardanti una serie di elementi, tra cui la società (sanità, istruzione, lavoro, viaggi, turismo, smart city, ecc.), le piattaforme tecnologiche (sicurezza, applicazioni mobile, cloud computing, big data, hardware e software, ecc.), e-business, e-commerce, gaming e multimedia, social network e web 2.0.

Le application per l’edizione 2014 di BBVA Open Talent vanno inviate on line entro il 10/06/2014 compilando il form disponibile al seguente link:
https://www.f6s.com/bbvaopentalent2014-english#/apply

La Commissione di Valutazione selezionerà 60 finalisti: 20 progetti (10 per categoria) in ciascuna delle tre regioni. I finalisti saranno quindi invitati all’evento finale organizzato in ciascuna delle tre regioni per presentare il proprio progetto ad una giuria di esperti internazionali.

La Giuria sceglierà quindi i vincitori, che in questa sesta edizione della competition internazionale saranno in tutto 13:

6 winners: uno per categoria in ciascuna delle tre regioni;
6 runners-up: uno per categoria in ciascuna delle tre regioni (rappresentano i secondi progetti più votati dalla Giuria);
– Un progetto selezionato attraverso le votazioni on line tra tutti i 60 finalisti.

Ciascuno dei team vincitori riceverà un contributo pari a 30.000 euro per sviluppare un progetto di collaborazione con BBVA e un viaggio a New York (per un componente di ciascun team) per partecipare al programma Crash Acceleration in NYC: si tratta di una settimana di accelerazione durante il quale i partecipanti potranno entrare in contatto con potenziali investitori, partner strategici, mentor e advisor a livello internazionale, avendo accesso ad una community mondiale di innovatori cui presentare la propria startup.

Napoli, 28/05/2014

UP TO YOUTH: il percorso di accompagnamento per giovani aspiranti imprenditori sarà presentato domani a Napoli

L’Associazione PerMicroLab Onlus, con il contributo di J.P. Morgan e in collaborazione con PerMicro, istituzione finanziaria specializzata in microcredito, presenta domani 29 maggio alle ore 11:30 presso la presso la Sala Giunta del Comune di Napoli (Palazzo S. Giacomo – Piazza Municipio) il Progetto UP TO YOUTH: interverranno alla Conferenza Stampa Alessandra Clemente, Assessore ai Giovani, Politiche giovanili, Creatività e Innovazione, Enrico Inferrera, Presidente di Confartigianato Napoli, Andrea Limone di PerMicro e PerMicroLab.

UP TO YOUTH è un percorso di accompagnamento gratuito destinato a giovani con meno di 35 anni, che abbiano un’idea imprenditoriale da realizzare: un progetto che tende ad implementare l’offerta formativa in tema di autoimprenditorialità e accrescere le opportunità di inclusione economico-finanziaria dei giovani coinvolti.

Il programma UP TO YOUTH verrà implementato in sette città italiane: Napoli, Bari, Catania, Genova, Padova, Pescara e Torino.
Si prevede innanzitutto un percorso formativo di gruppo, incentrato su tre tematiche essenziali:

Avvio d’impresa: pillole per l’avvio d’impresa e introduzione al business plan;
Start-up Lab: laboratorio pratico per la redazione del proprio business plan, per analizzare la fattibilità e sostenibilità del progetto d’impresa;
Credito per l’idea: introduzione ai diversi strumenti creditizi, per valutare il più adatto alle proprie necessità.

Inoltre, i partecipanti a UP TO YOUTH avranno la possibilità di continuare il percorso e avviare la propria attività di impresa grazie al sostegno offerto attraverso servizi di consulenza individuale e percorsi di accompagnamento professionale.

Il primo ciclo formativo, dei tre previsti, si svolgerà in partnership con il Comune di Napoli Assessorato ai Giovani, Politiche giovanili, Creatività e Innovazione e con Confartigianato Napoli nelle seguenti date:

18 giugno: Avvio d’Impresa
25 giugno: Start-up Lab
2 luglio: Credito per l’idea

Gli incontri si svolgeranno presso Confartigianato Napoli, via Medina 63, a partire dalle ore 15:30.
Per partecipare occorre scaricare il modulo di partecipazione (disponibile al link http://www.permicrolab.it/uptoyouth.php) e inviarlo a uptoyouth@permicrolab.it

Per maggiori informazioni è possibile contattare gli organizzatori al numero 011 658778.

