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CLab Napoli: aperte le selezioni per la terza edizione. Scadenza 4 gennaio 2016

Resterà aperto fino al 4 gennaio 2016 il Bando per l’accesso al terzo ciclo del Contamination Lab Napoli: nato dalla collaborazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con il MIUR ed il MISE, il progetto gode del Patrocino dell’Assessorato ai Giovani, Innovazione e Creatività del Comune di Napoli e si fonda sul concetto di apprendimento attraverso la “contaminazione” tra studenti di differenti discipline.

banner CLab Napoli

Per la sua terza edizione, CLab Napoli si propone di selezionare in totale 35 giovani aspiranti imprenditori: 30 posti sono riservati agli studenti delle Università della Campania, del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Altri 5 posti, invece, sono riservati a uditori, scelti tra neolaureati, dottorandi e giovani (anche in assenza del requisito dell’iscrizione all’Università).

I 35 giovani selezionati avranno diritto ad un semestre di formazione totalmente gratuito per sviluppare le proprie idee innovative, che saranno scelte tra i seguenti ambiti strategici:

Green Economy,
Smart Technology,
Arte e Design,
Media e Industria Culturale.

Il percorso formativo del CLab Napoli avrà una durata complessiva di 72 ore e sarà suddivisa in tre fasi:

1) Modulo Social: la prima fase di avvio del percorso di contaminazione si focalizza sulla definizione dei profili di competenze degli studenti selezionati, per costruire i gruppi di lavoro al fine di implementare le idee innovative.

2) Modulo Start: è la fase di formazione di base, attraverso la quale saranno fornite ai partecipanti le conoscenze teoriche, tecniche e metodologiche e gli strumenti operativi indispensabili per sviluppare le idee progetto. In questa fase saranno definite e sviluppate le idee imprenditoriali, i modelli di business, le strategie di fund raising e il piano di marketing dell’idea.
In particolare, tra le tematiche approfondite in questa fase, ricordiamo: creatività, innovazione e sostenibilità, startup e best practices, fundraising e crowdfunding, etc.

3) Modulo Up: rappresenta la fase di formazione avanzata, incentrata sullo sviluppo e la prototipazione delle idee imprenditoriali innovative. Si svolgerà attraverso la modalità del lavoro di gruppo, sotto la guida di team e mentor del mondo accademico e dell’ecosistema startup.

Al termine del percorso, gli studenti potranno inoltre scegliere se proseguire la propria esperienza con uno stage presso uno dei soggetti partner di CLab Napoli.

La domanda di partecipazione alle selezioni di CLab Napoli va presentata entro il 4 gennaio 2015, compilando il form disponibile qui:

http://tinyurl.com/clabnapoli2015

Per ulteriori approfondimenti e dettagli, il Bando è disponibile qui: http://www.scienzesociali.unina.it/uploads/2015/12/CLabNapoli_IIIEd2015.pdf

Napoli, 07/12/2015

Come costruire una startup rivoluzionaria: consigli per aspiranti imprenditori

Penny Herscher è CEO di FirstRain, leader mondiale nel campo delle soluzioni di Personal Business Analytics per professionisti. In precedenza ha guidatola società di software Simplex Solutions, fino a portarla nel 2001 ad una IPO di grande successo. E’ inoltre docente presso la Stanford Business School, la Haas School of Business all’Università di Berkeley e la Santa Clara University.

Di recente Penny Herscher ha firmato un interessante articolo pubblicato da Inc.Magazine dal titolo “Gli ingredienti necessari per creare una startup rivoluzionaria”, nel quale cerca di capire che cos’è esattamente a guidare un team di persone verso una vision unica e condivisa, in grado di apportare una vera e propria rivoluzione nel mondo attraverso l’introduzione di un nuovo prodotto o servizio.

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Il punto di partenza di Penny Herscher viene da un noto condottiero della storia europea: Napoleone Bonaparte, il quale sosteneva che “Ci sono solo due forze che uniscono gli uomini: la paura e l’interesse”. Da qui la convinzione che alla base delle grandi rivoluzioni della storia ci siano la paura o un interesse comune.

Nella sua esperienza a Simplex Solutions, la Herscher racconta che l’interesse alla base del lavoro del team era la necessità di trovare una soluzione tecnologica in grado di risolvere le sfide matematiche ed informatiche di “chip modeling”, ossia riuscire a disegnare un chip innovativo che fosse affidabile, veloce e a basso costo. Questa sfida è stata affrontata da un team unito, ma soprattutto in cui tutti avevano una profonda passione per il lavoro che stavano svolgendo.

