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Torna il Social Change Weekend: dal 27 al 29/03 a Napoli, la startup competition per l’innovazione sociale

Dal 27 al 29 marzo torna a Napoli con la sua quarta edizione il Social Change Weekend, l’iniziativa della cooperativa Project Ahead dedicata all’innovazione e al cambiamento sociale.

Il Social Change Weekend è una vera e propria startup competition, ideata per selezionare le migliori idee e sostenere la creazione di imprese economicamente sostenibili ad impatto sociale, aperta a chiunque abbia un’idea di business da realizzare o le competenze per entrare a far parte di un team.

La tre giorni del #SCWNapoli sarà ospitata nella sede della Fondazione Quartieri Spagnoli FOQUS presso l’ex Istituto Montecalvario: il focus sarà quello della creazione di nuove imprese sociali basate sull’utilizzo delle nuove tecnologie e del web, in un’ottica di sostenibilità sociale ed economica.

L’appuntamento di venerdì è aperto al pubblico, e vede in Programma una Tavola Rotonda dedicata al tema “Il Terzo Settore cambierà la società o la società cambierà il Terzo Settore?”: tra gli interventi, segnaliamo quello dell’Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive del Comune di Napoli Enrico Panini, dell’Assessore alle Politiche Giovanili, all’Innovazione e alla Creatività del Comune di Napoli Alessandra Clemente e quello di Giovanna Melandri, coordinatrice della task force italiana su Impact Investing del G7.

Inoltre, nel corso del Social Change Weekend saranno presenti gli esperti del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est, per presentare le opportunità della nuova call for ideas di “VulcanicaMente dal talento all’impresa® 3”: la cui deadline è fissata il 17/04/2015!

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Napoli, 27/29 marzo: anche #VulcanicaMente allo #SCWNapoli!

 

Il format prevede la presentazione delle idee dei partecipanti (3 minuti per ciascuna idea) con la votazione delle migliori idee e la formazione dei gruppi. Le giornate di sabato e domenica, invece, saranno aperte esclusivamente ai team in gara e dedicate al lavoro in team con l’aiuto dei mentors e dei coaches per sviluppare al meglio le idee di impresa sociale: i momenti di lavoro in team saranno alternati da interventi di speaker sui temi più importanti per l’innovazione sociale.
Infine, domenica sera i lavori si concluderanno con la pitch session delle idee in gara (7 minuti per ciascun team), la votazione della Giuria e la premiazione dei vincitori, che potranno beneficiare di un percorso gratuito presso l’incubatore di startup sociali DIALOGUE.

Per saperne di più su #SCWNapoli: http://socialchangeweekend.com/

Per iscriversi a #SCWNapoli: http://www.eventbrite.com/e/biglietti-social-change-weekend-napoli-15617017921

Napoli, 10/03/2015

Fino a 30K e percorsi di incubazione nelle Baleari per le migliori startup del Turismo: StartUpBit Awards 2015

Mancano ancora pochi giorni alla chiusura delle application per partecipare a StartUpBit Awards 2015: l’iniziativa è dedicata alle migliori startup internazionali nel settore del Turismo e la deadline per partecipare è fissata al 15 marzo 2015.

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StartupBit Awards 2015: il premio per le migliori Startup nel settore Turismo

 

L’iniziativa StartUpBit nasce ad opera del Governo delle Baleari, regione spagnola con una reputazione da leader mondiale nel settore turistico e dotata di un incubatore per startup tecnologiche ed innovative, il ParcBIT, con oltre 50 startup incubate all’attivo.

Il contest StartUpBit Awards 2015 è aperto a giovani startup innovative con un progetto imprenditoriale nel settore turistico, in fase early stage e con opportunità di crescita a livello globale.
Possono presentare la propria candidatura startup nate dopo il 1° gennaio 2013, di piccole e medie dimensioni (secondo la normativa UE) e team informali che si impegnano a costituirsi in impresa entro un mese dall’eventuale accesso ai premi in palio.