Napoli, 28/05/2014

Eventi per startup, imprese e innovazione – “Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese”: la tappa dell’Innovation Day a Napoli il 30 maggio

Venerdì 30 maggio 2014 è in programma una nuova tappa dell’Innovation Day Tour dedicata al tema delle Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese: l’appuntamento è per le 9:30 presso il Renaissance Naples Hotel Mediterraneo (Via Ponte di Tappia 25, Napoli).

L’incontro nasce con l’obiettivo di analizzare le opportunità di cui l’Italia può beneficiare, attuando le linee guida del Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali, promuovendo lo sviluppo delle competenze digitali per i cittadini, i professionisti, le aziende e la Pubblica Amministrazione, seguita da una tavola rotonda cui prenderanno parte esponenti del mondo professionale, associativo, aziendale. Anche il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est partecipa all’evento con un intervento di Giampiero Bruno (A.T. Centro Servizi Incubatore Napoli Est).

Il primo volume del Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali sarà presentato domani, 28 maggio, al Forum PA di Roma. Il Programma nasce come il risultato dei punti programmatici dell’Agenda Digitale e consiste in un Tavolo di Coordinamento permanente cui partecipano attori tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero dei Beni e le attività culturali e turismo, il Ministero della Giustizia, il Ministero dell’Economia e Finanze, il Ministero del Lavoro e Politiche sociali, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero della Salute, la Camera dei deputati, alcuni rappresentanti del mondo accademico e universitario, realtà quali INAIL, INPS, CNR, ENEA, ISTAT, ISFOL, ANCI, Scuola nazionale per l’Amministrazione, Formez-PA, ABI, Confcommercio, Confartigianato, Unioncamere, Confindustria Digitale, Federmanager, i principali sindacati, etc.

Con la tappa dell’Innovation Day Tour dedicata al tema delle Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese Napoli si propone come una delle prime città in Italia a dare spazio al nuovo Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali.

Nel dettaglio il Programma della giornata prevede un primo momento (dalle ore 10:00 alle ore 11:00) dedicato alla presentazione degli obiettivi e delle linee guida del Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali attraverso le relazioni di:

Rosamaria Barrese, responsabile AgID Agenzia per l’Italia Digitale per il Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali
Pasquale Popolizio, vicepresidente IWA Italy e coordinatore Gruppo Web Skills Profiles
Mario Raffa, Università degli Studi di Napoli Federico II

La seconda parte della giornata, dalle ore 11:00 alle ore 13:00, sarà incentrata invece sulla Tavola Rotonda moderata da Tommaso Ederoclite, giornalista e blogger, che prevede i seguenti partecipanti:

Giampiero Bruno, A.T. Centro Servizi Incubatore Napoli Est
Gaetano Cafiero, presidente sezione ICT Unione Industriali di Napoli
Daniele Chieffi, Online Media Relations manager ENI
Giuseppe Contino, dirigente servizio del Portale Web e social media del Comune di Napoli
Umberto Costantini, Università Suor Orsola Benincasa
Raffaele Crispino, vicepresidente AISM
Alessandra Estate, Intesa San Paolo Formazione
Giancarlo Panico, Ferpi
Nino Ragosta, Fondatore Fantagazzetta e amministratore Quadronica
Rappresentanti del Comune di Napoli, della Regione Campania e dell’Università.

Per partecipare a Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese bisogna effettuare la registrazione al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-competenze-digitali-per-lo-sviluppo-dellitalia-11733291591?ref=ebtn

Maggiori informazioni sull’evento sono disponibili al seguente link: http://www.innovationday.info/2014/05/23/competenze-digitali-sviluppo-italia/

Per saperne di più sul Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali: http://www.agid.gov.it/competenze-digitali/programma-nazionale-competenze-digitali

Napoli, 27/05/2014

Let’s Start Up: il contest internazionale per idee innovative di giovani con un’esperienza in un programma di mobilità internazionale

AGM Milano e le 6 sedi milanesi di ESN – Erasmus Student Network sono gli organizzatori di Let’s Start Up, la competition internazionale per business ideas nata per premiare le migliori idee innovative di talenti provenienti da tutto il mondo: il filo conduttore che collega tutti i partecipanti è la partecipazione (attuale o passata) ad un programma di mobilità internazionale come Erasmus.

