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In arrivo SMAU NAPOLI: Comprassieme di Finwin finalista al Premio Innovazione ICT Campania 2013

Comprassieme, progetto sviluppato da Finwin, tra le sette startup vincitrici della prima edizione di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa” è tra i 16 finalisti del Premio Innovazione ICT Campania 2013, che sarà assegnato giovedì 12 dicembre in occasione di SMAU NAPOLI.

Si tratta di un progetto basato sull’offerta di servizi innovativi per la vendita e distribuzione dell’agroalimentare a filiera corta. Parole chiave di Comprassieme: Cibo genuino dal tuo contadino sono: tracciabilità, riduzione costi, fidelizzazione clientela e promozione territoriale a portata di click. Per vedere il video di presentazione di Comprassieme, il link di riferimento è http://www.youtube.com/watch?v=7Uhxg1Pw810&feature=share

Tra i finalisti del Premio Innovazione ICT Campania insieme alla nostra Finwin ritroviamo enti locali (come il Comune di San Giuseppe Vesuviano e la Provincia di Caserta), ma anche progetti riguardanti prodotti locali come Torrefazione Carbonelli (NA) e Antica Gelateria Matteo (SA).

Come già anticipato qualche settimana fa in questo post del nostro blog, Napoli ospita per la prima volta SMAU il 12 e 13 dicembre: il programma prevede premi, riconoscimenti, esposizioni, laboratori e workshop formativi con un focus particolare sull’innovazione di impresa.

Il programma di SMAU NAPOLI prevede una serie di appuntamenti destinati ad aziende, pubbliche amministrazioni, startup e centri di ricerca della Campania: segnaliamo tra questi alcuni momenti focalizzati su temi di particolare interesse per startup e innovatori.

Innanzitutto la consegna del già citato Premio Innovazione ICT Campania, che si terrà nella mattinata di giovedì 12 (ore 10:30 – Sala 1).
Sempre giovedì, alle 11:00 (in Arena Retail), Startupbusiness presenta “Speedpitching: 90 secondi per conoscere l’innovazione che serve alla tua impresa”. Un evento in cui Emil Abirashid presenta a imprenditori, manager e investitori le grandi opportunità degli acceleratori di impresa (l’appuntamento sarà ripetuto anche venerdì).

La giornata di venerdì 13 si apre invece con un workshop formativo a cura della Regione Campania sul tema “La Campania della Ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’ innovazione” (ore 9:30 in Sala 1) durante il quale saranno presentati i distretti tecnologici campani ed il sistema regionale della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico.

Altro tema interessante per startuppers sarà affrontato alle ore 16:00 (Arena Marketing Digitale), con il workshop a cura di IWA dal titolo “Il crowdfunding: investire e finanziare l’impresa tramite internet”.

SMAU NAPOLI si conclude con l’assegnazione (venerdì a partire dalle 14:30) degli altri tre premi previsti per l’evento:
– Premio Smart City;
– Premio e-Government;
– Premio Lamarck Giovani Confindustria – SMAU.

Per l’elenco completo dei workshop business: http://www.smau.it/napoli13/schedules/?types=workshop-business

Per l’elenco completo dei workshop formativi: http://www.smau.it/napoli13/schedules/?types=workshop-formativo&page=1

Napoli, 10/12/2013

TBIZ 2013: l’evento dedicato ai temi dell’innovazione a Napoli il 28 e 29 novembre.

Abbiamo già anticipato in questo post che il 28 e 29 novembre si terrà la quinta edizione di TechnologyBIZ, tra le più importanti iniziative del Mezzogiorno dedicate al tema dell’innovazione: l’appuntamento è al Centro Congressi della Stazione Marittima Molo Angioino di Napoli.

Tra i tanti appuntamenti in calendario, segnaliamo nella giornata del 28 novembre:

– Sala Perseide (Ore 10): Workshop “Rete degli Incubatori”, a cura di Campania Innovazione. Il tema in programma è la presentazione della Rete regionale degli Incubatori, nata per costruire un network delle realtà locali impegnate nella creazione di nuove imprese.