I migliori leader (solitamente CEO o founder di startup) sono quelli che riescono a mostrare al team la vision, ciò che è possibile realizzare, riunendo l’intera squadra verso un obiettivo comune. Avere un obiettivo comune, un interesse condiviso, rappresenta secondo l’autrice dell’articolo l’unico concetto unificante che può portare il team a lavorare in maniera efficace, con passione e credendo fermamente nella possibilità di raggiungere gli obiettivi aziendali.

Riunire il team verso quello che Napoleone definiva un interesse comune è quindi il solo modo davvero duraturo per costruire una startup rivoluzionaria e di successo: non è possibile ottenere lo stesso risultato attirando i componenti del team per altre motivazioni.

Anche la paura, che Napoleone citava, ha un ruolo fondamentale in una startup rivoluzionaria: si tratta però di un ruolo che Penny Herscher definisce “di livello tattico” e con un’importanza temporanea: tutte le startup all’inizio hanno paura di fallire, di sbagliare, di non riuscire a rispettare i piani.

A differenza della vision condivisa, però, la paura non può garantire che il team resti unito e concentrato nel lungo termine: ecco perché l’autrice conclude il suo articolo dicendo che la lezione di Napoleone è importante per le startup, ma va presa solo a metà.

Quello che conta per costruire una startup rivoluzionaria, in conclusione, è riuscire a riunire il team attorno ad una sfida, mantenendo vivo il loro interesse e la loro passione: sarà così che riusciranno a raggiungere gli obiettivi di business.

Per leggere il post originale: http://www.inc.com/penny-herscher/don-t-just-create-a-startup-start-a-revolution.html?cid=sf01002

Napoli, 26/03/2015

Da ingegnere a startupper: i consigli utili per gestire al meglio un business di successo

Chris Thornham è co-founder di FLO Cycling, azienda specializzata nella produzione di ruote per bicicletta aerodinamiche che, nel giro di tre anni, ha venduto oltre 10.000 prodotti in 51 Paesi in tutto il mondo: di recente, il portale WeWork ha pubblicato un suo articolo con alcuni interessanti consigli appresi durante la sua esperienza di startup, e in particolare dal suo “passaggio” da ingegnere ad imprenditore.

Secondo Thornham, infatti, l’attitudine al pensiero logico-razionale e all’execution veloce dei piani sono due aspetti tipici degli ingegneri che lo hanno aiutato molto nell’attività imprenditoriale: la pianificazione è infatti di fondamentale importanza, soprattutto in un mondo come quello delle startup in cui i problemi e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.

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Consigli di business per startup: da ingegnere a imprenditore

 

La capacità di problem solving di matrice ingegneristica e tecnica rappresenta una skill di vitale importanza quando si tratta di dover affrontare alcuni imprevisti della vita da startupper: nel primo anno di attività di FLO Cycling, ad esempio, i founder hanno dovuto far fronte a piccole e grandi emergenze, dalle continue cadute del server all’incidente di una nave container che trasportava i prodotti dell’azienda.

Dalle sfide affrontate nei primi tempi della sua startup, Thornham ha tratto alcune importanti lezioni che condivide con i lettori del suo post: vediamo quali sono i suoi consigli.

1) Seguire sempre la tua passione

Un imprenditore di successo non si concentra soltanto sui soldi: è necessario avere passione per il proprio prodotto o servizio. Quando si riesce a fare della propria passione il proprio lavoro, tutto diventa più facile e si riescono ad affrontare meglio anche le difficoltà.

2) Elaborare un piano B

Nel tentativo di seguire la propria passione e i propri sogni occorre sempre essere intelligenti: una startup può incorrere in una serie di imprevisti e difficoltà, per cui è necessario predisporre una strategia alternativa che possa funzionare da piano B.

Dover cambiare programma e dedicarsi ad altro non significa aver fallito: significa semplicemente imparare le lezioni dal fallimento e applicare gli insegnamenti alla prossima occasione. Lo stesso Thornham racconta che il suo primo business è stato un flop totale: il team era particolarmente bravo negli aspetti tecnici, di design e di pianificazione, ma aveva scarso senso degli affari. Riconoscere le proprie mancanze è servito a capire dove bisognava lavorare e migliorare, per poi affrontare con nuove competenze l’impresa successiva.

3) Non avere fretta

Per costruire e coltivare un business di successo ci vuole il tempo giusto: essere impazienti non paga, quando si tratta di startup. Per far funzionare al meglio FLO Cycling sono serviti 5 anni di lavoro: il successo arriva lavorando sodo, e tenendo duro anche quando sembra non ci siano progressi.

