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Tag: europa

Next Step Challenge porta la tua startup in Danimarca

Next Step Challenge è una competition internazionale per startup che lavorano nei settori Energy e Digital: nasce da Next Step City, un progetto di SE (una delle più grandi compagnie danesi nel settore energetico e delle tecnologie a banda larga) e Inter Gruppen (compagnia danese leader nello sviluppo imprenditoriale e negli investimenti in aziende creative ed innovative) per lo sviluppo di tecnologie sostenibili, in particolare nel campo della fibra ottica e della banda larga.

Il progetto prevede la collaborazione con istituzioni e imprenditori danesi e con Accelerace, il più grande acceleratore per startup del mondo scandinavo. Inoltre, uno dei più grandi punti di forza di Next Step Challenge è la possibilità di offrire alle startup selezionate per il percorso di accelerazione un’infrastruttura digitale tra le più avanzate d’Europa, quella della regione meridionale della Danimarca.

Lo scopo della call for startup è quello di selezionare 10/15 aziende cui offrire un programma di sviluppo imprenditoriale della durata di 5 mesi, di cui i primi due saranno on line (attraverso sessioni di mentorship con incontri web di frequenza bisettimanale) e gli ultimi tre mesi di accelerazione in loco, negli spazi di Next Step City a Esbjerg (Danimarca).
Alle startup selezionate sono garantiti 30.000 euro di capitale seed e la partecipazione ad un percorso imprenditoriale formativo con i mentors di Accelerance, inoltre la migliore startup al termine dei 5 mesi avrà diritto ad un premio del valore di 250.000 euro.

Obiettivo finale è quello di fare della Danimarca un ecosistema di primo livello per startup innovative che sia un punto di riferimento in Europa.

Per partecipare a Next Step Challenge, le startup (costituite da non oltre 5 anni) devono avere un progetto innovativo in una delle seguenti aree:

– Smart Energy
– Tecnologie a banda larga
– eHealth
– Prodotti e servizi Digital

L’intero percorso di accelerazione verrà effettuato in lingua inglese, pertanto i membri dei team selezionati devono essere in possesso di conoscenze linguistiche adeguate.
Per i partecipanti è inoltre obbligatorio trasferirsi in Danimarca per i tre mesi di percorso in loco, Next Step Challenge garantisce alloggio e postazione di lavoro gratuti.

Tra i vantaggi per le startup selezionate, inoltre, la possibilità di testare i propri prodotti su un bacino di 250.000 potenziali clienti, grazie alle infrastrutture digitali danesi.
Tutti i partecipanti, inoltre, avranno la possibilità di entrare in contatto con il network internazionale di investitori di Accelerace.

Per partecipare, occorre compilare il form on line (a questo link) entro il 15 settembre 2013.
Il percorso di accelerazione on line inizia il 1° novembre 2013, mentre quello presso la sede di Next Step City partirà a gennaio 2014.
Nel mese di aprile 2014 si terrà infine l’evento conclusivo, con la proclamazione del vincitore e la possibilità per tutti i partecipanti di incontrare un panel di investitori internazionali.

Per maggiori informazioni

Napoli, 12 luglio 2013

Da venture capitalist e business angels, un’analisi degli investimenti “early stage” in Italia

Per il secondo anno consecutivo, è stato pubblicato da IBAN (l’associazione dei business angels italiani) e VeM (osservatorio sul venture capital), in collaborazione con l’Università LIUC un report che analizza i dati relativi agli investimenti “early stage” in Italia nell’anno 2012.

Il documento offre una serie di dati e di spunti interessanti: per prima cosa, appare positivo il dato secondo il quale l’ammontare degli investimenti seed e startup è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente, se confrontato al calo registrato un po’ ovunque a livello europeo.
Bisogna però tener conto del fatto che il mercato italiano degli investimenti early stage è sicuramente più recente e immaturo rispetto ad altri paesi europei, e che la mancata flessione potrebbe dipendere proprio da questo fattore.
Nello specifico, l’ammontare registrato nel 2012 si assesta su una cifra di 80 milioni di euro, di cui 50 milioni provenienti dal venture capital e i restanti 30 da business angels.

