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Consigli alle startup: attenzione alle scelte in materia di Financial Strategy!

Taylor M. Sledge Jr è il presidente di Sledge & Company, società di Financial Strategy ed esperto internazionale in materia di finanza. Di recente il portale Entrepreneur ha pubblicato un suo articolo dedicato ai tre errori più diffusi delle startup in tema di finanza, proponendo delle soluzioni per evitarli.

Tra le svariate decisioni che i founder di una startup si trovano a dover prendere all’inizio della propria attività imprenditoriale, infatti, la gestione dei fondi di partenza è una di quelle più importanti: spesso, infatti, in una startup gli aspiranti imprenditori investono i propri risparmi di una vita.

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Vediamo quali sono i tre errori più diffusi in materia di finanza che le startup devono imparare ad evitare:

1) Svalutare il capitale umano

Nella maggior parte dei casi, una startup nasce allo scopo di concretizzare l’idea del suo founder. Il founder assume in genere una pluralità di ruoli: CEO, receptionist, segretario… Ma assumere troppi compiti e problemi nella gestione di un’impresa appena nata è un grande errore.

Il capitale umano, infatti, è da considerarsi alla stregua del denaro vero e proprio: è attraverso il capitale umano che una startup può crescere e progredire, mettendo in pratica e trasformando in una realtà imprenditoriale quella che era in principio soltanto un’idea.

Bisogna entrare nell’ottica secondo la quale il capitale umano rappresenta il potenziale maggiore per una startup, e pertanto deve essere quantificato in termini di valore finanziario nel tempo.

Anzichè provare a far tutto da soli, i founder dovrebbero dare valore al capitale umano e delegare alcune attività a persone in grado di svolgerle.

2) Andare in modalità “all in”

Nella sua esperienza a Sledge & Company, l’autore ha visto molti imprenditori che tendono a focalizzarsi sulla mentalità di una crescita a lungo raggio: pensare in grande è sicuramente il filo conduttore che ha portato al successo molte grandi aziende, ma per una startup questo può rappresentare un errore finanziario.

Una startup in possesso di un buon prodotto, ad esempio, può commettere l’errore di investire tutto il capitale derivante da un ottimo lancio sul mercato: è questa la modalità “all in” che, secondo Sledge, dovrebbe essere evitata.

Quando la startup inizia a guadagnare, infatti, spesso cede alla tentazione di investire il 100% del capitale nella propria attività: fare nuove assunzioni, scegliere un ufficio migliore, aggiornare la tecnologia. Purtroppo, però, è sempre meglio lasciare una “riserva” di capitale per il lungo periodo: in questo modo ci si potrà muovere con più tranquillità e gli investimenti saranno più redditizi.

In altre parole, è consigliabile per una startup costruire un “margine”, un “cuscinetto di sicurezza” all’interno del flusso di cassa a breve termine, da tenere separato e riservato: va bene reinvestire nella propria attività, ma è importante risparmiare un po’ di denaro per gestire il business con maggior tranquillità.

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3) Non avere un mentor finanziario

Una startup deve sempre avere un mentor: qualcuno che supporti e consigli il CEO di fronte alle scelte strategiche più rischiose e difficili, ma non solo. Secondo l’autore è fondamentale avere un mentor anche per le questioni finanziarie.

A volte le startup pensano che il denaro investito in una consulenza di tipo finanziario sia denaro speso male, che questo tipo di consulenze siano necessarie più avanti nel tempo, ma in realtà sono proprio gli imprenditori con meno esperienza ad aver bisogno di un supporto in questo campo.

In conclusione, una startup inizia un progetto che avrà impatto non soltanto sui founder, ma anche su altre persone: imparare a gestire al meglio il denaro e a dare il giusto valore finanziario alle risorse è un aspetto fondamentale, assieme all’impegno e al lavorare sodo ogni giorno.

Per leggere il post originale: http://www.entrepreneur.com/article/245606

Napoli, 06/05/2015

Consigli per startup e imprese: i 7 tratti distintivi delle aziende di successo

Lean Back, portale on-line dell’Economist Group, ha pubblicato alcuni giorni fa un articolo firmato da Brett Grehan, Bart Delmulle, Tomas Keisers e Vikas Sagar di McKinsey & Co. che nasce da uno studio di benchmarking effettuato su 15.000 dipendenti di oltre 140 aziende mondiali leader nel mercato B2B e B2B2C: lo studio è incentrato sulle capabilities (capacità individuali) di marketing e di vendita di queste aziende.