– Sala Galatea (ore 11): Tavola rotonda “Sud e Innovazione: con Luigi De Magistris e Michele Emiliano”, a cura di Sud Project Camp. I sindaci di Napoli e Bari insieme ad esperti e protagonisti del mondo dell’innovazione discutono sugli spazi e le opportunità che città e istituzioni offrono a giovani e imprese innovative del Mezzogiorno.

– Sala Galatea (ore 12): Workshop “Reti di imprese”, a cura di Campania Innovazione. Saranno presentati gli strumenti, le opportunità e le criticità delle reti di imprese per business innovativi. Tra gli interventi è previsto quello dell’Assessore al Lavoro ed alle Attività produttive del Comune di Napoli Enrico Panini.

– Sala Galatea (ore 16:30): “Venture Capital Roundtable”. Tema di interesse centrale per le startup innovative, prevede tra gli altri gli interventi di Giovanni De Caro (Atlante Ventures), Giovanni Tesone (56Cube) e Amedeo Giurazza (Vertis).

Per la giornata del 29 novembre, invece, segnaliamo i seguenti appuntamenti:

– Sala Galatea (ore 10:30): Workshop “Italy-Based Crowdfunding: finanziare innovazione e competitività”. Una panoramica sul crowdfunding italiano, sugli attori e le piattaforme, sui trend futuri e sulle best practice in materia.

– Sala Galatea (ore 11:30): “Vita da Startupper: con l’Università Suor Orsola Benincasa”. L’Università a supporto degli studenti che vogliono essere imprenditori di sè stessi, con la presentazione del progetto WayOut per giovani aspiranti startuppers.

– Sala Perseide (ore 12): Tavola Rotonda “Per una Campania High-Tech”. Rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale e della ricerca si confrontano sul tema della trasformazione dei risultati della ricerca in tecnologie ed innovazioni di prodotto e di processo per le imprese.

– Sala Galatea (ore 15): “I contenuti digitali: un volano per l’innovazione e per l’economia del settore ITC”. Un seminario particolarmente incentrato sugli aspetti pratici di temi quali nuovi modelli di business, licenze libere e creative commons con diritti connessi, innovazioni legislative, gestione delle opere digitali e dell’ingegno.

Per maggiori informazioni: http://www.technologybiz.it/it

Napoli, 26/11/2013

Ritorna il Microcredito per progetti di persone fisiche, imprese e startup: la Regione Campania investe 70 milioni di euro per prestiti a tasso zero

Nel BURC n. 63 del 18 novembre 2013, la Regione Campania ha pubblicato l’avviso per la selezione di progetti da finanziare attraverso il Microcredito: sarà possibile presentare domanda dal 16 dicembre 2013 al 16 gennaio 2014.

Attraverso l’avviso in questione, l’ente mette a disposizione 70 milioni di euro dell’apposito Fondo (FSE 2007-2013) con una serie di obiettivi:

– sostenere lo sviluppo di spin-off di impresa;
– sostenere la creazione di impresa, con focus particolare sulle proposte progettuali di giovani e donne;
– sostenere l’uscita da condizioni di povertà attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro;
– favorire l’accesso al credito da parte delle microimprese;
– agevolare l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego.

Il Fondo Microcredito FSE consente la concessione di un prestito compreso tra 5.000 e 25.000 euro, da restituire a tasso zero entro un massimo di 60 mesi. Il rimborso avviene in rate costanti mensili a partire dal settimo mese successivo alla stipula del contratto di finanziamento.

Possono presentare domanda sia persone fisiche (maggiorenni cittadini di Paesi UE o si altri Paesi, purchè in possesso di regolare permesso di soggiorno) che imprese, purchè in possesso dei seguenti requisiti:

microimprese costituende o costituite, anche mediante spin-off da imprese;
– imprese del terzo settore, anche associazioni e cooperative sociali, costituende o costituite;
– in cui almeno un soggetto sia in possesso di uno o più dei seguenti requisiti: disoccupato, inoccupato, o inattivo; lavoratore in CIG, CIGS o in mobilità; giovani under 35; donne; immigrati; disabili; studenti universitari; lavoratori svantaggiati.

Se ammesse al finanziamento, le imprese costituende avranno l’obbligo di costituirsi entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento di concessione. L’erogazione del finanziamento avviene in un’unica soluzione, dopo la stipula di un apposito contratto.