Le candidature a StartUpBit Awards 2015 sono aperte fino al prossimo 15 marzo, esclusivamente on-line attraverso il form di iscrizione disponibile al seguente link: http://www.startupbit.org/registro.php
Il form può essere compilato in inglese o in spagnolo, le lingue ufficiali dell’iniziativa.

Tra tutte le candidature ricevute, un’apposita Commissione selezionerà i 10 progetti finalisti tenendo in considerazione i seguenti criteri di valutazione:

Team profile,
Business Model,
Ambition,
Innovation,
Results and Achievements.

I 10 finalisti saranno invitati a partecipare all’evento finale che si svolgerà il 25 marzo 2015 a Mallorca (le spese di viaggio saranno a carico degli organizzatori). I team finalisti di StartUpBit Awards 2015 presenteranno il proprio pitch ad una platea di imprenditori ed esperti che sceglieranno i vincitori.

Il primo premio di StartUpBit Awards 2015 consiste in 30.000 € (suddivisi in 12.000 € alla premiazione e 18.000 € in sei rate mensili) e un anno di incubazione presso l’incubatore di ParcBIT nelle Isole Baleari.

Il secondo premio, invece, prevede un premio in denaro di 24.000 €, suddivisi in 6.000 € alla premiazione e 18.000 € in sei rate mensili. Anche per il secondo classificato, StartUpBit Awards 2015 prevede un anno di incubazione gratuita a ParcBIT.

Inoltre, per altri 4 tra i migliori progetti finalisti selezionati dalla Giuria, StartUpBit Awards 2015 mette a disposizione altrettanti percorsi di incubazione a ParcBIT della durata di un anno ciascuno.

Per maggiori informazioni, il sito ufficiale dell’iniziativa è: http://www.startupbit.org/index.php

Napoli, 09/03/2015

TIM #WCAP Accelerator apre la call for ideas 2015, alla ricerca di startup in ambito Digital

E’ aperta da oggi la call for ideas 2015 per TIM #WCAP Accelerator: Telecom Italia è infatti alla ricerca di progetti innovativi e startup in ambito digital, con focus particolare nei settori mobile, smart home, automotive, gaming, health&wellness, data analysis, green solutions, social impact, digital payments, it security, social network e wearables.

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La call for ideas di TIM #WCAP Accelerator: alla ricerca delle migliori startup Digital

 

A partire dalla prima edizione del 2009, #WCAP ha ricevuto 7.000 idee di business, selezionato e supportato oltre 200 progetti e assegnato 4,5 milioni di euro alle startup accelerate: anche quest’anno i migliori 40 team avranno diritto ad un grant da 25K e a partecipare al percorso di accelerazione in uno degli incubatori #WCAP, che dallo scorso anno rientrano tra gli incubatori certificati dal MISE.

La call di #WCAP è aperta a società (italiane ed estere) costituite da non oltre 24 mesi e team di persone fisiche maggiorenni, che si assumono l’impegno di costituire una società entro 15 giorni dall’eventuale assegnazione della call.

Le application potranno essere inviate esclusivamente on-line entro l’11 maggio 2015, effettuando la procedura di registrazione al seguente link: http://www.wcap.tim.it/it/call-ideas-it

Per effettuare l’application è necessario presentare la seguente documentazione: pitch di presentazione del progetto, curriculum vitae dei partecipanti, piano di sviluppo del progetto, copia dei documenti di identità (per le persone fisiche) e della visura camerale (per le persone giuridiche).

Tra tutte le proposte progettuali ricevute, saranno selezionati i migliori 40 progetti che avranno diritto ad un grant da 25.000 euro ciascuno e ad un percorso di accelerazione in uno degli incubatori #WCAP d’Italia: Roma, Milano, Bologna e Catania.

