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Bando “Innovazione delle imprese del Mezzogiorno – Macchinari”: il MISE pubblica il decreto attuativo

Come anticipato qualche settimana fa in questo post del nostro blog, il MISE ha pubblicato un Bando destinato agli Investimenti Innovativi nelle Regioni Convergenza: il cosiddetto Bando “Macchinari” ha stanziato un fondo di 150 milioni di euro con Decreto Ministeriale del 29 luglio 2013.

Con Decreto Direttoriale del 20 novembre 2013 sono stati fissati i termini di presentazione delle domande e una serie di chiarimenti, riguardanti le modalità di istruttoria delle domande e i successivi adempimenti a carico delle imprese: le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 27 febbraio 2014, attraverso una procedura online accessibile da apposita sezione dedicata del sito internet del Ministero.

In questo post riepiloghiamo i contenuti del Bando, che presta particolare attenzione alle PMI e all’innovazione: è infatti espressamente previsto che il 60% del Fondo sia destinato a programmi di micro, piccole e medie imprese e che, all’interno di tale riserva, un ulteriore 25% sia destinato a micro e piccole imprese.

A chi si rivolge?

DESTINATARI: imprese regolarmente costituite da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda, con abbiano sede legale ed operativa nei territori delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che si trovino in regime contabile ordinario e, in caso di imprese di servizi, siano costituite sotto forma di società.

SETTORI: attività manifatturiere; produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore; attività di servizi (specificate in allegato al Decreto Ministeriale 29/07/2013).

Cosa finanzia?

PROGRAMMI DI INVESTIMENTO: acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali avanzate da un punto di vista tecnologico, che possano apportare miglioramenti in termini di efficienza/flessibilità del business e siano considerabili come innovativi (cfr. art.5 Decreto Ministeriale 29/07/2013).

ENTITA’ DELLE SPESE AMMISSIBILI: tra i 200.000 e i 3.000.000 di euro

DURATA DEGLI INVESTIMENTI: non superiore a 12 mesi

In cosa consiste l’agevolazione?

TIPOLOGIA DI AGEVOLAZIONE: sovvenzione rimborsabile pari al 70% della sovvenzione per piccole imprese, all’80% per medie imprese, al 90% per grandi imprese.

MODALITA’ DI RIMBORSO: piano di ammortamento a rate semestrali della durata massima di 7 anni senza interessi.

GARANZIA: i soggetti beneficiari devono garantire un contributo finanziario a copertura dell’investimento pari al 25% delle spese ammissibili.

Come partecipare?

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE: come accennato sopra, il Decreto Direttoriale 20/11/2013 stabilisce l’apertura di una procedura online per la presentazione delle domande a partire dalle ore 10:00 del 27 febbraio 2013.  La documentazione da inviare è scaricabile da questo link. Le domande potranno essere inviate fino alla chiusura dello sportello online, che verrà stabilita con apposito provvedimento del Direttore generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali.

ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE: si basa sull’ordine cronologico di presentazione delle domande e si articola in tre fasi:

a) verifica della completezza della documentazione presentata e dei requisiti di ammissibilità;
b) valutazione della solidità economico – patrimoniale dell’impresa proponente;
c) valutazione della domanda sulla base dei criteri previsti dal Decreto Ministeriale 29/07/2013 e specificati dal Decreto Direttoriale 20/11/2013.

Come si valuta la solidità economico – patrimoniale?

Si tratta di valutare la capacità dell’impresa di rimborsare la quota di sovvenzione prevista. La formula applicata dal Ministero è CFlow ≥ 0,8 x (CFa / N) dove:

CFlow  consiste nella somma dei valori relativi al Risultato di esercizio e degli Ammortamenti. Il Risultato di esercizio è il valore della voce “Risultato prima delle imposte” nello schema di Conto Economico, mentre gli Ammortamenti sono calcolati come la somma delle voci “Ammortamento delle Immobilizzazioni Immateriali”“Ammortamento delle Immobilizzazioni materiali”. 

CFa rappresenta l’importo della sovvenzione da restituire, mentre N è il numero di anni previsti dal piano di ammortamento (si ricorda che non potrà superare i 7 anni).

I dati da inserire nella formula sono quelli riguardanti l’ultimo esercizio contabile chiuso alla data di presentazione della domanda, e l’impresa sarà valutata positivamente qualora sussista tale relazione.
Quali sono i criteri di valutazione previsti dal MISE?
La valutazione delle domande di agevolazione sarà effettuata sulla base di tre criteri, per ciascuno dei quali il Bando prevede uno o più indicatori.
1. CARATTERISTICHE DELL’IMPRESA PROPONENTE

INDICATORE

MODALITA’ DI CALCOLO

Copertura finanziaria delle Immobilizzazioni

Media (con riferimento agli ultimi due esercizi contabili) del rapporto dato dalla somma dei mezzi propri (Voce in Bilancio”Totale Patrimonio Netto” nel Passivo dello SP) e dei debiti a medio-lungo termine (Voce in Bilancio “Totale Debiti” nel Passivo dello SP) sul totale delle immobilizzazioni (Voce in Bilancio “Totale Immobilizzazioni” nell’Attivo dello SP).