Le proposte di finanziamento dovranno riguardare preferibilmente i seguenti ambiti di attività:

– servizi al turismo (servizi, ristorazione, alloggio);
– tutela dell’ambiente;
– servizi sociali alle persone;
– servizi culturali;
ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);
risparmio energetico ed energie rinnovabili;
manifatturiero;
artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali;
attività professionali in genere;
commercio di prossimità.

Per quanto riguarda invece le spese ammissibili, descritte nel dettaglio dall’art. 6 dell’Avviso, saranno considerate tali solo quelle sostenute dopo la presentazione del progetto. Tali spese, coerenti con il piano di impresa presentato, dovranno rispettare la tempistica descritta nel piano di realizzazione degli investimenti ed essere sostenute entro e non oltre 6 mesi dalla data di valuta di erogazione del prestito.
Le spese considerate ammissibili sono quelle strettamente inerenti il ciclo economico, tra cui l’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature; eventuali opere murarie per adeguamento e messa a norma dei locali; beni immateriali tra cui brevetti, licenze, piani di sviluppo e di marketing; i piani di internazionalizzazione per l’ampliamento della base produttiva; gli acquisti relativi a materie prime, semilavorati, materiali di consumo e scorte; utenze e canoni di locazione; spese per aggiornamento dei software; consulenze professionali; spese per il personale.

I progetti saranno valutati in base ad una serie di criteri riassumibili in tre categorie: contenuto del progetto, ambiti di intervento, modalità organizzativa. Particolare attenzione è riservata alla validità tecnica, economica e finanziaria del progetto, ma anche ad aspetti quali la creazione di nuova occupazione e l’integrazione sociale derivante dal progetto.

La presentazione delle domande avviene esclusivamente on-line: come accennato, la finestra temporale è compresa tra le ore 9:00 del 16/12/2013 e le ore 12:00 del 16/01/2014. A partire dal 9 dicembre sarà comunque possibile registrarsi, senza possibilità di compilare la domanda, a uno dei due siti dedicati:

http://www.sviluppocampania.it/
http://www.fse.regione.campania.it/

E’ previsto, per tutti i partecipanti, un servizio di accompagnamento pre e post domanda offerto da Sviluppo Campania SpA. Sono inoltre disponibili diversi punti informativi, elencati all’art. 19 del Bando (disponibile in formato PDF a questo link).

Napoli, 20/11/2013

Startup a SMAU Napoli: candidature entro il 20 novembre

Come anticipato qualche giorno fa in questo post del nostro blog, il 12 e 13 dicembre 2013 il capoluogo partenopeo ospiterà per la prima volta SMAU, l’evento nazionale dedicato all’innovazione e all’utilizzo delle tecnologie digitali nelle imprese: l’edizione napoletana dell’evento prevede un focus particolare sui distretti industriali regionali.

Dopo la chiusura delle candidature per il Premio Innovazione ICT Campania, un’altra scadenza importante per le startup del Mezzogiorno: entro il 20 novembre è infatti possibile inviare la propria candidatura per partecipare gratuitamente allo SMAU Napoli.

Per partecipare alle selezioni ed ottenere uno stand gratuito, è sufficiente compilare il form disponibile al seguente link: http://www.smau.it/inquiry/questionnaire/candidatura-startup/ selezionando la tappa di interesse.

Dopo l’ultimo evento del 2013 a Napoli, infatti, SMAU sarà presente nel 2014 a Roma, Torino, Firenze, Bari, Padova, Bologna e Milano.

Napoli, 18/11/2013

 

Il Premio Perotto – Zucca 2013: fino a 10.000 euro per giovani innovatori nell’ICT

Resteranno aperte fino alle ore 12 del 13 gennaio 2014 le candidature per l’edizione 2013 del Premio Nazionale per l’Innovazione dell’ICT “Perotto Zucca – Plug Your Mind”, destinato a giovani italiani (di età inferiore ai 30 anni) con un’idea basata sull’utilizzo innovativo dell’ICT.

E’ possibile partecipare con una tesi di laurea, un documento di ricerca, un prototipo o un business plan imprenditoriale, presentati da un singolo proponente o da un team, attraverso il format disponibile al seguente link: http://www.premioperottozucca.it/cms/index.php/candidatura.