Per maggiori informazioni e dettagli, il Regolamento della call è disponibile qui: http://www.wcap.tim.it/it/regolamento-call-ideas-2015

Napoli, 04/03/2015

La ricerca del co-founder perfetto per la tua startup: alcuni consigli utili

Nanxi Liu è co-founder e CEO di Enplug, società tecnologica di Los Angeles leader nel mercato dei software specializzati per l’alimentazione degli schermi digitali nei centri commerciali, ristoranti, negozi, etc. Molte grandi aziende in tutto il mondo si servono dei software di Enplug, per mostrare in tempo reale i contenuti interattivi sui propri schermi.
Di recente, il portale WeWork ha pubblicato un interessante articolo di Nanxi Liu sul tema della ricerca del perfetto co-founder per una startup: l’autrice prende spunto, per scrivere il suo articolo, dall’esperienza personale che ha vissuto con la fondazione della sua startup.

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Cinque punti fondamentali per trovare il co-founder perfetto

 

Nella maggior parte dei casi, i consigli sulla ricerca del co-founder sono essenzialmente due: fonda la tua startup con qualcuno che conosci già da tempo e fonda la tua startup con qualcuno con cui hai una pregressa esperienza di lavoro.

Nanxi Liu non ha seguito nessuno dei due: la sua prima startup, Nanoly Bioscience, è nata in un bar del college che l’autrice frequentava. Con il suo co-founder, Balaji Sridhar, hanno preso la decisione di fondare una nuova startup il giorno dopo essersi conosciuti: tre anni dopo, l’azienda era ancora in piedi e cresceva incessantemente.

Un’esperienza molto simile è stata quella della nascita di Enplug: i cinque co-founder anno scelto di intraprendere insieme l’avventura di una nuova startup dopo una settimana dal loro primo incontro, e due anni dopo l’azienda può contare su un team di 35 persone e degli uffici a Los Angeles.

Basandosi sulle sue esperienze, quindi, l’autrice ha trovato i suoi cinque punti da tenere in considerazione quando si è alla ricerca del co-founder perfetto per una startup:

1) Ammirazione reciproca

In entrambe le esperienze di startup, Nanxi Liu ha riscontrato un’immediata e reciproca ammirazione e rispetto per i co-founder e compagni di avventura: tutti si guardavano l’un l’altro con rispetto, il rapporto è stato immediatamente tra pari e ognuno si è sentito subito fiero di lavorare con l’altro. Sentirsi orgogliosi della propria squadra è, secondo l’autrice, un aspetto importante da tenere in considerazione quando si scelgono i co-founder per una startup.

2) Fase della vita simile

Trovarsi in una fase di vita simile significa avere le stesse esigenze in termini di Work Life Balance: si tratta di un aspetto importantissimo, per evitare risentimenti e conflitti nelle aspettative tra i co-founder. Spesso, agli inizi di una startup, occorre lavorare per molte ore al giorno, sacrificando anche i weekend, ed è fondamentale che tutti siano pronti a farlo.

3) Posizione finanziaria simile

Sia per Nanoly Bioscience che per Enplug, i co-founder si sono trovati d’accordo sulla decisione di rinunciare allo stipendio per i primi tempi. Inoltre, tutti erano pronti a vivere dei propri risparmi e a lavorare a tempo pieno sul progetto della startup. Inoltre, nessuno aveva debiti pregressi o la necessità di impegnarsi in un lavoro part-time. La condivisione di una posizione e di obiettivi finanziari simili tra i co-founder è, secondo Nanxi Liu, un aspetto che facilita il percorso di sviluppo di una startup.

4) Skillsets complementari

Fondare una startup con persone che hanno skills e conoscenze differenti è indispensabile per avere un team di successo: è importante riuscire a coprire le competenze di base per una nuova impresa, come quelle relative a design, finanza, hardware, software. Inoltre, secondo l’autrice, quando i co-founder hanno skillsets simili è più facile incorrere in conflitti e discussioni.

