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Tag: investimenti

RETAIL FOODTECH INNOVATION AWARD: la call per il retail foodtech innovation

L’iniziativa di Open Innovation

Barilla, il più grande produttore di pasta al mondo e Lavazza, tra i leader internazionali nella produzione e commercializzazione del caffè, in partnership con Accenture, Microsoft, Loomish e UBS, hanno unito le loro forze con il lancio del Retail FoodTech Innovation Award, con l’obiettivo di innovare la relazione tra brand e distributori nel settore alimentare attraverso servizi innovativi digitali.

Nel particolare, si tratta di un invito a collaborare con tutte quelle scale-up ICT internazionali che offrano servizi B2B e B2B2C innovativi, concentrandosi su due aree particolari:

  • lo sviluppo di esperienze e servizi innovativi multi-canale per il cliente finale nel settore food retail;
  • l’evoluzione sul piano digitale della relazione brand/retailer mediante lo scambio di dati sia online che offline.

La Call rispecchia fedelmente quelli che sono i nuovi trend in fatto di retail, ovvero omnicanalità e esperienza cliente, due punti fermi per la distribuzione che verrà.

I finalisti selezionati saranno invitati a fare una presentazione davanti a una prestigiosa giuria composta da senior manager di Barilla, Lavazza, Accenture, Microsoft e UBS, oltre a diversi dirigenti delle principali catene internazionali di supermercati.
Il giorno della presentazione finale, che potrebbe rappresentare una significativa opportunità di sviluppo del business e di ricerca di investimenti per le scale-up selezionate, è previsto per il 15 giugno 2021 a Lugano.

Per partecipare al Retail FoodTech Innovation Award, la deadline è fissata entro il 16 maggio 2021, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://share.hsforms.com/1G13yYAX1RL-wm9kmS2R8mw4m7jf

 

Smart Money: 9,5 milioni per le Startup innovative

Come intercettare contributi a fondo perduto per Startup innovative.

Il Bando “Smart Money” promosso dal Ministero dello sviluppo economico e gestito Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a., mette in campo ben 9,5 milioni di euro con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra Startup innovative e la rete degli incubatori e degli altri soggetti abilitati per rafforzare la presenza delle Startup in Italia e supportare le potenzialità delle imprese innovative in difficoltà nell’affrontare l’emergenza epidemiologica da COV1D-19.

Sono previste agevolazioni per finanziare progetti di sviluppo in collaborazione con gli attori dell’ecosistema dell’innovazione nonché l’ingresso nel capitale di rischio delle startup innovative.

Si qualificano come fornitori dell’ecosistema innovazione i seguenti soggetti:

  • incubatori di impresa;
  • innovation hub;
  • organismi di ricerca.

Per gli interventi nel capitale di rischio invece rientrano business angels e investitori qualificati.

E’ previsto un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese con un massimo di 10 mila euro per piano di attività, a cui si può aggiungere in una fase successiva un contributo fino a 30 mila euro per investimenti nel capitale.

Per partecipare al BandoSmart Money” le modalità e i termini di apertura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione saranno disponibili a breve sul sito di Invitalia al seguente link: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smart-money

 

 

DigiFed: una open call UE per le tecnologie digitali avanzate

Una call europea per il finanziamento di applicazioni innovative 

Il bando DigiFed, acronimo che sta ad indicare Digitising Europe’s industry together, è parte del programma europeo Horizon 2020 ed è finalizzato alla promozione di soluzioni innovative smart da collocare sul mercato che siano relative ad alcuni settori tecnologici particolarmente avanzati.

Nello specifico, la call in questione si rivolge a startup, PMI e midcups con applicazioni innovative in uno dei settori seguenti:

  • CPS / Embedded systems;
    Smart applications;
    Artificial Intelligence;
    Connectivity/IoT;
    Additive manufacturing;
    Application-specific semiconductor technologies;
    Heterogeneous integration and smart miniaturized systems;
    Micro and nano bio-systems;
    The energy efficiency of systems.

