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“Dal Vesuvio alla Silicon Valley e ritorno”: ritorna a Napoli il contest di Mind the Bridge che porta le migliori idee di impresa a San Francisco

Torna con l’edizione 2014 “Dal Vesuvio alla Silicon Valley e ritorno”, il contest per idee imprenditoriali innovative organizzato nell’ambito dell’iniziativa Unite the two Bays nato dalla collaborazione tra Mind The Bridge Foundation, Campania Felix e Associazione SKILLPOINT con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Campania e del Comune di Napoli.

Fino al 7 maggio 2014 sarà possibile inviare la propria candidatura on-line compilando il form disponibile al seguente link: http://v2sv.unitethetwobays.com/contest-application/

Tra i dati necessari per compilare l’Application Form, ricordiamo la descrizione del profilo dell’azienda e le informazioni inerenti il mercato, il prodotto, la traction, i dati sul funding e le informazioni sui componenti del team.
Oltre ai moduli, è possibile allegare un video di presentazione del prodotto e/o del team, una demo di prodotto e uno slide deck (10/15 slide) che riassuma le potenzialità e gli aspetti critici del progetto di impresa. Le domande dovranno essere compilate in inglese.

La partecipazione è aperta sia ad aziende già costituite che a team in possesso di un’idea di startup che non si siano ancora costituiti in forma societaria.
E’ fondamentale, per partecipare al contest, una buona conoscenza della lingua inglese.

Tra tutte le domande pervenute, saranno selezionate le migliori 5 startup che potranno partecipare alla Startup GYM Session: l’evento si terrà a Napoli il 12 maggio, nell’ambito della manifestazione internazionale dedicata alle startup Go Global Now, ospitata da Castel dell’Ovo dal 10 al 13 maggio 2014.

Le 5 startup finaliste saranno valutate dagli esperti di Mind the Bridge sulla base dei criteri utilizzati dagli operatori di seed e venture capital: grado di innovatività, dimensione e potenziale di crescita del mercato, qualità del team, fattibilità/realizzabilità del progetto. Qualora sia possibile, verrà data priorità a progetti imprenditoriali locali (startup con sede in Campania e progetti proposti da residenti in Campania).

Tra le startup che parteciperanno alla Startup GYM Session saranno infine selezionati i vincitori: in palio, borse di studio per la Mind the Bridge Startup School a San Francisco (il numero delle borse di studio dipenderà dai fondi messi a disposizione dai partner).
Inoltre, tutti i migliori progetti partecipanti avranno un’opportunità di visibilità in quanto i pitch delle idee imprenditoriali più innovative saranno sottoposti all’attenzione del Mind the Bridge Seed Funds e di altri potenziali investitori internazionali.

Per maggiori informazioni, il Regolamento del contest è disponibili qui: http://v2sv.unitethetwobays.com/contest-rules/

Napoli, 15/04/2014

Pubblicato il Bando Start Up del Fondo Regionale per lo sviluppo delle PMI campane: un fondo da 30 milioni per finanziamenti da 25.000 a 250.000 euro

Come anticipato in questo post del nostro blog, a fine 2013 la Regione Campania ha istituito (con DD n. 298 del 24/12/2013) il Fondo Regionale per lo sviluppo delle PMI campane: si tratta di uno strumento agevolativo con una dotazione finanziaria complessiva pari a 100 milioni di euro, la cui gestione è stata affidata a Sviluppo Campania Spa.

Il fondo è gestito attraverso la pubblicazione di appositi bandi per selezionare i beneficiari: nel BURC n. 24 del 14/04/2014 è stato pubblicato il primo di tali bandi, denominato Bando Start Up, con una dotazione finanziaria pari a 30 milioni di euro.

Possono presentare domanda di agevolazione micro, piccole e medie imprese nuove (da costituirsi entro 30 giorni dall’eventuale comunicazione di esito favorevole della domanda) ed esistenti (costituite da non più di 6 mesi alla data di pubblicazione dell’Avviso), costituite in maggioranza da giovani under 35 e donne. La sede operativa delle imprese deve essere localizzata nell’ambito del territorio della Regione Campania. Le imprese dovranno operare nei settori definiti dai codici Ateco 2007.

I programmi di investimento devono riguardare l’acquisto di beni materiali nuovi (impianti, macchinari, mobili e arredi, etc.); beni immateriali (software, siti web, brevetti, etc.); circolante (nel limite del 20% dell’investimento). Per ulteriori dettagli sugli investimenti ammissibili, è possibile consultare l’art. 8 del Bando.

Le agevolazioni saranno concesse sotto forma di finanziamento a tasso agevolato, per importi compresi tra 25.000 e 250.000 euro a copertura del 100% degli investimenti ammissibili.

Il finanziamento avrà una durata di 7 anni, con un periodo di differimento pari a 24 mesi per la restituzione.
Il piano di rimborso prevede rate trimestrali a quote capitale costanti, con un tasso di interesse pari allo 0,50%.