5) Valori condivisi

Anche se le esperienze di ogni co-founder sono differenti, è fondamentale condividere tutti gli stessi valori: tra questi, ad esempio, il rispetto degli altri, l’integrità e l’onestà. Ancora, tra i valori condivisi dall’autrice e dai co-founder delle sue startup ritroviamo la convinzione che il miglior modo per imparare sia assumersi dei rischi, l’ottimismo, il vedere qualsiasi impedimento come una sfida da risolvere.
I valori condivisi sono, secondo Nanxi Liu, alla base del team di una startup e rappresentano le fondamenta su cui l’azienda potrà crescere e svilupparsi.
Per leggere il post originale: https://magazine.wework.com/inspiration/found-perfect-co-founder/

Napoli, 02/03/2015

ClimateLaunchpad 2015: dall’UE, fino a 10.000 € in palio per startup con progetti nel settore CleanTech

C’è tempo fino all’8 giugno 2015 per presentare la propria candidatura al contest UE ClimateLaunchpad 2015: un’iniziativa dell’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (EIT) aperto a studenti, imprenditori, ricercatori e startup con un progetto innovativo nel settore CleanTech.

ClimateLaunchpad 2015 rientra tra le iniziative dell’EIT nell’ambito del programma Climate-KIC, della Comunità della conoscenza e dell’innovazione sui cambiamenti climatici.

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Climate Launchpad 2015: premi per startup CleanTech

 

Il Contest si svolge in tre fasi:

1) Boot Camp: in ciascuno dei Paesi aderenti all’iniziativa sarà organizzato un BootCamp di due giorni per la formazione ai partecipanti sulle tematiche fondamentali di lancio di un nuovo business;

2) Coaching intensivo e Finali nazionali: al termine del Boot Camp, ciascun team avrà a disposizione un pitch, un business model e la value proposition del proprio progetto. In ciascun Paese saranno selezionati 3 finalisti che avranno accesso alla fase successiva.

3) Finale europea nei Paesi Bassi: i tre finalisti di ciascuno dei Paesi partecipanti avranno accesso all’evento finale di ClimateLaunchpad 2015, e presenteranno il proprio pitch di fronte alla Giuria del Climate – KIC Accelerator. Gli 8 migliori progetti avranno accesso al programma di accelerazione della durata di 18 mesi del Climate KIC – Accelerator, specializzato in startup innovative con progetti sui cambiamenti climatici.

Infine, i tre vincitori proclamati durante la Finale europea di ClimateLaunchpad 2015 avranno accesso a un premio in denaro di 10.000 € (per il primo classificato), 5.000 € (per il secondo classificato) e 2.500 € (per il terzo classificato).

Il link per le application (deadline in Italia: 8 giugno 2015) è disponibile qui: http://climatelaunchpad.org/application-form/

Per maggiori informazioni: http://climatelaunchpad.org/competition2015/

Napoli, 27/02/2015

Digital Media Lab: opportunità da Mediaset e PoliHub per startup nel settore Internet Media

Ultimi giorni per partecipare a Digital Media Lab, l’iniziativa promossa da Mediaset in collaborazione con PoliHub per selezionare, supportare e premiare i migliori progetti innovativi nell’ambito Internet Media.

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C’è tempo fino al 28 febbraio per candidarsi a Digital Media Lab

 

In particolare, sono previste due categorie in concorso:

Mobile Advertising: progetti innovativi per la monetizzazione dei contenuti editoriali pubblicitari su smartphone;
Second Screen: progetti innovativi per l’interazione del pubblico con i programmi televisivi attraverso lo smartphone.

La partecipazione a Digital Media Lab è aperta a persone fisiche in possesso di un’idea innovativa nei settori di riferimento, sviluppatori già a lavoro su un progetto (anche in fase di test), startup del settore costituite da non oltre 5 anni e imprese operanti già da tempo sul mercato, con progetti innovativi candidabili alle categorie in concorso.