Secondo i risultati ottenuti, le revenue delle aziende più avanzate in tema di marketing e vendite sono più alte di circa il 30% rispetto alla media registrata nel settore di appartenenza: a partire da questa ricerca, e assieme all’esperienza maturata negli anni, gli autori dell’articolo ed esperti di McKinsey & Co. hanno ricavato i sette tratti distintivi delle aziende leader di mercato.

1) Vedere i costi di marketing e vendite come un investimento, non come una spesa

Investire per costruire un team attentamente selezionato per le attività di marketing e vendita può produrre fino a 5 o 10 volte di più dello stesso investimento in beni materiali o attrezzature. Le aziende con le migliori performance sono quello che si concentrano sulle capabilities strettamente correlate alle opportunità di crescita e ai margini in termini di ROI.

2) Conoscere con chiarezza i propri punti di forza e di debolezza

Le aziende di successo non possono limitarsi a conoscere le proprie capabilities in marketing e vendite, devono anche essere in grado di compararle con le best practices del settore. Diventa quindi fondamentale conoscere con chiarezza e rigore analitico i punti di forza e di debolezza del proprio team, anche e soprattutto rispetto ai competitors.

3) Stabilire il proprio target sulle capabilities che contano di più

Le aziende tendono spesso ad investire in capabilities senza pensare a quelle che possono effettivamente fare la differenza rispetto alla concorrenza, o che possono avere un maggiore impatto sul business. Quando si scelgono le capabilities, bisogna sempre aver ben chiari gli obiettivi di business che l’azienda intende raggiungere.

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4) Non cercare di fare troppo

Costruire le capabilities richiede grande attenzione, e modalità specifiche a seconda del settore economico di appartenenza. Diventa quindi fondamentale muoversi concentrandosi su un massimo di due funzioni per volta.

5) Scegliere l’approccio più adatto alla fase di sviluppo in cui si trova il business

Analizzando i risultati dello studio, gli autori hanno rilevato che la curva delle prestazioni di business è strettamente legata alla fase di sviluppo in cui l’azienda si trova. Ad esempio: 1) Bassa crescita e redditività rispetto al mercato: gli investimenti andrebbero concentrati sulle capabilities di base, che permettono all’azienda di crescere (ad esempio prezzi, prestazioni, gestione dei clienti); 2) Bassa crescita e profitti elevati: l’azienda dovrebbe concentrare gli investimenti sulle attività di brand building, marketing strategy, gestione del ciclo di vita del cliente, customer satisfaction; 3) Crescita e redditività elevate: le imprese in questa fase dovrebbero investire su capabilities di livello elevato, come approcci alternativi al go-to-market, vendite interne ed e-commerce.

6) Pensare alle capacità relazionali dell’intera organizzazione, senza fossilizzarsi su quelle individuali

I singoli individui possono lasciare il team in qualsiasi momento, ma l’azienda rimane: ecco perché le capabilities devono essere sostenibili nel lungo termine. Per questo, è fondamentale costruire un dialogo chiaro ed aperto che consenta di individuare con certezza la vision aziendale.

7) Avere il modello operativo giusto per mettere in atto l’execution

Per avere un modello operativo in grado di sostenere l’execution è necessario avere obiettivi chiari e misurabili attraverso metriche ad hoc, come ad esempio obiettivi annuali di miglioramento delle performance, prestazioni a livello di business unit, incentivi allineati con gli obiettivi istituzionali. Una cultura aziendale top-performing è orientata al cliente, gestita sul lungo termine, in continua evoluzione, creativa, flessibile e basata sulla fiducia.

Per leggere il post originale: http://www.economistgroup.com/leanback/the-next-big-thing/mckinsey-study-revenue-growth-marketing-leadership/

Napoli, 15/04/2015

Aspettando il TECHDAY: Volge al termine la fase di scouting di #VulcanicaMente3, la scadenza il 17 aprile 2015

La call per “VulcanicaMente: dal talento all’impresa ® 3”, è ormai quasi al termine della fase di scouting, ovvero di ricerca dei migliori talenti e idee innovative da inserire in un percorso di accelerazione e trasformare in vere startup.