L’erogazione del finanziamento avviene tramite bonifico bancario in due tranche:

Prima tranche: pari al 60% dell’investimento, alla firma del Contratto di finanziamento;
Seconda tranche: pari al restante 40%, entro sei mesi dalla data di erogazione della prima tranche e a seguito della presentazione dei documenti richiesti (specificati all’art. 10 del Bando).

Le domande di agevolazione per il Bando Start Up seguono una procedura di valutazione a sportello e potranno essere compilate in formato elettronico attraverso l’apposita piattaforma raggiungibile ai seguenti siti internet:

www.sviluppocampania.it
www.economia.campania.it
www.porfesr.regione.campania.it

Le domande vanno compilate in formato elettronico e poi stampate, datate, firmate e spedite nei successivi sette giorni lavorativi al seguente indirizzo:

Fondo PMI FESR – Misura “Start up”
c/o Sviluppo Campania S.p.A.
Area ASI Marcianise Sud
81025 – Marcianise (CE)

E’ possibile registrarsi alla piattaforma dal 29 aprile 2014, e compilare le domande a partire dal 14 maggio. Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 10 del 29 maggio fino al 30 settembre 2014.

Per maggiori dettagli e informazioni, si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando Start Up, scaricabile in formato PDF al seguente link: http://www.sviluppocampania.it/news/view/348/bando-start-up-30-milioni-di-euro-per-lo-start-up-di-impresa

Napoli, 14/04/2014

Consigli per startup e imprese da un VC: mai fermarsi di fronte ad un “NO”

Mark Suster è un ex-imprenditore seriale e attualmente è un venture capitalist: dal 2007 è General Partner di Upfront Ventures, dopo aver venduto la sua azienda a Salesforce.com.
Di recente ha pubblicato un post nel suo sito (http://www.bothsidesofthetable.com/) un contributo interessante per imprenditori ed aspiranti tali, nel quale spiega l’importanza di essere “Politely Persistent”, ossia “educatamente persistenti”.

Secondo Suster, infatti, una delle cose più difficili per un imprenditore è continuare ad insistere in situazioni nelle quali le persone dicono “No”: un buon imprenditore sa che non deve accettare un “No” come risposta, e allo stesso tempo ha ben chiaro che esiste un confine quasi impercettibile tra essere persistente ed essere fastidioso.

Per avere successo come imprenditore, occorre invece riuscire a mantenere il giusto equilibrio tra “faccia tosta” e maleducazione, senza mai oltrepassare le sottile linea di accettabilità quando si insiste per ottenere qualcosa.
Proprio in questo sento Suster ha iniziato a servirsi dell’espressione “Politely Persistent”: ritiene infatti che sia questa la qualità più importante che un imprenditore deve possedere (fermo restando, naturalmente, il possesso delle altre skills fondamentali).

Riuscire ad essere “educatamente persistenti” diventa fondamentale soprattutto quando si cerca di creare contatti utili all’impresa, e ancora di più quando si cerca di convincere un potenziale investitore a finanziare una startup. Non è possibile arrendersi alla prima mail senza risposta: come sarebbe possibile diventare imprenditori con questo atteggiamento?

Suster ne è convinto: essere persistenti è il vero lavoro di un imprenditore. Bisogna essere persistenti chiamando periodicamente le persone, trovando il modo di essere presentati ai contatti giusti, presentandosi agli eventi per incontrare qualcuno, trovando il modo di dire a quella persona qualcosa di veramente unico per incuriosirla.

Ecco quindi alcuni consigli utili che Suster offre ad imprenditori e startuppers che vogliono imparare ad essere “Politely Persistent” e a non accettare un semplice “No” come risposta:

1. Il primo passo è imparare a fare networking: ciò vale sia se si incontrano VC, che altri stakeholders e contatti utili per l’azienda.

2. Busogna saper scrivere bene le e-mail, in maniera che siano “action oriented”.

3. Allo stesso modo, occorre imparare a gestire bene le comunicazioni telefoniche: non bisogna aver paura di prendere in mano il telefono.

4. Capirsi in maniera reciproca e sforzarsi di aiutare gli altri fa guadagnare punti in termini di karma e di favori.

5. A nessuno piace l’arroganza: è importante essere umili, ma…

6. … nello stesso tempo, occorre anche essere un po’ sfacciati. Ci se deve assumere qualche rischio: anche se non si può avere successo con tutti, è importante saper usare nel modo giusto il senso dell’umorismo quando si entra in contatto con le persone.

7. Dimostrate di avere fiducia e rispetto per voi stessi, pur rimanendo educati. Suster racconta un episodio su questo punto: una mail ricevuta dal CEO di una startup che diceva “Cordialmente, le comunico che smetterò di tenere in considerazione il suo fondo di VC per un eventuale finanziamento in caso di mancata risposta a questa mail”. Dopo un’iniziale reazione di sorpresa, Suster ha verificato che quella era la terza mail inviata alla sua attenzione: Suster ha immediatamente richiamato il CEO, che aveva fatto centro con il suo messaggio contemporaneamente rispettoso di sè e del destinatario.

