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Tag: resilienza

Pensa positivo, agisci positivo: l’approccio giusto per la tua startup

In uno dei post più recenti pubblicati nel nostro blog, abbiamo accennato ad alcuni consigli utili per startupper e imprenditori. Tra questi, spiccava l’importanza della positività: un aspetto che a volte sembra molto lontano dalla vita in azienda, molto spesso collegato ad altri ambiti della vita. Il pensiero positivo, invece, può avere un forte impatto nella vita professionale di chi crea e conduce un’impresa: ne parla, ad esempio, Mark Feldman (CTO di Findmyshift) nell’articolo intitolato “To Infinity & Beyond: Harnessing the Power of Positive Thinking”, pubblicato dal portale Business.com qualche tempo fa.

Secondo Feldman, il potere del pensiero positivo può davvero fare la differenza nel business: l’imprenditore di successo è una persona positiva, che si avvicina al mondo degli affari con l’atteggiamento di chi sa di avere le carte in regola per ottenere dei buoni risultati.

Esistono svariati contributi in Psicologia che affermano l’importanza del pensiero positivo nell’approccio al problem solving: la positività, ad esempio, aiuta ad approcciarsi con maggior apertura alla raccolta di nuovi spunti e informazioni e migliora la capacità di “unire i puntini” per affrontare con maggior efficacia i problemi o gli ostacoli che si presentano quotidianamente.

Chi pensa positivo, inoltre, ha più energia: la positività accresce l’entusiasmo e la voglia di fare.

L’energia positiva è attratta da energia positiva – Deborah Giorno

La positività è, inoltre, legata al concetto di resilienza: è risaputo che gli imprenditori devono passare attraverso svariate difficoltà e fallimenti prima di arrivare al successo. In questo, la resilienza ha un ruolo fondamentale: aiuta a metabolizzare più velocemente esperienze ed emozioni negative, e pronti ad affrontare le prossime sfide.

Pensare positivo ha forti effetti sulle abilità inerenti il processo di decision making: anche in questo caso, il pensiero positivo aiuta a prendere decisioni migliori rispetto ad affrontare una scelta con l’approccio pervaso dalla negatività. Le decisioni prese con entusiasmo ed energia sono spesso quelle più redditizie per il business.

Essere positivi, naturalmente, ha un impatto nel team di lavoro. La positività è contagiosa e rende i collaboratori più abili nell’approcciarsi ai clienti.

Infine, occorre ricordare un aspetto fondamentale: pensare positivo non porta a nulla se non c’è azione positiva! I risultati tangibili della positività possono essere raggiunti soltanto se si agisce di conseguenza.

L’unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e iniziare a fare. Walt Disney

Napoli, 30/07/2018

Sfide e difficoltà delle prime fasi di startup: come utilizzare questi momenti per diventare un imprenditore di successo

Andrew Medal è un imprenditore seriale, digital strategist e web designer, che ha di recente pubblicato un interessante post su Entrepreneur in cui racconta la sua personale esperienza di startupper traendone alcuni consigli utili per affrontare i problemi che la fase di avvio di un’impresa comporta.

Nella sua esperienza di vita, infatti, Medal ha affrontato una serie di sfide traendone lezioni importanti: il suo racconto parte dal 2011, anno nel quale stava lavorando ad una delle sue startup. Medal racconta di essersi trovato in serie difficoltà durante la fase di fundraising, arrivando ad utilizzare tutti i suoi risparmi e con una serie di fatture e conti da pagare. Proprio quando tutto sembrava perduto, ha ricevuto un investimento milionario.
Nello stesso anno, quando le sue startup dopo oltre due anni sembravano finalmente decollare, ha nuovamente attraversato un periodo difficile: è stato mandato in carcere e ha perso tutto.
Ma, nel 2013, era di nuovo pronto a ripartire: con soli 200$ in tasca e moltissima ambizione ha riprovato a mettersi in gioco. Anche qui, però, si è presto ritrovato in difficoltà con il suo socio: il rapporto lavorativo è finito male, i clienti e i fondi di cui disponeva sono scomparsi. E’ stato in quel momento che ha capito di dover perseverare, anche di fronte a circostanze così negative.