Le domande pervenute saranno esaminate da un’apposita Commissione di Valutazione, composta da rappresentanti di enti ed organizzazioni tra cui figurano AICA, Confindustria Genova, ASPHI, Unione Industriale di Torino, le Regioni Liguria e Piemonte. I componenti della Commissione valuteranno i progetti sulla base dei seguenti criteri:

– Originalità
– Innovatività
– Applicabilità
– Impatto sociale ed economico
– Valore scientifico e/o industriale
– Attualità
– Visione futura

Durante la manifestazione finale, saranno premiati i primi tre classificati con altrettanti premi in denaro (al primo classificato un premio di 10.000 euro, al secondo e al terzo rispettivamente 5.000 e 3.000 euro). Si prevede inoltre l’assegnazione di un Premio Speciale ASPHI di 4.000 euro, destinato al progetto più in linea con la missione della Fondazione, che consiste nel promuovere la partecipazione delle persone con disabilità in tutti i contesti attraverso il ricorso all’ICT.

Per scaricare il Bando in formato PDF, il link di riferimento è: http://www.premioperottozucca.it/cms/index.php/bando.

Napoli, 14/11/2013

Innovazione e tecnologie digitali: a SMAU Napoli, il Premio Innovazione Campania ICT

Entro il 13 novembre 2013 è possibile inviare le candidature per partecipare al Premio Innovazione ICT Campania, dedicato a progetti che prevedono l’utilizzo di tecnologie digitali (già realizzati o in fase di realizzazione), proposti da aziende ed enti pubblici della Campania e delle regioni limitrofe.

Il Premio nasce nell’ambito di SMAU Napoli, evento che si terrà per la prima volta nel capoluogo campano il 12 e 13 dicembre (qui, il nostro approfondimento), allo scopo di valorizzare le best practices di aziende ed enti pubblici campani e delle regioni del Mezzogiorno che sono riusciti ad innovare e migliorare il proprio business ricorrendo alle tecnologie digitali. Attraverso il Premio Innovazione Campania ICT, SMAU vuole condividere le eccellenze delle regioni coinvolte per innescare un circolo virtuoso e portare a conoscenza delle imprese, in particolare delle PMI, i possibili benefici in termini di competitività che derivano dall’adozione delle tecnologie digitali nel business.

Le aree tematiche di riferimento del Premio Innovazione ICT Campania sono: Architetture IT, Big Data e Business Analytics, Business Intelligence e CRM, eCommerce, Fatturazione elettronica e dematerializzazione, Information security, Marketing Digitale, Mobile&Wireless, Sistemi Gestionali Integrati, Smart Working e sistemi di comunicazione avanzata, Social Commerce.

Per partecipare al Premio Innovazione Campania ICT è necessario compilare il form di iscrizione al seguente link: http://www.smau.it/napoli13/inquiry/innovation_prize/

Napoli, 11/11/2013

Da Matching 2013 e Campania Innovazione, nuove opportunità di networking per le imprese innovative campane

Campania Innovazione realizza per 20 imprese campane ad alto valore innovativo un percorso di accompagnamento all’evento “Matching 2013”, che si terrà dal 25 al 27 novembre 2013.

Matching è una manifestazione internazionale, organizzata da CDO.NET srl e promossa da Compagnia delle Opere (CdO), che si svolge ogni anno presso i padiglioni fieristici di Rho/Pero. Giunto quest’anno alla sua nona edizione, Matching 2013 permette alle imprese innovative partecipanti di sviluppare nuove relazioni di business: sarà possibile accedere ad un network internazionale di fornitori, clienti, imprenditori con un’agenda totalmente personalizzata di appuntamenti (i partecipanti potranno accedervi iscrivendosi al portale www.e-matching.it).

Nello specifico, il percorso di accompagnamento previsto da Campania Innovazione si svolge in tre fasi:

1. Pre-Manifestazione: preparazione dell’agenda di incontri al Matching, gestione di tutti gli aspetti logistici dei partecipanti e gestione del rapporto con i buyer esteri da incontrare, tramite sportello informativo dedicato, operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00.