Per scovare i migliori talenti, il CSI – Incubatore Napoli Est ha intrapreso un tour nei principali luoghi di fioritura di idee e competenze: in queste settimane si sono infatti susseguiti una serie di incontri, in particolare nelle Università campane. Gli incontri sono occasioni, non solo di promozione della call, ma anche di divulgazione della cultura d’impresa innovativa tramite lo storytelling di chi oggi fa startup.

Lo scorso 25 febbraio, infatti, il Bando “VulcanicaMente: dal talento all’impresa ® 3” è stato presentato agli studenti del corso di Economia e Gestione delle Imprese tenuto dal prof. Roberto Vona dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Giovedì 12 marzo, invece, il CSI è stato impegnato in un incontro con gli studenti della facoltà di Ingegneria gestionale dell’Università Federico II, nell’ambito del corso tenuto dal prof. Mario Raffa, mentre venerdì 13 VulcanicaMente è stato presentato presso il Contamination Lab del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II, nell’ambito delle attività svolte dal prof. Raffaele Savonardo.

Ancora, il 30 marzo, sono stati gli studenti del corso di Web e Nuove Tecnologie, dell’Università Suor Orsola Benincasa, e di informatica, della Federico II, tenuti dal prof. Giorgio Ventre, ad incontrare lo staff del CSI. Infine, il 1° aprile 2014 VulcanicaMente è stato uno dei temi centrali del convegno “Verso una nuova imprenditorialità” tenutosi presso il Centro Interdipartimentale Calza Bini dell’Università Federico II.

Ieri, 9 aprile, la call è stata presentata agli studenti della professoressa Ornella Zerlenga, presso la sede di Aversa della Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli, mentre l’ultimo appuntamento è previsto all’Università di Salerno oggi 10 aprile, con la presentazione del bando VulcanicaMente3 agli studenti del corso di Informatica del prof. Vittorio Scarano.

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“VulcanicaMente: dal talento all’impresa ® 3” si presenta come una delle poche iniziative attualmente in grado di offrire ai suoi partecipanti un percorso completo: le occasioni partono infatti già dalla fase di scouting, con la possibilità di partecipare al TECHDAY (evento di due giornate con opportunità di mentorship imprenditoriale, formazione e supporto in fase di focalizzazione delle idee di impresa).
Dopo l’esperienza del 23 e 24 marzo, il secondo TECHDAY è previsto per il 13 e 14 aprile. Si tratta dell’ultima occasione per incontrare lo staff dei nostri mentors prima della chiusura del Bando e per ricevere i loro preziosi feedback e consigli per provare ad entrare a far parte dei vincitori di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa ® 3”.

Sono già vicine a 50 le prenotazioni per il TECHDAY, ma restano ancora disponibili gli ultimissimi posti: l’evento è gratuito con prenotazione obbligatoria – Il form di iscrizione e il Programma sono disponibili qui: https://www.incubatorenapoliest.it/events/techday-2-di-vulcanicamente3/

Al termine della fase di scouting, la fase di selezione si presenta come un’ulteriore opportunità formativa e di crescita: per i migliori 20 progetti è infatti prevista la TECHWEEK, cinque giornate intensive per una full immersion con i mentors del CSI, che accompagneranno i team nello sviluppo delle idee e nella creazione del pitch.
Il secondo e ultimo momento di selezione è invece il DEMODAY, un evento pubblico di presentazione riservato ai 10 vincitori che avranno l’opportunità di presentare i progetti ad una Giuria composta da imprenditori, esperti e potenziali investitori.
Infine, i 10 vincitori avranno accesso (in base alla graduatoria finale del DEMODAY) ai premi in palio: per ciascun team, un percorso di accelerazione completo presso il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est, con postazioni di lavoro attrezzate, e premi in denaro con possibilità di accesso ad ulteriori contributi in caso di costituzione di impresa.

La call “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 3” scade il 17/04/2015!