Le candidature on-line dovranno pervenire entro il 28 febbraio 2015: il form di registrazione è disponibile al link http://www.polihub.it/digital-media-lab-ideas-shape-future

La Commissione di Valutazione provvederà a selezionare le migliori proposte progettuali sulla base di criteri quali:

– qualità e competenze del team,
– innovatività del progetto,
– mercato e potenzialità del business,
– fattibilità tecnica,
– integrabilità con l’offerta di Mediaset.

I progetti finalisti parteciperanno ad una giornata di confronto con esperti universitari e manager di Mediaset, che si svolgerà entro aprile presso la sede Mediaset a Cologno Monzese.
Durante la giornata di confronto, i team avranno l’opportunità di incontrare one-to-one gli esperti e i manager per approfondire la conoscenza dei progetti e valutare eventuali collaborazioni.

I progetti vincitori avranno accesso ad un percorso di 6 mesi presso PoliHub, con mentorship personalizzata da parte di esperti del Politecnico di Milano e di Mediaset. Inoltre, avranno l’opportunità di beneficiare del supporto degli asset Mediaset per accelerare lo sviluppo del business e, in caso sia reciprocamente conveniente, entreranno a far parte del network di partner e fornitori di Mediaset.

Per maggiori informazioni, per iscrizioni e per scaricare il Regolamento di Digital Media Lab: http://www.polihub.it/digital-media-lab-ideas-shape-future

Napoli, 26/02/2015

CoopStartup FarmAbility: il Bando per startup innovative agroalimentari in forma cooperativa

CoopStartup è il progetto sperimentale di ricerca-azione avviato in collaborazione da Coopfond e Legacoop nel maggio 2013 e finalizzato alla sperimentazione e al sostegno di progetti cooperativi di startup caratterizzati da innovazioni tecnologiche e sociali.

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CoopStartup Farmability: premi per le startup cooperative del settore agroalimentare

 

Al momento CoopStartup ha lanciato il Bando CoopStartup FarmAbility, focalizzato sulla creazione di startup innovative ad alto contenuto tecnologico e di conoscenza, in forma cooperativa, nel settore agroalimentare: in particolare, CoopStartup FarmAbility è aperto a gruppi di aspiranti imprenditori e cooperative già esistenti.

I gruppi di aspiranti imprenditori dovranno essere composti da almeno tre persone, di cui la maggioranza residenti in una delle seguenti Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

Le cooperative già esistenti dovranno invece essere costituite da non più di 12 mesi ed avere sede legale e/o operative in una delle Regioni sopra elencate.

Come accennato, le proposte progettuali innovative dovranno essere relative al settore agroalimentare o in ambiti di interesse per lo sviluppo del comparto agroalimentare: l’innovazione potrà essere di prodotto, processo, servizio e/o relativa all’organizzazione.

Per partecipare a CoopStartup FarmAbility, bisogna registrarsi alla piattaforma on-line www.coopstartup.it/farmability e compilare la domanda (Allegato A): la deadline è fissata alle ore 24:00 del 31 marzo 2015.

Entro il 30 aprile 2015 saranno selezionate le migliori 20 proposte, che parteciperanno al Percorso FarmAbility strutturato in tre fasi:

1) Formazione (maggio/giugno 2015): 6 giornate formative suddivise in moduli specifici per la creazione di impresa innovativa nel settore agroalimentare;
2) Consulenza Specialistica (giugno/settembre 2015): erogazione di servizi specialistici personalizzati per i singoli progetti di impresa;
3) Tutoraggio Cooperativo (giugno/settembre 2015): affiancamento dei team con personale di imprese cooperative già consolidate.

Al termine del Percorso, le tre idee di impresa più promettenti saranno premiate con il Premio CoopStartup FarmAbility, consistente in un premio in denaro (5.000 € al primo classificato, 3.000 € al secondo e 2.000 € al terzo) e dall’erogazione di un piano di servizi personalizzati previa costituzione delle imprese in forma cooperativa.