Per il venture capital cresce il numero delle operazioni, ma diminuisce quello dell’importo investito: per i business angels, invece, si assiste al fenomeno opposto, tanto che l’importo medio investito in ciascuna operazione è praticamente raddoppiato dai 180.000 euro registrati nel 2011 ai 360.000 euro dei dati relativi al 2012.
Aspetto interessante e inaspettato, l’aumento del numero di operazioni in cui figurano sia venture capitalist che business angels.

Riguardo invece alla tipologia di investimento, il mercato dell’early stage si suddivide essenzialmente in investimenti seed e startup: dal report relativo all’anno 2012 emerge una sostanziale preferenza per gli investimenti del primo tipo, sia da parte di fondi di venture capital che da business angels.

Il report analizza poi la distribuzione geografica degli investimenti early stage in Italia: rispetto all’anno precedente non si rilevano grosse novità. La Lombardia è ancora la Regione che attira la maggior parte degli investimenti (33%), ma appare interessante il dato secondo cui sono i business angels a preferire le regioni più a Nord (in particolare Lombardia, Piemonte e Toscana), mentre i venture capitalist investono molto di più a Sud, concentrando in queste Regioni il 35% dei propri investimenti early stage.

Dal punto di vista della distribuzione settoriale non ci sono sorprese: è ancora una volta l’ICT il settore trainante, in particolare nel mobile e nelle web app.
Sorprende invece un dato relativo alle forme societarie preferite dagli investitori: il 20% delle operazioni è infatti in startup innovative, dato che assume molta importanza per il fatto che questo tipo di società è stato introdotto nell’ordinamento italiano molto di recente.

In conclusione, l’analisi complessiva del report sul settore degli investimenti early stage evidenzia alcuni segnali positivi e altri negativi: tra i primi è sicuramente da annoverare la vivacità del comparto, che ha mantenuto invariato il livello di investimenti rispetto al resto d’Europa.
Da guardare in maniera positiva anche la crescente collaborazione tra venture capitalist e business angels, mentre l’ammontare totale degli investimenti early stage sul territorio nazionale (pari ad 80 milioni di euro) non è ancora in grado di competere con mercati più sviluppati in Europa come la Germania, la Francia e il Regno Unito.

L’intero report è scaricabile a questo link.

Napoli, 10 luglio 2013

Il network europeo sul mondo delle startup: nasce Accelerator Assembly

L’Unione Europea punta molto sul mondo delle startup, in particolare su quelle del settore web, per accrescere il tessuto imprenditoriale e migliorare la situazione occupazionale nei territori degli Stati Membri: l’ultimo progetto sul tema è Accelerator Assembly.

Accelerator Assembly è un’iniziativa della Commissione Europea che rientra nella Startup Europe Initiative dedicata al sostegno alla nuova imprenditorialità in ambito comunitario.

Tra i progetti della Startup Initiative messi in atto dalla Commissione, ricordiamo Tech All Stars e The Leaders Club (di cui abbiamo parlato in precedenza nel nostro blog, potete trovare i link di riferimento alla fine di questo post)

Si tratta di un network che riunisce 20 tra i programmi di accelerazione più importanti d’Europa, mettendoli in contatto con imprenditori ed esponenti della politica: lo scopo infatti è quello di far incontrare i soggetti coinvolti per favorire la comunicazione, dar sostegno alle startup del settore web e stabilire un quadro di riferimento condiviso per il futuro delle startup in Europa.

L’iniziativa prevede la creazione di una community on line, attraverso la quale gli acceleratori ed incubatori del network potranno condividere le best practices e i programmi di insegnamento, raccogliere ricerche e test, organizzare eventi e workshop per far incontrare i partecipanti della community e contemporaneamente accrescere la conoscenza del fenomeno startup e dell’accelerazione ed incubazione d’impresa nell’intero territorio comunitario.

Tra gli acceleratori e incubatori coinvolti, al momento i nomi più importanti sono SeedCamp, TechStars, SeedDB, Bethnal Green Ventures, Nesta, How To Web e Startup Weekend, mentre tra gli sponsor spicca il nome di Microsoft.
L’Italia è attualmente rappresentata da H-Farm.

Per maggiori informazioni, il sito web di Accelerator Assembly è disponibile a questo link.

  • Qui, il nostro post su The Leaders Club
  • Qui, il nostro post su Tech All Stars

Napoli, 08 luglio 2013

 

L’agenda dei prossimi eventi a Napoli e dintorni

Anche questa settimana facciamo un riepilogo degli eventi più interessanti in programma per startupper, innovatori ed imprenditori partenopei.

