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B Heroes, al via la selezione per le startup della seconda edizione: il roadshow a Napoli il 16/11

Ritorna con la seconda edizione B Heroes, il programma per startup e imprese innovative con premi fino a 500K e un format televisivo unico in Italia: la tappa di Napoli è fissata per il 16 novembre 

Fino al 20 novembre è possibile inviare la propria candidatura per partecipare al programma per startup B Heroes, un’iniziativa che mette in palio percorsi di formazione, coaching e accelerazione e investimenti fino a 500K.

Il roadshow di selezione per accedere a B Heroes farà tappa a Napoli il 16 novembre 2018, presso Intesa Sanpaolo Innovation Hub: tra le startup e imprese iscritte, saranno invitate quelle che avranno già superato una prima fase di selezione per un incontro face-to-face con gli organizzatori. E, tra i selezionatori che saranno presenti alla tappa napoletana di B Heroes per valutare i progetti di startup più promettenti, ci saranno anche Giampiero Bruno Marco Meola, mentor di #VulcanicaMente4R attualmente impegnati con i team per il percorso dei Learning Days al CSI – Incubatore Napoli Est.

B Heroes, nato da un’idea dell’imprenditore Fabio Cannavale, sarà un percorso raccontato anche attraverso la televisione: il format, già collaudato con la prima edizione dello scorso anno, prevede la proclamazione della startup vincitrice che avrà l’opportunità di accedere ad un finanziamento per la propria idea di impresa fino a un massimo di 500.000€.

Anche se le application per la prima fase di selezione, per accedere ai roadshow, si sono concluse lo scorso 31 ottobre, ad oggi e fino al 20 novembre è comunque possibile inviare la propria candidatura e provare ad accedere al programma B Heroes.

Possono partecipare a B Heroes società di capitali in qualsiasi forma, operanti in Italia, che facciano innovazione a qualsiasi livello: prodotto, servizio, processo, modello di business o modelli organizzativi.

Le domande, corredate da un video di presentazione, una presentazione aziendale o del progetto in pdf e documentazione dell’azienda partecipante, dovranno essere inviate tramite il form on-line disponibile al sito web dedicato all’iniziativa: http://www.bheroes.it/nuova-edizione-2018-2019/

Le imprese selezionate per B Heroes avranno accesso a un programma che metterà loro a disposizione un coach esperto, la possibilità di accedere ad un network di imprenditori di successo, la partecipazione ai Boost Camp e alle attività di formazione e accelerazione. Tutte le startup e imprese innovative selezionate potranno inoltre ambire ad un finanziamento fino a 50K, e partecipare alla competition che vedrà per la prima classificata il già citato premio finale fino a 500K.

Per tutte le informazioni e i dettagli si rimanda alla lettura integrale del Regolamento di B Heroes disponibile qui: http://www.bheroes.it/wp-content/uploads/2018/09/Regolamento_BHeroes_2018_2019.pdf

Ascoltare il cliente è la base per l’innovazione: l’approccio Lean Startup

L’ascolto del cliente come punto di partenza per implementare l’innovazione: parliamo di una delle basi fondamentali dell’approccio Lean Startup, la metodologia per startup ideata da Eric Ries

L’approccio Lean Startup rappresenta una delle colonne portanti del percorso di formazione teorico/pratica per lo startup creation a cui hanno avuto accesso le 20 idee di impresa selezionate per i Learning Days di #VulcanicaMente4R. Il percorso dei Learning Days si avvale, infatti, di un esclusivo approccio metodologico chiamato approccio scientifico – sperimentale che raccoglie contributi derivanti da svariate correnti sull’imprenditorialità innovativa e le startup.

Quello che vogliamo approfondire oggi in questo post è uno dei temi caratterizzanti dell’approccio Lean Startup, rappresentato dalla centralità del cliente e, in particolare, dall’importanza di ascoltare il cliente e i suoi feedback per costruire e migliorare il prodotto e/o il servizio offerto dalla propria startup.

Questa tematica è affrontata in un interessante post pubblicato di recente dal blog di leanstartup.co, intitolato “Innovate Better By Listening To Your Customers”. Il post descrive la conversazione avvenuta tra Elliot Susel (Lean Startup Co.) e Sonali Shetty (Kova Digital), incentrata proprio sul modo più efficace che le aziende dovrebbero implementare nel comunicare con i clienti.