Tutte le informazioni su: https://www.incubatorenapoliest.it/vulcanicamente/

Napoli, 10/04/2015

Consigli per startup: “The Art of the Pitch” secondo Guy Kawasaki

Il pitch rappresenta senza alcun dubbio uno strumento fondamentale per presentare una startup: che si tratti di una competition, di un evento di networking, di un incontro con potenziali investitori, di presentare il progetto a potenziali clienti o partner, il pitch è infatti un vero e proprio biglietto da visita del business, che ogni team dovrebbe curare nei minimi dettagli.

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Guy Kawasaki è autore di “The Art of the Start” e altri testi sul tema Startup

 

Per gli aspiranti startupper che vogliono provare a mettersi in gioco e partecipare a “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3”, il 23 e 24 marzo rappresentano un’occasione importante per imparare a presentare al meglio la propria idea e affinare il proprio pitch con l’aiuto dei nostri mentor. In quei giorni si terrà infatti al CSI – Incubatore Napoli Est il primo TECHDAY di #VulcanicaMente3: uno dei keynote previsti è proprio dedicato al tema “How to Pitch”, affidato a Niccolò Sanarico di dPixel (qui il Programma delle due giornate e la lista dei mentor, coach e guest presenti).

In attesa dell’evento, vediamo il punto di vista ed i consigli pratici di uno dei maggiori esperti mondiali di startup su come preparare un pitch di successo: si tratta di Guy Kawasaki, imprenditore seriale, manager e saggista statunitense autore di libri di successo come “The Art of the Start” e “How to Drive Your Competition Crazy”.

Kawasaki è stato il primo a coniare il concetto di “evangelist” nel mondo della tecnologia e dell’innovazione, e la sua attività di diffusione della cultura imprenditoriale innovativa è diffusa in tutto il mondo.
Di recente ha pubblicato un post sul suo blog dedicato ad approfondire la cosiddetta “Art of the Pitch”: vediamo quali sono più nel dettaglio gli elementi chiave che Kawasaki elenca.

Il TechGarage di #VulcanicaMente 2: Pitch Session
Pitch Session per i team di #VulcanicaMente

 

1) PREPARAZIONE: prima di arrivare al meeting, è importante cercare di conoscere al meglio la platea che ci si troverà di fronte. L’ideale sarebbe leggere le biografie e studiare gli account social dei partecipanti. Ancora, è importante essere preparati con gli strumenti adatti: pc portatili su cui caricare il pitch, adattatori VGA, una copia del pitch una pen drive. In ultima analisi, avere delle stampe del pitch in caso non sia possibile proiettare le slides.

2) IMPOSTA IL TUO INTERVENTO: prima di iniziare il meeting è fondamentale impostare le basi del tuo intervento. Alcune informazioni fondamentali di cui disporre sono: il tempo a disposizione, le informazioni di base da dare al pubblico, se è possibile rispondere alle domande dei presenti al termine del pitch.

3) OSSERVA LA REGOLA DEL 10/20/30: un pitch dovrebbe avere un massimo di 10 slides, da presentare in non più di 20 minuti, con un carattere (font) per il testo di 30 punti. La regola del 10/20/30 è approfondita da Kawasaki in questo post del suo blog.

4) LASCIA PARLARE UNA SOLA PERSONA: alcuni startupper credono che, essendo il team uno dei punti fondamentali di cui tengono conto gli investitori nelle proprie decisioni, il pitch debba essere presentato da tutti i membri del team. Kawasaki sconsiglia questo approccio, che ritiene più adatto ad una recita scolastica che a un incontro di business.

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Come realizzare un pitch di successo

 

5) RISPONDI AL “PICCOLO OMINO SULLA SPALLA”: l’autore consiglia di immaginare sempre che ci sia un piccolo omino sulla spalla, che al termine di ogni concetto espresso nel pitch faccia la domanda “E allora?”. Questo stratagemma serve a ricordare di fare sempre attenzione alla comunicazione efficace dei contenuti, perchè a volte ci sono degli aspetti che possono essere sottintesi per chi conosce bene la startup, ma non sono così palesi per chi ascolta il pitch.

6) ESERCITATI PIU’ SPESSO POSSIBILE: provare il pitch consente di accrescere la familiarità con la presentazione e con i suoi contenuti. Esercitarsi consente infatti di aumentare l’efficacia della comunicazione: non ci sono scorciatoie in questo campo, l’unico modo per migliorare e provare il pitch ripetutamente e con costanza.

