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Canada-Italia per l’Innovazione 2020: premio di 3 mila euro per ricercatori e startupper

Il Premio che mobilita gli Innovatori Italiani in Canada.

Al via l’ottava edizione del premio Canada-Italia per l’Innovazione 2020, iniziativa dell’Ambasciata del Canada in Italia.

Il premio ha l’obiettivo di rafforzare i legami tra i due Paesi nei campi della scienza, tecnologia, innovazione e scienze sociali è rivolto ad accademici, esperti, ricercatori, scienziati, startupper, professionisti delle industrie creative e innovatori italiani interessati a sviluppare e approfondire le proprie ricerche con partner, colleghi e omologhi canadesi.

L’appello alle candidature, in questa ottava edizione, è concentrato su progetti e ricerche in ambiti prioritari per il governo del Canada, con un focus sulle scienze sociali e sulle grandi sfide del futuro.

Nel particolare i settori prioritari su cui dovranno vertere i progetti sono:

  • Governance ed etica nel Cyberspace e nell’uso dell’Intelligenza Artificiale;
  • Vita migliore per tutti, indipendentemente dal genere;
  • Abitare ambienti estremi;
  • Lavoro al tempo dell’ economia digitale;
  • Vivere entro la capacità limite della Terra.

Il premio consiste nel sostegno, attraverso una somma paria a 3.000 euro, per un viaggio in Canada nel corso del quale i vincitori avranno l’opportunità di approfondire la conoscenza del team canadese partner del progetto e di sviluppare il piano d’azione della collaborazione.

Per partecipare alla Call Canada-Italia per l’Innovazione 2020, la deadline è fissata entro il 1 aprile 2020, attraverso la compilazione dei moduli al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScqlceHIBhVkzLllANlhAkaZ6-z8AAMiwElzmmpD4cfhnRiug/viewform

 

Startup Tips: come imparare dagli errori degli imprenditori di successo

Saper imparare dai propri errori è fondamentale per avviare una startup, ma anche conoscere le storie e le esperienze degli altri che ci sono già passati è un grande aiuto.

In un post pubblicato da Innovation Map, l’imprenditore di grande successo James Ruiz ha raccolto alcuni suggerimenti utili tratti dalla sua esperienza da founder di ben 3 aziende differenti, che ha deciso di far conoscere a tutti gli startupper del mondo: una raccolta di risorse preziose per chiunque scelga di fare startup.

1. Le startup hanno fasi ben definite

C’è una cosa di cui molti founder o aspiranti tali non riescono proprio a convincersi: la tua startup non è un fiocco di neve, non è unica e irripetibile, anzi! Ci sono stati migliaia e migliaia di aspiranti imprenditori prima di te, che hanno tentato di trasformare un’idea innovativa in un’azienda di successo. Ecco perché è bene conoscere la loro storia: studiare il percorso di chi ce l’ha fatta è sempre fonte di ispirazione e può aiutare a non commettere alcuni errori, tipici delle fasi predefinite che ogni startup deve attraversare.

2. I ruoli devono essere ben definiti e compresi

Non basta semplicemente costruire un team di talenti, è fondamentale farlo funzionare efficacemente: ecco perché bisogna definire e far comprendere a tutti i memebri della squadra i ruoli e le responsabilità all’interno del progetto. Inoltre, è consigliabile avere un team composto da un numero dispari di persone per evitare situazioni di stallo quando si mettono decisioni al voto, oltre a definire precisamente chi è il CEO quando sarà necessario prendere delle decisioni in modo rapido.

3. Fai pace con il fatto che la tua idea è probabilmente sbagliata

Quando si tratta di startup è fondamentale lavorare con un approccio snello, agile e in grado di testare e apportare immediatamente eventuali modifiche o pivot all’idea iniziale. Nessuna idea viene trasformata in impresa così come era all’inizio: una startup deve testare continuamente i prototipi e controllare i progressi, molto difficilmente la prima prova sarà quella definitiva.

