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Social media, brand, influencer e metriche: alcuni consigli per startup e imprese alle prese con le campagne di marketing

Il marketing delle startup e delle nuove imprese si basa in larga parte su campagne social: a differenza di quanto accadeva in passato, quando le campagne di marketing erano incentrate su media “tradizionali” come la stampa, la TV, la radio, i volantini, i manifesti e i cartelloni pubblicitari, le campagne di social media marketing danno la possibilità alle aziende di misurare i risultati ottenuti, a patto di saper utilizzare correttamente i dati e le metriche.

Sull’argomento delle metriche per la misurazione dei risultati di una campagna di social media marketing, Danny Brown (autore di interessanti testi tra cui “Influence Marketing: How to Create, Manage and Measure Brand Influencers in Social Media Marketing” e “The Parables of Business“) ha pubblicato di recente un interessante post sul suo blog dal titolo “Six Easy Metrics to Measure an Influence Marketing Campaign”.

I social media hanno cambiato totalmente le attività di misurazione degli effetti di una campagna di marketing: hanno reso infatti possibile ottenere campagne estremamente mirate, e le piattaforme consentono di misurare i contenuti e le connessioni garantendo un elevato ROI. Per questi motivi, afferma Brown, i social media sono diventati uno strumento imprescindibile per qualsiasi imprenditore “smart”.

I due parametri fondamentali che Brown utilizza per misurare l’influenza di una campagna di marketing sono: Brand Metric e Influence Metric. Per ciascun parametro occorre misurare e analizzare elementi differenti.

BRAND METRIC

Innanzitutto occorre misurare la metrica “Investment”, ossia il costo pre-campagna per la ricerca degli influencer da raggiungere. Il primo passaggio fondamentale è quello di identificazione di Micro e Macro Influencer, poi bisogna stabilire quanto costa portare a compimento l’intera campagna e utilizzare tali valori come un vero e proprio “barometro” per capire il ritorno (in termini finanziari e di consapevolezza del brand) che la campagna ha ottenuto.

La seconda metrica è quella definita dall’autore come “Resources”, che si differenzia dalla precedente perchè non è finalizzata su aspetti essenzialmente monetari bensì sui costi in termini di lavoro e formazione (quanti dipendenti sono necessari e per quante ore, quanto tempo occorre per raggiungere ed informare ciascun influencer riguardo al brand, al prodotto e alla mission aziendale).

Terza e ultima metrica da considerare per la Brand Metric è il costo definito da Brown “Product”: per una campagna di brand marketing efficace, occorre infatti offrire al pubblico e agli influencer la possibilità di testare il prodotto. L’azienda deve quindi predisporre dei campioni gratuiti di prodotto, o delle demo (in caso di software). L’azienda deve quindi tenere in considerazione i costi di questi prodotti “di prova”, compresi eventuali costi sostenuti per inviare i campioni agli influencer.

INFLUENCER METRIC

Anche in questo caso, possiamo suddividere la metrica in tre aree chiave: la prima di queste è definita dall’autore “Ratio”, e riguarda la misurazione delle reazioni degli influencer alla campagna in termini qualitativi. Porre l’accento sull’aspetto qualitativo è fondamentale per ottenere informazioni utili all’azienda, soprattutto quando la community di riferimento è molto numerosa e si rischia di disperdere i risultati in un database tanto ampio quanto sterile.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello chiamato da Brown “Sentiment”, che riguarda la percezione della campagna da parte del pubblico. Le metriche relative alla percezione consentono all’azienda di capire come il target percepisce il messaggio della campagna, il prodotto, il brand nel suo complesso. Inoltre, può essere di grande aiuto per identificare quali parti del messaggio modificare e a quali target rivolgersi in futuro.

Infine, Brown analizza la metrica “Effect”: ciò che definisce il barometro più prezioso per indicare se la campagna ha funzionato o meno, rappresentato dagli effetti che il messaggio ha comportato negli influencer.
Per misurare gli effetti è possibile lavorare innanzitutto in termini di consapevolezza del brand: tra gli aspetti da monitorare, ritroviamo il traffico generato dalla pagina web, quante volte il marchio o il prodotto è stato menzionato, quanti nuovi fan o seguaci la nostra pagina ha raggiunto sui social network, quanti nuovi iscritti alla newsletter o al blog.

L’articolo di Brown si conclude con alcune linee guida su come utilizzare le metriche una volta raccolti i dati: le informazioni ottenute vanno infatti analizzate e monitorate per essere davvero utili al business. Secondo l’autore, a questo punto tutto dipende dagli aspetti che interessano all’azienda.

E’ possibile che l’azienda sia maggiormente interessata alla consapevolezza del brand: in tal caso investirà maggiormente nelle piattaforme da cui è stato ottenuto il maggior ritorno, e nel frattempo si impegnerà a capire quali sono le nuove piattaforme in cui è possibile investire in futuro.

