Loading...

Tag: accellerator

Presentata la piattaforma Startup Europe Partnership: alla guida la fondazione Mind The Bridge

Con il lancio ufficiale di oggi al World Economic Forum di Davos, nasce Startup Europe Partnership (SEP), la piattaforma UE destinata al supporto e al sostegno delle startup europee e al loro lancio verso il mercato globale.

La notizia è stata data da Neelie Kroes, Vice Presidente della Commissione Europea e responsabile della Digital Agenda: il programma sarà poi illustrato nel dettaglio durante un evento ad hoc che si terrà nel mese di marzo 2014.

La guida della piattaforma SEP è stata affidata alla fondazione italo-americana Mind The Bridge, che sarà supportata dalla fondazione inglese Nesta: lavoreranno insieme ad un unico obiettivo, definito dalle parole di Alberto Onetti (fondatore di MTB) nel modo seguente: “Sostenere la crescita di startup europee e la creazione di imprese europee nel campo delle nuove tecnologie che siano capaci di competere a livello globale. Il tutto superando le separazioni tra paesi, enorme ostacolo alla competitività europea. Le startup hanno difatti bisogno di sfondare il “soffitto di vetro” che le separa dalla crescita sia dimensionale che internazionale. Ma serve per questo un cambio di mentalità”.

Il programma SEP servirà quindi a costruire un vero e proprio ponte che unisca l’ecosistema europeo delle startup, da un lato, e le grandi imprese e gli investitori dall’altro: l’attenzione a tutti gli stakeholders coinvolti è dimostrata dal coinvolgimento attivo di attori come Telefonica e Orange (grandi aziende), istituzioni finanziarie (BBVA), fondi di investimento (European Investment Fund) e alcune tra le più importanti università europee (tra le quali la Cambridge University).

Grazie alla piattaforma Startup Europe Partnership, le startup potranno entrare a far parte di un network internazionale qualificato, grazie al quale entrare in contatto con i migliori clienti (sfruttando i sistemi di procurement delle grandi aziende), con gli investitori interessati a finanziare aziende promettenti attraverso seed capital, e cercando di ottenere un numero sempre più elevato di exit.

Il programma SEP si basa su tre linee di azione:

Matching: organizzazione di una serie di eventi nelle più grandi città europee, che seguiranno il format di un vero e proprio “marketplace” in cui le startup potranno incontrare grandi aziende interessate alle tecnologie (il focus sarà incentrato su tre punti: procurement, seed investment e acquisizioni).

Mapping: creare una mappatura di startup e hub europei che costituiscono le best practices del mondo dell’innovazione, fornendo visibilità alle migliori startup emergenti e promuovendo modelli di riferimento.

Sharing: condivisione delle best practices nel settore dell’imprenditorialità e dell’innovazione, per ridurre il gap culturale e aumentare le opportunità di contaminazione tra le startup.

Per approfondimenti su Startup Europe e su SEP:

https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/about-startup-europe

Per il commento di Alberto Onetti, chairmen di Mind The Bridge:

http://siliconvalley.corriere.it/2014/01/23/da-davos-oggi-il-d-day-per-leuropa-delle-startup/

Napoli, 23/01/2014

La nuova call for ideas di H-Farm: 15.000 euro e 3 mesi di incubazione per startup d’eccellenza

H-Farm, venture incubator per startup sito nella campagna veneziana, ha lanciato una nuova call for ideas: H-Camp Spring 2014, cui è possibile candidarsi fino al 16 gennaio 2014 compilando il form a questo link.

H-Camp Spring 2014 nasce da alcuni presupposti di base del team di H-Farm, guidato da Riccardo Donadon: il focus da seguire è quello della specializzazione, concentrandosi inoltre sugli aspetti distintivi del territorio italiano. Per farlo, H-Farm intende puntare sulla forza che può scaturire dall’incontro tra il sistema imprenditoriale italiano di eccellenza (e in particolare l’esperienza delle PMI) e la tecnologia in grado di scalare i mercati.