Come già segnalato, martedì 9 luglio il Palazzo PICO di Via Terracina a Napoli ospita un’intera giornata (a partire dalle 9:30) dedicata al tema “La Campania e le reti di imprese. Strategie, Normativa, Casi di successo”.
Ricordiamo che i posti sono limitati e per partecipare è necessario registrarsi entro l’8 luglio: qui il nostro post con maggiori informazioni, dettagli e link di riferimento.

La location di Palazzo PICO ospita inoltre giovedì 11 luglio un INFODAY, giornata informativa organizzata dalla Regione Campania e ANEA (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente dedicata all’approfondimento del Bando di Finanziamento Europeo Eco-innovation 2013.
L’iniziativa europea Eco-Innovation ha infatti in programma una nuova call con scadenza il 5 settembre 2013, della quale avevamo parlato in questo post.
Per partecipare all’Infoday, durante il quale gli esperti del Ministero dell’Ambiente spiegheranno tutti i dettagli del bando, è necessario registrarsi a questo link. La partecipazione è gratuita.

Ricordiamo infine che venerdi 12 luglio la sede di Portici del Centro ENEA ospiterà il Coaching Day “Access to Finance” (qui il nostro approfondimento): le candidature per la partecipazione all’evento sono aperte fino all’8 luglio 2013.

Napoli, 05/07/2013

La crescita dell’e-commerce e i pagamenti contactless: nuove opportunità di crescita per le startup?

Recentemente il Gruppo Dada ha commissionato ad ePages la realizzazione di un’indagine sul settore dell’e-commerce in Italia: il fenomeno è stato analizzato sulla base di un campione di 1.100 siti di e-commerce di aziende italiane.

I risultati dell’indagine sono assolutamente positivi: il settore del commercio elettronico sta infatti attraversando un trend di forte crescita a livello globale e l’Italia non è da meno, con un numero sempre crescente (+ 55% nell’ultimo biennio) di aziende che hanno deciso di dotarsi di uno shop on line allo scopo di ampliare il numero di potenziali clienti raggiunti a fronte di costi contenuti. Il fenomeno è sicuramente da collegare alla crescente pervasività di smartphone e tablet, ed è di grande interesse per PMI e startup che decidono di affacciarsi al mercato.

Andando ad analizzare più da vicino i numeri, gli ordini e-commerce in Italia hanno avuto una crescita nell’ultimo anno pari a + 144%, con vantaggi per le aziende coinvolte visibili nell’immediato: queste ultime hanno infatti segnalato un incremento annuo delle entrate pari a + 161%, mentre gli ordini sono cresciuti fino a raggiungere + 57%.

Riguardo alla distribuzione geografica, il 25% delle aziende dotate di uno shop on line ha sede in Lombardia, seguita dal Lazio (16%): in notevole ritardo le aziende dislocate nelle Regioni del Sud Italia.
Dal punto di vista dei settori trainanti, invece, il podio è occupato da Fashion, Tecnologia e Food.

Di grande importanza anche il ruolo assunto dai social media nel fenomeno e-commerce: ben 81 aziende su 100 hanno un pulsante Twitter sulla pagina del proprio sito dedicata allo shop on line, in sorprendente calo invece il pulsante Facebook, presente nel 46% dei casi.

Un problema riscontrato dall’indagine del Gruppo Dada riguarda la fiducia nel sistema dei pagamenti: nonostante l’ampio raggio di possibilità offerte dall’e-commerce (prepagate, carte di credito, Paypal) in Italia ancora 1 pagamento su 3 viene effettuato offline, e di questi ben il 59% è in contanti.

Insomma, permane tra gli italiani una forte sfiducia nei sistemi di pagamento elettronici: questo aspetto sembra particolarmente controcorrente rispetto alla notizia i questi giorni riguardo la crescente diffusione dei sistemi di pagamento wireless evidenziata da Visa.

Secondo il capo del mobile business di Visa Sandra Alzetta, infatti, “Entro il 2020 metà del nostro volume d’affari in Europa sarà generato dai cellulari”: è proprio per questo che Visa si sta adoperando a stringere accordi di partnership con i più importanti protagonisti dell’industria Mobile.

Il fenomeno nasce anche questa volta dalla crescente diffusione degli smartphone: potrebbe trattarsi di un’interessante prospettiva di mercato per aziende e startup che lavorano con la tecnologia NFC (Near-field communication), che sarà indispensabile per rendere compatibili gli smartphone con i nuovi sistemi di pagamento in mobilità.

