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Tag: atto costitutivo

Hubble: il programma alla ricerca delle migliori startup e business ideas d’Europa

Hubble si rivolge a persone fisiche organizzate in team, a Startup innovative e PMI innovative che intendono portare avanti progetti di sviluppo di prodotto o di servizio.

Il programma è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e promosso da Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione.

Hubble ha come obiettivo le attività di scouting, tutoring, mentoring e starting up/business acceleration delle migliori idee imprenditoriali attive sul territorio Toscano, Italiano ed Europeo, con particolare attenzione a progetti dal forte impatto sul mercato digitale e che possano garantire futuribili ricadute positive sullo sviluppo del territorio metropolitano. La ricerca delle idee si sofferma prevalentemente negli ambiti di:

  • Sharing Economy;
  • Smart Cities Solution;
  • Iot;
  • Energy;
  • Saas;
  • Mobile App;
  • Circular Economy;
  • Health;
  • Bioinformatics.

I progetti selezionati, da un minimo di 3 ad un massimo di 12 startup all’anno, riceveranno un grant di investimento di importo compreso tra €10.000,00 e €50.000,00.
I grant saranno spendibili esclusivamente in servizi e attività per lo sviluppo del proprio modello di business come costituzione della società, marketing, assunzioni, consulenze specialistiche, costi interni di personale e spazio di coworking presso Nana Bianca. Il trasferimento delle risorse avverrà in tranche in base al raggiungimento di milestone specifiche.

I team selezionati hanno l’obbligo di frequentare i corsi di formazione imprenditoriale a cura della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università degli Studi di Firenze, che si terranno all’interno delle sedi dei soggetti docenti e nello spazio di Nana Bianca. I corsi verteranno su:

  • Online Marketing: gestione delle campagne online,
  • Canali finanziari: funzionamento dell’operazioni di Business Angel e Venture Capital,
  • Business Modeling & Business Planning, Pitch deck: come presentarsi agli investitori,
  • Fundraising: quali strumenti pubblici e privati per aiutare le startup innovative.

Per partecipare, è possibile candidarsi esclusivamente online sul sito al seguente link: https://www.f6s.com/hubbleaccelerationprogram, compilando il modulo di domanda entro il 31 marzo 2019.

Chiarimenti dal MISE – SRL semplificate: il modello standard di atto costitutivo non è modificabile

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con nota prot. n. 6404 del 15 gennaio 2014, ha fornito alcuni importanti chiarimenti in merito alle SRLs, le società a responsabilità limitata semplificate: si tratta di una delle nuove forme societarie particolarmente diffusa tra le startup, grazie alle agevolazioni previste per la sua costituzione.

Ricordiamo, infatti, che la SRLs può essere costituita anche con un capitale sociale di un euro (da 1 a 9.999 euro), che è esentata dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria per l’iscrizione al Registro delle Imprese, che è esonerata dal pagamento degli oneri notarili per l’adozione del modello standard di atto costitutivo.

I chiarimenti del MISE riguardano proprio il modello standard di atto costitutivo: con il DL 76/2013 (art. 9 comma 13) è stato infatti modificato l’art. 2463 bis del Codice Civile, e in particolare si prevede che, per le SRLs, “le clausole del modello standard tipizzato sono inderogabili”.

In precedenza, però, un parere del Ministero della Giustizia (n. 43644 del 10 dicembre 2012) aveva affermato che, ferme restando le clausole minime previste per il modello standard, era possibile apportare delle modifiche per ottenere uno Statuto più in linea con le esigenze dei soci.

Ciò ha causato dei problemi riguardo all’interpretazione sull’inderogabilità del modello standard.

I dubbi sono stati fugati dall’ultimo parere del MISE, il quale ha affermato che il modello standard di atto costitutivo di una SRLs non può essere oggetto di modifiche, salvo quelle indispensabili per adattarlo e renderlo coerente alla legge notarile.

La motivazione alla base di questa interpretazione piuttosto restrittiva viene spiegata dal MISE nel modo seguente: poiché il DL 76/2013 ha avuto effetto non soltanto sulla disciplina relativa alle SRLs, ma anche sulle SRL a capitale ridotto e sulle SRL ordinarie, il rischio è che si possa creare una sovrapposizione tra SRL semplificata e SRL ordinaria con capitale inferiore a 10.000 euro.

Per approfondimenti:

Nota n. 6404 del 15/01/2014 – MISE
DL 76/2013

Napoli, 30/01/2014