2. Manifestazione: accompagnamento esclusivo durante l’intera manifestazione, per ognuna delle 20 aziende partecipanti, con agenda personalizzata già preparata in collaborazione con lo sportello operativo; servizio di tutoraggio e accompagnamento agli appuntamenti con buyer esteri durante i giorni del Matching; allestimento ed organizzazione logistica degli spazi dedicati alle aziende partecipanti durante il Matching.

3. Post-Manifestazione: assistenza nella gestione degli esiti degli incontri avvenuti durante il Matching, tramite sportello informativo dedicato (fino al 31/12/2013).

Campania Innovazione ha inoltre preparato un calendario di seminari di approfondimento, partito il 6 novembre 2013: i prossimi incontri sono previsti martedi 12 (sul tema Edilizia e Meccanica), mercoledi 13 (Internazionalizzazione e Reti di impresa) e Giovedi 14 (La filiera logistica e agroalimentare). Tutti gli incontri si svolgono a partire dalle ore 16:00 ed è possibile rivolgersi allo Sportello Operativo costituito presso la sede della CdO Campania sita in via A.Vespucci 9/B (tel. 081284071).

La partecipazione è aperta alle prime 20 imprese campane ad alto valore innovativo che presenteranno domanda (è possibile scaricare qui la scheda di manifestazione di interesse, da inviare tramite PEC all’indirizzo net-companysrls@pec.it entro le ore 17:00 del 15 novembre 2013).

Possono partecipare le imprese attive nei seguenti settori strategici regionali: i nuovi materiali; le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict); le biotecnologie; l’aerospazio; l’automotive; la logistica ed i trasporti; l’agroalimentare; l’energia; la salute, la sicurezza, l’ambiente; il turismo e la tutela dei beni culturali.

Per maggiori informazioni su Matching 2013: http://www.e-matching.it/cdo/areaPubblica/home.seam

Per saperne di più sul percorso di accompagnamento di Campania Innovazione: http://www.campaniainhub.it/area-stampa/opportunita/campania-innovazione-accompagna-le-imprese-campane-a-matching-2013

Napoli, 08/11/2013

SMAU NAPOLI: a dicembre la prima edizione con un focus sui Distretti Tecnologici

Per la prima volta, arriva a Napoli l’evento nazionale dedicato all’innovazione e alle tecnologie digitali per le imprese: il 12 e 13 dicembre si terrà nel capoluogo partenopeo SMAU NAPOLI. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi durante SMAU MILANO da Guido Trombetti, assessore regionale alla ricerca scientifica, presente all’edizione 2013 dell’evento milanese per presentare i neonati Distretti Tecnologici della Regione Campania.

Come affermato dallo stesso Trombetti al convegno inaugurale dell’evento milanese, SMAU NAPOLIrappresenta una opportunità importante per il nostro sistema di ricerca. La Campania ha una straordinaria capacità di produrre conoscenze e competenze di qualità. Tracciare percorsi virtuosi per facilitare e valorizzare lo sviluppo delle relazioni commerciali tra la domanda di innovazione proveniente dal mondo delle imprese e l’offerta di innovazione sviluppata dalle Università e dai centri di ricerca è una priorità“.

SMAU NAPOLI sarà l’occasione per ospitare i protagonisti più importanti dell’ecosistema mondiale delle tecnologie digitali e non solo: l’evento sarà concepito allo scopo di far incontrare startup, centri di ricerca, imprese del settore ICT e finanziatori pubblici e privati per le imprese.

L’idea di base è quella di consentire all’imprenditore di avere una panoramica completa sul mondo dell’innovazione, per consentire alle imprese di “trovare la giusta spinta per evolversi e innovare la propria impresa“, come spiegato dall’amministratore delegato di SMAU Pierantonio Macola.

Ampio spazio durante SMAU NAPOLI sarà destinato al mondo della ricerca industriale (con un’area dedicata che durante l’evento sarà denominata Campania Next), dove saranno presentati i sei distretti regionali:

STRESS: Distretto tecnologico Sviluppo Tecnologie e Ricerca per l’Edilizia sismicamente Sicura ed ecoSostenibile, nato allo scopo di favorire la collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca del territorio regionale campano in ambito ricerca & sviluppo nel settore delle costruzioni sostenibili.