8. Serviti di mezzi di comunicazione poco utilizzati: nella sua esperienza, Suster ha ricevuto messaggi privati s Facebook alle 23:00, quando il mittente sapeva che il destinatario sarebbe stato in linea senza distrazioni. O ancora, racconta di una persona che gli invia sms divertenti: il risultato è che lo stesso Suster aspetta questi sms perchè lo fanno ridere, e presta attenzione alla persona che li invia.

9. La persona che cerchi di contattare ha un blog? Anche se può sembrare un suggerimento ovvio, il modo migliore per contattarla è attraverso la sezione “Commenti”. Bisogna impegnarsi a scrivere dei commenti interessanti, e ad essere presenti senza diventare “molesti”. Si tratta del metodo migliore per entrare in contatto con chi pubblica regolarmente post nel proprio blog.

Inoltre, Suster invita gli imprenditori e aspiranti tali a guardare al “No” come ad un suggerimento, un invito a persistere e ritentare. Sono proprio le transazioni che si interrompono con un “No” a fornire i feedback migliori, a dare lo spunto per ragionare e migliorare.

La chiave, quindi, resta quella di essere persistenti: spesso la vittoria arriva proprio perchè non ci si è mai arresi.

Per leggere il post originale: http://www.bothsidesofthetable.com/2014/03/29/one-of-my-most-frequent-pieces-of-advice-be-politely-persistent/

Napoli, 11/04/2014

Bando “Sportello dell’Innovazione” Regione Campania: alcune modifiche e comunicate le date di apertura per l’invio delle domande

Con Decreto Dirigenziale n. 18 del 04 aprile 2014, pubblicato nel BURC n.23 del 2014, la Regione Campania effettua alcune modifiche ed integrazioni al Bando “Sportello dell’Innovazione”, pubblicato con Decreto Dirigenziale n. 1 del 05/02/2014, attraverso il quale sono state individuate tre linee di intervento per un impegno totale pari a 75 milioni di euro:

1) Progetti Cultural and Creative Lab (budget stanziato: 15 milioni di euro) 

2) Campania Start-up (budget stanziato: 10 milioni di euro)

3) Progetti di trasferimento tecnologico cooperativi e di prima industrializzazione per le imprese innovative ad alto potenziale (budget stanziato: 50 milioni di euro).

Abbiamo parlato delle linee di intervento previste dal Bando in questo post del nostro blog: https://www.incubatorenapoliest.it/nuovi-finanziamenti-per-startup-e-pmi-lo-sportello-dellinnovazione-della-regione-campania-mette-75-milioni-di-euro-a-disposizione-per-progetti-di-innovazione-e-ricerca/

Le rettifiche ed integrazioni sono agevolmente rintracciabili nella nuova versione del Bando pubblicata dal BURC n.23 del 2014, cui rimandiamo per tutti i dettagli e le informazioni. In questa sede, segnaliamo la pubblicazione delle date di apertura per le procedure di invio delle domande di partecipazione (art. 24):

1) Progetti Cultural and Creative Lab: le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 9,00 del 26 maggio 2014  N.B. la data di apertura dello sportello telematico per la presentazione delle istanze è fissata al 12/06/2014 con D.D. n. 27 del 22/05/2014;  

2) Campania Start-up: le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 9,00 del 19 maggio 2014 – N.B. la data di apertura dello sportello telematico per la presentazione delle domande è stata posticipata al 22 maggio 2014 con D.D. n. 25 del 15/05/2014; 

3) Progetti di trasferimento tecnologico cooperativi e di prima industrializzazione per le imprese innovative ad alto potenziale: le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 9,00 del 03 giugno 2014 – N.B. la data di apertura dello sportello telematico per la presentazione delle istanze è fissata al 05/06/2014 con D.D. n. 27 del 22/05/2014.

Inoltre, già da ieri è possibile accedere ai format per le domande di agevolazione e ai relativi allegati, mentre a partire dal giorno 11/04/2014 sarà possibile registrarsi al portale istituzionale della Regione Campania e accedere alle guide sull’utilizzo dello Sportello Telematico attivato per l’invio delle domande allo Sportello dell’Innovazione.

Il link di riferimento del sito ufficiale della Regione Campania, da cui accedere a informazioni, modulistica e al testo integrale del Bando, è il seguente: http://www.regione.campania.it/portal/media-type/html/user/anon/page/HOME_DettaglioRegioneInforma.psml?itemId=5259&ibName=NotiziaHomePage&theVectString=-1

AGGIORNAMENTO DEL 24/06/2014 – La Regione Campania, con DD n. 34 del 19/06/2014, ha comunicato che il 27 giugno 2014 è l’ultimo giorno utile per la presentazione tramite piattaforma SIM delle istanze per le linee di intervento del Bando “Sportello dell’Innovazione”. Maggiori informazioni al seguente link: http://redazione.regione.campania.it/rcnews_ce/showDocumentsNletter.php?04e2cb8004f27fa7b8d0af5c5f9d0e39=845306e5f26f8bc525d0290b99b28d77&nletter=nletter&num_newsletter=292&pgCode=G6I56R5538&refresh=on

Napoli, 08/04/2014

Processi di innovazione e metodologia Lean: analogie e differenze tra startup e impresa dal blog di Steve Blank

Henry Chesbrough è noto come il padre della Open Innovation, autore dell’omonimo libro e di altri testi come Open Business e Open Services Innovation. Chesbrough è direttore del Garwood Center for Corporate Innovation dell’Università di Berkeley, dove insegna Corporate Innovation assieme a Steve Blank.