Le candidature verranno esaminate e saranno selezionati i migliori progetti, ai quali saranno forniti supporto di natura tecnica e sugli aspetti economici del business, oltre a finanziamenti fino a 55.000 euro per un tasso di co-finanziamento che potrà coprire fino al 70% del budget totale.

Tutti i dettagli e le informazioni per partecipare a DigiFed sono disponibili nel bando, scaricabile a questo link: https://digifed.org/wp-content/uploads/2020/09/Digital-Challenge_Call2_GuideForApplicants_v4.pdf

From Draft to Craft: il programma di incubazione per startup innovative in palio un montepremi di 60K

La Call per Startup innovative per validare soluzioni digitali, scalabili e altamente performanti. 

Al via la Call 4 Open InnovationFrom Draft to Craft” promossa da Millennials XLab – il corporate incubator del Gruppo Millennials in collaborazione con Dock3, Startup Geeks, Blue Ocean Finance ed in scouting partnership con LVenture Group.

Nel particolare, il programma di incubazione è rivolto a Startup già costituite che operano in questi settori:

  • Analytics;
  • Big data;
  • Events & travel;
  • Smart community;
  • Education;
  • Fintech;
  • Develop tools;
  • Health;
  • IOT;
  • Smart mobility.

Alla chiusura della Call si terrà il Selection Day in cui le 8 finaliste, valutate prendendo in esame team, idea progettuale, mercato di riferimento e modello di business, esporranno i propri Pitch davanti ad una giuria composta dal board di Millennials XLab, dai partner e da qualificati addetti ai lavori.

Le 4 Startup selezionate accederanno al percorso di mentorship della durata di 13 settimane, percorso costruito con la finalità di validare i progetti d’impresa e dare loro un boost allo sviluppo, facilitandone l’ingresso sul mercato.

Complessivamente verranno erogati ad ogni Startup 15 mila euro sotto forma di grant e servizi con la possibilità di fruire degli spazi aziendali. Alla fine del programma tutte le Startup parteciperanno all’Investor Day aperto ad una platea di investitori e specialisti del mondo dell’innovazione.

Per partecipare alla Call 4 Open InnovationFrom Draft to Craft” , la deadline è fissata entro il 23 dicembre 2020, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://www.f6s.com/fromdrafttocraft

Vittoria Hub: la nuova Call for Ideas per startup insurtech con premi fino a 60 mila euro

Il programma di crescita per le Startup.

Al via la nuova Call for Ideas Via2 – Vittoria Incubation, Adoption & Acceleration lanciata da Vittoria Hub – uno dei maggiori incubatori insurtech basato sull’Open Innovation, con l’obiettivo di promuovere l’ecosistema insurtech del nostro Paese.

La Call è rivolta alle Startup che operano con tecnologie, quali AI, IoT e Distributed Ledger Technology, al fine di sviluppare soluzioni in grado di predire eventi o comportamenti oggi imprevedibili o identificare nuovi oggetti classificabili come “assicurabili”.

Nel particoalare, la Call si focalizzata sui temi della:

  • Persona – Health and Wealth;
  • Casa;
  • Mobilità e Azienda Connessa.

Le Startup selezionate nella Call avranno la possibilità di accedere al programma Via2 -Vittoria Incubation, Adoption & Acceleration, finalizzato a un percorso di crescita dall’idea al go to market, in ambito Insurtech.

Il programma si suddivide in tre fasi:

  1. La prima, l’incubazione, dalla Business Idea al MVP, Minimum Viable Proposition.
  2. La seconda, l‘adozione, dal MVP al Proof Of Concept di interoperabilità con ecosistemi e infrastruttura Vittoria;
  3. La terza, l’accelerazione, dalla “POC Vittoria”, al primo ingresso sui mercati nazionali e internazionali.