7) PRENDI APPUNTI: quando, al termine della presentazione del pitch, iniziano i commenti e le osservazioni è importante non controbattere e prendere appunti. Questo sarà gradito a chi ci ha ascoltato, perchè dimostra che le osservazioni sono per noi importanti tanto da volerle annotare, e ci consente di avere a disposizione delle informazioni utili per le modifiche e gli aggiustamenti da apportare al pitch.

8) RISCRIVI IL PITCH: dopo aver presentato il pitch 4/5 volte, è utile raccogliere tutte le informazioni e le osservazioni e riscrivere il pitch da zero. La nuova versione del pitch sarà sicuramente migliore, perchè modificata in base alle esperienze precedenti.

Per leggere il post originale: http://guykawasaki.com/the-art-of-the-pitch/

Napoli, 18/03/2015

Verso il tutto esaurito per il TechDay del 23 e 24 marzo! On-line il Programma delle due giornate

 

Il 23 e 24 marzo si terrà il primo dei due TechDay di “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3”: un’importante occasione per tutti gli aspiranti imprenditori e startupper che avranno a disposizione due intere giornate di mentorship e networking, per focalizzare al meglio le proprie idee di impresa e costruire nuovi team con altri talenti che vogliono mettere a disposizione le proprie competenze e la propria motivazione per partecipare alla call for ideas aperta fino al prossimo 17 aprile.

Nella pagina dedicata all’evento, inoltre, è ora disponibile il Programma delle due giornate: un calendario ricco di keynote, testimonianze e sessioni con i nostri mentors e coaches che supporteranno i partecipanti per l’importantissima fase di Idea Generation.

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Vediamo più nel dettaglio come si svolgeranno le due giornate del TechDay:

LUNEDI’ 23 MARZO

Il Kickoff è fissato per le ore 9:30, dove gli organizzatori presenteranno ai partecipanti l’iniziativa e offriranno tutte le informazioni utili sulla call for ideas di “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3”.

A partire dalle 10:30, i partecipanti presenteranno le loro idee e i loro progetti e sarà possibile procedere alla formazione di nuovi gruppi di lavoro.

Dopo il break per il pranzo, alle 14:30 i lavori del TechDay proseguono con il Guest Speech affidato a Paola Marzario, CEO & founder di Brandon Ferrari, startup digitale con un fatturato di 4 milioni di euro che accompagna e supporta le aziende italiane nel settore dell’e-commerce.

A partire dalle 15:00 i team lavoreranno one-to-one con i mentors, per le ore dedicate al Development Time dei progetti.

Alle 18:00 il Programma prevede il Keynote “Evolve from idea to successful company… tips from San Francisco!”, affidato a Luigi Congedo, Evangelist (BootstrapLabs) e founder di Lovesano, startup che rappresenta un’innovativa farmacia on-line per la vendita e la distribuzione di prodotti dedicati alla bellezza, la salute e il benessere.

Infine, la giornata si concluderà con un’altra ora dedicata al Development Time con i mentors di #VulcanicaMente.

MARTEDI’ 24 MARZO

La partenza dei lavori della seconda giornata del TechDay è fissata per le 9:30 con il Keynote a cura di Ivana Rita Verderosa (analyst presso Vertis SGR) sul tema “How to get funded”.

A partire dalle 10:30 e fino alla pausa dedicata al pranzo, i team lavoreranno fianco a fianco con i mentors per una mattinata dedicata al Development Time.

Dopo pranzo, dalle 14:30, il TechDay si avvia alla sua conclusione con la Pitching Session: ciascun team avrà a disposizione 3 minuti per presentare il proprio progetto attraverso un Elevator Pitch.

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Oltre a Paola Marzario, Luigi Congedo e Ivana Rita Verderosa, i mentors e i coaches che affiancheranno i partecipanti del TechDay sono: Angelo Romano, Roberto Esposito, Fabrizio Perrone, Marco Meola, Niccolò Sanarico, Antonello Bartiromo, Giampiero Bruno ed Elisa Grasso.
Per conoscerli meglio, è possibile visitare la sezione TEAM & FRIENDS del nostro sito web.