4. Il capitale è ossigeno

Il denaro deve essere visto da uno startupper alla stregua dell’ossigeno: non è mai una buona idea pensare di trattenere il respiro a lungo termine, soprattutto se ci aspettano immersioni pericolose in acque profonde. Molto meglio sapere in ogni momento quanti mesi di “ossigeno” hai ancora sul tuo conto corrente e regolarti di conseguenza.

FONTE: https://houston.innovationmap.com/james-ruiz-of-q-engineering-shares-lessons-learned-2645017656.html?rebelltitem=5#rebelltitem5

AL VIA LA SESTA EDIZIONE DI MYLLENNIUM AWARD: LA CALL RIVOLTA AGLI UNDER 30 CON PREMI in denaro e opportunità concrete nel mondo del lavoro

Il laboratorio permanente per la valorizzazione concreta del talento per giovani innovatori under 30.

Al via MYllennium Award 2020, sesta edizione del primo contest multidisciplinare e premio “generazionale” in Italia promosso ed organizzato dalla Fondazione Raffaele Barletta che si rivolge ai Millennials con l’obiettivo di creare un laboratorio permanente per valorizzare il talento dei giovani under 30. La Call, dedicata ai nati tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, vuole stimolare e supportare le idee e i progetti più innovativi della generazione Y.

La Fondazione Raffaele Barletta supporta il MYllennium Award e le sue nove categorie:

  1. MyBOOK;
  2. MySTARTUP;
  3. MyREPORTAGE;
  4. MyJOB;
  5. MyCITY;
  6. MyFRAME;
  7. MyMUSIC;
  8. MySPORT;
  9. MySOCIALIMPACT.

In palio per le sezioni in gara premi in denaro e opportunità concrete nel mondo del lavoro e della formazione, con Master e stage retribuiti, produzioni musicali, cinematografiche e pubblicazioni di saggi.

A valutare i progetti, un Comitato tecnico-scientifico composto da personalità scelte per l’esperienza e la riconosciuta autorevolezza fra i membri della comunità accademica e scientifica, dell’economia, dell’industria, delle istituzioni, del giornalismo e del cinema.

Per partecipare al  MYllennium Award 2020, la deadline è fissata entro il 10 maggio 2020, attraverso l’apposito form  nel sito ufficiale di Myllennium Award al seguente link: http://myllenniumaward.org/#intesta

 

Startup Tips: suggerimenti utili per costruire un team brillante

Il team è uno dei punti di forza principali per una startup: anche l’idea più promettente non sarà mai realizzata senza le persone giuste.

Il futuro e il successo di qualsiasi idea di startup sono strettamente legati alle competenze del team che c’è dietro la realizzazione dell’impresa: una squadra solida e brillante è fondamentale ed è importante sapere fin dall’inizio come scegliere le persone giuste che andranno a comporla.

La vita di una startup agli inizi è frenetica e piena di cose da fare, per cui è fondamentale scegliere fin da subito le persone giuste per la creazione di un team efficiente e vincente: ecco perché è importante conoscere i consigli e suggerimenti utili a costruire la squadra più adatta a raggiungere i tuoi obiettivi di business.

Il punto di partenza è, come sempre accade quando si tratta di startup, un lavoro attento e puntuale di analisi: bisogna comprendere e formalizzare l’elenco delle esigenze aziendali e di quelle figure indispensabili per svolgere il lavoro necessario ad avviare l’impresa. Attenzione, in questa fase, a identificare anche quelle figure chiave per cui è preferibile trovare fin da subito una persona esperta e quelle per le quali è possibile puntare su un giovane promettente, che possa portare una ventata di freschezza all’interno del team.

A questo punto, è probabile che in questa fase iniziale tu non abbia ancora le risorse necessarie per avere tutte le persone della squadra impegnate a tempo pieno: studia attentamente le mansioni e gli obiettivi da raggiungere rispetto alla linea temporale che ti sei prefissato, per identificare le figure part time da quelle che lavoreranno a tempo pieno, ma anche eventuali liberi professionisti di cui potrai avvalerti solo quando necessario.