Attraverso questi tre percorsi, ogni Startup avrà l’opportunità di ottenere condizioni favorevoli di financing, con premi incrementali fino a 60 mila euro.

Nello specifico, durante la prima fase Incubazione, la Startup riceverà 5 mila euro per l’accesso a un percorso di incubazione di tre mesi, gestito da partner Vittoria Hub selezionati e qualificati per il livello di incubazione. Altri 5 mila euro per l’affitto di tre postazioni, tokens servizi, sale e connessione incubatore, e infine 5 mila euro di premio in denaro, spendibili opzionalmente su servizi scontati offerti dai partner Vittoria Hub.

Nella seconda fase Adozione, si otterranno 15 mila euro per l’integrazione del MVP nell’ecosistema e nelle infrastrutture IT, identificati con Vittoria Hub. Oltre a 5 mila euro di premio in denaro, opzionalmente su servizi scontati, offerti dai partner dell’Hub, e la presentazione al Comitato Tecnico Vittoria Assicurazioni per possibile Corporate Fiancing.

Nella terza fase – Accelerazione, si potrà accedere a 15 mila euro di investimenti per l’ingresso a un percorso di accelerazione di quattro mesi, gestito da partner selezionati e qualificati per tale livello. Altri 10 mila euro di premio in denaro saranno spendibile opzionalmente, su servizi scontati offerti dai partner di Vittoria Hub e alla presentazione all’Investor day, per offrire Early Stage FInancing.

Per partecipare alla Call for Ideas Via2 – Vittoria Incubation, Adoption & Acceleration la deadline è fissata entro il 31 gennaio 2021, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://c4i.vittoriahub.com/

Cluster Fabbrica Intelligente presenta XFactory: opportunità per startup e PMI

XFactory, la call del Cluster Fabbrica Intelligente che permette a PMI e startup di lavorare con ABB e Ori Martin

Una grande possibilità per PMI e startup offerta dal Cluster Fabbrica Intelligente, l’associazione riconosciuta dal MIUR – Ministero dell’Università e della Ricerca che aiuta il Governo a disegnare la strategia di specializzazione intelligente: ecco cosa rappresenta XFactory per imprese che vogliono misurarsi con la grande opportunità di diventare fornitori di importanti attori del settore manifatturiero.

Il CFI ha lanciato una vera e propria call for solution: XFactory Open Innovation Challenge (XFOIC) nasce con l’obiettivo di dare anche alle realtà più piccole e più giovani di raggiungere il successo con le loro idee innovative. Tema dei progetti, la capacità di risolvere problematiche presentate da due lighthouse plant rinomatissimi: ABB a Dalmine e Ori Martin Tenova di Brescia.

“L’iniziativa – spiega Luca Manuelli, presidente del CFI – si ispira a Digital X Factory, la call for innovation lanciata a suo tempo da Ansaldo Energia e che ha permesso di selezionare dalle 160 Startup e pmi innovative partecipanti le sei aziende che attualmente lavorano nel suo Lighthouse Plant”.

Obiettivo principale della call for solution del Cluster Fabbrica Intelligente è creare un momento di incontro tra startup e PMI e i due impianti-modello 4.0, due realtà che spesso possono avere grosse difficoltà a incontrarsi, confrontarsi, comunicare.

Sono due le sfide che dovranno affrontare i partecipanti alla call: Metal Additive Manufacturing, l’impianto di Dalmine di ABB chiede soluzioni per implementare al meglio un nuovo sistema di additive manufacturing per la stampa 3D del metallo in grado di garantire qualità e velocità di esecuzione.

L’impianto siderurgico Tenova Ori Martin di Brescia, invece, è alla ricerca di soluzioni innovative per il posizionamento dei propri addetti in scenari critici, come ad esempio in caso di incidente. La challengechallenge si chiama “Cybersafety – Sensoristica innovativa per Piattaforma Sicurezza 4.0 in Acciaieria”.