Sulla scia di queste premesse, la call H-Camp Spring 2014 è alla ricerca di business ideas nei seguenti settori (H-Farm specifica che l’elenco non va inteso in maniera assoluta, ma è apprezzata la creatività ed originalità dei progetti che vanno a integrare settori differenti tra loro):

Design: tecnologie che sfruttano le eccellenze artigianali radicate in numerose piccole e grandi aziende italiane.

3D Printing: produzione e distribuzione di prodotti/servizi che sfruttano le moderne tecnologie di prototipazione e produzione rapida.

Fashion: la moda intesa non solo come vestiti, ma anche come dispositivi, tessuti sensoristica integrata, e tutte le potenzialità della tecnologia applicata alle competenze tradizionali del settore di alta gamma.

Turismo: un settore molto interessante secondo H-Farm, in un Paese come il nostro che accoglie ogni anno 46 milioni di turisti. Particolare attenzione sarà riservata a progetti che propongano strumenti adatti ad incrementare i flussi di turisti, a migliorare l’esperienza dei visitatori e a rafforzare l’infrastruttura turistica complessiva in Italia.

Food: le idee potranno riguardare business legati direttamente alla materia prima (e-commerce) o strumenti per costruire e diffondere la consapevolezza sulla sostenibilità e l’educazione alimentare.

Home Automation: si riferisce a progetti relativi a prodotti e servizi inerenti l’Internet of Things, che permette di connettere sempre di più smartphone, apps, case.

La partecipazione a H-Camp Spring 2014 consente di beneficiare di un programma di incubazione intensivo, con la possibilità di accedere agli spazi di lavoro di H-Farm e ai servizi di mentoring e networking. H-Farm assicura ai team selezionati vitto e alloggio per i 3 mesi del programma, oltre a 15.000 euro cash per lo sviluppo dell’idea.

Per maggiori informazioni: http://www.slideshare.net/H-FARM/hcamp-callsprig-eng211113

Per inviare la propria candidatura: http://www.f6s.com/h-campspring2014

La call Spring 2014 di Industrio Ventures: 50.000 euro per startup hardware e industry

Industrio Ventures, acceleratore trentino specializzato in startup hardware, industry e technology, apre la call per l’edizione Spring 2014 del suo programma di accelerazione: è possibile candidarsi a questo link entro il 31 gennaio 2014.

La call è aperta a progetti hardware, idee e prototipi interessati ad un percorso di accelerazione della durata di 6 mesi (marzo/agosto 2014) presso la sede di Industrio Ventures di Trento: il percorso offre la possibilità di accedere ad un network di mentor e partner internazionali di altissimo livello.

Le startup selezionate per Spring 2014 riceveranno un seed fund del valore di 50.000 euro (in parte cash, in parte sotto forma di servizi), un percorso di mentorship e l’accesso al network internazionale di Industrio Ventures, che comprende partners in Italia, Cina e USA.

Durante il semestre di accelerazione i team insediati avranno occasione di collaborare con i partner cinesi e americani, anche raggiungendoli presso le loro sedi. Inoltre, la particolare esperienza di Industrio Ventures nel settore hardware e industry consente alle startup di beneficiare di un’avanzata facility di prototipazione dei propri prodotti.

Alle startup che avranno accesso al percorso di accelerazione Spring 2014, Industrio Ventures chiede in cambio il 15% di equity e la disponibilità a lavorare nella sua sede di Trento.

Per maggiori informazioni:
– SITO WEB http://www.industrio.co/
– E-MAIL info@industrio.co
– APPLICATION http://www.f6s.com/hardwareacceleratoritaly-spring2014

Napoli, 12/12/2013

Hello Tomorrow Challenge mette in palio 100.000 euro per la migliore startup di domani!