Ancora, è possibile che l’azienda sia interessata soprattutto ad incrementare le vendite: in tal caso i dati risultanti dalla campagna di social marketing saranno utilizzati per la costituzione di partnership strategiche sulla base degli interessi, delle esigenze e delle connessioni degli influencer.

In ogni caso, il consiglio è quello di determinare accuratamente l’obiettivo finale per tracciare un percorso che identifichi le tappe e le relative metriche da utilizzare, in modo tale da ottenere i migliori risultati da ciascuna campagna di social media marketing.

Per leggere il post originale: http://dannybrown.me/2014/06/03/six-easy-metrics-to-measure-an-influence-marketing-campaign/

Napoli, 16/07/2014

Job Opportunities dal CSI: la startup Artrooms è alla ricerca di un web master

Artrooms, tra i progetti vincitori della seconda edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa, sta attualmente partecipando al percorso di coworking presso il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est ed è alla ricerca di un web master/programmatore da integrare nel suo team. Di seguito, la Job Description e i contatti per candidarsi.

Artrooms, startup digitale con sede in Napoli, cerca un programmatore da integrare nel proprio team. 

Si ricerca Sviluppatore PHP e MySql con comprovata esperienza nello sviluppo di siti internet aziendali su piattaforma WordPress, Joomla, Druplal. Uso disinvolto di JavaScript, Html5 e CSS3. Conoscenza della lingua inglese. Esperienza di sviluppo siti ecommerce e cataloghi on line è considerato un plus.
Disponibilità immediata part time o full time, con un forte interesse ad investire con le proprie competenze in una startup innovativa.
I candidati che rispecchiano i requisiti richiesti, potranno presentare la loro candidatura inviando una mail con CV all’indirizzo contact@artrooms.it
Saranno prese in considerazione solo le candidature arrivate a mezzo mail e rispondenti alla quanto ricercato. Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

Napoli, 08/07/2014

Il Piano Lazio Creativo: tre Bandi con opportunità di finanziamento per giovani creativi ed aspiranti startup nel settore dell’Industria Creativa

La Regione Lazio ha elaborato nelle scorse settimane un Programma dedicato alla nascita e allo sviluppo delle imprese, con particolare attenzione a giovani under 35 e agli over 50 in difficoltà, focalizzato sul tema dell’industria creativa: si tratta del Piano Lazio Creativo, che prevede una dotazione finanziaria complessiva di 4,5 milioni di euro, suddivisi nel triennio 2014/2016.

Sono attualmente on line già due Bandi, “Cultura Futura” e “New Book – Editoria Digitale” (entrambi in scadenza il 15 luglio 2014), mentre a partire da oggi 3 luglio la Regione ha pubblicato il terzo Bando, denominato “Start-Up Culturali” e dedicato al finanziamento delle nuove imprese nel settore delle attività culturali e creative. I tre Bandi rappresentano un’interessante occasione non soltanto per le PMI laziali, ma anche per giovani under 35 e per aspiranti startupper del settore cultura provenienti da tutta Italia (interessati ad aprire una sede operativa in territorio laziale).

Vediamo più nel dettaglio i singoli Bandi che compongono il Piano Lazio Creativo:

1) CULTURA FUTURA

Pubblicato ad Aprile 2014, il Bando Cultura Futura dispone di una dotazione complessiva pari ad 800.000 euro. L’obiettivo del Bando è promuovere la progettazione e lo sviluppo di programmi, applicazioni e piattaforme web e mobile che abbiano la funzione di far conoscere e valorizzare il territorio laziale (beni culturali e paesistici, mostre, spettacoli dal vivo, servizi culturali).

Destinatari del Bando sono, da un lato, giovani talenti under 35 che potranno presentare le proprie idee progettuali relative a prodotti hardware e software “finalizzati alla distribuzione e fruizione innovativa di contenuti ed eventi culturali”.
Dall’altro lato, Cultura Futura è destinato a PMI costituite da almeno un anno e con almeno una sede operativa nella Regione Lazio, che si candidano a diventare Partner dei giovani creativi che realizzeranno il proprio progetto.

I giovani under 35 possono presentare la propria domanda entro il 15/07/2014 scaricando la modulistica disponibile al seguente link: http://www.filas.it/Focus.aspx?ID=236

Saranno selezionati le 30 migliori idee progettuali, che saranno realizzate dai giovani creativi affiancati dalle PMI partner scelte tra che avranno presentato manifestazione di interesse. Ciascuna proposta riceverà un contributo pari al 100% dei costi ammissibili fino ad un valore massimo di 40.000 euro.

2) NEW BOOK – EDITORIA DIGITALE

Come il Bando Cultura Futura, anche il Bando New Book è stato pubblicato ad Aprile 2014 e prevede una dotazione finanziaria complessiva di 800.000 euro. Inoltre, il meccanismo delle PMI Partner previsto per Cultura Futura si ripropone nel Bando New Book con PMI Coach nel settore dell’editoria digitale e/o nuovi media.