E’ proprio il blog di Steve Blank ad ospitare un interessante contributo di Chesbrough, che offre una serie di spunti di riflessione al lettore partendo da alcuni concetti di base del pensiero di Blank sulle differenze tra startup e impresa e su come l’innovazione sia un processo diverso, a seconda che nasca in un startup o in un’impresa già avviata.

Il punto di partenza delle riflessioni di Chesbrough è proprio la definizione di startup data da Steve Blank: una startup è un’organizzazione temporanea in cerca di un modello di business scalabile e ripetibile. Un’impresa, al contrario, è un’organizzazione permanente, progettata per eseguire un modello di business scalabile e ripetibile. In queste definizioni, secondo Chesbrough, c’è un’intuizione molto importante che riguarda in particolare le imprese già esistenti, che decidono di innovare il proprio modello di business: i processi aziendali già ottimizzati ed in esecuzione interferiscono con i processi di ricerca necessari all’innovazione e alla scoperta di nuovi modelli di business.

Questo aspetto ha grosse implicazioni sulla decisione di intraprendere o meno un percorso di innovazione all’interno di un’impresa già esistente: il contesto dell’innovazione nel business model per un’impresa già esistente è totalmente diverso dal contesto dell’innovazione per una startup.
Le aziende già avviate possono comunque contare su un punto di forza importante quando decidono di innovare: hanno accesso a risorse e capacità che le startup non hanno a disposizione, in termini di cash flow, di brand, di rapporti con i fornitori, di distribuzione, ecc. La cattiva notizia, però, è che tutte queste attività sono regolate su misura per il modello di business esistente, e non aiutano nella ricerca di un modello di business nuovo: ecco che dei punti di forza dell’azienda si trasformano in un ostacolo ai processi innovativi, diminuendo la propensione al rischio.

Ma le differenze tra l’innovazione per una startup e quella per un’azienda già esistente, secondo Chesbrough, non finiscono qui: quando un’impresa avviata cerca di innovare trovando un nuovo modello di business ripetibile e scalabile deve condurre una lotta su due fronti. Una startup deve lavorare duro per ore ed ore, facendo molti pivot, per trovare il product-market fit e convalidare il MVP e, infine articolare tutto ciò in un business model ripetibile e scalabile. Un’azienda avviata che decide di innovare, oltre a fare tutto questo, deve tenersi pronta ad affrontare e sostenere i conflitti che il processo di ricerca ed innovazione potrà causare all’interno dell’organizzazione (richiesta di permessi e autorizzazioni, assegnazione di risorse, gestione della bassa propensione al rischio, ecc).

Quindi, un’azienda avviata che decide di innovare il proprio business model deve lavorare sia sul mercato esterno (come una startup) sia su eventuali conflitti interni: per fare un esempio, Chesbrough ricorre al caso Xerox.

Xerox ha lanciato nel 1989 il fondo XTV (Xerox Technology Ventures), che nel giro di sette anni è cresciuto dai 30 milioni di dollari iniziali ai 200 milioni di dollari e ha lanciato aziende di successo come Documentum e Document Sciences ottenendo ottimi rientri di capitale. Nonostante il successo ottenuto sul mercato, nel 1996 Xerox ha deciso di chiudere il fondo XTV: il successo ottenuto dalle aziende lanciate grazie al fondo infatti, aveva portato forti insoddisfazioni all’interno della Xerox.

Chesbrough sostiene che l’esempio Xerox serve a comprendere un altro punto fondamentale riguardo al processo di innovazione in un’impresa già avviata: c’è sempre bisogno di avere il supporto interno per innovare, e in alcuni casi per ottenere e mantenere tale supporto è possibile servirsi di un pivot.
Ad esempio, per affrontare la “guerra su due fronti”, i manager che si occupano del processo di innovazione possono decidere inizialmente di fare un pivot concentrandosi esclusivamente su nuovi clienti, e lasciano la clientela già consolidata al reparto vendite già esistente.

Le conclusioni cui giunge l’analisi di Chesbrough suggeriscono a quest’ultimo l’importanza di progettare e preparare l’organizzazione interna dell’azienda in modo tale da essere in grado di offrire e mantenere il supporto interno per le iniziative di innovazione che l’impresa deciderà di mettere in atto nel corso del tempo. In caso contrario, l’innovazione rischia di diventare davvero difficile da portare avanti, soprattutto una volta svanito l’entusiasmo iniziale.
Inoltre, un’azienda che non riesce a dotarsi di una struttura flessibile e adatta a sostenere i cambiamenti e le innovazioni rischia di andare incontro a grosse difficoltà.