Il risultato di questa analisi sarà una vera e propria mappa delle persone di cui hai bisogno per costituire il team migliore per la tua startup: il passo successivo è metterti alla ricerca di chi potrà effettivamente essere il candidato giusto a ricoprire le figure professionali in questione. Per identificare i migliori candidati, è una buona idea agire su più fronti: pubblica i tuoi annunci su portali di lavoro differenti per aumentare le probabilità.

Una volta identificati i migliori candidati, puoi procedere con i colloqui: ricorda che i candidati cosiddetti “ibridi”, con competenze comuni a più figure professionali, rappresentano una scelta perfetta per il team di una startup alle prime fasi di sviluppo.

Ora che i colloqui sono finiti e hai scelto i migliori candidati da integrare nel team, il lavoro non può dirsi certo concluso: bisogna lavorare in maniera strategica per costruire una startup forte e di successo. La prima cosa da fare è fare in modo che tutti i componenti della squadra condividano la vision e la mission aziendale, in modo tale da muoversi in maniera integrata e coordinata verso gli obiettivi della startup.

Se dopo i primi mesi di attività le milestones sono rispettate con successo, avrai un indicatore certo dell’efficienza della squadra costituita: non ti resta che continuare così, senza tralasciare un aspetto a dir poco fondamentale che è la crescita e la formazione continua. Soprattutto se il team è composto da professionisti giovani, è fondamentale che possano crescere professionalmente in modo da trascinare verso la crescita e il successo l’intera startup.

FONTE: https://customerthink.com/these-crucial-tips-will-help-you-build-a-brilliant-startup-team/

Startup Tips: 3 suggerimenti per trovare il fornitore dei tuoi sogni

Scegliere un fornitore, per una startup o un’impresa consolidata, è quasi come scegliere un partner per la vita: ecco come fare per essere sicuri di non sbagliare

Will Koffel, responsabile del Google Cloud Startup Program, ha scritto di recente un’interessante articolo pubblicato dal portale Entrepreneur dedicato al tema della scelta dei fornitori in una startup early stage. Il suo punto di partenza è che questa scelta rappresenta un momento di importanza cruciale per un’azienda giovane e in fase di sviluppo, per cui è importante riuscire a limitare al minimo possibile il margine di errore.

Una startup alle fasi iniziali della sua crescita deve evolversi in maniera rapida e mantenersi allo stesso tempo più flessibile che può, per adattarsi a un futuro incerto e in continuo cambiamento. Per poter fare un lavoro di questo tipo, moltissime startup si affidano all’utilizzo di app “preconfezionate” che solitamente sono di grande aiuto: la startup può risparmiare tempo e iniziare a lavorare partendo da una prima base tecnologica, a cui poi aggiungere man mano funzioni specifiche e miglioramenti personalizzati.

Ovviamente, diventa indispensabile riuscire a scegliere un buon fornitore di tecnologia e app preconfezionate di partenza: da qui, i 3 suggerimenti che Koffel dedica ai lettori.

1. Dai la priorità a ciò che serve agli sviluppatori

Uno sviluppatore felice è uno sviluppatore che lavora meglio: secondo uno studio del Dipartimento di Economia dell’Università di Warwick, i lavoratori felici superano del 12% il livello di rendomento medio dei loro colleghi.
Nel caso degli sviluppatori, scegliere uno strumento che garantisca una modalità di lavoro semplice e veloce a fronte di un ottimo risultato è la strada per la felicità.

2. Non reinventare nulla

Affidarsi a uno strumento tecnologico stile “coltellino svizzero”, in grado di risolvere tutti i problemi con una sola tecnologia è di solito causa di un output di qualità inferiore.
Meglio orientare la propria scelta su uno strumento che offra soluzioni specifiche, magari di tipologia modulare e open source per offrire la giusta flessibilità man mano che le esigenze cambiano e si evolvono.

Non è consigliabile, dunque, affidarsi a una tecnologia per poi modellarla praticamente ex novo per adattarla al proprio progetto: meglio scegliere più moduli e framework da poter aggiungere o eliminare a seconda delle necessità.