Anche in questo caso i destinatari sono giovani talenti creativi under 35 e PMI costituite da almeno 12 mesi con almeno una sede operativa in territorio laziale.
Le proposte progettuali selezionate saranno 30, con un contributo a copertura del 100% dei costi ammissibili fino a un tetto massimo di 40.000 euro.

I progetti per New Book dovranno riguardare lo sviluppo di “prodotti editoriali digitali avanzati e sistemi di produzione e distribuzione digitali innovativi, frutto della collaborazione tra le nuove professioni digitali ed il mondo dell’editoria digitale, al fine di incrementare la diffusione del libro digitale e della lettura presso un pubblico più vasto grazie all’utilizzo dei nuovi media”.

La modulistica per partecipare al Bando New Book – Editoria Digitale è disponibile al seguente link: http://www.filas.it/Focus.aspx?ID=237

La scedenza è fissata per il 15/07/2014.

3) START-UP CULTURALI

Si tratta di uno strumento di agevolazione destinato a startup innovative operanti nel campo delle attività culturali e creative, in particolare nei seguenti settori: arti e beni culturali, architettura e design, spettacolo dal vivo e musica, audiovisivo, editoria.

Il Bando prevede una dotazione complessiva pari a 1,5 milioni di euro, a copertura dei costi di avvio dell’impresa sostenuti nell’arco dei suoi primi due anni di attività: il contributo massimo concedibile per ciascun progetto è pari a 30.000 euro, a copertura dell’80% dell’investimento ammissibile (o del 90% dei costi qualora la startup sia localizzata o vada a localizzarsi in uno degli incubatori regionali del BIC Lazio).

La partecipazione è ammessa sia a imprese già esistenti che a persone fisiche promotrici di nuove micro e PMI.
I requisiti, nel caso di micro e PMI già esistenti, sono i seguenti:
– imprese costituite da non oltre sei mesi alla data di pubblicazione del bando;
– con sede operativa nel terriorio della Regione Lazio;
– in regola con gli obblighi previsti dai regolamenti comunitari e dalle leggi nazionali e regionali.
Per le imprese ancora non costituite, è necessario che la micro o PMI abbia almeno una sede operativa nel Lazio.

La presentazione delle domande avviene attraverso procedura on-line disponibile al seguente link: http://www.sviluppo.lazio.it/leggi.asp?lcat=78&lattitle=sostegno_e_sviluppo_di_imprese_nel_settore_delle_attivita_culturali_e_creative

Entro 10 giorni dalla presentazione delle istanze on-line, sarà necessario perfezionare la domanda inviando l’apposito modulo di domanda tramite raccomandata a Sviluppo Lazio.
Le domande on-line potranno essere inviate a partire dalle ore 9:00 del 14 luglio 2014, fino alle ore 18:00 del 30 settembre 2014.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla lettura integrale dell’Avviso Pubblico, disponibile qui: http://www.sviluppo.lazio.it/files/140703/det_g09404_30_06_2014_bando.pdf

Napoli, 03/07/2014

Selezionati i migliori 30 progetti di startup per il primo ciclo del Progetto TechHub

Sono stati selezionati i migliori 30 progetti di startup che accedono al primo ciclo del Progetto TechHub: l’elenco degli ammessi è stato infatti pubblicato dal sito ufficiale dell’iniziativa, ed è disponibile al seguente link: http://www.tech-hub.it/wps/wcm/connect/2efd6c804469b19999cdbdfef47bdeec/TECH-HUB+-+AMMESSI.pdf?MOD=AJPERES

Tra i 30 progetti selezionati che avranno la possibilità di accedere al percorso formativo di TechHub ci sono cinque startup vincitrici delle due edizioni di VulcanicaMente: dal talento all’impresa e che sono attualmente (o sono state) ospitate dagli spazi del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est. Si tratta di:

Zeesty: Sito web e app mobile che permette agli utenti di cercare e scegliere un ristorante in base ai propri gusti, dando la possibilità di restare in contatto con i locali già conosciuti e di trovarne di nuovi (http://signup.zeesty.com/);

Artrooms: Il primo spazio on line che permette agli artisti emergenti di esporre le proprie opere utilizzando tecnologie digitali nel mercato dell’arte, favorendo la commercializzazione dei propri lavori (http://www.artrooms.it/index.php?lang=it);

Pushapp: App factory napoletana attualmente al lavoro per il progetto Appetitoo, la piattaforma web che consente ai ristoratori di creare in pochi minuti l’app mobile esclusiva del proprio ristorante (http://pushapp.me/);

Pizza Now: Servizio mobile grazie al quale il consumatore può ordinare una pizza tramite il proprio smartphone, scegliere gli ingredienti e verificare i tempi per la consegna (http://www.pizzanow.eu/);

Rehub: Community di ricercatori che favorisce l’incontro tra discipline umanistiche e scientifiche per aumentare la visibilità e l’impatto delle ricerche innovative (http://www.rehub.eu/).