Un suggerimento pratico dell’autore è quello di fare sempre attenzione agli aspetti finanziari: per far fronte ad eventuali spese impreviste è importante poter contare su un sostegno economico di base.

4) Collaborare con i clienti

A volte gli startupper pensano che la strada migliore sia quella di mantenere il segreto sul proprio business: questo atteggiamento, invece, è controproducente per raggiungere l’obiettivo finale di diffondere il brand e ampliare la base di potenziali clienti.

Quando si ha una buona idea per una startup, è importante invece chiedere alle persone cosa ne pensano e capire se sarebbero disposti ad acquistare il prodotto. I founder di una startup devono impegnarsi molto nella collaborazione e nel confronto con la potenziale clientela, cercando di capire quali siano le caratteristiche e i benefici che cercano in un prodotto o servizio.

A volte, le grandi aziende spendono molte risorse per costose ricerche di mercato tralasciando l’aspetto fondamentale: parlare direttamente con i clienti. Valutare l’interesse del pubblico è, invece, il modo migliore per sapere se impegnarsi nella costruzione di un prototipo per proseguire con l’attività di impresa.

In conclusione, gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione secondo Thornham quando si crea una startup risultano essere:

  • cercare sempre il feedback dei clienti, lasciandogli un ruolo attivo nel processo di Product Development;

  • svolgere una corretta ed efficace attività di pianificazione, che contempli anche un piano B (elasticità e flessibilità);

  • farsi guidare dalla propria passione nella gestione del business, cercando di imparare tutto il necessario per portare al successo la propria startup.

Il post originale è disponibile qui: https://magazine.wework.com/inspiration/engineer-entrepreneur-discovered-start-business/

Napoli, 24/02/2015

Edison Pulse: un premio da 100.000€ per i migliori progetti in ambito Energia e Sviluppo del Territorio

Manca una settimana all’apertura della call per l’edizione 2015 di Edison Pulse, l’iniziativa del colosso energetico Edison nata lo scorso anno con il contest Edison Start allo scopo di sostenere l’innovazione, la nuova imprenditorialità e lo sviluppo sociale del territorio in Italia: l’iniziativa si basa sulla progettazione “a valore condiviso”, cercando quindi le migliori soluzioni per i bisogni locali attraverso il coinvolgimento di nuovi talenti imprenditoriali e della community.

Il Bando Edison Pulse 2015 (scaricabile qui) è rivolto a centri di ricerca pubblici e privati, startup innovative (ai sensi dell’art. 25 DL 179/2012) e organizzazioni non profit con un progetto innovativo afferente alle tematiche delle due categorie in concorso: Sviluppo del territorio e Energia. I centri di ricerca, oltre ai Progetti, possono presentare quelli che il Bando definisce “Studi e Ricerche“.

  • Riguardo la categoria Sviluppo del territorio, il focus di Edison Pulse è incentrato sulla filiera energetica e sugli impatti ambientali, economici e sociali che essa ha sul territorio di riferimento. La call è quindi finalizzata alla ricerca di:

Progetti di lungo periodo per l’ottimizzazione degli impatti di cui sopra, allo scopo di ridurre gli effetti negativi ed amplificare le opportunità per il territorio di riferimento, attraverso reti virtuose;
Studi e Ricerche relativi agli impatti delle attività della filiera energetica (elettricità e idrocarburi) in termini di effetti sia per l’ambiente che per il contesto socio-culturale di riferimento.

In questa categoria, le aree di interesse indicate dal Bando a titolo esemplificativo sono: impianti eolici, geotermici, fotovoltaici, etc; attività di esplorazione, produzione, trasporto e stoccaggio idrocarburi; efficienza energetica negli usi finali (industria, settore terziario, settore civile e residenziale).

  • La categoria Energia (Smart Grid) si concentra sui territori cosiddetti “off grid”, che utilizzano modalità di produzione e fruizione dell’energia inquinanti e molto costose: queste problematiche possono essere risolte con l’utilizzo di infrastrutture ICT e con il coinvolgimento del consumatore.

In questa categoria, quindi, Edison Pulse cerca studi e soluzioni progettuali che favoriscano l’accesso e la gestione di nuove forme di produzione, accumulo e consumo dell’energia, che siano sostenibili e prevedano iniziative di educazione e comunicazione sui temi dell’efficienza energetica.