Possono presentare la propria idea progettuale, infatti, team composti da giovani di età compresa tra 18 e 30 anni all’interno dei quali almeno uno dei componenti sia in possesso di uno dei seguenti requisiti:

– sia attualmente o sia stato in passato studente in un progetto di international mobility;

– sia attualmente o sia stato in passato studente in una università di uno Stato differente da quello di residenza, anche non europeo;

– sia attualmente o sia stato in passato associato al network di ESN.

In tutti e tre i casi, i requisiti devono essere certificabili grazie ad apposita documentazione.

Il contest Let’s Start Up non prevede settori preferenziali per lo sviluppo delle idee imprenditoriali: ciò che conta è la componente innovativa, la creatività e l’originalità, il focus sulla soluzione innovativa in aree di particolare rilevanza per lo sviluppo economico e sociale a livello nazionale ed internazionale.

Il punto di partenza degli organizzatori è la convinzione che chi ha vissuto un’esperienza in un programma di mobilità internazionale acquisisce sicurezza, apertura mentale e maggiore intraprendenza: si tratta di persone che, grazie all’ambiente multiculturale in cui vivono, diventano più dinamiche, intraprendenti e flessibili. Per questo, sono preparate ad assumersi i rischi e ad accogliere le sfide che l’imprenditoria innovativa presenta.

Per partecipare a Let’s Start Up occorre compilare il form disponibile al link http://letstartup.agm-milano2014.eu/upload-your-idea-2/ entro il 19 giugno 2014: la domanda è in lingua inglese e richiede di allegare alcuni documenti, tra cui i CV dei componenti del team proponente.

Entro il 30 giugno saranno comunicati gli esiti delle selezioni: la Giuria sceglierà i progetti finalisti e i proponenti (massimo 4 persone per ciascun team) saranno invitati a partecipare all’evento Italian Week.
Durante l’Italian Week, che si terrà a Milano dal 21 al 27 luglio 2014, i partecipanti avranno l’opportunità di vivere un’esperienza formativa e di networking con workshop, meeting e training.
Il programma prevede la partecipazione di startupper di successo, incubatori, acceleratori, potenziali investitori ed esperti del settore (tra gli appuntamenti in programma, una giornata di training al Microsoft Innovation Campus, 3 giorni dedicati al Business Model Canvas, mezza giornata di laboratorio sul tema delle più moderne tecnologie innovative tra cui la stampa 3D).

L’Italian Week si concluderà con la presentazione delle idee dei finalisti alla giuria, che sceglierà i due progetti vincitori.
Il premio per i due vincitori consiste in un periodo di formazione a Brisbane (Australia), con la possibilità di scegliere uno dei seguenti corsi:

1. Certificate IV in Frontline Management
2. Diploma in Human Resources Management
3. Diploma of Management
4. Diploma of Marketing
5. Advance Diploma of Management (Human Resources)
6. Advanced Diploma of Management
7. Advanced Diploma of Marketing

Il premio Australian Scolarship nasce dalla collaborazione di Let’s Startup Up con MyAustralianDream e Queensland International Institute, e comprende sia i costi per la partecipazione ai corsi che il supporto per l’accomodation in Australia.

Per maggiori informazioni: http://letstartup.agm-milano2014.eu/

Per candidature: http://letstartup.agm-milano2014.eu/upload-your-idea-2/

Per il Regolamento: http://letstartup.agm-milano2014.eu/wp-content/uploads/2014/04/LSUP_announcement.pdf

Napoli, 27/05/2014

Idea Camp 2014, l’iniziativa per idee innovative con focus sulla cultura: per i migliori 25 progetti grant da 10.000 euro per attività di R&S.

Resterà aperta fino al prossimo 15 luglio la call per Idea Camp 2014, iniziativa di European Cultural Foundation dedicata a idee creative ed innovative per la collaborazione intersettoriale a livello europeo: i progetti dovranno essere finalizzati a ri-definire e plasmare lo spazio pubblico.

