Loading...

Il Blog del CSI

Il ruolo degli Angel Investors nella gestione delle Startup secondo Steve Blank

Nell’ultimo post pubblicato sul suo blog, Steve Blank affronta il tema della differenza tra Advisory Board (il comitato consultivo) e il Consiglio d’Amministrazione dell’azienda.

Il suo discorso prende spunto dai dubbi di alcuni suoi ex studenti attualmente impegnati nel lancio della propria startup, che hanno trovato un angel investor (Oren, che precedentemente lavorava per Google) il quale ha chiesto di essere presidente del Consiglio d’Amministrazione della loro azienda.

I membri del team sono convinti che tutti gli investitori abbiano diritto ad un posto nel CdA delle startup che finanziano: Blank però non è d’accordo. Per spiegare il perchè, innanzitutto elenca i vari ruoli che un investitore può assumere in una startup:

– membro del CdA;
– osservatore (inteso come colui che partecipa alle riunioni del CdA ma non ha diritto di voto);
– advisor (membro del consiglio consultivo);
– nessun ruolo attivo nella gestione dell’azienda.

Blank spiega come negli ultimi anni sia sempre più comune la richiesta da parte degli angel investors di avere un posto nel CdA, ma la domanda che si pone è quanto questa prassi sia positiva per le startup.

A questo punto Blank spiega più nel dettaglio chi è e cosa fa un membro del CdA quando ha diritto di voto: non è un amico del team, bensì assume il ruolo di capo. Egli ha infatti un dovere ed una responsabilità nei confronti di azionisti e altri soci, che non ha sicuramente nei confronti dei founders.
L’investitore con un posto in CdA ha l’obbligo di ottimizzare i risultati dell’azienda, e se ciò non avviene può licenziare il team.

Di fronte a questa spiegazione, i founders della startup sono stupiti: si domandano come possono fare ad avere i consigli esperti di cui hanno bisogno per far crescere la propria azienda, se non lasciano entrare il loro business angel in CdA!

Ma è proprio qui che, secondo Blank, entra in gioco il ruolo degli Advisors: sono i componenti del comitato consultivo, un soggetto che non ha potere decisionale in azienda ma offre consulenze su argomenti di grande interesse per le startup, come lo sviluppo del network di contatti utili e il modo migliore per avvicinarsi agli investitori.

A differenza del CdA, l’Advisory Board non diventa il capo: non può licenziare il team o avere un controllo sulle politiche aziendali. Le startup spesso si avvalgono di consulenze esterne quando ne hanno bisogno, ma Blank sostiene che sarebbe molto più utile avere un comitato consultivo interno, che conosca bene il team e l’azienda.

La conclusione di Steve Blank è che nelle fasi iniziali, la startup dovrebbe evitare di dare ad un investitore esterno grossi poteri decisionali all’interno del CdA: sarebbe molto più opportuno inserire gli investors nell’Advisory Board, mantenendo il controllo sulla società. In seguito, quando la startup avrà raggiunto fasi di maggiore sviluppo, potrà decidere di dare agli investitori un posto nel CdA.

Napoli, 15 luglio 2013

Lascia un commento