Tra i requisiti dei progetti e degli studi/ricerche candidabili a Edison Pulse, il Bando evidenzia in particolare: innovazione e rilevanza; qualità del soggetto proponente e dei partner (rete); qualità ed efficacia delle soluzioni proposte; capacità di creare valore condiviso e stimolare la cooperazione; ricadute socio/culturali. Per i progetti, inoltre, saranno tenuti in considerazione gli aspetti relativi a: potenziale di scalabilità e replicabilità; fattibilità e sostenibilità.

Le proposte progettuali portanno essere presentate a partire dal 15 gennaio fino al 31 marzo 2015 attraverso la piattaforma on-line www.edisonpulse.it corredata di una presentazione in pdf di massimo 10 slide, un breve video di presentazione del team, una descrizione del progetto e della rete di partner con i relativi ruoli, statuto o atto costitutivo e curriculum vitae del referente del progetto.

Dopo la deadline del 31/03/2015, si apre la prima fase di votazione on-line da parte della community, che potrà esprimere le proprie preferenze fino al 30 aprile. Al termine delle votazioni on-line e fino al 22 maggio 2015, saranno aperte le valutazioni per scegliere i 10 finalisti, che avranno accesso alla seconda fase di Edison Pulse. Da questa prima fase di valutazione, nella quale gli esperti terranno conto anche delle votazioni della community, saranno quindi selezionati i 5 migliori progetti di ciascuna categoria.

La seconda fase del contest prevede un’ulteriore valutazione da parte della commissione di esperti, che sceglierà tra i 10 finalisti i migliori due per ciascuna delle categorie: i progetti selezionati saranno infine valutati dalla community, che attraverso una seconda votazione on-line sceglierà i vincitori (uno per categoria) che saranno proclamati il 18 novembre 2015.

I due vincitori di Edison Pulse 2015 avranno diritto ad un premio di 100.000 € (erogato in tre tranches di pari importo previa valutazione dello stato di avanzamento del progetto) e alla possibilità di usufruire, nel primo anno di avvio del progetto, di un percorso di accompagnamento da parte di un team di esperti di Edison, oltre all’opportunità di accedere ad eventi di networking e di beneficiare della visibilità e della comunicazione attraverso i canali Edison.

Per maggiori informazioni, per scaricare il Bando e per iscriversi a Edison Pulse: http://www.edisonpulse.it/

Napoli, 07/01/2015

Smart&Start Italia: pubblicata la Circolare del MISE con tutti i dettagli. Domande a partire dal 16/02/2015

E’ stata pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico la Circolare n. 68032 del 10 dicembre 2014, che prevede chiarimenti e dettagli sul funzionamento del nuovo Smart&Start Italia: lo strumento prevede la possibilità di agevolazioni per start-up innovative su tutto il territorio nazionale, a differenza della precedente iniziativa che era focalizzata sulle Regioni dell’Obiettivo Convergenza e sui territori del Cratere Sismico Aquilano.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate esclusivamente on-line tramite la procedura che sarà attivata attraverso il portale dedicato all’iniziativa (http://www.smartstart.invitalia.it/site/smart/home.html) a partire dal 16 febbraio 2015 (ore 12:00).

AGGIORNAMENTO 04/02/2015: On-line la modulistica per presentare domanda di agevolazione: http://www.smartstart.invitalia.it/site/smart/home/presenta-la-domanda.html

Il nuovo strumento non prevede più due incentivi separati (Smart e Start), bensì un unico strumento denominato Smart&Start Italia, che sarà accessibile a start-up innovative in possesso dei seguenti requisiti:

– essere costituite da non oltre 48 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione,
– essere imprese di piccola dimensione,
– avere sede legale e operativa sul territorio nazionale italiano.

Possono accedere alle agevolazioni Smart&Start Italia, inoltre, team di persone fisiche che intendono avviare una start-up innovativa e cittadini stranieri in permesso del Visto Start-up. In questi ultimi due casi, i richiedenti dovranno costituire una start-up innovativa entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Le domande saranno valutate dal Soggetto Gestore Invitalia secondo la procedura a sportello, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione.

Tra le informazioni richieste per la compilazione della domanda, la Circolare elenca (al punto 5.8):

– dati anagrafici e profilo del soggetto proponente,
– descrizione dell’attività proposta,
– analisi del mercato e relative strategie,
– aspetti tecnici ed economico-finanziari,
– una presentazione libera (pitch) del progetto composta da un massimo di 15 slide.