Indipendenza finanziaria

Media (con riferimento agli ultimi due esercizi contabili) del rapporto dato dai mezzi propri (Voce in Bilancio”Totale Patrimonio Netto” nel Passivo dello SP) sul totale del passivo (Voce in Bilancio”Totale Passivo” dello SP).

Incidenza delle spese in Ricerca & Sviluppo

Media (con riferimento agli ultimi due esercizi contabili) del rapporto dato tra le spese in ricerca e sviluppo (Voce in Bilancio “Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità” nell’Attivo dello SP,

al netto dei costi per pubblicità, risultanti dalla nota integrativa) e il totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (omonima Voce in Bilancio nel CE).

Incidenza del Personale qualificato

Rapporto tra il numero del personale qualificato e il numero totale del personale dipendente dell’impresa, dove per personale qualificato si intendono coloro in possesso di laurea in discipline tecniche e scientifiche.

2. FATTIBILITA’ TECNICA E SOSTENIBILITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA DEL PROGRAMMA

INDICATORE

MODALITA’ DI CALCOLO

Fattibilità tecnica del programma

Rapporto tra le spese ammissibili relative ad investimenti puntualmente definiti (intese come le spese per cui siano stati forniti adeguati preventivi all’atto di presentazione della domanda di agevolazione) e il totale delle spese ammissibili

Sostenibilità del Programma – Incidenza della gestione caratteristica sull’investimento da realizzare

Rapporto tra il margine operativo lordo (MOL) e gli investimenti ammessi. Il calcolo del MOL va effettuato in termini di media tra i MOL degli ultimi due esercizi contabili chiusi, mentre il valore degli investimenti ammessi dipende da apposita analisi del MISE.

Sostenibilità del Programma – Incidenza degli oneri finanziari sul fatturato

Media (con riferimento agli ultimi due esercizi contabili) del rapporto tra oneri finanziari (Voce in Bilancio “Interessi e altri oneri finanziari” del CE) e fatturato (Voce in Bilancio “Valore della produzione” del CE)

3. QUALITA’ DELLA PROPOSTA
Tale criterio si valuta sulla base del rapporto tra gli investimenti ammessi (a seguito dell’apposita analisi effettuata dal MISE) e il totale degli investimenti proposti.
Come avviene la concessione delle agevolazioni?

 

Per le domande valutate positivamente, il Ministero procederà all’adozione di un provvedimento per la concessione delle agevolazioni che dovrà essere sottoscritto dall’impresa beneficiaria.
Si segnala infine l’obbligo, per le imprese beneficiare, di aprire un conto corrente bancario dedicato alla realizzazione del programma di investimento presso una delle Banche che saranno individuate dal MISE.

Napoli, 26/11/2013

 

Appuntamenti per startup: il Convegno “Le Startup: un’opportunità di sviluppo per le imprese” a cura di ODCEC Napoli

Domani, 26 novembre, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – Circondario del Tribunale di Napoli ospita nella propria sede in Piazza dei Martiri n. 30 un Convegno dedicato al tema “Le Startup: un’opportunità di sviluppo per le imprese”.

A cura del Comitato Scientifico della Commissione Sviluppo Attività Produttive, il Convegno inizierà alle ore 9.00 con l’Apertura dei Lavori e i Saluti Istituzionali: saranno presenti il Dott. Vincenzo Moretta, Presidente ODCEC Napoli e i Dott. Salvatore Palma e Liliana Speranza, Consiglieri ODCEC Napoli e Delegati della Commissione Sviluppo Attività Produttive.

Tre i temi centrali in calendario:

Accelerazione della spesa del POR Campania 2007/2013: nuove iniziative per il sostegno al tessuto produttivo;
Opportunità per le startup;
Il ruolo del commercialista nelle fasi di sviluppo della startup.

I temi saranno introdotti dalla dott.ssa Carmen Padula, Presidente della della Commissione Sviluppo Attività Produttive ODCEC Napoli, e l’incontro sarà moderato dal dott. Claudio Mallardo, Vice-Presidente della Commissione.