Le prenotazioni per il TechDay del 23 e 24 marzo sono aperte ancora per pochissimo: sono disponibili gli ultimissimi posti.

Non sei tra i prenotati del 23 e 24 marzo? Allora non perdere la seconda e ultima occasione di partecipare al TechDay di #VulcanicaMente3!

Il prossimo appuntamento è fissato per il 13 e 14 aprile!

Attenzione: il TechDay è un evento gratuito con registrazione obbligatoria. Tutte le info sono disponibili qui.

Napoli, 13/03/2015

Start Path Europe: il programma di Mastercard per startup innovative europee

Il colosso Mastercard, leader a livello globale per l’innovazione nel mondo del commercio e delle transazioni di pagamento, offre alle startup early stage d’Europa un’interessante opportunità: si tratta del Programma Start Path Europe.

Start Path è un programma per startup nel settore del commercio, che per l’edizione 2015 si appresta a selezionare i 6 migliori progetti a livello europeo da inserire nel suo percorso di mentorship della durata di 12 mesi.
Con l’accesso a Start Path Europe, le startup saranno seguite per un anno da mentor esperti di Mastercard (con sessioni virtuali e reali), avranno la possibilità di accedere al network Mastercard e di utilizzare le soluzioni Mastercard già esistenti per la sperimentazione di progetti pilota.

Il programma ha sede a Dublino e partirà nel mese di aprile 2015: è possibile inviare la propria application entro il 16 febbraio 2015 compilando il form di iscrizione disponibile al link https://www.f6s.com/mastercardstartpatheuropeapplication#/apply

Per partecipare alla call per Start Path Europe 2015, la startup dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti:

una soluzione innovativa nel settore commerciale;
un prodotto pronto per la fase beta test;
un organico composto da almeno 5 persone;
avere sede in territorio europeo.

Tra le caratteristiche fondamentali del programma Start Path di Mastercard, gli organizzatori pongono l’accento sulla personalizzazione della mentorship in base alle esigenze di ciascuna startup. Inoltre, il programma non dà accesso immediato a fonti di finanziamento ma offre ai partecipanti l’opportunità di essere seguiti da esperti di Mastercard che valuteranno eventuali possibilità di investimento.

Il focus del Programma Start Path è sull’execution, inoltre sarà dato grosso risalto allo sviluppo di nuove conoscenze per il team e all’accesso ad un network mondiale di potenziali partner.

Per maggiori informazioni: http://www.startpath.com/index.html

Napoli, 02/02/2015

Il SEP Investor Forum apre le porte alle 4 migliori startup UE: la call è aperta fino al 10 febbraio

Il 25 e 26 marzo a Bruxelles si terrà Net Futures 2015, la conferenza organizzata dalla Commissione Europea per incentivare la competitività dell’UE nel settore tecnologico: per l’occasione, si riuniranno oltre 700 partecipanti tra aziende, organizzazione e stakeholders della community tecnologica internazionale.

I temi sui quali si focalizza Net Futures 2015 sono focalizzati su quattro aree di interesse:

Ricerca & Innovazione,
Market Validation & Living Lab Research,
Business Development, Imprenditorialità e Strategie d’impresa;
Policy Making.

Lo scopo è quello di creare un vero e proprio ponte per avvicinare le community di queste aree, cercando in questo modo di facilitare lo sviluppo dell’innovazione e l’accesso delle novità tecnologiche al mercato internazionale.

Nell’ambito di Net Futures 2015 sarà ospitato un evento di rilevanza internazionale per le startup europee: il SEP Investors Forum.
Il Forum nasce allo scopo di avvicinare il mondo della ricerca e dell’innovazione alle startup e alle aziende, attraverso il matching tra ricercatori, scienziati e imprenditori.
Lo scopo è quello di capire in che modo i progetti innovativi di università, ricercatori e PMI possono trasformarsi in startup e spin off di successo.

Attraverso la partecipazione al SEP Investors Forum è infatti possibile conoscere i criteri in base ai quali gli investitori scelgono le imprese da finanziare: in particolare, ai 4 migliori progetti selezionati attraverso un’apposita call sarà offerta la possibilità di partecipare alla Gym Session riservata alle startup.