La rivoluzione nella comunicazione azienda/cliente è iniziata circa dieci anni fa, quando Apple aveva aperto l’app store, i social media erano in enorme crescita e Facebook aveva aperto la propria API a sviluppatori di app di terze parti. Improvvisamente, le aziende avevano la possibilità di comunicare con i propri clienti e, più in generale, con il proprio target di potenziali clienti in una maniera diretta come mai era accaduto prima.

Shetty racconta come ha vissuto quel periodo: l’obiettivo della sua azienda era quello di far capire a startup e imprese cosa poteva significare per loro questo cambiamento, quanto fosse rivoluzionario e quanto fosse importante per la loro crescita prepararsi ad utilizzare al meglio tutto questo. Nel frattempo, la crescita esponenziale del mondo digital stava ampliando sempre di più gli orizzonti: non c’erano soltanto le app, ma anche nuovi prodotti in campo mobile, web, IoT, algoritmi e machine learning. Questa crescita non faceva altro che ampliare le opportunità derivanti dalla comunicazione diretta tra azienda e cliente.

La metafora del fiume, utilizzata da Shetty per spiegare quanto accadeva in quel periodo di crescita e di cambiamento, aiuta a comprendere meglio la situazione: è come quando attraversi il fiume e senti le pietre sotto ai piedi. L’obiettivo resta attraversare il fiume, ma mentre prosegui il tuo percorso, sentire che le pietre danno stabilità al tuo cammino ti aiuta a capire quanto il percorso stia procedendo su un terreno sempre più solido e sensato.

Facendo perno proprio sulle nuove possibilità in termini di prodotto offerte dal panorama in continua evoluzione, Shetty con la sua Kova Digital si è concentrato sull’innovazione e sulla consulenza alle imprese che desideravano implementarla. Il punto di forza del progetto stava nel fatto che tutte le aziende, prima o poi, hanno bisogno di innovarsi.

L’innovazione però, spiega Shetty, non è mai un lavoro facile: nella maggior parte dei casi, le aziende hanno serie difficoltà a implementare il cambiamento. Spesso vedono dei rischi troppo grandi, o hanno paura di fallire, o ancora non vogliono investire le risorse necessarie. Per questo motivo, Shetty consiglia di affidare ad una persona il compito di innovare, facendone un lavoro vero e proprio.

Questa persona deve impegnarsi nell’attività di ascolto del cliente: lo scopo è conoscerlo, capirlo, capire quale sia il suo percorso di acquisto e se ci sono (e dove) delle lacune o delle opportunità da studiare, eliminare o sfruttare.
Non bisogna mai cercare di copiare l’innovazione di altre aziende: l’innovazione giusta è diversa per ciascun progetto, perché è legata indissolubilmente all’ascolto delle esigenze, dei bisogni, dei feedback raccolti dai clienti effettivi e potenziali.

Lo scopo deve essere quello di individuare e fornire al cliente ciò che egli ritiene essere un valore aggiunto. Per questo motivo, imparare a comunicare efficacemente con il cliente è un’attività che bisognerebbe imparare a fare prima possibile. Ed è altrettanto fondamentale imparare ad implementare rapidamente i miglioramenti a prodotti e servizi, testarli e ripartire da capo ogni volta che sarà necessario, in quello che l’approccio Lean definisce il feedback loop.

Questo approccio, cuore pulsante del Lean Startup, è quello che ogni startup deve imparare a mettere in pratica fin dall’inizio della sua attività di business, per permettere all’idea di crescere e di arrivare sul mercato con migliori opportunità di successo. Occorre fare attenzione, però, perché (come spiega Shetty per esperienza) spesso le startup tendono a voler saltare immediatamente alla costruzione di un prodotto, che vivono come qualcosa di più semplice e immediato, senza trascorrere abbastanza tempo nell’attività di comunicazione e conoscenza del cliente.

La lezione più importante per una startup, quindi, è quella di imparare prima possibile ad ascoltare il cliente e i suoi bisogni, in maniera tale da apportare al prodotto / servizio offerto i miglioramenti suggeriti e da testare quanto prima il nuovo prodotto / servizio ottenuto. E, naturalmente, non dimenticare mai l’insegnamento più importante: il concetto di fallimento va rimodulato, perché

un errore ben compreso e sfruttato non è altro che una forma di apprendimento

Vi ricordiamo che l’approccio Lean Startup è una delle basi teoriche del percorso di formazione e mentorship ad approccio scientifico – sperimentale dei Learning Days di #VulcanicaMente4R, riservato ai 20 migliori team che hanno partecipato alla call for ideas.