I 30 team selezionati per il percorso di formazione di TechHub avranno la possibilità di partecipare a 10 giornate formative dedicate a temi di fondamentale interesse per le nuove imprese, tra cui quelli relativi a Costituzione e Amministrazione, Gestione delle Risorse Umane, Business Modelling.

Al termine del percorso formativo, i partecipanti che avranno partecipato almeno all’80% delle ore di formazione accederanno ad un ulteriore Percorso di Approfondimento, durante il quale il lavoro sarà incentrato sulla redazione del Business Plan da presentare all’evento finale di TechHub: l’Arena con gli investitori.

Durante l’Arena, infine, la Giuria di Esperti di TechHub sceglierà i sette migliori progetti che accederanno ai premi finali.
I premi consistono nella concessione di un contributo a fondo perduto della CCIAA di Napoli: per i primi due classificati la cifra sarà a 50.000 euro, mentre gli altri avranno un contributo di 30.000 euro per ciascun progetto.

 

 

Napoli, 19/06/2014

Startup Tel Aviv Bootcamp 2014: fino al 30 giugno è possibile partecipare alla call della terza edizione

E’ aperta la call per la terza edizione di Startup Tel Aviv Bootcamp, il contest internazionale per startup creative ed innovative organizzato dal Ministero degli Affari Esteri israeliano, la città di Tel Aviv e Google Israel.

L’edizione italiana è promossa dall’Ambasciata di Israele e da LUISS EnLabs, possono partecipare alla call founder e CEO di startup in possesso di tre requisiti:

– età compresa tra 25 e 35 anni;
– startup attiva in uno dei seguenti settori di appartenenza: ICT, web, mobile, security;
– aver ricevuto un finanziamento seed.

Per proporre la propria candidatura bisogna inviare entro il 30 giugno 2014 un’e-mail all’indirizzo startelaviv@roma.mfa.gov.il corredata da:

– il link ad un video pitch in lingua inglese della durata massima di 5 minuti;
– un executive summary in lingua inglese di 500 parole (massimo una pagina);
CV del founder in lingua inglese.

In via opzionale, è possibile allegare alla domanda di partecipazione il link ad una demo del prodotto.
La giuria sceglierà la startup vincitrice che sarà comunicata durante l’evento di chiusura del concorso, previsto per il 16 luglio.

I founder delle 20 startup vincitrici, provenienti da tutti i Paesi coinvolti a livello globale, avranno diritto ad un viaggio in Israele e alla partecipazione a Startup Tel Aviv Bootcamp 2014: l’evento internazionale, durante il quale si svolgeranno conferenze, seminari e workshop, offre la possibilità di incontro e networking con imprenditori, professionisti ed investitori israeliani leader dell’ecosistema startup locale.

Quest’anno Startup Tel Aviv Bootcamp 2014 si svolgerà dal 14 al 19 settembre 2014, all’interno del Festival DLD Tel Aviv (Digital Life Design) e in concomitanza con altri importanti eventi dedicati al mondo delle startup, della tecnologia e dell’innovazione, tra cui Codemotion Tel Aviv.

Si tratta di un’interessante opportunità per startupper di entrare in contatto con la realtà israeliana che si sta affermando sempre di più come il secondo posto migliore al mondo, dopo la Silicon Valley, di aprire una startup: la città conta al momento oltre 5.000 startup attive e circa 400.000 dollari di finanziamenti pubblici all’anno destinati alle startup.

Per maggiori informazioni: http://www.luissenlabs.com/events/startup-tel-aviv-bootcamp-contest-for-startups.html

Napoli, 30/05/2014

Eventi per startup, imprese e innovazione – “Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese”: la tappa dell’Innovation Day a Napoli il 30 maggio

Venerdì 30 maggio 2014 è in programma una nuova tappa dell’Innovation Day Tour dedicata al tema delle Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese: l’appuntamento è per le 9:30 presso il Renaissance Naples Hotel Mediterraneo (Via Ponte di Tappia 25, Napoli).

L’incontro nasce con l’obiettivo di analizzare le opportunità di cui l’Italia può beneficiare, attuando le linee guida del Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali, promuovendo lo sviluppo delle competenze digitali per i cittadini, i professionisti, le aziende e la Pubblica Amministrazione, seguita da una tavola rotonda cui prenderanno parte esponenti del mondo professionale, associativo, aziendale. Anche il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est partecipa all’evento con un intervento di Giampiero Bruno (A.T. Centro Servizi Incubatore Napoli Est).

Il primo volume del Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali sarà presentato domani, 28 maggio, al Forum PA di Roma. Il Programma nasce come il risultato dei punti programmatici dell’Agenda Digitale e consiste in un Tavolo di Coordinamento permanente cui partecipano attori tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero dei Beni e le attività culturali e turismo, il Ministero della Giustizia, il Ministero dell’Economia e Finanze, il Ministero del Lavoro e Politiche sociali, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero della Salute, la Camera dei deputati, alcuni rappresentanti del mondo accademico e universitario, realtà quali INAIL, INPS, CNR, ENEA, ISTAT, ISFOL, ANCI, Scuola nazionale per l’Amministrazione, Formez-PA, ABI, Confcommercio, Confartigianato, Unioncamere, Confindustria Digitale, Federmanager, i principali sindacati, etc.