Idea Camp è un’iniziativa aperta a candidature da parte di singoli, team e organizzazioni europee in diversi settori: arte e cultura, educazione, ambiente, commercio e industria, sanità e assistenza sociale, diritti umani, etc. Le idee dovranno riguardare in ogni caso progetti basati sulla cultura e la sua diffusione e dovranno avere una risonanza a livello europeo. Inoltre, le idee dovranno avere un alto potenziale di implementazione e un impatto significativo e misurabile sulle persone coinvolte.

Tra tutte le domande di partecipazione, saranno selezionate le migliori 50 che parteciperanno a Idea Camp 2014: l’evento si terrà a Marsiglia dal 23 al 25 ottobre e i partecipanti avranno diritto alla copertura di spese di viaggio e alloggio per un elemento di ciascun team.

Idea Camp è presentato dagli organizzatori come uno spazio per la “cross-pollination” delle idee, nel quale sarà possibile migliorare i progetti e far nascere partnership tra i partecipanti. Saranno organizzati una serie di workshop su argomenti-chiave e sulle metodologie e strumenti utili ai partecipanti per:

– migliorare e sviluppare le proprie idee,
– scambiare conoscenze e iniziare nuove collaborazioni,
– trarre ispirazione dall’incontro e dal confronto con altri professionisti del settore cultura,
– esplorare e accettare nuove possibilità per i propri progetti.

Dopo Camp Idea, i proponenti delle 50 idee avranno tempo fino al 17 novembre per presentare il progetto rivisto e migliorato: tra questi, saranno selezionate le migliori 25 idee che avranno diritto ad un grant di massimo 10.000 euro da destinare alle spese di R&S (ad esempio, per la redazione del business plan, per le attività di prototipazione, per ricerche, etc.).

E’ possibile partecipare alla call per Idea Camp 2014 compilando entro il 15/07/2014 il form disponibile al seguente link:

http://www.culturalfoundation.eu/idea-camp-call/

Per maggiori informazioni e per scaricare le linee guida:

http://www.culturalfoundation.eu/idea-camp/

Napoli, 26/05/2014

Expo delle Startup: sarà Milano ad ospitare a giugno l’evento fieristico dedicato alle startup

Si terrà a Milano presso la sede della Regione Lombardia (Piazza Città di Lombardia 1) nei giorni 19 e 20 giugno l’evento “Expo delle Startup”: si tratta di una vera e propria Fiera nazionale per le startup, che accoglierà almeno 100 nuove imprese per offrirgli visibilità e possibilità di networking.

Le startup ammesse a partecipare a Expo delle Startup saranno selezionate a giudizio insindacabile degli organizzatori, tenendo conto anche delle votazioni pubbliche (che saranno raccolte sottoforma di “Like” sulla pagina Facebook dell’evento), con particolare attenzione a quelle che dimostreranno innovatività creativa e culturale.

I settori di riferimento, elencati dal Regolamento provvisorio di Expo delle Startup, sono i seguenti:

  • Advertising
  • Publishing
  • Tv/Radio/Cinema
  • Gaming
  • Music
  • Design/Architecture
  • Food
  • Fashion
  • Turism
  • Sport
  • Social
  • ICT
  • Other Creative/Cultural
  • Other Digital Products & Services

Per proporre la propria candidatura è necessario caricare un video pitch della durata di circa 3 minuti sulla piattaforma www.expodellestartup.com (da Youtube o Vimeo): gli organizzatori consigliano di concentrare il contenuto del video su una presentazione del prodotto/servizio che segua una logica di tipo commerciale, per beneficiare della visibilità a prescindere dalla partecipazione all’evento.

Le candidature chiuderanno a discrezione degli organizzatori, orientativamente intorno al 7 giugno 2014 o ad esaurimento dei posti disponibili. Le ammissioni saranno comunicate di volta in volta, tramite e-mail e/o post sulla Pagina Facebook di Expo delle Startup.