Sono previsti interventi di rappresentanti istituzionali e del mondo accademico, oltre che attori e stakeholders del settore, in particolare il Programma prevede la presenza di:

  • On. FULVIO MARTUSCIELLO (Assessore Sviluppo Attività Produttive Regione Campania)
  • Prof. MARIO MUSTILLI (Pro Rettore – Seconda Università di Napoli)
  • Dott. EDOARDO IMPERIALE (Direttore Generale – Campania Innovazione)
  • Dott. VINCENZO CAPUTO (Presidente Giovani Imprenditori – Unione Industriali di Napoli)
  • Dott. LUIGI TOMMASINI (Responsabile degli Investimenti Indiretti Fondo Italiano di Investimento)
  • Dott. LINA D’AMATO (Direttore della Gestione Incentivi – Invitalia SpA)
  • Dott. GIOVANNI DE CARO (Investments Manager – Atlante Ventures)
  • Prof. ROBERTO VONA (Docente di Economia e Gestione delle Imprese Università degli Studi di Napoli Federico II)
  • Dott. PAOLA MARZARIO (Founder & CEO – Brandon Ferrari Srl)
  • Dott. GIOVANNI CATURANO (Presidente – Spinvector Spa)

Per partecipare all’evento, che attribuisce fino a n.4 crediti formativi validi per la formazione professionale continua del dottore commercialista ed esperto contabile, è necessario inviare una mail all’indirizzo prenotazione@odcec.napoli.it specificando nell’oggetto la dicitura “START UP”.

Per maggiori informazioni e per scaricare il Programma del Convegno in formato PDF il link di riferimento è:
http://www.odcec.napoli.it/component/content/article/124-scroll-home/3350-convegno-le-start-up-unopportunita-di-sviluppo-per-le-imprese.html

Napoli, 25/11/2013

Innovazione sociale in Europa: il nuovo Bando PROGRESS 2013 mette a disposizione 3,5 milioni di euro

L’innovazione sociale è un settore in forte crescita in Europa, e con esso crescono le opportunità offerte a startup, imprese, stakeholders del settore: anche a livello comunitario, l’attenzione in merito è molto alta, come dimostra il nuovo Bando PROGRESS 2013.

La Commissione Europea ha infatti pubblicato la Call for Proposals per PROGRESS 2013, aperto ad imprese, Università ed Enti Pubblici degli Stati Membri per progetti di sperimentazione sociale.
Il Bando prevede un fondo di 3,5 milioni di euro, destinato a consorzi costituiti da almeno due partner provenienti da uno dei Paesi ammissibili al progetto PROGRESS. Il consorzio dovrà essere formato da un Lead Applicant, ossia un’Ente o Organizzazione pubblica a livello statale, regionale o locale, più almeno un Co-Applicant che potrà invece essere costituito da un soggetto privato (quindi, anche un’impresa o una startup). La Commissione auspica la partecipazione di progetti con rilievo trans-nazionale, per cui sarà possibile costituire consorzi formati da Applicants provenienti da diversi Stati Membri.

Oltre ai 28 Stati UE, il raggio d’azione del Progetto PROGRESS include i seguenti Paesi: Norvegia, Islanda, Serbia, Macedonia, Turchia e Lietchtenstein.

Con il Bando PROGRESS 2013, l’Unione Europea si propone di sostenere progetti che contribuiscano a migliorare la qualità della vita dei cittadini e l’efficacia delle politiche sociali, in un contesto in continua evoluzione che propone ogni giorno esigenze e sfide sociali sempre nuove: per questo motivo, la “sfida” si gioca interamente sul terreno dell’innovazione e della sperimentazione di nuove metodologie di approccio al settore sociale.

I progetti vanno presentanti entro il 16 dicembre 2013 compilando l’Application Form disponibile a questo link , ed inviando copia cartacea dei documenti richiesti al seguente indirizzo: European Commission – DG EMPL D1 – Call for Proposals VP/2013/012 B-1049 – Brussels Belgium.

Le proposte dovranno riguardare interventi di politica sociale che siano finalizzati a modernizzare i sistemi nazionali di protezione sociale in tre ambiti:

– Sussidi e servizi per sostenere l’inclusione delle persone nel contesto sociale e nel mondo del lavoro;

– Sisitemi di protezione sociale che siano in grado di ricoprire l’intero arco della vita dell’individuo;

– Perfezionare la spesa sociale in termini di efficacia ed efficienza.

Il Contributo UE può coprire fino all’80% dei costi ammissibili del progetto, per il quale dovrà essere prevista una durata compresa tra 24 e 36 mesi e una sovvenzione richiesta rientrante in un range tra 700.000 e 1 milione di euro. Il 20% restante dovrà essere finanziato dal consorzio proponente attraverso conferimenti in denaro.

Riguardo ai criteri di valutazione dei progetti, il Bando PROGRESS 2013 prevede la rilevanza dell’ intervento (intesa come corrispondenza alle finalità della Call, in termini di impatto positivo sulle politiche sociali e di scalabilità del progetto), il ricorso a metodologie sperimentali ed innovative e gli aspetti organizzativi e finanziari del progetto (strettamente legati alle caratteristiche dei partner componenti del Consorzio proponente).

Il Bando PROGRESS 2013 è disponibile al seguente link: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=392&furtherCalls=yes

Oltre al Bando, il link contiene una serie di documenti utili come le Linee Guida, le FAQ, le informazioni di carattere finanziario e i contatti.