Tutto ciò, secondo Chesbrough, porta ad un’ulteriore modifica ad uno dei concetti base della metodologia Lean Startup: Get Upstairs in the Building. Significa che è fondamentale per avviare processi di innovazione dotare l’impresa di una forte struttura di sostegno interno, per poter poi tentare la scalata al successo sul mercato esterno. Per avere una struttura interna di questo tipo, occorre che chi prende le decisioni abbia una buona propensione al rischio, occorre avere un’organizzazione dei processi aziendali tale da mettere al riparo le attività in esecuzione già esistenti quando ci si adopera per processi di ricerca e innovazione: quindi, occorre “salire al piano superiore dell’edificio”, per poter riuscire costruire questa struttura interna di sostegno.

Per leggere il post originale dal blog di Steve Blank: http://steveblank.com/2014/03/26/why-internal-ventures-are-different-from-external-startups/

Napoli, 08/04/2014

FED4FIRE – Innovative Experiments by SMEs: la call UE dedicata alle PMI innovative nel settore web offre finanziamenti fino a 25.000 euro

Il progetto europeo FED4FIRE lancia la sua prima call destinata alle PMI e a singoli cittadini degli Stati Membri dell’Unione Europea dal titolo “Innovative Experiments by SMEs”: i progetti candidabili dovranno riguardare esperimenti innovativi da parte di PMI con competenze tecnologiche innovative e di alta qualità nel settore del Future Internet (ad esempio, in settori come le Reti IP cablate e wireless, il cloud computing, i servizi internet innovativi).

Il progetto FED4FIRE nasce allo scopo di sostenere e promuovere nuovi approcci produttivi e occupazionali legati al web: in particolare, i progetti partecipanti alla call dovranno essere finalizzati a rendere le infrastrutture web più facilmente accessibili alle piccole e medie imprese.

Per la call “FED4FIRE – Innovative Experiments by SMEs” la Commissione Europea mette a disposizione un fondo complessivo di 100.000 euro: ciascun progetto potrà ottenere un contributo massimo pari a 25.000 euro, al quale potrà aggiungersi un ulteriore contributo di 10.000 euro se uno dei partner del Consorzio FED4FIRE assume il ruolo di capofila del progetto.

Gli esperimenti presentati devono avere una durata breve (preferibilmente non oltre i 4 mesi) e possono riguardare, tra l’altro, la sperimentazione di nuovi protocolli o algoritmi, la misurazione delle prestazioni, esperimenti su servizi. Considerata la breve durata dei progetti, è preferibile che essi riguardino prodotti o servizi già esistenti piuttosto che nuove idee da sviluppare.

Sono considerati ammissibili i costi relativi al personale, i costi diretti (ad esempio materiali di consumo) e i costi indiretti, nel limite massimo di finanziamento previsto.
La proposta di esperimento dovrà seguire uno specifico template (per maggiori informazioni, qui il link di riferimento) con una serie di sezioni dedicate a: sintesi del progetto, descrizione dettagliata dei risultati attesi, strumenti e strutture richieste a FED4FIRE, controllo di conformità, team e competenze, feedback e informazioni utili per il Consorzio FED4FIRE, finanziamento richiesto.

I criteri di valutazione sono essenzialmente sette:

1) Grado di innovazione industriale e/o scientifica;
2) Grado di rilevanza industriale;
3) Chiarezza e metodologia applicata;
4) Scalabilità e grado di complessità dell’esperimento;
5) Rilevanza per FED4FIRE, dal punto di vista dell’utilizzo degli strumenti e di importanza dei feedback per il Consorzio;
6) Futuri follow-up e sostenibilità;
7) Competenze tecnologiche e livello di qualità del proponente.

Alle PMI selezionate sarà garantito il supporto dedicato dei membri di FED4FIRE. Inoltre, ciascuna PMI avrà il sostegno di un partner del Consorzio FED4FIRE (il “Patron”) che si incaricherà di fornire supporto avanzato all’esperimento. Sarà cura della PMI individuare il proprio Patron, mettendosi in contatto con il Consorzio all’indirizzo contact@fed4fire.eu

Le proposte, in lingua inglese, dovranno pervenire entro il 2 aprile 2014 compilando il form disponibile al seguente link: http://upload.fed4fire.eu/form.html

E’ prevista inoltre una scadenza intermedia per la verifica di fattibilità degli esperimenti, fissata per il 26 marzo 2014.

Per maggiori informazioni, il testo completo della call è disponibile in formato PDF al seguente link: http://www.fed4fire.eu/open-calls/1st-call-for-sme/full-call-in-pdf.html

Napoli, 11/03/2014

Finanziamenti e contributi per PMI: dal 31 marzo sarà possibile presentare domanda per il Plafond Beni Strumentali (MISE – CDP)

Il D.L. n. 69 del 21/06/2014 ha istituito, nell’ambito delle Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia nazionale, un Plafond di provvista presso la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) destinato a finanziamenti e contributi a tasso agevolato per micro, piccole e medie imprese con sede in Italia.