3. Utilizza un “possibility-driven development”

Di solito ci si affida a uno sviluppo basato su test empirici e sul comportamento, ma raramente si pensa di basarsi su un altro aspetto fondamentale: lo sviluppo basato sulle possibilità. Questa modalità è invece molto utile per una startup alla ricerca del successo, perché si basa su ciò che è effettivamente possibile raggiungere in una situazione specifica.

Gli sviluppatori dovrebbero lavorare a partire da ciò che hanno a disposizione, tenendo un occhio sulle tendenze tecnologiche del momento e l’altro su ciò che rilasciano grandi startup e colossi tecnologici che possano fornire nuovi strumenti utili: osservare tutto, per poi focalizzare l’attenzione e il lavoro esclusivamente su ciò che è possibile realizzare senza inseguire sogni luccicanti e impossibili.

FONTE: https://www.entrepreneur.com/article/343494

Premio Alamo 2019: il contest rivolto a giovani imprenditori con montepremi di 19 mila euro

Il premio per i giovani imprenditori che vogliono trasformare la loro passione in un progetto imprenditoriale.

Fondazione Alamo per il terzo anno consecutivo intende premiare, attraverso Premio Alamo, tre valide idee imprenditoriali che principalmente valorizzino il recupero del lavoro manuale, la produzione manifatturiera e la fornitura di servizi, nel particolare, il Premio  vuole incentivare giovani imprenditori che vogliano trasformare un’idea, nata da passione concreta, in impresa.

Possono partecipare al Premio Alamo, presentando la candidatura dei propri Progetti, persone
fisiche singole o team, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, di cittadinanza italiana. Possono
inoltre partecipare società costituite da meno di 6 mesi dalla domanda di partecipazione e
i cui soci siano esclusivamente persone fisiche.

Per i tre migliori progetti selezionati nell’ambito del concorso, saranno messi a disposizione
premi in denaro:

  1. Premio di 10000 euro;
  2. Premio di 6000 euro;
  3. Premio di 3000 euro.

Inoltre il vincitore potrà usufruire gratuitamente anche dei servizi offerti da Fondazione Alamo.
In particolare, a titolo esemplificativo:

  1. affiancamento da parte di un mentor per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale;
  2. accompagnamento alla costruzione del business plan definitivo;
  3. supporto nella ricerca di ulteriori finanziamenti pubblici o privati e di partner di progetto.

E’ possibile partecipare al Contest Premio Alamo, compilando il modulo di partecipazione al seguente link: https://fondazionealamo.it/wp-content/uploads/2019/07/premio_alamo-modulo_partecipazione_2019.pdf ed inoltrare la documentazione alla casella di posta elettronica info@fondazionealamo.it  entro il 18 novembre 2019.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il Regolamento al seguente link: https://fondazionealamo.it/wp-content/uploads/2019/07/premio_alamo-regolamento_2019.pdf

5 suggerimenti fondamentali per scegliere il nome giusto per la tua startup

Scegliere il nome giusto per una startup non è assolutamente semplice, ma è anche fondamentale per una strategia aziendale di successo: ecco i consigli utili per trovare il nome adatto a te.

Il naming è una delle decisioni più importanti quando si tratta di avviare una nuova impresa: la scelta del nome per la tua startup influisce tantissimo sul futuro successo dell’attività e un nome sbagliato può minare seriamente le possibilità di posizionarsi all’interno del mercato di riferimento. Senza contare la possibilità di ritrovarsi impelagati in interminabili battaglie legali per nome o logo aziendale!

I founder di una startup devono lavorare molto alla scelta del nome per la propria azienda, visionando e analizzando migliaia di possibilità: la decisione finale deve cadere su un nome potente e chiaro, che riesca a trasmettere un’immagine nitida del prodotto/servizio offerto e che possa aiutare a commercializzare meglio il marchio.

In un recente post pubblicato dal portale All Top Startups, troviamo ben 5 suggerimenti utili per scegliere il nome di una startup destinata al successo:

1. NON LIMITARE IL TUO BUSINESS

Immagina di entrare in un negozio chiamato Times-R-Us e di ritrovarci, ad esempio, tessuti e macchine per cucire: probabilmente resteresti disorientato e deluso, perché dal nome di aspettavi  che i prodotti fossero in qualche modo legati al tempo, ad esempio orologi o oggetti simili.