Napoli, 22/11/2013

Ritorna il Microcredito per progetti di persone fisiche, imprese e startup: la Regione Campania investe 70 milioni di euro per prestiti a tasso zero

Nel BURC n. 63 del 18 novembre 2013, la Regione Campania ha pubblicato l’avviso per la selezione di progetti da finanziare attraverso il Microcredito: sarà possibile presentare domanda dal 16 dicembre 2013 al 16 gennaio 2014.

Attraverso l’avviso in questione, l’ente mette a disposizione 70 milioni di euro dell’apposito Fondo (FSE 2007-2013) con una serie di obiettivi:

– sostenere lo sviluppo di spin-off di impresa;
– sostenere la creazione di impresa, con focus particolare sulle proposte progettuali di giovani e donne;
– sostenere l’uscita da condizioni di povertà attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro;
– favorire l’accesso al credito da parte delle microimprese;
– agevolare l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego.

Il Fondo Microcredito FSE consente la concessione di un prestito compreso tra 5.000 e 25.000 euro, da restituire a tasso zero entro un massimo di 60 mesi. Il rimborso avviene in rate costanti mensili a partire dal settimo mese successivo alla stipula del contratto di finanziamento.

Possono presentare domanda sia persone fisiche (maggiorenni cittadini di Paesi UE o si altri Paesi, purchè in possesso di regolare permesso di soggiorno) che imprese, purchè in possesso dei seguenti requisiti:

microimprese costituende o costituite, anche mediante spin-off da imprese;
– imprese del terzo settore, anche associazioni e cooperative sociali, costituende o costituite;
– in cui almeno un soggetto sia in possesso di uno o più dei seguenti requisiti: disoccupato, inoccupato, o inattivo; lavoratore in CIG, CIGS o in mobilità; giovani under 35; donne; immigrati; disabili; studenti universitari; lavoratori svantaggiati.

Se ammesse al finanziamento, le imprese costituende avranno l’obbligo di costituirsi entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento di concessione. L’erogazione del finanziamento avviene in un’unica soluzione, dopo la stipula di un apposito contratto.

Le proposte di finanziamento dovranno riguardare preferibilmente i seguenti ambiti di attività:

– servizi al turismo (servizi, ristorazione, alloggio);
– tutela dell’ambiente;
– servizi sociali alle persone;
– servizi culturali;
ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);
risparmio energetico ed energie rinnovabili;
manifatturiero;
artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali;
attività professionali in genere;
commercio di prossimità.

Per quanto riguarda invece le spese ammissibili, descritte nel dettaglio dall’art. 6 dell’Avviso, saranno considerate tali solo quelle sostenute dopo la presentazione del progetto. Tali spese, coerenti con il piano di impresa presentato, dovranno rispettare la tempistica descritta nel piano di realizzazione degli investimenti ed essere sostenute entro e non oltre 6 mesi dalla data di valuta di erogazione del prestito.
Le spese considerate ammissibili sono quelle strettamente inerenti il ciclo economico, tra cui l’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature; eventuali opere murarie per adeguamento e messa a norma dei locali; beni immateriali tra cui brevetti, licenze, piani di sviluppo e di marketing; i piani di internazionalizzazione per l’ampliamento della base produttiva; gli acquisti relativi a materie prime, semilavorati, materiali di consumo e scorte; utenze e canoni di locazione; spese per aggiornamento dei software; consulenze professionali; spese per il personale.

I progetti saranno valutati in base ad una serie di criteri riassumibili in tre categorie: contenuto del progetto, ambiti di intervento, modalità organizzativa. Particolare attenzione è riservata alla validità tecnica, economica e finanziaria del progetto, ma anche ad aspetti quali la creazione di nuova occupazione e l’integrazione sociale derivante dal progetto.

La presentazione delle domande avviene esclusivamente on-line: come accennato, la finestra temporale è compresa tra le ore 9:00 del 16/12/2013 e le ore 12:00 del 16/01/2014. A partire dal 9 dicembre sarà comunque possibile registrarsi, senza possibilità di compilare la domanda, a uno dei due siti dedicati:

http://www.sviluppocampania.it/
http://www.fse.regione.campania.it/

E’ previsto, per tutti i partecipanti, un servizio di accompagnamento pre e post domanda offerto da Sviluppo Campania SpA. Sono inoltre disponibili diversi punti informativi, elencati all’art. 19 del Bando (disponibile in formato PDF a questo link).

Napoli, 20/11/2013

Dal MISE, il nuovo Bando nell’ambito del progetto europeo ETB: 5 milioni a disposizione per ricerca, sviluppo e innovazione nelle PMI in ambito biotech

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, con apposito decreto in data 30 ottobre 2013, un nuovo bando che mette a disposizione 5 milioni di euro a sostegno di progetti sperimentali e di ricerca industriale realizzati da PMI italiane in collaborazione con altre imprese europee: si tratta dell’iniziativa di partecipazione del nostro Paese al Programma Europeo EuroTransBio (ETB), dedicato alla cooperazione comunitaria in ambito biotech.