Lo scopo finale è dare una possibilità ad aziende di dimensioni contenute e di età giovane di confrontarsi con un ambiente di lavoro prestigioso e innovativo: si tratta di una grande occasione di lavoro e crescita professionale per i partecipanti, che potranno presentare la propria domanda fino alla deadline fissata per il 23 ottobre.

L’appuntamento prosegue poi il 29 ottobre a Parma, dove si terranno i pitch dei rappresentanti delle aziende che hanno aderito all’iniziativa.

Seguirà ancora la seconda fase della selezione, che terminerà il prossimo 20 dicembre. Durante questo periodo, chi già aveva presentato la propria idea avrà l’occasione per raffinarla, mentre sarà possibile rispondere alla call per eventuali nuovi soggetti che non hanno presentato domanda nella prima fase.

Per partecipare, tutte le informazioni sono disponibili nel regolamento a questo link: https://www.openinnovation.regione.lombardia.it/assets/ed95e87e15357952fdb295c7b0d7b2ea/img/challenge/cfi/regolamento-OpenChallenge-LHP.pdf

I-Tech Innovation 2021: tre call per startup innovative con investimenti per oltre 1,6 milioni di euro

La Call volta a favorire la creazione di una nuova imprenditorialità ad alto contenuto innovativo e tecnologico, investendo sui settori di eccellenza italiani.

Al via I-Tech Innovation 2021, il programma promosso da Fondaz- azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information e Fondazione Golinelli – holding filantropica particolarmente attiva nei settori dell’istruzione e dell’innovazione con la partecipazione dell’incubatore – acceleratore  G-Factor.

Il programma prevede 3 distinte Call rivolti a Startup innovative nei settori:

Obiettivo è quello di selezionare 13 Startup, che parteciperanno a un programma di mentorship e di supporto allo sviluppo dei loro modelli di business della durata di 8 mesi, che prevede giornate di formazione in presenza a Bologna alle quali si alternano incontri di mentoring a distanza.

1. Call for Innovation Life Science/Digital Health
Per la call dedicata al settore Life Science/Digital Health, che può contare su un budget complessivo di 450.000 euro, il focus è sui settori terapeutici, dei dispositivi medici e diagnostici, della bioingegneria e bioinformatica, in particolare soluzioni in cui le convergenze tra le discipline scientifiche e la tecnologia digitale possano generare innovazioni potenzialmente disruptive rispetto all’esistente.
Le risorse saranno destinate a supportare 5 progetti imprenditoriali in un percorso di incubazione-accelerazione della durata di 8 mesi.

2. Call FinTech & InsurTech
400.000 euro a disposizione per il secondo bando, focalizzato su:

  • Alternative Evaluation of Risk: sistemi alternativi di valutazione del rischio assicurativo e finanziario, mediante l’utilizzo di fonte dati alternative nel rispetto della normativa GDPR e mediante l’utilizzo di algoritmi o metodologie innovativi;
  • New and improved customer experience in the post COVID world: nuovi sistemi e processi per la gestione del cliente in modo digitale;
  • Robo Advisor: sistemi automatici ed intelligenti di analisi dei bisogni assicurativi e finanziari, analisi semantica delle condizioni in essere e gap analysis per fornire all’utente finale consigli personalizzati;
  • IoT for Insurance (Motor, Home, Health, Engineering, Construction): supporto al cliente grazie a processi innovativi basati su IoT che abilitino le compagnie alla prevenzione dei rischi, alla gestione di interventi immediati ed all’analisi dei dati successiva per determinare le cause ed i relativi rimborsi assicurativi.
  • IoT for Banking: modalità innovative in cui i dati dei dispositivi IoT (sia Industry 4.0 che in altri settori) possano contribuire ai processi di gestione finanziaria;
  • Innovation in Claims management: miglioramento ed automatizzazione nella gestione dei Claims su tutti i segmenti assicurativi (Motor, Non-Motor / Consumer, Industry);
  • Alternative Banking Services: servizi e soluzioni connesse alla gestione di prestiti, finanziamenti e micro credito al di fuori del circuito bancario, supporto del mondo finanziario al tema del Green finance e della Circular e Sharing Economy.
    Anche in questo caso, le risorse saranno destinate a supportare fino ad un massimo di 5 progetti imprenditoriali in un percorso di incubazione-accelerazione della durata di 8 mesi.