Riguardo alla tipologia di progetti ammissibili ai finanziamenti, i piani di impresa dovranno avere: un significativo contenuto tecnologico e innovativo, essere mirati allo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni nel campo dell’economia digitale, essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca. L’importo dei piani di investimento dovrà essere compreso tra un minimo di 100.000 e un massimo di 1,5 milioni di euro.

Riguardo alle voci di spesa ammissibili, la Circolare elenca una serie di voci tra cui ricordiamo: impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche; componenti hardware e software; consulenze specialistiche tecnologiche; personale dipendente e collaboratori, servizi di accelerazione. Per l’elenco completo delle spese di investimento e dei costi di gestione ammissibili, si rimanda ai punti 10 e 11 della Circolare.

Smart&Start Italia consente di accedere ad agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato per un importo pari al 70% delle spese ammissibili (max 1.050.000 €).
La percentuale cresce per le startup localizzate nelle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano (80%, max 1.200.000 €).
Allo stesso modo, il finanziamento coprirà l’80% delle spese ammissibili per piani di investimento presentati da startup innovative costituite interamente da giovani under 35 e/o donne, o per imprese in cui sia presente almeno un esperto ricercatore (vedi punto 9.2 della Circolare).

I finanziamenti agevolati avranno una durata massima di 8 anni, a tasso zero, rimborsati secondo un piano di ammortamento a rate semestrali a partire da 48 mesi dopo la stipula del contratto di finanziamento. Non sono previste garanzie.

Inoltre, le imprese costituite da non oltre 12 mesi dalla data di presentazione della domanda avranno diritto a beneficiare di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale per un valore di 15.000 € (in caso di imprese ubicate in Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano) o di 7.500 € per tutte le altre start-up.

Per maggiori informazioni e approfondimenti, è possibile consultare il testo integrale della Circolare n. 68032 del 10/12/2014 al seguente link: http://www.mise.gov.it/images/stories/normativa/Circolare_SS2_10_12_2014n68032.pdf

Altri link utili:

http://www.smartstart.invitalia.it/site/smart/home.html
http://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/smart-start

Napoli, 12/12/2014

Let’s Start Up: il contest internazionale per idee innovative di giovani con un’esperienza in un programma di mobilità internazionale

AGM Milano e le 6 sedi milanesi di ESN – Erasmus Student Network sono gli organizzatori di Let’s Start Up, la competition internazionale per business ideas nata per premiare le migliori idee innovative di talenti provenienti da tutto il mondo: il filo conduttore che collega tutti i partecipanti è la partecipazione (attuale o passata) ad un programma di mobilità internazionale come Erasmus.

Possono presentare la propria idea progettuale, infatti, team composti da giovani di età compresa tra 18 e 30 anni all’interno dei quali almeno uno dei componenti sia in possesso di uno dei seguenti requisiti:

– sia attualmente o sia stato in passato studente in un progetto di international mobility;

– sia attualmente o sia stato in passato studente in una università di uno Stato differente da quello di residenza, anche non europeo;

– sia attualmente o sia stato in passato associato al network di ESN.

In tutti e tre i casi, i requisiti devono essere certificabili grazie ad apposita documentazione.

Il contest Let’s Start Up non prevede settori preferenziali per lo sviluppo delle idee imprenditoriali: ciò che conta è la componente innovativa, la creatività e l’originalità, il focus sulla soluzione innovativa in aree di particolare rilevanza per lo sviluppo economico e sociale a livello nazionale ed internazionale.

Il punto di partenza degli organizzatori è la convinzione che chi ha vissuto un’esperienza in un programma di mobilità internazionale acquisisce sicurezza, apertura mentale e maggiore intraprendenza: si tratta di persone che, grazie all’ambiente multiculturale in cui vivono, diventano più dinamiche, intraprendenti e flessibili. Per questo, sono preparate ad assumersi i rischi e ad accogliere le sfide che l’imprenditoria innovativa presenta.

Per partecipare a Let’s Start Up occorre compilare il form disponibile al link http://letstartup.agm-milano2014.eu/upload-your-idea-2/ entro il 19 giugno 2014: la domanda è in lingua inglese e richiede di allegare alcuni documenti, tra cui i CV dei componenti del team proponente.