La call è aperta a raggruppamenti composti da almeno 2 due imprese provenienti da almeno due Paesi partecipanti al Programma ETB, coordinati da una PMI e con l’eventuale collaborazione di organismi di ricerca: oltre all’Italia, gli Stati Membri in cui è possibile individuare partner per presentare domanda sono Austria, Finlandia, Germania, Belgio (Regioni delle Fiandre e della Vallonia), Francia (Regione dell’Alsazia), Russia e Spagna (Regioni dell’Andalusia e dei Paesi Baschi).

Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 gennaio 2014: il progetto va presentato attraverso l’Application Form di ETB e, contestualmente, al MISE inviando l’apposita domanda di accesso alle agevolazioni esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo dps.iai.div8@pec.sviluppoeconomico.gov.it (la modulistica è disponibile on line a questo link).

Riguardo ai progetti ammissibili, essi devono operare nell’ambito della ricerca e sviluppo nel settore delle biotecnologie, e presentare caratteri di eccellenza ed innovatività.

La valutazione dei progetti sarà effettuata sulla base di criteri di innovazione tecnico-scientifica, impatto socio-economico, aspetti gestionali e inerenti al raggruppamento proponente, risorse impiegate (intese sia in termini occupazionali, sia finanziari, sia di impiego di impianti ed attrezzature). Inoltre, i progetti devono presentare i seguenti requisiti:

– il totale delle spese ammissibili per ciascun partecipante italiano deve essere compreso tra 200.000 e 500.000 euro. In ogni caso, il totale previsto per i partecipanti italiani di ciascuna singola proposta non può superare il limite di 1.500.000 euro;

– essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione;

– avere una durata compresa tra 18 e 36 mesi. E’ prevista la possibilità di proroga da parte del Ministero, che non potrà in ogni caso essere maggiore di 12 mesi.

L’intensità delle agevolazioni concesse dipende dalle dimensioni dell’impresa richiedente: le piccole imprese godranno di un’agevolazione pari al 70% delle spese ammissibili, che si ridurrà al 60% per imprese di medie dimensioni e al 50% in caso di grandi imprese.

Per maggiori informazioni, il Bando è reperibile in formato pdf al seguente link: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/Bandi/Capitolato_tecnico_etb_2013.pdf.

Napoli, 18/11/2013

Destinazione Italia: il documento on-line per la consultazione pubblica fino al 9 novembre

Il 19 settembre 2013 il Governo, su iniziativa del Presidente del Consiglio e dei Ministri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico ha varato il documento “Destinazione Italia”: nato allo scopo di rendere l’Italia più attrattiva per gli investimenti dall’estero e per promuovere il nostro Paese nel mondo, Destinazione Italia contiene un elenco dei provvedimenti già adottati e le 50 misure che saranno attuate in futuro, indicizzate sulla base del tempo di attuazione (rapido, breve e medio periodo).

Tra le misure di particolare interesse per startup e imprese, ricordiamo la n. 18 che prevede di ampliare le fonti di finanziamento per le PMI oltre il sistema dei finanziamenti bancari, che attraversa ormai da tempo una fase di contrazione.

La misura n. 20 prevede l’istituzione di un Fondo “Invest in Made in Italy”, finalizzato all’investimento in equity di microimprese. Il Fondo, costituito con risorse pubbliche, private e quote di investitori istituzionali esteri, prevede ticket da 50 a 500 mila euro.

La misura successiva, la n. 21, è espressamente dedicata alle startup e prevede la creazione del “Fondo dei Fondi”: si tratta di uno strumento dedicato al co-investimento in fondi di venture capital, a supporto delle operazioni di investimento realizzate da altri attori dell’ecosistema startup (angel investor, incubatori ed acceleratori di impresa). Anche in questo caso si prevede la coesistenza di risorse pubbliche e private, e i fondi pubblici saranno attivati solo qualora almeno una parte delle risorse private provenga da capitali stranieri.

Interessante per le imprese e per le startup anche la misura n. 29, relativa al Credito d’imposta per la Ricerca&Sviluppo: l’idea proposta è quella di introdurre un credito d’imposta stabile e automatico sull’incremento, rispetto all’anno precedente, delle spese per attività di R&S.

Collegata alle startup anche la misura successiva (n. 30), che contiene le misure per favorire ed incentivare lo sviluppo di spin-off accademici e la capacità di questi ultimi di attrarre capitali: l’idea è quella di prevedere una programmazione condivisa università-impresa e creare un sistema di incentivi ad hoc per le grandi aziende che decideranno di affiancare le aziende spin-off nel loro ingresso sul mercato.