Con la tappa dell’Innovation Day Tour dedicata al tema delle Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese Napoli si propone come una delle prime città in Italia a dare spazio al nuovo Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali.

Nel dettaglio il Programma della giornata prevede un primo momento (dalle ore 10:00 alle ore 11:00) dedicato alla presentazione degli obiettivi e delle linee guida del Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali attraverso le relazioni di:

Rosamaria Barrese, responsabile AgID Agenzia per l’Italia Digitale per il Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali
Pasquale Popolizio, vicepresidente IWA Italy e coordinatore Gruppo Web Skills Profiles
Mario Raffa, Università degli Studi di Napoli Federico II

La seconda parte della giornata, dalle ore 11:00 alle ore 13:00, sarà incentrata invece sulla Tavola Rotonda moderata da Tommaso Ederoclite, giornalista e blogger, che prevede i seguenti partecipanti:

Giampiero Bruno, A.T. Centro Servizi Incubatore Napoli Est
Gaetano Cafiero, presidente sezione ICT Unione Industriali di Napoli
Daniele Chieffi, Online Media Relations manager ENI
Giuseppe Contino, dirigente servizio del Portale Web e social media del Comune di Napoli
Umberto Costantini, Università Suor Orsola Benincasa
Raffaele Crispino, vicepresidente AISM
Alessandra Estate, Intesa San Paolo Formazione
Giancarlo Panico, Ferpi
Nino Ragosta, Fondatore Fantagazzetta e amministratore Quadronica
Rappresentanti del Comune di Napoli, della Regione Campania e dell’Università.

Per partecipare a Competenze digitali quali leve per lo sviluppo del Paese bisogna effettuare la registrazione al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-competenze-digitali-per-lo-sviluppo-dellitalia-11733291591?ref=ebtn

Maggiori informazioni sull’evento sono disponibili al seguente link: http://www.innovationday.info/2014/05/23/competenze-digitali-sviluppo-italia/

Per saperne di più sul Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali: http://www.agid.gov.it/competenze-digitali/programma-nazionale-competenze-digitali

Napoli, 27/05/2014

Quattro giornate per il lavoro e l’innovazione a Napoli: “La Repubblica delle Idee” e “Next – La Repubblica degli Innovatori” dal 5 all’8 giugno

Si terrà a Napoli, tra Palazzo Reale, Piazza del Gesù e Teatro San Carlo, il festival di Repubblica patrocinato dal Comune di Napoli “La Repubblica delle Idee”, giunto quest’anno alla sua terza edizione.
Il festival, che avrà come tema centrale “Riscrivere il Paese”, si svolgerà nell’arco di quattro giornate, dal 5 all’8 giugno e vedrà una serie di eventi ed incontri cui parteciperanno il direttore Ezio Mauro ed altre firme storiche del quotidiano nazionale, tra cui Eugenio Scalfari e Vittorio Zucconi.

Tra gli ospiti attesi per la tappa partenopea di La Repubblica delle Idee, inoltre, il Programma prevede la partecipazione di molti ospiti illustri, tra i quali Zygmunt Bauman (alle ore 19:00 di venerdì 6 giugno), con un evento intitolato “Noi del tempo dell’incertezza”.

Spazio anche a temi più strettamente legati alle tecnologie applicate all’informazione, con “Web e digital tv. Come si costruisce un videogiornale”, sabato 7 alle 13:00 (Cappella Palatina), a cura di Angelo Aquaro, Andrea Galdi, Laura Pertici e Giulia Santerini.

Sono inoltre previsti momenti dedicati al teatro e agli spettacoli di Corrado Augias, Serena Dandini, Federico Rampini: il Programma completo delle quattro giornate è disponibile a questo link   http://racconta.repubblica.it/repubblica-delle-idee/2014/napoli/index.php?page=tabellone&ref=HREC1-27

Tra gli eventi previsti, dedicati ai protagonisti dell’innovazione e dell’ecosistema startup l’appuntamento è invece il 9 giugno, con la quarta tappa del tour 2014 di Next – La Repubblica degli Innovatori (a partire dalle ore 10:00 – Teatro di Corte).

Dopo gli appuntamenti dei mesi scorsi a Milano, Matera e Lecce Next approda a Napoli per una giornata interamente dedicata al tema “Alla ricerca del lavoro perduto”. La giornata sarà presentata da Riccardo Luna e nell’elenco dei partecipanti già confermati figurano Amleto Picerno Ceraso (Mediterranean FabLab) e Alex Giordano (Ninja Marketing).