E’ possibile iscriversi e scaricare il Bando e la domanda di partecipazione al seguente link: http://farmability.coopstartup.it/

Per informazioni: http://www.coopstartup.it/

Napoli, 25/02/2015

Da ingegnere a startupper: i consigli utili per gestire al meglio un business di successo

Chris Thornham è co-founder di FLO Cycling, azienda specializzata nella produzione di ruote per bicicletta aerodinamiche che, nel giro di tre anni, ha venduto oltre 10.000 prodotti in 51 Paesi in tutto il mondo: di recente, il portale WeWork ha pubblicato un suo articolo con alcuni interessanti consigli appresi durante la sua esperienza di startup, e in particolare dal suo “passaggio” da ingegnere ad imprenditore.

Secondo Thornham, infatti, l’attitudine al pensiero logico-razionale e all’execution veloce dei piani sono due aspetti tipici degli ingegneri che lo hanno aiutato molto nell’attività imprenditoriale: la pianificazione è infatti di fondamentale importanza, soprattutto in un mondo come quello delle startup in cui i problemi e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.

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Consigli di business per startup: da ingegnere a imprenditore

 

La capacità di problem solving di matrice ingegneristica e tecnica rappresenta una skill di vitale importanza quando si tratta di dover affrontare alcuni imprevisti della vita da startupper: nel primo anno di attività di FLO Cycling, ad esempio, i founder hanno dovuto far fronte a piccole e grandi emergenze, dalle continue cadute del server all’incidente di una nave container che trasportava i prodotti dell’azienda.

Dalle sfide affrontate nei primi tempi della sua startup, Thornham ha tratto alcune importanti lezioni che condivide con i lettori del suo post: vediamo quali sono i suoi consigli.

1) Seguire sempre la tua passione

Un imprenditore di successo non si concentra soltanto sui soldi: è necessario avere passione per il proprio prodotto o servizio. Quando si riesce a fare della propria passione il proprio lavoro, tutto diventa più facile e si riescono ad affrontare meglio anche le difficoltà.

2) Elaborare un piano B

Nel tentativo di seguire la propria passione e i propri sogni occorre sempre essere intelligenti: una startup può incorrere in una serie di imprevisti e difficoltà, per cui è necessario predisporre una strategia alternativa che possa funzionare da piano B.

Dover cambiare programma e dedicarsi ad altro non significa aver fallito: significa semplicemente imparare le lezioni dal fallimento e applicare gli insegnamenti alla prossima occasione. Lo stesso Thornham racconta che il suo primo business è stato un flop totale: il team era particolarmente bravo negli aspetti tecnici, di design e di pianificazione, ma aveva scarso senso degli affari. Riconoscere le proprie mancanze è servito a capire dove bisognava lavorare e migliorare, per poi affrontare con nuove competenze l’impresa successiva.

3) Non avere fretta

Per costruire e coltivare un business di successo ci vuole il tempo giusto: essere impazienti non paga, quando si tratta di startup. Per far funzionare al meglio FLO Cycling sono serviti 5 anni di lavoro: il successo arriva lavorando sodo, e tenendo duro anche quando sembra non ci siano progressi.

Un suggerimento pratico dell’autore è quello di fare sempre attenzione agli aspetti finanziari: per far fronte ad eventuali spese impreviste è importante poter contare su un sostegno economico di base.

4) Collaborare con i clienti

A volte gli startupper pensano che la strada migliore sia quella di mantenere il segreto sul proprio business: questo atteggiamento, invece, è controproducente per raggiungere l’obiettivo finale di diffondere il brand e ampliare la base di potenziali clienti.

Quando si ha una buona idea per una startup, è importante invece chiedere alle persone cosa ne pensano e capire se sarebbero disposti ad acquistare il prodotto. I founder di una startup devono impegnarsi molto nella collaborazione e nel confronto con la potenziale clientela, cercando di capire quali siano le caratteristiche e i benefici che cercano in un prodotto o servizio.