Da segnalare infine la misura n. 44: nell’ottica di utilizzare i visti come strumento di attrazione di aspiranti startuppers e di investitori sul territorio nazionale, è prevista la possibilità di istituire un visto specifico per le startup e gli investitori (sulla scia degli Startup VISA). Tale misura potrebbe incentivare non solo la nascita di nuove imprese e l’accesso di nuovi capitali, ma anche contribuire alla generazione di nuova occupazione.

Nelle intenzioni del Governo, il documento del 19 settembre va considerato come una “versione 0.5” ed è pertanto attualmente oggetto di una consultazione pubblica: è possibile per i cittadini partecipare attivamente alla redazione del piano per l’attrazione degli investimenti esteri e la promozione della competitività delle imprese italiane a livello globale fino al 9 novembre 2013 (qui il link di riferimento).

Al termine della consultazione pubblica, i risultati verranno pubblicati in un report e integrati nella versione finale 1.0 del documento Destinazione Italia, con l’attuazione delle misure in esso contenute nel corso della legislatura.

La consultazione aperta al pubblico permette un’ampia possibilità di partecipazione, sotto tre differenti modalità:

– proposta di commenti, integrazioni e segnalazioni per discutere ed arricchire ogni singola misura (in ciascuna pagina del documento);
– segnalazione delle priorità da assegnare alle 50 misure previste;
– proposta di ulteriori azioni complementari a quelle già previste dal documento.

Napoli, 17/10/2013

Dal MISE, nuove agevolazioni per l’Innovazione delle imprese del Mezzogiorno

Con Decreto Ministeriale del 29/07/2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto un nuovo regime di agevolazioni destinato alle imprese delle Regioni Convergenza che intendano effettuare investimenti innovativi: la dotazione finanziaria messa a disposizione è di 150 milioni di euro, di cui il 60% riservato alle PMI.

Possono presentare domanda le imprese regolarmente costituite da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda che abbiano sede legale ed operativa nei territori delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che si trovino in regime contabile ordinario e, in caso di imprese di servizi, siano costituite sotto forma di società.

Per accedere alle agevolazioni, le imprese devono presentare dei programmi di investimento che siano finalizzati all’acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali avanzate da un punto di vista tecnologico e in grado di accrescere i livelli di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento del business.

Tali miglioramenti dovranno essere valutabili in termini di:

– riduzione dei costi,
– aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi,
– aumento della capacità produttiva,
– introduzione di nuovi prodotti e/o servizi,
– riduzione dell’impatto ambientale,
– miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.

In particolare, il secondo comma dell’art. 5 elenca una serie di investimenti che sono considerati innovativi e che pertanto possono ottenere le agevolazioni previste dal Decreto: tra questi, segnaliamo l’acquisto di apparecchiature elettroniche per la gestione e lo svolgimento di attività legate al ciclo produttivo, di sistemi di automazione industriale che utilizzino algoritmi per l’interazione tra parti meccaniche ed elettroniche, di computer e programmi informatici.

Riguardo ai settori economici, saranno ammissibili programmi di investimento relativi a:

– attività manifatturiere;
– produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore;
– attività di servizi (specificate in allegato al Decreto in questione).

Le spese ammissibili oggetto di agevolazione dovranno essere comprese tra i 200.000,00 e i 3.000.000,00 di euro, e il programma di investimento dovrà avere una durata temporale non superiore ai 12 mesi. Riguardo, invece, alla tipologia di spese ammissibili, l’art. 6 specifica che si tratta di quelle “relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, (…) che riguardano i macchinari, gli impianti, le attrezzature e i programmi informatici”.

Il regime di agevolazioni introdotto dal Decreto MISE 29/07/2013 si sostanzia in una sovvenzione rimborsabile: l’impresa beneficiaria deve restituire una percentuale dell’importo ricevuto, con percentuali che variano a seconda delle dimensioni (70% per le piccole imprese, 80% per le medie imprese, 90% per le grandi imprese).

Il rimborso dovrà essere effettuato secondo un piano di ammortamento con rate semestrali, per una durata massima di 7 anni a partire dalla data di erogazione dell’ultima quota della sovvenzione. Il piano di restituzione non prevede il pagamento degli interessi.

La procedura di valutazione delle domande di agevolazione sarà gestita con modalità a sportello, sulla base dei criteri elencati dall’art. 8 e consistenti in aspetti relativi a:

– caratteristiche dell’impresa (copertura ed indipendenza finanziaria, spese in Ricerca e Sviluppo, personale qualificato);
– fattibilità tecnica e sostenibilità economico-finanziaria (tenendo conto anche dell’incidenza della gestione caratteristica e degli oneri finanziari del programma di investimento);
– qualità della proposta.

Non sono ancora stati comunicati i termini di apertura della procedura a sportello e le modalità di presentazione delle domande, il MISE precisa che saranno definite da un successivo decreto direttoriale della Direzione generale per l’incentivazione alle attività imprenditoriali.