Per inviare le proprie segnalazioni sull’innovazione napoletana è possibile inviare una mail all’indirizzo rnext@repubblica.it

Napoli, 19/05/2014

Made in Italy: Eccellenze in Digitale – da Google e Unioncamere un’iniziativa per giovani e aziende allo scopo di accrescere la digitalizzazione delle imprese italiane

Made in Italy: Eccellenze in Digitale è un’iniziativa di Google e Unioncamere patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico, dedicata alla digitalizzazione delle imprese e delle filiere produttive Made in Italy, attraverso il coinvolgimento di giovani neolaureati o laureandi esperti nell’utilizzo del web e delle tecnologie digitali applicate alla comunicazione, il marketing e per l’internazionalizzazione delle imprese.

L’iniziativa prevede l’assegnazione di 104 borse di studio, finanziate da Google e Unioncamere, del valore di 6.000 euro ciascuna. I giovani selezionati lavoreranno per 6 mesi (25 settimane) presso una delle 52 Camere di Commercio aderenti all’iniziativa (in Campania sono coinvolte le sedi di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno): ciascuno dei vincitori parteciperà ad un percorso formativo e svolgerà un piano di lavoro che prevede una serie di attività tra le quali la diffusione delle competenze del web, l’elaborazione di una strategia digitale mirata all’export e lo sviluppo della presenza sul web di alcune aziende che verranno affidate a ciascun borsista.

Per partecipare alle selezioni per le Borse di studio, è necessario compilare il form di iscrizione on-line (disponibile al link: https://docs.google.com/forms/d/11JgZ2bKkE3bZOtm8m6EVLmoykg7fEQ3JNlcDiEFmRFg/viewform) e inviarlo all’indirizzo di posta elettronica certificata eccellenze.indigitale@legalmail.it entro le ore 14:00 del 28/05/2014.

Possono partecipare alle selezioni per l’assegnazione delle Borse di Made in Italy: Eccellenze in Digitale i giovani in possesso dei seguenti requisiti (elencati all’art. 4 del Regolamento):

1) età massima 28 anni;
2) laureati (votazione minima 95/110) o laureandi che abbiano sostenuto tutti gli esami previsti dal piano di studi (con una media minima di 27/30);
3) residenza nella Provincia/Regione per cui ci si candida, o in alternativa avere la sede degli studi universitari nella Regione per la quale ci si candida (l’elenco è disponibile all’art. 3 del Regolamento);
4) conoscenza approfondita del contesto economico e sociale e competenze specifiche nei settori comunicazione, marketing e internazionalizzazione;
5) competenze informatiche, di utilizzo del web e dei social media, in ambito digital marketing, di utilizzo di piattaforme di e-commerce e creazione di siti web;
6) conoscenza avanzata della lingua inglese e di ulteriori lingue straniere.

La selezione dei candidati per l’assegnazione delle Borse si svolgerà in due fasi:

– FASE 1: preselezione delle candidature ammissibili sulla base del possesso dei requisiti. Saranno individuate fino a 25 candidature per ciascuna area interessata.

– FASE 2: selezione dei candidati attraverso una prova scritta per accertare il possesso delle conoscenze e competenze richieste, più colloquio motivazionale. Le prove si svolgeranno a Roma a decorrere dal 12 giugno 2014.

Per ciascuna delle 52 Camere di Commercio aderenti all’iniziativa saranno selezionati i migliori due candidati che avranno diritto alla Borsa di Studio.

 

Napoli, 12/05/2014

Percorsi di innovazione in azienda: i pro e i contro degli approcci top-down e bottom-up

Vishal Kumar è un imprenditore esperto in tema di innovazione, con focus particolare sul tema Web e Big Data Analytics, Sviluppo Software, Social Media Strategy e Lean Innovations. Attualmente è founder di Cognizeus, società specializzata nell’analisi dei Big Data che offre sistemi di gestione dei dati per la crescita sostenibile delle aziende.

Kumar ha pubblicato un suo recente articolo sulle differenze tra percorsi di innovazione bottom-up e top-down: in un percorso di innovazione bottom-up, le idee e gli spunti per l’innovazione in azienda provengono “dal basso”, ossia da clienti e dipendenti. Nel percorso di innovazione top-down, viceversa, gli spunti provengono dalla leadership aziendale.

Secondo Kumar, ciascuno dei due percorsi ha pregi e difetti, ma l’approccio bottom-up è più efficace per l’innovazione aziendale: per raggiungere la sua tesi, Kumar ha raccolto dati in merito ad entrambi gli approcci, fino a giungere alla conclusione che i benefici di una strategia di innovazione bottom-up superano nella maggior parte dei casi quelli di una strategia di innovazione top-down.

Nel suo post, infatti, Kumar elenca quelli che sono, a suo parere, i benefici di una strategia di innovazione che segue un percorso bottom-up:

1) Data sets you free: i dati rendono liberi.