BIOSCIENCE: Distretto tecnologico per le biotecnologie, comprende 91 imprese del territorio regionale attive nel campo delle biotecnologie e della salute dell’uomo. Particolarmente attivo nel sostegno alle nuove imprese biotech e del settore agroalimentare.

D.A.C.: Distretto tecnologico Aerospaziale, è costituito da 30 soggetti tra i quali figurano grandi aziende, PMI e centri di ricerca. L’attività del D.A.C. ha portato alla presentazione di uno studio di fattibilità già approvato dal MIUR con 11 programmi strategici e circa 145 milioni di euro di investimenti per i prossimi tre anni.

DATABENC: Distretto ad Alta TecnologiA per i BENi Culturali, si occupa della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale in Campania attraverso l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo di tecnologie con un focus particolare sulla fruizione sostenibile della cultura.

SMART POWER SYSTEM: Distretto tecnologico per le energie rinnovabili, opera in una serie di ambiti di intervento afferenti alla competitività, lo sviluppo e il trasferimento di conoscenze in materia di reti elettriche intelligenti. Tra gli ambiti in questione, ricordiamo Smart Grid, Fonti rinnovabili, Geotermia, Risparmio energetico e sostenibilità ambientale.

DISTECTRA: DIStretto ad Alta TECnologia TRAsporti di Superficie, si adopera per l’aumento della competitività delle imprese e per l’attrazione di nuovi investimenti nei settori automotive, ferroviario e logistica. Particolare attenzione è riservata alla ricerca & sviluppo, alla crescita delle PMI e al sostegno alla nascita di nuove imprese nei settori di riferimento.

Oltre al tema dei Distretti Industriali, il programma di SMAU NAPOLI prevede oltre 70 workshop su temi fondamentali per imprenditori e startuppers, oltre ad una serie di premi come il Premio Innovazione ICT Campania e il Premio Smart City.

Per maggiori informazioni, qui la pagina dedicata all’argomento dal Portale della Regione Campania.
Napoli, 29/10/2013

Startup Life Sciences e Healthcare: da Steve Blank all’evento Filarete Healthy Startups

Il settore Healthcare e delle Life Sciences è attualmente di grande interesse, soprattutto per quanto riguarda le innovazioni che le tecnologie digitali possono apportare a questo tipo di prodotti e servizi: se ne parla in un articolo pubblicato recentemente su xconomy.com e in uno degli ultimi post dal blog di Steve Blank, ma anche in Italia qualcosa si muove.

Ne è un esempio pratico l’organizzazione di Filarete Healthy Startups, la tre giorni organizzata dalla Fondazione Filarete, insieme a Fondazione Cariplo e Microsoft YouthSpark per analizzare e scoprire i trends e gli scenari di mercato del settore in Italia.

La riflessione sul tema parte da uno dei primi libri di Blank, “The Startup Owner’s Manual”, nel quale si sosteneva che il metodo per startup basato sul Customer Development elaborato dall’autore non fosse adatto alle aziende produttrici di dipositivi medici o biotech, e quindi al settore delle cosiddette Life Sciences.

La rapida iterazione di prodotto basata su metodi di sviluppo agile dei software, i continui aggiustamenti al modello di business basati sui feedback dei clienti, il cloud outsourcing per aumentare l’efficienza del capitale: tutte queste strategie vengono viste da Blank come in qualche modo totalmente inapplicabili al mondo delle Life Sciences e dell’Healthcare, dove i tempi per la sperimentazione in laboratorio dei prodotti richiedono tempi lunghi.

Le aziende che producono farmaci, dispositivi medici e strumenti diagnostici sono infatti bloccate da un processo di sviluppo lento, follemente costoso ed iper-regolamentato caratterizzato da un rischio elevato. Da questo punto di vista, secondo Blank non c’è da meravigliarsi che i venture capitalist si tengano fuori da questo tipo di business, e che i finanziamenti early-stage per startup nel settore Life Sciences siano così scarsi.

Ma, dopo aver lavorato con alcune startup del settore, Blank si pone oggi una domanda: e se si fosse sbagliato sulle startup Life Sciences? E se il vero problema fosse più semplice, e cioè che agli imprenditori del settore Life Sciences non è stato insegnato come collegare le proprie scoperte di laboratorio alle reali esigenze del cliente?