Fonte: ITespresso.it

Napoli, 05 luglio 2013

Access to Finance per PMI innovative, il 12 luglio al Centro ENEA di Portici

Il 12 luglio 2013 il Centro Ricerche ENEA organizza nella sede di Portici il Coaching Day “Access to Finance”, dedicato al tema dell’Accesso al Credito per l’innovazione rivolto alle PMI.

Si tratta di un evento organizzato nell’ambito del progetto Enterprise Europe Network, la rete di servizi gratuita istituita dalla Commissione Europea a sostegno della competitività e dell’innovazione delle PMI che opera fin dal 2008 in 54 Paesi dell’Europa e del Mondo.

Il Coaching Day “Access to Finance” offre alle imprese partecipanti una giornata di approfondimento sugli strumenti finanziari per l’innovazione, dedicati alle PMI dall’ordinamento nazionale e da quello europeo. Tra le PMI che avranno la possibilità di essere presenti all’evento, verranno inoltre selezionate alcune imprese che potranno beneficiare in maniera totalmente gratuita del Servizio Specialistico Avanzato “Audit for Finance”, grazie al quale sarà analizzato il fabbisogno finanziario della società allo scopo di individuare le soluzioni di finanziamento più idonee.

Gli argomenti affrontati sono suddivisi in sette moduli, e spazieranno dalla definizione ed analisi previsionale dei fabbisogni finanziari fino all’analisi degli strumenti finanziari ordinari e straordinari, passando per tematiche di grande interesse come il sistema delle garanzie pubbliche (il Programma dell’evento è disponibile qui).

Per candidarsi alla partecipazione al Coaching Day “Access to Finance” occorre compilare il modulo on line disponibile a questo link, entro l’8 luglio 2013.

Napoli, 26 giugno 2013

 

Startup, marketing, ICT e innovazione: i temi dei prossimi eventi a Napoli

Segnaliamo alcuni eventi interessanti dedicati a impresa, startup, innovazione ed occupazione che si terranno a Napoli nei prossimi giorni.

Lunedì 24 Giugno

Città della Scienza ospita, a partire dalle 9:30 in Sala Saffo, un seminario sul web marketing a cura di Alessandro Mazzù (Quadra.net).
Il seminario rientra tra le attività formative dedicate alla community dello Smart Lab Incubator,  è a ingresso gratuito e non è necessaria alcuna registrazione/prenotazione.
Per maggiori informazioni, la pagina facebook dello Smart Lab Incubator è disponibile qui.

Martedi 25 Giugno

La Sala Conferenze della Regione Campania (Centro Direzionale di Napoli, auditorium Isola C3) ospita il Seminario internazionale dedicato al progetto europeo Youth4Job sul tema “L’apprendimento derivante dalla mobilità internazionale come fattore chiave che espande gli orizzonti nell’istruzione, formazione ed impiego“.
Tra gli scopi del programma Youth4Job, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica dei Paesi membri dell’UE alla relazione virtuosa tra mobilità sul territorio comunitario e occupazione giovanile.
Di particolare interesse per le startup, l’intervento di Tina Iglicar dell’AIEC (AIEC–Agency for Innovation and European Cooperation) sul tema ICT – Information & Communication Technologies.
Per maggiori informazioni e per iscriversi all’evento: http://www.giovani.regione.campania.it/index.cfm?id=3278

Martedi è anche il giorno in cui Mind The Bridge arriva a Napoli con il suo MTB Job Creator Tour per il progetto Unite the Two Bays: From Vesuvio to Silicon Valley and Back.
L’evento, durante il quale saranno proclamati i vincitori della Business Idea Competition che partiranno per le tre settimane di Business School a San Francisco, sarà ospitato al PICO a partire dalle 8:30.
L’appuntamento più atteso della giornata è la Startup Gym Session, durante la quale le startup selezionate potranno presentare il proprio pitch a un panel di investitori internazionali (tra cui Atlante Ventures, Vertis SGR e Mind The Seed Fund).
E’ previsto inoltre l’intervento di Riccardo Luna che presenta le storie di successo del suo ultimo libro “Cambiamo Tutto!“.
Per informazioni: http://unitethetwobays.com/it/

Napoli, 21/06/2013

Il Crowdfunding: evoluzioni e prospettive per il 2013

Recentemente la società di ricerca e consulenza Massolution ha pubblicato il Crowdfunding Industry Report 2013, che analizza lo sviluppo e le tendenze che il fenomeno del Crowdfunding ha attraversato negli ultimi anni, stimandone le probabili evoluzioni per l’immediato futuro.