I 6 workshop dei Learning Days, della durata di due giorni ciascuno, saranno ospitati dal CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est. Il percorso ha preso il via lo scorso 30 ottobre, con la partecipazione dei 20 team selezionati nella prima fase del percorso di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded”.

Il programma e il calendario dei Learning Days sono disponibili qui: 

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VulcanicaMente4R: ecco i progetti ammessi ai Learning Days

Sono stati scelti i 20 migliori progetti tra le idee candidate a “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded”

Con la deadline del 22 ottobre si è conclusa la fase di scouting e selezione delle idee per la quarta edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa, la startup competition del Comune di Napoli e del CSI – Incubatore Napoli Est che premia i talenti e progetti innovativi più interessanti con in palio percorsi di accelerazione e validazione e premi in denaro fino a un massimo di 32K.

Nel corso della fase di scouting sono stati oltre 100 gli innovatori intercettati, anche grazie a sessioni di animazione sul territorio e ai due Scouting Day ospitati all’interno dei locali del CSI – Incubatore Napoli Est a San Giovanni a teduccio.

Oggi, con la pubblicazione della Graduatoria (consultabile a questo link), sono state rese note le 20 idee che avranno accesso alla fase successiva del percorso: stiamo parlando dei Learning Days, un ricco programma di workshop e laboratori sulle tematiche più importanti dell’approccio Lean Startup e non solo, che prenderanno il via a partire dal 30 ottobre (il calendario e il programma dettagliato dei Learning Days sono disponibili qui).

I “fantastici 20” di #VulcanicaMente4R rappresentano un interessante e variegato panorama dell’innovazione imprenditoriale, con progetti che attraversano in maniera trasversale tutti i settori prioritari indicati dall’Avviso Pubblico e, più in generale, di maggior interesse nell’attuale ecosistema startup: dall’Internet Of Things (IOT) al Biomedicale, dall’Intelligenza Artificiale (AI) al Turismo, dalle Digital Technologies al CleanTech, passando per il Foodtech, la Green Economy e le Smart City Solutions.

Non  ci resta che augurare il nostro più grande in bocca al lupo ai 20 progetti della seconda fase di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded”, e ricordate di non mollare: ci vogliono concentrazione, motivazione e impegno perché dai Learning Days saranno selezionati i migliori 12 che accederanno all’Open Day!

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I Learning Days di #VulcanicaMente4R: programma, calendario e come partecipare

E’ in arrivo la prossima fase di #VulcanicaMente4R: vi raccontiamo tutto quello che c’è da sapere sui Learning Days

Si avvicina la chiusura della call for ideas di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded” e al CSI – Incubatore Napoli Est si lavora già per organizzare la fase successiva del percorso: i Learning Days.

Come previsto dall’Avviso Pubblico di #VulcanicaMente4R, le migliori startup selezionate tra tutte le domande di partecipazione pervenute entro la deadline del 22 ottobre 2018 parteciperanno ai Learning Days: un percorso di formazione e mentorship finalizzato ad acquisire la “cassetta degli attrezzi” dello startupper.

ATTENZIONE: le domande di partecipazione a “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded” dovranno essere inviate entro il 22 ottobre a questo link.

I Learning Days di #VulcanicaMente4R hanno una durata di 12 giorni, suddivisi in 6 workshop della durata di due giornate ciascuno: il primo workshop è previsto per il 30 e 31 ottobre 2018. Nelle settimane successive, il CSI orpiterà un workshop alla settimana, fino alla conclusione del percorso prevista per il 6 e 7 dicembre.

I workshop dei Learning Days, a cura degli esperti di rilievo nazionale, vedranno l’alternarsi di momenti teorici con lezioni formali e momenti pratici, con laboratori ed esercitazioni sotto la guida dei mentor di #VulcanicaMente.

Tra le tematiche principali affrontate durante il percorso, ricordiamo: l’Innovation Strategy, il modello di business, la segmentazione del mercato, la prototipazione, la Customer Experience, il marketing e la comunicazione, Business Model vs Business Plan.

  • Per maggiori informazioni sui Learning Days: clicca qui. 
  • Per maggiori informazioni su “VulcanicaMente4 – Reloaded”: clicca qui.