Hello Tomorrow Challenge è una startup competition europea destinata a progetti (di prodotti o servizi) basati su tecnologie innovative: possono partecipare team composti da studenti/ricercatori (composti da un massimo di 6 membri, di cui almeno la metà under 35). Non è indispensabile avere una società già costituita, ma in caso di startup già costituite in forma societaria è necessario che siano state create dopo il 22/01/2013. Inoltre, le startup partecipanti non possono aver raccolto più di 100k € di capitale.

Hello Tomorrow Challenge è rivolta a giovani innovatori di oltre 30 paesi, e si propone di far incontrare creatività, scienza e tecnologia con il mondo dell’imprenditorialità allo scopo di costruire il futuro: oltre alla possibilità di candidare il proprio progetto, il portale offre la possibilità di incontrare nuovi possibili co-founder per dar vita a team di innovatori.

Le candidature devono essere inviate tramite il portale http://hello-tomorrow.org/# entro il 29 gennaio 2014: le categorie sono Energy, Biotech Medtech, IT/COM, Hardware Robotics, Big Data.
La giuria provvederà a selezionare i migliori 25 progetti che seguiranno un programma di mentoring nei mesi di febbraio e marzo. I criteri di selezione dei 25 progetti riguarderanno il team (in termini di esperienze e capacità dei membri e della loro coesione e complementarità all’interno del gruppo), l’innovazione tecnologica, il mercato (in termini di dimensioni, segmentazione, potenziale di crescita), la fattibilità del progetto e gli aspetti strettamente finanziari del piano.

Al termine del programma di mentoring (tra il 6 e il 17 aprile 2014) la giuria si occuperà della selezione dei 5 finalisti che parteciperanno all’evento finale “The First Day of Tomorrow” (Parigi, 18 aprile 2014): alla giornata parteciperanno oltre 2000 ospiti, e i 5 finalisti presenteranno il proprio pitch davanti ad una giuria formata da 50 esperti internazionali.
Al Grand Winner spetterà un premio in contanti di 100.000 euro, inoltre per ciascuna delle 5 categorie in concorso sarà premiato il miglior progetto con altrettanti premi da 15.000 euro ciascuno.

Per maggiori informazioni, è possibile contattare i responsabili italiani all’indirizzo roma@hellotomorrow.org.

Inoltre è possibile visitare il sito internet dell’iniziativa e scaricare la locandina informativa di Hello Tomorrow Challenge.

Napoli, 11/12/2013

Da TechCrunch: i fabbisogni e le fonti di finanziamento migliori per una startup hardware

Un recente post firmato da Cyril Ebersweiler (founder dell’acceleratore di startup hardware HAXLR8R e partner di SOSVentures) e Benjamin Joffe (esperto di ecosistemi startup, angel investor e advisor di HAXLR8R) esamina il fabbisogno in termini finanziari di una startup hardware nelle sue 5 fasi di sviluppo, specificando la fonte di finanziamento più adatta in ciascun momento:

1. Concept
Obiettivo di questa fase è quello di convalidare il problema, ossia di esplorare attentamente la fattibilità dell’idea e le caratteristiche della domanda di mercato. Una startup hardware, in questa prima fase, deve applicare la metodologia “Lean Startup” adoperandosi con interviste e sondaggi ai potenziali clienti: è questo infatti l’unico modo per capire se il problema che il prodotto vuole risolvere è effettivamente percepito come tale dalle persone, e quindi per capire se c’è domanda di mercato e quali/quanti possono essere i potenziali clienti.
Nella fase “Concept” il fabbisogno di capitale di una startup è praticamente vicino allo zero, quindi non è necessario rivolgersi a fonti di finanziamento esterne. E’ quasi impossibile, quindi, che una startup nella sua prima fase di vita ottenga l’attenzione di un Venture Capitalist.