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Secondo Medal, una startup è una vera e propria sfida per cui combattere: uno startupper deve quindi avere forza, tenacia, resilienza, coraggio e motivazione a livelli sempre elevati, per poter affrontare i momenti di difficoltà più e meno gravi che si presenteranno. Vediamo quali sono i suoi consigli:

1) Realizzare di essere in buona compagnia

Henry Ford si ridusse sul lastrico ben cinque volte, prima di fondare la Ford Motor Company e raggiungere il successo. Anche Bill Gates e Steve Jobs hanno dovuto fallire prima di sfondare con Microsoft e Apple. Leggere le storie di imprenditori di successo è sempre incoraggiante: tutti hanno dovuto affrontare momenti di difficoltà e fallimenti. Questa consapevolezza fa sentire meno soli e in un certo senso allevia la pressione quando le circostanze si fanno difficili.

2) Abbracciare il cambiamento

Ci sono tantissimi esempi di imprenditori, tecnologie ed aziende che anno spiazzato concorrenti, modelli di business e interi settori. Un esempio è quello che è successo a MySpace con l’avvento di Facebook, o quello che sono stati Napster e Amazon rispettivamente per l’industria musicale e per le librerie. Il cambiamento “disruption” si verifica quando le aziende non riescono ad accettare il cambiamento, e muoiono quando arriva qualcuno a rompere gli schemi, rivoluzionando il mercato.

Come aspiranti imprenditori, bisogna rendersi conto che in tempi di cambiamento le opportunità crescono a dismisura: il cambiamento non va vissuto come una minaccia. Se qualcosa (una situazione, un concorrente, una tecnologia) interviene a minacciare il business, non abbracciare il cambiamento rappresenta la strada certa per il fallimento totale.

3) Essere creativi

Non tutti sanno che il collante utilizzato per i Post-it è stato creato per puro caso, mentre gli scienziati lavoravano alla produzione di un adesivo dalle eccellenti prestazioni che sarebbe stato utilizzato per l’esplorazione spaziale.

Essere creativi è un vero obbligo per chi si affaccia al mercato con una startup innovativa: questo perchè occorre sfidare la situazione attuale e cercare di modificarla, e la creatività è la base di qualsiasi innovazione.

4) Sviluppare la resilienza

Mark Suster, venture capitalist di Los Angeles ad Upfront Ventures, ha raccontato la sua personale storia di resilienza quando la sua azienda era in passivo e ha rimescolato le carte per capire quali sarebbero stati i prossimi passi per riportarla sulla strada del successo.

Secondo molti esperti, la resilienza è la caratteristica più importante per un imprenditore. La resilienza non è innata, è una caratteristica che si impara e che può essere il risultato delle esperienze personali e professionali vissute da ciascuno.

Quando si affrontano momenti di difficoltà, è decisamente più probabile sviluppare la resilienza.

5) Concentrarsi sulla “big vision”

La storia di Elon Musk e della nascita e successo di Tesla è un esempio di quanto sia importante per uno startupper concentrarsi sulla sua vision, senza mai perdere di vista l’obiettivo finale.
La società, infatti, ha vissuto momenti di difficoltà fino a trovare finalmente la sua posizione sul mercato: Musk, però, non ha mai dubitato della sua vision ed è riuscito a raggiungere il suo obiettivo.

Una big vision rappresenta la base su cui guardare agli ostacoli e alle circostanze difficil icome a qualcosa da superare, in vista del successo.

In conclusione, Medal afferma che il successo di una startup è frutto del duro lavoro e dell’impegno dei suoi founder: non è una strada facile, ma ne vale la pena. Lo startupper deve imparare ad affrontare le sfide e le difficoltà come un periodo utile per sviluppare le competenze necessarie che alla fine lo porteranno al successo.

Il post originale è disponibile qui: http://www.entrepreneur.com/article/247868

Napoli, 10/07/2015

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