Il CSI incontra Business France: nuove opportunità per le startup napoletane

Il CSI – Incubatore Napoli Est ha recentemente incontrato una rappresentanza di Business France, agenzia governativa francese che opera in Italia con svariati servizi dedicati a imprese e startup.

Dopo l’avvio di una collaborazione con AIFA e il progetto Venture Up, l’incubatore del Comune di Napoli ha avviato i contatti per stabilire una collaborazione con l’agenzia del Consolato Francese in Italia deputata ai servizi in materia di business e impresa: tra le attività che caratterizzano la mission di Business France, ricordiamo l’internazionalizzazione, l’identificazione di investimenti, l’accelerazione di imprese e startup.

Al momento, Business France rappresenta una realtà diffusa a livello globale, con collaborazioni in atto in più di 70 paesi in tutto il mondo. I servizi offerti dall’agenzia sono personalizzati, confidenziali e gratuiti per imprenditori e aspiranti tali che abbiano intenzione di estendere il proprio business dandogli un respiro internazionale.

Un incontro che apre nuovi, interessanti orizzonti per le startup dell’incubatore, soprattutto in termini di opportunità di internazionalizzazione e apertura ai mercati esteri.vm4rNon perdere l’occasione di accedere alle opportunità per startup e talenti imprenditoriali offerte dal CSI: compila l’application e partecipa alla call for ideas di “VulcanicaMente4 – Reloaded”.  La deadline è fissata al 22 ottobre 2018: tutte le informazioni e il modulo di iscrizione sono disponibili a questo link.

Inoltre, per tutti gli aspiranti startupper interessati a #VulcanicaMente4R, il CSI ospita il 19 e 20 ottobre 2018 lo Scouting Day: un evento totalmente gratuito di formazione, mentorship e networking per conoscere tutto ciò che c’è da sapere su VulcanicaMente e incontrare i nostri mentor e altri talenti con cui costituire nuovi team. Ma attenzione, i posti sono limitati! Per partecipare allo Scouting Day occorre prenotarsi a questo link.

Scouting Day – 19/20 ottobre: ci saranno anche LUISS ENLABS e LVenture

 

Si arricchisce di nuove opportunità il Programma del secondo e ultimo Scouting Day di #VulcanicaMente4R, in programma il 19 e 20 ottobre.

Lo Scouting Day di “VulcanicaMente 4: dal talento all’impresa – Reloaded” è sempre più vicino: a partire dalle 9:30 e fino alle 19:00 del 19 e 20 ottobre, i partecipanti all’evento organizzato presso il CSI – Incubatore Napoli Est avranno la possibilità di perfezionare le proprie idee con i nostri mentor e di conoscere altri talenti innovativi con cui costituire team vulcanici per provare a trasformare la propria idea in una vera startup.

Lo Scouting Day prevede una serie di momenti dedicati alla formazione, alle attività di mentoring, al networking e all’approfondimento di tutte le opportunità e i premi previsti dalla call for ideas di #VulcanicaMente4R, in scadenza il prossimo 22 ottobre.

Tra le grandi opportunità riservate ai partecipanti, lo staff del CSI ha il piacere di poter confermare la presenza di Matteo Paradisi, direttamente dalla squadra di LVenture e LUISS ENLABS: nella grande realtà internazionale dell’innovazione con sede a Roma, Matteo ricopre il ruolo di Open Innovation Specialist / Business Analyst e sarà presente allo Scouting Day con un interessante speech dedicato al tema The Entrepreneurial Ecosystem e per ascoltare le idee di startup dei partecipanti e fornire il suo prezioso feedback a riguardo.

Partecipare allo Scouting Day è semplicissimo: basta compilare il form di iscrizione disponibile qui. L’evento è totalmente gratuito, previa registrazione obbligatoria (attenzione: i posti sono limitati!).

Per approfondire le opportunità della call for ideas di #VulcanicaMente4R: https://www.incubatorenapoliest.it/vulcanicamente-4-reloaded/

Il CSI incontra AIFI: nasce una nuova collaborazione con tante opportunità

Nei giorni scorsi, il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est ha incontrato i rappresentanti di AIFI, l’Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt.