3. Call for Innovation FoodTech/Agritech
Al settore FoodTech/Agritech sono dedicati 240.000 euro per progetti negli ambiti:

  • Farm management software: Sistemi di decisioning per l’agricoltura (gestione, organizzazione e ottimizzazione), in campo e in ufficio;
  • Satelliti, droni e altri dispositivi (IOT): Nuovi strumenti per la raccolta dei dati in agricoltura a supporto del decisioning e del miglioramento dell’efficienza;
  • Marketplace: piattaforme per acquisto/vendita di input (fitofarmaci, sementi, fertilizzanti, ecc.) e output (commodity, ortofrutta, vino, ecc.);
  • Market intelligence: identificazione delle quotazioni, analisi su andamenti di mercato e previsioni su scenari futuri (prezzi e quantità);
  • Traceability: tecnologie e software per risalire alle origini e ai metodi di produzione di un prodotto alimentare.

Per partecipare alle Call del programma I-Tech Innovation 2021, la deadline è fissata entro il 3 dicembre 2020, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://www.fondazionegolinelli.it/it/area-impresa/g-factor

 

 

4 consigli per le startup dopo la pandemia

I consigli per un piano strategico intelligente post Covid.

Nel clima in rapida evoluzione di un mondo pandemico, il mondo delle Startup è un microcosmo perfetto per questi strani tempi – anche in circostanze normali, una Startup è sempre su una corda tesa, a un passo dallo status di unicorno o dalla rovina finanziaria. Sebbene le prospettive possano sembrare desolate, soprattutto per le startup che contano nei round di raccolta fondi del 2020, in realtà ci sono più opportunità di crescita in un periodo di crisi che mai.

Mentre le Startup ruotano per soddisfare il panorama in evoluzione, ecco quattro cose da considerare:

1. Valutare e riallocare il budget: il primo passo in qualsiasi crisi economica è valutare i canali di spesa e determinare dove è possibile ridurre i costi. Ovviamente, molte di queste decisioni vengono prese a livello di personale, il che è difficile in qualsiasi momento, ma soprattutto in un piccolo team di avvio e in un momento di insicurezza.

2. Supporta i tuoi dipendenti: mantenere il morale dei dipendenti è cruciale in un momento come questo, soprattutto quando i budget e le responsabilità vengono riallocati e potrebbe essere necessario apportare tagli o cambiamenti significativi al personale. La trasparenza è la chiave, infatti, più conoscenza ha un dipendente sulla direzione che l’azienda sta prendendo e perché, più saranno investiti personalmente – la lealtà ha maggiori probabilità di uscire da questo investimento personale che da incentivi finanziari.

3. Ricalibrare e riposizionare: è probabile che una soluzione non applicabile a Covid sia depriorizzata nella catena degli acquisti. Le aziende in grado di adattarsi alle esigenze di un mondo pandemico e post-pandemico hanno maggiori probabilità di sopravvivere alle sue sfide e attrarre investitori che stanno restringendo i loro canali di investimento.

4. Vendita empatica: In un momento di crisi globale, l’ultima cosa che un’azienda vuole fare è diventare insensibile al dolore e alla sofferenza delle persone colpite. Considera i modi in cui la tua azienda può aiutare ad alleviare il dolore degli altri e fai tutto il possibile per supportare la tua base di clienti. Offrire prezzi flessibili (se si dispone della pista finanziaria per farlo) o condividere le migliori pratiche e suggerimenti con i concorrenti tradizionali pagherà i dividendi a lungo termine.