A volte, le grandi aziende spendono molte risorse per costose ricerche di mercato tralasciando l’aspetto fondamentale: parlare direttamente con i clienti. Valutare l’interesse del pubblico è, invece, il modo migliore per sapere se impegnarsi nella costruzione di un prototipo per proseguire con l’attività di impresa.

In conclusione, gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione secondo Thornham quando si crea una startup risultano essere:

  • cercare sempre il feedback dei clienti, lasciandogli un ruolo attivo nel processo di Product Development;

  • svolgere una corretta ed efficace attività di pianificazione, che contempli anche un piano B (elasticità e flessibilità);

  • farsi guidare dalla propria passione nella gestione del business, cercando di imparare tutto il necessario per portare al successo la propria startup.

Il post originale è disponibile qui: https://magazine.wework.com/inspiration/engineer-entrepreneur-discovered-start-business/

Napoli, 24/02/2015

Gobeyond: daSisalPay, un premio da 50.000 € per il miglior progetto innovativo di impresa

Gobeyond è il contest finalizzato alla selezione e al sostegno delle nuove idee imprenditoriali italiane lanciato da SisalPay allo scopo di ricercare i migliori progetti ad alto potenziale innovativo tra cui scegliere il vincitore, che sarà premiato con un contributo finanziario di 50.000 €.

Le selezioni sono aperte a singoli candidati e team di persone fisiche (residenti in Italia e maggiorenni) e a micro e piccole imprese già costituite, con sede nel territorio italiano.

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Gobeyond: 50.000 in premio per il miglior progetto innovativo di impresa

I progetti ammissibili a Gobeyond devono essere in possesso delle seguenti caratteristiche:

1) Innovazione: intesa come carattere innovativo di prodotto/processo/servizio e/o distribuzione;
2) Utilità: l’idea deve rispondere a bisogni chiaramente definiti;
3) Fattibilità: intesa come sostenibilità economica nel tempo;
4) Scalabilità: pur generando, innanzitutto, un ritorno positivo a livello nazionale, il progetto deve essere replicabile in ottica internazionale.

Non sono previste limitazioni dal punto di vista del settore merceologico di riferimento dei progetti di impresa.

Per partecipare a Gobeyond, i candidati dovranno presentare domanda di partecipazione on-line attraverso la piattaforma www.gobeyond.info entro la deadline fissata al 15 aprile 2015.

Dopo aver effettuato la registrazione al sito, i proponenti dovranno caricare un video della durata massima di un minuto dell’elevator pitch del progetto e compilare la scheda di dettaglio (nella sezione “Profilo”) contenente le informazioni utili sull’idea.

Fino all’8 maggio 2015, le idee caricate sulla piattaforma potranno essere votate dalla community attraverso il meccanismo dei “like” su Facebook. Il numero di like sarà uno dei criteri di valutazione di cui terrà conto la Commissione per scegliere i 3 progetti finalisti.

Durante il Wired Next Fest 2015, ospitato a Milano nella seconda metà di maggio, saranno annunciati i tre progetti finalisti che potranno inviare il Business Plan del proprio progetto entro e non oltre il 10 giugno 2015.

Tra i tre finalisti, la Commissione di Gobeyond sceglierà il progetto vincitore che si aggiudica un premio di 50.000 €: la prima tranche (pari al 30%) sarà erogata nel corso dei primi 6 mesi dalla proclamazione del vincitore. Durante i 6 mesi di avvio, il vincitore potrà beneficiare del supporto degli “Enabling Partner” di Gobeyond, tra cui figurano Google e Wired.
Entro il 31 dicembre 2015, infine, sarà erogato il restante 70% del Premio.