AIFI (www.aifi.it) nasce nel 1986 allo scopo di sviluppare, coordinare e rappresentare in sede istituzionale i soggetti attivi sul mercato italiano nel Private Equity e nel Venture Capital e dal 2014 ha esteso le sue opportunità anche ai fondi di Private Debt. La sua attività prevede investimenti in aziende e startup allo scopo di aumentarne le possibilità di sviluppo.Tra le attività dedicate alle startup, AIFI (assieme a Fondo Italiano d’Investimento SGR) ha sviluppato il portale Venture Up: un vero e proprio marketplace che si propone di favorire l’incontro tra Venture Capital e startup per creare nuove opportunità di crescita all’interno dell’ecosistema italiano dell’innovazione.

L’incontro tra il CSI e AIFI pone le basi per l’avvio di un’interessante collaborazione, con l’apertura di nuove opportunità per le startup dell’incubatore.Vi ricordiamo che per accedere alle opportunità offerte dal CSI è necessario partecipare alla call for ideas di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded”: c’è tempo per iscriversi fino al 22 ottobre 2018, compilando il form disponibile a questo link.

Per approfondire le opportunità di VulcanicaMente4R e per preparare al meglio la propria application, inoltre, è possibile partecipare al secondo e ultimo Scouting Day: l’evento, completamente gratuito, si svolgerà il 19 e 20 ottobre. Per partecipare è obbligatorio iscriversi qui: https://www.incubatorenapoliest.it/events/scouting-day-2/

Ikigai per imprenditori: la tua startup rappresenta la massima espressione del tuo valore?

Quando si parla di startup, ci si riferisce spesso ad aspetti quali l’entità dei finanziamenti raccolti, gli step da seguire per implementare il Business Model, le capacità di natura tecnica e imprenditoriale dei founder, l’impatto che l’azienda avrà sul mercato, etc.

Spesso la vita di uno startupper di successo viene immaginata come una sorta di favola, tralasciando tutti gli aspetti e i momenti negativi che un neo-imprenditore è spessp costretto ad affrontare: elevato rischio di fallimento, incertezza di natura finanziaria, decisioni difficili (che spesso hanno un impatto notevole anche su terze persone) sono soltanto alcuni di questi.

Anche gli indicatori che sembrano rappresentare il successo, a ben vedere, possono avere un’accezione negativa: gli investimenti raccolti, ad esempio, sono essenzialmente dei debiti per cui più prendi, meno controllo hai sulla tua attività di startup…Ci sono tanti consigli utili per chi si prepara ad affrontare l’esperienza adrenalinica e al tempo stesso difficile ed impegnativa di dar vita ad una startup, ma anche questi non riescono a tener conto degli innumerevoli e imprevedibili cambiamenti che il mercato può attraversare.

Non bisogna sottovalutare, poi, un altro aspetto importante: in una startup, non basta considerare i numeri e gli indicatori di natura quantitativa. Una startup richiede passione, vision, motivazione, sacrificio. Tutti aspetti che hanno un impatto enorme nella vita dello startupper e che andrebbero presi in attenta considerazione fin dalle primissime fasi di vita del business.

In un interessante contributo apparso su Medium, Kacy Qua ha analizzato la possibilità di applicare al mondo dell’imprenditorialità e, in particolare, delle startup un segreto tipico della cultura giapponese: l’Ikigai.

Il termine Ikigai è traducibile con l’espressione italiana “ragione di vita” e rappresenta nella cultura nipponica “la ragione per svegliarsi al mattino”. Secondo i giappoonesi, tutti dovrebbero trovare il proprio Ikigai facendo un importante sforzo di ricerca interiore, per raggiungere la più profonda soddisfazione nella propria vita.Secondo Kacy Qua, applicare l’Ikigai alla propria startup significa garantirsi una vera e propria bussola personalizzata, utile a trasformare il proprio scopo individuale e le proprie competenze professionali in un’azienda che riesca, al contempo, ad avere un impatto sociale e a realizzare profitto.

Nel lavoro di imprenditore, gli aspetti personali e quelli professionali sono profondamente connessi, più che in tanti altri mestieri. Secondo Kacy Qua, per questo motivo, la valutazione dei propri punti di forza e di debolezza, dei propri talenti e risorse, delle proprie passioni e dei propri valori andrebbe pertanto fatta non soltanto da un punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista personale.

Così come si analizzano gli aspetti relativi alla strategia, alla mission, alla vision, alle competenze chiave e al vantaggio competitivo della startup, è fondamentale guardare agli scopi, alle capacità, alle passioni, alle modalità operative e alle esperienze di vita dello startupper.