 

5 tipologie di finanziamento per startup che devi conoscere assolutamente

Se hai una grande idea per un’impresa innovativa e vuoi provare a trasformarla in una startup di successo, non perderti questi 5 tipi di finanziamento.

Indipendentemente dalla tipologia di prodotto o servizio offerto, tutte le startup hanno una cosa in comune: la necessità di reperire capitale. Sfortunatamente, non è semplice per un’impresa in fase embrionale trovare degli investitori o dei finanziamenti disponibili. Non basta entrare in banca e chiedere un prestito: il rischio di impresa in una startup è troppo elevato per ottenere capitale attraverso i canali tradizionali.

In un recente post pubblicato su Merchant Maverick, sono elencate alcune modalità alternative di finanziamento che possono aiutarti a capitalizzare la tua startup: ci vuole un po’ di coraggio e di creatività, ma realizzare i tuoi sogni da imprenditore innovativo non è mai impossibile. Tuttavia, è necessario capire quanto capitale ti serve e perché: proprio per questo è fondamentale analizzare al meglio i tuoi costi di avvio, considerando tutte le possibili voci (dalle attrezzature, al marketing, passando per la ricerca e sviluppo solo per fare alcuni esempi).

Ma come possiamo finanziare la nostra startup? Partiamo con il più classico tipo di finanziamento: il cosiddetto debito. Si tratta di un vero e proprio prestito, in cui la somma forfettaria che il team riceve dovrà poi essere rimborsata (con gli interessi) in un determinato periodo di tempo. Il vantaggio di questa forma di finanziamento è che costruisci la tua reputazione rispetto ai creditori, ma l’altra faccia della medaglia sono tassi di interesse e condizioni spesso poco vantaggiose per una startup.

La seconda tipologia è il finanziamento in equity: il capitale necessario per la copertura dei tuoi costi di avvio sarà in questo caso ripagato sotto forma di partecipazioni nella tua startup. In questo modo, gli investitori potranno ricevere una fetta degli utili quando il business sarà avviato e remunerativo. Il vantaggio in questo caso è sicuramente il non dover restituire denaro, ma lo svantaggio sta nel perdere parte della proprietà della tua azienda: ciò non significa solo suddividere gli utili, ma anche dover consultare le parti quando ci sarà da prendere una decisione importante per il business.

Come terza tipologia possiamo considerare il cosiddetto finanziamento seed: questo termine che in inglese significa seme rende perfettamente l’idea di come funziona. All’inizio avrai un piccolo capitale che ti consentirà di avviare la startup: si parte da un seme, che crescerà nel tempo proprio come accade per le piante. Il capitale seed investito crescerà man mano che il business diventa fiorente e anche qui, come nel caso dell’equity, i finanziatori avranno in cambio delle partecipazioni nella tua attività, con tutti i pro e contro analizzati in precedenza.

Nel mondo startup si è fatta strada negli anni una tipologia di finanziamento “dal basso” nota come crowdfunding: si tratta di una vera e propria raccolta fondi, attraverso campagne lanciate su piattaforme online ad hoc, nelle quali chiunque crede nel prodotto o servizio che la startup ha progettato può investire una fetta di capitale. In cambio, i finanziatori otterranno partecipazioni o ricompense/vantaggi, ad esempio prezzi scontati al momento del lancio. Il crowdfunding ha il vantaggio di testare il gradimentoo sul mercato e costruire una prima base di utenti prima ancora di effettuare il lancio: dall’altro canto, richiede un forte sforzo di comunicazione e potrebbe non aiutare a raggiungere il risultato sperato.

Infine, uno startupper alla ricerca di capitale potrebbe servirsi di una delle sovvenzioni alle imprese previste nel pubblico: ci sono tantissimi bandi e opportunità a livello europeo, nazionale, regionale e locale che prevedono finanziamenti in denaro (quasi mai a fondo perduto, ma con condizioni vantaggiose) a volte abbinate anche a percorsi di formazione e mentorship con esperti del settore, come nel caso di VulcanicaMente: dal talento all’impresa o dell’Incubatore Diffuso del Comune di Napoli.