Il nome deve quindi essere legato al prodotto o servizio offerto dalla startup, facendo però attenzione a due aspetti fondamentali: deve incuriosire il consumatore e allo stesso tempo non deve definire troppo strettamente i prodotti venduti, per evitare di “chiudere” le opportunità di diversificazione del business.

2. FAI UNO STUDIO APPROFONDITO

Una volta ristretta la cerchia a pochi possibili nomi, è fondamentale effettuare uno studio più approfondito su Internet e nel Registro delle imprese. Bisogna assicurarsi che non ci siano altre aziende con lo stesso nome e che quel nome non sia coperto da diritti di esclusiva.

Inoltre, per quando riguarda il web, è importante assicurarsi che il nome prescelto per la tua startup abbia un dominio disponibile e preferibilmente .com: sembra che i consumatori tendano ad associare questi siti a un senso di autorità e affidabilità.

3. PROCEDI CON UNA RICERCA DI MERCATO

Se hai individuato quello che potrebbe essere il nome giusto per la tua startup, prova a fare una piccola ricerca di mercato chiedendo a familiari, amici e conoscenti di cui ti fidi cosa ne pensano. Puoi anche sottoporre al loro parere una rosa di 4/5 nomi papabili, chiedendogli di dare la propria preferenza.

4. CONTROLLA EVENTUALI SIGNIFICATI IN ALTRE LINGUE

A volte ci sono delle implicazioni inaspettate per nomi di aziende in altre lingue: magari credi di aver individuato il nome perfetto, inusuale ed evocativo, per poi scoprire che in una lingua straniera la parola ha un significato banale o addirittura poco lusinghiero.

Per fare un esempio, una delle più importanti case automobilistiche a livello mondiale ha scelto di dare alla sua nuova linea il nome “Nova”, per poi scoprire che questo termine in spagnolo significa “non funziona”: sicuramente uno “scivolone” poco piacevole e da evitare!

5. RIPETILO IN CONTINUAZIONE

Se credi di aver finalmente trovato il nome giusto per la tua startup, scrivilo e ripetilo ad alta voce ancora, ancora e ancora: fallo finché sarai stanco di sentirlo. Questo esercizio serve a capire se il nome è facile da scrivere e da pronunciare.

I nomi troppo complessi fanno difficilmente presa sul consumatore tipo e, soprattutto se sono difficili da scrivere, avranno scarsa presa online per la complessità nel digitarli sul motore di ricerca.
Una volta scelto il nome giusto, mettiti subito di nuovo al lavoro: è ora di far decollare la tua startup!

FONTE: https://alltopstartups.com/2019/08/29/5-important-tips-to-consider-when-choosing-a-name-for-your-startup/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+Alltopstartups+%28Alltopstartups%29

#BOOTSTRAP: L’ARTE DI AVVIARE UN BUSINESS

L’evento che mette in contatto giovani imprenditori e protagonisti del mondo dell’innovazione.

Il 30 ottobre 2019 all’interno di ALI EXPO, la due giorni di Azimut dedicata all’economia reale, torna #Bootstrap, l’evento organizzato da StartupItalia che ha come obiettivo quello di fare incontrare chi fa business, chi crea valore e posti di lavoro, accompagnando e spingendo i clienti verso l’evoluzione futura.

16 startup early stage avranno l’opportunità di incontrare 16 mentor con i quali discutere, condividere esperienze, scambiare opinioni per capire su cosa puntare per avere successo. Nessun palco, ma quattro tavoli di lavoro intorno ai quali direttori marketing, responsabili web e social media, giornalisti e CTO delle più importanti aziende italiane si metteranno a disposizione delle nuove idee e delle startup su 4 temi:

  1. Mission e Strategia;
  2. Funding e Risorse Umane;
  3. Execution, Tecnologia, UX;
  4. Comunicazione e Promozione.

Per partecipare al #Bootstrap, possono partecipare tutte le Startup italiane, la deadline è fissata entro il 30 settembre 2019, attraverso la compilazione del form al seguente link: https://startupitalia.eu/bootstrapcall

Startup Tips – 6 consigli per la gestione di persone “difficili”

Migliorare le proprie capacità di gestione delle persone in una startup può essere un’impresa difficile, soprattutto quando ci si ritrova ad affrontare alcune persone.