Entro il 30 giugno saranno comunicati gli esiti delle selezioni: la Giuria sceglierà i progetti finalisti e i proponenti (massimo 4 persone per ciascun team) saranno invitati a partecipare all’evento Italian Week.
Durante l’Italian Week, che si terrà a Milano dal 21 al 27 luglio 2014, i partecipanti avranno l’opportunità di vivere un’esperienza formativa e di networking con workshop, meeting e training.
Il programma prevede la partecipazione di startupper di successo, incubatori, acceleratori, potenziali investitori ed esperti del settore (tra gli appuntamenti in programma, una giornata di training al Microsoft Innovation Campus, 3 giorni dedicati al Business Model Canvas, mezza giornata di laboratorio sul tema delle più moderne tecnologie innovative tra cui la stampa 3D).

L’Italian Week si concluderà con la presentazione delle idee dei finalisti alla giuria, che sceglierà i due progetti vincitori.
Il premio per i due vincitori consiste in un periodo di formazione a Brisbane (Australia), con la possibilità di scegliere uno dei seguenti corsi:

1. Certificate IV in Frontline Management
2. Diploma in Human Resources Management
3. Diploma of Management
4. Diploma of Marketing
5. Advance Diploma of Management (Human Resources)
6. Advanced Diploma of Management
7. Advanced Diploma of Marketing

Il premio Australian Scolarship nasce dalla collaborazione di Let’s Startup Up con MyAustralianDream e Queensland International Institute, e comprende sia i costi per la partecipazione ai corsi che il supporto per l’accomodation in Australia.

Per maggiori informazioni: http://letstartup.agm-milano2014.eu/

Per candidature: http://letstartup.agm-milano2014.eu/upload-your-idea-2/

Per il Regolamento: http://letstartup.agm-milano2014.eu/wp-content/uploads/2014/04/LSUP_announcement.pdf

Napoli, 27/05/2014

Un’occasione per volare in Silicon Valley dedicata a startup nel settore biomedicale: il Premio Nazionale Start Innovation

Assobiomedica (Federazione nazionale per le tecnologie biomediche, diagnostiche, apparecchiature medicali, dispositivi medici a base di sostanze, servizi e telemedicina) e M31USA (società statunitense con sede in Silicon Valley, specializzata nel supporto ai processi di internazionalizzazione di impresa) presentano la prima edizione del Premio Nazionale “Start Innovation”, dedicato a piccole imprese e startup con un progetto innovativo su cui investire, che riguardi il settore biomedicale e dei dispositivi medici.

Scopo degli organizzatori del Premio Nazionale Start Innovation è quello di dare visibilità a progetti e prodotti innovativi sul mercato USA e di promuovere l’innovazione e la ricerca tecnologica italiana tra investitori internazionali.
Il vincitore del Premio potrà partecipare all’Entrepreneurial Journey, programma formativo ad hoc per il settore biomedicale della durata di una settimana, che si svolgerà in Silicon Valley nel mese di settembre 2014.

La startup (o piccola impresa) vincitrice del Premio Nazionale Start Innovation avrà inoltre diritto ad un contributo spese per il viaggio pari a 1.500 euro e alla partecipazione alle sessioni di coaching e pitching previste durante il percorso dell’Entrepreneurial Journey.

La partecipazione al Premio Nazionale Start Innovation è aperta a startup e piccole imprese in possesso dei seguenti requisiti (art. 3 del Bando):

1) essere associate a Assobiomedica (o aver inviato domanda di adesione entro il termine del Bando);

2) presentare un progetto in linea con le finalità dell’iniziativa in uno dei seguenti comparti: biomedicale, elettromedicale, diagnostica in vitro, dispositivi medici a base di sostanze, servizi e telemedicina.

L’Application Form andrà compilato in lingua inglese ed inviato all’indirizzo e-mail centrostudi@assobiomedica.it, specificando come oggetto la seguente dicitura: “Candidatura a Premio Nazionale Start Innovation”. Le candidature resteranno aperte fino al 23 maggio 2014.

I progetti saranno valutati da un’apposita Giuria sulla base di una serie di criteri (elencati all’art.5 del Bando), tra cui ricordiamo la solidità del team, il grado di innovatività e originalità del prodotto/processo e la chiarezza e solidità del Business Model.

Il Bando del Premio Nazionale Start Innovation prevede inoltre l’assegnazione di 5 ulteriori premi, dello stesso contenuto del Premio Nazionale, assegnati dagli sponsor dell’iniziativa.

Per maggiori informazioni e per scaricare il Bando e l’Application Form: http://campaign.r20.constantcontact.com/render?ca=e1b76146-fb05-4b45-84c6-c715a671bc19&c=afe8eda0-da00-11e3-b7ec-d4ae529a826e&ch=b0679380-da00-11e3-b832-d4ae529a826e

Napoli, 14/05/2014