Kacy Qua suggerisce una serie di domande utili che lo startupper dovrebbe porsi per trovare il proprio Ikigai: Cosa ti interessa? Per cosa sei disposto a combattere? Cosa puoi offrire in modo unico, che gli altri non possono offrire? Cosa intendi per natura? Cosa ti fa star male?

Le risposte a queste domande sono il punto di partenza per riempire gli spazi relativi ai quattro elementi del proprio Ikigai:

Applicando il contetto di Ikigai all’imprenditorialità, vediamo che l’ideale è fare in modo che si intersechino quattro elementi: ciò per cui si può essere pagati, ciò in cui si è bravi, ciò di cui il mondo ha bisogno (impatto sociale) e ciò che si ama. Per quest’ultimo elemento, in particolare, non si intende una semplice passione o hobby: è ciò per cui si è disposti a lottare, ciò che più conta per noi.

Naturalmente, nella realtà dei fatti, è molto difficile trovare l’equilibrio perfetto tra i quattro elementi che compongono l’Ikigai dello startupper. Bisogna considerare le condizioni e le priorità specifiche di ciascun momento della vita di un impresa, di un imprenditore, del mercato, etc.

In questo senso è necessario considerare l’Ikigai come una vera e propria bussola, da tener sempre in considerazione per cercare di tenere meglio possibile le cose in equilibrio, tenendo conto alcuni aspetti importanti: ad esempio, non sempre ciò di cui il mondo ha bisogno è ciò che ha successo sul mercato. Spesso non si riesce a bilanciare l’impatto sociale di un’azienda con la necessità di produrre profitti.

Ciò non toglie che l’Ikigai possa rappresentare un interessante esercizio di ricerca interiore e di riflessione sugli scopi e gli obiettivi più profondi di uno startupper e della sua impresa, per provare a costruire un business che rispecchi a pieno i valori e le passioni dei propri founder.

FONTI:
https://medium.com/swlh/ikigai-for-entrepreneurs-b100f6a00650
https://it.wikipedia.org/wiki/Ikigai


Se vuoi approfondire le possibilità di sviluppo della tua idea di impresa innovativa e conoscere tutte le opportunità e i premi per la tua startup, partecipa allo Scouting Day di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded”! L’appuntamento è per il 28 e 29 settembre al CSI! Clicca qui per info e iscrizioni.

 

Startup e Pivot: ascolta il mercato e non aver paura di cambiare i tuoi programmi!

Nell’ultimo post pubblicato qui nel nostro blog, dal titolo “Startup Tips: 6 suggerimenti utili in materia di Customer Service”, abbiamo affrontato il tema del servizio clienti e dell’importanza fondamentale che il feedback dei clienti assume nel processo di sviluppo del prodotto.

Il Customer Service è quindi una funzione tanto delicata quanto critica per lo sviluppo della startup, perché rappresenta una fonte di informazioni indispensabili per la definizione dei pivot necessari alla crescita di un business nelle sue prime fasi di sviluppo.

Il portale Forbes ha pubblicato un’interessante testimonianza sull’argomento, raccontando l’esperienza di Sinan Ozdemir e Jamasen Rodriguez, co-founder di Kylie.ai, sistema che sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale (AI) allo scopo di automatizzare le comunicazioni delle grandi aziende in tema, appunto, di assistenza clienti.

Nell’intervista, Ozdemir racconta l’esperienza di startupper concentrandosi su quanto i vari pivot affrontati per migliorare il business siano stati la chiave del successo internazionale di Kylie.ai: il messaggio di base che il co-founder vuole trasmettere a startupper e aspiranti tali è di non aver paura di affrontare uno o più pivot, perché sono proprio questi ultimi a dare il via al percorso di una startup verso il successo.

Prima di trovare la perfetta combinazione in termini di Product-Market Fit, il team ha dovuto affrontare molti pivot, di natura differente: da un cambio di nome, a cambiamenti legati al marketing e al mercato di riferimento, Kylie.ai ha attraversato grandi cambiamenti prima di raggiungere la sua attuale conformazione.

Qualsiasi founder di startup ti dirà che l’azienda che sta portando avanti ora non è quella che gestiva un anno fa, o addirittura qualche mese fa.