Secondo il Report, il 2013 si delinea come l’anno del boom del crowdfunding: esso rappresenta infatti un’alternativa concreta e scalabile al tradizionale sistema dei finanziamenti pubblici e privati.
Ciò è vero, secondo quanto si legge in un recente articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore, soprattutto per le startup innovative italiane, che non riscontrano risposte adeguate alle proprie esigenze nel sistema bancario e sono in attesa del Regolamento CONSOB sulla normativa relativa alle piattaforme per l’equity.

La crescita esponenziale del Crowdfunding a livello globale è chiaramente riscontrabile nei dati del 2013CF Industry Report: il numero di piattaforme online esistenti nel 2012 è cresciuto del 60% negli ultimi 5 anni, raggiungendo il numero di 452 piattaforme attive nel mondo.
Allo stesso modo, sono cresciuti i capitali raccolti attraverso tali piattaforme: nel 2011 la cifra globale è stata di 1,5 miliardi di dollari e nel 2012 si è arrivati a 2,8 miliardi. Massolution stima che il 2013 potrebbe vedere un raddoppio dei capitali raccolti grazie al Crowdfunding, ipotizzando una cifra pari a 6 miliardi di dollari.

Altro esempio lampante dell’importanza crescente del Crowdfunding nel mondo viene dai numeri raggiunti da Kickstarter, storica piattaforma online, nell’anno 2012: sono state coinvolte oltre 2 milioni di persone, che hanno dato il proprio contributo economico alle campagne di raccolta fondi, raccogliendo in totale 500 milioni di dollari e finanziando 40.000 progetti.

Secondo Massolution, l’espansione globale del Crowdfunding, insieme alla tendenza ormai stabile al finanziamento non solo di progetti di modesta rilevanza ed aziende di piccole dimensioni, deve essere una spinta per i Governi a tener conto di tali aspetti nella stesura dei programmi di sviluppo economico e nell’implementazione delle relative politiche.

Sull’argomento si sta muovendo attualmente la Commissione Europea, attraverso la Direzione generale per l’impresa e l’industria: è in fase di messa a punto una proposta di legge per la regolamentazione del Crowdfunding nell’area UE.
In Italia, come accennato, si è in attesa del Regolamento definitivo della CONSOB e, intanto, nascono movimenti ed associazioni nel settore, come ad esempio Italian Crowdfunding Network, associazione nata allo scopo di “consentire un corretto sviluppo del Crowdfunding in Italia” che tra l’altro collabora allo sviluppo della regolamentazione e legislazione nazionale in materia.

Il Report di Massolution evidenzia un altro aspetto importante: si riscontra una tendenza sempre maggiore delle grandi compagnie a servirsi del Crowdfunding come mezzo per diversificare il proprio portafoglio, soprattutto dal punto di vista di nuovi fornitori in materia di Ricerca&Sviluppo: un esempio in tal senso viene da Google, che ha recentemente scelto di investire ben 125 milioni di dollari nella piattaforma di Crowdfunding Lending Club. Come riporta Il Sole 24 Ore, i vertici di Google sono infatti convinti che “grazie alle decisioni prese da una moltitudine di persone la tecnologia dia la possibilità di sostenere startup innovative di successo“.

L’auspicio per gli startupper italiani è che anche nel nostro Paese ci si impegni quanto prima a muoversi in questa direzione.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Napoli 20 giugno 2013

@Diversity Idea Competition: innovazione e tecnologie per la cultura in Europa

La Commissione Europea punta sul binomio ICT – cultura e lancia @Diversity: Innovative Ideas for the Cultural and Creative Sectors in Europe: si tratta di una Idea Competition riservata alle 15 migliori idee innovative sull’uso delle tecnologie innovative dell’informazione e della comunicazione applicate ai prodotti culturali.

L’obbiettivo di @Diversity è quello di testare nuovi approcci per creare, diffondere, finanziare e creare valore nel settore culturale, grazie all’esplorazione di nuove idee e, di conseguenza, di nuovi modelli di business nel rispetto della diversità culturale.