Le startup ammesse potranno montare un piccolo stand in uno spazio assegnato, previa compilazione della documentazione che sarà inviata a tutte le startup selezionate.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a:

  • Francesco Mantegazzini fmantegazzini@hotmail.com
  • Giuseppe Ciuni giuseppe.ciuni@gmail.com
  • O, in alternativa, a info@expodellestartup.com

Il sito internet dell’iniziativa, da cui è possibile inviare la propria candidatura e scaricare il regolamento, è http://www.expodellestartup.com/

Napoli, 26/05/2014

IBM Global Entrepreneur Program, l’iniziativa per startup e imprese innovative di IBM: entro il 09/06 è possibile partecipare alle selezioni per l’evento IBM SmartCamp

IBM Global Entrepreneur Program è l’iniziativa di IBM per incentivare e sostenere la crescita delle startup e dell’imprenditoria innovativa in Italia: le aziende partecipanti possono usufruire in maniera totalmente gratuita di una serie di servizi messi a disposizione da IBM, tra cui ricordiamo mentoring, networking, supporto tecnico, utilizzo di software per test e demo, fruizione del Cloud IBM per infrastruttura e per sviluppo applicazioni.

Possono iscriversi al Programma le startup e imprese che siano in attività da non più di 5 anni, e che abbiano in corso un progetto di sviluppo software per un prodotto o servizio. Tra gli ambiti segnalati da IBM, ritroviamo: Mobile, Social, Cloud, Commerce, Internet of Things, etc.

La partecipazione è completamente gratuita, e tra le aziende che si iscriveranno a IBM Global Entrepreneur Program entro il 9 giugno 2014 saranno selezionate 4 startup che parteciperanno all’evento IBM SmartCamp.

IBM SmartCamp è l’appuntamento che si terrà a Milano (IBM Client Center) il 3 luglio 2014: durante l’evento le startup potranno incontrare un comitato di valutazione composto da imprenditori, venture capitalist, accademici ed executive di IBM dai quali ricevere feedback e consigli sul proprio progetto imprenditoriale.
Al termine dell’evento il comitato sceglierà la startup vincitrice, che avrà l’opportunità di accedere alla finale europea del Programma. I vincitori della finale europea saranno infine invitati a partecipare all’evento finale mondiale di IBM Global Entrepreneur Program.

La procedura per iscriversi alle selezioni di IBM Global Entrepreneur Program segue tre step:

1) Compilare il modulo di partecipazione on line a questo link: https://www-304.ibm.com/partnerworld/wps/servlet/ContentHandler/isv_frm_smp_startup_public

2) Registrare il proprio profilo alla piattaforma IBM a questo link: https://www.ibm.com/account/profile/it

3) Registrarsi per entrare a far parte di IBM PartnerWorld, a questo link: https://www-304.ibm.com/usrsrvc/account/userservices/jsp/login.jsp?persistPage=true&page=/partnerworld/partnertools/index.html&PD-REFERER=https://www-304.ibm.com/partnerworld/wps/servlet/ContentHandler/isv_com_smp_startup_start&error=

Si ricorda che per partecipare alle selezioni dell’evento IBM SmartCamp è necessario completare la procedura entro il 9 giugno 2014.

Per maggiori informazioni su IBM Global Entrepreneur Program: https://www-304.ibm.com/partnerworld/wps/servlet/ContentHandler/isv_com_smp_startup_start

Napoli, 23/05/2014

Consigli per startup e imprese: l’importanza del pensiero strategico nel processo decisionale aziendale

Nick Tasler è CEO di Decision Pulse e creatore del sistema di apprendimento integrato “Think Strategically & Act Decisively”, utilizzato, tra gli altri, da aziende del calibro di Microsoft e dalla Royal Bank of Canada. Di recente il Blog della Harvard Business Review ha pubblicato un suo post dedicato al tema della Pianificazione Strategica e ad alcuni “falsi miti” che ostacolano tale attività fondamentale per startup e imprese di ogni settore.

Tasler parte da quella che definisce la forma più semplice di pensiero strategico: decidere su quali opportunità concentrare il proprio tempo, risorse e denaro e quali opportunità lasciar perdere. Per spiegare meglio ciò che si intende per pensiero strategico, cita Napoleone Bonaparte (che definisce uno dei più grandi pensatori strategici della storia), secondo il quale “Per concentrare al massimo le forze in un luogo, bisogna economizzare le forze negli altri“. Per descrivere lo stesso concetto, Michael Porter afferma invece che “L’essenza della strategia è decidere cosa non fare“.