Il punto di partenza per il team di una startup early stage è comprendere l’importanza fondamentale del chiedere ai propri clienti cosa vogliono realmente. Bisogna chiedere feedback ai clienti, continuamente, con costanza: per sapere cosa vogliono davvero le persone, non c’è altro modo che chiederlo direttamente a loro.

L’ascolto attento e costante del mercato, spiega Ozdemir, è l’unica strada percorribile per raccogliere le informazioni necessarie a rimettere in discussione la roadmap della propria startup, per programmare il pivot più adatto alla situazione contingente, per individuare i problemi e le soluzioni.

Ma quindi, come si diventa founder “customer-centric”? Ascoltando il cliente, è possibile comprendere in maniera intuitiva quali sono i problemi da risolvere? Oppure è necessario eseguire delle analisi quantitative più approfondite?

Ozdemir racconta la sua esperienza di startupper in un mercato essenzialmente B2B: il processo di vendita di Kylie.ai prevede la raccolta dei dati dei clienti, necessari ad eseguire delle analisi quantitative ad hoc. Secondo Ozdemir, infatti, la cosa migliore nel processo di raccolta dei feedback della clientela è cercare di andare più a fondo possibile, evitando di affidarsi semplicemente all’intuizione.

E come di arriva alla decisione di implementare un pivot? Naturalmente, la scelta di pivotare deve essere guidata dalla decisione di cosa è meglio per l’azienda. La domanda di base dell’intero processo deve essere: cosa è meglio per la startup? Subito dopo, bisogna assicurarsi di avere le risorse necessarie per affrontare il cambiamento: in altre parole, occorre domandarsi “ne vale davvero la pena?”.

Su questo punto entrano in gioco anche delle dinamiche relative alle caratteristiche personali dei componenti del team. Bisogna sempre circondarsi di compagni di viaggio appassionati a ciò che fanno, ricordando che l’azienda è più grande della somma delle sue singole parti, e che spesso una startup racchiude in sé delle risorse inaspettate quando si tratta di impegnarsi e lavorare sodo in fase di pivot.

Se ci si rende conto che val la pena perseguire gli sforzi necessari ad implementare un pivot nel proprio business, allora si va avanti: si torna dal cliente e gli si chiede cosa c’è che non va nel nostro attuale prodotto.

In conclusione, Ozdemir racchiude il suo messaggio in un consiglio a tutti i founder alle prese con la necessità di un pivot. Alla domanda “Lo faccio o non lo faccio?” la sua risposta è semplicemente: “Provaci! In fondo, qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere?”.

FONTE: https://www.forbes.com/sites/frederickdaso/2018/09/06/this-founder-says-to-not-be-afraid-to-pivot-your-startup/#3376ba042cefE tu, hai un’idea innovativa che vorresti trasformare in una startup di successo? 

Vuoi ascoltare altre testimonianze di startupper che hanno già creato un business innovativo?

Hai un progetto in testa e vorresti confrontarti con degli esperti per capire come svilupparlo?

Hai bisogno di completare il tuo team con altri talenti in possesso di competenze tecniche o imprenditoriali?

Partecipa al nostro Scouting Day, il 28 e 29 settembre, prenota subito il tuo posto compilando il modulo di iscrizione!

Startup Tips: 6 suggerimenti utili in materia di Customer Service

Quando si avvia una startup, non ci si può aspettare che il livello di efficienza del Customer Service sia uniforme in tutte le fasi di sviluppo del business: il servizio clienti cresce, proprio come tutti gli aspetti di una startup, ed è fondamentale che il livello sia adatto alla fase di crescita che l’azienda sta attraversando.

In un interessante post pubblicato dal blog di HubSpot (azienda di rilevanza internazionale che ha sviluppato un noto software per l’Inbound Marketing) con la firma di Michael Redbord (Vicepresidente di HubSpot), si approfondisce la tematica delle caratteristiche che il servizio clienti deve assumere all’inizio della vita di una startup, quello che l’autore definisce il “livello base” di Customer Service e che corrisponde alla fase di fondazione del business (da 0 a 5 dipendenti).

Al momento della fondazione, per una startup il servizio di assistenza clienti è molto in fondo alla lista delle priorità, ed è giusto che sia così: più che preoccuparsi dei clienti, i founders in questa fase devono concentrarsi sul raggiungimento dell’obiettivo principale: il product-market fit.