Possono partecipare al concorso i cittadini di tutti gli Stati Membri dell’UE e della Croazia, sia come singoli che come organizzazioni (sono ammesse imprese ed enti no profit ed è prevista la possibilità di partnership tra gli attori). @Diversity riserva inoltre ai giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni una categoria a sé: The Young Culture Award.

Le idee devono fare un uso innovativo delle ICT in una delle seguenti categorie:

  • Make Culture: idee finalizzate a produrre o riprodurre contenuti culturali o avviare un servizio culturale;
  • Spread Culture: idee finalizzate a far circolare, distribuire e promuovere prodotti e risorse culturali;
  • Access Culture: idee finalizzate ad agevolare l’accesso alle risorse culturali e/o ridurre le barriere d’accesso;
  • Finance Culture: idee che presentano meccanismi di finanziamento alternativi per finanziare la creazione, la diffusione e l’accesso ai contenuti culturali.

Riguardo ai settori culturali di riferimento, @Diverisity ne elenca cinque:

  • Patrimonio culturale (gallerie, biblioteche, musei, archivi);
  • Audiovisivi (musica, film, videogiochi, multimedia);
  • Performing Arts (musica dal vivo, teatri, opera, danza, spettacoli di luci e suoni);
  • Creazione ed esposizione di oggetti d’arte/prodotti tangibili (pittura, scultura, arte grafica, arte concettuale, installazioni);
  • Editoria (libri, stampa).

Per partecipare occorre iscriversi online registrando il proprio account e compilando l’apposito form di iscrizione: la call resta aperta fino al 19 Agosto 2013.
Tra tutti i partecipanti, saranno selezionati i 15 progetti più innovativi ed originali che parteciperanno alla cerimonia di premiazione che avrà luogo a Bruxelles il 5 novembre 2013, in occasione dello European Culture Forum.

Per i 15 progetti vincitori verrà attivato un apposito programma di Coaching che comprenderà due sessioni on line (dal 13 novembre 2013 al 19 marzo 2014), un workshop a Londra il 19 e 20 marzo 2014 e un seminario finale a Bruxelles nel settembre 2014, che si svolgerà con due sessioni di pitching al cospetto della comunità internazionale di investitori.

Per maggiori informazioni: https://www.at-diversity.eu/

Napoli, 14/06/2013

Start Up Bootcamp Pitch Days Tour: appuntamento a Roma il 27 Giugno

Lo Start Up Bootcamp è alla ricerca di nuove idee da inserire nei suoi programmi di accelerazione globale in Europa: il Pitch Days Tour avrà la sua tappa italiana il 27 giugno a Roma, presso Luiss Enlabs.

Al Pitch Day romano parteciperanno i 10 migliori progetti selezionati tra quelli che avranno inviato la propria candidatura. Durante l’evento del 27 giugno, i team selezionati avranno una duplice opportunità: presentare il proprio pitch e ottenere un incontro di mentorship con gli esperti del programma Start Up Bootcamp, che daranno i propri pareri e consigli sulla business idea proposta dagli aspiranti startupper.

I progetti ascoltati durante le tappe del Pitch Days Tour parteciperanno alle selezioni per entrare a far parte dei programmi di accelerazione di Start Up Bootcamp: in particolare, ci si può candidare per i tre mesi di accelerazione degli Start Up Bootcamp di Berlino, Copenaghen, Eindhoven e Amsterdam.

Tra le domande previste dal form, particolarmente importante quella riguardante il team: Start Up Bootcamp chiede non solo di evidenziare il ruolo di ciascun founder, ma anche di raccontare come si è formato il team e perchè ha deciso di lavorare insieme al progetto. Secondo i mentors di Start Up Bootcamp, infatti, l’affiatamento tra i componenti del team è una delle caratteristiche fondamentali per il successo di una start up.

Le altre domande previste dal form riguardano una breve descrizione del business (non più di 140 caratteri), delle dimensioni del mercato potenziale, del bisogno soddisfatto dal proprio prodotto/servizio e delle caratteristiche e peculiaritàche lo rendono unico. E’ possibile inoltre inserire l’URL al proprio sito web.

Per partecipare allo Start Up Bootcamp Pitch Day di Roma c’è tempo fino al 20 giugno 2013: il form di iscrizione è disponibile qui.

Napoli, 03/06/2013

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