La gestione del personale può essere una brutta gatta da pelare per i manager di qualsiasi azienda, a maggior ragione in una startup dove le difficoltà tipiche delle prime fasi sono numerose: solitamente, le persone più difficili da gestire sono quelle che hanno più esperienza e capacità rispetto al manager.

Ma le difficoltà non si fermano qui: le persone che possono far parte del team di una startup sono tutte diverse tra loro, e può capitare ad esempio di ritrovarsi a dover gestire qualcuno che va totalmente nel pallone quando si trova sotto pressione. In un’azienda agli inizi, la pressione è qualcosa con cui fare i conti ogni giorno ed è sottinteso quanto non saperla gestire possa diventare un problema.

In un articolo pubblicato dal portale Feedough a firma di Jamie Defoe, si affronta in maniera pratica il problema della gestione di persone difficili attraverso sei consigli utili per qualsiasi startup o azienda consolidata.

1. Segui la corrente

Il management non è mai una passeggiata, a maggior ragione quando si tratta di risorse umane: anzi, è probabilmente il lavoro di organizzazione più difficile di tutti e proprio per questo è solitamente pagato di più. La prima cosa da capire è proprio questa: il tuo lavoro è complesso, quindi segui la corrente.

Le frustazioni ci sono, ma prova ad abbandonarti agli eventi e a vedere tutto questo come un trampolino di lancio per la tua carriera: in questo modo, riuscirai ad avere il giusto equilibrio anche di fronte ai dipendenti più difficili. Con il tempo, riuscirai a massimizzare il potenziale di tutti e ad ottenere collaborazione e rispetto.

2. Sii chiaro rispetto ai tuoi obiettivi

Quando si tratta di gestire le persone, il punto focale è che se non sai essere chiaro rispetto agli obiettivi nessuno ti seguirà: spesso le persone più difficili sono quelle che non si sentono motivate a dare tutto per una mission e un leader in cui non credono.

Prima di gestire le risorse umane, fai chiarezza con te stesso su alcuni punti: qual’è la tua mission? Quali sono gli obiettivi che dovrete perseguire come team? Quali sono i valori su cui vuoi improntare il lavoro di squadra?
Rispondi a queste domande, chiarisci questi aspetti e incoraggia le persone a dire la propria opinione: si sentiranno apprezzate e motivate.

3. Mettiti nei loro panni

A volte le persone difficili da gestire non raggiungono gli obiettivi previsti, ma la colpa non è delle capacità del management: potrebbe essere un problema differente, magari c’è mancanza di coesione all’interno del team.

Guarda oggettivamente la situazione e, se pensi che non sia un problema che dipende da te, prova a metterti nei loro panni e a guardare la realtà attraverso i loro occhi: potrebbe esserci qualcuno che ha questioni personali da risolvere, oppure ci sono problemi in azienda di cui non ti eri reso conto.

4. Chiedi aiuto quando necessario

Chiedere aiuto non è mai un segno di debolezza, a maggior ragione sul lavoro: in una startup c’è un intero team su cui puoi contare! Magari c’è qualcuno che può offrirti una prospettiva diversa dalla tua, aiutandoti a risolvere un problema apparentemente insormontabile.

5. Tieni in considerazione il valore aggiunto

Le persone difficili possono essere un valore aggiunto per la startup se, nonostante i problemi che causano all’interno del team, portano comunque un vantaggio in termini di lavoro e produttività. Se così non fosse, vuol dire che queste persone rappresentano una voce in passivo e bisogna, nostro malgrado, prendere in considerazione l’idea che non facciano al caso nostro.

6. Sii più di un manager

Chiunque sia stato reclutato per entrare nel team di una startup ha qualcosa da offrire al progetto: impara a conoscerli e a individuare i loro punti di forza, mettendoli al servizio dell’azienda. Comprendere le unicità e le capacità di ognuno li farà sentire più motivati e flessibili, migliorandone la produttività.