Per maggiori informazioni, per scaricare il Regolamento e partecipare a Gobeyond: http://www.gobeyond.info/

Napoli, 23/02/2015

UNECE Ideas for Change Award: il 14 aprile a Ginevra, le Nazioni Unite incontrano le startup

UNECE Ideas for Change Award è la prima iniziativa della Economic Commission for Europe delle Nazioni Unite dedicata alle startup: nel 2015, anno dello Sviluppo Sostenibile, le Nazioni Unite hanno infatti deciso di offrire alle nuove imprese innovative con idee progettuali finalizzate al benessere e allo sviluppo della popolazione e del pianeta un evento internazionale di incontro e confronto a Ginevra, che si terrà il 14 aprile 2015.

UNECE Ideas for Change Award: il 14 aprile a Ginevra le Nazioni Unite incontrano le startup
UNECE Ideas for Change Award: il 14 aprile a Ginevra le Nazioni Unite incontrano le startup

 

L’idea alla base del primo evento UNECE dedicato alle startup è coordinare due tipologie di esigenze molto attuali: l’Agenda 2015 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e la “startup revolution” che attraversa oggi l’economia globale, fornendo innovazioni che cambiano giorno per giorno la vita dei cittadini e le regole del business.

All’evento UNECE del 14 aprile 2015 parteciperanno delegati dei 56 Stati Membri delle Nazioni Unite, impegnati nel raggiungimento di obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, che incontreranno le migliori startup e portatori di idee innovative in grado di affrontare le più attuali sfide in ambito sociale e ambientale: per partecipare all’evento, è possibile iscriversi alla call for ideas UNECE.

La call per UNECE Ideas for Change Award resterà aperta fino al 28 febbraio 2015, le iscrizioni possono essere effettuate esclusivamente on-line compilando il form disponibile qui: https://www.surveymonkey.com/r/?sm=8QaJQT5ozNNcudMDTDqE1w%3d%3d

L’iniziativa è aperta a :

1) startup, imprese e organizzazioni non-profit fondate dopo il 1° gennaio 2014;
2) team o individui che stanno pianificando il lancio di una startup o un’organizzazione non-profit;
3) team di studenti universitari e/o ricercatori interessati ad una partnership con un’azienda già esistente per lo sviluppo di un nuovo prodotto o servizio.

Tra le aree di interesse indicate da UNECE, da intendersi come esemplificative e non esaustive, figurano:

  • Forests: utilizzo innovativo degli spazi e dei prodotti forestali (compresi quelli non legnosi).
  • Housing: edilizia green, soluzioni abitative ad impatto sociale positivo, progettazione urbana sostenibile, soluzioni a basso costo per abitazioni a basso impatto energetico, etc.
  • Trade: applicazioni per il commercio, ad esempio per facilitare le transazioni internazionali o per la tracciatura elettronica dei prodotti;
  • Energy: abitudini intelligenti per il consumo energetico, fonti ad emissioni zero, smart applications per l’efficienza energetica, produzioni su piccola scala di energie rinnovabili.
  • Food: metodologie a basso costo, efficaci, ecosostenibili per la conservazione dei cibi, ad esempio di frutta e verdura.
  • Transport: sicurezza stradale e mobilità urbana intelligente.
  • Environment: ambiente, riciclaggio, misurazione degli impatti ambientali, partecipazione della popolazione al processo decisionale sui temi relativi all’ambiente.
  • Statistics: ad esempio, utilizzo dei big data per progetti di sostenibilità.

Tra i migliori progetti pervenuti entro la scadenza del 28 febbraio, una Giuria di Esperti selezionerà, assieme ai delegati dei 56 Stati Membri delle Nazioni Unite, i finalisti che saranno invitati a presentare la propria idea innovativa all’evento UNECE Ideas for Change, previsto a Ginevra il prossimo 14 aprile.

Per saperne di più su UNECE Ideas for Change Award: http://www.unece.org/ideas4change/index.html

Napoli, 20/02/2015

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