Le startup della Gym Session saranno affidate ad un mentor esperto e avranno l’opportunità di presentare il proprio pitch di fronte alla platea di investitori del SEP Investors Forum, ricevendo i feedback e i consigli dei presenti all’evento.

La call per la Gym Session del SEP Investors Forum 2015 resterà aperta fino al 10 febbraio 2015: le startup interessate possono presentare la propria candidatura inviando una mail all’indirizzo netfutures@iminds.be

Il template per l’application è disponibile in formato PDF e word al seguente link: http://netfutures2015.eu/programme/sep-investors-forum/

Entro il 20 febbraio, il Team di Coordinamento dell’Investor Forum sceglierà le 10 migliori startup che saranno affiancate da mentor esperti per migliorare il proprio pitch. Tra i 10 progetti finalisti, saranno poi individuati i migliori 4 che avranno accesso alla Gym Session del SEP Investor Forum.

I progetti della Gym Session saranno inoltre valutati da Mind The Bridge per l’eventuale partecipazione alla Mind the Bridge Startup School, programma di accelerazione della durata di 3 settimane organizzato a San Francisco.

Per maggiori informazioni:

Napoli, 30/01/2015

Brilliant Young Entrepreneurs: da Junior Achievement Italia e Hyundai, 15.000 € a fondo perduto per la miglior startup di giovani under 30

Brilliant Young Entrepreneurs è un’iniziativa promossa da Junior Achievement Italia (organizzazione non profit che si occupa di formazione imprenditoriale e alfabetizzazione finanziaria per studenti), Hyundai Italia (fra i cinque maggiori costruttori al mondo nel comparto automobilistico) e Fondazione Italiana Accenture (che si occupa di stimolare e valorizzare l’innovazione in Italia) attraverso la piattaforma IdeaTRE60 destinata a supportare l’implementazione delle migliori idee imprenditoriali promosse da giovani studenti e ricercatori italiani.

Il concorso è aperto, infatti, a studenti italiani e stranieri iscritti un Corso di Laurea, un Master o un Dottorato di Ricerca presso qualsiasi università o scuola di specializzazione post – diploma italiana, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, residenti in Italia e in possesso di un’idea imprenditoriale da trasformare in una vera attività di impresa.

Le candidature, presentate singolarmente o in team, dovranno pervenire attraverso l’apposita piattaforma on-line messa a disposizione da IdeaTRE60 al seguente link: http://brilliantentrepreneurs.ja.ideatre60.it/

La deadline è fissata per le ore 12:00 del 16 gennaio 2015 (N.B. scadenza prorogata al 06/02/2015).

Oltre ai dati e alle informazioni personali dei partecipanti, la domanda di partecipazione a Brilliant Young Entrepreneurs dovrà essere corredata di un Abstract (massimo 5 pagine) contenente l’Executive Summary, le previsioni finanziarie e tutte le informazioni utili alla valutazione del progetto. Inoltre, occorre caricare sul portale un Video Pitch in lingua inglese della durata massima di due minuti.

Un’apposita Giuria di esperti provvederà alla valutazione dei progetti imprenditoriali pervenuti sulla base di una serie di criteri: tra questi, ricordiamo il potenziale di business, l’impatto locale, l’innovatività.
Entro il 4 febbraio 2015 sarà scelto il progetto vincitore.

Il vincitore di Brilliant Young Entrepreneurs riceverà in premio un finanziamento a fondo perduto di 15.000 €, assieme a un “pacchetto consulenziale” che comprende mentoring, assistenza legale, ricerche di mercato e opportunità di visibilità sui media.

Il finanziamento da 15.000 € sarà erogato in tre tranche:

Entro la fine di giugno 2015: prima tranche da 5.000 € al momento dell’assegnazione del/dei mentor e previa verifica dell’effettiva intenzione di realizzare il progetto imprenditoriale;

Entro la fine di settembre 2015: seconda tranche da 5.000 € (o più) a seguito di conferma da parte del mentor che segue la startup;

Entro i 6 mesi successivi: il mentor, sulla base di una verifica dei progressi della startup, stabilisce il momento migliore per l’erogazione della quota restante del finanziamento.