Il Plafond ammonta a 2,5 miliardi di euro (è prevista l’eventualità di un innalzamento fino a 5 miliardi di euro) ripartiti negli anni nel modo seguente:

– Per il 2014: 7,5 milioni di euro,
– Per il 2015: 21 milioni di euro,
– Per gli anni 2016/2019: 35 milioni di euro l’anno,
– Per il 2020: 17 milioni di euro,
– Per il 2021: 6 milioni di euro.

Le agevolazioni sono composte da tre differenti strumenti: un finanziamento a copertura degli investimenti tramite la Cassa Depositi e Prestiti, un contributo del MISE a parziale copertura degli interessi e la possibilità di accesso al Fondo di Garanzia (fino all’80% dell’importo).

Gli investimenti coperti dal Plafond devono riguardare l’acquisto di macchinari, impianti, beni strutturali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché l’acquisto di hardware, software e tecnologie digitali.

Il finanziamento dovrà essere richiesto a una delle banche o degli intermediari finanziari che avranno stipulato un’apposita convenzione (l’elenco sarà disponibile sul sito del MISE e della CDP), e gli investimenti dovranno avere una durata massima di 5 anni e un importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro.
L’agevolazione potrà coprire fino al 100% dell’investimento, e l’importo sarà erogato in un’unica soluzione.

Con la Circolare n. 4567 del 10/02/2014, il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito termini e modalità di presentazione delle domande: sarà possibile presentare le richieste esclusivamente per via telematica attraverso la PEC della banca o dell’intermediario finanziario convenzionati, a partire dalle ore 9:00 del 31/03/2014.
La procedura sarà a sportello, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per maggiori informazioni, a questo link è possibile scaricare:

– Il testo integrale del D.L. 21/06/2013 n. 69, con il quale è stato istituito il Plafond;
– Il testo integrale del Decreto MISE 27/11/2013, che stabilisce i requisiti e le condizioni di accesso, nonchè le modalità di erogazione dei contributi;
– Il testo integrale della Circolare MISE n. 4567 del 10/02/2014, con i dettagli sulla documentazione e le modalità di presentazione delle domande, oltre agli schemi di domanda (allegati) e all’Appendice per le modalità tecniche di calcolo del contributo.

Inoltre, per maggiori dettagli e informazioni, la pagina dedicata dal sito ufficiale della Cassa Depositi e Prestiti al Plafond Beni Strumentali è disponibile al seguente link: http://portalecdp.cassaddpp.it/cdp/OperatoriFinanziari/PlafondBeniStrumentali/index.htm

Napoli, 10/03/2014

La Call per partecipare al Seed Program – Summer 2014 di Mind The Bridge: deadline il 28/02/2014

Sono ufficialmente aperte le Applications per il Seed Program – Summer 2014 di Mind The Bridge, programma nato dalla collaborazione con il Fondo MTS della Silicon Valley destinato a percorsi di accelerazione ad hoc (della durata di 3/6 mesi) per 5/7 startup selezionate che vogliano localizzare le proprie attività in Silicon Valley.

La partecipazione alle selezioni è aperta esclusivamente a team di founders internazionali con progetti focalizzati sul mercato statunitense. I progetti dovranno essere focalizzati su tecnologie disruptive nei seguenti settori: mobile, big data, digital publishing, educational platforms, design, fashion e payments. E’ inoltre necessario essere in possesso di un MVP e di un business scalabile.

Il Programma Summer 2014 di Mind The Bridge garantisce un percorso di mentorship con esperti altamente qualificati ed offre la possibilità di accedere ad un finanziamento seed attraverso il Fondo MTS: le candidature on-line resteranno aperte fino al 28 febbraio 2014.

Nel mese di maggio 2014 Mind The Bridge terrà un bootcamp di due giorni a Napoli, per valutare con interviste one-to-one i migliori progetti, e a giugno 2014 saranno selezionati i 5/7 progetti che parteciperanno alla Startup School di MTB a San Francisco (della durata di tre settimane).

Al termine della Startup School, saranno selezionate le startup che parteciperanno al percorso di accelerazione e che verranno valutate dal Fondo MTS per un eventuale finanziamento seed.

Per presentare il proprio progetto, il link delle Applications è il seguente: http://www.f6s.com/mtsseedprogram#/apply

Napoli, 13/02/2014

Un Piano da 250 milioni di euro per ricerca e innovazione nelle PMI: in arrivo i Bandi dal MISE e dal MIUR

Il 6 febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano “Ricerca e Innovazione nelle imprese” per il 2014, con il quale il Governo mette a disposizione 250 milioni di euro per misure di sostegno alle attività innovative e di ricerca delle imprese. Tra gli obiettivi principali del piano, la messa in atto di azioni qualificate per la crescita, che possano accelerare la ripresa economica del Paese, e la valorizzazione immediata delle opportunità del nuovo ciclo di programmazione.