Nel libro “The Startup Owner’s Manual”, assieme al co-autore Bob Dorf, Blank scrive che esistono due tipologie di startup in fase iniziale: quelle costruite attorno al “customer/market risk” (dove il problema è capire se ci sono clienti interessati ad acquistare il prodotto) e quelle che gravitano attorno all’“invention risk” (dove ciò che conta è capire se il team sarà in grado di costruire un prodotto che funziona).
Dorf e Blank spiegano che l’approccio contenuto nel loro testo si adatta alla prima tipologia di startup, perchè per le seconde possono passare anche 5 o 10 anni prima di riuscire ad ottenere un prodotto che possa uscire dal laboratorio ed essere messo sul mercato (come ad es. nel settore delle biotecnologie).

Adesso, però, Blank sostiene di essersi reso conto, osservando gli attuali imprenditori ed investitori del settore Life Sciences, che quella contenuta in “The Startup Owner’s Manual” sia una svista: essenzialmente, Blank dice che il suo metodo può servire alle startup del settore Life Sciences a porsi in fase di early-stage una serie di domande riguardo il customer/market risk, per evitare di rendersi conto, dopo anni trascorsi a lavorare in laboratorio per scongiurare l’invention risk, di non avere un mercato per il proprio prodotto.

La soluzione proposta da Blank è la cosiddetta “evidence-based entrepreneurship”: basarsi sui dati osservati per capire come muoversi sul mercato.

Insomma, il suggerimento è quello di applicare il metodo Lean Startup anche alle neo-imprese del settore Life Sciences e sanitario, fermo restando che si tratta di settori complessi e con delle specificità ben precise: in ogni caso, Blank sostiene che la maggior parte dei fallimenti in questi settori poteva essere probabilmente evitato con uno studio approfondito del mercato di riferimento.

Per spiegare meglio le modalità di applicazione del Metodo Lean Startup al settore Life Sciences, Blank racconta quali sono stati i Pivot di alcune startup che ha seguito ultimamente in questo campo: ad esempio, alcune startup hanno apportato modifiche al prodotto/servizio a seguito di un’accurata analisi delle esigenze della clientela, altre invece hanno modificato la propria posizione nella catena del valore, trasformandosi in fornitori per gli ospedali anzichè vendere il proprio prodotto direttamente ai medici. Cambiamenti ancora più radicali sono stati effettuati da startup che hanno modificato la propria tecnologia di base (modificando del tutto la propria idea originaria), per affrontare al meglio le esigenze della clientela.

In tutti questi casi, i Pivot hanno consentito alle startup di evitare di arrivare sul mercato con un prodotto/servizio o con una strategia fallimentare.
La conclusione di Blank, quindi, è che il metodo Lean Startup sia assolutamente applicabile anche nelle startup Life Sciences ed Healthcare, e che debba funzionare proprio come gli scienziati testano le proprie ipotesi in laboratorio: ciò che bisogna fare in fase early-stage, per non incorrere in seguito in fallimenti, è uscire dal laboratorio e testare il proprio prodotto parlando con i clienti.

Per chi fosse interessato a sapere di più sulle startup e sull’innovazione nel settore Healthcare nel nostro Paese, in apertura del post si accennava all’evento Filarete Healthly Startups: l’evento, totalmente gratuito previa regstrazione al link http://filaretehsw.eventbrite.it/, si terrà a Milano dal 18 al 20 novembre.

Nei primi due giorni saranno analizzate insieme ai maggiori esperti del settore le opportunità e i trends di mercato dei settori Biomed, Pharma Food, Digital Health e App Marketing, ma la data da segnare in agenda per startuppers ed aspiranti imprenditori è il 20 novembre: durante questa giornata, interamente dedicata alle startup, si terranno infatti un Pitch Training per imparare a presentare la propria idea innovativa a potenziali investitori, mentre il pomeriggio sarà dedicato a “Filarete Healtlhy Startups – extended version”: un momento di incontro per presentare la propria startup a un pubblico di esperti, professionisti, manager e investitori specializzati nel settore.