Il punto di partenza di Kumar per spiegare quest’affermazione risiede in quello che egli definisce “l’incubo più spaventoso per qualsiasi business”: una decisione aziendale errata.
Qualsiasi decisione aziendale porta con sè dei rischi non sempre facilmente misurabili: ma basarsi sui dati per prendere le decisioni consente di diminuire sensibilmente il rischio, consentendo di prendere decisioni più “calcolate” e di conseguenza più sostenibili in termini di rischio. Una strategia bottom-up si caratterizza per essere guidata da un processo decisionale “data driven”, basato su dati misurabili, con la conseguenza di ottenere un’innovazione meno rischiosa e più sostenibile.

2) L’innovazione basata sui feedback dei clienti aiuta a plasmare le caratteristiche “core” del business e ad accrescere la fiducia della clientela.

Secondo Kumar, i clienti sono i più grandi appassionati di qualsiasi prodotto. Sono loro che investono tempo e denaro per integrare un prodotto nella propria vita ed è per questo che nessuno, più dei clienti, è adatto a indicare i cambiamenti, i miglioramenti e le innovazioni necessarie ad un prodotto.
Per implementare un processo di innovazione bottom-up basato sui feedback della clientela occorre stare il più vicino possibile ai clienti, prendere in attenta considerazione i loro pareri e basare le decisioni di innovazione su questi.

3) L’innovazione è solo un passo avanti, ma un posizionamento customer centric è il vero successo.

Per ottenere tutti i vantaggi di un processo di innovazione bottom-up, è necessario cambiare l’intera configurazione della cultura aziendale impostandola in modo che sia “customer centric”, centrata sul cliente. Ciò significa, secondo Kumar, che l’azienda deve imparare ad ascoltare attentamente i clienti e utilizzare i dati ottenuti come guida per una gestione efficace ed ottimale del business. Il risultato sarà, assieme ad un processo di innovazione sostenibile e vincente, che la clientela sarà sempre più soddisfatta.

4) La democrazia porta sempre avanti le idee migliori.

Secondo Kumar, quando si decide di impostare un processo di innovazione aziendale bottom-up, entra in gioco la democrazia come strategia vincente per filtrare le migliori idee su cui basare le decisioni innovative. Bisogna quindi ascoltare tutti i pareri e tenere in attenta considerazione quelli “più gettonati”.

5) Far passare le idee “top-down” attraverso il processo bottom-up.

Se la leadership aziendale ha una grande idea innovativa, o un’intuizione che sembra poter avere successo sul mercato, è possibile farla comunque passare attraverso un processo bottom-up proponendola a clienti e dipendenti per ottenere i loro feedback. In questo modo sarà possibile raccogliere dei dati utili per prendere le decisioni più efficaci e per testare le probabilità di successo dell’intuizione. Inoltre, se ci sono dei punti deboli da modificare, un processo di valutazione bottom-up di un’intuizione della leadership aziendale consente di metterli a fuoco e rimediare.

In conclusione, Kumar afferma che le strategie di innovazione dovrebbero partire da un percorso bottom-up abilmente affiancato da decisioni top-down: in questo modo, l’azienda è in grado di prendere il meglio da ciascuno dei due approcci prendendo le idee innovative “dal basso” e filtrandole/sviluppandole basandosi sui dati e sui feedback di clienti e dipendenti.

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Napoli, 22/04/2014

Sono aperte fino al 18/06/2014 le candidature al Premio Gaetano Marzotto: premi in denaro e percorsi di accelerazione/incubazione per imprese innovative e startup

Sono aperte le candidature per l’edizione 2014 del Premio Gaetano Marzotto, dedicato a nuovi imprenditori e “costruttori di futuro” con progetti in grado di far convivere aspetti relativi a innovazione, impresa e società.
Il Premio Gaetano Marzotto, nato nel 2010 ad opera dell’Associazione Progetto Marzotto, si ripropone di individuare e sostenere, attraverso premi in denaro e percorsi formativi e di mentorship, i migliori progetti imprenditoriali innovativi italiani, con particolare attenzione alle ricadute di questi ultimi a livello produttivo, sociale ed occupazionale.

Possono partecipare al Premio Gaetano Marzotto 2014 progetti imprenditoriali innovativi, originali, finanziariamente sostenibili che abbiano in Italia la propria sede legale e base di sviluppo. Anche le ricadute economiche e sociali del progetto dovranno essere prevalentemente sul territorio italiano. Per l’edizione 2014 del Premio Marzotto sono previste due categorie e un montepremi totale che supera il milione di euro:

1) Premio per l’Impresa

Possono partecipare nuovi imprenditori con una società già costituita ed un partner (incubatore, acceleratore) che ne accrediti il valore.
Il Premio per l’Impresa è per la migliore impresa innovativa, con un team consolidato ed un mercato di riferimento ben definito, che abbia un business in grado di generare ricadute positive a livello sociale, territoriale, culturale o ambientale.

I 5 finalisti del Premio per l’Impresa saranno annunciati durante la semifinale prevista per il 30 ottobre 2014. Il comitato di selezione giudicherà i progetti candidati sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

– presenza di un partner di valore;
– team;
– innovazione di prodotto/servizio;
– attrattività del mercato ed impatto sullo stesso;
– finalità di utilizzo del Premio;
– business plan.