A questo livello, il contributo più grande che la startup può ricevere dai propri clienti risponde ad un solo nome: feedback. In questa fase di test, la startup che si approccia al cliente e risponde alle richieste di supporto deve concentrarsi costantemente sull’ottenere e l’applicare il feedback. La domanda da porsi è: in che modo il feedback che ho appena ricevuto può essere utile allo sviluppo del prodotto? Bisogna sempre avere ben presente, infatti, che nella fase di fondazione l’obiettivo principale del team di una startup è quello di ottenere un prodotto che si adatti perfettamente alle esigenze del mercato di riferimento.

Una volta chiarito questo quadro di riferimento, Redbord elenca 6 consigli utili in tema di Customer Service per startup nella fase di fondazione:

1) Configurare un flusso di lavoro semplice per gestire le richieste dei clienti. Non dimenticare mai che il business di una startup di successo è destinato a scalare: un processo complesso può essere gestibile all’inizio, ma è destinato a fallire quando il volume di affari crescerà. Pertanto, mantieni un flusso semplice e concentrati esclusivamente sull’obiettivo di imparare dai tuoi clienti e dai loro feedback.

2) Incontrarsi regolarmente per rivedere i problemi più comuni tra i clienti e apportare le correzioni necessarie alla roadmap di sviluppo del prodotto. Ascoltare i clienti fornisce una vera e propria miniera d’oro di spunti per comprendere con precisione cosa vogliono i clienti dal tuo prodotto. La startup che ascolta i propri clienti e il proprio mercato capisce con chiarezza come deve essere sviluppato il prodotto per incontrare il favore della clientela. Inoltre, ascoltare con attenzione i primi clienti significa ripagarli per averti dato fiducia fin dall’inizio, e questo può farli trasformare nei tuoi più affezionati testimonial.

3) Coinvolgere tutto il team per aiutare a risolvere i problemi dei clienti. Il coinvolgimento di tutto il team mentre il business scala consente di ottenere due risultati: la concentrazione sui bisogni del cliente e la creazione di un team specializzato.

4) Rimanere concentrati sull’utilizzo del Customer Service come strumento di apprendimento. L’attività di ascolto del feedback dei clienti per migliorare il prodotto è fondamentale e va svolta con attenzione e costanza.

5) Non ottimizzare il servizio… almeno, non ancora. L’obiettivo iniziale è quello di raggiungere il successo: sembra molto allettante spendere tempo e risorse per ottimizzare il servizio clienti e renderlo sempre più efficiente. Senza dubbio, questo tipo di lavoro sarà utile quando la startup sarà cresciuta abbastanza da apprezzare il risultato in termini di miglioramento dell’efficienza, ma fino ad allora ciò che conta davvero è che il tuo servizio clienti sia in grado di soddisfare appieno il cliente, differenziandoti dalla concorrenza. In una startup alle fasi iniziali, non importa risolvere un problema il 2% più velocemente rispetto al mese scorso: è importante concentrarsi sul cliente e su ciò che lo rende felice.

6) Non permettere ai tuoi ingegneri di lavorare a soluzioni alternative che non potranno essere mantenute in futuro. Al contrario, falli impegnare su soluzioni utili ai problemi reali che il prodotto presenta attualmente. Bisogna implementare soluzioni sostenibili, senza pensare soltanto alla rapidità di risoluzione dei problemi: l’impegno deve essere teso a trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità e velocità, ascoltando con attenzione la voce dei clienti. In questi termini, bisogna assicurarsi che esista un dialogo efficace tra Customer Service e team di sviluppo, per trovare il miglior modo di venire incontro alle esigenze dei clienti e del mercato.

In sintesi, il servizio clienti deve essere gestito da una startup come un lavoro di squadra indispensabile per il futuro successo del business: il feedback dei clienti va trattato come un’opportunità per migliorare il prodotto e, in quanto tale, come uno dei beni più preziosi per la tua azienda.

Fonte: https://blog.hubspot.com/service/customer-service-startups

E la tua startup, in quale fase si trova? Hai già iniziato a sviluppare la tua idea?
Se hai un’idea di impresa e vuoi trasformarla in una startup, non perdere l’occasione di confrontarti con mentor ed esperti e di incontrare altri talenti innovativi come te: partecipa allo Scouting Day di #VulcanicaMente4R!
L’appuntamento è per il 28 e 29 settembre: compila subito il modulo di iscrizione disponibile qui, lo staff del CSI – Incubatore Napoli Est ti aspetta!

Napoli, 10/09/2018

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