2. MFP – Minimum Functional Prototype
Nella seconda fase tutti gli sforzi di una startup hardware sono rivolti allo scopo di ottenere un dispositivo che funzioni. In questa fase c’è ancora poca attenzione al design e ad argomenti come l’ergonomia, ma si cerca soltanto di capire se il prodotto può essere in grado di risolvere il problema.
In questo momento la startup ha delle esigenze di finanziamento minime, che spesso dovranno essere coperte dai founders di tasca propria.
La fase del MFP può essere per alcune startup il momento per iniziare a guardare a qualche forma di finanziamento: gli autori però consigliano di evitare di richiedere finanziamenti all’esterno, perchè si corre il rischio che le persone possano guardare al prototipo come ad un prodotto finito.

3. CFP – Complete Functional Prototype
E’ la fase in cui l’obiettivo della startup hardware è quello di ottenere un prototipo il più vicino possibile a quello che sarà il prodotto finale: in questo momento bisogna iniziare a far attenzione al design, all’estetica e all’ergonomia per rassicurare le persone sulle capacità dell’azienda di tener testa ad una produzione di massa.
Il CFP spedito ai potenziali clienti deve essere il più possibile perfetto: in caso contrario, chi lo riceve sarà propenso a chiedersi “Se non sono in grado di fare un prodotto perfetto, come potranno farne migliaia da mettere sul mercato?”.
Le esigenze di finanziamento di questa terza fase sono ancora limitate, e la maggior parte del capitale dovrà essere investito per la ricerca e il miglioramento del prodotto. Le fonti di finanziamento più adatte alla fase 3 sono amici e parenti, angels, acceleratori, sovvenzioni e campagne di crowdfunding.

Proprio riguardo al crowdfunding, gli autori mettono in guardia i lettori su un aspetto particolarmente significativo: prima di rivolgersi a questa forma di finanziamento, una startup hardware deve essere sicura di aver concluso la fase di progettazione e, quindi, essere pronta per la produzione.

4. DFM – Design For Manufacture
La fase DFM è quella che gli autori definiscono “Ready to roll”: è il passaggio chiave per diventare dei veri imprenditori del settore hardware. Anche se spesso questo è il momento più difficile, perchè spesso un prodotto hardware non “sopravvive” al primo contatto con il cliente.
Le startup hardware che attraversano la fase 4 hanno esigenze di finanziamento solitamente inferiori ai $ 50k: il dato si basa sull’osservazione delle 30 startup di HAXLR8R, e le spese riguardano aspetti come la stampa 3D, la progettazione, le certificazioni, le spese legali e la produzione.
Questo è, secondo gli autori, il momento migliore per utilizzare il crowdfunding: il prodotto è praticamente pronto, e il team conosce costi di produzione e margini di guadagno.

5. FFR – First Factory Run
In questa fase la startup hardware inizia la produzione del prodotto: il prototipo DFM diventa una serie di prodotti identici. Le esigenze di finanziamento in questa fase sono variabili, in ogni caso è necessario che la startup riesca a coprire le spese per pagare i macchinari, le attrezzature e la prima produzione. In questo momento i finanziamenti possono venire dal crowdfunding, da un business angel, da un acceleratore o un fondo di venture capital.
Il crowdfunding può essere ancora una volta una buona soluzione perchè consente di vendere il prodotto direttamente ai finanziatori.
Inoltre, nella fase 5 c’è ancora la possibilità di far affidamento sui pre-ordini degli appassionati del settore: in alcuni casi, addirittura, è possibile che la startup venda l’intero primo lotto di produzione esclusivamente attraverso i pre-ordini.

6. Retail
L’obiettivo di una startup hardware arrivata a quest’ultima fase è uno solo: scalare! Si tratta di una fase che spesso arriva molto lontano nel tempo per le startup hardware. Ma è anche la fase in cui è più probabile ottenere l’attenzione degli investitori: su questo punto, gli autori del post tengono a sottolineare che i VC stanno ancora imparando a conoscere il settore hardware e pertanto sono molto prudenti quando si tratta di scegliere se investire. Per aumentare il loro interesse verso la propria startup, bisogna quindi poter dimostrare di avere una domanda di mercato piuttosto ampia su cui contare.