Il vincitore del Premio per l’Impresa sarà annunciato durante l’evento finale previsto per il 27 novembre 2014 e avrà diritto ad un premio in denaro di 300.000 euro più un percorso di affiancamento del valore di 25.000 euro erogato dalla Fondazione CUOA dedicato alle fasi iniziali dell’attività di impresa.

2) Premio dall’idea all’impresa

Possono partecipare persone fisiche, team di progetto e startup innovative. E’ previsto un limite di età massima fissato a 35 anni: nel caso di partecipazione in team, sarà valutata l’età media dei componenti che presentato il progetto imprenditoriale.

Il comitato di selezione del Premio Gaetano Marzotto sceglierà tra tutti i progetti imprenditoriali candidati per la categoria Premio dall’idea all’impresa le 22 migliori proposte. A ciascuno di essi sarà offerta la possibilità di beneficiare di un percorso all’interno di uno dei seguenti incubatori e acceleratori di impresa:

Boox: programma di accelerazione della durata di due mesi per progetti in ambito e-commerce e saas;
Cesena Lab: programma semestrale di incubazione per progetti digital, web & new media;
Consorzio Arca: programma di incubazione della durata di un anno con accesso a laboratori di prototipazione, particolarmente incentrato su ricerca applicata e innovazione tecnologica e sociale;
Digital Magics: programma di incubazione di sei mesi particolarmente focalizzato su startup innvative digitali;
Fabriq: programma trimestrale nell’incubatore di innovazione sociale del Comune di Milano;
Fondazione Filarete: percorso di pre-incubazione della durata di sei mesi, per startup in ambito Salute, Biomedicale, Biotecnologie;
H-FARM: programma della durata di tre mesi nel venture incubator internazionale specializzato nei settori web, digital e new media.
I3P: programma di incubazione del Politecnico di Torino della durata di 12 mesi per progetti in ambito internet e mobile, ICT e manifatturiero, cleantech e medtech.
Impact Hub: percorso trimestrale in uno degli HUB italiani specializzati in progetti di innovazione sociale;
Industrio Ventures: programma di accelerazione semestrale incentrato sulle attività di product, market fit, industrialization, growth strategy.
Innovation Factory: programma di accelerazione dell’incubatore certificato AREA Science Park con attività formative e di coaching;
JCUBE: sei mesi di incubazione con accesso ad opportunità di mentoring e networking;
LUISS EnLabs: tre mesi di accelerazione con valutazione finale di possibilità di investimento seed;
M31: percorso della durata di due mesi con particolare attenzione a progetti nei settori biomedicale e del benessere, telecomunicazioni e informatica avanzata, ambienti intelligenti e robotica di servizio;
NANA BIANCA: percorso di incubazione della durata di tre mesi con supporto alla ricerca di finanziamenti seed;
Polihub: sei mesi di incubazione al Politecnico di Milano dedicati a business scalabili e con possibilità di cross-fertilizzazione tra le startup;
Progetto Manifattura: un semestre di coworking, mentorship, formazione e networking particolarmente incentrati sui settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente e per la gestione delle risorse naturali;
SEEDLAB: percorso formativo di 10 lezioni, 2 giorni di networking e 3 mesi di incubazione intensiva con possibilità di un viaggio in Silicon Valley;
Talent Garden: sei mesi di accesso al coworking space con possibilità di partecipazione ad eventi e networking per startup nei settori della comunicazione, del web e del digitale;
The Net Value: sei mesi di accelerazione dedicati a startup nel settore ICT e new media con possibilità di finanziamenti seed;
Trento Rise: partecipazione al programma Teck Peaks della durata di quattro mesi comprensivi di borsa di studio da 700 euro mensili;
VEGA: percorso di pre-incubazione della durata di 6 mesi con particolare riferimento a startup nei settori smart city, ICT, green, turismo, design e nanotecnologie.

Tra i 22 finalisti della categoria Premio dall’idea all’Impresa, sarà inoltre selezionato il miglior progetto che riceverà un premio in denaro da 50.000 euro.

Inoltre, per entrambe le categorie, sarà selezionato un progetto che riceverà il Premio Speciale UniCredit Start Lab. Il premio è riservato a progetti rientranti in uno dei seguenti settori: ICT/Digital/Web, Life Science, Clean Tech, Nanotech, Moda & Design, Robotica, Agrifood e Turismo. Si tratta di un premio del valore di 150.000 euro consistente in un percorso di formazione, coaching e networking (per maggiori informazioni, qui il nostro approfondimento sul tema).

Per partecipare al Premio Gaetano Marzotto 2014, occorre presentare la propria candidatura on-line entro il 18 giugno 2014: il form è disponibile nella sezione “Partecipa” del sito www.premiogaetanomarzotto.it

Per leggere il Regolamento del Premio Gaetano Marzotto 2014: http://www.premiogaetanomarzotto.it/extra/regolamento2014.pdf

Napoli, 15/04/2014

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