Il Piano “Ricerca e Innovazione nelle imprese” prevede il raggiungimento di tali obiettivi attraverso una serie di misure che agiscono in vista dell’aumento dell’occupazione qualificata all’interno delle aziende e sul potenziamento dei livelli di innovazione ed internazionalizzazione delle imprese: nelle prossime settimane saranno emanati appositi Bandi da parte dei Ministeri coinvolti (MIUR e MISE).

Vediamo più nel dettaglio quali sono le sette misure previste dal Piano “Ricerca e Innovazione nelle imprese” 2014:

Misura n. 1: Rise & Shine

Rise & Shine nasce allo scopo di avvicinare il mondo della ricerca alle PMI, attraverso la concessione di incentivi per le imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato dottori di ricerca e laureati magistrali in discipline tecnico-scientifiche. L’assunzione avverrà dopo uno stage annuale in azienda. Il Bando sarà emanato dal MIUR entro tre mesi dall’assegnazione delle risorse finanziarie e la scadenza del Bando è prevista entro il 2014.

Misura n. 2: Mille e più dottorati industriali

Grazie a questa misura si prevede la realizzazione di circa 2000 percorsi formativi che saranno progettati d’intesa tra scuole di dottorato, imprese e altri enti operanti nei territori di riferimento (in particolare Regioni, Enti di Ricerca e Pubbliche Amministrazioni) e che saranno cofinanziati dalle imprese.
Mille e più dottorati industriali si pone quindi l’obiettivo di incentivare la diffusione dei dottorati di ricerca a caratterizzazione industriale, offrendo l’opportunità al dottorando/ricercatore di fare esperienza nell’impresa, e all’impresa di formare una figura altamente qualificata con il supporto dell’Università.
Il MIUR pubblicherà il Bando entro un mese dall’assegnazione delle risorse finanziarie, la scadenza prevista per il Bando è fissata a luglio 2014.

Misura n. 3: Reti per l’innovazione

La misura si propone di promuovere, finanziare e favorire le iniziative di programmazione congiunta della ricerca destinata all’innovazione d’impresa, con particolare attenzione a gruppi di ricerca a livello nazionale ed internazionale, con finalità di ricerca interdisciplinare ed intersettoriale.
Il Bando relativo alle Reti per l’innovazione sarà emanato dal MIUR entro due mesi dall’assegnazione delle risorse finanziarie e la scadenza prevista è per luglio 2014.

Misura n. 4: Ricerca in movimento

Riferita in particolare alle regioni del Mezzogiorno, la misura in questione si propone di incentivare lo sviluppo di competenze e relazioni per accrescere le capacità necessarie alla partecipazione ai bandi europei previsti da Horizon 2020. Saranno finanziati a tale scopo progetti che favoriscano la mobilità dei ricercatori e la creazione di reti di collaborazione della ricerca.
Anche in questo caso, il Bando è affidato al MIUR che provvederà alla pubblicazione entro 45 giorni dall’assegnazione delle risorse: il Bando avrà scadenza entro il 2014.

Misura n. 5: Un laureato in ogni impresa

Per incentivare l’assunzione di personale qualificato allo scopo di rafforzare la propensione all’innovazione nelle PMI, il MISE pubblicherà entro due mesi dall’assegnazione delle risorse un decreto per la concessione di un credito d’imposta per assunzioni e stabilizzazioni a tempo indeterminato di personale in possesso di laurea magistrale o dottorato di ricerca.
Il credito d’imposta sarà pari al 35% del costo aziendale sostenuto e potrà essere pari a massimo 200.000 euro annui per ciascuna impresa.
Si prevede inoltre uno strumento integrativo ad hoc per le PMI del Mezzogiorno, che aumenterà il credito fino alla soglia del 75% dei costi sostenuti per assunzioni di lavoratori qualificati.

Misura n. 6: Voucher per l’innovazione per le PMI

Si tratta di contributi a fondo perduto sotto forma di voucher che potranno coprire fino al 60% dei costi sostenuti per servizi finalizzati ad accrescere l’innovazione nelle PMI. I servizi innovativi potranno essere relativi ad attività di R&S, sviluppo di nuovi prodotti/processi/servizi, consulenze legali per la tutela della proprietà intellettuale, consulenza manageriale per l’innovazione strategica/organizzativa/commerciale, etc.
Il decreto relativo ai voucher per l’innovazione sarà pubblicato dal MISE entro due mesi dall’assegnazione delle risorse.

Misura n. 7: Voucher per l’internazionalizzazione delle PMI

Si tratta di contributi a fondo perduto sotto forma di voucher che potranno coprire fino al 60% dei costi sostenuti per servizi finalizzati all’internazionalizzazione nelle PMI, in misura non eccedente l’importo di 30.000 euro. I servizi dovranno riguardare ad attività di business scouting sui mercati esteri, indagini di mercato, ricerca di potenziali partner esteri, assistenza sui mercati esteri (per questioni legali, doganali, fiscali), consulenze su temi quali la partecipazione a gare e la proprietà intellettuale, missioni di incomign, partecipazione a fiere ed eventi.
Il decreto relativo ai voucher per l’internazionalizzazione sarà pubblicato dal MISE entro due mesi dall’assegnazione delle risorse.