Per leggere il post originale, il link di riferimento su TechCrunch è
http://techcrunch.com/2013/11/28/financing-lean-hardware/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+Techcrunch+%28TechCrunch%29&utm_content=crowdfunding&utm_term=crowdfunding

Napoli, 29/11/2013

Nana Bianca e il programma Asteroids: la terza call for ideas per startup

Nana Bianca, l’acceleratore di startup con sede a Firenze degli ex fondatori di Dada, lancia la nuova edizione del suo programma: Asteroids #3.
Le candidature resteranno aperte fino al 15 dicembre 2013 e la partecipazione è riservata a team con progetti nel settore Internet e App Mobile con un prodotto in versione Beta.

Il programma Asteroids #3 offre infatti alle startup accelerate un ecosistema capace di finanziare e sostenere i progetti innovativi nella fase di passaggio da beta a prodotto finito: i team dovranno confrontarsi innanzitutto con il mercato italiano, ma devono essere pronti a rapportarsi anche con il mercato globale.

Inoltre, è necessario che all’interno dei team sia presente almeno uno sviluppatore: questo perchè i responsabili di Nana Bianca sono convinti che non basta avere una buona idea, ma è indispensabile essere in grado di realizzarla.

Il programma Asteroids #3 prevede un evento di scouting fissato per il 22 gennaio 2014, durante il quale i team selezionati presenteranno i propri progetti di fronte ai mentors di Nana Bianca, ad investitori ed esperti del settore e agli altri team ospitati dall’acceleratore.

In palio per i migliori team c’è un periodo di tre mesi nel working space di Nana Bianca a Firenze, durante il quale sarà possibile beneficiare di una serie di servizi di supporto e tutoraggio su diversi aspetti fondamentali per lo sviluppo di una startup: product validation, acquisizione di nuovi clienti, ricerca HR, consulenze legali. I team avranno a disposizione un network di consulenti e una rete di supporto per la ricerca di investimenti in fase seed. In cambio, Nana Bianca chiede un impegno full time da parte del team, che dovrà lavorare nella struttura fiorentina, e il 10% in Equity.

Per candidare il proprio progetto il link di riferimento è: https://angel.co/nana-bianca-asteroids/apply

Napoli, 05/11/2013

Un nuovo modello per startup nel settore dell’editoria: nasce a Milano RCS NEST

Da un accordo tra il Gruppo RCS, leader nel settore dei media, e il venture incubator di startup innovative Digital Magics, nasce RCS NEST: un nuovo modello di incubatore per startup digitali nel settore dell’editoria.

Il progetto nasce allo scopo di superare i problemi dell’attuale panorama dell’imprenditoria innovativa in Italia e prevede, entro il 2015, di supportare tra le 15 e le 20 startup innovative con spazi, strumenti finanziari, servizi di mentorship e networking, offrendo come valore aggiunto la possibilità di beneficiare della rete di contatti di RCS e Digital Magics che sarà messa a disposizione delle giovani aziende.

Il Gruppo RCS, inoltre, partecipa al progetto RCS NEST offrendo alle startup uno spazio dedicato nella sede centrale “storica” del gruppo, in Via Rizzoli a Milano. Questa scelta sarà ancora più d’aiuto per favorire il confronto e la crescita delle startup: lo stesso Amministratore Delegato del Gruppo RCS, Pietro Scott Jovane, spiega come il progetto RCS NEST sia allo stesso tempo una sfida e una scommessa per il gruppo, “un passo lungo verso il futuro (…) che rappresenta inoltre un’occasione di scambio reciproco fra nuove realtà emergenti e una realtà – quale quella di RCS – consolidata da una lunga e prestigiosa tradizione editoriale”.