Per maggiori informazioni, per scaricare il Regolamento e per partecipare a Brilliant Young Entrepreneurs: http://brilliantentrepreneurs.ja.ideatre60.it/

Napoli, 18/12/2014

Opportunità per studenti e innovatori: i NòvaGrant, 19 borse di studio da 3.000 euro ciascuna

Un’interessante opportunità è quella offerta da Nòva – IlSole24Ore che mette a disposizione 19 grant da 3.000 euro ciascuno per altrettante borse di studio dedicate a chi vuole cimentarsi nella narrazione dell’innovazione in 8 città italiane.

Fino al 31 gennaio 2015 è infatti possibile partecipare alle selezioni attraverso la pagina di NòvaGrant oppure scrivendo all’indirizzo e-mail grant.nova@ilsole24ore.com (aggiungendo nell’oggetto il nome della città prescelta).

Ciascun grant da 3.000 euro dà diritto ad una borsa di studio della durata di 6 mesi durante i quali mentor qualificati accompagneranno i vincitori in un percorso alla scoperta delle storie e dell’ecosistema locale dell’innovazione, delle startup e della ricerca e la redazione di Nòva darà sostegno ed indicazioni sul come pubblicare i lavori.

Ciascuna città ha una struttura di riferimento che ospiterà i vincitori delle borse di studio, mentre la procedura per l’accesso alle selezioni è uguale per tutte le sedi: per candidarsi è necessario compilare il form di partecipazione entro il 31/01/2015 allegando il certificato degli esami sostenuti con relativa votazione, curriculum vitae, lettera motivazionale e un video di presentazione.
In ciascuna città, possono candidarsi studenti o laureati da non oltre 12 mesi nelle Università della Regione di appartenenza della città in questione.

Le location per i NòvaGrant sono le seguenti:

NAPOLI – Centro di progettazione di STMicroelectronics (2 Grant disponibili);

MILANO – Redazione di Nòva (3 Grant disponibili);

TORINO – I3P Incubatore Politecnico di Torino (3 Grant disponibili);

GENOVA – IIT Istituto Italiano di Tecnologia (2 Grant disponibili);

PERUGIA – Università per stranieri (2 Grant disponibili);

BOLOGNA – Kilowatt (3 Grant disponibili);

PISA – SoBigData Università di Pisa (2 Grant disponibili);

VENEZIA – H-Farm Roncade (2 Grant disponibili).

Per maggiori informazioni e per inviare la propria candidatura: http://nova.ilsole24ore.com/borsisti

Napoli, 10/12/2014

SELLALAB è alla ricerca di talenti con idee innovative nel settore Banking & Finance: per i migliori, 12 mesi di accelerazione e un rimborso di 25.000 €

Il gruppo Banca Sella, in collaborazione con SELLALAB, è alla ricerca di talenti con progetti innovativi nell’ambito Banking & Finance: sono aperte le selezioni per partecipare al percorso di accelerazione della durata di 12 mesi all’interno della struttura SELLALAB, acceleratore con sede a Biella, all’interno dell’ex Lanificio Maurizio Sella.

Per partecipare occorre inviare la propria candidatura all’indirizzo e-mail selezione@sellalab.it, allegando il proprio curriculum vitae e una presentazione che metta in risalto la componente innovativa del proprio progetto nel mondo dei servizi bancari. Nell’oggetto bisogna specificare la dicitura “RICERCA TALENTI”.

I talenti selezionati potranno beneficiare di un percorso di accelerazione annuale, con la possibilità di un continuo confronto e supporto da parte dei mentor di SELLALAB e aprendosi alle possibilità offerte dal network internazionale di SELLALAB e del Gruppo Sella. Inoltre, è previsto un rimborso spese pari a 25.000 € lordi annui.

La ricerca di talenti da parte di SELLALAB si concentra sulle seguenti aree:

– mobile,
– user experience,
– social organization,
– online security,
– online payments.

La struttura dispone di uno spazio di coworking in grado di offrire postazioni di lavoro, aree comuni, servizi di mentoring e networking, partecipazione ad eventi formativi ed è specializzata nell’accelerazione di progetti imprenditoriali in ambito digitale.

Per maggiori informazioni sulla call di SELLALAB, è possibile consultare la sezione “Ricerca Talenti” del portale http://www.sellalab.net/wp/

Napoli, 01/08/2014

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