5 consigli per un pitch da remoto per la tua startup

La pandemia mondiale ha reso molto difficile incontrare gli investitori di persona: scopri come realizzare un pitch perfetto per la tua startup anche da remoto.

Da mesi ormai sono tantissime le persone che lavorano da casa e anche i founder di startup non possono far altro che adeguarsi allo smart working o lavoro da remoto. Potrebbe accadere nei prossimi mesi di ritrovarsi a dover presentare il proprio pitch a potenziali investitori direttamente da casa: ecco perché imparare a fare un buon pitch anche a distanza è fondamentale.

Ecco i 5 consigli indispensabili per un ottimo pitch da remoto:

1. Il pitch non è solo slide

Le slide sono fondamentali per un buon pitch e su questo non c’è dubbio. Tuttavia, e questo vale sia per presentazioni face-to-face che da remoto, a fare un buon pitch concorre tantissimo il tono con il quale lo presenti: devi saper raccontare la tua storia nel modo migliore, a prescindere dalla bellezza delle tue slide!
Impara a regolare al meglio il tono, il ritmo, le pause per far sì che il tuo racconto sia davvero avvincente.

2. Preparare delle slide efficaci

Anche se le slide non sono l’unica cosa che conta in un buon pitch, ciò non vuol dire che bisogna trascurarle, anzi: è bene preparare delle buone slide, chiare, efficaci ed esplicative.
La cosa migliore è inviare via email in anticipo le slide del pitch al proprio interlocutore ed utilizzarle poi come filo conduttore del discorso: chi ascolta deve riuscire a tenere il passo leggendole.

3. Non soffermarti troppo sul prodotto

Di solito, la maggioranza degli imprenditori e aspiranti tali che presentano un pitch a potenziali investitori concentrano la maggior parte dell’esposizione sul prodotto. Peccato che, soprattutto quando si parla di startup, per decidere se investire o meno il proprio denaro gli investitori vogliano sapere altro: mercato, team, concorrenti, business model, eccetera.

Il pitch dovrebbe toccare tutti questi aspetti e fornire alcune indispensabili informazioni sul prodotto: bisogna dire “quanto basta” per far capire cosa offre un prodotto (o servizio) e perché potrebbe essere davvero speciale e diverso da tutti gli altri. Per comunicare questi dettagli, una o due slide possono essere più che sufficienti.

4. Non dimenticare di mostrare cosa fa effettivamente il prodotto

Viceversa, sono tanti gli startupper che dimenticano completamente di descrivere il prodotto e rendono praticamente impossibile a un investitore capire cosa effettivamente fanno e come il prodotto funziona. Pitch di questo tipo sono troppo concentrati sul mercato: questo aspetto è sicuramente importante, ma anche in questo caso una slide o due possono bastare per spiegare qual è il tuo segmento di mercato. Aiuta sempre chi ti ascolta a capire qual è il tuo prodotto, a cosa serve e perché è migliore o differente dagli altri.

5. Chiudi con una slide davvero speciale

Nel suo post pubblicato dal portale Hackernoon, Rizwan Virk la chiama “la slide killer”: si tratta di quella slide che chiude il pitch e che l’investitore non potrà dimenticare. E’ quella slide che l’investitore racconterà ad altri investitori e soci quando dovrà spiegare il tuo pitch.

Si tratta di quella slide che racchiude tutto ciò che conta davvero dell’intero pitch e dalla quale dipende l’idea che l’interlocutore si farà di te: può essere sul team, sulla tecnologia, sulla traction, insomma su quello che è il tuo punto forte. Assicurati di creare una slide davvero speciale che aiuti l’investitore a non dimenticarsi di te, del tuo pitch e della tua startup.

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