Per ulteriori informazioni, la pagina dedicata sul sito ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico è disponibile a questo link.

Napoli, 11/10/2013

Il Programma COSME 2014-2020: dall’UE, nuovi strumenti a sostegno di startup e PMI

COSME 2014-2020 è il Programma dell’Unione Europea nato con l’obbiettivo di incrementare la competitività a livello internazionale delle piccole e medie imprese del territorio comunitario.
Il Programma COSME si pone in un’ottica di continuità con le azioni e le iniziative già intraprese nell’ambito del Programma EIP (Programma per l’Imprenditorialità e l’Innovazione), con la finalità di semplificare l’accesso al programma da parte delle imprese europee e di sostenere, coordinare ed integrare le azioni in materia intraprese a livello dei singoli Stati Membri.

Tra gli scopi perseguiti, ritroviamo innanzitutto facilitare l’accesso al sistema dei finanziamenti per le PMI, la creazione di un ecosistema favorevole alla creazione e alla crescita di nuove imprese, lo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale diffusa in Europa, la crescita della competitività in un’ottica sostenibile e il miglioramento dell’accesso ai mercati internazionali per imprese di piccole dimensioni.

Gli strumenti di cui si avvale COSME per raggiungere tali obbiettivi sono sostanzialmente cinque:

1. Strumenti finanziari dedicati alle PMI per facilitare l’accesso al sistema dei finanziamenti: è previsto un sistema di agevolazioni specifico per le varie fasi del ciclo di vita delle aziende, in particolare per le startup, con prestiti fino a 150.000 euro per tutte le PMI, gestito dal Fondo Europeo per gli Investimenti.

2. La rete di servizi alle imprese “Enterprise Europe Network”: riunisce oltre 600 organizzazioni da 60 paesi per fornire informazioni e servizi di qualità nel campo del sostegno alle imprese, per favorirne la competitività.

3. Sostegno all’Imprenditorialità: azioni di sostegno alle imprese per favorire i network transnazionali e lo scambio di best practices, oltre che per individuare le possibilità di ampliamento delle attività di business. Tra i target specifici, ampio spazio sarà dato alle azioni dirette all’imprenditoria giovanile e femminile.

4. Migliorare le condizioni per la competitività e sviluppare politiche a favore delle imprese: verrà effettuata un’accurata analisi dell’ecosistema imprenditoriale europeo per facilitare il lavoro dei policy makers a livello nazionale e locale, basato sui dati delle performance e delle politiche di ciascuno Stato Membro e sulle ultime tendenze di alcuni settori dei mercati a livello europeo e globale. Inoltre, è prevista l’organizzazione di una serie di conferenze ed altri eventi per diffondere le conoscenze e le informazioni, per formulare proposte e per favorire la cooperazione tra Stati Membri in tema di promozione dell’imprenditorialità.

5. Internazionalizzazione delle PMI: attraverso il Programma COSME saranno forniti alle PMI servizi di supporto per facilitare l’espansione delle attività di business sia nel mercato unico europeo che nei mercati esteri (tra gli esempi di servizi gratuiti, ricordiamo l’IPR Helpdesk per la Cina).

Nelle previsioni della Commissione Europea, l’impatto del Programma COSME porterà ad un aumento del PIL dell’UE di oltre un miliardo di euro l’anno, con la creazione e/o salvaguardia di circa 30.000 posti di lavoro, la nascita di circa 12.000 nuove imprese e un aumento del fatturato delle imprese assistite dal programma pari a circa 400 milioni di euro l’anno.
Tutto ciò sarà reso possibile grazie alla dotazione di 3,5 miliardi di euro prevista dal Programma COSME e destinata al finanziamento delle imprese sotto forma di prestito e/o di investimento.

Le proposte della Commissione Europea per il Programma COSME saranno valutate entro la fine del 2013 dal Parlamento e dal Consiglio Europeo, mentre il Programma destinato alle PMI dovrebbe partire il 1°gennaio 2014.

Per maggiori informazioni su COSME, il link ufficiale di riferimento dal sito della Commissione Europea è http://ec.europa.eu/cip/cosme/

Napoli, 01/10/2013

On-line i moduli per Smart&Start: dal MISE, 190 milioni di euro per le startup del Mezzogiorno

Sono scaricabili dal sito www.smartstart.invitalia.it i moduli per inoltrare domanda di partecipazione al Bando Smart&Start, che mette a disposizione delle startup innovative del Mezzogiorno un fondo di 190 milioni.

Si ricorda che il bando del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il soggetto gestore Invitalia, permette a persone fisiche (non è quindi necessario avere già una società costituita all’atto di presentazione della domanda) e a startup di recente costituzione di ottenere agevolazioni di due tipologie:

Smart, per i costi di gestione sostenuti nei primi anni di attività aziendale – si tratta dei cosiddetti “Aiuti a favore delle piccole imprese di nuova costituzione (Titolo II del Decreto MISE 06/03/2013)”,

Start, per le spese per l’investimento iniziale – si tratta delle “Azioni di sostegno ai programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o ad alto contenuto tecnologico (Titolo III del Decreto MISE 06/03/2013)”.