L’accordo tra Digital Magics e RCS prevede, senza obbligo di esclusiva, che le startup selezionate vengano accompagnate nell’elaborazione di un business plan con un sostegno sia dal punto di vista finanziario sia dal punto di vista dei servizi media, logistici e tecnici. Al raggiungimento degli obiettivi intermedi di sviluppo, è possibile procedere inoltre ad un’ulteriore capitalizzazione. Infine, una volta raggiunti gli obiettivi di sviluppo definitivi, saranno via via stabilite le condizioni per ciascuna exit.

Il nuovo incubatore RCS NEST sarà riservato a progetti imprenditoriali il più possibile affini al core business del Gruppo RCS, ma le selezioni saranno aperte anche a proposte nei settori digital e social.
In ogni caso, per poter accedere al programma RCS NEST si prevedono selezioni molto rigide: come dichiarato a Wired dal fondatore e presidente di Digital Magics Enrico Gasperini, l’incubatore milanese riceve infatti ogni anno oltre 500 proposte di startup.

Resta da vedere in che modo si evolverà questa interessante sfida, lanciata da due attori fondamentali del sistema imprenditoriale italiano, che potrà dare nuovo slancio e linfa vitale all’ecosistema nazionale delle startup innovative.

Napoli, 09/10/2013

Ultima chiamata per partecipare a WCap 2013!

Ancora pochi giorni per partecipare alla Call for Ideas di Working Capital: i tre acceleratori di Telecom Italia, con sede a Roma, Milano e Catania sono alla ricerca di progetti di impresa inovativi nei settori digital e green.

La deadline è fissata per il 30 settembre 2013: per partecipare, occorre registrarsi e caricare il proprio progetto qui.

Working Capital offre 15 grant del valore di 25.000 euro ciascuno, da assegnare ad altrettante startup: chi accede al percorso di accelerazione potrà beneficiare di servizi di mentorship e networking, entrando in contatto con i più importanti protagonisti del mondo dell’innovazione: Working Capital, inoltre, offre il proprio supporto anche nella fase di execution, particolarmente delicata per il successo di un progetto imprenditoriale.

Working Capital è il programma di Telecom Italia nato nel 2009 a supporto delle innovazioni, del talento e delle idee che supporta la nascita e la crescita delle startup italiane allo scopo di favorire l’imprenditorialità sul territorio nazionale. Nel 2013 WCAP ha inaugurato i tre acceleratori di Roma, Catania e Milano affidati a mentor esperti come i team di Iquii, dPixel e StartupCT.

Tra le novità dell’edizione 2013, particolarmente interessante è il Repository: una piattaforma sviluppata in collaborazione con la Kauffman Society nella quale saranno caricati tutti i progetti, anche quelli partecipanti alle edizioni precedenti, che saranno resi pubblici e disponibili per investitori nazionali ed internazionali.

Per saperne di più, il sito ufficiale di Working Capital è: http://www.workingcapital.telecomitalia.it/.

Da qui è possibile, inoltre, prendere visione del contratto WCap 2013, che sarà poi personalizzato sulla base di ogni singolo progetto selezionato.

Napoli, 26/09/2013

Le migliori startup hardware in Cina e negli USA con il programma 2013 di Industrio Ventures

Industrio Ventures è un programma dedicato a startup specializzate nell’hardware, l’industria e la tecnologia nato grazie ad un gruppo di imprenditori e organizzazioni italiane ed internazionali che vogliono contribuire a sostenere un nuovo modello di innovazione Made in Italy.

Fino al 21 settembre 2013 sono aperte le candidature per il programma di accelerazione Industrio 2013: si tratta di un programma riservato a startup hardware che avrà una durata di 6 mesi, durante le quali i team saranno ospitati nella sede di Trento e saranno supportati da tutor internazionali e partner industriali.

I settori di riferimento del programma di accelerazione di Industrio Ventures sono meccatronica, elettronica, connected devices e smart systems: i team prescelti devono essere in grado di fornire un prodotto fisico innovativo, in qualsiasi stadio di sviluppo (dall’idea al prototipo funzionante).