FONTE: https://www.feedough.com/tips-managing-people-hard-to-manage/

Startup Tips: i consigli per far crescere più in fretta il tuo business

Far crescere una startup più in fretta è possibile? Secondo Bill Green, CEO di LendingOne, la risposta è sì: a patto di seguire alcuni consigli.

Se hai una grande idea di impresa e vuoi entrare in affari, ci sono alcuni punti fermi da cui non allontanarti se vuoi avere successo in fretta. Scopriamo insieme quali sono, seguendo i consigli che Bill Green, CEO di LendingOne, ha raccolto in un articolo pubblicato dal portale Inc.:

1. Gioca per vincere e non smettere mai di migliorare

Green prende spunto dallo sport e, in particolare, dal metodo che Bill Belichick (allenatore dei New England Patriots) ha messo a punto per motivare i suoi giocatori: “Devi aspettarti che vincerai”.

Non bisogna intraprendere alcuna impresa se si è convinti di fallire, perchè è proprio quello che accadrà: aspettati sempre il meglio per te e la tua startup, lavora con passione, impegno e sii disposto a rischiare, nella convinzione che ce la farai.

2. Assicurati che il mercato sia grande abbastanza

Una volta messa a fuoco la tua idea, fai un passo indietro e valuta attentamente le dimensioni del tuo mercato di riferimento: di che potenziale stiamo parlando?
Quando si lancia una startup, è fondamentale avere una chiara comprensione dei margini di opportunità.

3. Metti in discussione il tuo impegno fin dall’inizio

Molto spesso i founder di una startup credono di lavorare duramente e di essere totalmente assorbiti dalla propria idea di impresa: in tutta onestà, scrive Green, spesso non dedicano abbastanza tempo a tutto il duro lavoro che una startup richiede.

Uno startupper, nel suo ruolo di founder e CEO, deve esserci sempre: ne va della concentrazione e dell’impegno dell’intero team, che si sentirà sicuramente più invogliato a lavorare duro se ha di fronte l’esempio di chi deve trascinare l’intera squadra.

4. Definire i processi ha la priorità su tutto

Nella fasi iniziali di una startup, definire i processi e metterli per iscritto è la cosa fondamentale: sarà il piano da cui dipenderà il tuo successo nel lungo termine.
Bisogna scrivere tutto, in modo da poter creare una documentazione scritta che ti aiuterà da svariati punti di vista, rendendo l’organizzazione più snella.

5. Non sposare le tue idee: sii pronto a cambiare

Una startup deve essere pronta a tutti i cambiamenti che dovrà affrontare: la flessibilità e il tempismo sono fondamentali per i pivot che si renderanno necessari lungo il cammino. Ecco perchè non devi mai focalizzarti troppo sull’idea di partenza ed esser pronto a diversificare e modificare a seconda del riscontro che incontrerai andando avanti.

6. Il servizio clienti è la base di tutto

Ascoltare i clienti e trattarli come dei re è fondamentale per il futuro successo della tua startup: sii sempre attento alle attività di customer service e non pretendere mai di supporre di sapere ciò che vorrebbero, ma raccogli i loro feedback.

Non basta ascoltare, devi anche riuscire a costruire un legame basato sulla fiducia: esci fuori dal tuo ufficio e parla faccia a faccia con i clienti, sii umile e presente, ascolta con attenzione e rispetto. Queste regole valgono anche per quando sarai una grande azienda consolidata!

7. Segui la tua passione

Quando scegli di perseguire la tua grande idea di impresa e fondare la tua startup, devi esserne letteralmente innamorato: pensa che per anni dovrai mangiare, dormire, respirare, vivere la tua startup minuto per minuto. Sei disposto a farlo? Hai abbastanza passione? In caso contrario, il consiglio è di lasciar perdere e trovare qualcos’altro da fare!

FONTE: https://www.inc.com/bill-green/7-tips-for-startups-that-want-to-grow-faster.html

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