Sarà possibile inviare le domande di partecipazione (esclusivamente attraverso l’apposita procedura on-line) a partire dalle ore 12:00 del 4 settembre 2013: la procedura di valutazione sarà effettuata attraverso la modalità a sportello, seguendo l’ordine cronologico di invio telematico delle domande. Sarà possibile effettuare l’invio delle candidature fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

Per maggiori informazioni, trovate qui il nostro approfondimento più recente sull’argomento. Inoltre, da qui è possibile raggiungere la pagina ufficiale di Smart&Start, con tutte le informazioni ufficiali, i moduli per le domande di partecipazione, gli allegati e la guida alla compilazione.

Napoli, 06/08/2013

3 milioni di euro in 3 anni per le startup italiane: il Fondo Mecenati

Buone notizie per le startup dal Dipartimento della Gioventù (Presidenza del Consiglio dei Ministri): grazie al Fondo Mecenati, nei prossimi 3 anni saranno messe a disposizione dei giovani talenti innovativi dell’imprenditoria e dello sviluppo tecnologico risorse per 3 milioni di euro.

Il progetto del Fondo Mecenati nasce allo scopo di stimolare l’investimento di grandi aziende private sui giovani talenti innovativi italiani, sul modello storico dei mecenati o dei moderni business angels. L’iniziativa prevede nei prossimi tre anni il lancio di cinque call, una ogni sei mesi, che premieranno tre idee di impresa ciascuna: in totale, i 3 milioni di euro del Fondo finanzieranno 15 nuove imprese.

La prima call for proposal, in collaborazione con CIAM Servizi e le Università di Cagliari e Perugia, è partita il 30 luglio e resterà aperta fino al 20 settembre.
La partecipazione è aperta a singoli proponenti e team, di età inferiore a 35 anni, che abbiano un progetto nel settore Energia.

Per partecipare alla call, i progetti devono essere basati su tecnologie o ricerche tecnologiche, su programmi di trasferimento tecnologico, o su brevetti (o essere portatori di innovazioni brevettabili).

I temi per la prima call del Fondo Mecenati sono i seguenti:

– sistemi innovativi per impianti di accumulo energetico orientati all’utenza domestica on ed off grid
– sistemi innovativi per la gestione energetica – smart grid
– sistemi innovativi di gestione integrata di dati provenienti da impianti tecnici, informatici, ed energetici distribuiti su base geografica
– sistemi o componenti o processi innovativi afferenti alla produzione di energia elettrica da biomasse, in particolare su piccola taglia

Alle tre idee di impresa selezionate verranno assegnate risorse per 200.000 euro ciascuna, sotto forma di partecipazione al programma di supporto e accompagnamento di CIAM Servizi fino al completamento del progetto. E’ prevista la possibilità di un aiuto finanziario diretto per le migliori proposte progettuali.

Per partecipare alla prima call, aperta fino al 20 settembre, è necessario inviare la domanda di partecipazione all’indirizzo email fondomecenati@ciamspa.it, allegando una presentazione dell’idea di progetto e il business plan.

Il Fondo Mecenati, oltre ad avvalersi della collaborazione di CIAM Servizi, nei prossimi anni collaborerà con altri investitori privati per il lancio di nuove call. Se la prima call si riferisce nello specifico al settore Energia, le prossime call daranno spazio anche ai settori Meccatronica e Ambiente.

Grazie al coinvolgimento di grandi realtà private, il Fondo Mecenati si propone quindi di investire sulla valorizzazione professionale ed imprenditoriale dei giovani talenti italiani, supportando la realizzazione di progetti e imprese innovative nel settore tecnologico: un nuovo strumento per il sostegno alle startup, che è possibile approfondire ai seguenti link

http://www.gioventu.gov.it/diritto-al-futuro/diritto-al-futuro-un%27alleanza-tra-risorse-pubbliche-e-private-per-investire-sul-talento-giovanile.aspx

http://mecenati.ciam.it/

Ricordiamo infine che anche il CSI – Incubatore Napoli Est offre nuove opportunità ai talenti creativi e innovativi che vogliano mettersi in gioco con i propri progetti: è partita infatti la nuova edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa!

Se hai un’idea innovativa da presentare allo staff dei nostri tutor, o se hai le competenze e le capacità per far parte del team di una startup vulcanica, partecipa ai nostri eventi di scouting: bastano pochi minuti per compilare il form di iscrizione per il Barcamper (17 settembre) o il TechDay (24 settembre)!

Tutte le informazioni su VulcanicaMente 2 sono disponibili nella sezione Eventi&Iniziative del sito internet www.incubatorenapoliest.it

Napoli, 06/08/2013

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