La presentazione del Piano “Ricerca e Innovazione nelle imprese” 2014 è disponibile in formato PDF al seguente link: http://www.pmi.it/wp-content/uploads/2014/02/Ricerca-e-Innovazione-nelle-imprese.pdf

Napoli, 12/02/2014

Opportunità dall’UE: pubblicati i template per le prime due call dello SME INSTRUMENT di Horizon 2020

Horizon 2020 è il programma dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione 2014-2020: per la prima volta, un unico programma comunitario riunisce tre pilastri fondamentali: Excellent Science; Industrial Technologies e Societal Challenges, con un budget totale di oltre 70 miliardi di euro.
Nell’ambito del secondo pilastro, dedicato alle Industrial Technologies, Consiglio, Parlamento e Commissione Europea hanno previsto uno strumento specificamente rivolto alle PMI degli Stati Membri dell’Unione: si tratta del cosiddetto “SME INSTRUMENT”, concepito con l’obiettivo di promuovere la ricerca, favorire l’innovazione e aumentare la competitività a livello globale delle piccole e medie imprese europee.

Lo SME INSTRUMENT si articola in tre fasi:

FASE 1. Studio di fattibilità – attraverso il quale le PMI potranno ottenere un finanziamento destinato a predisporre l’analisi di fattibilità scientifica, tecnica, economica e commerciale del proprio progetto, che dovrà terminare con l’elaborazione di un business innovation plan.

FASE 2. Innovazione – i progetti che riusciranno a superare con successo la fase 1, potranno accedere ad un ulteriore finanziamento che permetterà la realizzazione e lo sviluppo concreto del business plan elaborato, fino ad arrivare all’effettivo lancio sul mercato del prodotto/servizio.

FASE 3. Commercializzazione – la terza e ultima fase prevede il coinvolgimento diretto di finanziatori privati, oltre ad un sostegno “indiretto” consistente in una serie di agevolazioni per l’accesso al credito e a nuove misure riguardanti i diritti di proprietà intellettuale.

Per tutte le tre fasi, inoltre, l’Unione Europea prevede un servizio di coaching e mentoring per le PMI partecipanti al programma, affidato all’Enterprise Europe Network (EEN).

A partire dal 1 marzo 2014 sarà possibile inviare le candidature per le fasi 1 e 2 del programma: sono già on-line, da pochi giorni, i template per la presentazione delle domande.

Più nel dettaglio, la call per la fase 1 dello SME INSTRUMENT di Horizon 2020 prevede un budget totale di oltre 25 milioni di euro, destinati a PMI innovative con sede in uno degli Stati Membri (o degli stati associati) che abbiano un progetto relativo ad uno dei seguenti settori:

– Crescita sostenibile legata alle attivita marittime
– Spazio
– Open Disruptive Innovation
– Nanotecnologie, materiali avanzati o tecnologie avanzate per I processi e il manifatturiero;
– Validazione clinica di biomarkers e/o strumenti medici diagnostici
– Produzione e lavorazione del cibo efficiente dal punto di vista delle risorse ed eco-innovativa
– Energie pulite
– Trasporti
– Eco-innovazione e fornitura sostenibile di materie prime
– Applicazioni mobile innovative per l’e-government
– Innovazione dei business models delle PMI
– Protezione degli obiettivi urbani sensibili e delle infrstrutture urbane critiche
– Processi industriali basati sulle biotecnologie

La call per la fase 2 dello SME INSTRUMENT, invece, ha un budget totale pari a oltre 220 milioni di euro. Anche in questo caso, la partecipazione è possibile solo per PMI che abbiano sede in uno degli Stati Membri UE (o degli stati associati) e che presentino un progetto imprenditoriale innovativo in uno dei seguenti settori:

– Ecoinnovazione e fornitura di materie prime
– Spazio
– Crescita sostenibile legata alle attivita marittime
– Open disruptive innovation
– Trasporti
– Energia pulita
– Nanotecnologie, materiali avanzati o tecnologie avanzate per I processi e il manifatturiero;
– Protezione degli obiettivi urbani sensibili e delle infrstrutture urbane critiche
– Validazione clinica di biomarkerse/o strumenti medici diagnostici
– Processi industriali basati sulle biotecnologie

Per entrambe le call, il finanziamento UE potrà coprire fino al 100% dei costi ammissibili. I progetti saranno valutati sulla base di tre criteri fondamentali: Eccellenza, Impatto, Qualità ed Efficienza nell’implementazione.

Per entrambe le call la deadline per la presentazione delle domande è fissata al 17 dicembre 2014.

Per maggiori informazioni, il Regolamento delle call è attualmente disponibile al seguente link (in ingua inglese):
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/doc/call/h2020/common/1587751-h2020-rules-participation_en.pdf

Per tutte le informazioni utili sulle call per le fasi 1 e 2 dello SME INSTRUMENT:

Fase 1 http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/calls/h2020-smeinst-1-2014.html#tab1

Fase 2 http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/calls/h2020-smeinst-2-2014.html#tab1

Napoli, 27 gennaio 2014

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