Per maggiori informazioni, il sito internet dell’iniziativa è http://www.fondazionefilarete.com/it/filarete-healthy-startups-week

Napoli, 25/10/2013

Startup Europe Manifesto: il Leader Club presenta il documento con oltre 5.000 firme al Consiglio Europeo

Sono 22 le raccomandazioni contenute nel Manifesto “Startup Europe”, presentato dal Leaders Club al presidente del Consiglio Europeo Herman Van Romouy firmato da oltre 5.000 persone: una grande risposta da parte della community della Rete, che conferma l’interesse crescente a creare un ecosistema per startup nel nostro continente.

Lo Startup Manifesto nasce la convinzione che le startup siano il motore economico dal quale l’Europa può ripartire e tornare a crescere, per cui il documento cerca di inquadrare le azioni e gli strumenti utili per fare del territorio UE un posto dove sia più semplice fondare una startup, grazie anche ad un collegamento con le istituzioni pubbliche e con il mondo dell’università e della ricerca.

Come accennato in un precedente post del nostro blog dedicato all’argomento, Per il mercato dell’Internet Economy si prevede una crescita pari all’8% all’anno nei prossimi 5 anni nei paesi del G20 (per le economia in via di sviluppo la crescita annuale del settore è stimata addirittura al 18%): favorire la nascita e lo sviluppo di startup operanti nel settore delle tecnologie digitali è quindi un’occasione fondamentale per migliorare la situazione economia, in termini occupazionali e di nuova ricchezza.

Ricordiamo che tra i redattori e i firmatari del Manifesto è possibile ritrovare nomi di grandi esperti e protagonisti del settore, tra i quali Zaryn Dentzel (Tuenti), Daniel Ek (Spotify), Kaj Hed (Rovio Entertainment), Lars Hinrichs (HackFwd), Boris Veldhuijzen van Zarten (The Next Web), che sono tra l’altro alcuni tra i fondatori del Leader Club, nato alcuni mesi fa su indicazione del vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes (qui, il nostro approfondimento sul Leader Club).

I redattori del Manifesto hanno individuato 22 azioni sulla base delle quali le imprese possono orientarsi per migliorare le proprie performance future: l’invito a imprenditori, investitori, consulenti e altri soggetti interessati contenuto nel documento è di “impegnarsi in questo dialogo e condividere le loro opinioni sul Manifesto per aiutarci a muoversi verso l’adozione di questo piano di crescita digitale per l’UE”.

 

Ecco le 22 raccomandazioni contenute nello Startup Manifesto:
1 . Trasformare gli insegnanti in esperti digitali per affrontare la sfida .
2 . Insegnare ai nostri figli i principi, i processi e la passione per l’imprenditorialità fin da piccoli.
3 . Incoraggiare gli studenti universitari ad avviare un’attività prima di laurearsi.
4 . Preparare i laureati per un mercato radicalmente diverso.
5 . Incoraggiare le grandi imprese a formare il grande pubblico.
6 . Fare dell’Europa il posto più facile dove talenti altamente qualificati possano avviare un’impresa e ottenere un lavoro grazie a un “visto di startup” paneuropeo.
7 . Rendere più facile per le aziende assumere al di fuori dei loro Paesi d’origine.
8 . Rendere più facile per le aziende licenziare i dipendenti .
9 . Riportare a casa i migliori cervelli.
10 . Aumentare gli investimenti privati ​​e istituzionali in startup .
11 . Rendere più facile raccogliere capitali attraverso i mercati pubblici per le imprese a forte crescita.
12 . Acquistare di più dalle piccole imprese .
13 . Istituire una E-Corp , nuovo tipo di società trans-europea.
14 . Tassare le share options come capital gain e non come reddito.
15 . Rivedere e normalizzare le leggi sulla protezione dei dati.
16 . Eliminare l’obbligo per i fornitori di dati di memorizzare le informazioni in un determinato Paese.
17 . Rendere pubblici i dati governativi.
18 . Far sì che i governi pensino in digitale.
19 . Avviare un cambiamento di mentalità in tutta Europa in termini di come definiamo il successo.
20 . Nominare un “Direttore Digitale” in tutti i paesi UE.
21 . Creare un archivio di “best practices” .
22 . Fondare un Forum digitale europeo.

Qui, il link ufficiale al sito Startup Europe, dove è possibile consultare la versione completa del Manifesto.

Napoli, 25/10/2013

 

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