Passando ad un livello successivo, più vicino alla pianificazione strategica aziendale, il pensiero strategico può riguardare varie tipologie di scelte: Tasler elenca, a titolo di esempio, la possibilità di liquidare una società per acquistarne un’altra, o la decisione di concentrare la maggior parte delle risorse in un unico settore chiave. In ogni caso, esistono tre falsi miti che possono incidere negativamente sulla pianificazione strategica, che l’autore mette in evidenza nel suo post:

1) La produttività è l’obiettivo

La produttività riguarda il “fare” qualcosa. Il pensiero strategico riguarda il fare “la cosa giusta nel modo giusto“. Corollario di queste affermazioni è che la strategia richiede di lasciar perdere alcune cose, suscitando delle emozioni e reazioni spiacevoli. Quando si lasciano dei progetti a metà o si decide di non iniziarli affatto viene a mancare quella sensazione di fiducia e di controllo che deriva dal perseguire un obiettivo concreto: ma nel gestire un’azienda occorre combattere questo fenomeno psicologico universale di “avversione al lasciar perdere” che deriva dal dover abbandonare un progetto nel quale si è investito tempo e denaro. Tasler mette in guardia gli imprenditori: è possibile che ci si trovi a dover affrontare la reazione negativa del team, nel momento in cui gli si comunica che uno dei loro progetti o l’intero reparto è stato “retrocesso” in favore di altri progetti più “preziosi”.

Di fronte a tali difficoltà, si può essere tentati di perseguire l’obiettivo della produttività: ma concentrarsi sul volume di produzione non è la stessa cosa di concentrarsi sul perseguimento dell’eccellenza. Secondo Tasler, infatti, “senza una strategia, la produttività è priva di significato“. Il passo fondamentale da cui partire è capire quali siano le “cose giuste” su cui concentrarsi.

2) Il lavoro del leader è identificare “che cosa è importante”

L’autore propone un semplice e rapido esercizio: stilare una lista di tutti i progetti, le attività e le iniziative cui il team sta lavorando e tracciare una linea su tutte le voci che non sono importanti.
Il 99% dei team non barrerà nessuna voce in elenco: ogni progetto cui il team sta lavorando è importante per qualcuno dei componenti, ogni voce elencata ha il proprio “valore aggiunto” per l’azienda. Questo dimostra che discutere su ciò che è importante è un’attività futile: i pensatori strategici devono decidere su quali progetti e attività focalizzarsi, non semplicemente quali sono le cose importanti. Anzi, Tasler afferma che il vero leader strategico è colui che, tra una serie di opportunità importanti, sceglie su quali focalizzarsi e quali, invece, lasciar perdere.

Mentre i team con focus sulla produttività spendono ore e ore, anche di straordinario, per portare a compimento un progetto importante dopo l’altro, i team strategici scelgono quali sono i progetti che maggiormente contribuiscono a realizzare la strategia aziendale, mettendo in attesa gli altri progetti importanti.

3) Il pensiero strategico è semplicemente “pensare”

La leadership strategica non è un problema matematico né un esperimento di pensiero. In ultima analisi, il pensiero strategico deve portare all’azione strategica. Un’accurata analisi costi/benefici, le previsioni, i fogli di calcolo, lo studio dei trend sono del tutto inutili se non sfociano in una decisione attuabile. Nonostante le incertezze, le complessità, i rischi, la possibilità di fallimento un vero leader strategico deve intensificare e far lavorare il team e le risorse comunicando chiaramente su cosa concentrarsi e su cosa no.

L’autore chiude il suo post riprendendo nuovamente il pensiero di Napoleone: “Non c’è nulla di più difficile, e quindi di più importante, dell’essere capaci di decidere“. Probabilmente è questa la caratteristica più importante che un imprenditore deve possedere per detenere posizioni di leadership.

Il post originale è disponibile al seguente link: http://blogs.hbr.org/2014/05/3-myths-that-kill-strategic-planning/

Napoli, 22/05/2014