Le startup selezionate per il programma Industrio 2013 riceveranno un fondo seed del valore di 50.000 euro, in parte in contanti ed in parte sotto forma di servizi e strumenti di prototipazione.

Un aspetto molto interessante di Industrio Ventures è il network di relazioni internazionali cui dà accesso: le startup selezionate avranno la possibilità di viaggiare per incontrare partner provenienti da Italia, Stati uniti e Cina e lavorare con loro (in particolare per la prototipazione hardware).

Inoltre, i mentors di fama internazionale di Industrio Ventures lavoreranno fianco a fianco con i team per aiutarli a costruire un business model sostenibile per le proprie startup, accompagnandoli nel lancio del proprio prodotto su un mercato di dimensioni globali.

Anche il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est è impegnato per lo sviluppo e la crescita dell’innovazione e del talento Made in Italy: sono aperte le iscrizioni per partecipare a VulcanicaMente2: dal talento all’impresa!

Puoi partecipare in pochi click, compilando il form di iscrizione per il TechDay: non perdere l’occasione di presentare la tua idea innovativa di impresa ai nostri tutor!

Ma attenzione, i posti sono limitati! Visita subito la sezione Eventi&Iniziative del sito internet www.incubatorenapoliest per tutte le informazioni su VulcanicaMente2: dal talento all’impresa

Napoli, 04/09/2013

 

 

LUISS EnLabs: nuova call aperta fino al 15 settembre per l’acceleratore romano

E’ aperta fino al 15 settembre 2013 la call per il programma di accelerazione dell’incubatore LUISS EnLabs di Roma Termini che partirà nel mese di novembre.

LUISS EnLabs selezionerà le 6 migliori startup tra quelle che presenteranno la propria candidatura inviando una mail all’indirizzo applications@luissenlabs.com (specificando nell’oggetto il nome della startup).

La call per il programma romano di accelerazione è destinata a startup operanti nel settore ICT, che abbiano un’idea dirompente, originale ed innovativa e siano presentate da un team motivato, con grandi capacità di apprendimento ed adattamento e molta voglia di lavorare.

I criteri di valutazione per la selezione delle startup sono essenzialmente cinque: il team, il mercato (con preferenza per quelli in rapida crescita), il prodotto (non basta l’idea, è preferibile avere almeno una versione alpha o meglio ancora beta del prodotto), la roadmap (avere una vera e propria tabella di marcia in cui sono esplicitati obiettivi e azioni per i 5 mesi di accelerazione) e vantaggio competitivo.

Il programma in partenza a novembre avrà una durata di 5 mesi, durante i quali gli startuppers imparano a gestire l’azienda partendo dall’osservazione del mercato di riferimento.
Le startup di LUISS EnLabs apprendono e applicano i principi dell’approccio “Lean Startup” grazie al supporto di mentors e consulenti. LUISS EnLabs garantisce inoltre un contatto diretto con i potenziali clienti e mette a disposizione un network di startuppers che hanno alle spalle esperienze di successo. Grazie al confronto con loro, i team che prendono parte al programma possono imparare le best practices del settore.

L’offerta di LUISS EnLabs comprende 30.000 euro cash, la possibilità per i team di usufruire di postazioni di lavoro e del programma di accelerazione dei mentors, l’incontro con una platea di investitori e la partecipazione agli eventi organizzati periodicamente dall’acceleratore.

Agli startuppers che entrano a far parte di LUISS EnLabs è richiesto di lavorare nei locali dell’incubatore (e quindi di trasferirsi a Roma) per i 5 mesi di durata del programma di accelerazione.

Per tutte le informazioni sul programma di accelerazione e sulla call (ricordiamo la deadline: 15 settembre 2013), il sito internet di LUISS EnLabs è disponibile a questo link.

Scopri anche la nuova call del CSI :: VulcanicaMente: dal talento all’impresa.

Napoli, 29 luglio 2013

1 23 24 25 26